Cap.

  1        I|            Io non scrivo che prosa colla quale non onoro  me, 
  2       II|          ricchezze, come faccio io colla mia adorata Crisotemide,
  3       II|         pure ascoltò le mie parole colla testa reclinata, mentre
  4       II|      mentre tracciava qualche cosa colla canna sulla sabbia gialla.~ ~
  5       II|          come i Romani, dominavano colla scienza, colle arti, colla
  6       II|         colla scienza, colle arti, colla intelligenza e coll'astuzia;
  7       II|           ma Aulo Plauzio aggiunse colla voce sibilante:~ ~– E noi
  8       II|          dell'edera che penzolava, colla faccia illuminata di luce
  9       II|          agli angoli delle labbra, colla faccia che traduceva la
 10       II|        giocavano. Gettata la toga, colla sola tunica, Vinicio lanciava
 11      III|           col capo sul petto. Poi, colla voce rotta dalla passione,
 12       IV|          alla morte, rimase calmo, colla sua faccia aquilina divenuta
 13       IV|        loro occhîsperava ancora colla fede che c'era una potenza
 14       IV|       domina, permettimi di andare colla mia padrona a servirla e
 15       IV|      sapeva conciliare il pensiero colla perdita. S'aggiunga ch'egli
 16        V|         stato protetto e vendicato colla morte. Supponeva che Vinicio
 17       VI|   ponendogli le dita sulla spalla, colla faccia rasente la faccia
 18       VI|          tenendole entrambe in una colla stretta di una morsa, disse:~ ~–
 19      VII|           Vinicio, di guadagnarti, colla loro influenza, il diritto
 20      VII|              Un Ercole gigantesco, colla testa ancora nella luce,
 21      VII|        specie di faccia patibolare colla malvagità pietrificata nelle
 22      VII|  ingiungeva ai Flamini di sposarlo colla rigorosità dei riti, si
 23      VII|          sarebbe stato impossibile colla danza. Con le mani egli
 24      VII|           fece divenire paonazzo e colla bocca insanguinata stramazzò
 25      VII|         immenso piacere. Vestinio, colla testardaggine dell'ubriaco,
 26      VII|           sul collo e sulla spalla colla sua bocca sdentata. Il console
 27      VII|          cingeva; invano implorava colla voce che sentiva del suo
 28     VIII|           Dio.~ ~– Atte, diss'ella colla disperazione nella voce,
 29     VIII|           enormi. Amava la signora colla devozione del cane e non
 30       IX|        Licia; poi si rifocillarono colla colazione e uscirono nei
 31       IX|           la guardò per un attimo, colla faccia illuminata da un
 32        X|             Gulo si spinse innanzi colla faccia sanguinolenta, sclamando
 33       XI|     centurione che sarebbe apparso colla sentenza di morte per il
 34       XI|        nuovo la testa a due mani e colla faccia stravolta dalla sofferenza,
 35       XI|     vedermi perchè io ero occupata colla bimba; egli ha domandato
 36       XI|           domandato di lei. Licia, colla fuga, aveva disobbedito
 37       XI|            ascoltava le sue parole colla faccia accesa dal rossore,
 38       XI|           e a Licia.~ ~Egli rimase colla testa piegata, come un colpevole,
 39      XII|       capelli rovesciati indietro, colla faccia inondata di speranza
 40      XII|      palazzo e poi da Crisotemide, colla quale rimase fino a notte
 41      XIV|        senatori e degli augustiani colla faccia pietrificata e gli
 42      XIV|          Cesare! continuò Petronio colla stessa serietà e collo stesso
 43      XIV|      piagati. Sono stato a parlare colla gente nelle osterie, nei
 44      XIV|       acqua e parlai di suo figlio colla più grande simpatia. Sì,
 45       XV|            guadagnerebbe Corbulone colla vittoria. Si è perfino pensato
 46       XV|         incominciato a investigare colla maggiore circospezione,
 47       XV|            assai meglio con me che colla povera gente colla quale
 48       XV|          me che colla povera gente colla quale è nascosta. Non risparmierò
 49      XVI|          conciliava in modo alcuno colla sua indole. Cercare per
 50      XVI|       ottenuto ciò che desiderava, colla prepotenza di chi non capisce
