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Alfabetica [« »] fatte 5 fattezze 4 fatti 13 fatto 182 fattore 4 fattucchieria 1 fauces 1 | Frequenza [« »] 188 sei 184 dio 183 mio 182 fatto 181 dalle 180 chi 180 faccia | Henryk Sienkiewicz Quo vadis Concordanze fatto |
Cap.
1 I| fregagioni sul suo corpo ben fatto. E così, disteso, aspettava, 2 I| Giacchè eri in Asia, hai tu fatto una corsa in Bitinia?~ ~ 3 I| E che cosa avresti fatto?~ ~– Avrei assoldato fedeli 4 I| Barbadibronzo, e mi sarei fatto delle legioni, non di uomini 5 I| di donne iberiche. Avrei fatto di più. Avrei scritto epigrammi 6 I| mondo dal caos.~ ~– Se abbia fatto bene o male, è un'altra 7 I| questione; ma poichè lo ha fatto, dovremmo riconoscere la 8 II| Certo Cotta, raccontando il fatto, soggiunse che i sacerdoti 9 II| piccolo Aulo, il quale s'era fatto amico di Vinicio quando 10 III| visita, la loro virtù avrebbe fatto più rumore che due scudi 11 V| trarrei vendetta per il torto fatto a Licia. Ritorna a casa 12 VI| voce rauca:~ ~– Che hai fatto di lei? Dove è?~ ~Si produsse 13 VI| Il popolo si occuperà del fatto. Mentre se ne parla, ella 14 VI| maraviglioso involontario omaggio fatto alla virtù dal vizio! E 15 VI| perciò è bello ciò che ho fatto, ed essendo bello non può 16 VII| l'impressione che avevano fatto le sue parole.~ ~Licia le 17 VII| cessato di amare. Altri hanno fatto di lui ciò che è – sì, altri – 18 VII| voluto per sè, non ti avrebbe fatto condurre al Palatino. Qui 19 VII| disopra del polso, come aveva fatto a casa di Aulo, e se lo 20 VII| credeva che Atte avesse fatto apposta per interrompergli 21 VII| ho l'occhio completamente fatto. Sono pronto a scommettere 22 VIII| verità – cosa che non avrebbe fatto se fosse stato sobrio. Era 23 VIII| la fuga sperata fosse un fatto compiuto. Si gettò nelle 24 VIII| potuto pensare come avrebbe fatto, benchè vi si fosse dicervellato; 25 VIII| o in un altro lo avrebbe fatto.~ ~Sarebbe andato dal vescovo, 26 X| Crisotemide, aggiunse~ ~– Così ho fatto io, più o meno, per cinque 27 XI| concepire che cosa avrebbe fatto all'indomani e come avrebbe 28 XI| fondo alla terra, e avrebbe fatto di lei quello che avrebbe 29 XI| indignazione. E che cosa aveva egli fatto per guadagnarsi l'amore 30 XI| No! Licia non le aveva fatto alcuna confessione, ma le 31 XI| sempre. Perchè non ha egli fatto in questo modo? Vero, egli 32 XI| Marco, il male che tu hai fatto a noi e a Licia.~ ~Egli 33 XI| alle porte della città. Ho fatto loro una minuta descrizione 34 XII| perdoni il male che tu hai fatto a noi e a Licia.»~ ~– È 35 XII| schiave più che non avrebbero fatto coi cani.~ ~– Tu sei tormentato 36 XIII| notizie dalle porte. Questo fatto invece di consolarlo come 37 XIII| di speranza che gli aveva fatto brillare, egli voleva che 38 XIII| pesce? Ah!... oooh! Lo ha fatto una volta o più volte?~ ~– 39 XIV| un imbroglione. Non si è fatto vivo e non lo vedremo più 40 XIV| informazione. E tu che cosa hai fatto?