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Alfabetica [« »] percettivi 2 percettività 16 percettivo 9 percezione 206 percezione-modificazione 1 percezione-ricordo 1 percezioni 22 | Frequenza [« »] 212 cose 210 sono 207 parte 206 percezione 206 rapporto 205 suo 203 perché | Giordano Bruno Cavagna La dottrina della conoscenza in Enrico Bergson Concordanze percezione |
Cap.
1 I| attraverso le teorie della percezione e della memoria, per esempio, 2 II| differenza di grado fra percezione e concetto, essendo l’uno 3 II| cui le è consentita una percezione son le medesime per cui 4 II| intelligenza sia quando è percezione; questo, perché la conoscenza 5 II| passi alla cosiddetta «retta percezione delle cose», se non dopo 6 II| individualità: concetto e percezione saranno complanari, cioè 7 III| chiamiamo ricordi: così fra la percezione e il ricordo non vi è differenza 8 III| determinata nota temporale. Alla percezione, l’immagine attuale, e al 9 III| rapporto che intercorre fra la percezione e il ricordo da una parte 10 III| soggetto che li pone, la percezione e il ricordo? quale interesse 11 III| come il fondamento della percezione e della percezione-ricordo, 12 III| della funzionalità della percezione in particolare e della conoscenza 13 III| osservazioni che egli fa sulla percezione, sul ricordo e sull’intendimento. 14 III| riguarda il piano della percezione e della rappresentazione 15 III| copia che si deve dare della percezione, quand’essa sia ordinata 16 III| proprietà della natura della percezione e del concetto rivelano, 17 III| rigidamente meccanici, idee.~ ~ Percezione e ricordo si considerano 18 III| ammesso che tale sia la percezione – si origina semplicemente 19 III| il materiale, tramite la percezione e il ricordo, a delle riproduzioni 20 III| momento in cui si assumono percezione e ricordo come i dati primi 21 III| lavoro. La indagine sulla percezione e sul ricordo, sul loro 22 III| altro procedono astraendo la percezione e il ricordo da quell’unità 23 III| poiché una volta astratti, la percezione si presenta come un’immagine 24 III| ne andrebbero esenti - , percezione e ricordo non possono divenire 25 III| unità, quell’unità in cui percezione e ricordo vivevano non come 26 III| tipo ricordo e del tipo percezione, e il carattere fondamentale 27 III| e si siano riguardati la percezione e il ricordo come atteggiamenti 28 III| ristabilire un rapporto fra la percezione, come immagine attuale, 29 III| conoscenza, non appena accettiamo percezione e ricordo nella loro finalità 30 III| coscienza e ne si fa una percezione, essa di per sé, in quanto 31 III| essa di per sé, in quanto percezione, vincolata all’immagine 32 III| alimento dal mondo della percezione, dall’altro a dover ricorrere 33 III| ha chiuso gli occhi sulla percezione e si è affidato all’intelligibile 34 III| l’inintelligibilità della percezione intesa come rappresentazione 35 III| inglese, conservando alla percezione il preteso compito speculativo, « 36 III| ordine che si manifesta nella percezione all’ordine che [[si*]] manifesta 37 III| anche Kant non riguardò alla percezione come a un fattore di cognizione 38 III| sia posto a considerare la percezione in sé e l’abbia isolata 39 III| intelligenza fin che si assuma tale percezione nel suo carattere puramente 40 III| puramente formale. Nella percezione in sé non c’è nulla che 41 III| imporre necessariamente la percezione di una circonferenza, tanto 42 III| circonferenza, ma in quanto percezione. D’altra parte, la percezione 43 III| percezione. D’altra parte, la percezione non costituirà mai un susseguente 44 III| mia coscienza si dia una percezione tale da poter essere preceduta 45 III| ponga necessariamente tale percezione e non un’altra. Infine, 46 III| dichiareremo contingente la percezione, sapendo che contingente 47 III| propri occhi e agli altrui la percezione, sia presa in se stessa 48 III| di contingenza, quale la percezione, con un dato di necessità, 