 51      XVI|          vederla e non possederla. Colla potenza dell'imaginazione
 52      XVI|           vicino, ma io la guardai colla calma di Socrate. No, signore,
 53     XVII|         Ora ne scontava il peccato colla penitenza.~ ~Gli altri mugnaî
 54    XVIII|           diminuiti gli spettacoli colla sua assenza prolungata.~ ~«
 55    XVIII|          d'oro col sole, d'argento colla luna; dare ordini, cantare,
 56    XVIII|           e l'assassinio; e in lui colla posa di poeta non v'è che
 57      XIX|       andare laggiù incappucciati, colla faccia nascosta e limitarsi
 58       XX|          qua e  di sepolcreti.~ ~Colla notte così oscura e senza
 59       XX|           e immenso come se tutto, colla gente, col cimitero, colle
 60       XX|        usciva dal fondo del cuore, colla commozione vera e sentita
 61       XX|            degli anni.~ ~E insieme colla irritazione si sentiva disilluso,
 62       XX|         solo della muta attenzione colla quale la folla lo ascoltava.~ ~
 63       XX|         fiamma levavasi ugualmente colla punta verso le stelle, le
 64       XX|    addolorati, dubbiosi, inquieti, colla testa nelle mani, pensando
 65      XXI|      ragazzo che illuminava la via colla lanterna. Dopo loro era
 66      XXI|       duecento persone. Camminavan colla folla Vinicio, Chilone e
 67      XXI|       stessa passione e di sedurla colla ricchezza e col lusso, era
 68      XXI|           vanità.~ ~– Fatti vicino colla tua filosofia. Con un colpo
 69      XXI|         figura di Licia, la quale, colla crescente luce, diveniva
 70     XXII|      avrebbero raggiunto la strada colla stessa sollecitudine colla
 71     XXII|         colla stessa sollecitudine colla fanciulla; dopo se la sarebbero
 72     XXII|       completamente piegato in due colla testa penzolone e la bocca
 73     XXII|            lo avessero sequestrato colla forza per dar modo a Licia
 74    XXIII|           della sofferenza. Ursus, colla sua faccia ansiosa e minacciosa,
 75    XXIII|         bianca. Il vecchio parlava colla persona che palpeggiava
 76    XXIII|          uomo, accennando ad Ursus colla testa, strappò la fanciulla
 77    XXIII|            diss'egli.~ ~Licia andò colla tazza vuota nella camera
 78    XXIII|           Ma non voglio più averla colla forza. Ti dirò di più. Se
 79    XXIII|          col bene, la persecuzione colla misericordia, per piegarlo
 80    XXIII|            da ispirata, dicendogli colla voce che pareva la voce
 81     XXIV|     momento del ratto, gli domandò colla voce grave del giudice:~ ~–
 82      XXV|           della torre, l'Apostolo, colla sua barba argentea, si mise
 83      XXV|           alla fine la barca ruppe colla punta nella sabbia della
 84     XXVI|        dopo si svegliò dolente, ma colla testa libera e senza febbre.
 85     XXVI|        ambasciate. Rimase al campo colla bimba. Pomponio li condusse
 86     XXVI| impressione lo faceva impallidire; colla confusione e coll'impeto
 87     XXVI|           Venne Aulo a spaventarci colla Libitina e a interrompere
 88     XXVI|            estasiato e angosciato, colla faccia pallida e gli occhî
 89     XXVI|          questo che si era salvata colla fuga? Per questo che si
 90     XXVI|           che andava sui cristiani colla sua biga inghirlandata di
 91    XXVII|         via, col fuoco nelle vene, colla vertigine nella testa; era
 92    XXVII|       sonno, piangendo e pregando, colla persuasione ch'essa era
 93    XXVII|        vive, e che Dio distruggerà colla fiamma della sua collera?
 94   XXVIII|         licio aveva ucciso Crotone colla stessa facilità con cui
 95   XXVIII|         Petronio, col suo spirito, colla sua prontezza, coi concetti
 96   XXVIII|       dissi a Paolo che la società colla religione di Cristo, si
 97   XXVIII|           e mi insegnò a trattarli colla stessa burbanza. Ma quando
 98   XXVIII|          invece che di acqua. Vivo colla speranza di rivederla e
 99     XXIX|       Nerone, che si era imbarcato colla sua corte a Miseno, se ne
100     XXIX|          di razza si risvegliarono colla potenza dell'ondata che
101     XXIX|        stessa vita ve lo spingesse colla violenza della corrente.~ ~