~ ~– I miei due liberti, 41 XIV| da ieri. Il pesce mi ha fatto cristiano. Vedi se non è 42 XIV| che la mia filosofia. Ho fatto pure un voto a Mercurio 43 XIV| signori. La scoperta che ho fatto è grande. Perchè quantunque 44 XIV| importanti, e che si sia fatto un gran passo verso la scoperta 45 XIV| Credo che tu abbia fatto la sua conoscenza e che 46 XIV| avrebbe dovuto bastare. L'ho fatto perchè stimai che tale atto 47 XIV| aperto un adito tra loro e ho fatto nascere in loro la confidenza.~ ~– 48 XV| mano dello scultore ne ha fatto un capolavoro. Sii tu, carissime, 49 XV| stesso. L'impertinenza ci ha fatto decidere per la guerra. 50 XVI| del vecchio col quale ho fatto il viaggio da Roma a Napoli 51 XVI| crudele. Lo avrebbe già fatto e gli altri lo avrebbero 52 XVI| cogliessero gli assassini sul fatto? Essi direbbero senza dubbio 53 XVI| intascato il danaro. Il lavoro fatto bene deve essere ben pagato. 54 XVI| Paolo di Tarso, era stato fatto imprigionare in Roma dagli 55 XVII| Nel racconto ch'egli aveva fatto a Vinicio, c'era molta verità. 56 XVII| agli aggressori di strada e fatto derubare della famiglia 57 XVII| corpo ed anima e che avrebbe fatto tutto quello che avrebbe 58 XVII| di dimenticare il torto fatto a Dio? Come il serpente 59 XVII| morte, proprio come si è fatto cogli schiavi di Pedanio 60 XVIII| dovuto sentire ch'egli ha fatto la sua comparsa sul palcoscenico 61 XVIII| rappresentazione avvenne un fatto strano. La folla era appena 62 XIX| altro, per vanteria, avrebbe fatto sapere al licio che lo aveva 63 XIX| cose terrene; o avrebbe fatto nascere nel gigante il sospetto 64 XIX| questa stessa notte. Io ho fatto nulla di tutto questo. Mi 65 XIX| dove l'ha nascosta. Io ho fatto del mio meglio per servirti. 66 XIX| quell'orso licio, dopo aver fatto in pezzi Glauco, si accorgesse 67 XIX| pagherai solo quando ti avrò fatto vedere la casa in cui abita 68 XIX| spiegata nel Circo, lo aveva fatto rimanere a bocca aperta 69 XIX| cuoco, e dicendo che avrebbe fatto di tutto per riscattarlo 70 XIX| descrizione che gli aveva fatto Vinicio e dalle parole di 71 XIX| quella che Vinicio gli aveva fatto del licio. Il solo nome 72 XIX| questo orso. Se tu l'hai fatto per le due bianche giovenche 73 XIX| dovrebbe dire a sè stessa: «è fatto!» E poi diventerebbe graziosa 74 XX| agli ebrei che lo avevano fatto crocifiggere dai soldati 75 XX| che i discepoli avevano fatto salire al cielo il lamento, 76 XX| che l'angoscia le avesse fatto dare di volta al cervello, 77 XXI| lo spirito umano. Questo fatto, paragonato a Licia, gli 78 XXII| Cesare. Vinicio si sarebbe fatto conoscere dalle guardie 79 XXIII| Poteva, se mai, averlo fatto prima.~ ~Invece di andare 80 XXIII| era certa ch'egli avrebbe fatto quello che diceva, si sentì 81 XXIII| della sua gioia e che aveva fatto di lei una di quelle vergini 82 XXIII| obbedienza di Crispo aveva fatto una grande impressione. 83 XXIV| Apostolo all'Ostriano gli aveva fatto perdere la nozione delle 84 XXIV| giudice:~ ~– Che cosa hai fatto di Crotone? Parla senza 85 XXIV| Ricordandosi che si era fatto passare lungo la strada, 86 XXIV| domandò:~ ~– Che cosa hai tu fatto, oggi?~ ~– Come? Che cosa? 87 XXIV| Non ti ho io detto che ho fatto un voto per la tua salute?~ ~– 88 XXIV| lo tirò su come avrebbe fatto con una piuma e lo rimise 89 XXIV| all'Ostriano, non gli venne fatto di trovare una risposta 90 XXV| Callicrate, re di Britannia, fatto prigioniero, al tempo di 91 XXV| perdono»?