Cap.

  1       Pre|             vista di fornire massime d’azione a chi vive nel presente,
  2       Pre|              sé o ad altri direttive d’azione nel presente e si arroghi
  3       Pre|             cose del quale patiscono l’azione del tempo ed altre le si
  4       Pre|            stesso modo e di mettere in azione in modo immutato i suoi
  5       Pre|           altro, su questo una propria azione modificatrice; donde segue
  6         I|            separare i due momenti dell’azione e del pensiero e a sistemare
  7         I|              vita, manifestantisi come azione o attuale o semplicemente
  8         I|             termini, provando invece l’azione reciproca dell’una sfera
  9        II|               indefinito concretizza l’azione del pensare. Il pensiero,
 10        II|               recida quella per la cui azione doveva susseguire una sola
 11        II|               sinonimo di esistenza, e azione, secondo il processo del
 12        II|               che non può tollerarne l’azione, e, colpiti dall’evidente
 13        II|               lecito estendere la loro azione o meglio la loro facoltà
 14        II|         conoscere, ogni facoltà la cui azione sia da esse condizionata,
 15        II|       autocoscienza, nella sua duplice azione contemplativa e trascendentale.
 16        II|            autocoscienza alla semplice azione contemplativa. E, nel pensatore,
 17        II|            alcuno possono riguardare l’azione.~ ~ Il circoscrivere le
 18        II|            cognizione, coincidono nell’azione, come in quella che interessa
 19        II|              di attività in genere, di azione in particolare, ogni sfumatura
 20        II|             definire la conoscenza e l’azione come due attività legate
 21        II|             cognizione fenomenica e di azione non elide la nozione di
 22        II|          indubitabile – l’urgenza dell’azione. Questa organizza e sistema
 23        II|                 una conoscenza. Se è l’azione che determina la conoscenza
 24        II|                che possono muovere all’azione, ma il raccogliersi di questi
 25        II|               traducono in impulsi all’azione – è sufficiente ad adempiere
 26        II|                pensa per agire, e nell’azione ritrova la propria identità
 27        II|  determinazioni funzionali o modi dell’azione, in funzione della diversità
 28        II|              determinano in vista dell’azionedonde la eteronomia gnoseologica;
 29        II|      pragmatico, per cui «conoscenza e azione sono… soltanto due aspetti
 30        II|       eventuale od attuale rapporto di azione che intercorre fra noi ed
 31        II|                Questo fattore, che è l’azione, ci dice che la traduzione
 32        II|              tutt’ e due si valgono. L’azione si incarica di mantenere
 33       III|              accolga il principio dell’azione come un criterio della cui
 34       III|           dichiarare il principio dell’azione come una pura ipotesi, che
 35       III|             altra via razionale. Qui l’azione, formulata come il fondamento
 36       III|               ciò che si riferisce all’azione, Bergson non si appella
 37       III|          intuizioni primigenie, ma all’azione giunge come a un dato che
 38       III|            finisce col fare apparire l’azione come un fondamento della
 39       III|                conoscenza attraverso l’azione, ci si vuole opporre a una
 40       III|          rapporto con le esigenze dell’azione, ma in tal caso nulla vi
 41       III|                della coscienza che è l’azione e il comportamento. Al contrario,
 42       III|             come immagine attuale, e l’azione, come potenzialità pragmatica
 43       III|           allora dalla parzialità dell’azione, ossia dal limitato interesse
 44       III|              limitato interesse che un’azione prende per un’intera situazione:
 45       III|            agire, e se parte della sua azione sarà la percezione, questa
 46       III|                 se fra tutti i tipi di azione l’immagine fa suo quello
 47       III|      percezioni, divenute strumenti di azione distanziata nel tempo e
 48       III|             interessare una «virtuale» azione o di esse sulla coscienza
 49       III|             più ricca, dall’altro a un’azione sempre meno determinata,
 50       III|               modi nel compimento dell’azione. Se, di conseguenza, l’indeterminismo
 51       III|             indefinitezza stessa di un’azione, preparatasi attraverso
 52       III|           orienta alla virtualità dell’azione, così come il movimento
 53       III|     manifestazione di una tendenza all’azione e si  solo quando si verifichino
 54       III|            subordinazione ai fini dell’azione, che abbiam visto consentire
 55       III|         manifestazioni di tendenza all’azione, quelle che prima apparivano
