1-1000 | 1001-1586
                  grassetto = Testo principale
     Cap.         grigio = Testo di commento

   1        I    |          annoiato. La sera prima egli era stato alla festa di Nerone,
   2        I    |          festa di Nerone, la quale si era protratta fino a tarda ora
   3        I    |        svegliava intorpidito, come lo era, senza forza di radunare
   4        I    |          stesso Ottone, così che egli era veramente ciò che era stato
   5        I    |            egli era veramente ciò che era stato chiamato, arbiter
   6        I    |           quel banchetto, al quale si era annoiato ascoltando le facezie
   7        I    |               quel giorno.~ ~Il tempo era bello con una leggiera brezza
   8        I    |            ritornato dall'Asia Minore era venuto a fargli visita.~ ~
   9        I    |         veniva trasportato.~ ~Vinicio era figlio di sua sorella maggiore,
  10        I    |          tempo di Tiberio. Il giovane era stato sotto Corbulone contro
  11        I    |           alla fine della guerra se n'era ritornato. Petronio aveva
  12        I    |          coll'affezione, perchè Marco era un atleta superbo che sapeva
  13        I    |          corsa in Bitinia?~ ~Petronio era stato proconsole in Bitinia
  14        I    |           tempo come prova di ciò che era stato e di ciò che avrebbe
  15        I    |            bene. Ma d'altra parte non era giunto al punto del giovine
  16        I    |             giovine Sissene, il quale era divenuto così insensibile
  17        I    |              si sapeva neppure di chi era figlio questo Asclepiade,
  18        I    |         Arsinoe o di Coronide. E se c'era dubbio della madre, che
  19        I    |            padre? Chi poteva dire chi era il proprio padre?~ ~Petronio
  20        I    |         ciarlatani, ma pensai che non era un gran male. Il mondo vive
  21        I    |             mosaico che rappresentava Era nel momento in cui implora
  22        I    |             sospettava, ma nessuno ne era certo. Non potendo trattenersi,
  23        I    |              medico Merione mi guarì. Era di lui che volevo parlarti.~ ~–
  24        I    |          sulle prime Vannio, il quale era davvero un uomo forte, governava
  25        I    |             lo esaltava, la sincerità era pari alla lode, perchè Petronio,
  26        I    |               perchè Petronio, se non era così giovine,  di forme
  27        I    |              di forme così atletiche, era bello, fors'anche più bello
  28        I    |        scomparvero dietro le cortine. Era l'ora che nei bagni indemoniava
  29        I    |            tanto.~ ~Nell'untuario non era rimasta che Eunice. Ascoltò
  30        I    |         avorio, sul quale Petronio si era seduto poc'anzi, e lo pose
  31        I    |             la sua statua. L'untuario era inondato di sole e di colori
  32        I(1) |                     Il nome di Nerone era L. Domizio Ahenobarbo.~ ~
  33       II    |               sonnellino. Secondo lui era ancora troppo presto per
  34       II    |               più breve da percorrere era sotto il Foro. Ma siccome
  35       II    |         sofferenza tra le sue mura mi era deliziosa e che preferivo
  36       II    |             che discendeva col monte, era già sepolto nell'ombra;
  37       II    |             lastre di marmo. Il luogo era così pieno di colonne dappertutto
  38       II    |             mercato e lungo i margini era una fiumana di gente. Le
  39       II    |           razze, l'elemento cittadino era quasi scomparso. Vi erano
  40       II    |               di fare fortuna. Non vi era penuria di persone venali.
  41       II    |          maghi caldei. E finalmente c'era tutta la turba dei fannulloni
  42       II    |             degli schiavi.~ ~Petronio era conosciutissimo dalla folla.
  43       II    |     munificenza, ma specialmente egli era divenuto popolare quando
  44       II    |          perchè il suo gusto estetico era offeso dal barbaro macello
  45       II    |          Sciti che pei Romani. Ma lui era indifferente a questo entusiasmo.
  46       II    |              alla sommità della quale era una pica che salutava rumorosamente
  47       II    |               e Petronio, il quale si era imaginato che vi regnasse
  48       II    |               anemoni. Vedevasi che c'era una speciale predilezione
  49       II    |               Il pavimento dell'atrio era un mosaico; le pareti erano
  50       II    |            affrettato Aulo Plauzio.~ ~Era un uomo sul tramonto, dai
  51       II    |     semplicità ed eloquenza, che egli era venuto a ringraziare per
  52       II    |             casa e che la gratitudine era la sola ragione della sua
  53       II    |              Aulo lo assicurò ch'egli era un ospite gradito; in quanto
  54       II    |             col canto, il suo trionfo era identico, dal momento che
  55       II    |             degli uomini. In questo c'era nulla di straordinario,
  56       II    |               dei sagrifici espiatorî era evidente.~ ~– La tua casa,
  57       II    |            tra il bene e il male, non era mai stato delatore. Con
  58       II    |              e la sala, oltre ciò che era chiamato æcus, l'occhio
  59       II    |        leggermente scompigliati. Ella era ansante e accesa.~ ~Nel
  60       II    |             facile per me pronunciare Era che Giunone.~ ~Volse i suoi
  61       II    |         sembra abbia dimenticate.~ ~C'era della sincerità in quello
  62       II    |              piccolo Aulo, il quale s'era fatto amico di Vinicio quando
  63       II    |               amico di Vinicio quando era in casa ammalato, gli andò
  64       II    |           come un uccello spaurito.~ ~Era la volta della meraviglia
  65       II    |            genitori barbari, come gli era stato detto da Vinicio.~ ~
  66       II    |          faccia del marito.~ ~Non gli era possibile di celarlo. Prima
  67       II    |             doleva in segreto. Perciò era lietissimo che si fosse
  68       II    |          mondo e di lettere, il quale era preparato a considerare
  69       II    |    impressione di Petronio fu ch'ella era troppo magra. Ma veduta
  70       II    |               in lei qualcosa che non era comune in tutte le donne.~ ~
  71       II    |          appena sbocciati.~ ~In lui s'era svegliato l'artista e l'
  72       II    |             dai lineamenti tanagrici, era non solo la primavera, ma
  73       II    |               da un pezzo dal Tevere, era disceso sul Gianicolo. Sui
  74       II    |          fuoco e l'atmosfera tutta ne era piena. Licia alzò gli occhî
  75       II    |     prediligeva. Più di una volta gli era venuto il pensiero di ritornarsene
  76       II    |               suoi occhî andavano ove era Petronio come per impetrarne
  77       II    |            del loro figlio e di Licia era un non so che, che non vedeva
  78       II    |            dir meglio, ogni notte. Vi era una certa luce, un certo
  79       II    |              meraviglia pensava che c'era una bellezza e una bellezza
  80       IV    |         aspettava il centurione. Egli era il vecchio Cajo Hasta, altre
  81       IV    |    consegnarla nelle mie mani.~ ~Aulo era troppo soldato per permettersi
  82       IV    |           anche ora sul viso di Hasta era la paura. Aulo Plauzio alla
  83       IV    |         famigliari. L'ora della prova era venuta. «Un tempo Virginio
  84       IV    |              di  stessa.~ ~Sì! essa era tranquilla: ma nel suo cuore
  85       IV    |           erano profonde ferite. Aulo era il suo rimorso perchè non
  86       IV    |             il suo rimorso perchè non era ancora stato inondato dalla
  87       IV    |             luce divina. E neppure le era stato permesso di allevare
  88       IV    |               ancora colla fede che c'era una potenza superiore a
  89       IV    |             chiesto come ostaggio, ed era obbligo che mandassero con
  90       IV    |        aderenti alla religione. Ursus era del numero da tanti anni.
  91       IV    |         sapeva che la giovine liberta era mesta ed affatto diversa
  92       IV    |              Nerone, e che in genere, era il buon genio del palazzo
  93       IV    |               pinacoteca. La sua vita era piena di atti grandiosi,
  94       IV    |               sventure. Perciò non vi era abituato. Il vecchio condottiero
  95       IV    |             Il vecchio condottiero si era affezionato a Licia assai
  96       IV    |              tuttavia sentiva ch'essa era potente e che lui era impotente.~ ~
  97       IV    |            essa era potente e che lui era impotente.~ ~Alla fine,
  98        V    |               Gli si disse che Cesare era occupato a cantare col citerista
  99        V    |           nell'anima che nel corpo.~ ~Era così. A Seneca mancava la
 100        V    |                perciò la sua vita non era che una serie di concessioni
 101        V    |               del ratto di Licia; non era ancora caduta la cortina
 102        V    |            non appena seppe che Licia era stata rapita, divenne così
 103        V    |             sudore; il sangue che gli era rifluito al cuore, in un
 104        V    |         sapeva come questo sentimento era forte in tutta la famiglia.
 105        V    |                l'avrebbe finita. Aulo era un soldato ed era molto
 106        V    |                Aulo era un soldato ed era molto se aveva udito parlare
 107        V    |              pensare. Al suo orgoglio era preferibile la morte che
 108       VI    |           CAPITOLO VI.~ ~ ~ ~Petronio era a casa. Il portiere non
 109       VI    |          trattenere Vinicio, il quale era entrato nell'atrio come
 110       VI    |       procella. Saputo che il padrone era in biblioteca, vi andò difilato
 111       VI    |          Sulla faccia di Petronio non era neppure il segno dello sdegno,
 112       VI    |          perduto tutto lo spirito che era in lui.»~ ~– Petronio!~ ~–
 113       VI    |               il desiderio di averla. Era necessario premunirsi dalla
 114       VI    |               punto che il centurione era qui dianzi per informarmi
 115       VI    |           alle apparenze. Tiberio non era vigliacco, pure giustificava
 116      VII    |            Stato, e se se ne occupava era per impetrare dal giovine
 117      VII    |          tempo in cui Nerone non solo era più giovine e amabile, ma
 118      VII    |               amabile, ma migliore.~ ~Era noto ch'essa non sapeva
 119      VII    |                dal momento che non vi era più paura ch'essa ritornasse
 120      VII    |       avveniva perchè la sua bellezza era un vero ornamento al banchetto.
 121      VII    |              Accanto a questa gente c'era una turba composta di cantanti,
 122      VII    |             Per questo pensava se non era meglio resistere e rifiutare
 123      VII    |           tale prova. E Licia, mentre era ancora in casa di Aulo,
