Cap.

  1        I|           mi condusse a casa sua. , il suo schiavo, il medico
  2       II|  architravi come fiori di acanto,  circondati di volute ioniche
  3       II|          oratori avventizi; qua e  echeggiavano le grida dei
  4       II|     interpretavano i sogni. Qua e , nel tumulto della conversazione
  5       IV|           in quella casa, dove di  dalla parete, nella stanza
  6       IV|          sola dal sepolcro. Al di  della tomba non regna più
  7      VII|            ve ne aggiungerò qua e  uno sprazzo leggiero leggiero,
  8      VII|          fu trucidata sua moglie;  il suo bimbo venne sbattuto
  9      VII|           Druso venne avvelenato;  Gemello si contorse negli
 10      VII|   spasmodiche dell’agonia; più in  Germanico soffriva... Tutte
 11      VII|         guardia al Palazzo. Qua e , tra i visi bruni e abbronzati,
 12     VIII|         doveva ubbidire. Egli era  a eseguire i suoi ordini.~ ~–
 13     VIII|  seguirebbe dovunque, anche al di  dei mari, al di là delle
 14     VIII|          al di là dei mari, al di  delle montagne, fra i barbari,
 15     VIII|      cittadini nella Suburra e di  dai ponti. Poteva metterne
 16       IX|     sorgeva, biancheggiando qua e , una popolazione di statue.
 17       IX|    giardini erano vuoti, ma qua e  c'erano schiavi che lavoravano
 18        X|         erano deserte; solo qua e  andava qualche individuo
 19     XIII|           vecchio; brillava qua e , per il sudiciume della
 20      XIV|           di andare ad Anzio e di  a Napoli e a Baia; e vi
 21       XV|        una colonna del portico, e  mi convinsi che Euricio
 22     XVII|           Andiamo verso il fiume,  tu udrai le mie parole.~ ~
 23     XVII|          il Grande Apostolo andrà  a parlare?~ ~– Sono stato
 24    XVIII|           ci prepara Vatinio e di  partiremo per la Grecia,
 25       XX|           di sabbia, sparse qua e  di sepolcreti.~ ~Colla notte
 26       XX|      cinto da una muraglia. Qua e  erano sparsi dei monumenti
 27       XX|           Dalle case sparse qua e  lungo la via Nomentana,
 28      XXI|           e le tombe sparse qua e  incominciarono a uscire
 29      XXI|     terreni da costruzione, al di  della cinta, i cristiani
 30    XXIII|          al suo letto.~ ~Ella era  che teneva un catino di
 31    XXIII|          filo di voce.~ ~Ella era  colle braccia tese e col
 32     XXIV|          quel quartiere; ma anche , naturalmente, vi sono uomini
 33      XXV|       sgabello, era Licia; più in , erano Glauco, Crispo, Miriam,
 34     XXVI|         aveva udito andasse al di  di ogni concepimento umano.~ ~–
 35    XXVII|         era il pensiero che al di  della tomba non avrebbe
 36   XXVIII|           andare a Benevento e di  all'Acaia, sommergendosi
 37   XXVIII|           solo nella biblioteca e  mi gironzolavano per la
 38      XXX|     Potrebbero mancare le grazie,  dove è presente Amore? rispose
 39     XXXI|        disopra delle barche qua e  volavano colombi e altri
 40    XXXII|   sacerdote dei cristiani. Ella è  con Ursus, il quale va come
 41    XXXVI| mangiavano all'aria aperta. Qua e  c'erano gruppi in mezzo
 42    XXXVI|         non era mai andata più in  della via Appia, ascoltava
 43   XXXVI,|         lambiscono quasi l'acqua.  ti amerò ed esalterò la
 44      XLI|          sarebbero aperte e al di  delle quali avrei veduto
 45     XLII|    animale a tutta forza.~ ~Al di  d'Ardea gli pareva che il
 46     XLII|        non mancavano gruppi qua e  che si tiravano da parte
 47     XLII|          anche Roma; perchè al di  di Albano, per la pianura
 48     XLII|           ville, alberi; ma al di  di questa pianura spaventosamente
 49     XLII|          qua completamente negra,  rosata, altrove sanguigna,
 50     XLII|           ne rigurgitavano. Qua e  si mettevano in piedi delle
 51     XLII|         dalla confusione.~ ~Qua e  frotte di schiavi di ogni
 52     XLII|       uomo non sa dire quello che  avviene. La gente muore
