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Alfabetica [« »] benissimo 4 bensí 1 bensì 13 bergson 272 bergsoniana 1 bergsoniano 3 bergsonismo 1 | Frequenza [« »] 278 stesso 276 oggetto 273 azione 272 bergson 272 esistenza 258 tempo 257 più | Giordano Bruno Cavagna La dottrina della conoscenza in Enrico Bergson Concordanze bergson |
Cap.
1 Pre| della conoscenza di Enrico Bergson e nell’esporre i risultati 2 Pre| me stesso, la teoria di Bergson e le teorie fondamentali 3 Pre| colpito nella dottrina di Bergson e perché mai ho finito per 4 Pre| Ma ciò che stupisce in Bergson è l’appello fatto all’intuizione; 5 Pre| intuizione dell’insetto che Bergson vuole ./. additare al’uomo; 6 Pre| additare al’uomo; anche Bergson s’accorge della differenza 7 Pre| questioni contemporanee a Bergson e spingevano le radici nel 8 Pre| trascendentalità, dati che Bergson ritrovava in sé in quanto 9 Pre| che anima ogni uomo e che Bergson ritrovava in sé come individuo 10 Pre| dalle pagine scritte da Bergson.~ ~ ~ ~Bologna, 4 dicembre 11 I| comprensione di ciò che Bergson fece per «sistemare» la 12 I| problematica della conoscenza in Bergson non può, di conseguenza, 13 I| una domanda: il sistema di Bergson – perché in lui è senz’altro 14 I| porterebbe a scrivere il nome di Bergson nella classe di coloro che, 15 I| conoscere. Nessuna opera di Bergson sembra specificamente dedicata 16 I| quello di Kant, e la mente di Bergson si è affaticata un bel po’ 17 I| pervade l’edificio eretto da Bergson, non basta cercare il più 18 I| un certo momento si vede Bergson nell’assoluta necessità 19 I| un campo gnoseologico in Bergson. Il che ci riporta ancora 20 I| implicitamente, come valida, Bergson sceglie una terza via che 21 I| di ignoranza.~ ~Vi è in Bergson un desiderio inesausto di 22 I| molle nella coscienza di Bergson. Sotto l’urto della prima 23 I| manipola questo materiale. Bergson è, però, dal bel principio 24 I| queste le intenzioni di Bergson, a questa coerente metodica 25 I| del conoscere assume in Bergson. La relazione fra chi conosce 26 I| è colto dal pensiero di Bergson, innalzato a sistema. Considerando 27 I| La filosofia – ci dice Bergson - può essere soltanto uno 28 I| svolgimento del pensiero di Bergson, che si presenta con la 29 I| catalogazione la composizione – e Bergson è uno di questi – non si 30 I| metodi fondamentali, cui Bergson ha voluto ricondurre le 31 I| medesimezza dei risultati, Bergson si chiede se tale inadeguatezza 32 I| primo passo, quindi, di Bergson per porre le basi di un 33 I| quando si pretenda – afferma Bergson – di muovere da quello che 34 I| si comprende da parte di Bergson la premessa di condurre ./. 35 I| spazio e nel tempo.~ ~Ora, a Bergson, convinto di aver rilevato 36 I| natura?~ ~ Nella critica che Bergson muove in parecchi punti 37 I| affermare che la filosofia di Bergson è anzitutto una filosofia 38 I| non sorge nel pensiero di Bergson come fatto immediato e primario, 39 I| della psicologia. ./. Non è Bergson il filosofo che abbia fatto 40 I| nulla o servono a tutto. Bergson, invece, giunge al suo problema 41 I| che gli attacchi mossi da Bergson ai filosofi della conoscenza 42 I| reale in sé. In tal modo Bergson, nel momento stesso in cui 43 I| trascende la seconda. Ora Bergson si sente sicuro di poter 44 I| metafisica.~ ~ Dal momento che Bergson da un lato vuole approfondire 45 I| comprendere un’affermazione di Bergson stesso, la quale, tolta 46 I| psicologia nel pensiero di Bergson.