49 III| Ma si prenda pure la percezione in sé: è logico che si dovrà 50 III| atto cognitivo, quale la percezione, che ha, come sue, tutte 51 III| questo pericolo relegando la percezione in un limbo in cui, unica 52 III| una ragion d’essere alla percezione, ma per farne un semplice 53 III| a definire non tanto la percezione, quanto quei suoi caratteri 54 III| nessuno riesce a inquadrare la percezione nell’universo. Il che è 55 III| delle caratteristiche della percezione e, al tempo stesso, ridonare 56 III| tempo stesso, ridonare alla percezione quel valore in campo di 57 III| luogo, l’indipendenza della percezione dalla situazione, ossia 58 III| ossia la parzialità della percezione, dipenderà allora dalla 59 III| della sua azione sarà la percezione, questa non potrà non essere 60 III| la si pone di fronte alla percezione, riguardata sotto il punto 61 III| immagine: immagine è la percezione, immagine l’oggetto percepito, 62 III| i due punti di vista di percezione e di oggetto percepito: 63 III| immagini. Nel primo caso la percezione A, che è immagine trae esistenza 64 III| A’, che corrisponde alla percezione A e che è anch’esso immagine, 65 III| due caratteristiche della percezione. Infatti, se nella prima 66 III| prima forma di esistenza la percezione è in funzione del corpo, 67 III| scientifica sul piano della pura percezione è un assurdo. Ma, di contro 68 III| mutevole. Nello stato di percezione, quello a ventaglio, l’immagine 69 III| fanno oggetto di studio la percezione, è quello della sua dipendenza 70 III| modo delle percezioni. La percezione, allora, appare strettamente 71 III| aggregazione degli oggetti. La percezione diviene, dunque, uno stato 72 III| potendo anch’essa diventar percezione, si distingue da tutte le 73 III| particolare, consentono alla percezione di esistere, e che, al contrario, 74 III| corrisponde la non esistenza della percezione, dobbiamo riconoscere come 75 III| dobbiamo riconoscere come la percezione debba andare a ricercare 76 III| dichiarare contingente la percezione non sono che l’effetto della 77 III| della contingenza della percezione si trasforma nel problema 78 III| identici a quello di una percezione; in secondo luogo, l’uso 79 III| due forme distinte. Se la percezione è immagine raggruppata attorno 80 III| con una somma, essendo la percezione un’immagine sì, ma un’immagine 81 III| perché una stessa immagine è percezione, mentre contemporaneamente 82 III| tutto il conoscere alla percezione, con la conseguenza di spogliarsi 83 III| propria dell’immagine che sia percezione, appare qualcosa di strano: 84 III| livello gnoseologico della percezione, ma per una finalità, cioè 85 III| La teoria che fa della percezione cosciente un dato pragmatico, 86 III| variazione o modificazione la percezione cosciente sembra funzione. 87 III| contingenza, a cui si impronta la percezione, e il progressivo indeterminismo, 88 III| fra il sussistere della percezione cosciente e il permanere 89 III| dall’atto cognitivo della percezione, dà luogo a due interpretazioni 90 III| interpretazioni opposte: o la percezione è l’equivalente del movimento 91 III| stato di coscienza; o la percezione è un elemento interessante 92 III| un’immagine cosciente, la percezione, questa, che in tal modo 93 III| il condizionamento che la percezione riceve dallo stato fisiologico, 94 III| organizzazione dell’altra. Perciò la percezione è la manifestazione di una 95 III| potendosi la funzionalità della percezione trasferire alla natura del 96 III| consentire la realizzazione della percezione cosciente. E se l’ufficio 97 III| accompagnarsi al senso cosciente. La percezione, allora, non solo apporta 98 III| operato a proposito della percezione. E nel far questo rimane 99 III| risultati. Data come oggetto la percezione, se ne è riconosciuta la 100 III| dividendo]] divenendo* la percezione il segno di un’indeterminatezza 101 III| libertà d’azione, sensazione e percezione divengono traduzioni