Cap.

  1       Pre|            cioè di negare una loro realtà statica o comunque esistenziale
  2       Pre|    superflua. Ammettiamo quindi la realtà e la verità di questo divenire.
  3       Pre|    mantenere viva l’immagine della realtà viva dell’oggetto che è
  4         I|            di parte a tutto che in realtà non esiste. Un campo di
  5         I|        nella sua attualità con una realtà già posseduta perché già
  6         I|         che lasciasse cogliere una realtà in perenne divenire. Metafisica,
  7         I|           mezzi a un fine;~ ~b) la realtà, in tutti i suoi aspetti,
  8         I|         possibile inserzione della realtà incognita nella facoltà
  9         I|           inadeguata rispetto alla realtà dell’esistente.~ ~Esaminiamo
 10         I|            pena di addentrarsi. La realtà è quella effettuale, empirica:
 11         I|         non si adegui neppure alla realtà delle cose. Questa verità,
 12         I|        unico mezzo per cogliere la realtà l’esperienza: sembra che
 13         I|    condurre nel cuore stesso della realtà. Infatti se si puntasse
 14         I|          sua originaria e semplice realtà è impulso sentimentale e
 15         I|           offrire l’immagine della realtà della cosa in sé. Che se
 16         I|        norma discorsiva per cui la realtà non può a noi arrivare se
 17         I|        contrario, per comprenderla realtà, è necessaria l’eliminazione
 18         I|    possibile suo adattamento a una realtà che il presupposto relativistico
 19         I|            possono trarre e che in realtà se ne traggono; in virtù
 20         I|           e s’espande. È la nostra realtà questa, la nostra essenza.
 21         I|      risonanza di quel possesso di realtà che offre la donazione immediata
 22        II|             quando si riconosca la realtà di un conosciuto e non si
 23        II|             che la loro essenza di realtà d’ordine trascendentale
 24        II|       erige se stessa a fattore di realtà, non più a termine di valore,
 25        II|          nei suoi risultati; ma in realtà è semplicemente un’attività;
 26        II|            ne è determinata: è una realtà autonoma che partecipa all’
 27        II|           conoscenza, ma in quanto realtà dotata di essere.~ ~Dal
 28        II|  interporsi fra la conoscenza e la realtà, essendo la conoscenza una
 29        II|          dell’atto cognitivo, come realtà di rapporto. Sia nell’una
 30        II|          si pone il problema della realtà di un essere di ordine alogico
 31        II|         presupponendole nella loro realtà assoluta.~ ~Da tutte queste
 32        II|            riducibilità attesta la realtà amolteplice, come suo opposto;  ./. 
 33        II|    manteniamo entro i limiti della realtà che è sua, ed il problema
 34        II|  interporsi fra la conoscenza e la realtà, essendo la conoscenza una
 35        II|          dell’atto cognitivo, come realtà di rapporto. Sia nell’una
 36        II|          si pone il problema della realtà di un essere di ordine alogico
 37        II|         presupponendole nella loro realtà assoluta.~ ~ Da tutte queste
 38        II|       tempo, le caratteristiche di realtà, vale a dire di esistenza,
 39        II|        valutazione personale della realtà, resta acquisito che la
 40        II|           si muova dal dubbio alla realtà, come da punto di partenza,
 41        II|          procedere dal dubbio alla realtà, l’indubitabile deve ricercarsi
 42        II|        evidenza, per attribuire la realtà a qualcosa, significa non
 43        II|       stabilendo nel primo caso la realtà di tale cosciente, togliendo
 44        II|         non già fra il criterio di realtà e quel contenuto che fa
 45        II|            se limitata a dotare di realtà la chiarezza e la distinzione
 46        II|            in virtù dei quali tale realtà nella sua essenza appare
 47        II|         razionale può adeguarne la realtà, significa ancora una volta
 48        II|          una volta ricondurre tale realtà all’io la cui conoscenza
 49        II|           stessa, fonda la propria realtà esistenziale: il pensiero,
 50        II|            chiare e distinte della realtà corporea, partecipano della
 51        II|          se stesso come dall’unica realtà assoluta? Si vuole che non
 52        II|           dogmatico. Sono tutti in realtà subordinati a una definizione
 53        II|        essa non esauriamo tutta la realtà del soggetto: qualcosa di
 54       III|          differenza né per la loro realtà formale né per la loro realtà
 55       III|      realtà formale né per la loro realtà oggettiva, ma si distinguono
 56       III|       adesione oscura alla propria realtà o in nome di un tentativo
 57       III|           verso conclusioni che la realtà sottoscrive in pieno: neanche
 58       III|      ultima e trasferirne l’intima realtà agli stati.~ ~ Ma, come
 59       III|         coscienza può attingere la realtà e agire su di essa e, quindi,
 60       III|        alcuna legge e ne riduce la realtà a un’esistenza periferica,
 61       III|           sua antecedente e la cui realtà non può essere altra da
 62       III|    considerare questa come l’unica realtà, con la conseguenza di dover
