Cap.

 1        I|  perduto l'idea di ciò che sia degno o indegno e a me sembra
 2        V|       dirò solo: il tuo atto è degno di un liberto. Se non ti
 3       VI|   madre, una moglie è qualcosa degno di un barbaro re di un regnucolo
 4      VII|      più caro, più devoto, più degno di fiducia. La tranquillava,
 5     VIII|  sembrava semplicissimo, fosse degno di un seguace dell'Agnello
 6      XVI|      grato e aiutarti.~ ~– Ah! degno tribuno, anche gli dèi non
 7    XVIII|  speranza e ammazza il tempo è degno di lode. Ma per la mia amicizia,
 8      XIX|      una buona idea e l'atto è degno di te. Ungiti però bene
 9      XIX|        fanciulla alla quale il degno Vinicio si interessa, ha
10      XXI|       Ercole? Non chiamerò te, degno signore, un semidio, perchè
11      XXI|      d'estate, sarebbe un dono degno della tua munificenza. Intanto
12      XXI|    borsa che ti ha regalato il degno tribuno, e ti porterò alle
13     XLVI|       cantato oggi?~ ~– Tu eri degno dello spettacolo e lo spettacolo
14     XLVI| spettacolo e lo spettacolo era degno di te, disse Petronio.~ ~
15    XLVII| aspettano laggiù? Forse questo degno profeta preferisce cavalcare
16    XLVII|    compreso, o Cristo? Sono io degno di te?~ ~Le sue mani tremavano;
17        L|       con disprezzo. Un popolo degno di Cesare.~ ~E incominciò
18      LXV|        il licio era un semidio degno di onori e di statue. Cesare
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