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Alfabetica [« »] datane 1 date 16 datesi 1 dati 114 datisi 1 dato 202 datosi 1 | Frequenza [« »] 116 già 116 quali 115 condizione 114 dati 114 esso 114 prima 113 condizioni | Giordano Bruno Cavagna La dottrina della conoscenza in Enrico Bergson Concordanze dati |
Cap.
1 Pre| è entrata nel numero dei dati di cui si deve tener conto 2 Pre| soggetti anche dei rilievi dati a questo o a quell’aspetto 3 Pre| l’uno o l’altro di questi dati originari passa col darsi 4 Pre| un’organizzazione tale di dati, che da essa scaturisca 5 Pre| che di solito chiamiamo dati di fatto. È vero che, sempre ./. 6 Pre| oggetto e di usare questi dati adeguati, ammesso che vi 7 Pre| il medio tra una serie di dati fissati, imprigionanti l’ 8 Pre| nella trascendentalità, dati che Bergson ritrovava in 9 I| tendenze mobili che come a dei dati compiuti. Passando in un 10 I| insolubile per insufficienza di dati; vediamo ancora altri che 11 I| il problema. «Saggio sui dati immediati della coscienza», « 12 I| l’intendimento cataloga i dati in modo da piazzarli nelle 13 I| metodo con uno dei vari dati scaturiti dal suo modo di 14 I| valutare le induzioni e i dati della scienza positiva e 15 I| presentano alla coscienza tutti i dati, sia ./. quelli caratterizzati 16 I| percettivi e la pluralità dei dati psichici alcun punto di 17 I| che vi è di identico in dati, atti ad esser colti come 18 I| intendersi, e che, quindi, i dati risultanti da tale applicazione 19 I| tale applicazione saranno «dati immediati», si comprende 20 I| risultato dell’indagine sui dati immediati della coscienza 21 I| questa sono accettati quali dati di fatto o addirittura ributtati 22 I| fatti del mondo esterno, sui dati della vita e sui dati dell’ 23 I| sui dati della vita e sui dati dell’inerte: dovunque intervenga 24 II| conseguenze ai presupposti dati, non occorra trasferire 25 II| diviene non più solo uno fra i dati dell’esistente, ma un essere 26 II| diviene non più solo uno fra i dati dell’esistente, ma un essere 27 II| inadeguato, e che lo iato fra i dati, ricavati secondo il metodo 28 II| primo ./. principio, e i dati, impliciti formalmente in 29 II| allora, fra questa e i dati di una metafisica dell’essere 30 II| impone di assumere soltanto i dati che la coscienza possiede 31 II| fattori noti, vale a dire dai dati della coscienza, nondimeno 32 II| evidente doversi raccogliere i dati della conoscenza sotto i 33 II| funzione, se è vero che tanto i dati di quel che riguarda la 34 II| la sensibilità quanto i dati di quel che interessa l’ 35 II| intelligenza e ne renderebbe i dati definibili secondo i principi 36 II| tale in relazione ai mezzi dati per la contemplazione, qui 37 II| di assicurare che i suoi dati non sono tali quali vi entrarono 38 II| affinché la pluralità dei dati si organizzi e costituisca 39 II| se quelli che divengono i dati della conoscenza costituiscono, 40 II| riferimento della molteplicità dei dati fenomenici, e consente l’ 41 III| della conoscenza, farne dei dati alieni da tutto ciò che 42 III| percezione e ricordo come i dati primi su cui si deve esercitare 43 III| indeterminata e libera. Ora, dati tali caratteri, nessuna 44 III| pragmaticità, inerente a tutti i dati della conoscenza, si può 45 III| anello, di una catena di dati connessi l’uno all’altro 46 III| base finalistica, per cui dati alcuni termini da conseguire, 47 III| stati materiali anche se non dati alla coscienza. Sotto quale 48 III| semplice modo di accogliere i dati empirici o meglio un modo 49 III| meglio un modo con cui tali dati si sistemano nella coscienza 50 III| un’esistenza esteriore dei dati dell’intendimento; troviamo, 51 III| una stessa molteplicità di dati, non potrebbero esser l’ 52 III| di giustificare uno dei dati, omogenei o eterogenei che 53 III| dipanarsi di stati o di dati nel tempo e neppure uno 54 III| e definendo l’una come i dati della percezione «allo stato 55 III| rapporti che inquadrano i dati, ci parla di «conoscenza 