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Alfabetica [« »] immaginato 1 immaginazione 3 immaginazioni 1 immagine 130 immagine-corpo 1 immagine-percezione 1 immagini 70 | Frequenza [« »] 138 materia 138 propria 131 qualcosa 130 immagine 129 senza 127 teoria 124 cioè | Giordano Bruno Cavagna La dottrina della conoscenza in Enrico Bergson Concordanze immagine |
Cap.
1 Pre| di unificare in una sola immagine o in una sola organizzazione 2 Pre| degli identificabili.~ ~Ma l’immagine che la coscienza umana ha 3 Pre| condizioni. Rifacendosi a quest’immagine di cui la coscienza è capace, 4 Pre| e fanno della seconda l’immagine in cui è presente di fatto 5 Pre| in siffatte forme, come immagine storiografica, fatta di 6 Pre| sempre deformato da qualunque immagine voglia darsene la coscienza, 7 Pre| divenire congruente con l’immagine che di esso deve averne 8 Pre| liceità che di darcene un’immagine alterata e inadeguata al 9 Pre| sia e che sia tradotto in immagine fedele da una rappresentazione 10 Pre| han dovuto partire da un’immagine dell’umano che non ne fa 11 Pre| momento conserva vive l’immagine del loro costante sussistere 12 Pre| dia per mantenere viva l’immagine della realtà viva dell’oggetto 13 Pre| obiezione anche qui si dà un’immagine deforme di una delle operazioni 14 Pre| deve provenire da un’altra immagine che la contenga, quella 15 Pre| fasi e di costituire un’immagine che sia fedele all’ente 16 Pre| ciascuna delle quali è l’immagine di una fase del suo divenire 17 Pre| cui serie discontinua è l’immagine della continuità del divenire; 18 Pre| riuscirebbe a darsene l’immagine e il concetto e a farne 19 I| ogni figura sdoppiata in un’immagine di un colore ricalcata su 20 I| colore ricalcata su un’altra immagine sottostante di colore diverso. 21 I| infine lo ammette, ma come un’immagine velata riposta nell’intima 22 I| affettiva, potrebbe offrire l’immagine della realtà della cosa 23 II| sia negando validità all’immagine percettiva sia attribuendone 24 III| temporale. Alla percezione, l’immagine attuale, e al ricordo, l’ 25 III| attuale, e al ricordo, l’immagine attualizzata, Bergson applica, 26 III| percezione si presenta come un’immagine attuale, il ricordo come 27 III| attuale, il ricordo come un’immagine attualizzata – immagini, 28 III| fra la percezione, come immagine attuale, e l’azione, come 29 III| presente, fra il ricordo, come immagine attualizzata, e la condotta, 30 III| possibilità di procedere da un’immagine data [[alle*]] altre successive, 31 III| essere tutte vincolate a un’immagine privilegiata, quella del 32 III| sempre fermo che, data un’immagine, se la si riporta al piano 33 III| percezione, vincolata all’immagine corpo, darà sempre luogo 34 III| sempre luogo a un’altra immagine la cui esistenza non ritrova 35 III| extra-cosciente, e ne si fa un’immagine autonoma, di per sé darà 36 III| sempre luogo a un’altra immagine e a una sola, le cui ragioni 37 III| soggettività o relazione all’immagine privilegiata del corpo, 38 III| aderenza al reale, partire dall’immagine riflessa e considerare questa 39 III| opera non appena una stessa immagine sale dall’uno all’altro 40 III| in cui si trova e la sua immagine che ce lo dà solo come possibile; 41 III| un’intera situazione: un’immagine che entri in contatto con 42 III| tutti i tipi di azione l’immagine fa suo quello che pone fra 43 III| parte della totale esistenza immagine: immagine è la percezione, 44 III| totale esistenza immagine: immagine è la percezione, immagine 45 III| immagine è la percezione, immagine l’oggetto percepito, immagine 46 III| immagine l’oggetto percepito, immagine il corpo che percepisce. 47 III| Consideriamo, ora, una stessa immagine che non sia il nostro corpo, 48 III| ragioni di essere in un’altra immagine e in una sola, quella del 49 III| caso la percezione A, che è immagine trae esistenza sia dalla 50 III| percezione A e che è anch’esso immagine, vien concepito esistente 51 III| pone una vera catena in cui immagine si sussegue a immagine secondo 52 III| cui immagine si sussegue a immagine secondo un criterio di filiazione 53 III| catena non compare nessuna immagine che abbia la facoltà di 54 III| percezione, quello a ventaglio, l’immagine giustifica la propria esistenza 55 III| di condizione a catena, l’immagine giustifica la propria esistenza 56 III| sistema nervoso; con un’immagine di similitudine potremmo 57 III| esistenza e allo stato di un’immagine, che, pur potendo anch’essa 58 III| anche nei confronti dell’immagine corpo. D’altra parte, se 59 III| fra le percezioni e quell’immagine privilegiata che sembra 60 III| se stesso per cogliere l’immagine inserita in una catena e 61 III| distinte. Se la percezione è immagine raggruppata attorno ad altra 62 III| raggruppata attorno ad altra immagine e in certo modo calamitata 63 III| essendo la percezione un’immagine sì, ma un’immagine più qualcosa. 