Cap.

  1       Pre|            della conoscenza di Enrico Bergson e nell’esporre i risultati
  2       Pre|               me stesso, la teoria di Bergson e le teorie fondamentali
  3       Pre|             colpito nella dottrina di Bergson e perché mai ho finito per
  4       Pre|                Ma ciò che stupisce in Bergson è l’appello fatto all’intuizione;
  5       Pre|           intuizione dell’insetto che Bergson vuole ./. additare al’uomo;
  6       Pre|               additare al’uomo; anche Bergson s’accorge della differenza
  7       Pre|             questioni contemporanee a Bergson e spingevano le radici nel
  8       Pre|            trascendentalità, dati che Bergson ritrovava in sé in quanto
  9       Pre|             che anima ogni uomo e che Bergson ritrovava in sé come individuo
 10       Pre|               dalle pagine scritte da Bergson.~ ~ ~ ~Bologna, 4 dicembre
 11         I|               comprensione di ciò che Bergson fece per «sistemare» la
 12         I|      problematica della conoscenza in Bergson non può, di conseguenza,
 13         I|            una domanda: il sistema di Bergson – perché in lui è senz’altro
 14         I|      porterebbe a scrivere il nome di Bergson nella classe di coloro che,
 15         I|           conoscere. Nessuna opera di Bergson sembra specificamente dedicata
 16         I|         quello di Kant, e la mente di Bergson si è affaticata un bel po’
 17         I|          pervade l’edificio eretto da Bergson, non basta cercare il più
 18         I|              un certo momento si vede Bergson nell’assoluta necessità
 19         I|              un campo gnoseologico in Bergson. Il che ci riporta ancora
 20         I|          implicitamente, come valida, Bergson sceglie una terza via che
 21         I|               di ignoranza.~ ~Vi è in Bergson un desiderio inesausto di
 22         I|              molle nella coscienza di Bergson. Sotto l’urto della prima
 23         I|            manipola questo materiale. Bergson è, però, dal bel principio
 24         I|               queste le intenzioni di Bergson, a questa coerente metodica
 25         I|               del conoscere assume in Bergson. La relazione fra chi conosce
 26         I|               è colto dal pensiero di Bergson, innalzato a sistema. Considerando
 27         I|                La filosofia – ci dice Bergson - può essere soltanto uno
 28         I|           svolgimento del pensiero di Bergson, che si presenta con la
 29         I|     catalogazione la composizione – e Bergson è uno di questi – non si
 30         I|              metodi fondamentali, cui Bergson ha voluto ricondurre le
 31         I|            medesimezza dei risultati, Bergson si chiede se tale inadeguatezza
 32         I|               primo passo, quindi, di Bergson per porre le basi di un
 33         I|          quando si pretendaafferma Bergson – di muovere da quello che
 34         I|              si comprende da parte di Bergson la premessa di condurre  ./. 
 35         I|          spazio e nel tempo.~ ~Ora, a Bergson, convinto di aver rilevato
 36         I|          natura?~ ~ Nella critica che Bergson muove in parecchi punti
 37         I|         affermare che la filosofia di Bergson è anzitutto una filosofia
 38         I|             non sorge nel pensiero di Bergson come fatto immediato e primario,
 39         I|           della psicologia. ./. Non è Bergson il filosofo che abbia fatto
 40         I|              nulla o servono a tutto. Bergson, invece, giunge al suo problema
 41         I|             che gli attacchi mossi da Bergson ai filosofi della conoscenza
 42         I|              reale in sé. In tal modo Bergson, nel momento stesso in cui
 43         I|             trascende la seconda. Ora Bergson si sente sicuro di poter
 44         I|        metafisica.~ ~ Dal momento che Bergson da un lato vuole approfondire
 45         I|        comprendere un’affermazione di Bergson stesso, la quale, tolta
 46         I|            psicologia nel pensiero di Bergson.~ ~Non per caso, né per
 47         I|               coscienza, la teoria di Bergson ingrossa fino ad annettersi
 48         I|    soffermarsi a definire ciò che per Bergson rappresenta la psicologia
 49         I|        fondamentali, la psicologia di Bergson per la sua funzione speculativa
 50         I|         argomenti importantissimi per Bergson, dell’essenza della coscienza,
 51         I|               dualismo a proposito di Bergson sia dato parlare, si tratterà
 52         I|     automatismo cosciente esercitò su Bergson: ma alcune sue spiegazioni,
 53         I|            quantità verrà trattato da Bergson e risolto in funzione della
 54         I|          dottrina della conoscenza di Bergson, non si possa costruire
