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Alfabetica [« »] colchide 1 colei 5 coll' 68 colla 251 collare 4 collaterali 1 colle 176 | Frequenza [« »] 262 sarebbe 257 tra 254 morte 251 colla 251 mia 250 stesso 249 volta | Henryk Sienkiewicz Quo vadis Concordanze colla |
Cap.
1 I| Io non scrivo che prosa colla quale non onoro nè me, nè 2 II| ricchezze, come faccio io colla mia adorata Crisotemide, 3 II| pure ascoltò le mie parole colla testa reclinata, mentre 4 II| mentre tracciava qualche cosa colla canna sulla sabbia gialla.~ ~ 5 II| come i Romani, dominavano colla scienza, colle arti, colla 6 II| colla scienza, colle arti, colla intelligenza e coll'astuzia; 7 II| ma Aulo Plauzio aggiunse colla voce sibilante:~ ~– E noi 8 II| dell'edera che penzolava, colla faccia illuminata di luce 9 II| agli angoli delle labbra, colla faccia che traduceva la 10 II| giocavano. Gettata la toga, colla sola tunica, Vinicio lanciava 11 III| col capo sul petto. Poi, colla voce rotta dalla passione, 12 IV| alla morte, rimase calmo, colla sua faccia aquilina divenuta 13 IV| loro occhî – sperava ancora colla fede che c'era una potenza 14 IV| domina, permettimi di andare colla mia padrona a servirla e 15 IV| sapeva conciliare il pensiero colla perdita. S'aggiunga ch'egli 16 V| stato protetto e vendicato colla morte. Supponeva che Vinicio 17 VI| ponendogli le dita sulla spalla, colla faccia rasente la faccia 18 VI| tenendole entrambe in una colla stretta di una morsa, disse:~ ~– 19 VII| Vinicio, di guadagnarti, colla loro influenza, il diritto 20 VII| Un Ercole gigantesco, colla testa ancora nella luce, 21 VII| specie di faccia patibolare colla malvagità pietrificata nelle 22 VII| ingiungeva ai Flamini di sposarlo colla rigorosità dei riti, si 23 VII| sarebbe stato impossibile colla danza. Con le mani egli 24 VII| fece divenire paonazzo e colla bocca insanguinata stramazzò 25 VII| immenso piacere. Vestinio, colla testardaggine dell'ubriaco, 26 VII| sul collo e sulla spalla colla sua bocca sdentata. Il console 27 VII| cingeva; invano implorava colla voce che sentiva del suo 28 VIII| Dio.~ ~– Atte, diss'ella colla disperazione nella voce, 29 VIII| enormi. Amava la signora colla devozione del cane e non 30 IX| Licia; poi si rifocillarono colla colazione e uscirono nei 31 IX| la guardò per un attimo, colla faccia illuminata da un 32 X| Gulo si spinse innanzi colla faccia sanguinolenta, sclamando 33 XI| centurione che sarebbe apparso colla sentenza di morte per il 34 XI| nuovo la testa a due mani e colla faccia stravolta dalla sofferenza, 35 XI| vedermi perchè io ero occupata colla bimba; egli ha domandato 36 XI| domandato di lei. Licia, colla fuga, aveva disobbedito 37 XI| ascoltava le sue parole colla faccia accesa dal rossore, 38 XI| e a Licia.~ ~Egli rimase colla testa piegata, come un colpevole, 39 XII| capelli rovesciati indietro, colla faccia inondata di speranza 40 XII| palazzo e poi da Crisotemide, colla quale rimase fino a notte 41 XIV| senatori e degli augustiani colla faccia pietrificata e gli 42 XIV| Cesare! continuò Petronio colla stessa serietà e collo stesso 43 XIV| piagati. Sono stato a parlare colla gente nelle osterie, nei 44 XIV| acqua e parlai di suo figlio colla più grande simpatia. Sì, 45 XV| guadagnerebbe Corbulone colla vittoria. Si è perfino pensato 46 XV| incominciato a investigare colla maggiore circospezione, 47 XV| assai meglio con me che colla povera gente colla quale 48 XV| me che colla povera gente colla quale è nascosta. Non risparmierò 49 XVI| conciliava in modo alcuno colla sua indole. Cercare per 50 XVI| ottenuto ciò che desiderava, colla prepotenza di chi non capisce 51 XVI| vederla e non possederla. Colla potenza dell'imaginazione 52 XVI| vicino, ma io la guardai colla calma di Socrate. No, signore, 53 XVII| Ora ne scontava il peccato colla penitenza.