Cap.

 1        I|         sciagurato! Brrr!~ ~– Ti pare, con Pomponia! rispose Vinicio.~ ~–
 2       VI|          di Prodico e di Gorgia. Pare che anche i sofisti possono
 3       XV|          cui Nerone fu esitante. Pare che avesse paura della gloria
 4       XV|       tuttavia, qualche volta mi pare di essere come Chilone,
 5      XVI|        parli, e chi è Glauco~ ~– Pare che tu ti sia dimenticato,
 6      XVI|    inoltre una certa idea che mi pare infallibile.~ ~Vinicio gli
 7     XXVI| ricordandomi dei vostri atti, mi pare un sogno, e mi pare che
 8     XXVI|           mi pare un sogno, e mi pare che io non dovrei credere
 9   XXVIII|       una pitonessa di Delfi. Mi pare di capire qualche cosa.
10   XXVIII|          un'assemblea di dèi, mi pare sensata. Forse Seneca è
11   XXVIII|      divide. In certi momenti mi pare che vi sia dell'incantesimo
12   XXVIII|         fanno il loro dovere, ma pare che rivaleggino l'un l'altro
13   XXVIII|     rivederla e qualche volta mi pare di esserne sicuro. Ciò che
14     XXIX|       forma! In certi momenti mi pare che noi siamo una coppia
15      XXX|   indovinarlo.~ ~– Tu hai paura, pare, che io divenga cristiano,
16     XXXV|      andata un po' troppo oltre, pare, non è vero? Che dirai?
17     XXXV|   avvenire.~ ~– Fa quello che ti pare, ma io credo in lui. E se
18    XXXVI|    preghiera:~ ~– Tutta la città pare un incendio, diss'ella.~ ~
19    XXXVI|      regione.~ ~– Tutta la città pare un incendio! ripeteva Licia.~ ~
20   XXXVI,|         mi circondano e a te, mi pare che dalle pietre lanciate
21  XXXVIII|       che un giorno sarà tua, mi pare che il marmo sia più bianco,
22    XXXIX|        tranquillità degli alberi pare in me. Ora capisco che ci
23    XXXIX|      prima. E sai tu che cosa mi pare? Che nessuno possa resistere
24      XLI|       disposizione. A momenti mi pare che per raggiungere quei
25        L|        mirti e tutto il giardino pare morto.~ ~– Tutta Roma pare
26        L|       pare morto.~ ~– Tutta Roma pare morta e presto sarà un vero
27      LIV|   sconosciuta. Tu, Augusta, sei, pare, un'adoratrice dell'ebreo
28      LVI|     superato te stesso.~ ~– Così pare anche a me; nondimeno questa
29      LVI|         altro se n'è accorto, mi pare. E tu, per l'amore degli
30      LVI|          fuori come cadavere, mi pare che in nessuno sorgerà alcun
31      LVI|          vinto in una lotta.~ ~– Pare che la fortuna stia per
32    LVIII|       volta. In certi momenti mi pare di essere già morto e voi
33    LVIII|          già morto e voi pure mi pare che siate già morti.~ ~–
34     LXIV|       tardi come proprie.~ ~– Mi pare di non avere vissuto fino
35    LXXII|      parliamo del passato che ci pare un sogno. Ricordandomi come
36    LXXII|         Olimpo. A te, carissime, pare che il vostro Olimpo sia
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