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Alfabetica [« »] sdrucciolavano 1 sdrucciolò 1 se 979 sè 118 sebbene 4 secca 1 seccamente 2 | Frequenza [« »] 120 veduto 118 detto 118 sapeva 118 sè 117 atte 116 fine 116 sangue | Henryk Sienkiewicz Quo vadis Concordanze sè |
Cap.
1 I| salute veniva meno. Diceva a sè stesso ch'egli si svegliava 2 I| ciascuno cerca nel libro sè stesso e le sue conoscenze 3 II| fino al midollo e pieno di sè come nessun altro in Roma, 4 IV| la gioia.»~ ~Parlò poi di sè stessa.~ ~Sì! essa era tranquilla: 5 IV| sua collera.~ ~Si tirò a sè la testa della fanciulla 6 IV| violenza ch'egli faceva a sè stesso.~ ~– Ho venerato 7 V| ironia, rivolgendola contro sè stesso.~ ~– Tu sei stato 8 V| favori, o voleva tenerla per sè. Che Licia accendesse d' 9 V| farsi vedere padrone di sè: ma in questo momento prese 10 VII| madre adottiva, prometteva a sè stessa di difendere il suo 11 VII| aveva giurato alla madre, a sè stessa, ed anche a quel 12 VII| passi rapidi e a parlare a sè stessa con accenti disperati.~ ~– 13 VII| Nerone ti avesse voluto per sè, non ti avrebbe fatto condurre 14 VII| un numero sufficiente per sè, pure, per simpatia verso 15 VII| scotimento di testa, coperse sè stessa come con un mantello.~ ~ 16 VII| impolverarli d'oro: lampeggiano da sè; ve ne aggiungerò qua e 17 VII| tradire Pomponia e di tradire sè stessa. Andarvi per volontà 18 VII| del banchetto, di lui e di sè stessa. Una voce intima, 19 VII| Detto questo si tirò a sè una danzatrice siriaca e 20 VII| investigatrice. Vestì pure sè stesso di edera, ripetendo, 21 IX| Egli l'avrebbe presa con sè, e un giorno, morta Pomponia, 22 X| balenò l'idea di salvare sè stesso e Licia, abbandonando 23 XI| Sarò il tuo Cassio! disse a sè stesso pensando a Nerone.~ ~ 24 XI| ricuperò la ragione e disse a sè stesso, vedendo la guardia 25 XI| nacque Cesare era fuori di sè dalla gioia e l'accolse 26 XI| Vinicio era così occupato di sè e del suo amore, che senza 27 XI| disperazione, stupefatto, disse a sè stesso:~ ~– Oh, onnipotente 28 XII| simile metodo, il metodo in sè è buono, divenne cattivo 29 XIII| Quell'uomo, si diceva a sè stesso, può trovare la fanciulla.~ ~– 30 XIII| da Sporo, si diceva fra sè, a mescere un po' di vino 31 XV| divertirci. La vita, in sè, non sarebbe brutta, se 32 XV| volte si è disgustati di sè stessi.~ ~«Non è esatto 33 XVII| maniera di serbarne per sè una buona parte.~ ~Entrambi 34 XVII| maravigliando dentro di sè come si potesse dimenticare 35 XVII| Urbano, ma ne ricordasse a sè stesso la fine tragica o 36 XVII| si fosse giustiziato da sè e non potesse più cadere 37 XVII| perdonare i torti fatti a sè stesso, perciò ammazzerà 38 XVIII| abbellisce la vita, la vita in sè è vuota e sovente ha la 39 XIX| consigliarsi e ad agire da sè in qualunque circostanza, 40 XIX| scoprissero Vinicio, diceva a sè stesso, non oserebbero mettere 41 XIX| ammazzasse Glauco, diceva a sè stesso, tanto meglio, ma 42 XIX| filosofi.~ ~Parlando così a sè stesso e a Mercurio, si 43 XIX| quale pareva riempisse di sè l'ampiezza dello spazio.~ ~ 44 XIX| febbricitante. Diceva a sè stesso che domani Licia 45 XIX| forza. Ella dovrebbe dire a sè stessa: «è fatto!» E poi 46 XX| verità si dovevano amare per sè stesse, perchè l'eterno 47 XX| solamente Cristo che empiva di sè la terra, il mare, i cieli 48 XXII| ragionevole. Se avesse avuto con sè una ventina di schiavi, 49 XXII| mi assassina, disse tra sè. Salvami, Giove; salvami, 50 XXII| di Crotone, si diceva a sè stesso. O numi! quel licio, 51 XXIV| senza intenzione, si disse a sè stesso. Preferisco che lo 52 XXIV| consigli.~ ~Benchè si dicesse a sè stesso che nessun pericolo 53 XXIV| Chilone continuava a dire a sè stesso:~ ~– Tutto è finito 54 XXV| ingiunge di dimenticare sè stessi, le proprie offese, 55 XXVI| il fuoco e a dire come a sè stesso:~ ~– Quando Cesare 56 XXVI| che pensava solamente a sè; in quel momento cominciava 57 XXVII| diceva ch'ella incitava sè stessa: che null'altro che 58 XXVII| e vinta dal disprezzo di sè stessa, pianse tutta notte.