Cap.

  1       Pre|           poi concludere col prender atto che queste due generali
  2       Pre|    meccanismi si limitano a prendere atto di quel che struttura o
  3       Pre|              non resta che prenderne atto e conformarsi e organizzarsi
  4       Pre|         della storia; in fondo, è un atto di comodo dire che l’umano,
  5       Pre|         stare, la varietà, finita in atto, infinita in potenza, delle
  6       Pre|             a parte subiecti, per un atto di astrazione, che non è
  7       Pre|              e perfetto, perché nell’atto stesso in cui l’attenzione
  8       Pre|                 D’altra parte, preso atto di quell’eterogeneità qualitativa
  9       Pre|             fare l’idealismo, con un atto che pretende di essere promotore
 10       Pre|            Ma, a parte questo, preso atto di siffatta nostra condizione,
 11       Pre|             semplice fine di prender atto se e in che cosa adeguino
 12       Pre|      uccidere una cavia; quindi tale atto sarebbe la risultante di
 13       Pre|            di diverso e di più di un atto riflesso, qualcosa che ritroviamo
 14         I|             i quali, nondimeno, nell’atto con cui ci si riconduce
 15         I|          posseduto dal pensiero nell’atto stesso in cui si costituisce,
 16         I|             potere gnoseologico  ./. atto ad introdurci e a farci
 17         I|              cui all’intelletto nell’atto del conoscere si impone
 18         I|             al pensiero affinché con atto di accettazione riconosca
 19         I|             invece, l’intendimento è atto a conoscere, solo però nell’
 20         I|        negativo o, se non altro, non atto a soddisfare il bisogno
 21         I|       relativizzata, e se anche nell’atto medesimo di conoscer se
 22         I|            al vero, e in quanto nell’atto per cui si manifesta e si
 23         I|    continuità, per cui la nozione di atto riflesso viene trasferita
 24         I|        vissuti al tempo stesso in un atto sintetico. È questo, secondo
 25        II|              stesso tuttavia che all’atto sintetico originario di
 26        II|            ci conferma che  ./. ogni atto logico della sintesi rappresentativa,
 27        II|        determinare il contenuto dell’atto sintetico originario.~ ~
 28        II|     operazione sintetica, ossia dell’atto «di unire diverse rappresentazioni
 29        II|             conoscenza, cioè di ogni atto della coscienza che sia
 30        II|        stesso avere, in comune con l’atto di unificazione in generale,
 31        II|           condizionarla, la erige ad atto originario. Che se poi si
 32        II|              pensiero, insomma, nell’atto in cui conosce pensa e pensando
 33        II|              da ciò, che in un unico atto logico coincidono la genesi
 34        II|             necessità susseguire all’atto che ne determina l’unità:
 35        II| rappresentazione fa una categoria. L’atto spontaneo e soggettivo determina
 36        II|        definizione fondamentale dell’atto di unificazione: questa
 37        II|         molteplice e presupponendo l’atto dell’unificazione, rinvia
 38        II|         termine di applicazione dell’atto, il modo dell’applicazione,
 39        II|           logica, la funzionalità di atto sintetico, in una parola
 40        II|              del soggetto, e come un atto di spontaneità, cioè di
 41        II|             valutazione critica dell’atto cognitivo impone tale squilibrio
 42        II|              mediare fra i modi dell’atto e le rappresentazioni che
 43        II|             rappresentazioni che all’atto si offrono, consentendo
 44        II|          reale alla definizione dell’atto cognitivo appare in un primo
 45        II|   problematica dell’adeguazione dell’atto cognitivo, come realtà di
 46        II|              ricerca dello strumento atto a darlo, cioè delle possibilità
 47        II|             valutazione critica dell’atto cognitivo impone tale squilibrio
 48        II|              mediare fra i modi dell’atto e le rappresentazioni che
 49        II|             rappresentazioni che all’atto si offrono, consentendo
 50        II|          reale alla definizione dell’atto cognitivo, appare in un
 51        II|   problematica dell’adeguazione dell’atto cognitivo, come realtà di
 52        II|              ricerca dello strumento atto a darlo, cioè delle possibilità
 53        II|          alla proposizione che da un atto della coscienza ne deduce