 55         I|              qualcosa di pacifico per Bergson, qualcosa che era nel suo
 56         I|              tutte le conseguenze che Bergson trae da questa descrizione
 57         I|          questo, secondo me, quel che Bergson ha creduto di aver colto
 58         I|     gnoseologico, eretto a metodo, di Bergson, se non [[si]] coglie lo
 59         I|                è tanto vacillante che Bergson deve fare appello a un nuovo
 60        II|          grado. E tale è l’assunto di Bergson. Di conseguenza, la condizione
 61        II|               in questo modo sembra a Bergson che gli si offra il destro
 62        II|               dall’instabilità - come Bergsonconservi il sistema di
 63        II|            Ora, anche la posizione di Bergson offre premesse adeguate
 64        II|              orientarne la direzione. Bergson, invece, riconosce l’inutilità
 65        II|             della trascendentalità, a Bergson non restano che due vie
 66        II|              molteplicità fenomenica. Bergson pone a fondamento della
 67        II|         verità, lo sforzo compiuto da Bergson al fine di allacciare le
 68        II|           ravvisare nella dottrina di Bergson un tentativo di scostarsi
 69        II|               non ricevere.~ ~Dunque, Bergson raccoglie il presupposto
 70        II|               e oggetto di ragione.~ ~Bergson, in quanto coglie come indice
 71        II|              differenti facoltà.~ ~In Bergson, al contrario, la coscienza
 72        II|    approfondire le ragioni per cui in Bergson non si può definire la cognizione,
 73        II|            dell’una e delle altre. Ma Bergson non ha da inserire nulla
 74        II|              molteplicità fenomenica. Bergson pone a fondamento della
 75        II|                lo sforzo, compiuto da Bergson, al fine di allacciare le
 76        II|           ravvisare nella dottrina di Bergson un tentativo di scostarsi
 77        II|               può essere superato.~ ~ Bergson, allorché nella sua opera
 78        II|              giàlo si è detto – anche Bergson si prefigga di dare soluzione
 79        II|                   L’appello invece di Bergson a quel che, pur coinvolgendo
 80        II|          dello stesso pensiero. Anche Bergson muove dal pensiero: ma nella
 81        II|           usare un’espressione cara a Bergson - contemplare. Per questo
 82        II|               che li convalidi.~ ~ In Bergson, al contrario, si ritrova
 83        II|             In tal modo la concepisce Bergson. Di conseguenza, se l’uomo
 84        II|          pragmatico. Il fenomeno, per Bergson, media fra l’oggetto e la
 85        II|          dottrina della conoscenza di Bergson: che se poi o che ci si
 86        II|         indirizzo pragmatico sembra a Bergson l’unico atto a fornire premesse
 87        II|      soluzione. Tale è la certezza di Bergson. ./. 
 88       III|        presentano delle immagini, che Bergson indica indifferentemente
 89       III|              l’immagine attualizzata, Bergson applica, in quanto fattori
 90       III|             Non si può certo dire che Bergson accolga il principio dell’
 91       III|             neppure si può trovare in Bergson un elenco di osservazioni
 92       III|              di classe il discorso di Bergson. Eppure non mancano tracce
 93       III|              si riferisce all’azione, Bergson non si appella né a lumi
 94       III|         tendenza insita nell’animo di Bergson a togliere qualunque confine
 95       III|             il cardine del sistema di Bergson, ma un punto realmente rivoluzionario
 96       III|               non sono certo venute a Bergson dal suo bisogno di dar pace
 97       III|             cui la coscienza conosce, Bergson ebbe la facoltà geniale
 98       III|             consentono di scoprire in Bergson un inamovibile punto di
 99       III|           volte s’è visto, l’animo di Bergson non è per nulla soddisfatto
100       III|     autosufficienza.~ ~ Ora - afferma Bergson – reputare atti disinteressati
101       III|             noi». L’argomentazione di Bergson è, in fondo, più semplice:
102       III|            teoria della conoscenza di Bergson.~ ~ La teoria che fa della
103       III|       indubitabile: di ciò si accorge Bergson, e la sua costruzione muove
104       III|           stabilire dei rapporti».~ ~ Bergson con ciò rimarrebbe aderente
105       III|        relazione. L’istintosecondo Bergsonrappresenta il primo modo
106       III|                È certo, tuttavia, che Bergson per poter rimanere aderente
107       III|            funzione pragmatica libera Bergson dal bisogno sia di indagine
108       III|                        pragmatica. Ma Bergson è un animo vigile e attento,
109       III|              di tutta la filosofia di Bergson: capire le cose significa