 63       III|         gioco di parole, perché la realtà continuava a mantenere in
 64       III|        dichiarazione della propria realtà. L’intelligenza, dunque,
 65       III|   soddisfazione di un bisogno alla realtà di un oggetto corrispondente
 66       III|         determinati rapporti nella realtà cui l’azione è rivolta,
 67       III|            tutti gli aspetti della realtà su cui indaga: non gli sarebbe
 68       III|          trasformare gli inviti in realtà agente ed efficace. L’intelligenza
 69       III|   utilizzare la percezione, che di realtà intrinseca; la percettività,
 70       III|         risulta un duplicato della realtà, ma non come copia conforme,
 71       III|       sarebbe la materia. Tutta la realtà sarebbe, quindi, coscienza.
 72       III|        neppure il nominarla o come realtà o come incommensurabilità
 73       III|        quanto o sistemazioni della realtà individuale-universale o
 74       III|      rientrarvi, subordinerebbe la realtà del tutto alle condizioni
 75       III|            dell’intendimento se in realtà le due condizioni di esistenza
 76       III|         continuo adattamento della realtà interna sulla esterna e
 77       III|        scorre verso il passato, in realtà il presente, quello vissuto,
 78       III|      perfettamente simmetrico alla realtà; chi, cioè, o parlandone
 79       III|    nonostante il distacco, la loro realtà, s’è convinto che la contemplazione
 80       III|          di contemplazione. Ma, in realtà, la conoscenza è per la
 81       III|           non di astrazione, ma di realtà. Per la verità, mi sembra
 82       III|        quanto si identifica la sua realtà determinata con la sua possibilità
 83       III|         potrebbe sostituire alcuna realtà rappresentabile, se non
 84       III|        elencare tutte le possibili realtà rappresentabili corrispondenti
 85       III|           generali. Quello che, in realtà, interessa a Bergson è di
 86       III|       sistema la conoscenza in una realtà attuale in cui non si daranno
 87       III|   meccanismi, la cui traduzione in realtà è una manipolazione di immagini
 88       III|         aver modellato in sé sulla realtà oggettiva. Che se poi ci
 89       III|      componente al composto.~ ~ In realtà, i tre caratteri della cognizione
 90       III|        relatività a cagione di una realtà formale che, non essendo
 91       III|   argomento della sua necessità la realtà dello stato cognitivo, la
 92       III|           questo testimonia di una realtà «esterna».~ ~ In tal modo,
 93       III|           coscienza, di fare della realtà un complesso di oggetti
 94       III|           non esauriranno tutta la realtà di ciò che appare essenzialmente
 95       III|       esaurisca nella materia, una realtà che non si interessi né
 96       III|       definizione, a questa stessa realtà.~ ~ Il problema – è chiaro –
 97       III|         azione compientesi. La sua realtà non è quella che è data
 98       III|         una teoria che riguardi la realtà, vale a dire per una metafisica?
 99       III|      concetto di spirituale ad una realtà psichica, funzionalmente
100       III|       psicologico, interessando la realtà formale dei dati di cui
101       III|          un segno e perciò non una realtà distinta, ma un valore distintivo;
102       III|            può ammettere o meno la realtà di un incosciente, di un
103       III|         immagine o per concetto la realtà delle cose e se anche nelle
104       III|   gnoseologia. Di conseguenza ogni realtà psichica non può sussistere
105       III|         possiede argomenti per una realtà presente che disgiunga la
106       III|        coscienza. Qualunque sia la realtà psichica estranea alla coscienza,
107       III|         influsso quelle ipotetiche realtà di ordine spirituale, che
108       III|     imprevedibile, la coscienza in realtà appare condizionata dalla
109       III|    conoscenza, e l’attribuzione di realtà extra-cosciente a tale termine,
110        IV|     esistenza incosciente. Essi in realtà si identificano, se è vero
111        IV|          una nozione dell’universa realtà, si afferma che ogni filosofia
112        IV|           nello sdoppiamento della realtà psicologica. Che anzi se
113        IV|            giustapposizione di due realtà – sulla cui essenza e natura
114        IV|          coesistendole una seconda realtà che le si contrappone al
115        IV|   coscienza, si rende estranee due realtà, ./. da un lato il mondo
116        IV|          forme elaboratrici con la realtà delle cose, coerenza che
117        IV| gnoseologiche della coscienza alla realtà profonda ./. dello spirito,
118        IV|            sprigionano e una nuova realtà e una nuova facoltà di conoscere.~ ~
119        IV|            dato esteso e poiché la realtà, da cui saremmo circondati,
120        IV|        grado di impadronirsi della realtà estesa, di conoscerla e
121        IV|            si dovrà porre tutta la realtà materiale su di un unico
122        IV|    coincide con l’estensione della realtà, o in altri termini tutto
123        IV|          cognizione cosciente e la realtà profonda dello spirito da
124        IV|            salva l’esistere di una realtà contrapposta alla coscienza,