~ ~Non per caso, né per 47 I| coscienza, la teoria di Bergson ingrossa fino ad annettersi 48 I| soffermarsi a definire ciò che per Bergson rappresenta la psicologia 49 I| fondamentali, la psicologia di Bergson per la sua funzione speculativa 50 I| argomenti importantissimi per Bergson, dell’essenza della coscienza, 51 I| dualismo a proposito di Bergson sia dato parlare, si tratterà 52 I| automatismo cosciente esercitò su Bergson: ma alcune sue spiegazioni, 53 I| quantità verrà trattato da Bergson e risolto in funzione della 54 I| dottrina della conoscenza di Bergson, non si possa costruire 55 I| qualcosa di pacifico per Bergson, qualcosa che era nel suo 56 I| tutte le conseguenze che Bergson trae da questa descrizione 57 I| questo, secondo me, quel che Bergson ha creduto di aver colto 58 I| gnoseologico, eretto a metodo, di Bergson, se non [[si]] coglie lo 59 I| è tanto vacillante che Bergson deve fare appello a un nuovo 60 II| grado. E tale è l’assunto di Bergson. Di conseguenza, la condizione 61 II| in questo modo sembra a Bergson che gli si offra il destro 62 II| dall’instabilità - come Bergson – conservi il sistema di 63 II| Ora, anche la posizione di Bergson offre premesse adeguate 64 II| orientarne la direzione. Bergson, invece, riconosce l’inutilità 65 II| della trascendentalità, a Bergson non restano che due vie 66 II| molteplicità fenomenica. Bergson pone a fondamento della 67 II| verità, lo sforzo compiuto da Bergson al fine di allacciare le 68 II| ravvisare nella dottrina di Bergson un tentativo di scostarsi 69 II| non ricevere.~ ~Dunque, Bergson raccoglie il presupposto 70 II| e oggetto di ragione.~ ~Bergson, in quanto coglie come indice 71 II| differenti facoltà.~ ~In Bergson, al contrario, la coscienza 72 II| approfondire le ragioni per cui in Bergson non si può definire la cognizione, 73 II| dell’una e delle altre. Ma Bergson non ha da inserire nulla 74 II| molteplicità fenomenica. Bergson pone a fondamento della 75 II| lo sforzo, compiuto da Bergson, al fine di allacciare le 76 II| ravvisare nella dottrina di Bergson un tentativo di scostarsi 77 II| può essere superato.~ ~ Bergson, allorché nella sua opera 78 II| giàlo si è detto – anche Bergson si prefigga di dare soluzione 79 II| L’appello invece di Bergson a quel che, pur coinvolgendo 80 II| dello stesso pensiero. Anche Bergson muove dal pensiero: ma nella 81 II| usare un’espressione cara a Bergson - contemplare. Per questo 82 II| che li convalidi.~ ~ In Bergson, al contrario, si ritrova 83 II| In tal modo la concepisce Bergson. Di conseguenza, se l’uomo 84 II| pragmatico. Il fenomeno, per Bergson, media fra l’oggetto e la 85 II| dottrina della conoscenza di Bergson: che se poi o che ci si 86 II| indirizzo pragmatico sembra a Bergson l’unico atto a fornire premesse 87 II| soluzione. Tale è la certezza di Bergson. ./. 88 III| presentano delle immagini, che Bergson indica indifferentemente 89 III| l’immagine attualizzata, Bergson applica, in quanto fattori 90 III| Non si può certo dire che Bergson accolga il principio dell’ 91 III| neppure si può trovare in Bergson un elenco di osservazioni 92 III| di classe il discorso di Bergson. Eppure non mancano tracce 93 III| si riferisce all’azione, Bergson non si appella né a lumi 94 III| tendenza insita nell’animo di Bergson a togliere qualunque confine 95 III| il cardine del sistema di Bergson, ma un punto realmente rivoluzionario 96 III| non sono certo venute a Bergson dal suo bisogno di dar pace 97 III| cui la coscienza conosce, Bergson ebbe la facoltà geniale 98 III| consentono di scoprire in Bergson un inamovibile punto di 99 III| volte s’è visto, l’animo di Bergson non è per nulla soddisfatto 100 III| autosufficienza.~ ~ Ora - afferma Bergson – reputare atti disinteressati 101 III| noi». L’argomentazione di Bergson è, in fondo, più semplice: 102 III| teoria della conoscenza di Bergson.~ ~ La teoria che fa della 103 III| indubitabile: di ciò si accorge Bergson, e la sua costruzione muove 104 III| stabilire dei rapporti».~ ~ Bergson con ciò rimarrebbe aderente 105 III| relazione. L’istinto – secondo Bergson – rappresenta il primo modo 106 III| È certo, tuttavia, che Bergson per poter rimanere aderente 107 III| funzione pragmatica libera Bergson dal bisogno sia di indagine 108 III| pragmatica. Ma Bergson è un animo vigile e attento, 109 III| di tutta la filosofia di Bergson: capire le cose significa 110 III| fenomeni coscienti.