Cap.

 1       II|           quasi con invidia.~ ~– Te felice! diss'egli; per brutti che
 2      III|              Da Crisotemide.~ ~– Te felice che possiedi chi ami.~ ~–
 3       IX|              Licia si sentiva quasi felice, e incominciò a parlare
 4       XI|         sarebbe in quel momento più felice di Cesare. La narrazione
 5      XVI|             mente che sarebbe stato felice se avesse potuto ucciderla.~ ~
 6     XXII|        cimitero. In vista di questa felice circostanza e dell'eccitamento
 7    XXIII|              sentiva solo di essere felice perchè rimaneva con lei.~ ~
 8     XXVI|           sentì subito soggiogato e felice. Quand'ella s'inchinava,
 9     XXVI|      divenne melanconico.~ ~– Sarei felice, rispose la fanciulla, se
10     XXVI|        questa domanda:~ ~« – Sei tu felice?~ ~– Lo sono, rispose Licia.
11     XXVI|          Sai tu, Licia, che sei più felice di me? Tu, nella tua povertà
12    XXVII|      sentiva a un tempo colpevole e felice. Anche il giovane aveva
13   XXVIII|        triclinio, io mi sentivo più felice che mai non fossi stato.
14     XXIX|        poteva essere, esternamente, felice o infelice, ma interiormente
15     XXIX|             suo braccio, disse:~ ~– Felice colui che ha trovato come
16      XXX|          perchè gli concedessero un felice viaggio.~ ~Ma il giorno
17   XXXIII|            tra voi, perchè mi sento felice, e credo che possiate convincermi
18    XXXIV|             non sono mai stato così felice come tra voi.~ ~ ~ ~
19     XXXV|        avuto, spero, un piacevole e felice sogno! sclamò Vinicio ridendo
20     XXXV|           oro al collo.~ ~– Io sono felice, rispose Vinicio. Ti ho
21     XXXV|           tre volte e quattro volte felice di non avere l'ingegno di
22   XXXVI,|           Quando penso a te io sono felice come se fossi in cielo.
23  XXXVIII|        Invidiava Priamo e lo diceva felice di aver visto la conflagrazione
24    XXXIX|       quieta. Io mi sento assai più felice che prima. Dimmi Licia,
25    XXXIX|             non sono mai stato così felice,  avrei potuto esserlo
26    XXXIX|         puoi tu essere tranquillo e felice, come puoi tu abbandonarti
27    XXXIX|             saresti cento volte più felice e più sicuro s'essa dominasse
28      XLI|                Oh, come è dolce far felice la gente! disse Nerone.
29     XLVI|      scrivendo.~ ~Il versaiuolo era felice, il declamatore si sentiva
30        L|           fine della serata fu meno felice per lui, perchè Cesare,
31      LIV|    ricordava dei tormenti e che era felice. Da tutta la lettera alitava
32      LIX|            pensa, allora, come sarò felice. Oh, caro Marco, pensa che
33    LXXII|      solamente tre parole: «Io sono felice!» non avrei potuto manifestarti
34    LXXII|         come la tua dovresti essere felice. La tua mente svegliata
35    LXXII|       vederti presto. Sta bene, sii felice e vieni da noi.»~ ~ ~ ~Petronio
36    LXXII| riconoscerai che ho ragione.~ ~«No, felice marito della principessa
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