 124      VII    |               un simile desiderio. Si era veduta martire, colle mani
 125      VII    |          visione l'aveva esaltata. Vi era del fanciullesco in tutto
 126      VII    |   fanciullesco in tutto questo, ma vi era pure qualcosa che la estasiava,
 127      VII    |               chiaramente ch'ella non era un vero ostaggio, ma una
 128      VII    |             dalla sua gente. Ella non era protetta da una legge internazionale,
 129      VII    |             se anche la fosse, Cesare era abbastanza potente per mettersela
 130      VII    |             in un momento di collera. Era piaciuto a Cesare di prendersela,
 131      VII    |          poteva disporre di lei. Ella era alla mercè dei suoi desiderî,
 132      VII    |                al disopra dei quali c'era nulla sulla terra.~ ~– Così
 133      VII    |       disperati.~ ~– No! Lui pure non era cattivo. Egli stesso credeva
 134      VII    |        ragione e Licia lo capiva.~ ~C'era necessità di andarvi, e
 135      VII    |            lettere di Paolo di Tarso, era ancora molto spirito ellenico,
 136      VII    |          potuto darle la minima idea. Era il tramonto: gli ultimi
 137      VII    |             dall'aspetto scultorio, c'era una tranquillità quasi solenne.
 138      VII    |              visi bruni e abbronzati, era la faccia nera di un numida,
 139      VII    |           della sua fede, nella quale era stata allevata, di tradire
 140      VII    |           lato sedeva Vinicio.~ ~Egli era senza toga, secondo il comodo
 141      VII    |             lo scudo. Sulla sua testa era una ghirlanda di rose. Colle
 142      VII    |       splendidi e la carnagione bruna era la personificazione della
 143      VII    |    moltitudine e in quella casa non c'era che colui che le sedeva
 144      VII    |         Cesare.~ ~Vinicio spiegava ch'era stata condotta via dallo
 145      VII    |             doveva temere. Vinicio le era vicino e vicino le sarebbe
 146      VII    |         dicesse bugie, nella sua voce era la verità, perchè veri erano
 147      VII    |               i suoi sentimenti. Egli era pervaso da una pietà sincera
 148      VII    |          tempo stesso sentiva che gli era carissima e che veramente
 149      VII    |     apertamente che l'amava e che gli era più cara di ogni altra creatura
 150      VII    |            altra creatura al mondo.~ ~Era la prima volta che Licia
 151      VII    |               agire su lei. In Roma c'era l'abitudine di reclinare
 152      VII    |             spegnere col vino. Ma non era il vino che lo ubriacava,
 153      VII    |               Cesare; Licia, la quale era confusa al principio del
 154      VII    |             pensieri sconnessi.~ ~Non era egli il terribile, l'onnipotente?
 155      VII    |             visto mai come ora e se l'era figurato differente. Se
 156      VII    |            figurato differente. Se lo era imaginato una specie di
 157      VII    |               la quale tutta Roma gli era grata, quantunque la gente
 158      VII    |               di tutta la sua stirpe, era rossa. Sulla sua fronte,
 159      VII    |                sentitamente convessa, era qualcosa di olimpico. La
 160      VII    |          coscienza del supremo potere era visibile nelle sopracciglia
 161      VII    |           sotto la fronte del semidio era il viso della scimmia, dell'
 162      VII    |            Tullio Senecione, il quale era occupato in quel momento
 163      VII    |          generali, perchè Crispinilla era stata divorziata parecchie
 164      VII    |              disse: Sapete che cosa c'era nella lettera?~ ~Qui Vestinio
 165      VII    |     incominciò a bere.~ ~– Che cosa c'era nella lettera? domandò Senecione.~ ~–
 166      VII    |        Senecione.~ ~– Nella lettera c'era la domanda: Qual è il colore
 167      VII    |               mio padre.~ ~– Il quale era un sarto, rispose Nerone.~ ~
 168      VII    |             sulle prime si scusò. Non era questione di coraggio, diss'
 169      VII    |         dotato di una certa voce, non era conveniente sciupare i doni
 170      VII    |             egli capiva benissimo che era suo dovere di Stato di non
 171      VII    |           Nella notte passata egli si era posto sul petto pesi di
 172      VII    |          confronto l'inno di Lucrezio era un urlo di un lupatto. Sia
 173      VII    |              gli invitati ch'essa non era venuta al banchetto perchè
 174      VII    |        dominava Nerone, ma sapeva che era pericoloso provocare la
 175      VII    |              sapeva che Poppea Sabina era una delle più basse donne
 176      VII    |              a tutti perchè Cesare si era alzato.~ ~Il cantante Diodoro
 177      VII    |         delizia anche dopo che l'inno era terminato; altre si asciugavano
 178      VII    |              spasimi del piacere. Non era una danza, era un quadro,
 179      VII    |           piacere. Non era una danza, era un quadro, un quadro eloquente
 180      VII    |           casa di Aulo, alla fontana. Era l'alba e tu non sospettavi
 181      VII    |             che Vinicio, che prima le era apparso così buono e amico,
 182      VII    |             qualche cosa le diceva ch'era troppo tardi; chi aveva
 183      VII    |               al contatto di Vinicio, era irreparabilmente perduto.
 184      VII    |              di Cesare, quand'egli vi era ancora seduto. Ma se anche
 185      VII    |         Intanto la fine del banchetto era ancora lontana. Gli schiavi
 186      VII    |          diventavano madidi; Vitellio era rotolato sotto la tavola.
 187      VII    |           barbari. Per lui... per lui era dolente di vivere in tempi
 188      VII    |   completamente ubriaca, e Nigidia si era addormentata. Indi prese
 189      VII    |              un fauno.~ ~Petronio non era ubriaco; Nerone, che beveva
 190      VII    |             una coppa dopo l'altra ed era ubriaco. Voleva cantare
 191      VII    |                conoscitore ed esteta, era affascinato della bellezza
 192      VII    |             Evoè!~ ~Finalmente Cesare era ubriaco cotto; gli uomini
 193      VII    |           donne ubriache. Vinicio non era meno ubriaco degli altri,
 194      VII    |                e dall'ubriachezza gli era nata la voglia di leticare,
 195      VII    |              quasi quella di lei. Non era più il gentile Vinicio,
 196      VII    |            diletto al suo cuore; egli era un ubriacone, un satiro
 197      VII    |            foglia appassita. Che cosa era avvenuto? Vinicio si fregò
 198      VII    |               che battevano, che cosa era avvenuto. Ella prese una
 199     VIII    |               ubriaca. Oltre a ciò, c'era Atte con loro che allontanava
 200     VIII    |           appartamento di Atte. Licia era così affranta che giaceva
 201     VIII    |            Quella parte dell'edificio era vuota; l'eco della musica
 202     VIII    |               triclinio abominevole c'era dunque qualche altra cosa,
 203     VIII    |          dunque qualche altra cosa, c'era il cielo, l'alba, la luce
 204     VIII    |              che per il momento non c'era pericolo, perchè tutti gli
 205     VIII    |               a casa di Aulo!~ ~Ursus era pronto; è vero che alle
 206     VIII    |              Lo spazio dinanzi l'arco era affollato di lettighe. Gli
 207     VIII    |             lui doveva ubbidire. Egli era  a eseguire i suoi ordini.~ ~–
 208     VIII    |             essere trattenuti. Ma non era permesso fuggire dalla casa
 209     VIII    |            caddero le braccia. Non vi era altra uscita. Ella doveva
 210     VIII    |              Cesare a rapirla. Non vi era dunque salute. Solo un miracolo
 211     VIII    |         ripercoteva in lei. Ella pure era stata la favorita di Nerone.
 212     VIII    |          odioso, Vinicio?~ ~Licia non era in grado di rispondere perchè
 213     VIII    |          cuore di licio semiselvaggio era la voglia di ritornare al
 214     VIII    |               la sua padroncina e non era ben sicuro che un atto simile,
 215     VIII    |             silenzio. Davanti a Licia era spalancato un altro abisso.~ ~–
 216     VIII    |         quegli occhî rivolti al cielo era diffusa come una ispirazione
 217     VIII    |              da quello in cui viveva. Era stupefatta della preghiera
 218     VIII    |              credeva che ogni cosa ch'era stata detta fosse vera.~ ~
 219     VIII    |               dove il nome dei Romani era sconosciuto e dove il potere
 220     VIII    |               di Cesare non giungeva. Era lui che doveva prenderla
 221     VIII    |          prenderla e salvarla, perchè era lui solo che le rimaneva.~ ~
 222     VIII    |               le rimaneva.~ ~Il licio era pronto ed in segno di obbedienza
 223     VIII    |           disinganno. Il miracolo non era avvenuto. Fuggire dalla
 224     VIII    |          Fuggire dalla casa di Cesare era oltraggiare la maestà imperiale
 225     VIII    |          fatto se fosse stato sobrio. Era chiaro che forse lui e Petronio
 226     VIII    |            portandosela via come se l'era portata via dal triclinio,
 227     VIII    |      avrebbero potuto strappargliela. Era meglio per loro che nessuno
 228     VIII    |           mise il suo pugno, il quale era come un maglio, dietro la
 229     VIII    |                luce»; di questo non c'era dubbio Lo aveva detto ella
 230     VIII    |               stessa che la sua volta era venuta. Egli farà quello
 231     VIII    |              offendere l'Agnello. Non era colpa sua se la sua mano
 232     VIII    |              colpa sua se la sua mano era troppo pesante.~ ~Una grande
 233     VIII    |                  Una grande tenerezza era diffusa sulla sua faccia;
 234     VIII    |              la liberta capiva che vi era nel mondo, anche nella sofferenza,
 235     VIII    |               ella sentiva subito che era indegna di entrarvi.~ ~ ~ ~
 236       IX    |               nomade e sconosciuta. C'era forse in questo un po' di
 237       IX    |              e bestie selvaggie; ma c'era ancora di più: la fede profonda
 238       IX    |           tanta tenerezza. Il momento era venuto. Licia si sentiva
 239       IX    |              che non poteva capire.~ ~Era bello lasciare ogni cosa:
 240       IX    |              paure a Licia. Il giorno era chiaro e i raggi del sole
 241       IX    |       avviarono al cubicolo, il quale era grande e sontuoso per le
 242       IX    |               Per un certo tempo essa era stata triste e infelice;
 243       IX    |          stata triste e infelice; ora era invasa da una inquietudine
 244       IX    |              prima. Finora la vita le era sembrata pesante e senza
 245       IX    |     semplicemente, che in quella luce era una felicità immensa, al
 246       IX    | inconsciamente una specie di semidio, era da compiangersi come uno
 247       IX    |            semiaperta. Il suo respiro era regolare come di una dormiente.~ ~–
 248       IX    |               cuore della greca non c'era però invidia. Al contrario,