~ ~ Che Bergson ci abbia dato un’esatta 111 III| coscienza. D’altra parte, Bergson non avrebbe potuto darci 112 III| generale della sistematica di Bergson, consistente nella costante 113 III| affrontata e risolta da Bergson per altra strada, senza 114 III| della coscienza è che per Bergson essa doveva in fondo esser 115 III| al fattore coscienza è da Bergson impostato secondo termini 116 III| due passi particolarmente Bergson s’interessa dell’inconscio 117 III| Questo il ragionamento di Bergson. Che proprio tutto fili 118 III| relativizzare. D’altra parte, che Bergson abbia in sé posto in chiara 119 III| ipostasi di slancio vitale che Bergson farà dello psichico, non 120 III| schemi di intendimento che Bergson è sempre stato pronto a 121 III| psicologica inconscia serve a Bergson non solo alla sua descrizione 122 III| sui vari ragionamenti che Bergson compie a proposito dell’ 123 III| significato e sul valore che Bergson s’impegna ad attribuire 124 III| detto, si capisce subito che Bergson non appartiene alla schiera 125 III| pragmatiche. Quello che porta Bergson a distinguere e a contrapporre 126 III| dire, nel linguaggio di Bergson, assegnare al primo quella 127 III| intelligenza non può essere per Bergson un fuoco acceso dalla sensazione 128 III| logico che la posizione di Bergson tenda ad avvicinarsi al 129 III| completezza, l’interpretazione di Bergson dell’intelligenza si pone 130 III| manifestazione tipicamente umana cui Bergson fa sempre capo ogni volta 131 III| verbo, attesta, secondo Bergson, della naturalità con cui 132 III| ostacoli; resta stabilito, per Bergson, questo che l’intelligenza 133 III| teorica ed astratta dataci da Bergson stesso: anzitutto, perché 134 III| esistenza al rapporto formale. E Bergson, invero, convalida quanto 135 III| che si potrebbero, secondo Bergson, allegare per qualunque 136 III| in realtà, interessa a Bergson è di fare dell’intelligenza 137 III| pragmatica, così come l’ha usata Bergson, non si libera affatto dal 138 III| coscienza. In tal modo, Bergson viene a trovarsi in un dualismo 139 III| farla essere quello che è. E Bergson, certo, non dice mai questo, 140 III| conseguenza, il dibattersi di Bergson fra una posizione di relativismo, 141 III| il suo preteso innatismo, Bergson potrebbe risponderci che 142 III| descrizione dell’intelletto Bergson raggiunge, ad una ad una, 143 III| parlare con il linguaggio di Bergson, come quella in cui esse 144 III| In tal modo, sostiene Bergson, molti insolubili risulteranno 145 III| proprio dell’intelligenza. Bergson stabilisce in tal modo la 146 III| provare che la filosofia di Bergson non si chiude in un limitato 147 III| filosofia.~ ~ Sembra, dunque, a Bergson che un vincolo allacci la 148 III| che impone ciò che, per Bergson, è reale contatto dello 149 III| degli stati psichici in Bergson, riesce difficile restringere 150 III| di fenomeni.~ ~Ma quando Bergson dall’introduzione della 151 III| svolta in tutte le opere di Bergson, dall’Essai al Matière, 152 III| richiamiamo l’immagine, che Bergson per ben due volte offre 153 III| Questo è il senso di ciò che Bergson intende quando parla di « 154 III| questa seconda possibilità, Bergson prosegue nell’Evolution 155 III| principio di causalità.~ ~ Bergson è convinto che la coscienza, 156 III| incessantemente rinasce e che Bergson persegue e combatte in tutta 157 III| quanto dev’essere attuale. Bergson invece dimostra che, se 158 III| indice della qualità. Per Bergson si tratta di ricercare se 159 III| che viene scoperta – per Bergson sarà il ricordo – resta 160 III| all’atto. Ora, quantunque Bergson affermi recisamente che 161 III| della cognizione. Quando Bergson ritiene la conoscenza, in ./. 