125        IV|      sufficiente dell’errore della realtà dell’oggetto, di cui si
126        IV|       attitudine del pensiero e la realtà qual è vista attraverso
127        IV|          sia dato affermare che la realtà deve offrire il determinato
128        IV|     dobbiamo pure riconoscere alla realtà particolare – quando su
129        IV|          si ritrovasse altrettanta realtà e compiutezza che nel contenuto
130        IV|            rapporto, offerto dalla realtà delle cose. Quando affermiamo,
131        IV|          non è B», non opero sulla realtà, appunto perché questa mi
132        IV|            ma mai ««A non è B». La realtà dunque dei suoi dati di
133        IV|            B che non ritrova nella realtà, ma che tuttavia pone in
134        IV|          rapporto. Che se non è la realtà a porgere B, vorrà dire
135        IV|            poi al confronto con la realtà delle cose, che, tradotta
136        IV|      dichiarandolo inadeguato alla realtà, l’intendimento corregge
137        IV|       spirito che è teso meno alla realtà effettuale delle cose che
138        IV|        quello semplice fra sé e la realtà, ripudierà dunque la società
139        IV|           tempo si farà sentire la realtà con le sue esigenze e si
140        IV|        renderle insufficienti alla realtà di cui vorrebbero essere
141        IV|      possono stabilirsi fra questa realtà e la coscienza. Infatti,
142        IV|     interpretazione della universa realtà, sorta appunto, come in
143        IV|            l’essere, allora, quale realtà, sufficiente a se stessa,
144        IV| partecipazione vitale dell’io alla realtà dell’oggetto, il frutto
145        IV|         non è indicativo di alcuna realtà, ma è segno di una operazione
146        IV|          dei due dati in una terza realtà negativa di entrambi, di
147        IV|        dice che in presenza di due realtà, essenzialmente identiche
148        IV|     riconosciamo immediatamente la realtà soltanto nel caso in cui
149        IV|   contrario, procediamo negando la realtà di ciò che dovrebbe essere
150        IV|     dovrebbe essere a favore della realtà di ciò che è. Di fronte
151        IV|           e non nella sua assoluta realtà, trasferiamo una parte di
152        IV|                reciproco delle due realtà abbiamo operato un raccostamento,
153        IV|          noi gli attribuiamo della realtà; l’esperienza, infatti,
154        IV|           gli si contrappone nella realtà sia duplice;~ ~c) d’altra
155        IV|        andar partecipi di un’unica realtà profonda, la quale, unitamente
156        IV|          negazione stessa eretta a realtà antecedente;~ ~d) da ultimo,
157        IV|     rapporto fra sé e una presunta realtà e di fissare le condizioni
158        IV|        tutte le prerogative di una realtà, se non altro virtuale,
159        IV|          quindi la capienza di una realtà, sia pure virtuale o intellettiva,
160        IV|      ordine, perde ogni dignità di realtà, al tempo stesso però che
161        IV|     consueta interpretazione della realtà spirituale, non può non
162        IV|      attinga, senza adeguarla, una realtà trascendente la coscienza,
163        IV|       animatore e primigenio della realtà e che la cognizione dello
164         V|         apprendere la natura della realtà extra-cosciente di cui è
165         V|          la definizione data della realtà materiale dia luogo a una
166         V|        sdoppiamento immanente alla realtà, a permanere retaggio della
167         V|          un oggetto e coglierne la realtà in vista di uno scopo che
168         V|        contatto con una zona della realtà, ma non riesce ad illuminare
169         V|            della struttura e della realtà di oggetti che non coincidono
170         V|      conoscenza e se ne ammette la realtà, ma è altrettanto vero che
171         V|     oggetto, un profondo strato di realtà cosciente che si adegua
172         V|         coscienza-materialità e la realtà della surcoscienza, sia
173         V|          perenne crearsi della sua realtà, l’esclusione di quanto
174         V|        tale rappresentativa di una realtà di fatto. Quando si riconduce
175         V|           che mira a dimostrare la realtà di un rapporto concreto
176         V|            si sforzi di provare la realtà del movimento, quale alla
177         V|      sembra essere l’aspetto della realtà materiale, che possiamo
178         V|         simbolicamente la presunta realtà di una sua diminuzione o
179         V|         forme rappresentative alla realtà dell’oggetto, non fa che
180         V|          gli crea uno schema della realtà del soggetto, schema in
181         V|           discorsivo, ma in cui in realtà è ancora costretto a dibattersi,
182         V|     prefissarsi la questione della realtà di alcunché di altro da
183         V|       innaturale di diminuzione di realtà [[o]] e* di smarrimento
184         V|            problema si porta dalla realtà del soggetto a quella dell’
185         V|       noumenico, costitutivo dalla realtà di tutte le cose, facendo
186         V|    ricollega la comprensione della realtà concreta di tutto l’[[inverso]]
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