 249       IX    |              al pericolo che correva. Era come un sentimento materno.
 250       IX    |               a lungo. Il mezzogiorno era già passato quando aperse
 251       IX    |             il cubicolo meravigliata. Era sorpresa di non trovarsi
 252       IX    |            sottovoce; altri, ai quali era concesso il riposo, sedevano
 253       IX    |           fosse tranquilla, pure ella era ancora troppo bambina per
 254       IX    |            imminente di Licia.~ ~Atte era più agitata della fanciulla.
 255       IX    |       profonda per lei. Si diceva che era mille volte meglio tentare
 256       IX    |         Vinicio nella casa di Aulo si era mostrato differente. Egli
 257       IX    |             mostrato differente. Egli era gentile, ma dopo il banchetto
 258       IX    |            potesse detronizzarla come era stata detronizzata Ottavia.
 259       IX    |          pensiero che prima non le si era mai affacciato: che essa,
 260       IX    |         affacciato: che essa, Poppea, era notevolmente invecchiata.~ ~
 261       IX    |             un liberto di Vinicio che era stato alla casa di Aulo.~ ~
 262        X    |                    La casa di Vinicio era difatti adorna di verde.
 263        X    |             la cui apertura superiore era coperta da una tenda imbottita
 264        X    |           entrata al freddo notturno, era chiaro come il giorno. Ardevano
 265        X    |            violacei, così che l'atrio era pieno di raggi multicolori.
 266        X    |            prediligeva dal giorno che era stato in Oriente. I sotterranei
 267        X    |       inondati di luce. Nel triclinio era imbandita la tavola, con
 268        X    |              di Ruffino. La sua mente era con Licia; e benchè egli
 269        X    |               benchè egli vedesse che era assai più proprio riceverla
 270        X    |        fianchi della lettiga. Atacino era di dietro che vegliava la
 271        X    |            mano; più avanti la piazza era affollata.~ ~Da quasi ogni
 272        X    |           quale in sulle prime non si era accorto dell'insolita animazione
 273        X    |               per essere inquieto. Vi era in tutto ciò qualcosa di
 274        X    |             ne fu spaventato. A tutti era noto che Cesare, per divertirsi,
 275        X    |          nella Suburra e nella città. Era pure noto che di tanto in
 276        X    |              guardie, il cui servizio era di conservare l'ordine,
 277        X    |              conservare l'ordine, non era lontano; ma durante simili
 278        X    |                Intorno alla lettiga c'era un tafferuglio indemoniato;
 279        X    |                 Ursus! Ursus!»~ ~Ella era vestita di bianco; perciò
 280        X    |             vestita di bianco; perciò era facile vederla.~ ~Atacino,
 281        X    |         schiavi giaceva in terra o si era salvata nella oscurità intorno
 282        X    |        raccontare al padrone che cosa era avvenuto.~ ~–– Narri tutto
 283        X    |               gli schiavi.~ ~Petronio era in piedi con un'espressione
 284       XI    |               e per il Trastevere. Ma era un inseguimento senza scopo.
 285       XI    |               di Gulo, cui nessuno si era arrischiato di toccare.
 286       XI    |               coppa delle delizie gli era stata strappata mentre se
 287       XI    |         cubiculo e schernirla; ed ora era trasportato da uno slancio
 288       XI    |               suoi occhî, dicendo che era pronto a gettarsi ai suoi
 289       XI    |               egli doveva sapere dove era andata a nascondersi.~ ~
 290       XI    |         passatempi. Il loro godimento era di agguantare le donne e
 291       XI    |               Allora il sagatio, come era detto il lanciamento delle
 292       XI    |           stata così, Licia, per lui, era perduta per sempre. Era
 293       XI    |               era perduta per sempre. Era possibile strapparla dalle
 294       XI    |               suo cuore, la donna che era divenuta sangue del suo
 295       XI    |              In generale la sua mente era scombussolata, ma come avviene
 296       XI    |          avrebbe rinviata ieri. Non c'era che Atte che potesse spiegare
 297       XI    |          spiegare ogni cosa, e perciò era necessario vederla prima
 298       XI    |             colonne del portico. Egli era pronto a esterminare Roma.
 299       XI    |          della città.~ ~L'avvenimento era importante. Quando nacque
 300       XI    |      importante. Quando nacque Cesare era fuori di  dalla gioia
 301       XI    |             affetto incommensurabile; era cara anche a Poppea, specialmente
 302       XI    |           infante Augusta; ma Vinicio era così occupato di  e del
 303       XI    |                 E passò oltre.~ ~Atte era anch'essa al capezzale della
 304       XI    |          vedrai che sapendo che Licia era stata condotta via da casa
 305       XI    |          questa mattina, di buon'ora, era alla tua residenza, dove
 306       XI    |             dove gli fu detto ciò che era avvenuto.~ ~Detto questo
 307       XI    |             gli aveva dato Licia; non era dunque obbligato a sapere
 308       XI    |            parlava perchè soffriva ed era furioso. Avrebbe potuto
 309       XI    |           finì per domandargli perchè era andato da lei.~ ~Vinicio
 310       XI    |             trovò subito la risposta. Era andato da lei perchè lo
 311       XI    |            notizia; ma in verità egli era andato al palazzo per Cesare
 312       XI    |               da noi. È certo ch'essa era ammalata quando la portarono
 313       XI    |             di Pomponia Grecina, dove era stata allevata? Non aveva
 314       XI    |               veduto subito che Licia era un'onesta fanciulla che
 315       XI    |          convinzione di Atte, ch'egli era amato da Licia, lo scosse
 316       XI    |              ira; ma questa volta non era più contro la casa di Aulo
 317       XI    |             contro Petronio. Petronio era la colpa di tutto. Se non
 318       XI    |               caro capo. Ma ora tutto era passato ed era troppo tardi
 319       XI    |              ora tutto era passato ed era troppo tardi per riparare
 320       XI    |            malattia della «divina» si era diffusa prestamente, come
 321       XI    |           fuori del palazzo.~ ~Questo era ciò che premeva a Petronio,
 322       XI    |               responsabile di ciò che era avvenuto, aveva già preso
 323       XI    |           pericoli così spaventosi ch'era necessario, rinvenendola,
 324      XII    |         atriense rispose loro che non era ritornato alcuno degli schiavi
 325      XII    |            febbrile, la sua barba non era stata rasa e i suoi capelli
 326      XII    |               Non voglio, non posso!» era qualcosa di inaudito in
 327      XII    |     sopracciglia si corrugarono. Egli era troppo raffinato per essere
 328      XII    |              La malattia, sopratutto, era grave. Pensava che se Cesare
 329      XII    |              cadere anche su lui, che era stato l'istigatore di far
 330      XII    |               gioia e la gratitudine. Era evidente ch'essa considerava
 331      XII    |        passionale della fanciulla; ma era troppo esperto conoscitore
 332      XII    |           speranza e di paura, Eunice era così bella e così seducente
 333      XII    |              di lei amante. È vero, c'era una via semplice di sapere
 334      XII    |               di sapere la verità; ed era di farla chiamare; ma era
 335      XII    |             era di farla chiamare; ma era tardi e dopo la visita a
 336      XII    |    Crisotemide si sentiva affranto ed era ansioso di dormire. Andandosene
 337      XII    |               decantata in tutta Roma era assai esagerata; e che Fonteio
 338     XIII    |              come una prova che Licia era ancora in Roma, l'afflisse
 339     XIII    |              un numero considerevole. Era pure possibile uscire per
 340     XIII    |      descrizioni di Ursus e Licia. Ma era dubbio che si riuscisse
 341     XIII    |        vidimazione del pretore; non c'era stato tempo di ottenerla.
 342     XIII    |            angolo della città, ma non era riuscito a scoprirne la
 343     XIII    |             ciò lo persuadeva che non era Aulo che l'aveva rapita
 344     XIII    |          generale non sapeva che cosa era avvenuto di lei.~ ~Quando
 345     XIII    |           Tiresio gli annunciò che vi era un uomo che si sarebbe assunto
 346     XIII    |          espressione della sua faccia era serena e dai suoi occhî
 347     XIII    |            essere l'amante di alcuna. Era una figura strana che aveva
 348     XIII    |        ributtante e del ridicolo. Non era vecchio; brillava qua e
 349     XIII    |            sua carnagione giallognola era picchiettata di pustole;
 350     XIII    |         pustole; e il suo naso che ne era pieno, indicava il suo grande
 351     XIII    |               disse Vinicio, al quale era piaciuta la precisione della
 352     XIII    |       consultarmi, perchè la mia fama era giunta al suo orecchio.~ ~–
 353     XIII    |               una volta e per i quali era altrettanto piacere pagare
 354     XIII    |             lo sappiamo!~ ~Vinicio ne era lieto, perchè confidava
 355     XIII    |            guardandosi intorno se non era spiato dalla casa, entrò
 356      XIV    |              Atte che Licia lo amava, era così ansioso di trovarla,
 357      XIV    |     rivolgersi a Cesare, assorto come era dalla malattia dell'infante
 358      XIV    |               gli incanti ai quali si era ricorso come ultimo rimedio.
 359      XIV    |        nascita impazziva dalla gioia, era ora in preda a una violenta
 360      XIV    |         tremava il popolo.~ ~Petronio era contento della sparizione
 361      XIV    |              i suoi delitti. Petronio era convinto che Cesare non
 362      XIV    |        rispose il cortigiano.~ ~– Non era Cesare, ma il dolore che
 363      XIV    |                  Tra lui e Petronio c'era per Nerone una rivalità
 364      XIV    |      annunciare che Chilone Chilonide era in anticamera ad aspettare
 365      XIV    |            balzare dalla sedia in cui era seduto; ma Petronio gli
 366      XIV    |             come per indicare che non era colpa sua, e poi disse:~ ~–
 367      XIV    |              affermazione del greco c'era qualcosa di notevole, tanto
 368      XIV    |              cristiano mi convinse ch'era un individuo buono e virtuoso.~ ~–
 369      XIV    |              disse Petronio; e questo era il tuo còmpito.~ ~– Per
 370       XV    |            israelita, gli chiesi se c'era differenza tra ebrei e cristiani.
 371       XV    |              convinsi che Euricio non era un essere imaginario. Più
 372      XVI    |        determinato a vincere. Vinicio era sempre stato così. Dalla
 373      XVI    |          tempo la disciplina militare era riuscita a frenarlo, ma