162 III| conquiste del pensiero di Bergson significa ridurre il suo 163 III| coincidenze, le conquiste del Bergson si ridurrebbero a due: alla 164 III| comprendere come la filosofia di Bergson voglia essere un criticismo 165 IV| sviluppo del pensiero di Bergson attraverso le manifestazioni 166 IV| legge inevitabile e che Bergson tenterebbe eludere quando 167 IV| sempre la questione, che Bergson fa propria, se a Kant e 168 IV| qualifica come rapporto. Bergson, nonostante alcune apparenze 169 IV| possibile l’impostarlo.~ ~ In Bergson, al contrario, come abbiamo 170 IV| conoscere.~ ~ Per questo appunto Bergson prende le mosse da un problema 171 IV| Nelle sue argomentazioni Bergson appare animato dalla volontà 172 IV| XVI e XVII, ritornano in Bergson e impongono da una parte 173 IV| delle quantità oggettive.~ ~ Bergson, che, come vedremo più oltre, 174 IV| conoscenza, qual è intesa da Bergson, e si richiami le definizioni 175 IV| quale la gnoseologia di Bergson conserva intatto il suo 176 IV| osservazioni da farsi.~ ~ Anzitutto Bergson sembra muovere da un relativismo 177 IV| che viene introdotta da Bergson attraverso l’intuizione 178 IV| mondo contrappostole.~ ~ Bergson riconosce quale importanza 179 IV| dato perciò rinvenire in Bergson una vera e propria metodologia 180 IV| quando si presuma – come Bergson – di possedere il criterio 181 IV| proposito del sistema di Bergson, si può ancora parlare di 182 IV| originalità della posizione di Bergson. Lo studio della logica, 183 IV| senza posa. Il metodo di Bergson, al contrario, vuol fare 184 IV| che l’interpretazione di Bergson, quando la si colga sotto 185 IV| La definizione, data da Bergson, del negativo può comprendersi 186 IV| primo».~ ~Ma l’interesse di Bergson è teso a ritrovare la relazione 187 IV| procedimento analitico di Bergson, diretto all’indagine sui 188 IV| pensiero al reale. È certo che Bergson coglie questo aspetto positivo, 189 IV| generica e che - secondo Bergson - si insinua con sottigliezza 190 IV| conoscere. L’argomentazione di Bergson in ./. linee succinte può 191 IV| quando vi venga adottata. Per Bergson è incontrovertibile che 192 IV| è l’esempio addotto da Bergson - consta di due modi, il 193 IV| conseguenze, cercate da Bergson a sostegno della sua dottrina 194 IV| il compito, impostosi da Bergson, di ricercare se nella posizione 195 IV| necessariamente - secondo Bergson - fondare le singole teorie 196 IV| virtuale o intellettiva, a Bergson si impone di svuotarla di 197 IV| della metafisica. ./. Perciò Bergson crede di poter trovare al 198 IV| Concludendo, i problemi che Bergson incontra via via che procede 199 IV| di vista, il pensiero di Bergson può considerarsi come la 200 IV| intendimento, la quale da Bergson viene introdotta come problema 201 IV| psicologica, che mai viene meno a Bergson, che lo spirito sia il principio 202 IV| fondamento della gnoseologia di Bergson, come quello che stabilisce 203 V| sottesi alla filosofia di Bergson, l’uno dei quali costituisce 204 V| limitazione e l’ausilio. Quello di Bergson è dapprima un realismo gnoseologico, 205 V| un’aporia della visione di Bergson, è tuttavia, almeno, una 206 V| Pagine su pagine affianca Bergson per delineare la natura 207 V| tutto ciò che vien compiendo Bergson è atto di coscienza e se 208 V| distruggerla. In primo luogo, Bergson non ha mai negato che in 209 V| rappresentante, tale operazione Bergson ha sempre ammesso esistente 210 V| vivente, nell’intelligenza Bergson vede una ragnatela di rapporti 211 V| D’altra parte, è vero che Bergson ammette una funzione speculativa 212 V| di distinti si fanno per Bergson le cose e la vita, di modo 213 V| potrebbesi sceverare quel che in Bergson è psicologia da ciò che 214 V| per tutte le cose.~ ~ Ma Bergson rovescia i termini e dall’ 215 V| pensiero l’essere concede a Bergson di trattare l’uno di essi, 216 V| teoria della conoscenza di Bergson alla premessa metodologica 217 V| principio del pensiero di Bergson.