particolari 102 III| elencare i motivi per cui una percezione si debba dichiarare relativa, 103 III| bisogno di sistemare la percezione nei confronti dell’organo 104 III| finalità e funzionalità della percezione stessa, nel secondo perché 105 III| approfitta per atteggiarsi a percezione. Nessuna problematica, quindi, 106 III| presupposto dell’azione, la percezione viene necessariamente dedotta 107 III| una fenomenologia della percezione né su un rilievo dato al 108 III| rilievo dato al confronto fra percezione e termine percepito, rappresentato, 109 III| coglierlo al di là della percezione stessa. Ricondurre la percezione 110 III| percezione stessa. Ricondurre la percezione al suo primo principio della 111 III| naturale fra intelligenza e percezione, si passasse senz’altro 112 III| D’altra parte, come la percezione non può trovare la propria 113 III| inoltre, come il riportare la percezione, considerata come immagine, 114 III| del percepito, di cui la percezione diviene un aspetto privilegiato 115 III| agli organi motori e alla percezione. L’unità della vita, infatti, 116 III| azione costituiti ./. dalla percezione, e attraverso una serie 117 III| è la prosecuzione della percezione, e solo da questo suo fondamento 118 III| differenze che intercorrono fra percezione e intendimento.~ ~ Percepire 119 III| semplicemente caratteristiche nella percezione, divengano predominanti 120 III| esasperazione di ciò che nella percezione era semplicemente abbozzato. 121 III| campi di separazione fra percezione e percezione, l’intelligenza 122 III| separazione fra percezione e percezione, l’intelligenza prosegue 123 III| selezione, quella della percezione, che consente l’identificazione 124 III| differenze che costantemente la percezione vi ritrova e sottolinea [[ 125 III| sotteso ad intelligenza e percezione nello stesso modo e secondo 126 III| opera in vista della ./. percezione e la selezione che s’opera 127 III| per distinti, è chiaro che percezione e intelligenza tendono entrambe 128 III| era già implicita nella percezione. Infatti, nella percezione 129 III| percezione. Infatti, nella percezione la discontinuità è più qualitativa 130 III| coscienza tesa ad utilizzare la percezione, che di realtà intrinseca; 131 III| solo di diritto. E se nella percezione si può anche ignorare la 132 III| necessario: essa, infatti, nella percezione rappresenta la facoltà di 133 III| ancora sulla linea della percezione e costituisce anzi un più 134 III| la rappresentazione per percezione a un principio pragmatico 135 III| azione, una volta cioè che la percezione rappresenta lo scarto fra 136 III| organismo vivente trova nella percezione il modo di trasformare l’ 137 III| repulsioni: sotto tale aspetto la percezione risulta un duplicato della 138 III| rappresentazione che nella percezione opera il distillato di tutte 139 III| avviamento fornito dalla percezione, ma spalanca la fessura 140 III| ha dovuto trasformare la percezione in concetto, così la stessa 141 III| nuce era già dato nella percezione. Qui abbiamo un’immagine 142 III| ha nozione attraverso la percezione, con i tenuissimi fili della 143 III| Indeterminatezza nella percezione e indeterminatezza nell’ 144 III| consapevolezza. Ad ogni modo, percezione e intelligenza sono fenomeni 145 III| finora considerati nella percezione e nell’intelligenza e l’ 146 III| ricordo ad immagine e la percezione a sensazione e con lo stabilire 147 III| nulla abbia che fare con la percezione e la cui esistenza debba 148 III| rimangono assenti alla nostra percezione, vale a dire incoscienti. 