Cap.

 1        I|            Ti concedano gli dèi ogni fortuna, ma specialmente Asclepiade
 2        I|              bene e guerreggiava con fortuna, ma poi si mise a scuoiare
 3        I|     ritornare a Roma, a ritentare la fortuna al giogo dei dadi.~ ~– Me
 4       II|            dalla possibilità di fare fortuna. Non vi era penuria di persone
 5      III|          alla fine Vinicio. E che la fortuna ti sia propizia.~ ~– Sii
 6       XI|            eresse un tempio alla dea Fortuna. Nerone, incapace di essere
 7     XIII|            inchino, aggiunse: che la fortuna sparga su voi, nobili signori,
 8     XIII|            di vino in nome della dea Fortuna. Alla fine ho trovato ciò
 9     XIII|           pronto a dare mezza la sua fortuna per quel fanello liciano.
10     XIII|             dire il linguaggio della fortuna. Se tu lo avessi indovinato
11     XIII|       indovinato avresti potuto fare fortuna. Onora la filosofia, ti
12      XXI|             s'era imaginato che alla Fortuna fosse stato imposto l'obbligo
13      XXI|            che avviene nel mondo. La Fortuna, com'è noto, è cieca e non
14      XXX|         pensiero.~ ~– Dovrei aver la fortuna di trovare quella che cerco.~ ~–
15    XXXII|             ma puoi tu, figlio della Fortuna, adattarti alla sconfitta?
16      XLI| perfettamente tranquillo.~ ~– Che la fortuna ti arrida. Ma sii prudente,
17        L|          capricci della madre, della Fortuna, o piuttosto sul suo modo
18      LVI|           una lotta.~ ~– Pare che la fortuna stia per abbandonarmi, disse
19    LXVII|            sono i più felici. Che la fortuna sia il tuo sole d'inverno
20       Ep|         traboccare la bilancia della fortuna ancora dalla sua parte.
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