Cap.

 1       II| deliziosa e che preferivo essere ammalato in quel luogo che sano altrove.
 2       II|       Vinicio quando era in casa ammalato, gli andò vicino invitandolo
 3        V|    tentare di vederlo.~ ~Seneca, ammalato di febbre, accolse il vecchio
 4        V|       vecchiaia tranquilla. Sono ammalato, è vero, ma più nell'anima
 5      XII|        egli aveva l'aspetto dell'ammalato. I suoi occhî erano circondati
 6    XXIII|          e bagnava la testa dell'ammalato.~ ~Vinicio meravigliava
 7    XXIII|        trasportato oggi. Io sono ammalato e ho un braccio rotto che
 8    XXIII|        egli giacesse in un letto ammalato col braccio rotto; che avesse
 9     XXIV|       sue forze; ma ora egli era ammalato e inondato di tenerezza.
10     XXIV|      piangeva Itilio.~ ~Vinicio, ammalato e abituato alla duttilità
11     XXIV|          cristiani, un altro all'ammalato, rasentò il muro, e prese
12      XXV|      sentì subito più gravemente ammalato. Ed era ammalato davvero.
13      XXV|      gravemente ammalato. Ed era ammalato davvero. La notte era venuta
14     XXVI|      dita erculee, in modo che l'ammalato non poteva appressarvi la
15     XXVI|     rinnovare la fasciatura dell'ammalato e a informarsi della sua
16    XXVII|         si accostò al letto dell'ammalato meno di frequente. Ma non
17    XXVII|          servigi più umili per l'ammalato, incominciava a dimostrargli
18     XXIX|   sorella. Noi diremo che tu eri ammalato. Dobbiamo pensare che cosa
19    XXXII|     viaggio. Vinicio, fingendosi ammalato, non si faceva vivo al Palatino,
20    XXXII|      voce al Palatino che tu sei ammalato e che non puoi uscire; tuttavia
21    XLVII|   ritorno dall'Ostriano con Lino ammalato, noi non potevamo andare
22    XLVII|          permetti che Lino che è ammalato e Ursus ti accompagnino.~ ~
23     XLIX|       Licia. Dopo Vinicio rimase ammalato per del tempo; ma lo curarono
24     XLIX|       vecchio, e fossi in allora ammalato e affamato. E ho giurato,
25      LVI|    pericoli di un viaggio se sei ammalato, ma per l'affezione che
26      LVI| settimana o due dopo tu ti darai ammalato e farai chiamare il medico
27      LVI|      disse:~ ~– Mio caro, tu sei ammalato, o i patimenti ti hanno
28      LVI|      come quella di un fanciullo ammalato:~ ~– Ma io credo che Egli
29      LIX|         po' d'aria nel suo petto ammalato, e poi si trasse la mano
30      LXI|       egli era caduto gravemente ammalato, e non pochi assicuravano
31      LXV|          moltitudini.~ ~– Tu sei ammalato, disse Petronio; ordina
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