110       III|            fenomeni coscienti.~ ~ Che Bergson ci abbia dato un’esatta
111       III|             coscienza. D’altra parte, Bergson non avrebbe potuto darci
112       III|         generale della sistematica di Bergson, consistente nella costante
113       III|               affrontata e risolta da Bergson per altra strada, senza
114       III|             della coscienza è che per Bergson essa doveva in fondo esser
115       III|             al fattore coscienza è da Bergson impostato secondo termini
116       III|             due passi particolarmente Bergson s’interessa dell’inconscio
117       III|             Questo il ragionamento di Bergson. Che proprio tutto fili
118       III|     relativizzare. D’altra parte, che Bergson abbia in sé posto in chiara
119       III|        ipostasi di slancio vitale che Bergson farà dello psichico, non
120       III|            schemi di intendimento che Bergson è sempre stato pronto a
121       III|         psicologica inconscia serve a Bergson non solo alla sua descrizione
122       III|             sui vari ragionamenti che Bergson compie a proposito dell’
123       III|          significato e sul valore che Bergson s’impegna ad attribuire
124       III|          detto, si capisce subito che Bergson non appartiene alla schiera
125       III|         pragmatiche. Quello che porta Bergson a distinguere e a contrapporre
126       III|               dire, nel linguaggio di Bergson, assegnare al primo quella
127       III|       intelligenza non può essere per Bergson un fuoco acceso dalla sensazione
128       III|            logico che la posizione di Bergson tenda ad avvicinarsi al
129       III|     completezza, l’interpretazione di Bergson dell’intelligenza si pone
130       III|  manifestazione tipicamente umana cui Bergson fa sempre capo ogni volta
131       III|               verbo, attesta, secondo Bergson, della naturalità con cui
132       III|        ostacoli; resta stabilito, per Bergson, questo che l’intelligenza
133       III|         teorica ed astratta dataci da Bergson stesso: anzitutto, perché
134       III|      esistenza al rapporto formale. E Bergson, invero, convalida quanto
135       III|            che si potrebbero, secondo Bergson, allegare per qualunque
136       III|                in realtà, interessa a Bergson è di fare dell’intelligenza
137       III|      pragmatica, così come l’ha usata Bergson, non si libera affatto dal
138       III|               coscienza. In tal modo, Bergson viene a trovarsi in un dualismo
139       III|          farla essere quello che è. E Bergson, certo, non dice mai questo,
140       III|         conseguenza, il dibattersi di Bergson fra una posizione di relativismo,
141       III|             il suo preteso innatismo, Bergson potrebbe risponderci che
142       III|           descrizione dell’intelletto Bergson raggiunge, ad una ad una,
143       III|          parlare con il linguaggio di Bergson, come quella in cui esse
144       III|                 In tal modo, sostiene Bergson, molti insolubili risulteranno
145       III|            proprio dell’intelligenza. Bergson stabilisce in tal modo la
146       III|           provare che la filosofia di Bergson non si chiude in un limitato
147       III|       filosofia.~ ~ Sembra, dunque, a Bergson che un vincolo allacci la
148       III|               che impone ciò che, per Bergson, è reale contatto dello
149       III|               degli stati psichici in Bergson, riesce difficile restringere
150       III|              di fenomeni.~ ~Ma quando Bergson dall’introduzione della
151       III|           svolta in tutte le opere di Bergson, dall’Essai al Matière,
152       III|           richiamiamo l’immagine, che Bergson per ben due volte offre
153       III|          Questo è il senso di ciò che Bergson intende quando parla di «
154       III|           questa seconda possibilità, Bergson prosegue nell’Evolution
155       III|            principio di causalità.~ ~ Bergson è convinto che la coscienza,
156       III|         incessantemente rinasce e che Bergson persegue e combatte in tutta
157       III|            quanto dev’essere attuale. Bergson invece dimostra che, se
158       III|             indice della qualità. Per Bergson si tratta di ricercare se
159       III|              che viene scoperta – per Bergson sarà il ricordoresta
160       III|             all’atto. Ora, quantunque Bergson affermi recisamente che
161       III|              della cognizione. Quando Bergson ritiene la conoscenza, in ./. 
162       III|             conquiste del pensiero di Bergson significa ridurre il suo
163       III|         coincidenze, le conquiste del Bergson si ridurrebbero a due: alla
164       III|      comprendere come la filosofia di Bergson voglia essere un criticismo
