Cap.

 1        I|       qualche cosa. Ma io che conosco la città, i patrizî e le
 2        I|    fosse una loro figlia.~ ~– Conosco Pomponia, è un vero cipresso.
 3        I|       che ti dica, Marco mio? Conosco Aulo Plauzio, il quale,
 4        V|   siamo in campi opposti; non conosco mezzi contro lui; non cede
 5      VII|  follìa. E sta tranquilla. Io conosco molto bene questa casa e
 6      VII|       E Vinicio...~ ~– Non lo conosco..~ ~– È un parente di Petronio
 7     XIII|   schiavo, ma una schiava? Ti conosco. Tu consentiresti. Se fosse
 8      XIV|  persone che l'hanno rapita e conosco il Dio che adorano.~ ~Vinicio
 9      XIV|     non vi fui che un po', ma conosco abbastanza Pomponia e Licia;
10      XIV|  abbastanza Pomponia e Licia; conosco anche Licia abbastanza per
11     XVII|       suo reciso rifiuto.~ ~– Conosco il fornaio Demade, disse
12     XVII|       conosci?~ ~– No, non lo conosco. In Roma vi sono migliaia
13     XXII|   Sira, non sono in casa, non conosco... quel buon uomo...~ ~–
14     XXII|      è un errore... io non ti conosco!~ ~– Chilone Chilonide,
15    XXIII|      a me che a te. Io che ti conosco e che conosco il tuo amore
16    XXIII|       Io che ti conosco e che conosco il tuo amore per Cristo,
17     XXIV|       che da poco tempo e non conosco i nomi dei diversi quartieri.
18   XXXIII|     in eterno! risposero.~ ~– Conosco la vostra virtù e sperimentai
19   XXXIII|     ignoravo la pietà, ora la conosco. Mi abbandonavo ai piaceri,
20   XXXIII|  questa. Ma siccome io non la conosco e non so se potrò vivere
21   XXXVI,| imagina che fuor di te io non conosco nè piacere nè bellezza nè
22    XXXIX|      felicità. Ma oggi che la conosco, quale individuo sarei io
23    XXXIX|   sono quasi tutte quelle che conosco, tranne Pomponia; costoro
24      XLI|  dovrebbe conoscere quanto ti conosco io. Roma non ha mai potuto
25      XLI|     ebrezze e delizie che non conosco, io non posso vivere la