Cap.

  1       Pre|          potenziale immanente in un reale che è primo rispetto al
  2       Pre|             la si eriga a legge del reale, come ama fare l’idealismo,
  3       Pre|             assistito di persona al reale verificarsi del fenomeno.
  4       Pre|           il bisogno del vero e del reale, che anima ogni uomo e che
  5         I|          che sia interpretativo del reale, a quello che lo è soltanto
  6         I|          ponga la conoscibilità del reale in uno stato di conoscenza
  7         I|          particolare concezione del reale, ma muove dal presupposto
  8         I|             dal presupposto che nel reale siano date condizioni sufficienti
  9         I|           come rappresentazione; il reale è di per sé conoscibile
 10         I|       conoscibile e una scienza del reale, con le sue varie applicazioni
 11         I|             bel  ./. po’ dalla loro reale consistenza e struttura;
 12         I|      sufficienza di adeguazione del reale da parte del pensiero, e
 13         I|        contro quello che rigetta il reale al di  di una elaborazione
 14         I|            inesausto di cogliere il reale, vi è quello che si può
 15         I|         tenace sforzo a cogliere il reale e soddisfare l’antico appetito
 16         I|            la quale si cogliesse il reale. Son queste le intenzioni
 17         I|             in grado di esaurire il reale, fa intendere che, se il
 18         I|            e a venir a contatto col reale; comporta, ancora, una capacità
 19         I|           una corrispondenza fra il reale e il suo aspetto fenomenico,
 20         I|          fra la  ./. coscienza e il reale. Per Kant, invece, l’intendimento
 21         I|          una formula risolutiva del reale tende tutto il nostro pensiero.
 22         I|             quello che non è più il reale, ma soltanto una sua traduzione  ./. 
 23         I|             le facoltà logiche e il reale, concedendo quelle la formula
 24         I|      appunta su un aspetto solo del reale, sul contenuto della coscienza
 25         I|          dell’inadeguatezza  ./. al reale dei modi di conoscere molteplice
 26         I|           un particolare angolo del reale, l’inadeguatezza fra il
 27         I|      intellettiva, ma che coglie il reale in sé. In tal modo Bergson,
 28         I|            impostisi di definire il reale, che è quanto dire far della
 29         I|     metafisica, e nei confronti del reale nella sua totalità, di fronte
 30         I|      adottare una posizione che del reale non ci dia soltanto il fenomeno.
 31         I|          esso, infatti, aderisce al reale più per la sua coessenzialità
 32         I|        presupposizione di ciò che è reale ed esistente al di sotto
 33         I|     contatto: da un lato, la durata reale, dall’altro, la sua interpretazione
 34         I|          immediatamente e come tale reale, si è visto esser stata
 35         I|         inadeguati a un aspetto del reale, lo sono con altrettante
 36         I|        presenti in altri angoli del reale, i quali son colti con la
 37         I|           delle definizioni che del reale egli ci ha dato. Ma se il
 38         I|           di sé all’uomo. La durata reale della psiche è un possesso
 39         I|        estenderla ad altre zone del reale, si è preso lo spunto da
 40         I|           per tutti gli aspetti del reale quelle favorevoli condizioni
 41         I|             dalla descrizione di un reale psicologico, che è in sé,
 42         I|      psicologico, che è in sé, a un reale universale che dovrebbe
 43        II|       coscienza che pone sé come un reale da cui sgorga la valutazione
 44        II|          concatenamento dell’intero reale e trasformatolo nell’anello
 45        II|    conoscere con la coincidenza del reale dell’essere con il principio
 46        II|         concetto di esistenza di un reale cui la cognizione si applica,
 47        II|            un’aderenza immediata al reale, la quale si rende attuale
 48        II|         allacciare le incognite del reale alla definizione dell’atto
 49        II|    molteplice che è riduzione da un reale eterogeneo alla molteplicità,
 50        II|       relazione fra l’uno e l’altro reale, mediante la presenza del
 51        II|          sottende la traduzione del reale nel molteplice. Kant, pur
 52        II|           suo assoluto distacco dal reale, consente di superare per
 53        II|         concetto di esistenza di un reale cui la cognizione si applica
 54        II|            un’aderenza immediata al reale, la quale si rende attuale
 55        II|         allacciare le incognite del reale alla definizione dell’atto
 56        II|            la deduzione di tutto il reale da quel che è risultato
 57        II|            un particolare stato, il reale sotteso al dubbio si trasferirà
 58        II|             dubitazione: che se poi reale è sinonimo di esistenza,
 59        II|             cosciente per affermare reale una esistenza non identificantesi
 60        II|         fatto non si può dichiarare reale se non nella misura in cui
 61        II|   costitutive o rappresentative del reale: nulla più, perciò, di un
 62        II|         idee, rappresentative di un reale che col pensiero non sembra
 63        II| corrispondenza a un razionale di un reale la cui esistenza è indipendente
 64        II|        concetto intelligibile ad un reale razionalmente ordinato,
 65        II|           delle nozioni di tutto il reale, il cui centro è un asse
 66        II|          unità, che si impongono al reale ridotto a intelligibile.~ ~