~ ~Gli altri mugnaî 54 XVIII| diminuiti gli spettacoli colla sua assenza prolungata.~ ~« 55 XVIII| d'oro col sole, d'argento colla luna; dare ordini, cantare, 56 XVIII| e l'assassinio; e in lui colla posa di poeta non v'è che 57 XIX| andare laggiù incappucciati, colla faccia nascosta e limitarsi 58 XX| qua e là di sepolcreti.~ ~Colla notte così oscura e senza 59 XX| e immenso come se tutto, colla gente, col cimitero, colle 60 XX| usciva dal fondo del cuore, colla commozione vera e sentita 61 XX| degli anni.~ ~E insieme colla irritazione si sentiva disilluso, 62 XX| solo della muta attenzione colla quale la folla lo ascoltava.~ ~ 63 XX| fiamma levavasi ugualmente colla punta verso le stelle, le 64 XX| addolorati, dubbiosi, inquieti, colla testa nelle mani, pensando 65 XXI| ragazzo che illuminava la via colla lanterna. Dopo loro era 66 XXI| duecento persone. Camminavan colla folla Vinicio, Chilone e 67 XXI| stessa passione e di sedurla colla ricchezza e col lusso, era 68 XXI| vanità.~ ~– Fatti vicino colla tua filosofia. Con un colpo 69 XXI| figura di Licia, la quale, colla crescente luce, diveniva 70 XXII| avrebbero raggiunto la strada colla stessa sollecitudine colla 71 XXII| colla stessa sollecitudine colla fanciulla; dopo se la sarebbero 72 XXII| completamente piegato in due colla testa penzolone e la bocca 73 XXII| lo avessero sequestrato colla forza per dar modo a Licia 74 XXIII| della sofferenza. Ursus, colla sua faccia ansiosa e minacciosa, 75 XXIII| bianca. Il vecchio parlava colla persona che palpeggiava 76 XXIII| uomo, accennando ad Ursus colla testa, strappò la fanciulla 77 XXIII| diss'egli.~ ~Licia andò colla tazza vuota nella camera 78 XXIII| Ma non voglio più averla colla forza. Ti dirò di più. Se 79 XXIII| col bene, la persecuzione colla misericordia, per piegarlo 80 XXIII| da ispirata, dicendogli colla voce che pareva la voce 81 XXIV| momento del ratto, gli domandò colla voce grave del giudice:~ ~– 82 XXV| della torre, l'Apostolo, colla sua barba argentea, si mise 83 XXV| alla fine la barca ruppe colla punta nella sabbia della 84 XXVI| dopo si svegliò dolente, ma colla testa libera e senza febbre. 85 XXVI| ambasciate. Rimase al campo colla bimba. Pomponio li condusse 86 XXVI| impressione lo faceva impallidire; colla confusione e coll'impeto 87 XXVI| Venne Aulo a spaventarci colla Libitina e a interrompere 88 XXVI| estasiato e angosciato, colla faccia pallida e gli occhî 89 XXVI| questo che si era salvata colla fuga? Per questo che si 90 XXVI| che andava sui cristiani colla sua biga inghirlandata di 91 XXVII| via, col fuoco nelle vene, colla vertigine nella testa; era 92 XXVII| sonno, piangendo e pregando, colla persuasione ch'essa era 93 XXVII| vive, e che Dio distruggerà colla fiamma della sua collera? 94 XXVIII| licio aveva ucciso Crotone colla stessa facilità con cui 95 XXVIII| Petronio, col suo spirito, colla sua prontezza, coi concetti 96 XXVIII| dissi a Paolo che la società colla religione di Cristo, si 97 XXVIII| e mi insegnò a trattarli colla stessa burbanza. Ma quando 98 XXVIII| invece che di acqua. Vivo colla speranza di rivederla e 99 XXIX| Nerone, che si era imbarcato colla sua corte a Miseno, se ne 100 XXIX| di razza si risvegliarono colla potenza dell'ondata che 101 XXIX| stessa vita ve lo spingesse colla violenza della corrente.