 374      XVI    |             limiti. Ora la sua vanità era gravemente ferita. Nell'
 375      XVI    |              fuga di Licia – la quale era per lui incomprensibile –
 376      XVI    |               lui incomprensibilec'era pure per lui un enigma,
 377      XVI    |         verità e che a Licia egli non era indifferente. E se ciò era
 378      XVI    |            era indifferente. E se ciò era vero, perchè preferiva la
 379      XVI    |      conoscevano raccontarono ch'egli era l'uomo ch'era stato tradito
 380      XVI    |    raccontarono ch'egli era l'uomo ch'era stato tradito dal suo compagno
 381      XVI    |         carogna?~ ~Chilone, vile come era, guardò Vinicio e in un
 382      XVI    |              veduto che il giovine si era un po' pacificato, riprese
 383      XVI    |          aveva sognato di nuovo, dove era stato tutto quel tempo,
 384      XVI    |             molto da raccontare. Egli era stato in due altre case
 385      XVI    |        riscatto del figlio di Euricio era considerato uno dei seguaci
 386      XVI    |      cristiano, certo Paolo di Tarso, era stato fatto imprigionare
 387      XVI    |             in Roma dagli ebrei. Egli era risoluto a farne la conoscenza.~ ~
 388      XVI    |                Più di ogni altra cosa era contento che il supremo
 389      XVI    |              tutta la setta, il quale era stato discepolo di Cristo
 390      XVI    |             cristiana, per quello che era conosciuto, non incitava
 391      XVI    |              da lei e da Pomponia non era  delittuosa,  immorale.
 392     XVII    |        CAPITOLO XVII.~ ~ ~ ~A Chilone era indispensabile di sbarazzarsi
 393     XVII    |              quale, ad onta dell'età, era tutt'altro che decrepito.
 394     XVII    |              aveva fatto a Vinicio, c'era molta verità. Aveva conosciuto
 395     XVII    |               ebbe più esitazioni. Si era convinto ch'era meglio avere
 396     XVII    |        esitazioni. Si era convinto ch'era meglio avere piccoli nemici
 397     XVII    |      religione e senza onore, non gli era difficile trovare ribaldi,
 398     XVII    |             sapeva che il vecchio gli era devoto corpo ed anima e
 399     XVII    |             parlò dell'affare per cui era andato a trovarlo. Aveva
 400     XVII    |              generale.~ ~È vero, egli era povero perchè aveva dato
 401     XVII    |               li assicurò che la cosa era proprio come dicevano, e,
 402     XVII    |      riflessione la respinse. Euricio era un vecchio i cui anni non
 403     XVII    |      acconsentì volentieri. L'Emporio era ai piedi dell'Aventino,
 404     XVII    |             parte a destra del petto. Era una tunica che dava perfetta
 405     XVII    |            alla città sonnolenta.~ ~C'era in questo qualcosa di commovente
 406     XVII    |           improvvisamente: sai tu chi era Giuda?~ ~– Lo so! lo so!
 407     XVII    |           Sulla faccia del lavoratore era l'incertezza. Non era molto
 408     XVII    |      lavoratore era l'incertezza. Non era molto ch'egli aveva ucciso
 409     XVII    |               perchè anche questo non era permesso.~ ~Non li aveva
 410     XVII    |       selvaggia e sulla cui faccia si era diffusa l'espressione di
 411     XVII    |              lo esaminò attentamente. Era evidente ch'egli titubava
 412    XVIII    |             uno spettacolo simile non era mai stato veduto prima di
 413    XVIII    |             un fatto strano. La folla era appena in istrada che cadde
 414      XIX    |             quale ti ho parlato e che era aspettato, è venuto e stanotte
 415      XIX    |              uno stato febbrile e che era stato tenuto in piedi solo
 416      XIX    |            neppure contro Ursus. Egli era pronto a perdonare tutto
 417      XIX    |             risveglia in primavera.~ ~Era un desiderio meno cieco
 418      XIX    |           giorno. Dal momento ch'ella era un ostaggio che apparteneva
 419      XIX    |            una folla di servitori non era pratico: si sarebbero facilmente
 420      XIX    |              dei quali così forte che era divenuto l'idolo di Roma;
 421      XIX    |              palazzo di Cesare. Non c'era da meravigliarsi che Euricio,
 422      XIX    |            dello spazio.~ ~Crotone si era già messo d'accordo sul
 423      XIX    |           inondava la sua anima, egli era febbricitante. Diceva a
 424      XIX    |         assicurazione di Atte ch'egli era stato amato, e ciò lo commoveva
 425      XIX    |       cristiana le ingiungeva. Se ciò era vero, Licia, una volta in
 426      XIX    |              Euricio, la distanza non era molta, perciò fu di ritorno
 427      XIX    |            prepararsi, perchè la sera era discesa. Indossarono tabarri
 428      XIX    |             testa una parrucca che si era procurata nella bottega
 429       XX    |               lunare pareva argentea. Era l'Ostriano.~ ~Il cuore di
 430       XX    |             dei monumenti e al centro era l'entrata all'ipogeo e alla
 431       XX    |              sotterraneo della cripta era una fontana. Si vedeva che
 432       XX    |               non lo aveva mai udito. Era il mormorìo più distinto
 433       XX    |              lugubre che impietosiva. Era in esso come un'invocazione
 434       XX    |            aiuto personale; a nessuno era ancora venuto in mente di
 435       XX    |         vecchio che gli stava dinanzi era a un tempo semplice e straordinario.
 436       XX    |               Flamini romani. Vinicio era stupefatto della differenza,
 437       XX    |         quella fede. Sulla sua faccia era una forza di convinzione
 438       XX    |              meravigliosa; invece gli era toccato di ascoltare parole
 439       XX    |           potè non riconoscere che vi era una differenza tra l'insegnamento
 440       XX    |             Dio, secondo i cristiani, era uno e onnipotente; sentendo
 441       XX    |             sentendo di nuovo ch'Egli era tutto il Bene e tutto il
 442       XX    |            vecchio dichiarare che Dio era l'amore universale e che
 443       XX    |              gli entrava nella testa. Era una miscela di idee che
 444       XX    |               che in questa follìa vi era qualcosa di potente che
 445       XX    |           qualcosa di potente che non era in nessun'altra filosofia.
 446       XX    |            sua follìa quella dottrina era inattuabile, e che appunto
 447       XX    |    inattuabile, e che appunto per ciò era divina. In cuor suo la respingeva,
 448       XX    |           qualche cosa che finora non era mai stata al mondo. Rievocò
 449       XX    |  distintamente una cosa: che se Licia era  nel cimitero, e professava
 450       XX    |              sua. Nulla di simile gli era passato prima per la mente
 451       XX    |              quest'idea, la quale non era tanto una convinzione sicura,
 452       XX    |            come uno nella cui memoria era stato scolpito ogni momento
 453       XX    |           mani, pensando solo ch'Egli era morto. Oh, che strazio,
 454       XX    |                Il terzo giorno l'alba era sorta e la luce imbiancava
 455       XX    |    ricominciarono i tormenti. Il sole era appena spuntato, e Maria
 456       XX    |         attorcigliato: il corpo non c'era.~ ~Si spaventarono perchè
 457       XX    |              la gola gli astanti. Non era la prima volta che sentivano
 458       XX    |               bene che dopo il dolore era sottentrata la gioia. Ma
 459       XX    |            una seconda volta la tomba era vuota. Più tardi, di sera,
 460       XX    |             degli ebrei. Intanto egli era tra loro, benchè le porte
 461       XX    |              tutti lo videro, ed Egli era come la luce e la felicità
 462       XX    |             eravamo persuasi che egli era risorto dalla morte e che
 463       XX    |     guardarono a lui, perciocchè Egli era tra noi.»~ ~Vinicio ascoltava,
 464       XX    |               dimenticò il luogo dove era e incominciò a perdere la
 465       XX    |             il vecchio, e sentiva che era necessario essere cieco
 466       XX    |                 Io vidi», mentiva. Vi era qualchecosa nei suoi movimenti,
 467       XX    |             vedere che ogni dettaglio era inciso nella sua memoria
 468       XX    |            Sulla faccia degli astanti era il delirio, l'oblìo della
 469       XX    |        felicità e l'amore sconfinato. Era certo che alcuni di loro,
 470       XX    |              templi di dèi pagani; vi era solamente Cristo che empiva
 471      XXI    |            aveva udito, tutto. Non vi era più che Licia per lui. Alla
 472      XXI    |             respiro. Egli, il quale s'era imaginato che alla Fortuna
 473      XXI    |    convincersi che ciò che vedeva non era la continuazione dei miracoli
 474      XXI    |  continuazione dei miracoli dei quali era piena la sua testa, e che
 475      XXI    |               la sua testa, e che non era un sogno. Non vi era dubbio,
 476      XXI    |              non era un sogno. Non vi era dubbio, era lei, e soli
 477      XXI    |             sogno. Non vi era dubbio, era lei, e soli pochi passi
 478      XXI    |     dividevano l'uno dall'altra. Ella era in piena luce, così ch'egli
 479      XXI    |               i capelli; la sua bocca era leggiermente aperta; i suoi
 480      XXI    |         figlia del popolo, ma non mai era apparsa così bella a Vinicio;
 481      XXI    |           malgrado l'agitazione, egli era colpito dalla nobiltà di
 482      XXI    |            bambina; s'accorse pure ch'era dimagrata. Il colore della
 483      XXI    |               colore della sua faccia era divenuto quasi trasparente;
 484      XXI    |       posseduto in Roma o in Oriente. Era pronto a darle tutte per
 485      XXI    |               Il consiglio di Chilone era saggio: stando all'entrata
 486      XXI    |            tutti quelli che uscivano. Era facile riconoscere Ursus
 487      XXI    |              dèi a non farlo. Crotone era stato preso per la loro
 488      XXI    |          quando non erano che in due, era come esporsi alla morte
 489      XXI    |         esporsi alla morte e quel che era peggio lasciarsi sfuggire
 490      XXI    |             avrai indicato.~ ~Vinicio era lieto di udire quelle parole
 491      XXI    |               Apostolo. Al suo fianco era un altro vecchio di statura
 492      XXI    |             colla lanterna. Dopo loro era una folla di circa duecento
 493      XXI    |              colpo che stava per fare era audace, ma sapeva anche
 494      XXI    |       coronati dal successo.~ ~La via era lunga, perciò di tanto in
 495      XXI    |              Ora capiva tutto ciò che era avvenuto e perchè era avvenuto.
 496      XXI    |             che era avvenuto e perchè era avvenuto. Aveva per questo
 497      XXI    |          colla ricchezza e col lusso, era una vana illusione. Finalmente
 498      XXI    |             capiva che la sua collera era impotente. Rapire Licia
