IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Breccia di Porta Pia. Plebisciti italiani.
Napoleone III era l'unico sostegno del potere temporale pontificio. Ei l'aveva rialzato dopo che era già caduto nel 1849; lo aveva puntellato nel 1867 colla battaglia di Mentana, allorchè stava per cadere in seguito della presa di Monterotondo. Malgrado tutto ciò, gl'Italiani debbono essere grati alla memoria di lui, perchè il bene a noi ridondato dalla spedizione del 1859 è maggiore dei mali prodotti dalle due spedizioni del 1849 e del 1867. Nondimeno, caduto Napoleone III, non poteva guari tardare, e non tardò di fatti che sedici giorni, la caduta del regno politico dei papi. I preti, oltraggiando Dio e la logica, pretendono che Napoleone III sia stato punito per non aver sostenuto il poter temporale. Perchè piuttosto non dicono punito per averlo fatto durare tanti anni di più che non doveva?
Eravi stato nel 1864 un trattato fra il governo italiano ed il governo francese, nel quale stipulavasi il trasporto della sede del regno d'Italia da Torino a Firenze, e nel quale sembrava implicata la rinuncia dell'Italia alla sua antica capitale Roma. Però il trattato, per questa parte era nullo, perchè iniquo e lesivo del diritto imperscrittibile della nazione Italiana. Infatti il popolo dal 1864 al 1870 chiamò Firenze, con linguaggio militare e scherzevole, la tappa, come per indicare che la vera e durevole meta era Roma.
Perciò nel giorno 8 settembre 1870 si tenne a Bologna, nell'Arena del Pallone, un comizio popolare, che io ebbi l'onore di convocare e di presiedere, nel quale fu per acclamazione votato che, se il governo non adempiva il dover suo di liberare Roma e compire l'unità nazionale, sarebbe un giusto motivo di rivoluzione.
Fortunatamente il governo non mancò al debito suo. Preceduti dalla bandiera a tre colori, bianco rosso e verde, i soldati della Libertà e della Nazionalità Italiana fecero il loro ingresso in Roma per la breccia aperta di fianco alla Porta Pia, nel giorno 20 settembre 1870; triplice e condegno anniversario della battaglia di Salamina, della battaglia di Valmy e della battaglia dell'Alma. I saggi potrebbero dubitare che queste coincidenze siano casuali, se fossero isolate. Il loro ben ordinato esercito, dal quale ho dato un saggio anche in queste pagine, preclude al semplice senso comune la possibilità di credere seriamente che questa sia opera del cieco caso.
Terminò di fatto in quel giorno il governo temporale dei papi. La fine legale di quel governo ed il compimento e corona del grande edifizio dell'Unità politica d'Italia, ebbero luogo per mezzo del solenne e quasi unanime plebiscito dei romani dodici giorni dopo l'ingresso delle truppe nazionali, cioè nel giorno 2 ottobre, ossia 20 settembre giuliano, 1870. Era ancora l'anniversario della battaglia del Volturno, 2 ottobre 1860. Giova conoscere il preciso numero dei voti favorevoli e contrarii che si ebbero nel plebiscito romano e confrontarli con quelli delle altre provincie italiane. Essi furono come mostra il seguente specchio.
Premetto che il plebiscito della Lombardia avvenne nel giorno 8 giugno 1848. Il plebiscito della Toscana, della quale era dittatore Bettino Ricasoli, e quello dell'Emilia, cioè Romagna, ex-ducato di Modena ed ex-ducato di Parma, di cui era dittatore Luigi Farini, avvennero contemporaneamente nei due giorni di domenica e lunedì 11 e 12 marzo 1860. Il plebiscito di Napoli e quello di Sicilia, avvennero pure distintamente, ma nell'identico giorno di domenica 21 ottobre 1860. Si sa che era dittatore, tanto di Sicilia che di Napoli, Giuseppe Garibaldi. Nei due giorni di domenica e lunedì 4 e 5 novembre 1860 vi furono i contemporanei ma separati plebisciti delle Marche e dell'Umbria. Le provincie Venete e Mantova fecero unitamente il lor plebiscito nei due giorni successivi di domenica e lunedì 21 e 22 ottobre 1866; ed infine il plebiscito di Roma e sua provincia fu nel già detto giorno di domenica 2 ottobre 1870.