Cap.

 1       XI|  Pomponia non doveva parlare di perdono, ma di vendetta.~ ~Egli
 2      XII|           La loro fede ingiunge perdono, disse Vinicio. Ho incontrato
 3      XII|       li perdoni, e in segno di perdono ti restituisca la fanciulla.~ ~–
 4     XVII|       quanto aveva implorato il perdono dell'Agnello!~ ~E sentiva
 5     XXIV|        i tuoi peccati, io te li perdono in nome di Cristo.~ ~Ursus
 6     XXIV|       sia misericordioso; io ti perdono.~ ~Chilone, che si reggeva
 7     XXIV| orecchie e non osava sperare il perdono. Ma a poco a poco andò rinsensando,
 8      XXV|     Roma, i vinti ricevevano il perdono, come, per esempio, Callicrate,
 9      XXV|     naturale e giustificata. Il perdono, in questi casi, era contrario
10      XXV|         Dio ti perdoni, come ti perdono»?~ ~Chilone gli aveva fatto
11      XXV|        come gli aveva domandato perdono del male che aveva potuto
12    XXVII|         voluto implorare il suo perdono. La fanciulla si sentiva
13    XXVII|          ma non aveva parole di perdono per quell'amore ch'egli
14   XXVIII|   giorno e dissi loro:~ ~« – Vi perdono; procurate colle vostre
15   XXVIII|       la mia attenzione. Che il perdono non solo non li rese insolenti
16    XXXII|        ella professa comanda il perdono; cioè i cristiani perdonarono
17      XLV|         la mia benedizione e il perdono dei tuoi peccati.~ ~Indi,
18   XLVIII|         questo cuore non ha che perdono.~ ~– Ho perduto, sono rovinato!
19        L|      sonore sull'amicizia e sul perdono, obbligandosi così a indugiare
20      LXI|        voce come un gemito:~ ~– Perdono!~ ~Chilone si gettò colla
21      LXI|       mani, come perplesso:~ ~– Perdono! per me perdono!~ ~– Il
22      LXI|  perplesso:~ ~– Perdono! per me perdono!~ ~– Il nostro Dio è un
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