~ ~Chilone gli aveva fatto la più terribile offesa 92 XXV| immenso di ciò che avevano fatto i cristiani, gli nasceva 93 XXV| con lei per un sentiero fatto di raggi lunari, come se 94 XXV| voluto che Licia lo avesse fatto per il suo amore, per la 95 XXVI| sentiva solleticato dal fatto che un testimonio oculare 96 XXVI| tempesta che lo avrebbe fatto in pezzi senza la pietà 97 XXVI| partenza per Napoli, ha fatto chiamare Aulo e Pomponia, 98 XXVI| ed ho veduto come avete fatto con me e con Chilone: ricordandomi 99 XXVII| resisteva come se avesse fatto un voto di pazienza. In 100 XXVII| cosa che non aveva mai fatto prima, e a trovare in loro 101 XXVII| l'adorazione, ed aveva fatto di quella stessa Licia un 102 XXVII| quella la goccia che aveva fatto traboccare la tazza già 103 XXVII| della sua fuga le aveva fatto da padre, avrebbe sentito 104 XXVII| mondo dalle sue fondamenta e fatto proseliti in ogni paese.~ ~ ~ ~ 105 XXVIII| prima della sua fuga ho fatto la conoscenza di un uomo 106 XXVIII| miei, tu vedrai che ella ha fatto bene; e allora, forse, tu 107 XXVIII| Cristo, al quale avrei anzi fatto elevare un altare nell'atrio. 108 XXVIII| Soltanto Licia può aver fatto questo, o, per meglio dire, 109 XXVIII| T'imagini che cosa ho mai fatto? Al primo impeto volevo 110 XXVIII| ringraziasse per ciò che avevo fatto. E, proh pudor! sentii che 111 XXIX| che si è alzato presto, ha fatto il suo bagno, banchettato, 112 XXIX| In tal caso non ti si è fatto torto alcuno. Ma io proprio 113 XXIX| cura i templi greci come ho fatto io, che per due anni non 114 XXIX| che per due anni non ho fatto altro che passare da una 115 XXIX| di comprendonio. Tu sei fatto di altra creta; così nè 116 XXX| tempio di Vesta, accadde un fatto che mutò tutti i suoi progetti. 117 XXXI| tardi a Benevento, aveva fatto preparativi e mandato ordini 118 XXXI| solo tetto di una tenda, fatto di porpora della Siria, 119 XXXI| inapprezzabili, bottino fatto in Italia, in Grecia e nell' 120 XXXII| compagnia, come lo avrebbe fatto volentieri! Ma sperava che 121 XXXII| suo complice, come avrebbe fatto con un verme schifoso o 122 XXXII| misericordia! Perchè, che cosa ho fatto? Io sono vecchio, affamato, 123 XXXII| consolava. Pensava di aver fatto un grande passo verso Licia, 124 XXXIII| impadronirmene; ma non l'ho fatto e non lo farò.~ ~– Per questa 125 XXXIII| nuovo; io non l'ho ancora fatto, quantunque io viva addolorato 126 XXXIII| po' dai discorsi che ho fatto con voi. A ogni modo vi 127 XXXIII| per me quello che avete fatto per gli altri, venendo dalla 128 XXXIII| del Maestro non avevano fatto altro; così non pensarono 129 XXXIII| obliare il male che le ho fatto col darmi il suo bene.~ ~ 130 XXXIV| Disse a Licia che aveva fatto di tutto per dimenticarla, 131 XXXIV| cordoglio. Quello che aveva fatto era male, ma aveva la sua 132 XXXIV| si domandasse che cosa ho fatto dell'ostaggio, risponderei: 133 XXXV| altra domanda. Ti sei tu fatto cristiano?~ ~– Non ancora; 134 XXXV| religione, e perchè l’ho fatto per amor tuo. Essi devono 135 XXXVI| gli elogi che gli aveva fatto il giovine patrizio.