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Alfabetica [« »] tappeti 1 tappi 1 tarda 2 tardi 47 tardo 1 tardò 1 tarso 32 | Frequenza [« »] 47 giove 47 proprio 47 spettacoli 47 tardi 47 tribuno 46 canto 46 davvero | Henryk Sienkiewicz Quo vadis Concordanze tardi |
Cap.
1 I| avesse un'anima.~ ~Alzandosi tardi, prendeva, come d'abitudine, 2 IV| dalle unghie di Appio. Più tardi, Lucrezia si redense dal 3 VII| cui Nerone, istupidito più tardi, ingiungeva ai Flamini di 4 VII| le diceva ch'era troppo tardi; chi aveva sentita la fiamma 5 XI| era passato ed era troppo tardi per riparare al male che 6 XI| più disfare.~ ~– Troppo tardi!~ ~E gli pareva che un golfo 7 XI| un'eco, ripeteva: troppo tardi! cosa che sentita da un' 8 XII| di farla chiamare; ma era tardi e dopo la visita a Crisotemide 9 XVIII| viene in mente che presto o tardi dovrò aprirmi le vene. E 10 XX| la tomba era vuota. Più tardi, di sera, comparve Cleopa, 11 XXII| disoccupata, si alzavano piuttosto tardi, specialmente d'inverno. 12 XXIII| vergini cristiane che più tardi cambiarono l'anima del mondo. 13 XXIV| pensiero gli doveva venire più tardi. Per il momento egli non 14 XXV| tutte pecore che tosto o tardi sarebbero state divorate 15 XXVII| simili idee, ma le aveva. Più tardi ebbe quasi dell'affezione 16 XXVIII| di esasperazione. Troppo tardi mi è venuto in mente ch' 17 XXXI| con Cesare a Napoli e più tardi a Benevento, aveva fatto 18 XL| Tigellino.~ ~Un'ora più tardi Vinicio, ritornando con 19 XLII| stretta come un nastro; ma più tardi questo nastro illuminava 20 XLII| l'avrebbe dimostrata più tardi. L'intima conoscenza coll' 21 XLIII| bocca, sarebbe caduto. Più tardi non riconosceva più le vie 22 XLIV| contemplando il sole. Più tardi però un mostruoso bagliore 23 XLV| cenere che il vento tosto o tardi spazza via.~ ~Ragionando 24 XLVI| dalla mattina alla sera tardi:~ ~– Del pane e un tetto!~ ~ 25 XLIX| La loro volta verrà più tardi; oggi occorrono altre vittime.~ ~– 26 L| Se ne andò, e un'ora più tardi tutti e due inghirlandati 27 L| dalle schiave, e un'ora più tardi, bello come un dio pagano, 28 L| portarlo al Palatino.~ ~Era tardi; la sera era calma e tranquilla; 29 L| febbre.~ ~– Tu sei giunto tardi? domandò Petronio.~ ~– Sì; 30 L| Altrimenti sarà troppo tardi.~ ~– Andiamo, disse Vinicio.~ ~ 31 L| mormorò Vinicio.~ ~L'ora era tardi e le vie erano deserte.~ ~ 32 L| I pretoriani! Troppo tardi!~ ~Infatti la prigione era 33 LI| costoro veniva deferita a più tardi. Alcuni credevano a torto 34 LIV| avrebbe potuto perire più tardi di una morte più spaventevole.~ ~ 35 LV| templi giungevano un po' più tardi; dopo entrarono le sacre 36 LV| potenti mascelle.~ ~Più tardi l'odore del sangue e i corpi 37 LVI| non due o tre giorni più tardi, perchè gli si terrebbe 38 LVI| gli amori pastorali. Più tardi, colla mente tranquilla, 39 LVI| baciarne la fronte. Più tardi comparve Petronio con Nazario.~ ~– 40 LVII| via, per paura di arrivare tardi al banchetto; vi rimasero 41 LIX| identico.~ ~Intanto s'era fatto tardi; tutti i cadaveri erano 42 LXIII| così piacevole, che più tardi, in Roma, quando ebbe a 43 LXIV| andrò da Tigellino e più tardi al banchetto di Nerva. Tu 44 LXIV| eleganza, per poi regalarle più tardi come proprie.~ ~– Mi pare 45 LXVII| alla casa di Aulo, e, più tardi, quando andò per rapirla 46 LXXIII| ordini; pochi giorni più tardi, il secondo messaggiero 47 Ep| centurione entrando.~ ~– Troppo tardi! rispose Nerone con voce