 54        II|             appare allora sì come un atto immediato, frutto di una
 55        II|             agisce conformemente all’atto della dubitazione: che se
 56        II|         validità che accompagna ogni atto della coscienza, sì che
 57        II|             nulla più, perciò, di un atto particolare, dalla cui analisi
 58        II|             si verifica e che solo l’atto cognitivo razionale può
 59        II|           senza necessitare di alcun atto autocosciente, non è di
 60        II|         difficile non attribuire all’atto della cognizione il carattere
 61        II|            su di sé a cogliersi nell’atto in cui conosce, dovrà ammettere
 62        II|           non già nei confronti dell’atto stesso del conoscere, si
 63        II|               postulandosi quindi un atto del conoscere che non sia
 64        II|   manipolando il reale, ma investe l’atto cognitivo completo e di
 65        II|         moderna in genere fanno dell’atto cognitivo? I termini, in
 66        II|              gliela negano in quanto atto, nel senso cioè che non
 67        II|        ammettere che, quando si  l’atto cognitivo fine a se stesso,
 68        II|   speculazione, è signore di sé ed è atto a servirsi di mezzi che
 69        II|            autonomia funzionale dell’atto conoscitivo respinge l’adeguazione
 70        II|            rispetto alla natura dell’atto è semplice descrizione,
 71        II|              coscienza possiede nell’atto del pensiero, vale a dire
 72        II|             sembra a Bergson l’unico atto a fornire premesse sufficienti
 73        II|             deformazione subita nell’atto.~ ~ Si neghino questo disinteresse,
 74       III|         Esaminiamo la coscienza nell’atto con cui - almeno a quanto
 75       III|         funzionalità pragmatica dell’atto conoscitivo ha finito per
 76       III|         universale. È vero che, nell’atto di determinare la conoscenza
 77       III|           sono un possibile che ha l’atto in sé, non fuori di sé:
 78       III|             intendendo con ciò che l’atto con cui si conosce ritrova
 79       III|            stesso, appunto in quanto atto di contemplazione. Nel termine
 80       III|             in un modo diverso: ogni atto futuro compiuto su di una
 81       III|            cioè che rispetto a quell’atto non può essere altro da
 82       III|           sempre di quel determinato atto; se tracciamo un segmento
 83       III|           faccia della conoscenza un atto disinteressato e, con ciò,
 84       III|          criticisti che siano - , un atto cognitivo, quale la percezione,
 85       III|             si possa attribuire a un atto conoscitivo la cui caratteristica
 86       III|              modo inquadrare  ./. un atto che non sarà mai funzione
 87       III|      determinazione generale di ogni atto del conoscere, e al disinteresse
 88       III|   contemplazione, vale a dire per un atto che risulterebbe inutile
 89       III|          coscienza, vale a dire dall’atto cognitivo della percezione,
 90       III|              stato cognitivo un puro atto di contemplazione, induce
 91       III|      dipendono le modificazioni dell’atto percettivo, sia nei confronti
 92       III|              si consideri l’universo atto a tollerare tale frazionamento
 93       III|              una posticipazione dell’atto, l’intelligenza, almeno
 94       III|          come incommensurabilità fra atto e rappresentazione o come
 95       III|     condizione che la coscienza nell’atto in cui conosce fosse orientata
 96       III|            una lineetta ignorando in atto gli elementi del rapporto,
 97       III|             la lineetta, non però in atto, ma in potenza; il che,
 98       III|           sostituto dell’«Io penso», atto a cancellare le conseguenze
 99       III|              morsa di un relativismo atto a superare se stesso e dalle
100       III|          dignità di strumento vitale atto ad asservire il mondo delle
101       III|      virtualità la cui traduzione in atto non è né rigidamente necessaria
102       III|           ininterrotta traduzione in atto, l’impedimento diventa qualcosa
103       III|    intelligenza, la definizione dell’atto cognitivo deve estendersi
104       III|        pragmatico, implicito in ogni atto di conoscenza, attesta dell’
105       III|     significa ridare assolutezza all’atto cognitivo, nel senso che
106       III|             cosciente e rende quello atto a trascendere questo. La