~ ~ 102 XXIX| puoi comperarla neppure colla ricchezza di Verre. Ora 103 XXIX| loro la vita incomincia colla morte.~ ~– La quale è come 104 XXIX| che il giorno incomincia colla notte. Hai sempre intenzione 105 XXIX| nella Focide, la creta colla quale Prometeo plasmava 106 XXX| di Memnone, che cantasse colla tua voce alla levata del 107 XXX| morte come una necessità, colla convinzione che non v'è 108 XXX| cominciò a fregarsi la testa colla palma della mano, come un 109 XXXI| in ingegno, in arguzia; colla conversazione sapeva meglio 110 XXXI| risolse di distruggerli colla servilità e sopratutto con 111 XXXI| battevano l'onda in cadenza colla musica; ma nell'aria non 112 XXXI| prime casate romane. Queste, colla voce e coi gesti licenziosi, 113 XXXI| credette in quella dea, colla luna sulla fronte, di aver 114 XXXII| vorranno dirgli poi i cristiani colla loro misericordia o colla 115 XXXII| colla loro misericordia o colla loro rigida fede? Non è 116 XXXII| riconciliare la sua sorte colla sua religione? È una questione 117 XXXII| trattenerla nelle braccia colla forza; il suo amore voleva 118 XXXII| il sole. Impadronirsene colla violenza vorrebbe dire distruggere 119 XXXII| braccia convulse, parlando colla faccia coperta da un mortale 120 XXXIII| dubbio e me la sarei tenuta colla forza; ma la vostra religione, 121 XXXIII| cieli.~ ~Vinicio si alzò colla faccia radiosa e incominciò:~ ~– 122 XXXVI| suonare il liuto. Col tedio e colla sofferenza era diffusa sul 123 XXXVI| faceva portare in una lettiga colla sua schiava che pareva una 124 XXXVI| Apostolo si coperse gli occhî colla mano e disse:~ ~– L'ira 125 XXXVI,| collera e avrei dovuto lottare colla voglia di rompere la testa 126 XXXVI,| Paolo di Tarso deve riempire colla dolce dottrina che tu professi, 127 XXXIX| cisterna, e mentre tirava su colla fune la doppia anfora, cantava 128 XXXIX| tranquillità della sera, colla mano dell'uno in quella 129 XXXIX| portata a casa mia e posseduta colla forza. Pensa a quello che 130 XXXIX| soave e irresistibile, colla quale l'amore diveniva infinito, 131 XXXIX| Petronio incominciò a parlare colla solita celia gaia. Paolo 132 XXXIX| Provaci, prima di tutto, colla tua sapienza, che noi siamo 133 XXXIX| alle grate delle uscite e colla enorme testa appoggiata 134 XL| davvero perfetto. Petronio, colla sua abituale indifferenza, 135 XL| creder loro, disse Petronio colla mano puntata verso gli augustiani; 136 XL| Ricordati che tu giuochi colla morte.~ ~– È la mia arena, 137 XL| loro elezione. Io gioco colla vita, come tu dici, ciò 138 XLI| correre fuori dal palazzo colla sola tunica.~ ~Nerone alzò 139 XLII| l'altro verso l'incendio. Colla testa scoperta sul collo 140 XLII| andava innanzi a precipizio, colla semplice tunica, solo, a 141 XLII| che lo divideva da Roma colla massima sollecitudine. Ricordandosi 142 XLII| Qui il pensiero di Ursus, colla sua forza sovrumana, passò 143 XLII| si rimise a pregare, e colla solita consuetudine a fare 144 XLIII| lottare a corpo a corpo colla moltitudine forsennata. 145 XLIII| farsi strada da sè, magari colla spada alla mano.~ ~Vinicio 146 XLIII| raggiungere spazî più liberi e colla massima sollecitudine. Tuttavia 147 XLIII| Cristo lo avrebbe aiutato colla sua potenza divina; poteva 148 XLIII| che lo metteva al contatto colla realtà spaventevole e che 149 XLIII| madri chiamavano i bimbi colla voce della disperazione. 