 67        II|            né per l’apprensione del reale – in quanto questo deve
 68        II|         medesimo ufficio dinanzi al reale e soggetti alle medesime
 69        II|             compiono manipolando il reale, ma investe l’atto cognitivo
 70        II|           si pretenda dichiarare il reale; significa ancora antecedenza
 71        II|           della rappresentazione al reale in nome di una norma metodica,
 72        II|        inadeguatezza del cognito al reale, pone fra sé e le norme
 73        II|             non potersi definirerealeapparente e il fenomeno
 74        II|            di attivismo deve essere reale, dall’altro la possibilità
 75        II|           l’anelito al possesso del reale, vale a dire alla metafisica,
 76       III|      costituisce, forse, un aspetto reale e fondamentale del conoscere
 77       III|      significa quadro o pittura del reale, ossia traduzione in un
 78       III|           la materia entri in gioco reale e concreto entro di lei,
 79       III|            con maggiore aderenza al reale, partire dall’immagine riflessa
 80       III|         coesiste ad entrambi e che, reale deus ex machina, entra in
 81       III|             battono contro lo stato reale dei fatti o con le proprie
 82       III|             rappresentato adegui il reale. E sia nell’uno che nell’
 83       III|        occhi su di un dato di fatto reale, debbono ridurre tutto il
 84       III|            formali, mentre tutto il reale è costretto a sospendersi
 85       III|          indefinita possibilità del reale di tradursi in fenomeno
 86       III|            pragmatico fra essa e il reale, qualunque ne sia la natura;
 87       III|        grazie ad un adattamento del reale a schemi tali che consentono
 88       III|      differenza nell’assunzione del reale alla coscienza [[ refuso
 89       III|   annullamento di tutto ciò che del reale non interessaazione
 90       III|            detrazione dell’attività reale dalla virtuale conseguente
 91       III|            azione virtuale e azione reale elidono la necessità di
 92       III|             come di un calco che il reale modella nella malleabilità
 93       III|     percezione è un adattamento del reale alle esigenze d’azione di
 94       III|        conoscere una rispondenza al reale, coefficienti che però son
 95       III|         indipendentemente nel tempo reale, l’una e l’altra sono degli
 96       III|            possiede di elaborare il reale quale viene percepito attraverso
 97       III|   rappresentazione intelligibile al reale – o, meglio, sull’impossibilità
 98       III|          sfruttamento biologico del reale, che sarebbe il suo destino
 99       III|           effetti di una conoscenza reale, la seconda di queste attitudini
100       III|           un’immagine simbolica del reale: si dirà, allora, che la
101       III|      coscienza ordina e inquadra il reale, al fine di farne uno strumento
102       III|       relativa la sua conformità al reale: ma questo, non appena è
103       III|             ciò che, per Bergson, è reale contatto dello psichico
104       III|          quanto è volto a un’azione reale o possibile sulle cose,
105       III|         diviene «sinonimo di azione reale e di immediata efficacia». «
106       III|       presenza, ossia esistenza, al reale; ma questo suo ufficio di
107       III|     possibile che circonda l’azione reale; è sinonimo di inventività
108       III|       rappresentare la totalità del reale da cui siamo circondati,
109       III|        riflessione e traduzione del reale, per ricercare e fissare
110       III|             profonda e adeguata del reale, di qualunque natura questo
111       III|         aspetti, è riproduttivo del reale e che la coscienza è l’indice
112       III|     funzione pragmatica rispetto al reale e se la coscienza è simbolo
113       III|          immediatamente aderente al reale, non può non supporsi aliena
114        IV|           una esistenza in un tempo reale, che non [[muta]] mutua*
115        IV| empiristiche, presumono giungere al reale attraverso l’impronta che
116        IV|        attraverso l’impronta che il reale stesso imprimerebbe sulla
117        IV|        movimento è più fittizio che reale, giacché è dotato di presenza
118        IV|          non attraverso la presenza reale di due termini l’uno opposto
119        IV|       accoglie in sé il simbolo del reale attraverso la sensazione,
120        IV|   individualizzata e continuità del reale, non resta che chiedersi
121        IV|          indifferenziato, in cui il reale cangiamento qualitativo
122        IV|     particolare interpretazione del reale, necessaria alla coscienza,
123        IV|         soggetto e ridurre tutto il reale a contenuto di coscienza
124        IV|             intelligibile adegui il reale o che ne sia un’immagine
125        IV|           in altri termini tutto il reale è traducibile nei termini
126        IV|           vedute interpretative del reale, di cui il progressivo sviluppo
127        IV|            adattamento dei modi del reale alle condizioni di comprensione
128        IV| eminentemente teoretica e un essere reale, intrinseco all’oggetto
129        IV|           priori l’inadeguatezza al reale. Se la condizione è soggettiva,
130        IV|              non è meno vero che il reale deve essere di tal fatta
131        IV|     condizionata anche dallo stesso reale, di modo che basta ricercare
132        IV|            l’incompatibilità fra il reale e la proposizione che lo
133        IV|         alla visione dualistica del reale e alla sua esplicazione