107       III|          accompagna pure a qualsiasi atto psichico che si dia come
108       III|             dei rapporti, il fattore atto a fare dell’immagine una
109       III|              che sta a cavallo fra l’atto che si è realizzato e l’
110       III|              che si è realizzato e l’atto che si vien realizzando.
111       III|          possibilità di esistenza. L’atto psichico incosciente diviene
112       III|        scelta, per cui l’individuo è atto a rispondere con differenti
113       III|            che può accompagnarsi all’atto. Ora, quantunque Bergson
114       III|             senso però che, quando l’atto appare circondato da un
115       III|           qualità di fatto semplice, atto a qualificare alcuni stati,
116        IV|             coscienza coglie nel suo atto di congiunzione con la materia,
117        IV|            di due modi, sottesi dall’atto negativo, vengono a coincidere
118        IV|       accettare la negazione come un atto che abbia la portata e il
119        IV|              negativo e per farne un atto intellettivo, spostavano
120        IV|    pedagogica stanno alle fonti dell’atto intellettuale negativo.
121        IV|            termini, la negazione è l’atto proprio di uno spirito che
122        IV|              luogo la negazione come atto intellettivo è partecipe
123        IV|   dimostrazione dell’eteronomia dell’atto logico o riflesso, senza
124        IV|            esperienza, non è un puro atto dell’intendimento: esso
125        IV|          soltanto apparentemente, un atto logico, perché non rende
126        IV|            condizioni consenziente l’atto della negazione. Perciò
127        IV|              psichica sia un duplice atto del conoscere, la prima
128        IV|    esplicazione spiritualistica dell’atto psichico del ricordare,
129        IV|              la costante polarità. L’atto del percepire e di concepire
130        IV|          tutto.~ ~Se l’indagine sull’atto della percezione costituisce
131         V|            in fondo, non è se non un atto di fiducia nelle attitudini
132         V|            della medesima nozione di atto cognitivo, come rapporto,
133         V|             vien compiendo Bergson è atto di coscienza e se tale atto
134         V|          atto di coscienza e se tale atto solo indirettamente si collega
135         V|             tradurre che in un nuovo atto di conoscere.~ ~ La definizione
136         V|        mancano o per l’intimità dell’atto o anche per la sua creatività,
137         V|            mai venir definita come l’atto supremo del conoscere, non
138         V|            ineffabile, ma pur sempre atto a compenetrare e vivificare
139         V|           vita di ognuno e come tale atto a particolarizzarsi nell’
140         V|              universalità umana dell’atto simpatico lasciano supporre
141         V|         della caratterizzazione dell’atto di intuizione, non si vuole
142         V|       confronto, e dal momento che l’atto intellettivo del comparare
143         V|     intervallo un fatto semplice, un atto unico ed unitario, che mi
144         V|             una tappa, suddividerò l’atto semplice del moto in [[tale]]
145         V|             del mobile per la tappa, atto puramente qualitativo, e
146         V|      movimento, col tragitto che è l’atto stesso con cui il mobile
147         V|              cosicché se pel primo l’atto del movimento risulta un
148         V|             il più proficuo e il più atto alla conoscenza della natura,
149         V|           già nella definizione dell’atto percettivo, attende la sua
150         V|            ma come esistenzialità in atto. E poiché la lotta non può
151         V|          argomentazione: soltanto un atto intuitivo può giustificare
152         V|             col suo conoscersi in un atto intuitivo che soddisfa entrambe
153         V|             origine psicologica dell’atto, sì che quando il problema
154         V|       trascendente l’intelletto, poi atto a coadiuvare e a completare,
155         V|            l’enunciato ./. di questo atto immediato del conoscere
156         V|             Una volta rifiutato come atto primo del senso autocosciente
157         V|        adesione diretta non un unico atto, ma una serie di atti differenziantisi
158         V|               e]] a* renderlo almeno atto ad attingere uno degli aspetti
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