Cap.

  1       Pre|            di unificare in una sola immagine o in una sola organizzazione
  2       Pre|        degli identificabili.~ ~Ma l’immagine che la coscienza umana ha
  3       Pre|     condizioni. Rifacendosi a quest’immagine di cui la coscienza è capace,
  4       Pre|             e fanno della seconda l’immagine in cui è presente di fatto
  5       Pre|             in siffatte forme, come immagine storiografica, fatta di
  6       Pre|       sempre deformato da qualunque immagine voglia darsene la coscienza,
  7       Pre|           divenire congruente con l’immagine che di esso deve averne
  8       Pre|           liceità che di darcene un’immagine alterata e inadeguata al
  9       Pre|           sia e che sia tradotto in immagine fedele da una rappresentazione
 10       Pre|            han dovuto partire da un’immagine dell’umano che non ne fa
 11       Pre|             momento conserva vive l’immagine del loro costante sussistere
 12       Pre|            dia per mantenere viva l’immagine della realtà viva dell’oggetto
 13       Pre|        obiezione anche qui si  un’immagine deforme di una delle operazioni
 14       Pre|          deve provenire da un’altra immagine che la contenga, quella
 15       Pre|             fasi e di costituire un’immagine che sia fedele all’ente
 16       Pre|            ciascuna delle quali è l’immagine di una fase del suo divenire
 17       Pre|           cui serie discontinua è l’immagine della continuità del divenire;
 18       Pre|             riuscirebbe a darsene l’immagine e il concetto e a farne
 19         I|         ogni figura sdoppiata in un’immagine di un colore ricalcata su
 20         I|        colore ricalcata su un’altra immagine sottostante di colore diverso.
 21         I|       infine lo ammette, ma come un’immagine velata riposta nell’intima
 22         I|       affettiva, potrebbe offrire l’immagine della realtà della cosa
 23        II|            sia negando validità all’immagine percettiva sia attribuendone
 24       III|       temporale. Alla percezione, l’immagine attuale, e al ricordo, l’
 25       III|            attuale, e al ricordo, l’immagine attualizzata, Bergson applica,
 26       III|      percezione si presenta come un’immagine attuale, il ricordo come
 27       III|         attuale, il ricordo come un’immagine attualizzataimmagini,
 28       III|             fra la percezione, come immagine attuale, e l’azione, come
 29       III|      presente, fra il ricordo, come immagine attualizzata, e la condotta,
 30       III|      possibilità di procedere da un’immagine data [[alle*]] altre successive,
 31       III|         essere tutte vincolate a un’immagine privilegiata, quella del
 32       III|           sempre fermo che, data un’immagine, se la si riporta al piano
 33       III|           percezione, vincolata all’immagine corpo, darà sempre luogo
 34       III|             sempre luogo a un’altra immagine la cui esistenza non ritrova
 35       III|      extra-cosciente, e ne si fa un’immagine autonoma, di per sé darà
 36       III|             sempre luogo a un’altra immagine e a una sola, le cui ragioni
 37       III|        soggettività o relazione all’immagine privilegiata del corpo,
 38       III|     aderenza al reale, partire dall’immagine riflessa e considerare questa
 39       III|         opera non appena una stessa immagine sale dall’uno all’altro
 40       III|            in cui si trova e la sua immagine che ce lo  solo come possibile;
 41       III|            un’intera situazione: un’immagine che entri in contatto con
 42       III|            tutti i tipi di azione l’immagine fa suo quello che pone fra
 43       III|        parte della totale esistenza immagine: immagine è la percezione,
 44       III|          totale esistenza immagine: immagine è la percezione, immagine
 45       III|           immagine è la percezione, immagine l’oggetto percepito, immagine
 46       III|       immagine l’oggetto percepito, immagine il corpo che percepisce.
 47       III|       Consideriamo, ora, una stessa immagine che non sia il nostro corpo,
 48       III|       ragioni di essere in un’altra immagine e in una sola, quella del
 49       III|         caso la percezione A, che è immagine trae esistenza sia dalla
 50       III|      percezione A e che è anch’esso immagine, vien concepito esistente
 51       III|         pone una vera catena in cui immagine si sussegue a immagine secondo
 52       III|          cui immagine si sussegue a immagine secondo un criterio di filiazione
 53       III|          catena non compare nessuna immagine che abbia la facoltà di
 54       III|   percezione, quello a ventaglio, l’immagine giustifica la propria esistenza
 55       III|           di condizione a catena, l’immagine giustifica la propria esistenza
 56       III|             sistema nervoso; con un’immagine di similitudine potremmo
 57       III|        esistenza e allo stato di un’immagine, che, pur potendo anch’essa
 58       III|            anche nei confronti dell’immagine corpo. D’altra parte, se
 59       III|           fra le percezioni e quell’immagine privilegiata che sembra
 60       III|            se stesso per cogliere l’immagine inserita in una catena e
 61       III|        distinte. Se la percezione è immagine raggruppata attorno ad altra
 62       III|        raggruppata attorno ad altra immagine e in certo modo calamitata
 63       III|            essendo la percezione un’immagine sì, ma un’immagine più qualcosa.
 64       III|    percezione un’immagine sì, ma un’immagine più qualcosa. D’altra parte,
 65       III|           questo: perché una stessa immagine è percezione, mentre contemporaneamente
