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Alfabetica [« »] lontananza 8 lontane 6 lontani 9 lontano 46 lori 1 loro 653 loto 2 | Frequenza [« »] 46 canto 46 davvero 46 dello 46 lontano 46 madre 46 musica 46 pensieri | Henryk Sienkiewicz Quo vadis Concordanze lontano |
Cap.
1 X| conservare l'ordine, non era lontano; ma durante simili attacchi 2 XII| nasconderemo in qualche lontano luogo della città, in una 3 XVII| dell'Aventino, non molto lontano dal Circo Massimo. Senza 4 XVII| interrotto solo dal rumore lontano delle macine e dagli urti 5 XVII| Si rifece il silenzio. Lontano i molini muggivano e lungo 6 XVIII| la regalerei; se mi sarai lontano la manderò in frantumi. 7 XX| meglio delle lanterne. Da lontano incominciò a luccicare qualche 8 XX| di venerazione, venuto da lontano per dire la parola della 9 XX| vedo laggiù Urbano, non lontano dal vecchio, con una fanciulla.~ ~ 10 XXI| le tue eroiche gesta da lontano, e supplicherò Giove di 11 XXI| seguire Licia un po' più da lontano e con maggiore cautela per 12 XXIV| giovine tribuno non era lontano dal supporre che ciò potesse 13 XXV| capelli grigi, venuto da lontano, volesse portargli via davvero 14 XXVI| loro, perchè Cristo è nato lontano ed essi non hanno sentito 15 XXIX| poterla vedere anche da lontano. Perduta anche questa speranza, 16 XXIX| tu perchè? Perchè cercavo lontano ciò che mi era vicino. Una 17 XXIX| pure stai forse cercando lontano quello che ti è vicino. 18 XXXII| abitava in Trastevere, non lontano dalla casa di Miriam.~ ~ 19 XXXIII| maggior gioia.~ ~Non abitava lontano; così, di lì a poco, videro, 20 XXXVI,| in qualche luogo al mare, lontano da Roma, o mia Augusta? 21 XXXVI,| fummo lungi dalla spiaggia e lontano vedemmo una vela che fece 22 XXXIX| non posso vivere a lungo lontano da te; ti amo troppo, carissima.~ ~– 23 XXXIX| Roma per andarcene a vivere lontano.~ ~Senza muovere la testa 24 XL| più strano, quando sono lontano da Licia penso sempre che 25 XLIII| si udiva che il crepitìo lontano dell'incendio.~ ~– Licia!~ ~ 26 XLV| avrebbe condotti con sè lontano, magari in Sicilia, perchè 27 XLV| alzati, come se avesse veduto lontano qualche cosa di spaventevole.~ ~ 28 XLV| allora si udiva il rumore lontano di qualche quartiere che 29 XLV| braccia in croce per tener lontano gli spiriti maligni.~ ~Seguì 30 XLVI| Il popolo lo vedeva da lontano circonfuso nella sua aureola 31 XLVI| sua aureola sanguigna.~ ~Lontano, furiosi serpenti sibilavano. 32 L| sembrava che ne fosse più lontano e che meritassero assai 33 L| era molto eccitata. Da lontano venivano certe grida che 34 LII| della vòlta e pregava. Da lontano Vinicio ne riconobbe i bianchi 35 LII| la vigna, e il cupo suono lontano dei molini vicini alla via 36 LIII| Petronio, gli gridava da lontano: «Torna indietro!» Ma lui, 37 LVI| condotta ai monti Albani o più lontano, in Sicilia, noi saremo 38 LXI| d'argento brillavano da lontano nella luce lunare. Il silenzio 39 LXIV| disse Scevino. Io ho un lontano parente tra i pretoriani, 40 LXV| dell'ultimo momento quando è lontano, come d'un sonno tranquillo, 41 LXVII| spaventevole fosse assai lontano. Al tempo stesso li padroneggiava 42 LXVII| il tramonto, udirono dal lontano serraglio il ruggito dei 43 LXVIII| poi li avrebbe condotti lontano, agli ombrosi boschi della 44 LXX| ultima volta alla città. Lontano, in giù, splendeva il Tevere; 45 LXX| per ultimo ancora, più lontano, i colli gremiti di case, 46 Ep| soldati e soldati soli. Non lontano dal campo il cavallo di