~ ~ 59 XXVII| era sempre una creatura a sè, di una razza cento volte 60 XXVII| che non era più sicura di sè stessa e che non poteva 61 XXVII| ardenti; egli lottava con sè stesso per non pronunciarle, 62 XXVII| umilmente a giustificare sè stesso:~ ~– Ho peccato contro 63 XXIX| abbracciare la religione per sè stessa, per amore di Cristo, 64 XXIX| schiacciare una esistenza. In sè, essa, tutta assieme, era 65 XXXII| tanto da suo nipote che da sè medesimo. L'Augusta ignorava 66 XXXII| vittoria riportata sopra sè stesso lo consolava. Pensava 67 XXXV| scrollata di spalle, disse a sè stesso:~ ~– È meraviglioso 68 XL| grande importanza a loro, a sè, a Cesare, al mondo. A volte 69 XL| tempo. La vita esiste per sè sola e non già per la morte.~ ~– 70 XLII| luoghi capovolgendosi su sè stessa, in altri gonfiandosi, 71 XLIII| Egli doveva farsi strada da sè, magari colla spada alla 72 XLIII| fosse passata. Diceva a sè stesso che stava facendo 73 XLIII| Il turbine ravvolgeva in sè milioni di scintille, così 74 XLV| li avrebbe condotti con sè lontano, magari in Sicilia, 75 XLV| teneva dietro, parlando a sè stesso quasi tutta la via.~ ~– 76 XLVI| combustibile e si spegnesse da sè. Era questa una misura solo 77 XLVI| Petronio avesse potuto salvare sè stesso.~ ~Così, Nerone, 78 XLVIII| avrebbe potuto detronizzare sè stesso. A ogni modo egli 79 L| dall'incendio, diceva a sè stesso, e con essa le mie 80 L| seguito cominciò a pensare a sè stesso. Grazie alla prontezza 81 L| nell'anima. Oltre che a sè pensava ora anche ad altri; 82 LII| Sacrificò i suoi averi e sè stesso fino a quando vide 83 LII| della sua speranza, ma anche sè stesso e tutto ciò che gli 84 LII| lamentate? Dio abbandonò sè stesso alle torture e morì, 85 LII| servo di Pudenzio, prese con sè l'apostolo, e lo condusse 86 LIII| montagne, perchè si sentiva in sè una forza straordinaria 87 LIII| Augusta di condursi con sè il piccolo Rufio; forse 88 LV| Il gallo, girando su sè stesso, lo ricevette sullo 89 LV| suoi denti battevano su sè stessi, e tutto il suo corpo 90 LV| spettatori; altri giravano su sè stessi latrando, come se 91 LV| In seguito dimenticò sè stesso e perdette come la 92 LV| tremolante e canuta, dicendo fra sè:~ ~– O Signore, o Signore! 93 LVI| morta di febbre, diceva a sè stesso, perchè ciò sarebbe 94 LVI| ha fatta.»~ ~Contento di sè, andò al triclinio, dove 95 LVI| disse come se parlasse a sè stesso:~ ~– Per Polluce! 96 LVI| per abbandonarmi, disse a sè stesso, ma gli dèi si sbagliano 97 LIX| Senza dubbio, diceva a sè stesso, Cesare e Tigellino 98 LIX| riuscirà piuttosto a perdere sè stesso che non a salvarla.~ ~ 99 LIX| inferriata, e rispondendo quasi a sè stesso:~ ~In questo modo, 100 LIX| il mondo, e, sentendo in sè le anime degli angeli, incominciarono 101 LXI| manifestò e mi chiamò a Sè. D'allora in poi Egli è, 102 LXI| col dolore e ti chiama a Sè. Tu Lo hai odiato, ma Egli 103 LXI| inquietudine e t'eleverà a Sè.~ ~Così dicendo lo aveva 104 LXI| basamento. Alla fine ritornò in sè, parlò coll'Apostolo e gli 105 LXIII| completa liberazione di sè e di un'altra persona. Egli 106 LXV| Tigellino e Vatinio, aveva con sè Cassio, un centurione di 107 LXV| toglierla dalla prigione per Sè, ma che non poteva permetterne 108 LXV| ricuperare le forze; scacciò da sè ogni dubbio, condensò tutto 109 LXV| in quel modo chiamati a Sè. L'arena, le bianche toghe, 110 LXV| evidente ch'egli non pensava a sè stesso. Guardò intorno per 111 LXVI| addormentato, e dentro di sè andava ripetendo; «È lei! 112 LXVII| perchè poteva glorificare sè stesso come il signore magnanimo 113 LXVII| mutargli l'anima ed elevarlo a Sè. Vinicio sentiva che ciò 114 LXVIII| immenso dolore, ripetendo fra sè: «Il gregge che Tu mi hai 115 LXX| ne andavano via dicendo a sè stessi: «Egli non può, davvero, 116 LXX| popolo. Ed ora diceva a sè stesso: «Quale forza le 117 LXX| ma egli vedeva dinanzi a sè la grande via luminosa che 118 Ep| semplicemente assordando sè e gli altri con delle citazioni,