165        IV|              sviluppo del pensiero di Bergson attraverso le manifestazioni
166        IV|               legge inevitabile e che Bergson tenterebbe eludere quando
167        IV|              sempre la questione, che Bergson fa propria, se a Kant e
168        IV|              qualifica come rapporto. Bergson, nonostante alcune apparenze
169        IV|         possibile l’impostarlo.~ ~ In Bergson, al contrario, come abbiamo
170        IV|      conoscere.~ ~ Per questo appunto Bergson prende le mosse da un problema
171        IV|              Nelle sue argomentazioni Bergson appare animato dalla volontà
172        IV|              XVI e XVII, ritornano in Bergson e impongono da una parte
173        IV|          delle quantità oggettive.~ ~ Bergson, che, come vedremo più oltre,
174        IV|          conoscenza, qual è intesa da Bergson, e si richiami le definizioni
175        IV|               quale la gnoseologia di Bergson conserva intatto il suo
176        IV|   osservazioni da farsi.~ ~ Anzitutto Bergson sembra muovere da un relativismo
177        IV|               che viene introdotta da Bergson attraverso l’intuizione
178        IV|              mondo contrappostole.~ ~ Bergson riconosce quale importanza
179        IV|              dato perciò rinvenire in Bergson una vera e propria metodologia
180        IV|              quando si presuma – come Bergson – di possedere il criterio
181        IV|              proposito del sistema di Bergson, si può ancora parlare di
182        IV|        originalità della posizione di Bergson. Lo studio della logica,
183        IV|              senza posa. Il metodo di Bergson, al contrario, vuol fare
184        IV|              che l’interpretazione di Bergson, quando la si colga sotto
185        IV|               La definizione, data da Bergson, del negativo può comprendersi
186        IV|           primo».~ ~Ma l’interesse di Bergson è teso a ritrovare la relazione
187        IV|             procedimento analitico di Bergson, diretto all’indagine sui
188        IV|        pensiero al reale. È certo che Bergson coglie questo aspetto positivo,
189        IV|              generica e che - secondo Bergson - si insinua con sottigliezza
190        IV|        conoscere. L’argomentazione di Bergson in ./. linee succinte può
191        IV|         quando vi venga adottata. Per Bergson è incontrovertibile che
192        IV|                è l’esempio addotto da Bergson - consta di due modi, il
193        IV|               conseguenze, cercate da Bergson a sostegno della sua dottrina
194        IV|              il compito, impostosi da Bergson, di ricercare se nella posizione
195        IV|             necessariamente - secondo Bergson - fondare le singole teorie
196        IV|            virtuale o intellettiva, a Bergson si impone di svuotarla di
197        IV|          della metafisica. ./. Perciò Bergson crede di poter trovare al
198        IV|           Concludendo, i problemi che Bergson incontra via via che procede
199        IV|              di vista, il pensiero di Bergson può considerarsi come la
200        IV|             intendimento, la quale da Bergson viene introdotta come problema
201        IV|     psicologica, che mai viene meno a Bergson, che lo spirito sia il principio
202        IV|       fondamento della gnoseologia di Bergson, come quello che stabilisce
203         V|             sottesi alla filosofia di Bergson, l’uno dei quali costituisce
204         V|    limitazione e l’ausilio. Quello di Bergson è dapprima un realismo gnoseologico,
205         V|            un’aporia della visione di Bergson, è tuttavia, almeno, una
206         V|             Pagine su pagine affianca Bergson per delineare la natura
207         V|          tutto ciò che vien compiendo Bergson è atto di coscienza e se
208         V|         distruggerla. In primo luogo, Bergson non ha mai negato che in
209         V|       rappresentante, tale operazione Bergson ha sempre ammesso esistente
210         V|            vivente, nell’intelligenza Bergson vede una ragnatela di rapporti
211         V|             D’altra parte, è vero che Bergson ammette una funzione speculativa
212         V|              di distinti si fanno per Bergson le cose e la vita, di modo
213         V|      potrebbesi sceverare quel che in Bergson è psicologia da ciò che
214         V|              per tutte le cose.~ ~ Ma Bergson rovescia i termini e dall’
215         V|           pensiero l’essere concede a Bergson di trattare l’uno di essi,
216         V|            teoria della conoscenza di Bergson alla premessa metodologica
217         V|             principio del pensiero di Bergson.~ ~ Data quindi la sfiducia
218         V|              opportuno qui seguire il Bergson nelle progressive precisazioni,