~ ~Il 136 XXXVIII| sopraintendente della villa, ha fatto crescere l'iride tra i mirti 137 XL| sapeva come Cesare avrebbe fatto senza di lui, con chi potesse 138 XLI| cosa che nessuno ha mai fatto, che devo sorpassare la 139 XLI| ringraziarti per ciò che hai fatto per me oggi?~ ~– Sagrifica 140 XLII| cose più vicine.~ ~Si era fatto giorno chiaro e la luce 141 XLVI| Statore; il tempio di Luna, fatto costruire da Servio Tullio; 142 XLVI| una voce inquieta, io ho fatto quello che ho potuto, ma 143 XLVII| Chi sa ch'egli non abbia fatto venire delle truppe per 144 XLVIII| mostrato i denti; aveva fatto loro capire con chi avevano 145 XLVIII| Cristo, colui che venne fatto crocifiggere da Ponzio Pilato? 146 XLVIII| in aiuto? Che cosa ha mai fatto questa città sventurata 147 XLVIII| principio del mondo nessuno ha fatto una cosa simile, nessuno 148 XLVIII| strapesato.~ ~Intanto si era fatto silenzio. Poppea e tutti 149 XLIX| svenare un bimbo, ne aveva fatto morire uno; ella ha stregato 150 XLIX| ingiuria patita. Il solo fatto ch'egli aveva osato anteporle 151 L| Cesare, Petronio si era fatto portare a casa alle Carinæ, 152 L| che è veramente; lo avrei fatto mettere nella «tunica penosa», 153 L| e che il terrore m'abbia fatto rizzare i capelli sulla 154 L| solo all'amore, che aveva fatto della loro esistenza un 155 L| per il dorso, come avrebbe fatto con un liberto, rispose:~ ~– 156 L| centro della prigione. Ho fatto correre del denaro nella 157 L| lasciato il Palatino non si era fatto che assordarlo e togliergli 158 LII| battezzato, Pietro aveva fatto miracoli, a Pietro toccava 159 LII| udito la voce che avrebbe fatto tremare i cuori.~ ~Il silenzio 160 LIII| Intanto i corridori avevano fatto largo e gli egiziani erano 161 LIII| morente di fame, mi hai fatto staffilare.~ ~Per un minuto 162 LIV| respiro.~ ~Alla fine ho fatto qualche cosa, pensava lui. 163 LV| sbagliato: gli dèi avevano fatto di te un borsaiuolo, e tu 164 LV| nuovo strato di sabbia. Fatto questo, entrarono stormi 165 LVI| della faccia, perchè ho fatto fatica a riconoscerti a 166 LVI| pure contento.~ ~– Abbiamo fatto dei buchi nella cassa per 167 LVI| Ho detto ieri che avremmo fatto bene a stare a casa entrambi. 168 LVI| Palatino, diss'egli. Mi vi sono fatto vedere a bella posta e ho 169 LIX| identico.~ ~Intanto s'era fatto tardi; tutti i cadaveri 170 LX| domando scusa, diss'egli, ho fatto quello che ho potuto, ma 171 LXI| Sai tu che cosa ho fatto?~ ~– Io vidi le tue sofferenze 172 LXI| lunare. Il silenzio s'era fatto dappertutto; i giardini 173 LXV| che l'incertezza l'avrebbe fatto morire prima di vedere lo 174 LXV| Salvate la fanciulla. L'ho fatto per amore suo!~ ~Gli spettatori 175 LXV| parti dell'atleta, ma s'era fatto il difensore del soldato, 176 LXVII| diceva che Cristo lo aveva fatto passare attraverso i patimenti 177 LXIX| che ritornava sul cammino fatto, gli disse come un'eco:~ ~– 178 LXIX| perchè il Signore l'aveva fatto tornare indietro. La città 179 LXX| cristiani. Sentiva di avere fatto il proprio dovere, ed era 180 LXXII| giunse appunto quando aveva fatto le preparazioni per la partenza.~ ~ 181 LXXIII| essere quello che lo hanno fatto gli dèi, un mulattiere in 182 Ep| Foro il popolo lo avrebbe fatto in pezzi e gli dichiararono