~ ~ Data quindi la sfiducia 218 V| opportuno qui seguire il Bergson nelle progressive precisazioni, 219 V| valutazione di quel che in Bergson è l’intuizione: perché in 220 V| intuizione, qual è veramente in Bergson, e quale è assunta da lui 221 V| inderogabile dell’orientamento di Bergson. Soltanto da essa trae spunto 222 V| retrospettiva, afferma più volte Bergson. Ora, questa cognizione 223 V| fa difetto all’intuito di Bergson, lo distacca dalle interpretazioni 224 V| grado del conoscere: in Bergson non c’è questa idea del 225 V| rappresentazione, perché, - si chiede Bergson – proseguire l’indagine 226 V| alcuna.~ ~ Sembrerebbe che Bergson qui voglia giustificare 227 V| almeno umana. Non appena Bergson, pur avendo stabilito la 228 V| ricollegano l’intuizione di Bergson alla intuizione mistica 229 V| lascia nell’ombra quel che in Bergson vi è di veramente ingiustificabile 230 V| durata. Si descriverà con Bergson la durata come un complesso 231 V| raffigurazioni simboliche, cui Bergson ricorre, non ci interessano; 232 V| numerose affermazioni di Bergson, che il tempo va vissuto 233 V| spazialità. Nonostante che Bergson proclami che del movimento 234 V| Si comprende quindi come Bergson, applicando il medesimo 235 V| filosofica in generale, Bergson vuol colpire non l’atteggiamento 236 V| scienza. Le deduzioni, che Bergson trae dal principio che il 237 V| condizioni e le finalità? Quando Bergson, discorrendo del contatto 238 V| immanenza. In ciò che vive, Bergson vede il materiale ricondotto 239 V| certe affermazioni, già di Bergson, misconoscendone i presupposti. 240 V| terza opera speculativa di Bergson ritrova a proprio sostrato 241 V| biologica vi è un vacuo, che Bergson sorpassa con l’erezione 242 V| concezione biologica di Bergson nell’orizzonte di un vero 243 V| conoscere. Quando infatti Bergson ci dice che teoria del conoscere 244 V| a tutti gli schemi, che Bergson chiama «preesistenti», relativamente 245 V| esattezza -, che cosa intenda Bergson per dilatazione e fino a 246 V| immediato, che è ciò che Bergson chiama intuizione. Non importa 247 V| intuizione. Non importa che Bergson accenni a una somiglianza [[ 248 V| L’intuizione dunque è per Bergson conoscenza della cosa in 249 V| tutto lo svolgimento di Bergson, il supremo criterio della 250 V| che]]~ ~se per metafisica Bergson intende kantianamente la 251 V| osservi, il procedimento di Bergson qui appare sotto un certo 252 V| ed è memoria per la vita, Bergson fa il primo principio, l’ 253 V| pensiero a quei termini cui Bergson si oppone recisamente. Non 254 V| servirci dell’espressione di Bergson –ritrova in sé universalmente 255 V| ripresenta il problema, che Bergson crede di aver superato con 256 V| alcunché di altro da sé. Se in Bergson non si parla più di un pensiero, 257 V| parlare di uno psicologismo di Bergson, anche se la sua psicologia 258 V| psicologico. Ma per far ciò Bergson dovrà ricorrere a un prestito 259 V| generale del pensiero di Bergson, perché la sua appare meno 260 V| estesa, del cui concetto Bergson si serve nel Matière per 261 V| estensione discontinua. In Bergson, al contrario, questo concetto 262 V| speculativo – tra l’altro da Bergson ben rilevata – di fare della 263 V| primo dell’intuizione di Bergson, non dobbiamo soffermarci 264 V| uno sforzo di precisazione Bergson voglia definire l’intuito, 265 V| Affermando questo, Bergson si ripone nel flusso del 266 V| Che cosa resta allora a Bergson da fare se non postulare 267 V| anti-intellettualismo in Bergson, oppure conservare all’intuizione 268 V| parola delle relazioni che Bergson crede di poter stabilire 269 V| pieno diritto affermare Bergson, ma che da questa polarità 270 V| vede, è un problema che Bergson stesso pone entro i limiti 271 V| dichiarazioni, l’intuizione è in Bergson meno un apriori assunto 272 V| priori. Con ciò quindi quando Bergson si appella all’intuizione