102     XXIX|            puoi comperarla neppure colla ricchezza di Verre. Ora
103     XXIX|            loro la vita incomincia colla morte.~ ~– La quale è come
104     XXIX|           che il giorno incomincia colla notte. Hai sempre intenzione
105     XXIX|             nella Focide, la creta colla quale Prometeo plasmava
106      XXX|           di Memnone, che cantasse colla tua voce alla levata del
107      XXX|          morte come una necessità, colla convinzione che non v'è
108      XXX|       cominciò a fregarsi la testa colla palma della mano, come un
109     XXXI|            in ingegno, in arguzia; colla conversazione sapeva meglio
110     XXXI|            risolse di distruggerli colla servilità e sopratutto con
111     XXXI|        battevano l'onda in cadenza colla musica; ma nell'aria non
112     XXXI|       prime casate romane. Queste, colla voce e coi gesti licenziosi,
113     XXXI|            credette in quella dea, colla luna sulla fronte, di aver
114    XXXII|    vorranno dirgli poi i cristiani colla loro misericordia o colla
115    XXXII|          colla loro misericordia o colla loro rigida fede? Non è
116    XXXII|          riconciliare la sua sorte colla sua religione? È una questione
117    XXXII|          trattenerla nelle braccia colla forza; il suo amore voleva
118    XXXII|            il sole. Impadronirsene colla violenza vorrebbe dire distruggere
119    XXXII|         braccia convulse, parlando colla faccia coperta da un mortale
120   XXXIII|        dubbio e me la sarei tenuta colla forza; ma la vostra religione,
121   XXXIII|           cieli.~ ~Vinicio si alzò colla faccia radiosa e incominciò:~ ~–
122    XXXVI|      suonare il liuto. Col tedio e colla sofferenza era diffusa sul
123    XXXVI|      faceva portare in una lettiga colla sua schiava che pareva una
124    XXXVI|      Apostolo si coperse gli occhî colla mano e disse:~ ~– L'ira
125   XXXVI,|     collera e avrei dovuto lottare colla voglia di rompere la testa
126   XXXVI,|       Paolo di Tarso deve riempire colla dolce dottrina che tu professi,
127    XXXIX|       cisterna, e mentre tirava su colla fune la doppia anfora, cantava
128    XXXIX|           tranquillità della sera, colla mano dell'uno in quella
129    XXXIX|     portata a casa mia e posseduta colla forza. Pensa a quello che
130    XXXIX|             soave e irresistibile, colla quale l'amore diveniva infinito,
131    XXXIX|      Petronio incominciò a parlare colla solita celia gaia. Paolo
132    XXXIX|           Provaci, prima di tutto, colla tua sapienza, che noi siamo
133    XXXIX|          alle grate delle uscite e colla enorme testa appoggiata
134       XL|        davvero perfetto. Petronio, colla sua abituale indifferenza,
135       XL|        creder loro, disse Petronio colla mano puntata verso gli augustiani;
136       XL|           Ricordati che tu giuochi colla morte.~ ~– È la mia arena,
137       XL|            loro elezione. Io gioco colla vita, come tu dici, ciò
138      XLI|          correre fuori dal palazzo colla sola tunica.~ ~Nerone alzò
139     XLII|          l'altro verso l'incendio. Colla testa scoperta sul collo
140     XLII|       andava innanzi a precipizio, colla semplice tunica, solo, a
141     XLII|            che lo divideva da Roma colla massima sollecitudine. Ricordandosi
142     XLII|          Qui il pensiero di Ursus, colla sua forza sovrumana, passò
143     XLII|             si rimise a pregare, e colla solita consuetudine a fare
144    XLIII|            lottare a corpo a corpo colla moltitudine forsennata.
145    XLIII|         farsi strada da , magari colla spada alla mano.~ ~Vinicio
146    XLIII|     raggiungere spazî più liberi e colla massima sollecitudine. Tuttavia
147    XLIII|          Cristo lo avrebbe aiutato colla sua potenza divina; poteva
148    XLIII|         che lo metteva al contatto colla realtà spaventevole e che
149    XLIII|           madri chiamavano i bimbi colla voce della disperazione.
150    XLIII|          edificio si erano salvati colla fuga.~ ~– Devo cercarli
151     XLIV|      giocondo, tentavano impedirlo colla violenza. Quà e  si sentivano