 56       III|               di un determinato tipo d’azione. In tal modo, quantunque
 57       III|                modalità complessa dell’azione, come già il dato percettivo
 58       III|             funzioni, una tendenza all’azione, sia per i rapporti che
 59       III|            diversità delle relazioni d’azione, vale a dire le varie o
 60       III|            secondo cui può attuarsi un’azione, richiedono una differenza
 61       III|                cognitive. In]]fatti, l’azione per effettuarsi può seguire
 62       III|            caso, l’esigenza che pone l’azione e che in vista dell’esistenza
 63       III|               agente e il termine dell’azione consente che il mezzo coincida
 64       III|               il mezzo. Ora, se dove l’azione si applica a un solo oggetto
 65       III|            oggetto avremo tanti tipi d’azione quante sono le necessità
 66       III|            oggetto, dove, viceversa, l’azione si attua attraverso una
 67       III|              In questo caso, invero, l’azione per realizzarsi non necessita
 68       III|          ognuna di queste a iniziare l’azione e a proseguirne lo sviluppo.
 69       III|            rapporti nella realtà cui l’azione è rivolta, e con ciò stesso
 70       III|               posizioni del soggetto d’azione rispetto all’oggetto d’azione
 71       III|          azione rispetto all’oggetto d’azione e viceversa, virtualità
 72       III|               è se non un aspetto dell’azione, di fronte alla duplice
 73       III|                di sviluppo di un’unica azione possibile dinanzi all’esistenza
 74       III|               ufficio che le demanda l’azione che non si lascia condizionare
 75       III|           condiziona e le modella, all’azione, deve compiere nei riguardi
 76       III|            contingenza nei rapporti di azione e reazione della coscienza
 77       III|             immediatezza e necessità d’azione e una possibilità e libertà
 78       III|                possibilità e libertà d’azione, sensazione e percezione
 79       III|              posto il presupposto dell’azione, la percezione viene necessariamente
 80       III|               e ampliare le facoltà di azione dell’organismo stesso, si
 81       III|                i quali scorrerà la sua azione sulle cose. L’intelligenza
 82       III|               sua ragion d’essere nell’azione, e, viceversa, l’azione
 83       III|           nell’azione, e, viceversa, l’azione diviene il primo principio
 84       III|               di esercitare la propria azione senza esser costretto ad
 85       III|      realizzazione a quegli inviti all’azione costituiti ./. dalla percezione,
 86       III|               una serie di modalità di azione che costituiscono i vari
 87       III|                cui la volontà tesa all’azione tenta di trasformare gli
 88       III|              uno dei sistemi con cui l’azione può essere attuata, e perciò
 89       III|                la coscienza, in quanto azione, tenta di inserirsi e di
 90       III|               si offrono per diventare azione vissuta. Solo sotto questo
 91       III|                possibilità nel campo d’azione dell’individuo vivente,
 92       III|                costruzione di organi d’azione artificiali che siano il
 93       III|           prolungamento degli organi d’azione naturali e biologici, e
 94       III|            unificazione in vista di un’azione deve aver luogo grazie a
 95       III|             del reale non interessaazione possibile né azione per
 96       III|       interessa né azione possibileazione per macchina o per strumento
 97       III|               universo il centro di un’azione che ha tratto origine dai
 98       III|               desse ./. degli organi d’azione esterni ed accessori se
 99       III|                strumenti artificiali d’azione è lecita alla condizione
100       III|               di essa una virtualità d’azione, una volta cioè che la percezione
101       III|            rappresenta lo scarto fra l’azione necessaria immediata e attuale
102       III|                immediata e attuale e l’azione per scelta, fondata sul
103       III| indeterminatezza che viene offerto all’azione di un essere vivente. L’
104       III|               sufficiente appiglio all’azione, in quanto essa di tutti
105       III|       suscitare e ad avviare il tipo d’azione, ma rinserra ancora celati
106       III|                montare il meccanismo d’azione, sia che tale meccanismo
107       III|                finalità di strumento d’azione. Come l’intelligenza, tesa
108       III|             oggetto che ne interessa l’azione.~ ~ Al disotto della necessità
109       III|            situazione attuale tesa all’azione, ossia alla sua asserzione
110       III|      applicazione e degli strumenti di azione: il che sarebbe caratteristico