56 III| intelligenza non inquadra solo dati sensoriali, ma fabbrica 57 III| quell’organizzazione di dati sensoriali in gruppi permanenti 58 III| assoluto; qualunque gruppo di dati sensoriali si prenda che 59 III| passato più ricco di quei dati sensoriali che già son penetrati 60 III| una sfera in cui i vari dati non possono essere confrontati 61 III| indipendenti e, quindi, i due dati discontinui; se una considerazione 62 III| verificarsi solo fin che i due dati rimangono identici a se 63 III| fra la sistemazione dei dati e l’azione compiuta, anzitutto 64 III| contemplazione e ricerca di dati continuamente nuovi e diversi 65 III| evanescenti e di sogno in dati attuali, come quelli che 66 III| pragmatico, che è il sostrato dei dati della conoscenza, sembra 67 III| interessando la realtà formale dei dati di cui dichiara la funzione 68 III| aprioristico e non conforme ai dati di esperienza che l’esame 69 III| nondimeno l’osservazione dei dati di fatto non può tener conto 70 III| sembra contraddistinguere i dati della cognizione. Quando 71 III| spirito e coscienza, sarebbero dati come reali il fatto reciproco 72 IV| sovrappongono e si fondono ai dati della conoscenza, onde renderli 73 IV| comune e ineliminabile dei dati gnoseologici, ma la sua 74 IV| quando nel suo «Saggio» sui dati della coscienza, descrive 75 IV| dichiarare l’eterogeneità dei dati empirici da quelli intellettivi 76 IV| conoscenza, i cui modi e i cui dati non possono venir risolti 77 IV| psichico. La funzione dei dati della percezione e di quelli 78 IV| soddisfare: le immagini e i dati, che sulle cose ci vengono 79 IV| spirito e la relatività dei dati gnoseologici, che poteva 80 IV| si fa di necessità capo a dati cognitivi e che i dati postulano 81 IV| a dati cognitivi e che i dati postulano un contatto, una 82 IV| accettare quelli che sono i dati superficiali; allora non 83 IV| concezione, interessante i dati della percezione e dell’ 84 IV| fin quasi a rivalutare i dati della conoscenza intellettiva, 85 IV| coordinamento e unificazione dei dati isolati delle singole discipline 86 IV| assoluto in se stesso, i dati della cognizione concreta 87 IV| confuso e inspiegabile. Tali dati quindi, quantunque non siano 88 IV| si riporta al frutto: i dati negativi dunque non soltanto 89 IV| potrà dare rispetto ad A dei dati che saranno C, D, E, ecc. 90 IV| La realtà dunque dei suoi dati di fatto non giustifica 91 IV| discorsiva, la certezza dei dati acquisiti dalla coscienza 92 IV| dalla rispondenza dei suoi dati alle condizioni che in certo 93 IV| la pratica.~ ~ Siano due dati, che la coscienza coglie 94 IV| Supponiamo ora che i dati da percepire non solo siano 95 IV| uno ben determinato dei dati; ma, se, giunta di fronte 96 IV| avesse offerto. Insomma due dati reali e distinti, sembrano 97 IV| metafora, avendosi i due dati e le rispettive negazioni, 98 IV| relatività reciproca dei due dati in una terza realtà negativa 99 IV| presentarsi di uno dei due dati, è tale non rispetto alla 100 IV| diversi, che potrebbero essere dati entrambi nell’esperienza 101 IV| generalizzazione, condotto sui dati del primo e del secondo 102 IV| conoscenza, ricondotta ai dati superficiali, di immediato 103 V| contrario, sottendere ai diversi dati della conoscenza il principio 104 V| richiesta dal pragmatismo dei dati coscienti, e la propria 105 V| rivendicazione di dignità dei dati intellettivi, nondimeno 106 V| inerte e discontinua dei dati sensoriali e dei concetti, 107 V| integrazione reciproca dei dati coscienti discorsivi e intuiti. 108 V| inerenti al dubbio stesso? I dati, che vengono racchiusi sotto 109 V| sintesi suprema di quei dati scientifici, i quali, in 110 V| una mobilità. Ma poiché i dati offertimi da un contatto 111 V| considerare come cose in sé alcuni dati dell’esperienza, quando 112 V| impossibile, ma soltanto sui dati posseduti. Facendo ciò, 113 V| genere, non può ritrovare nei dati dell’esperienza motivi sufficienti 114 V| o, in altri termini, i dati che essa possiede e che