64 III| percezione un’immagine sì, ma un’immagine più qualcosa. D’altra parte, 65 III| questo: perché una stessa immagine è percezione, mentre contemporaneamente 66 III| contemporaneamente resta immagine? Le dottrine della conoscenza 67 III| situazione, propria dell’immagine che sia percezione, appare 68 III| giustifica la contingenza dell’immagine sensoriale; questa, infatti, 69 III| negare un’attinenza dell’immagine percettiva cosciente con 70 III| in particolare con quell’immagine della cui variazione o modificazione 71 III| completa con la presenza di un’immagine cosciente, la percezione, 72 III| modificazione di una determinata immagine cagiona lo sconvolgimento 73 III| attribuirà al privilegio di cui l’immagine appare in possesso, di stabilire 74 III| sfera del sensibile: all’immagine che si dà mediante la funzione 75 III| la rappresentazione per immagine e la rappresentazione per 76 III| particolare stato di un’immagine delineava nelle proprie 77 III| cosciente che traduca in immagine, vale a dire dia consistenza 78 III| pragmatica che si manifesta nell’immagine sensoriale, ma dà luogo 79 III| in se stessa, in quanto, immagine in un mondo di immagini, 80 III| percezione, considerata come immagine, entro la totalità delle 81 III| il modo di trasformare l’immagine neutrale in un’immagine 82 III| l’immagine neutrale in un’immagine che l’interessa o, meglio, 83 III| percezione. Qui abbiamo un’immagine che, nata ad interessare 84 III| vita, continua a rimanere immagine anche quando temporaneamente 85 III| di disinteresse dell’immagine: colui che contempla, dipingendo 86 III| col ridurre il ricordo ad immagine e la percezione a sensazione 87 III| coscienza sotto forma di immagine cosciente. Se si riducono 88 III| catena spaziale per cui a un’immagine percepita e cosciente subentra 89 III| e cosciente subentra un’immagine che prima non costituiva 90 III| o dalla rievocazione in immagine di un ricordo; bisognerebbe 91 III| come rappresentazione di un’immagine eretta a punto di applicazione 92 III| inserito per un estremo, a un’immagine, obblighi la coscienza a 93 III| estremo coincidente con un’immagine necessariamente data; nella 94 III| con il tal altro, che all’immagine A succede certamente l’immagine 95 III| immagine A succede certamente l’immagine B, che se si dà il tale 96 III| fabbrichi i suoi concetti a immagine e somiglianza di quella 97 III| richiedono il possesso dell’immagine, in quanto è questa e non 98 III| possibilità di contatto. Ma se l’immagine percettiva non è che un 99 III| di un’imitazione o di un’immagine simbolica del reale: si 100 III| cognitivo. Attribuire all’immagine sensoriale o al dato dell’ 101 III| giustapposte modificazioni dell’immagine corpo, la coscienza non 102 III| fattore atto a fare dell’immagine una percezione dovrà subordinarsi 103 III| speculativa.~ ~Ma richiamiamo l’immagine, che Bergson per ben due 104 III| di rappresentarsi o per immagine o per concetto la realtà 105 III| non attualizzata in una immagine cosciente.~ ~ Quando, al 106 III| pragmatico, che lega un’immagine a tutte le altre, sarà ancora 107 III| rapporto pragmatico che l’immagine materiale, dotata di vita 108 III| accompagnarsi alla genesi dell’immagine cosciente, applica una distinzione 109 IV| il reale o che ne sia un’immagine deformata dai modi di cognizione 110 IV| dà rappresentazioni o per immagine o per concetto. Dal momento 111 IV| rappresentato nella coscienza da un’immagine e poiché come concetto o 112 IV| si riprodurrebbero sia l’immagine sia il sentimento affettivo 113 IV| della negazione. Perciò l’immagine di una incoerenza, intesa 114 V| umane, alla scienza, così l’immagine dell’intuito, che si immerge 115 V| non nella parola o nell’immagine, bensì nel loro reciproco 116 V| legarsi alla corporeità di un’immagine. Questo nondimeno non oltrepassa 117 V| conoscere per coscienza fissa l’immagine, facendone qualcosa di statico – 118 V| mai, o riprodurre ciò per immagine, affinché la fantasia altrui 119 V| raccogliersi attorno ad un’unica immagine centrale, la cui variazione 120 V| argomento in questione: l’immagine del sostrato luminoso di 121 V| nel sistema offerto è pura immagine od ombra, a ciò che è oggetto 122 V| particolare determinazione. All’immagine tradizionale del tempo raffigurato 123 V| necessità di ricorrere all’immagine e alla metafora e dalla 124 V| oggetto e a farsene una immagine, distinguendosi al tempo 125 V| compia un movimento o un’immagine rappresentativa, qualora 126 V| parte, se mi rifaccio all’immagine dello spostamento, non già 127 V| dimostrando la soggettività dell’immagine relativizzata, comporterebbe 128 V| coscienza e surcoscienza e l’immagine analogica di quest’ultima, 129 V| può essere altro che un’immagine simbolica, il che, del resto, 130 V| espressione dell’intuito sia per immagine sia per intelligibile, [[