111       III|             stati psicologici, quali l’azione istintiva e sonnambolica,
112       III|              assenza di un margine fra azione virtuale e azione reale
113       III|          margine fra azione virtuale e azione reale elidono la necessità
114       III|              completa adeguazione dell’azione allo schema rappresentato
115       III|              schema rappresentato dell’azione stessa, fino a che punto
116       III|           eventuale preparazione di un’azione successiva – e quella di
117       III|    rappresentazione per il fatto che l’azione è immediatamente determinata?
118       III|              sé come oggetto teso a un’azione su altri oggetti, a un’azione
119       III|          azione su altri oggetti, a un’azione la quale non è né compiuta
120       III|               come facoltà di scelta e azione, conformata a libertà. Il
121       III|              pone una correlazione fra azione automatica e incoscienza
122       III|            dove fra rappresentazione d’azione e compimento d’azione non
123       III|                d’azione e compimento d’azione non si divario né
124       III|               dinanzi a un impulso all’azione si delineano una molteplicità
125       III|                molteplicità di piani d’azione tutti ugualmente possibili
126       III|               alla realizzazione di un’azione indipendentemente da alcun
127       III|            virtualità o richiamo ad un’azione il cui compimento dipende,
128       III|                strumenti artificiali d’azione, manipolazioni e spostamenti
129       III|                al tempo stesso, come l’azione, l’edificio della sensorialità
130       III|            punto di applicazione di un’azione virtuale, e dell’intelligenza
131       III|                strumento artificiale d’azione, quanto il fatto stesso
132       III|              coscienza uno strumento d’azione, uno degli utensili che
133       III|               cioè agli altri mezzi di azione. Ritenere che l’intendimento
134       III|           vivere secondo certe forme d’azione, è logico che la posizione
135       III|              del reale alle esigenze d’azione di quella parte del tutto
136       III|               e prolunghino i poteri d’azione di quei ./. meccanismi che
137       III|           termini generalissimi, come «azione» ad esempio, egli non ci
138       III|                che l’introduzione dell’azione come principio della conoscenza
139       III|      applicazione – del principio dell’azione consente, infatti, al campo
140       III|                e non limita la propria azione alla coscienza, ma l’estende
141       III|             necessaria del principio d’azione sotteso alla facoltà.~ ~
142       III|               stato virtuale la nostra azione sulle cose, per noi non
143       III|              accingiamo a realizzare l’azione e a tradurla in un contatto
144       III|              distaccare dal piano dell’azione e divenire facoltà atta
145       III|              di costruire strumenti di azione. Cogliamo qui quello che
146       III|             equazione fra situazione e azione, anzi costituisce il divario
147       III|               divario che corre fra un’azione attualmente e meccanicamente
148       III|           meccanicamente compiuta e un’azione il cui compimento vien rimandato
149       III|     rappresentazione e la tendenza all’azione. E poiché la coscienza è
150       III|            essenzialmente tendente all’azione, la percezione sarà sempre
151       III|            tendenzialmente rivolta all’azione e destinata a introdurre
152       III|              sistemazione dei dati e l’azione compiuta, anzitutto perché
153       III|              perché il compimento dell’azione è libero di scegliere fra
154       III|   inadeguatezza fra il compimento dell’azione e la struttura formale,
155       III|          formale, fra l’attualità dell’azione e l’introduzione dell’intelligibile.
156       III|               fra l’intelligibile e un’azione che si pone come tendenza.
157       III|            pragmatico siffatto che all’azione, più o meno complessa, si
158       III|               pluralità in vista di un’azione, la cui costante variabilità
159       III|                struttura in vista dell’azione, deve aver trovato nelle
160       III|        pragmatico, ciò significa che l’azione e reazione reciproca di
161       III|            intelligibile. L’unità dell’azione che ne risulta è il frutto
162       III|           pragmatica e non si può dare azione senza un rapporto immediato
163       III|         delinea la forma generale dell’azione sulle cose, l’altra, la
164       III|          sottostare alle esigenze dell’azione. La relatività, allora,
165       III|         possibilità che al rapporto di azione consentiva la materia stessa.