 499      XXI    |            Licia gli sembrava facile; era quasi sicuro che poteva
 500      XXI    |             poteva portarsela via, ma era egualmente sicuro che in
 501      XXI    |            religione, il suo coraggio era inutile e la sua posizione
 502      XXI    |           disopra di quella potenza c'era qualche cos'altro; e si
 503      XXI    |             domandò sorpreso che cosa era. Non seppe rispondere: per
 504      XXI    |             cosa si voleva di più? Si era mai offerto di rapirla?
 505      XXI    |               Egli, vero filosofo, si era affezionato al nobile Vinicio
 506      XXI    |          quella borsa d'oro ch'egli s'era cacciato nella cintura prima
 507      XXI    |            col segno della croce. Non era mai passato per la testa
 508      XXI    |               in Trastevere e il sole era quasi all'orizzonte quando
 509     XXII    |      difficoltà dell'impresa. La casa era grande, di parecchî piani,
 510     XXII    |          qualcuno in una di tali case era difficilissimo, specialmente
 511     XXII    |               specialmente dove non c'era portinaio.~ ~Vinicio e Crotone
 512     XXII    |             Per l'ora mattutina non c'era un'anima.~ ~Evidentemente
 513     XXII    |              Da questo punto di vista era pericoloso domandare informazioni.
 514     XXII    |            fermò a considerare se non era meglio andare a prendere
 515     XXII    |             oscuro, in fondo al quale era un giardinetto con dei cespi
 516     XXII    |            capirono subito che questa era per loro una circostanza
 517     XXII    |          braccia d'acciaio.~ ~Vinicio era troppo sicuro della forza
 518     XXII    |        persona che vedeva al focolare era il vecchio che aveva accompagnato
 519     XXII    |       conosceva e che in quel momento era terribile, le si gelò il
 520     XXII    |        sarebbe avvenuto, in lotta com'era tra la curiosità e la paura.
 521     XXII    |    trattenendosi il respiro.~ ~Non si era ingannato. C'era una testa
 522     XXII    |               Non si era ingannato. C'era una testa mezza fuori che
 523     XXII    |             volta, divenne più calmo. Era così ansante che al limitare
 524     XXII    |             caso o nell'altro la cosa era grave. La sola questione
 525     XXII    |              grave. La sola questione era di scegliere il male minore.
 526     XXII    |        scegliere il male minore. Roma era immensa; tuttavia Chilone
 527     XXII    |           città, raccontargli ciò che era avvenuto e aspettare con
 528     XXII    |           tutto il passato di Chilone era di tal natura che ogni intima
 529     XXII    |              da lui, e dirgli ciò che era avvenuto. Sì; questa era
 530     XXII    |              era avvenuto. Sì; questa era la via migliore. Petronio
 531     XXII    |             la via migliore. Petronio era di temperamento calmo e
 532     XXII    |          sapere con certezza che cosa era avvenuto di Vinicio. Chilone
 533     XXII    |            una persecuzione generale. Era più probabile che lo avessero
 534     XXII    |               assassinato Glauco, gli era perchè era stato avvertito
 535     XXII    |    assassinato Glauco, gli era perchè era stato avvertito da qualche
 536     XXII    |               a informarsi di ciò che era avvenuto in quella casa.
 537     XXII    |       eccitamento attraverso il quale era passato risolse di fare
 538    XXIII    |               momento non capiva dove era  che cosa avveniva. Sentiva
 539    XXIII    |             ucciderti.~ ~– Quell'uomo era lo spirito maligno, ma io
 540    XXIII    |            Licia al suo letto.~ ~Ella era  che teneva un catino
 541    XXIII    |               un filo di voce.~ ~Ella era  colle braccia tese e
 542    XXIII    |            lei erano opera sua, e che era stato lui a strapparla da
 543    XXIII    |           strapparla da una casa dove era amata e circondata di benessere,
 544    XXIII    |             cristiana. Sentì solo che era una donna adorata che parlava
 545    XXIII    |              in un abisso; ma per lui era una sensazione deliziosa.
 546    XXIII    |            operazione il dolore acuto era quasi passato. La ferita
 547    XXIII    |           tempo. L'importante per lui era di vederla e di tenersela
 548    XXIII    |               vide salvo un greco che era con noi all'Ostriano. Ti
 549    XXIII    |          parola di quel dialogo e che era certa ch'egli avrebbe fatto
 550    XXIII    |          carità infinita; e anch'essa era divenuta entusiasta di quella
 551    XXIII    |               destino e che glielo si era ricordato così sovente.
 552    XXIII    |               sentiva umiliato, ma le era grato come alla propria
 553    XXIII    |               non si domandava perchè era così, come se fosse stata
 554    XXIII    |          neanche come chiamare perchè era semplicemente della sottomissione.
 555    XXIII    |             ciò che aveva guadagnato. Era tanto questo timore, che
 556     XXIV    |             doveva fare così, che non era più capace di una tal cosa.
 557     XXIV    |          capace di una tal cosa. Egli era tiranno, insolente, abbastanza
 558     XXIV    |             anche inesorabile, ma non era  Tigellino,  Nerone.
 559     XXIV    |             le sue forze; ma ora egli era ammalato e inondato di tenerezza.
 560     XXIV    |             questione per Vinicio ora era che nessuno si mettesse
 561     XXIV    |                Il giovine tribuno non era lontano dal supporre che
 562     XXIV    |      rispondere ai miei servi che non era in casa; diceva sempre così
 563     XXIV    |          Trovare qualcuno in Roma non era facile, anche avendo le
 564     XXIV    |             Ma Ursus, in casi simili, era aiutato dal suo fiuto di
 565     XXIV    |       persuaso ad assassinare Glauco, era troppo dissimile dal greco,
 566     XXIV    |               avevano ucciso Vinicio, era perchè non avevano osato
 567     XXIV    |               da Vinicio che il greco era stato con lui all'Ostriano
 568     XXIV    |               volendo sapere che cosa era avvenuto al momento del
 569     XXIV    |                  Entrarono. La stanza era piuttosto buia, per la sera
 570     XXIV    |              che l'uomo incappucciato era Chilone. Questi, vedendo
 571     XXIV    |               che accanto a Vinicio c'era minor pericolo.~ ~– Oh,
 572     XXIV    |              al greco che ogni parola era un comando che doveva imprimersi
 573     XXIV    |           parlava in quel modo perchè era d'accordo coi cristiani
 574     XXIV    |           occhî, esclamando:~ ~– Egli era un miserabile violatore
 575     XXIV    |            dèi!~ ~Ricordandosi che si era fatto passare lungo la strada,
 576     XXIV    |             domandò. Nella sua voce c'era qualcosa di così terribile,
 577     XXIV    |       famiglia.~ ~La storia di Glauco era nota a tutti i cristiani
 578     XXIV    |            fosse nella stanza, perchè era svenuto più volte durante
 579     XXIV    |               poi perchè il suo cuore era inaccessibile alla pietà.~ ~–
 580     XXIV    |            prestato i suoi servigi ed era ancora suo complice lo aveva
 581     XXIV    |               Per il momento egli non era che stordito e sorpreso.
 582     XXIV    |             più padroneggiarsi. Ursus era sbucato e gli stava dinanzi.~ ~
 583     XXIV    |                 Subito che Ursus se n'era andato, respirò a larghi
 584     XXIV    |               per assicurarsi ch'egli era vivo, e poi si mise in cammino
 585      XXV    |          trovare il perchè di ciò che era avvenuto, e in fondo all'
 586      XXV    |               in fondo all'anima egli era stupito quasi come Chilone.
 587      XXV    |         Chilone. È vero, la pietà non era completamente estranea al
 588      XXV    |              perdono, in questi casi, era contrario ai suoi intendimenti.
 589      XXV    |        dovevano amare anche i nemici; era una teoria filosofica ch'
 590      XXV    |             avessero ucciso perchè si era in una giornata di qualche
 591      XXV    |           lunare durante il quale non era consentito al cristiano
 592      XXV    |          popoli c'erano giorni in cui era proibito intraprendere la
 593      XXV    |               chi peccava sette volte era necessario perdonare sette
 594      XXV    |          aveva ucciso Crotone? Non vi era che una risposta a tutte
 595      XXV    |          aveva udito all'Ostriano; ma era una cosa che non poteva
 596      XXV    |                la sua indole romana era capace di ammettere che
 597      XXV    |          notato dopo che Chilone se n'era andato: che le facce di
 598      XXV    |      conchiuse che l'ordine del mondo era completamente invertito.~ ~
 599      XXV    |              dichiarò che quel giorno era per loro un giorno di grande
 600      XXV    |               gravemente ammalato. Ed era ammalato davvero. La notte
 601      XXV    |            ammalato davvero. La notte era venuta e con essa una febbre
 602      XXV    |              torre, nella quale Licia era sacerdotessa. Non sapeva
 603      XXV    |               appesa all'alto bastone era divenuta fosca, ma gettava
 604      XXV    |            scaldarsi, perchè la notte era fredda di dentro e di fuori.
 605      XXV    |               piedi, su uno sgabello, era Licia; più in , erano
 606      XXV    |           parole di Pietro. Ma egli s'era ingannato, perchè l'Apostolo
 607      XXV    |              ricominciò:~ ~– La notte era fredda, come questa, ma
 608      XXV    |            egli respirava a stento ed era chiaro ch'era in lui la
 609      XXV    |               stento ed era chiaro ch'era in lui la tempesta. E quantunque
 610      XXV    |          dolore. La sua lotta mentale era che da una parte non solo
 611      XXV    |        riprese la narrazione; Vinicio era vinto da un altro eccesso
 612      XXV    |        inalzava inni gaudiosi; l'aria era impregnata del profumo del
 613      XXV    |                dinanzi il quale non c'era più nessuno, lo rinsensò
 614      XXV    |         Ostriano, che tutto il giorno era stata in faccende per lui,
 615      XXV    |               rimaneva  a vegliare. Era facile indovinare che era
 616      XXV    |             Era facile indovinare che era stanca, perchè sedeva immobile,
 617      XXV    |              egli aveva oltraggiataera in piedi a vegliare, lo
 618      XXV    |               quelle attrattive. Egli era sorpreso e non sapeva che
 619     XXVI    |            occhî si accorse che Licia era scomparsa. Ursus, inchinato
 620     XXVI    |         contro Vanno e i Svevi. Ursus era lieto di conversare, ma
 621     XXVI    |          parte alla battaglia, perchè era andato cogli ostaggi al
 622     XXVI    |            Iasigi; e che il loro capo era caduto sotto le frecce di
 623     XXVI    |             con lei, ma la strada non era sicura per le bestie feroci
 624     XXVI    |            che un'ambasciata licia si era presentata a Pomponio a