 53    XLIII|          carri, di fagotti. Qua e  si veniva alle mani; ma
 54    XLIII|   chiamato Vicus Alexandri, al di  del quale passava il Tevere~ ~
 55    XLIII|   giardino di Lino. Le case al di  del prato incolto bruciavano
 56    XLIII|       Agrippina, dove li troverò.  il fumo sarà meno denso
 57     XLIV|         la libertà; perciò, qua e , assumeva un'attitudine
 58     XLIV|        carbonizzati, benchè qua e  i disgraziati si fossero
 59     XLIV|   impedirlo colla violenza. Quà e  si sentivano inni cantati
 60     XLIV|          parte della città, al di  della quale era il Campo
 61      XLV|      andasse oltre le mura, al di  dei giardini di Acilio alla
 62      XLV| moltitudine di lanterne.~ ~– Sono  dentro, disse Chilone. Oggi
 63     XLVI|  mantenere un po' d'ordine. Qua e  essi si trovavano di fronte
 64     XLVI|         Roma, ma lui, Cesare, era , con in mano il liuto, colla
 65     XLVI|        perchè qui sei più sicuro;  è necessario pacificare
 66    XLVII|           cara, andiamo ad Anzio:  c'imbarcheremo per la Sicilia.
 67   XLVIII|     combustibile. Comunque, qua e , di tanto in tanto, precipitavano
 68   XLVIII|        andandosene in Grecia e di  in Egitto e nell'Asia Minore.
 69     XLIX|     Vaticano ed un cimitero al di  della Porta Nomentana, dove
 70        L|        Licia e fuggi subito al di  delle Alpi o in Africa.
 71        L|  contentezza tutti i cuori. Qua e  si intonavano canti per
 72        L|          divina» e l'amore; qua e  erano continuamente obbligati
 73        L|        arma e andiamo al carcere.  offri alle guardie centomila
 74        L|           nei sotterranei e al di  delle grosse muraglie, si
 75      LII|       imbrunire e, passando al di  delle mura, per le cavità
 76      LII|     lacrime verso la croce; qua e  si singhiozzava e dal di
 77     LIII|       araldo di buone nuove.~ ~Ma  lo aspettava una cosa inattesa.~ ~
 78      LIV|      sarebbero state adempiute di  della tomba.~ ~– Che Cristo,
 79       LV|        ginocchio a pregare. Qua e  si poteva indovinare dai
 80       LV|            Alla loro vista, qua e  si udirono degli applausi,
 81       LV|         non erano visibili, qua e , che le figure di alcune
 82       LV|         svenuto davvero. Egli era  bianco come un pannolino,
 83       LV|         ululati, i lamenti, qua e , in mezzo agli spettatori,
 84       LV|           insieme e vicini. Qua e  un leone, sentendosi il
 85      LVI|     applausi che si udivano qua e  cessavano subito. Dallo
 86      LIX|           testa nelle mani; qua e  si vedevano figli addormentati
 87      LXI|  preparati per correggerla. Qua e , tra le moltitudini, si
 88      LXI|      vederlo più da vicino. Qua e  sorgevano le grida di: «
 89      LXI|        riposare, ma Tigellino era  ad aspettarlo. Quando vide
 90     LXII|      fischiavano, buttavano qua e  frizzi poco lusinghieri
 91    LXIII|          pregustava la vita al di  della tomba. La tristezza
 92    LXIII|           non riguardasse l'al di  della tomba. La morte le
 93    LXIII|          dalla vita e portò al di  della tomba migliaia dei
 94      LXV|          giganti?~ ~Egli rimaneva  nel mezzo dell'anfiteatro,
 95     LXVI|          era deserta. Salvo qua e  qualche gruppo di persone,
 96   LXVIII|     radunati molti curiosi. Qua e  i centurioni interrogavano
 97   LXVIII|        entrata del giardino, e di  alle cave di pietre, a poche
 98   LXVIII|            in qualche luogo al di  del mare?»~ ~Egli esitava.
 99      LXX|          il Circo. I fedeli al di  del Tevere si unirono al
100      LXX|        splendeva il Tevere; al di  si vedeva il Campo Marzio;
101      LXX|         teatro di Pompei; e al di  di tutto questo, attraverso
102      LXX|      fondato per tutti i paesi di  da tutti i mari; e pensava
103      LXX|         ritornavano a casa. Qua e  si vedevano passare gruppi
104       Ep|          delle recite teatrali di  da venire. Le persone che
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