Cap.

 1        I|         la loro protezione nessun male ti può incogliere.~ ~– Ti
 2        I|      altra cosa.~ ~– La guerra va male e se non fosse per Corbulone
 3        I|          non mi faranno del bene, male non me ne faranno di certo.
 4        I|        pensai che non era un gran male. Il mondo vive di inganni
 5        I|             Se abbia fatto bene o male, è un'altra questione; ma
 6       II|        che la cosa sarebbe finita male. Barbadibronzo voleva proprio
 7       II|       differenza tra il bene e il male, non era mai stato delatore.
 8        V|         loro piaciuto di fare del male a Petronio, la cui influenza
 9        V|           distinguere il bene dal male. Provagli invece che il
10      VII|        giovine, aveva sentore del male, perchè in quei tempi la
11      VII|           tempi la conoscenza del male s'insinuava presto nelle
12      VII|           Invano si ricordava del male che aveva udito della casa
13      VII| abbominevole. A Licia sembrava di male augurio e sopratutto repulsivo.~ ~
14      VII|           come l'incarnazione del male e del delitto, le sembrava
15      VII|            Lucano non se n'ebbe a male della puntura; al contrario,
16       IX|          fedele. In tal caso, che male poteva avvenirle? Se fossero
17       IX|      proponeva Licia poteva finir male, un'avventura nella quale
18       IX|      bambola sono stati attaccati male; la bimba ne strappò uno
19       XI|      troppo tardi per riparare al male che non si poteva più disfare.~ ~–
20       XI|         Dio ti perdoni, Marco, il male che tu hai fatto a noi e
21      XII|         disse: «Dio ti perdoni il male che tu hai fatto a noi e
22     XIII|         per la bottiglia. Vestiva male. Indossava una tunica oscura
23      XIV|       Licia. Ma egli non augurava male alcuno ad Aulo e a Pomponia
24       XV|       nostri. Non posso capire il male che farebbe loro a riconoscere
25      XVI|        non darei il mio nome. Fai male a non fidarti di me, perchè,
26    XVIII|           a Vinicio,~ ~ ~ ~«Si va male, carissime. Si vede chiaro
27      XIX|           come gli uomini parlano male di loro! O Dio! tale è la
28       XX|          ritornare il bene per il male; non basta amare i buoni,
29       XX|         di rendere il bene per il male, e di amarli, gli sembrava
30     XXII|           bene, non sarebbe stato male presso Vinicio. Non temeva
31     XXII|     questione era di scegliere il male minore. Roma era immensa;
32    XXIII|      quale aveva la coscienza del male che le aveva inflitto prima
33    XXIII|          noi ti rendiamo bene per male.~ ~– Volete lasciarmi? domandò
34    XXIII|           potesse ricambiargli il male col bene, la persecuzione
35     XXIV|      prendo malamente e ti faccio male, perdonami.~ ~– Aiutami
36      XXV|       aveva domandato perdono del male che aveva potuto fargli.
37    XXVII|         di rendere il bene per il male, secondo perchè parlando
38    XXVII|  preferisti offrirlo al servo del male. Che Dio ti perdoni e abbia
39   XXVIII|         un altare nell'atrio. Che male poteva fare a me un altro
40     XXIX|        sua attività, tanto per il male che per il bene; e che davvero
41     XXIX|         ne servivano per fare del male ai loro nemici. Ma questi
42     XXIX|           facciamo il bene per il male, che cosa faremo per il
43     XXIX|            se il bene equivale al male, per qual ragione si dovrebbe
44     XXIX|         No, non posso renderle il male per il bene, e ho giurato
45     XXIX|         che devi vedere Cesare. È male che tu non sia ancora stato
46      XXX|         che non posso desiderarti male. Fa un paio di stivali per
47     XXXI|     sofferenze dello spirito e il male fisico per cui era passato
48    XXXII|           si trattava di fare del male e rovinare qualcuno. Dopo
49    XXXII|           cosa t'accadde?~ ~– Del male, o figlio di Giove, rispose
50    XXXII|           avessero a interpretare male le mie ottime intenzioni.
51    XXXII|            Non voglio renderti il male per il bene, e quando tu
52   XXXIII|       domandi se vorrà obliare il male che le ho fatto col darmi
53    XXXIV|        Quello che aveva fatto era male, ma aveva la sua origine
54  XXXVIII|         il sangue e la vita. Dico male: lo serviremo entrambi,
55    XXXIX|         non preferisce il bene al male? Credevo la tua religione
56      XLI|          dell'uomo nel bene o nel male. So che la gente mi dichiara
57    XLIII|    insopportabile. Il fumo faceva male agli occhî; il respiro diveniva
58        L|       anche Cesare se voleva; che male mi poteva fare? Nerone pio,
59        L|       essere sicuro che non aveva male inteso. Poi lodava o criticava,
60      LII|        ogni cosa gli era andata a male.~ ~Solo il miracolo poteva
61      LII|          e perchè permette che il male sia più potente di Dio?»
62      LII|      Perchè temete la potenza del male? Sulla terra, su Roma, sulle
63       LV|        modi.~ ~– Ah, greco, ti fa male la vista della pelle di
64      LVI|           ora, mi fanno anche del male. Quale nuovo castigo troverò
65      LVI|         della Luna; mi era venuto male, ma il tuo canto mi ha guarito.~ ~–
66     LVII|         io abbia sempre odiato il male. Non ho paura della morte,
67     LVII|       maledetto?~ ~– Ho odiato il male, disse il vecchio prete.~ ~–
68     LVII|       alto di quello di odiare il male, perchè la sua religione
69     LVII|        qualche cosa che prediceva male.~ ~Il pubblico, sazio del
70    LXIII|           come il mutamento di un male triste e inumano per un
71     LXIV|        avorio e disse:~ ~– Che il male cada su questo bastone!
72    LXVII|           Aulo. La prigionia e il male avevano in certo qual modo
73   LXVIII|           invincibile potenza del Male, alla quale tu hai permesso
74      LXX|      amore che non restituisce il male, che non ambisce onori,
75   LXXIII|    staffilare coloro che facevano male le cose o che erano stati
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