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Alfabetica [« »] movenza 1 movenze 1 movimenti 8 movimento 81 multicolore 1 multiforme 4 multiformi 1 | Frequenza [« »] 83 sfera 82 essenza 81 giudizio 81 movimento 81 termine 80 altre 79 mondo | Giordano Bruno Cavagna La dottrina della conoscenza in Enrico Bergson Concordanze movimento |
Cap.
1 Pre| modo che nella sfera del movimento la mutevolezza delle determinazioni 2 Pre| sue dimensioni e del suo movimento verso quell’altro corpo 3 Pre| connotano il concetto di movimento di caduta di un grave; ma 4 I| togliere alla dottrina del movimento la validità che le conquiste 5 I| si può prendere pure il movimento per altre mete:~ ~essi, 6 II| ragione evidenti, indirizza il movimento in un senso in cui il problema 7 III| percezione è l’equivalente del movimento e allora il rapporto non 8 III| di vista metafisico, il movimento, di per se stesso, essendo 9 III| dell’azione, così come il movimento cerebrale ne attua i presupposti. 10 III| riduce la conoscenza a un movimento la cui direzione è volta 11 III| fusione di percezione e di movimento, vale a dire la coscienza 12 III| in vista degli schemi di movimento che dominano lo strumento 13 III| che le cose siano o no in movimento. Quando, al contrario, ci 14 III| differenza fra l’immobilità e il movimento: sia che questo movimento 15 III| movimento: sia che questo movimento si attui nello spazio e 16 III| cose esige che dal loro movimento noi estraiamo o il limite 17 III| estremo, il termine in cui il movimento si spegne, o un istante 18 III| che si verifica durante il movimento e ci interessiamo solo di 19 III| come effetto statico del movimento, o totale o parziale. L’ 20 III| comporterà nei confronti del movimento allo stesso modo: ignorerà 21 III| sempre meno deducibile il movimento di reazione dal movimento 22 III| movimento di reazione dal movimento d’azione. A tale complicazione 23 III| sempre maggiore ampiezza di movimento, concessa all’azione dell’ 24 III| ogni individuo dotato di movimento spontaneo e imprevedibile, 25 III| la vita. E se la vita è movimento e il movimento azione, la 26 III| la vita è movimento e il movimento azione, la coscienza tende 27 III| non può esservi facoltà di movimento se non là dove si dia un’ 28 III| recisamente che tanto il movimento quanto la facoltà di scelta 29 IV| Nell’un caso si vedrà un movimento che dalla coscienza si porta 30 IV| alle cose, nell’altro un movimento opposto, in virtù del quale 31 IV| Ma in entrambi i casi il movimento è più fittizio che reale, 32 IV| cognizione non il risultato di un movimento unidirezionale che dal soggetto 33 V| si parla non solo di un movimento che dal passato sempre più 34 V| qualcosa di semplice, un movimento di contemplazione, più che 35 V| un dato di coscienza, il movimento, per la sua fenomenicità, 36 V| immediato, intuitivo.~ ~ Ogni movimento, inteso come spostamento 37 V| qualora io stesso compia un movimento o un’immagine rappresentativa, 38 V| Attraverso tale conoscenza il movimento mi appare come un tutto 39 V| Se quel che ho colto come movimento è un tragitto, un passaggio 40 V| possibile riferire il fatto del movimento. Fra i due punti, l’intendimento, 41 V| un altro, mentre il suo movimento sembrerà seguire quella 42 V| e fisso, ricostruendo il movimento sulla traiettoria, saremo 43 V| conoscenza immediata del movimento, per cui lo apprendo come 44 V| Essa falsa l’essere del movimento, poiché non coglie la differenza 45 V| fosforescenza fra gli estremi del movimento, col tragitto che è l’atto 46 V| L’intervallo non è il movimento che lo supera: esprimere 47 V| Quando si riconduce il movimento allo spazio, il possesso 48 V| se pel primo l’atto del movimento risulta un tutto semplice 49 V| conoscenza discorsiva del movimento al suo oggetto.~ ~ La conclusione 50 V| attraverso la discussione sul movimento a fondare la nozione nuova 51 V| Bergson proclami che del movimento quel che intuiamo in maniera 52 V| di provare la realtà del movimento, quale alla nostra sensibilità 53 V| concepire e ad apprendere il movimento nella sua essenza piuttosto 54 V| traslazione - quantità. Il movimento, assieme ./. alla grandezza 55 V| riducendo l’intero universo a movimento, è lecito racchiudere la 56 V| esigenza razionale: essere il movimento una quantità omogenea, le 57 V| nelle cosiddette leggi del movimento conducono alla comprensione 58 V| esimersi dall’attribuire al movimento il fattore quantitativo 59 V| d’accordo nel guardare al movimento come a un semplice spostamento 60 V| conservazione della energia.~ ~ Il movimento quindi, in quanto puro dato 61 V| dell’intelletto, risolva il movimento, concepito come variazione 62 V| assoluta, in un medio fra il movimento qualitativo e assoluto, 63 V| in quanto assoluto del movimento, dimostrando la soggettività 64 V| questo la trattazione del movimento e la sua erezione ad assoluto 65 V| ripensamento omogeneo. Il movimento, infatti, in quanto traslazione, 66 V| non simbolica, affinché il movimento per la sua omogeneità e 67 V| individualità. Considerare il movimento come spostamento reciproco 68 V| mezzo omogeneo. Ora, se il movimento diviene quantità omogenea, 69 V| concezione intellettiva del movimento e rifarsi al dato immediato 70 V| all’intuizione: vedremo il movimento divenir un assoluto e la 71 V| trae dal principio che il movimento lungi dall’essere uno spostamento 72 V| concreta e la nozione del movimento assoluto lasciano già intravedere 73 V| Matière a proposito del movimento e che si enuncia come l’ 74 V| quando ricostruisce il movimento, ne può fare un assoluto 75 V| dall’uno all’altro punto del movimento qualitativo, perché muta 76 V| cose: la durata o tempo, il movimento o mobilità, lo slancio vitale 77 V| Ma, a chi ben guardi, il movimento medesimo è ricostruibile 78 V| distinzioni, la cui legge è il movimento, la cui nota è il ritmo 79 V| cristallizzarsi soffoca il movimento, spezza i legami, taglia 80 V| risulta una concomitanza di movimento logico, un’applicazione 81 V| intelligenza alla vita o al movimento. D’altra parte una argomentazione