150 XLIII| edificio si erano salvati colla fuga.~ ~– Devo cercarli 151 XLIV| giocondo, tentavano impedirlo colla violenza. Quà e là si sentivano 152 XLIV| pieni di barili di pece colla quale le corde erano impegolate. 153 XLV| qualche volta dovevano lottare colla corrente della popolazione 154 XLV| il fulgore dell'incendio colla luce del sole e correvano 155 XLV| come pareva a molti, che colla scomparsa di Roma fosse 156 XLV| mi hai promesso una casa colla vigna ad Ameriola, rispose 157 XLV| conosceva, da una nicchia, colla faccia di un mezzo delirante, 158 XLV| Ma vi erano anche quelli colla faccia estasiata e col sorriso 159 XLVI| luogo. Ogni diceria correva colla rapidità del lampo e ciascuna 160 XLVI| venire a Roma a calmare, colla sua presenza, la disperazione 161 XLVI| che una e lasciare l'altra colla forminga giù penzolone per 162 XLVI| là, con in mano il liuto, colla teatralità diffusa sulla 163 XLVI| confronto? E che cos'era Apollo colla sua vuota lira?~ ~Alzò le 164 XLVI| sprezzo. Toccava leggermente colla canna la testa dei più insolenti, 165 XLVI| ottenere silenzio, riprese colla stessa voce tranquilla:~ ~– 166 XLVI| cavallo, toccando come prima colla canna la testa di coloro 167 XLVI| quando lo vide, corse a lui, colla faccia pallida dall'emozione.~ ~– 168 XLVII| sur un mucchio di paglia, colla faccia emaciata e con una 169 XLVII| della luce del focolare, colla testa umiliata, temendo 170 XLVIII| s'inchinò a Cesare e uscì colla sua faccia tranquilla e 171 XLVIII| ch'egli amava, di giocare colla vita che lo divertiva. « 172 XLIX| torcere il collo di un toro colla stessa facilità con cui 173 L| caso di bisogno, salvala colla forza!~ ~Vinicio era già 174 L| ordine di farti un bagno colla forma di una conchiglia; 175 LII| inginocchiato, colle mani giunte o colla faccia prostrata a terra. 176 LII| inscientemente. Vinicio, colla confusione generale e il 177 LII| al momento di benedirli colla croce.~ ~Disse:~ ~– Ora 178 LII| Si inchinò di nuovo, e colla faccia alle ginocchia di 179 LIII| batter di ciglia disegnò colla sua lunga spada gallica 180 LIII| addolcire il cuore di Cesare colla sua bellezza. Sfortanatamente 181 LIII| ritornò coi saluti di Licia e colla promessa della risposta 182 LIII| che gli illuminava la via colla lampada. Una voce, come 183 LIII| braccia il piccolo Rufio colla testa insanguinata, e Petronio 184 LIV| scioglimento del matrimonio. Colla ingenuità di una bimba assicurava 185 LIV| stette per qualche tempo colla testa china, poi la rialzò 186 LIV| piccolo Rufio. Il fanciullo colla testa rotta delirava. La 187 LIV| Andrò, disse Poppea colla voce rotta.~ ~Petronio trasse 188 LIV| ella vi andò e sedette colla faccia marmorea e coi capelli 189 LV| divenivano bianchi dalla paura.~ ~Colla levata del sole si intonavano 190 LV| volendo ingraziarsi il popolo colla sua esattezza, arrivò poco 191 LV| momento è vicino. Ma chi pensa colla morte di riscattarsi dai 192 LV| non separarsi, lottavano colla destra fino alla morte. 193 LV| incominciò a ritirarsi colla punta della spada e la testa 194 LV| sull'avversario; l'altro, colla stessa sveltezza, sfuggì 195 LV| due legioni, combattevano colla rabbia delle bestie feroci. 196 LV| gladiatore! Staresti bene colla rete nelle mani.