152     XLIV|            pieni di barili di pece colla quale le corde erano impegolate.
153      XLV|     qualche volta dovevano lottare colla corrente della popolazione
154      XLV|           il fulgore dell'incendio colla luce del sole e correvano
155      XLV|           come pareva a molti, che colla scomparsa di Roma fosse
156      XLV|           mi hai promesso una casa colla vigna ad Ameriola, rispose
157      XLV|         conosceva, da una nicchia, colla faccia di un mezzo delirante,
158      XLV|           Ma vi erano anche quelli colla faccia estasiata e col sorriso
159     XLVI|        luogo. Ogni diceria correva colla rapidità del lampo e ciascuna
160     XLVI|           venire a Roma a calmare, colla sua presenza, la disperazione
161     XLVI|         che una e lasciare l'altra colla forminga giù penzolone per
162     XLVI|          , con in mano il liuto, colla teatralità diffusa sulla
163     XLVI|    confronto? E che cos'era Apollo colla sua vuota lira?~ ~Alzò le
164     XLVI|       sprezzo. Toccava leggermente colla canna la testa dei più insolenti,
165     XLVI|         ottenere silenzio, riprese colla stessa voce tranquilla:~ ~–
166     XLVI|       cavallo, toccando come prima colla canna la testa di coloro
167     XLVI|       quando lo vide, corse a lui, colla faccia pallida dall'emozione.~ ~–
168    XLVII|          sur un mucchio di paglia, colla faccia emaciata e con una
169    XLVII|           della luce del focolare, colla testa umiliata, temendo
170   XLVIII|          s'inchinò a Cesare e uscì colla sua faccia tranquilla e
171   XLVIII|          ch'egli amava, di giocare colla vita che lo divertiva. «
172     XLIX|        torcere il collo di un toro colla stessa facilità con cui
173        L|           caso di bisogno, salvala colla forza!~ ~Vinicio era già
174        L|           ordine di farti un bagno colla forma di una conchiglia;
175      LII| inginocchiato, colle mani giunte o colla faccia prostrata a terra.
176      LII|           inscientemente. Vinicio, colla confusione generale e il
177      LII|            al momento di benedirli colla croce.~ ~Disse:~ ~– Ora
178      LII|             Si inchinò di nuovo, e colla faccia alle ginocchia di
179     LIII|           batter di ciglia disegnò colla sua lunga spada gallica
180     LIII|       addolcire il cuore di Cesare colla sua bellezza. Sfortanatamente
181     LIII|      ritornò coi saluti di Licia e colla promessa della risposta
182     LIII|          che gli illuminava la via colla lampada. Una voce, come
183     LIII|           braccia il piccolo Rufio colla testa insanguinata, e Petronio
184      LIV|       scioglimento del matrimonio. Colla ingenuità di una bimba assicurava
185      LIV|           stette per qualche tempo colla testa china, poi la rialzò
186      LIV|        piccolo Rufio. Il fanciullo colla testa rotta delirava. La
187      LIV|                Andrò, disse Poppea colla voce rotta.~ ~Petronio trasse
188      LIV|             ella vi andò e sedette colla faccia marmorea e coi capelli
189       LV|  divenivano bianchi dalla paura.~ ~Colla levata del sole si intonavano
190       LV|      volendo ingraziarsi il popolo colla sua esattezza, arrivò poco
191       LV|     momento è vicino. Ma chi pensa colla morte di riscattarsi dai
192       LV|           non separarsi, lottavano colla destra fino alla morte.
193       LV|             incominciò a ritirarsi colla punta della spada e la testa
194       LV|          sull'avversario; l'altro, colla stessa sveltezza, sfuggì
195       LV|          due legioni, combattevano colla rabbia delle bestie feroci.
196       LV|          gladiatore! Staresti bene colla rete nelle mani.~ ~– Se
197       LV|    Petronio, lo toccò sulla spalla colla sua canna intarsiata d'avorio
198       LV|           Subito dopo risedette, e colla faccia cadaverica continuò
199       LV|          bianco come un pannolino, colla testa rovesciata, la bocca
200       LV|       maestosi, col passo pesante, colla larga testa vellosa. Lo
201       LV|           colle zampe e leccandola colla sua lingua rugosa; un altro
