Cap.

 1        I|        leggere sono codicilli del povero Fabrizio Veienno.~ ~– E
 2        I|    Fabrizio Veienno.~ ~– E perchè povero?~ ~– Perchè gli è stato
 3        I|       letto ad alcuno – come quel povero Ruffino.~ ~– Tu volevi raccontarmene
 4     VIII|   crocifisso avesse pietà di lui, povero disgraziato. Non aveva alcun
 5     XIII|              lo sono solamente un povero filosofo, rispose Chilone
 6      XIV|      fatta la volontà di Dio, io, povero peccatore, non posso trattenere
 7      XIV|         un pesce?~ ~– Euricio, un povero vecchio disgraziato! Mi
 8       XV|           non te la sei presa. Il povero Torquato Silano non si accorge
 9      XVI|        tanto e da tanto tempo sul povero Glauco, che la morte gli
10     XVII|      generale.~ ~È vero, egli era povero perchè aveva dato a Euricio
11    XVIII|        nell'altro ci dispiace. Il povero Torquato è già fra le ombre:
12      XXI|    domandare una cosa simile a un povero vecchio cui mancavano due
13      XXI|           tu non dimenticherai un povero servo fedele ai cui bisogni
14    XXVII|      notare di frequente che quel povero schiavo-chirurgo, e quella
15    XXXII|       delle sue sventure; ma lui, povero diavolo, lo credeva e lo
16    XXXII| avvenimento è stato quello stesso povero affamato di figlio di mio
17   XXXIII|   necessario che un cristiano sia povero? Devo rinunciare a Licia?
18    XXXIX|     poteva ben capitare di essere povero e abbandonato da tutti,
19      XLV|         virtuosa. Di più, io sono povero; e quando tu, o Giove, eri
20   XLVIII|           dei tartari darò al mio povero popolo tale uno spettacolo
21     XLIX|           e che è, per di più, un povero stoico.~ ~– Odio gli stoici,
22     LXII|     percuoteva e mi derideva. Ero povero e infelice e ora mi si tortura
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