 66       III|            contemporaneamente resta immagine? Le dottrine della conoscenza
 67       III|            situazione, propria dell’immagine che sia percezione, appare
 68       III|      giustifica la contingenza dell’immagine sensoriale; questa, infatti,
 69       III|            negare un’attinenza dell’immagine percettiva cosciente con
 70       III|            in particolare con quell’immagine della cui variazione o modificazione
 71       III|      completa con la presenza di un’immagine cosciente, la percezione,
 72       III|    modificazione di una determinata immagine cagiona lo sconvolgimento
 73       III|   attribuirà al privilegio di cui l’immagine appare in possesso, di stabilire
 74       III|            sfera del sensibile: all’immagine che si  mediante la funzione
 75       III|             la rappresentazione per immagine e la rappresentazione per
 76       III|             particolare stato di un’immagine delineava nelle proprie
 77       III|            cosciente che traduca in immagine, vale a dire dia consistenza
 78       III|    pragmatica che si manifesta nell’immagine sensoriale, ma  luogo
 79       III|            in se stessa, in quanto, immagine in un mondo di immagini,
 80       III|        percezione, considerata come immagine, entro la totalità delle
 81       III|            il modo di trasformare l’immagine neutrale in un’immagine
 82       III|           l’immagine neutrale in un’immagine che l’interessa o, meglio,
 83       III|          percezione. Qui abbiamo un’immagine che, nata ad interessare
 84       III|           vita, continua a rimanere immagine anche quando temporaneamente
 85       III|                di disinteresse dell’immagine: colui che contempla, dipingendo
 86       III|           col ridurre il ricordo ad immagine e la percezione a sensazione
 87       III|            coscienza sotto forma di immagine cosciente. Se si riducono
 88       III|        catena spaziale per cui a un’immagine percepita e cosciente subentra
 89       III|             e cosciente subentra un’immagine che prima non costituiva
 90       III|             o dalla rievocazione in immagine di un ricordo; bisognerebbe
 91       III|         come rappresentazione di un’immagine eretta a punto di applicazione
 92       III|       inserito per un estremo, a un’immagine, obblighi la coscienza a
 93       III|          estremo coincidente con un’immagine necessariamente data; nella
 94       III|           con il tal altro, che all’immagine A succede certamente l’immagine
 95       III|     immagine A succede certamente l’immagine B, che se si  il tale
 96       III|         fabbrichi i suoi concetti a immagine e somiglianza di quella
 97       III|         richiedono il possesso dell’immagine, in quanto è questa e non
 98       III|    possibilità di contatto. Ma se l’immagine percettiva non è che un
 99       III|            di un’imitazione o di un’immagine simbolica del reale: si
100       III|           cognitivo. Attribuire all’immagine sensoriale o al dato dell’
101       III|     giustapposte modificazioni dell’immagine corpo, la coscienza non
102       III|            fattore atto a fare dell’immagine una percezione dovrà subordinarsi
103       III|     speculativa.~ ~Ma richiamiamo l’immagine, che Bergson per ben due
104       III|             di rappresentarsi o per immagine o per concetto la realtà
105       III|             non attualizzata in una immagine cosciente.~ ~ Quando, al
106       III|             pragmatico, che lega un’immagine a tutte le altre, sarà ancora
107       III|           rapporto pragmatico che l’immagine materiale, dotata di vita
108       III|      accompagnarsi alla genesi dell’immagine cosciente, applica una distinzione
109        IV|            il reale o che ne sia un’immagine deformata dai modi di cognizione
110        IV|            rappresentazioni o per immagine o per concetto. Dal momento
111        IV| rappresentato nella coscienza da un’immagine e poiché come concetto o
112        IV|            si riprodurrebbero sia l’immagine sia il sentimento affettivo
113        IV|           della negazione. Perciò l’immagine di una incoerenza, intesa
114         V|         umane, alla scienza, così l’immagine dell’intuito, che si immerge
115         V|             non nella parola o nell’immagine, bensì nel loro reciproco
116         V|       legarsi alla corporeità di un’immagine. Questo nondimeno non oltrepassa
117         V|     conoscere per coscienza fissa l’immagine, facendone qualcosa di statico –
118         V|           mai, o riprodurre ciò per immagine, affinché la fantasia altrui
119         V|    raccogliersi attorno ad un’unica immagine centrale, la cui variazione
120         V|           argomento in questione: l’immagine del sostrato luminoso di
121         V|          nel sistema offerto è pura immagine od ombra, a ciò che è oggetto
122         V|     particolare determinazione. All’immagine tradizionale del tempo raffigurato
123         V|          necessità di ricorrere all’immagine e alla metafora e dalla
124         V|             oggetto e a farsene una immagine, distinguendosi al tempo
125         V|            compia un movimento o un’immagine rappresentativa, qualora
126         V|           parte, se mi rifaccio all’immagine dello spostamento, non già
127         V|    dimostrando la soggettività dell’immagine relativizzata, comporterebbe
128         V|        coscienza e surcoscienza e l’immagine analogica di quest’ultima,
129         V|             può essere altro che un’immagine simbolica, il che, del resto,
130         V|    espressione dell’intuito sia per immagine sia per intelligibile, [[
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