 625     XXVI    |              popolo, di cui suo padre era stato regnante, non aveva
 626     XXVI    |              lo stesso Atelio Istero, era composto di un numero strabocchevole
 627     XXVI    |           Licia aveva ordinato! Non c'era da ridire. Vinicio non si
 628     XXVI    |        innanzi atterrato Crotone e si era precipitato su lui come
 629     XXVI    |               tutte le sollecitudini, era un infermiere assai imbarazzato.
 630     XXVI    |           Dopo vani sforzi il gigante era grandemente turbato, e disse:~ ~–
 631     XXVI    |            dal cubicolo, nel quale si era ritirata per coricarsi,
 632     XXVI    |            antichi capitium, la quale era chiusa completamente fino
 633     XXVI    |         desiderî sentiva pure che gli era supremamente cara quella
 634     XXVI    |              paragone il mondo intero era nulla. Prima, la desiderava;
 635     XXVI    |           vita e nei sentimenti, egli era stato, come tutta la gente
 636     XXVI    |              di te, perchè la perdita era mia e non sua. Forse se
 637     XXVI    |        precipizio senza fondo.~ ~Egli era un patrizio, un tribuno
 638     XXVI    |             quale egli apparteneva, c'era un pazzo, la cui volontà
 639     XXVI    |             volontà e la cui perfidia era impossibile prevedere. Solo
 640     XXVI    |               e colle sue sofferenze, era nullo; gente per cui, la
 641     XXVI    |              per cui, la stessa morte era nulla. Tutti gli altri tremavano
 642     XXVI    |              che un istante prima gli era oscuro: che in tempi come
 643     XXVI    |            dal rimorso, confessava ch'era lui che aveva trascinato
 644     XXVI    |        propria su una via nella quale era difficile trovare l'uscita.~ ~
 645     XXVI    |          Rifuggivo dai banchetti e mi era impossibile il sonno. Se
 646     XXVI    |           neppure in mente che Cristo era il tuo Dio e il suo. Ch'
 647     XXVI    |            dal fondo della sua anima; era sincero. Si sentiva che
 648     XXVI    |             inflessibile e pericoloso era ora suo, anima e corpo,
 649     XXVI    |           sull'orlo di un precipizio. Era per questo che aveva lasciato
 650     XXVI    |               Aulo? Per questo che si era salvata colla fuga? Per
 651     XXVI    |               fuga? Per questo che si era nascosta per tanto tempo
 652     XXVI    |               poveri della città? Chi era Vinicio? Un augustiano,
 653     XXVI    |              alle sue pazzie, come si era veduto a quel banchetto
 654     XXVI    |              fosse l'amore di Cristo, era un peccato contro lui e
 655     XXVI    |             sul viso di Vinicio. Egli era così adirato che il colloquio
 656     XXVI    |             lacrima; ora, quella pace era turbata. Nel calice del
 657     XXVI    |               Nel calice del fiore si era insinuato un insetto velenoso
 658    XXVII    |             allontanarla; in lei sola era la sua salute e il suo tripudio.
 659    XXVII    |            tenera. Ormai la pace se n'era andata. Sovente si diceva
 660    XXVII    |         andata. Sovente si diceva che era in obbligo di stargli sempre
 661    XXVII    |              si ingarbugliava.~ ~Ella era pure obbligata a confessarsi
 662    XXVII    |           sempre più commossa. Non si era mai imaginata di essere
 663    XXVII    |            Nei discorsi con Glauco vi era meno albagìa. Gli avveniva
 664    XXVII    |            sempre degli esseri umani. Era meravigliato di simili idee,
 665    XXVII    |        parlare di Licia.~ ~Il gigante era un narratore inesauribile,
 666    XXVII    |           certo attaccamento.~ ~Licia era sempre una creatura a ,
 667    XXVII    |      tollerare Nazario, perchè gli si era ficcato in testa che il
 668    XXVII    |          pallido; e mentre Nazario si era assentato per attingere
 669    XXVII    |              a Nazario, il merito non era così grande come poteva
 670    XXVII    |               il figlio di Miriam non era più di un cane, ed era ancora
 671    XXVII    |            non era più di un cane, ed era ancora un ragazzotto che,
 672    XXVII    |           Vinicio. A ogni modo quella era la religione in cui Licia
 673    XXVII    |               per questa ragione egli era pronto ad abbracciarla.
 674    XXVII    |             uomini.~ ~Comprendeva che era in essa qualcosa di insolito,
 675    XXVII    |           ordine esistente delle cose era buono. Se Cesare, per esempio,
 676    XXVII    |             differenza fra gli uomini era giusta e corretta. Secondo
 677    XXVII    |     conquistati uguali a loro stessi? Era un pensiero che non poteva
 678    XXVII    |           patrizio. Personalmente poi era una religione contraria
 679    XXVII    |               la sola ragione ch'Egli era il Dio di Licia.~ ~Licia
 680    XXVII    |              delle sue lacrime eterne era il pensiero che al di 
 681    XXVII    |             il suo essere adorato, ma era minacciata da una sempiterna
 682    XXVII    |       meditabondo e prudente Aulo non era divenuto cristiano sotto
 683    XXVII    |               Vinicio? A questo non c'era risposta, o piuttosto non
 684    XXVII    |        risposta, o piuttosto non ce n'era che una: che per lui non
 685    XXVII    |            che una: che per lui non c'era  speranza,  salute.~ ~
 686    XXVII    |               Ma una volta che gli si era seduta vicina e gli diceva
 687    XXVII    |          della verità cristiana non c'era vita, Vinicio, divenuto
 688    XXVII    |          colla vertigine nella testa; era quella la goccia che aveva
 689    XXVII    |          gioia, ma Licia comprese che era tempo di salvarsi. Dopo
 690    XXVII    |             colla persuasione ch'essa era indegna di pregare e che
 691    XXVII    |           Miriam, dal momento che non era più sicura di  stessa
 692    XXVII    |            amore per Cristo, e lei si era innamorata di un augustiano!
 693    XXVII    |             due uomini, uno dei quali era Pietro l'Apostolo. L'altro
 694    XXVII    |           piedi, gli domandò che cosa era avvenuto. Crispo si mise
 695    XXVII    |             pura come una lacrima, si era contaminata colle passioni
 696    XXVII    |             tutti quei delitti in cui era sommerso il mondo pagano
 697    XXVII    |            Sulla faccia dell'Apostolo era diffusa la bontà divina.~ ~
 698    XXVII    |             gobbetto sembrava ciò che era in realtà: un gigante che
 699   XXVIII    |       spiegato nulla. Malcontento, si era lasciato penetrare dall'
 700   XXVIII    |         avrebbe capito e che qualcosa era avvenuto tra loro che li
 701   XXVIII    |              cessato di esistere o si era ridotto quasi a nulla. Gli
 702   XXVIII    |               mi dichiarò che la cosa era impossibile e perchè Aulo
 703   XXVIII    |               che la venuta di Cristo era preannunziata dai profeti
 704     XXIX    |              la notizia del ritorno s'era già sparsa per la città,
 705     XXIX    |             Senato. Ma Nerone, che si era imbarcato colla sua corte
 706     XXIX    |              la primavera, la quale s'era fatta sentire col suo tepore
 707     XXIX    |               non sapeva dove essa si era rifugiata, ma lo assicurava
 708     XXIX    |             da Pietro. Saputo ch'egli era nei dintorni della città
 709     XXIX    |          erano eliminati, perchè egli era pronto a genuflettersi a
 710     XXIX    |          Licia, perchè gli diceva che era necessario di abbracciare
 711     XXIX    |               doveva dire.~ ~Egli non era interamente conscio dei
 712     XXIX    |          proprio egoismo; ora egli si era abituato a poco a poco al
 713     XXIX    |               e udirlo. Ma Paolo se n'era andato ad Aricia e d'allora
 714     XXIX    |               stato un cretino che si era affollato il cervello di
 715     XXIX    |             impetuosa energia che gli era particolare. Sembrava che
 716     XXIX    |               trionfale. La primavera era sbocciata. La neve distesa
 717     XXIX    |           distesa sui monti Albani si era liquefatta al soffio dei
 718     XXIX    |              scarrozzate in campagna, era incominciato il movimento
 719     XXIX    |        preceduto da due molossi; esso era circondato da una vera folla
 720     XXIX    |               noia e che il suo cuore era libero.~ ~Per tutta una
 721     XXIX    |      abbandonato un istante; che essa era la causa di tutta la sua
 722     XXIX    |            stanchezza. Il piacere gli era divenuto ripugnante e gli
 723     XXIX    |            veduto tra loro, di quanto era passato nella sua testa
 724     XXIX    |                 che cosa fare. Egli era pronto ad adorare Cristo.
 725     XXIX    |               felicità. Intorno a lui era un'oscurità in mezzo alla
 726     XXIX    |          Seguì del silenzio. Petronio era un uomo di buon senso e
 727     XXIX    |            infelice, ma interiormente era tranquilla. Proprio come
 728     XXIX    |              , essa, tutta assieme, era composta di linee semplici
 729     XXIX    |            Nelle parole di Vinicio vi era però qualche cos'altro e
 730     XXIX    |         nessuno finora aveva risolto. Era un uomo abbastanza ragionevole
 731     XXIX    |              servirebbero?~ ~Petronio era esasperato di non trovare
 732     XXIX    |            cercavo lontano ciò che mi era vicino. Una bella donna
 733     XXIX    |              qualcosa che prima non c'era.~ ~Detto questo, chiamò
 734     XXIX    |           collo della fanciulla. Ella era dotata di una sensibilità
 735     XXIX    |         profumo delle violette di cui era impregnata l'atmosfera della
 736     XXIX    |         annunciarono che la colazione era pronta; Petronio il quale
 737     XXIX    |              carità dei cristiani non era una prova della loro inabilità
 738      XXX    |            Cesare, ritornando a Roma, era stizzito perchè era ritornato,
 739      XXX    |             Roma, era stizzito perchè era ritornato, e dopo pochi
 740      XXX    |        ritornato, e dopo pochi giorni era di nuovo pieno di desiderio
 741      XXX    |               augustiani, tra i quali era Vinicio, andò in Campidoglio
 742      XXX    |           certo barbaro m'aiutò; egli era più forte di Crotone.~ ~
 743      XXX    |             Crotone? Scherzi? Crotone era il più forte degli uomini,
 744      XXX    |             da Aulo per te?~ ~Vinicio era confuso, ma Petronio gli
 745      XXX    |               liberti. Davvero se non era per quella pazza religione,
 746      XXX    |       altrimenti. Ascoltami la Grecia era bella e creò la sapienza;
 747     XXXI    |         poichè si diceva che quanto c'era in Roma di distinto per
 748     XXXI    |                bellezza o intelletto, era presente a quella festa,
 749     XXXI    |                A questo scopo, mentre era con Cesare a Napoli e più
 750     XXXI    |              in giorno. Tigellino non era forse ancora più caro a