149 III| che prima non costituiva percezione e coscienza, pur sussistendo 150 III| sensazione momentanea in percezione duratura, dall’altra di 151 III| nello stato presente della percezione, ma porta nuova acqua alla 152 III| vissuto, è una fusione di percezione e di movimento, vale a dire 153 III| predisposizione, infatti, giace nella percezione che è la rappresentazione 154 III| che appare proprio della percezione e dell’intelligenza. L’una 155 III| cioè gli elementi della percezione e i materiali dell’intendimento, 156 III| si porta al di là della percezione. Prima ancora di passare 157 III| fa netta distinzione fra percezione e intelligenza, sia perché 158 III| indipendentemente dalla percezione che ne costituisce il corpo, 159 III| dalla definizione della percezione come rappresentazione di 160 III| intendimento provenga dalla percezione o ne sia un risultato vorrebbe 161 III| Come la conoscenza per percezione è un adattamento del reale 162 III| percepibile perché possa ridursi a percezione, così le cose debbono pur 163 III| venga unita e integrata alla percezione: la ragnatela dei rapporti 164 III| l’una come i dati della percezione «allo stato bruto», l’altra 165 III| lato e parallelamente alla percezione, senza nessun contatto con 166 III| eterogeneità e novità perenne della percezione, se non scavalcasse il qualitativo 167 III| possibilità insita nella percezione di armonizzare se stessa 168 III| indipendenti temporalmente dalla percezione, ma anche che tali componenti 169 III| nettamente distinto dalla percezione. Se per facoltà di percezione 170 III| percezione. Se per facoltà di percezione intendiamo non già quell’ 171 III| di agire e si dà con la percezione una particolare rappresentazione 172 III| situazione che la circonda: ma la percezione non rappresenta affatto 173 III| tendente all’azione, la percezione sarà sempre presente fin 174 III| attitudini cognitive della percezione, dell’istinto, dell’intelligenza, 175 III| conoscenza implicita; e la percezione e l’intelligenza sole offriranno 176 III| apparenti. Vogliamo assumere la percezione? Il problema consiste nell’ 177 III| singole modalità, quali la percezione e l’intelligenza, introducono 178 III| coscienza i cui stati, sia la percezione che il concetto, non sono 179 III| che, col riferimento della percezione, dispongono intorno a se 180 III| Si è detto che istinto, percezione e intendimento son reputati 181 III| una conoscenza, mediante percezione e mediante intendimento 182 III| argomenti, quali ad esempio, la percezione, l’abitudine, il riconoscimento 183 III| a fare dell’immagine una percezione dovrà subordinarsi alle 184 III| spiegare il fatto della percezione, ma poi non si è in grado 185 IV| simbolo, fra causa sensibile e percezione, distinzione, negando la 186 IV| funzione dei dati della percezione e di quelli dell’intendimento 187 IV| interessante i dati della percezione e dell’intendimento, coinvolgono, 188 IV| analisi una rivalutazione – la percezione, ad esempio, o addirittura 189 IV| secondo la definizione della percezione – ne colpiscono l’interesse 190 IV| colorerà sempre di sé la percezione e che non è se non l’indice 191 IV| virtù del ripetersi di una percezione e del permanere immutato 192 IV| concomitante di consueto la percezione, si risvegliano sia il bisogno 193 IV| la comparsa reale della percezione che venga ad adattarsi nel 194 IV| il bisogno ridestato. La percezione isolata dunque sarebbe una 195 IV| così come sono venuti. La percezione, arricchita [[dalla]] della* 196 IV| termini; giacché, se la percezione è una scelta,vale a dire 197 IV| conoscenza per istinto, per percezione, per concetto, alla conoscenza 198 IV| indagine sull’atto della percezione costituisce il fondamento 199 V| natura e il fondamento della percezione, le sue caratteristiche 200 V| nelle tre facoltà della percezione dell’istinto e dell’intendimento, 201 V| pragmatica della conoscenza per percezione e per intelligenza tende 202 V| morfologia spaziale, cui percezione e intelletto soggiacciono.~ ~ 203 V| muscolare, ma attraverso la percezione che mi vien porta [[dalla 204 V| come già la teoria della percezione fa presentire – costituendo 205 V| distinta, sono relative alla percezione sensibile, in sé sono flusso, 206 V| conoscere distinto, per percezione e per concetto, sulla condizionalità