166       III|   considerazione generale, che fa dell’azione il motivo della conoscenza,
167       III|               reazione dal movimento d’azione. A tale complicazione organica
168       III|                movimento, concessa all’azione dell’essere vivente, sia
169       III|             fra l’oggetto che spinge l’azione e le possibili vie che l’
170       III|               e le possibili vie che l’azione si trova aperte dinanzi.
171       III|           coscienza nell’esigenza dell’azione, convertendola tuttavia
172       III|        esperienza e dai risultati dell’azione. Questa aderenza si rivela
173       III|              passando dalla sfera dell’azione alla sfera della contemplazione,
174       III|              interessano una possibile azione del corpo sulla materia:
175       III|           resta legato alle forme dell’azione, alle esigenze cioè che
176       III|               schemi che interessano l’azione a ciò che con l’azione non
177       III|               l’azione a ciò che con l’azione non ha nulla che fare, il
178       III|                risalire dal piano dell’azione al piano della contemplazione,
179       III|             essenziale dalla varietà d’azione cui sono sovraordinati.
180       III|         appunto in quanto è volto a un’azione reale o possibile sulle
181       III|           pratica che si esplica con l’azione, la coscienza allora diviene «
182       III|            allora diviene «sinonimo di azione reale e di immediata efficacia». «
183       III|             compito di presiedere a un’azione e di illuminare una scelta».
184       III|     riferendola alla medesima legge di azione. La coscienza è pari ad
185       III|         impulso all’agire, una forza d’azione. Se vivere significa stringere
186       III|            coestensiva alla frangia di azione possibile che circonda l’
187       III|               possibile che circonda l’azione reale; è sinonimo di inventività
188       III|               nostra coscienza verso l’azione sembra essere la legge fondamentale
189       III|                organi, è di sua natura azione, azione tesa ora a soddisfare
190       III|                è di sua natura azione, azione tesa ora a soddisfare bisogni
191       III|               che, se al vertice sta l’azione, sia quella che si viene
192       III|               non può distaccarsi dall’azione, bensì sull’azione preme,
193       III|                dall’azione, bensì sull’azione preme, all’azione tende,
194       III|           bensì sull’azione preme, all’azione tende, nell’azione si contrae.
195       III|                 all’azione tende, nell’azione si contrae. Anche quando
196       III|             abbandonando il piano dell’azione e ascendendo alla sfera
197       III|               movimento e il movimento azione, la coscienza tende senza
198       III|            quelli che si prolungano in azione compientesi. La sua realtà
199       III|        meccanismi di cui si vale per l’azione; non determina di conseguenza «
200       III|                che valgono a rendere l’azione sempre più rispondente al
201       III|               conoscenza orientata all’azione, le posizioni vengono rovesciate
202       III|     utilitaristico di presiedere a una azione o di illuminare una scelta,
203       III|      facilitare un particolare tipo di azione. La concezione precedente
204       III|     contingenza o la immediatezza dell’azione. Nel primo caso la coscienza
205       III|               disinteressati che con l’azione attuale non hanno alcun
206       III|           della vita che è una legge d’azione, si sottrarranno alla luminosità,
207       III|                di scelta in vista dell’azione, ./. si sottraggono al suo
208       III|               in direzione opposta all’azione, ma che perdono il loro
209       III|                 e quindi orientata all’azione, rendersi solidale ./. col
210       III|           coscienza e la contingenza d’azione: ma se questa appare intrinseca
211       III|           potrà dirsi occasionata dall’azione, nel senso però che, quando
212       III|             alla scelta in vista di un’azione non toglie nulla alla natura
213       III|               e di mezzi orientati all’azione, sia soprattutto perché
214       III|               reciproco e la reciproca azione dei termini costitutivi,
215        IV|             fra le cose in vista di un’azione virtuale o complicata su
216        IV|           quanti fra essi riguardano l’azione; gli eventuali, di conseguenza,
217        IV|        funzione di un orientamento all’azione, reca in sé implicita la
218        IV|          coscienza, che si orienta all’azione e che di conseguenza è animata
219        IV|        conoscenteoggetto termine di azione, aggiungendosi l’altro di