 751     XXXI    |             arbiter elegantiarum, che era stato dato a Petronio, urtava
 752     XXXI    |            un'isola e di un giardino, era congiunta, mediante corde
 753     XXXI    |          parte e Pitagora dall'altra, era stupito; e più specialmente
 754     XXXI    |              piaceva a Cesare, perchè era qualche cosa di nuovo. Inoltre
 755     XXXI    |              e il male fisico per cui era passato avevano cesellato
 756     XXXI    |            firmamento, ma la giornata era calda e anche soffocante,
 757     XXXI    |            rumorosi.~ ~Il festino non era giunto a metà, quando l'
 758     XXXI    |             il suo braccialetto che s'era aperto. Quand'ei lo fece
 759     XXXI    |              non ero ubriaco, come lo era stato al banchetto nel palazzo
 760     XXXI    |               cui Licia assisteva; ma era eccitato e inebriato dalla
 761     XXXI    |              vedesse che la Diana non era Licia, e che da vicino non
 762     XXXI    |               immensa ondata. Mai gli era sembrata così cara, così
 763     XXXI    |            Deliberò di fuggire: ma si era appena mosso allorchè si
 764     XXXI    |               domandò:~ ~– Sai tu chi era colei?~ ~– Era Rubria? disse
 765     XXXI    |             Sai tu chi era colei?~ ~– Era Rubria? disse Vinicio spaventato
 766     XXXI    |             alla sola idea che Rubria era una vestale.~ ~– No.~ ~–
 767     XXXI    |              profanato, perchè Rubria era con Cesare. Ma con te stava
 768    XXXII    |             spalle e molto scontento. Era evidente per lui che egli
 769    XXXII    |            animo del giovine soldato. Era stato per lui un modello
 770    XXXII    |         rimaneva di ciò; il mutamento era tale che Petronio non esperimentò
 771    XXXII    |               brutta cosa.~ ~Petronio era un uomo coraggioso e non
 772    XXXII    |           diversamente in avvenire ed era necessario di evitare il
 773    XXXII    |                  Petronio, in Grecia, era sicuro di signoreggiare
 774    XXXII    |            oppositore.~ ~Intanto egli era risoluto di tener d'occhio
 775    XXXII    |               di persuaderlo. La cosa era possibile. Non era molto
 776    XXXII    |               cosa era possibile. Non era molto che gli ebrei, in
 777    XXXII    |             Palatino o in altri siti. Era facile fargli entrare un'
 778    XXXII    |              che il suo capriccio non era passeggiero e che essa ti
 779    XXXII    |      inaspettatamente Chilone.~ ~Egli era triste, logoro, coi segni
 780    XXXII    |              la persona.~ ~Sì, quello era il mezzo e questa volta
 781    XXXII    |           offesa.~ ~Sì, il matrimonio era un dovere perchè era a lei
 782    XXXII    |       matrimonio era un dovere perchè era a lei che doveva la vita.
 783    XXXII    |               Sul bel viso di Vinicio era diffusa una tale fredda
 784    XXXII    |             lo aveva rimunerato. Egli era ancora troppo romano per
 785    XXXII    |           contro un simile miserabile era quella che meritava. Ma
 786    XXXII    |              ricordava che Chelone si era riscattato dalle mani di
 787    XXXII    |              allontanarono.~ ~Chilone era bianco come un pannolino
 788    XXXII    |          mosaico dell'atrio. Comunque era rinvenuto, e, in ginocchio,
 789    XXXII    |           Licia.~ ~Chilone s'alzò; ma era appena in piedi che divenne
 790    XXXII    |              se ne andarono.~ ~La via era lunga, perchè, come quasi
 791   XXXIII    |              Paolo di Tarso, il quale era ritornato da poco da Fregelle.
 792   XXXIII    |               risoluto; tuttavia egli era commosso e le gambe gli
 793   XXXIII    |            cuore del vecchio Apostolo era commosso da quell'anima
 794   XXXIII    |           comprese che la sua semente era caduta in un altro campo
 795   XXXIII    |             risposta negativa. Pietro era però in quel momento il
 796   XXXIII    |     assentarsi; ma Paolo di Tarso che era appena stato in Aricia e
 797   XXXIII    |     accompagnare il giovine ad Anzio. Era facile da questo luogo trovare
 798    XXXIV    |          dimenticarla, ma che non gli era stato possibile. Giorno
 799    XXXIV    |            più triste, perchè l'amore era più forte di lui e perchè
 800    XXXIV    |             forte di lui e perchè gli era penetrato nell'anima fino
 801    XXXIV    |             anima fino da quando egli era in casa di Aulo. Le parche
 802    XXXIV    |                Quello che aveva fatto era male, ma aveva la sua origine
 803    XXXIV    |            aveva abbandonato. Chilone era andato a dirgli che aveva
 804    XXXIV    |             pensiero, perchè ora egli era al suo fianco e lei non
 805    XXXIV    |               lei non lo fuggiva come era fuggita l'ultima volta dalla
 806    XXXIV    |             adagio gli occhî, ch'ella era assolutamente differente
 807    XXXIV    |              in lei, bellezza che non era semplicemente una statua,
 808    XXXIV    |              amava appunto perch'ella era fuggita da lui e che ora
 809    XXXIV    |        felicità della sua vita che si era guadagnato, e ripeteva il
 810    XXXIV    |              l'aveva trovata e che le era vicino.~ ~– Oh, Licia, Licia!~ ~
 811    XXXIV    |        Finalmente le domandò che cosa era avvenuto in lei, ed ella
 812    XXXIV    |               il pane. Su ogni faccia era diffusa la calma e la felicità
 813     XXXV    |     buscandosi una infreddatura; egli era bagnato e lubrico come un'
 814     XXXV    |       incominciando a ridere. Ciò non era entrato nella mia testa,
 815     XXXV    |         essere sicuro che Vinicio non era impazzito.~ ~– Di chi parli?
 816     XXXV    |           Grecina è cristiana, che lo era, probabilmente, Ottavia
 817     XXXV    |              e disse:~ ~– Il pensiero era buono, dal momento che lo
 818     XXXV    |              dal momento che lo scopo era buono. A Chilone avrei dato
 819     XXXV    |             ma siccome la tua volontà era di flagellarlo, è stato
 820    XXXVI    |             il popolaccio di Roma non era mai sazio. La strada di
 821    XXXVI    |                La strada di Anzio non era  difficile,  lunga.
 822    XXXVI    |            difficile,  lunga. Anzio era composto di palazzi e di
 823    XXXVI    |     sontuosamente ammobiliati, dove c'era, col massimo conforto, la
 824    XXXVI    |             calcato. La gente che non era mai andata più in  della
 825    XXXVI    |         incatenati. Ma il loro numero era esiguo, perchè la forza
 826    XXXVI    |            perchè la forza pretoriana era rimasta al campo, specialmente
 827    XXXVI    |          stesso Cesare, il cui arrivo era annunciato dalle grida delle
 828    XXXVI    |        lontane.~ ~In mezzo alla ressa era l'apostolo Pietro che voleva
 829    XXXVI    |            per una volta Cesare. Egli era con Licia, coperto il viso
 830    XXXVI    |           velo, e Ursus, la cui forza era la più sicura difesa della
 831    XXXVI    |            Cesare. Il veicolo cesareo era capace di più persone. Ma
 832    XXXVI    |         quando aveva lasciato Napoli, era notevolmente ingrassato.
 833    XXXVI    |            ingrassato. Il suo viso si era allargato; sotto la mascella
 834    XXXVI    |           sotto la mascella inferiore era cresciuto un secondo mento,
 835    XXXVI    |            nari. Il suo collo turgido era protetto, come al solito,
 836    XXXVI    |           strappassero, da che gli si era detto che ciò avrebbe prodotto
 837    XXXVI    |              tedio e colla sofferenza era diffusa sul suo volto, come
 838    XXXVI    |              smisurata. Tutto assieme era una faccia terribile e volgare.
 839    XXXVI    |              essa amava e rispettava. Era noto che un tempo, all'entrata
 840    XXXVI    |             parole volevano dirle che era una prostituta della strada.~ ~
 841    XXXVI    |          eterna e del mondo.~ ~Cesare era passato; e subito dietro
 842    XXXVI    |            otto africani, nella quale era Poppea, detestata dal popolo.
 843    XXXVI    |            popolo. Ella, come Nerone, era abbigliata di una tunica
 844    XXXVI    |               di ornamenti.~ ~Il sole era calato sensibilmente dal
 845    XXXVI    |             seguito degli augustiani. Era una processione interminabile,
 846    XXXVI    |              Il passaggio della Corte era infinito. Pareva che tutto
 847    XXXVI    |            Pareva che tutto ciò che c'era in Roma di più ricco, di
 848    XXXVI(4) |           solito di presidio in Asia, era composta di volontari. I
 849    XXXVI    |      spedizione in Giudea dalla quale era tornato per la corona di
 850    XXXVI    |              mondo s'inchinava. Non c'era persona sulla terra che
 851    XXXVI    |             Trovi brutto il velo?~ ~C'era nel suo sorriso una parvenza
 852    XXXVI    |            tutto il seguito di Cesare era già molto innanzi. L'apostolo
 853    XXXVI    |        qualche cosa, dicendo loro che era vicino all'Emporio e che
 854    XXXVI    |              quella città nella quale era venuto ad annunciare la
 855    XXXVI    |         legioni nei diversi paesi ove era stato; ma desse erano semplici
 856    XXXVI    |        meraviglioso. Il disco immenso era disceso a mezza via dietro
 857    XXXVI    |            tutta la distesa del cielo era coperta di un luccicore
 858    XXXVI(5) |            tempo di Cesare la legione era di 10.000 uomini.~ ~
 859   XXXVI,    |             dorate sul mare, il quale era di una calma addormentata
 860   XXXVI,    |            che per i miei occhî nulla era nascosto e dicendomelo si
 861   XXXVI,    |        rispose immediatamente che non era possibile vedere neppure
 862    XXXIX    |        sicurezza ch'ella alla perfine era libera di amare, le tolsero
 863    XXXIX    |             non avrei creduto che Lui era Dio, se è risorto dalla
 864    XXXIX    |       intendevano che oltre l'amore c'era un'altra forza che li univa,
 865    XXXIX    |           inoltre che quell'amore non era semplicemente profondo e
 866    XXXIX    |         poteva dare. Nel suo cervello era tutto questo amore: Licia,
 867    XXXIX    |           Senza muovere la testa dove era adagiata, Licia, come stesse
 868    XXXIX    |        palpito dei loro cuori. L'aria era tranquilla; i cipressi erano
 869    XXXIX    |            città coi loro ruggiti. Vi era qualcosa di così cupo e
 870       XL    |            influenza di Tigellino non era più che un ricordo. In Roma,
 871       XL    |              scaltro, pronto a tutto, era l'uomo indispensabile. Ma
 872       XL    |     sollecitarne il favore. Più d'uno era sinceramente lieto che l'
 873       XL    |           elevatezza della mente, non era vendicativo e non si serviva
 874       XL    |      posizione.~ ~Come al solito egli era remissivo, pigro, scettico,
 875       XL    |              la persuasione che non c'era imbarazzo dal quale non
 876       XL    |             del fato. La notte scorsa era calda e io vidi le stelle