202       LV|            caso, spesso buttandosi colla testa sui cancelli: ma le
203      LVI|   Tigellino. È una specie di lotta colla quale ho intrapreso una
204      LVI|           e gli guardò negli occhî colla torcia, senza poter dire
205      LVI|           putride» saranno persone colla lettiga ad aspettarvi. A
206      LVI|       Apostolo era nell'anfiteatro colla gente di Petronio. Ma verrò
207      LVI|          colli, mentre essi, l'una colla testa sul petto dell'altro,
208      LVI|        amori pastorali. Più tardi, colla mente tranquilla, si preparavano
209      LVI|        coperto l'intero orizzonte. Colla sera discendeva una pioggia
210      LVI|           e i due schiavi britanni colla lettiga.~ ~Ma prima che
211     LVII|    cristiani, e le pale riempivano colla massima prestezza i buchi
212     LVII|         dava l'idea di una foresta colla gente appesa agli alberi.
213     LVII|           la misericordia. Alcune, colla testa sul braccio o sul
214      LIX|           e col cuore agitato andò colla folla dei sotterratori all'
215      LIX|         preghiera.~ ~Vinicio passò colla sua torcia nel quarto sotterraneo,
216      LIX|       tessera, si ravvolga il capo colla tela, si copra le spalle
217      LXI|            prese posto uno schiavo colla torcia in mano. Al momento
218      LXI|       accompagnavano, e si confuse colla massa.~ ~Fu salutato dagli
219      LXI|        Perdono!~ ~Chilone si gettò colla faccia al suolo con gli
220      LXI|         sopra coi piedi, ripetendo colla bava alla bocca:~ ~– Tu
221      LXI|     camminare su e giù per l'atrio colla faccia tutta contratta dalla
222     LXII|    eccitava tanto alla compassione colla sua umiltà, che ciascuno
223     LXIV|       poteva comparire in pubblico colla speranza del più grande
224      LXV|             dove egli si divertiva colla cosidetta sagatio, la quale
225      LXV|           implorare nel suo cuore, colla passione che andava quasi
226      LXV|         gli aveva coperto la testa colla toga. Era sotto l'impressione
227      LXV|         stati essi stessi in lotta colla bestia. Il silenzio era
228      LXV|        Durante l'agitazione Ursus, colla ragazza sulle braccia, andava
229      LXV|           le coperse il corpo nudo colla toga.~ ~Poi si strappò la
230      LXV|      insolito. Il vecchio tribuno, colla faccia tutta in lagrime,
231      LXV|          perseguitarli più a lungo colla sua vendetta.~ ~ ~ ~
232     LXVI|        alba; ma Vinicio era ancora colla mente abbracciato ai piedi
233   LXVIII|          aveva ordinato di lottare colla bestia selvaggia. E tutti
234   LXVIII|       costo, perchè si sperava che colla loro morte si sarebbe strappata
235     LXIX|             O Cristo!~ ~E si curvò colla faccia a terra, come se
236     LXIX|          Apostolo rimase in terra, colla faccia nella polvere, muto
237      LXX|          di più importante; e come colla prima morte si era redento
238      LXX|           si era redento il mondo, colla seconda si sarebbe redenta
239      LXX|          di Cristo.~ ~Ed inoltrava colla coscienza del dovere compiuto,
240      LXX|       inginocchiata.~ ~L'Apostolo, colla testa nei raggi del sole
241      LXX|    profondo.~ ~Pietro, ritto, fece colla mano destra il segno della
242      LXX|           per lasciare questa vita colla certezza che la verità,
243     LXXI|          sua virtù; tanti pagarono colla vita il delitto di essere
244    LXXII|            di redimere la sua vita colla morte, era come lui. La
245    LXXII|         del domani, e le tue orgie colla vita dei cristiani, e tu
246    LXXII|         Licia ed io ci confortiamo colla speranza di vederti presto.
247    LXXII|        libri pubblicati da Sozio e colla mia Eunice dai capelli d'
248   LXXIII|        Petronio ascoltò la notizia colla massima imperturbabilità.~ ~–
249   LXXIII|         dicendo:~ ~– Ecco la coppa colla quale io sparsi il vino
250   LXXIII|         pace.~ ~Petronio e Eunice, colla testa dell'uno adagiata
251       Ep|         delle legioni galliche non colla guerra, ma col canto; e
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