~ ~– Se 197 LV| Petronio, lo toccò sulla spalla colla sua canna intarsiata d'avorio 198 LV| Subito dopo risedette, e colla faccia cadaverica continuò 199 LV| bianco come un pannolino, colla testa rovesciata, la bocca 200 LV| maestosi, col passo pesante, colla larga testa vellosa. Lo 201 LV| colle zampe e leccandola colla sua lingua rugosa; un altro 202 LV| caso, spesso buttandosi colla testa sui cancelli: ma le 203 LVI| Tigellino. È una specie di lotta colla quale ho intrapreso una 204 LVI| e gli guardò negli occhî colla torcia, senza poter dire 205 LVI| putride» saranno persone colla lettiga ad aspettarvi. A 206 LVI| Apostolo era nell'anfiteatro colla gente di Petronio. Ma verrò 207 LVI| colli, mentre essi, l'una colla testa sul petto dell'altro, 208 LVI| amori pastorali. Più tardi, colla mente tranquilla, si preparavano 209 LVI| coperto l'intero orizzonte. Colla sera discendeva una pioggia 210 LVI| e i due schiavi britanni colla lettiga.~ ~Ma prima che 211 LVII| cristiani, e le pale riempivano colla massima prestezza i buchi 212 LVII| dava l'idea di una foresta colla gente appesa agli alberi. 213 LVII| la misericordia. Alcune, colla testa sul braccio o sul 214 LIX| e col cuore agitato andò colla folla dei sotterratori all' 215 LIX| preghiera.~ ~Vinicio passò colla sua torcia nel quarto sotterraneo, 216 LIX| tessera, si ravvolga il capo colla tela, si copra le spalle 217 LXI| prese posto uno schiavo colla torcia in mano. Al momento 218 LXI| accompagnavano, e si confuse colla massa.~ ~Fu salutato dagli 219 LXI| Perdono!~ ~Chilone si gettò colla faccia al suolo con gli 220 LXI| sopra coi piedi, ripetendo colla bava alla bocca:~ ~– Tu 221 LXI| camminare su e giù per l'atrio colla faccia tutta contratta dalla 222 LXII| eccitava tanto alla compassione colla sua umiltà, che ciascuno 223 LXIV| poteva comparire in pubblico colla speranza del più grande 224 LXV| dove egli si divertiva colla cosidetta sagatio, la quale 225 LXV| implorare nel suo cuore, colla passione che andava quasi 226 LXV| gli aveva coperto la testa colla toga. Era sotto l'impressione 227 LXV| stati essi stessi in lotta colla bestia. Il silenzio era 228 LXV| Durante l'agitazione Ursus, colla ragazza sulle braccia, andava 229 LXV| le coperse il corpo nudo colla toga.~ ~Poi si strappò la 230 LXV| insolito. Il vecchio tribuno, colla faccia tutta in lagrime, 231 LXV| perseguitarli più a lungo colla sua vendetta.~ ~ ~ ~ 232 LXVI| alba; ma Vinicio era ancora colla mente abbracciato ai piedi 233 LXVIII| aveva ordinato di lottare colla bestia selvaggia. E tutti 234 LXVIII| costo, perchè si sperava che colla loro morte si sarebbe strappata 235 LXIX| O Cristo!~ ~E si curvò colla faccia a terra, come se 236 LXIX| Apostolo rimase in terra, colla faccia nella polvere, muto 237 LXX| di più importante; e come colla prima morte si era redento 238 LXX| si era redento il mondo, colla seconda si sarebbe redenta 239 LXX| di Cristo.~ ~Ed inoltrava colla coscienza del dovere compiuto, 240 LXX| inginocchiata.~ ~L'Apostolo, colla testa nei raggi del sole 241 LXX| profondo.~ ~Pietro, ritto, fece colla mano destra il segno della 242 LXX| per lasciare questa vita colla certezza che la verità, 243 LXXI| sua virtù; tanti pagarono colla vita il delitto di essere 244 LXXII| di redimere la sua vita colla morte, era come lui. La 245 LXXII| del domani, e le tue orgie colla vita dei cristiani, e tu 246 LXXII| Licia ed io ci confortiamo colla speranza di vederti presto. 247 LXXII| libri pubblicati da Sozio e colla mia Eunice dai capelli d' 248 LXXIII| Petronio ascoltò la notizia colla massima imperturbabilità.~ ~– 249 LXXIII| dicendo:~ ~– Ecco la coppa colla quale io sparsi il vino 250 LXXIII| pace.~ ~Petronio e Eunice, colla testa dell'uno adagiata 251 Ep| delle legioni galliche non colla guerra, ma col canto; e