220        IV|           prepararci a una determinata azione in vista di particolari
221        IV|              momento che il rapporto d’azione non è in grado di attuarsi
222        IV|       originano da quella tendenza all’azione che costituisce il vincolo
223        IV|              l’indice di un rapporto d’azione fra noi e le cose; d’altra
224        IV|             può essere subordinato all’azione e affidarsi a un apprendimento
225        IV|            alla coscienza, figlia dell’azione ed interprete dell’azione.
226        IV|              azione ed interprete dell’azione. Ma, quando ci si voglia
227        IV|         interpretazione, passando dall’azione alla contemplazione, conviene
228        IV|            corrente del bisogno e dell’azione ./. quotidiana, per ciò
229        IV|               conoscenza orientata all’azione e, rivelando nell’atteggiamento
230        IV|              di cui risulterà dotata l’azione dell’intelligenza sulle
231        IV|                a un particolare tipo d’azione. Un’azione complessa richiede
232        IV|          particolare tipo d’azione. Un’azione complessa richiede per attuarsi
233        IV|                concezione intera.~ ~ L’azione, con il suo condizionamento
234        IV|         richiesto dalle necessità dell’azione, la falsità, dall’altro,
235        IV|            dagli schemi impostile dall’azione, almeno nei riguardi di
236        IV|               riguardi di ciò su cui l’azione non viene esercitata, ma
237        IV|              conformati ad esigenze di azione e di pratica e quindi destinati
238        IV|             Quando meditiamo la nostra azione sulle cose, attendiamo che
239        IV|               quelle della vita e dell’azione, non è dato dall’esperienza,
240        IV|               possibilità di reciproca azione fra lo spirituale e il materiale,
241        IV|              sia di modificazione e di azione concreta di quello su questo.
242        IV|               fede che guida la comune azione. Per tal modo gli si impone
243        IV|               da un movente pratico di azione, si fa della coscienza un
244        IV|         metodico dell’orientamento all’azione, anzi una sua restrizione
245        IV|           presupposizione, che fa dell’azione la condizione della conoscenza,
246         V|           conoscenza il principio dell’azione, ./. come orientamento fondamentale,
247         V|            punto di contatto né con un’azione virtuale né con un’azione
248         V|              azione virtuale né con un’azione complicata, anche se i risultati
249         V|        perpetuare la vita attraverso l’azione. Se tutto ciò che vien compiendo
250         V|              tempo stesso conoscenza e azione, in quanto atta a conoscere
251         V|        destinati ad entrare in nessuna azioneimmediata né posticipata,
252         V|             oltrepassare il piano dell’azione, l’intelligenza non è in
253         V|           continuamente la soglia dell’azione per portarsi nella speculazione.
254         V|               la conoscenza legata all’azione come due differenti aspetti
255         V|              conoscenza è un modo dell’azione e nell’unità psico-fisica
256         V|           traduce alla superficie nell’azione e in profondo nelle tre
257         V|       orientamento della coscienza all’azione, sia la polarità ontologica
258         V|          impostole dal suo tendere all’azione, in uno dei suoi modi, ma
259         V|                uno scopo, che impone l’azione, e dell’esistenza di un
260         V|            punto di applicazione per l’azione stessa; sia le altre concernenti
261         V|            cognizione in funzione dell’azione, comporta già una asserzione
262         V|              coscienza una funzione di azione racchiuda al tempo stesso
263         V|              conseguenza una qualunque azione su quello dei distinti,
264         V|            tempo faccia sentire la sua azione, dovunque ci sia uno scorrere
265         V|             partipunti ma solo una azione, una mobilità. Ma poiché
266         V|                un reciproco rapporto d’azione e di conoscenza.~ ~ Con
267         V|                guidare e di dirigere l’azione del corpo, tesa quindi alla
268         V|              riempire.~ ~ La reciproca azione e reazione si concretizzano
269         V|               su di essa e subendone l’azione, riveste forme concrete
270         V|             ricollegare l’organico all’azione concreta dello spirito sulla
271         V|               sé l’oggetto, termine di azione, erigendo a legge universale
272         V|       argomento di una applicabilità e azione reciproca e quindi di una
273         V|              sulla condizionalità dell’azione, rivela poi con l’assunzione
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