 877      XLI    |               composto da lui stesso. Era in voce e sentiva che la
 878      XLI    |              sulla terrazza, la quale era pavimentata di alabastro
 879      XLI    |             Egli è innamorato come lo era Troilo di Cressida. Permettigli
 880      XLI    |      componendo il tuo inno, e quello era più importante di ogni altra
 881      XLI    |               ma quando seppe ch'ella era virtuosa come una Lucrezia,
 882      XLI    |           Nella sala la conversazione era cessata e le persone erano
 883      XLI    |             dalla cortina. Dietro lui era il console Lecanio.~ ~Nerone
 884     XLII    |              spaventosa notizia, egli era caduto come in uno stato
 885     XLII    |            cavalli fino dal giorno ch'era andato ad Anzio, per rifare
 886     XLII    |           essere l'alba, perchè l'ora era inoltrata e l'aurora in
 887     XLII    |               Trastevere, stipato com'era di case, di depositi di
 888     XLII    |              come il Trastevere, dove era rifugiata la colluvie di
 889     XLII    |               di una rivolta di servi era come un incubo che aveva
 890     XLII    |              e Roma.~ ~Ora il momento era venuto! Forse la lotta civile
 891     XLII    |        incendio, per la città intera. Era anche probabile che i pretoriani
 892     XLII    |           continuamente verso Aricia, era stremata di forze.~ ~Chi
 893     XLII    |            della catastrofe perchè vi era un movimento insolito dinanzi
 894     XLII    |             del nume.~ ~La strada non era spopolata come quella oltre
 895     XLII    |    rovesciando e passando su chiunque era sulla sua via. Lungo il
 896     XLII    |       partimmo, il centro della città era in fiamme.~ ~– E il Trastevere?~ ~–
 897     XLII    |              dal fumo; il salvataggio era impossibile.~ ~In questo
 898     XLII    |        Vinicio.~ ~Da tempo la notte s'era fatta pallida e l'alba era
 899     XLII    |            era fatta pallida e l'alba era spuntata; e da tutte le
 900     XLII    |                Tutta la bassa regione era coperta di fumo, come da
 901     XLII    |              le cose più vicine.~ ~Si era fatto giorno chiaro e la
 902     XLII    |            Albano, la cui popolazione era quasi tutta sui tetti e
 903     XLII    |              mente che Licia non solo era protetta da Ursus e da Lino,
 904     XLII    |             suo cuore. Per lui Pietro era sempre un essere misterioso,
 905     XLII    |          aveva udito all'Ostriano gli era rimasta una impressione
 906     XLII    |             ogni parola del vegliardo era vera e che la verità l'avrebbe
 907     XLII    |        tumultuose, il giovine tribuno era in preda a una grande esaltazione
 908     XLII    |         spalle degli schiavi. Ustrina era così calcata di gente scappata
 909     XLII    |           gente scappata da Roma, che era malagevole a farsi largo.
 910     XLII    |               terrore che regnava non era facile venire a sapere qualche
 911     XLII    |               Dal tempo di Brenno non era mai piombata su Roma una
 912     XLII    |             lavori d'arte ai quali si era affezionato, prese una manata
 913     XLII    |        carriera per la via Appia. Ora era una lotta in mezzo a un
 914    XLIII    |          centro della città. La ressa era tale ch'era difficile spingersi
 915    XLIII    |           città. La ressa era tale ch'era difficile spingersi per
 916    XLIII    |              la cui esistenza in Roma era difficile sospettare.~ ~
 917    XLIII    |          infuriava pensando che l'ora era venuta in cui eran liberi
 918    XLIII    |               fumo, di sotto il quale era impossibile vedere l'azzurro
 919    XLIII    |              un mare di fiamme.~ ~Ciò era impossibile. Vinicio comprese
 920    XLIII    |          Trastevere. Anche questo non era facile per i disordini sempre
 921    XLIII    |              istrione – al matricida! era il grido generale. Alcuni
 922    XLIII    |           avevano avuto anche troppo. Era chiaro che se si fosse trovato
 923    XLIII    |        potevano farsi largo.~ ~La via era andata ammucchiandosi di
 924    XLIII    |            questa parte della riva vi era più spazio e meno fumo.
 925    XLIII    |              dei quali anche  non c'era penuria, egli seppe che
 926    XLIII    |               dell'incendio, perchè c'era della gente che appiccava
 927    XLIII    |             nemici di Roma? La misura era stata passata, la pazzia
 928    XLIII    |              stata passata, la pazzia era stata troppo enorme, e la
 929    XLIII    |               la esistenza del popolo era divenuta, per causa sua,
 930    XLIII    |           tutta una serie di consoli, era conosciuto in tutta Roma.
 931    XLIII    |           perchè non lo farebbe? Egli era più determinato, più attivo,
 932    XLIII    |        porpora ad Ottone. In che cosa era egli inferiore a Ottone?
 933    XLIII    |           parte di quel quartiere non era ancora investito dalle fiamme,
 934    XLIII    |          parti.~ ~Anche il Trastevere era pieno di fiamme e le moltitudini
 935    XLIII    |               L'arteria principale ne era completamente ingombra,
 936    XLIII    |          angiporti, ove il fumo vi si era addensato, non si poteva
 937    XLIII    |           innanzi verso il vicolo ove era la casa di Lino. L'ardore
 938    XLIII    |               infocata dall'incendio, era insopportabile. Il fumo
 939    XLIII    |          poteva essere di già andata. Era più facile trovare uno spillo
 940    XLIII    |               l'isola è in fiamme!»~ ~Era impossibile farsi delle
 941    XLIII    |          verso il Vicus Judærum, dove era la casa di Lino, il giovine
 942    XLIII    |           mezzo a nugoli di fumo. Non era solo l'isola che bruciava;
 943    XLIII    |         ricordava che la casa di Lino era circondata da un giardino;
 944    XLIII    |              il giardino e il Tevere, era un campo incolto non molto
 945    XLIII    |              piccola «insula» di Lino era ancora intatta. Vinicio,
 946    XLIII    |   incominciasse a bruciarlo. La porta era chiusa, ma la spinse ed
 947    XLIII    |               spinse ed entrò. Non vi era anima viva in giardino e
 948    XLIII    |                Licia! Licia!»~ ~Non c'era che silenzio. Nulla si udiva
 949    XLIII    |      Esculapio, nell'isola vicina, si era incendiato. In quel serraglio
 950    XLIII    |               cui tutto il suo essere era compreso di Licia, gli rispondevano
 951    XLIII    |             interno. Il piccolo atrio era vuoto e avvolto nel fumo.
 952    XLIII    |           trovò il larario, nel quale era una croce invece dei lari.
 953    XLIII    |             intorno lo sguardo. Non v'era alcuno. Vinicio era sicuro
 954    XLIII    |             Non v'era alcuno. Vinicio era sicuro di essere nel cubicolo
 955    XLIII    |        braccio e andò avanti. La casa era piccola, così che potè frugare
 956    XLIII    |           cantina, in un lampo. Non c'era un'anima. Si vedeva che
 957    XLIII    |           città, pensò Vinicio.~ ~Non era grandemente meravigliato
 958    XLIII    |         pensare alla propria salvezza era giunta, perchè il fiume
 959    XLIII    |      completamente il vicolo. Il cero era stato spento dall'aria.
 960    XLIII    |          verso via Portuense, da dove era venuto; il fuoco pareva
 961    XLIII    |            lei capitium, col quale si era tappata la bocca, sarebbe
 962    XLIII    |            perchè laggiù, all'aperto, era la Licia che gli era stata
 963    XLIII    |          aperto, era la Licia che gli era stata promessa da Pietro
 964    XLIII    |              che aveva preso per fumo era polvere, in mezzo alla quale
 965    XLIII    |               voci. In tutti i casi c'era gente, e qualcuno avrebbe
 966    XLIII    |             questa Roma incendiata.~ ~Era sera; ma dal giardino si
 967    XLIII    |              giorno che l'incendio si era esteso con vigore. Non erano
 968    XLIII    |              che bruciava.~ ~Il cielo era rosso per tutto lo spazio
 969     XLIV    |       distinguersi dalle altre notti, era più chiara del cielo. Roma,
 970     XLIV    |             quartieri della capitale. Era impossibile dubitare che
 971     XLIV    |               alture sulle quali Roma era stata fondata, le fiamme
 972     XLIV    |             Roma. Ogni idea di scampo era un'illusione; la confusione
 973     XLIV    |              grido di «Roma perisceera sempre in bocca della moltitudine;
 974     XLIV    |             Spartaco, ma Spartaco non era vivo. Intanto i cittadini
 975     XLIV    |             Si diceva pure che Cesare era impazzito e avrebbe ordinato
 976     XLIV    |             calpestavano. In questo c'era qualche cosa di vero. In
 977     XLIV    |           città, al di  della quale era il Campo Marzio, era così
 978     XLIV    |            quale era il Campo Marzio, era così illuminata da brillanti
 979     XLIV    |          vivente. La sfortunata città era diventata un pandemonio.
 980      XLV    |           CAPITOLO XLV.~ ~ ~ ~Vinicio era stato portato a casa del
 981      XLV    |             neofiti della nuova fede. Era saputo dai cristiani che
 982      XLV    |               certo Caio. Per Vinicio era una prova che  Licia 
 983      XLV    |              Si sentì rianimato. Lino era vecchio e gli sarebbe stato
 984      XLV    |               porta Nomentana; perciò era probabile ch'egli si fosse
 985      XLV    |       sfuggire all'incendio che non s'era molto esteso sul declivio
 986      XLV    |         potuto trovarli!~ ~Questo non era facile. Si ricordava anche
 987      XLV    |        camminata, alla via Nomentana. Era la via più breve, ma Macrino
 988      XLV    |          parte; il fuoco, è vero, non era ancora giunto in quei quartieri,
 989      XLV    |             colle masserizie. Chilone era di parere che si andasse
 990      XLV    |            maggioranza degli abitanti era fuggita dalla via Portuense
 991      XLV    |             scalda la schiena. Non vi era mai stato di notte tanta
 992      XLV    |      diventerà polvere. O Giove! Roma era come un pastore e le altre
 993      XLV    |        dicevano che la fine del mondo era venuta. Alcuni avevano completamente
 994      XLV    |             volontà di Dio!~ ~Vinicio era troppo preoccupato delle
 995      XLV    |              In quel luogo spazioso c'era più luce che nel corridoio,
 996      XLV    |         emozione. Su alcune di esse c'era l'inquietudine, su altre
 997      XLV    |              l'inquietudine, su altre era diffusa la speranza. Era
 998      XLV    |              era diffusa la speranza. Era evidente che si aspettava
 999      XLV    |            insolito,~ ~Intanto l'inno era cessato, e al disopra dell'
1000      XLV    |               prossima fine del mondo era di tutti i cristiani, specialmente


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