219         V|            valutazione di quel che in Bergson è l’intuizione: perché in
220         V|       intuizione, qual è veramente in Bergson, e quale è assunta da lui
221         V|     inderogabile dell’orientamento di Bergson. Soltanto da essa trae spunto
222         V|      retrospettiva, afferma più volte Bergson. Ora, questa cognizione
223         V|             fa difetto all’intuito di Bergson, lo distacca dalle interpretazioni
224         V|               grado del conoscere: in Bergson non c’è questa idea del
225         V| rappresentazione, perché, - si chiede Bergsonproseguire l’indagine
226         V|            alcuna.~ ~ Sembrerebbe che Bergson qui voglia giustificare
227         V|              almeno umana. Non appena Bergson, pur avendo stabilito la
228         V|           ricollegano l’intuizione di Bergson alla intuizione mistica
229         V|         lascia nell’ombra quel che in Bergson vi è di veramente ingiustificabile
230         V|             durata. Si descriverà con Bergson la durata come un complesso
231         V|        raffigurazioni simboliche, cui Bergson ricorre, non ci interessano;
232         V|              numerose affermazioni di Bergson, che il tempo va vissuto
233         V|            spazialità. Nonostante che Bergson proclami che del movimento
234         V|              Si comprende quindi come Bergson, applicando il medesimo
235         V|               filosofica in generale, Bergson vuol colpire non l’atteggiamento
236         V|            scienza. Le deduzioni, che Bergson trae dal principio che il
237         V|      condizioni e le finalità? Quando Bergson, discorrendo del contatto
238         V|           immanenza. In ciò che vive, Bergson vede il materiale ricondotto
239         V|            certe affermazioni, già di Bergson, misconoscendone i presupposti.
240         V|            terza opera speculativa di Bergson ritrova a proprio sostrato
241         V|          biologica vi è un vacuo, che Bergson sorpassa con l’erezione
242         V|               concezione biologica di Bergson nell’orizzonte di un vero
243         V|             conoscere. Quando infatti Bergson ci dice che teoria del conoscere
244         V|               a tutti gli schemi, che Bergson chiama «preesistenti», relativamente
245         V|         esattezza -, che cosa intenda Bergson per dilatazione e fino a
246         V|              immediato, che è ciò che Bergson chiama intuizione. Non importa
247         V|           intuizione. Non importa che Bergson accenni a una somiglianza [[
248         V|             L’intuizione dunque è per Bergson conoscenza della cosa in
249         V|               tutto lo svolgimento di Bergson, il supremo criterio della
250         V|             che]]~ ~se per metafisica Bergson intende kantianamente la
251         V|           osservi, il procedimento di Bergson qui appare sotto un certo
252         V|             ed è memoria per la vita, Bergson fa il primo principio, l’
253         V|           pensiero a quei termini cui Bergson si oppone recisamente. Non
254         V|          servirci dell’espressione di Bergsonritrova in sé universalmente
255         V|           ripresenta il problema, che Bergson crede di aver superato con
256         V|        alcunché di altro da sé. Se in Bergson non si parla più di un pensiero,
257         V|        parlare di uno psicologismo di Bergson, anche se la sua psicologia
258         V|           psicologico. Ma per far ciò Bergson dovrà ricorrere a un prestito
259         V|              generale del pensiero di Bergson, perché la sua appare meno
260         V|              estesa, del cui concetto Bergson si serve nel Matière per
261         V|            estensione discontinua. In Bergson, al contrario, questo concetto
262         V|          speculativo – tra l’altro da Bergson ben rilevata – di fare della
263         V|              primo dell’intuizione di Bergson, non dobbiamo soffermarci
264         V|            uno sforzo di precisazione Bergson voglia definire l’intuito,
265         V|                    Affermando questo, Bergson si ripone nel flusso del
266         V|               Che cosa resta allora a Bergson da fare se non postulare
267         V|              anti-intellettualismo in Bergson, oppure conservare all’intuizione
268         V|            parola delle relazioni che Bergson crede di poter stabilire
269         V|               pieno diritto affermare Bergson, ma che da questa polarità
270         V|               vede, è un problema che Bergson stesso pone entro i limiti
271         V|      dichiarazioni, l’intuizione è in Bergson meno un apriori assunto
272         V|         priori. Con ciò quindi quando Bergson si appella all’intuizione
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