134        IV|        preoccuparci di enunciare il reale rapporto, offerto dalla
135        IV|             far astrazione dal dato reale e riportarci all’attività
136        IV|           si applica ad un giudizio reale o virtuale sulla cosa. Donde
137        IV|     coscienza, portata di fronte al reale, si pronunci su di esso,
138        IV|            diano nell’attualità del reale.~ ~Conchiudendo dunque,
139        IV|            ciò che si riscontra nel reale. La facoltà giudicatrice
140        IV|           dell’errore o possibile o reale, resta pur sempre da giustificare
141        IV|         procede al riscontro con il reale e che, se è essa stessa
142        IV|            guardare, l’importanza è reale, se la funzione intellettiva
143        IV|            rapporto del pensiero al reale. È certo che Bergson coglie
144        IV|          unità assoluta non solo il reale, ma i rapporti pure che
145        IV|          teso all’apprensione di un reale, inafferrabile dalla coscienza
146        IV|             tempo stesso a un altro reale, che l’intendimento adegua
147        IV|        metafisica a interpretare il reale in termini di durata si
148        IV|             una durata concreta del reale è ostacolo l’idea di Nulla,
149        IV|              può cioè essere durata reale. Ma ciò riguarda direttamente
150        IV|           concezione dualistica del reale, da cui la gnoseologia mutua
151        IV|            quale erigiamo ad entità reale, almeno nel pensiero, una
152        IV|          vincolante la coscienza al reale, per asservirlo alle necessità
153        IV|          intelligibile [[dal]] del* reale. Questi ultimi elementi
154        IV|            ad attendere la comparsa reale della percezione che venga
155        IV|       totale affettività, in cui il reale non esiste più di per sé,
156        IV|             questo immutabile ad un reale, per sottenderlo come denominatore
157        IV|     proposizioni, e se ne farà quel reale costituente la sintesi indifferenziata
158        IV|          esprima la negazione di un reale, non solo non è indicativo
159        IV|         ogni termine negativo non è reale, se non nella misura in
160        IV|        entità intellettiva;~ ~b) il reale, che nel linguaggio rinvenga
161        IV|            quante sono quelle di un reale coi suoi concomitanti e
162        IV|            ultimo, la duplicità del reale esige che nella coscienza
163        IV|             di uno sdoppiamento del reale, ma comprova pure la presenza
164        IV|          quale non avremmo colto il reale nella sua duplicità e quindi
165        IV|             oggettivamente colto il reale. Ora, tanto per un relativismo
166        IV|            vista la complessità del reale, entra di necessità la nozione
167        IV|          particolare condizione del reale, senza cui mai avrebbe potuto
168        IV|         affettivo che di una entità reale o intellettiva, e svuotando
169        IV|            soltanto in una polarità reale di quel che viene negato,
170        IV|           nel ritenere che tutto il reale sia un intelligibile e costituisca
171        IV|          aderenza e coincidenza col reale. Quando poi, in un secondo
172         V|         qualcosa di giustapposto al reale oggettivo, un inutile duplicato,
173         V|          punta incide e penetra nel reale, si parla non solo di un
174         V|        della vita e un distacco dal reale, non già come un impulso
175         V|           primo dei due aspetti del reale appunto in grazia del condizionamento
176         V|          conseguenza necessaria una reale identità di struttura. Il
177         V|         inutili agli effetti di una reale valutazione di quel che
178         V|    simpatica, uno degli aspetti del reale, quello a cui noi siamo
179         V|          Tuttavia, in quanto questo reale costituisce meno un’entità
180         V|      investendo anche una parte del reale extra-cosciente. Tuttavia
181         V|            alla legge del procedere reale, lo strumento che è intimo
182         V|            geometrico, e per la sua reale consistenza, che è semplicità
183         V|           variazione di intervallo, reale e non simbolica, affinché
184         V|       effetto di una corrispondenza reale e concreta, nata non dalla
185         V|  interpretativo la nozione di tempo reale, di cui si vale l’Essai
186         V|        presupposizione, ./. per cui reale coincide con temporale ed
187         V|       attitudine intellettiva e una reale facoltà di dilatare i poteri
188         V|           per l’interpretazione del reale sono tre, tutti assoluti,
189         V|  trasformanti e travisanti il corpo reale, di cui costituiscono l’
190         V|          acquisizione simpatica del reale. Perché accanto all’intuizione
191         V|            un pensiero, quale primo reale, ma della durata, se il
192         V|       risulta riduzione di tutto il reale all’essenza concreta della
193         V|        della soggettività.~ ~ Se il reale è durata, dovunque si dia
194         V|          durata, dovunque si dia un reale si darà una durata, che
195         V|        tempo concreto, della durata reale, struttura formale della
196         V|          costringe a ricostruire il reale, quel reale che la fondazione
197         V|          ricostruire il reale, quel reale che la fondazione pragmatica
198         V|             del soggetto, coglie la reale natura di questo in quanto
199         V|          premesse: se da un lato il reale assume un aspetto determinato
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