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Alfabetica [« »] giudicatrice 1 giudichiamo 1 giudizi 17 giudizio 81 giunga 2 giunge 12 giungendo 1 | Frequenza [« »] 83 forme 83 sfera 82 essenza 81 giudizio 81 movimento 81 termine 80 altre | Giordano Bruno Cavagna La dottrina della conoscenza in Enrico Bergson Concordanze giudizio |
Cap.
1 Pre| diritto di dettare nessun giudizio di svalutazione su teorie 2 Pre| condizione di emettere lo stesso giudizio su se stessa, se non sotto 3 Pre| mettere a soggetto del suo giudizio non un ente, ma una pluralità 4 I| campo logico un soggetto di giudizio del campo gnoseologico. 5 I| applicano. Se, cioè, al giudizio di essenza sostituiamo un 6 I| di essenza sostituiamo un giudizio di relazione, vale a dire 7 I| erigendola a teoria, in un giudizio di valore, di utilità e, 8 I| svolgimento sfoci in un giudizio sul rapporto fra l’elemento 9 I| dopo aver formulato un giudizio, di valore generale, sulle 10 I| suo lato non si ponesse un giudizio di valori, quello dell’inadeguatezza ./. 11 II| la coscienza formula il giudizio. Ma i singoli sistemi di ./. 12 II| concetti che entrano nel giudizio: non avrà, perciò un contenuto ./. 13 II| luce possa emettersi un giudizio e che, di conseguenza, si 14 II| trapasso da un semplice giudizio di esistenza a un giudizio 15 II| giudizio di esistenza a un giudizio di valore, in cui già è 16 II| altro la possibilità di un giudizio sul fenomeno, che è quanto 17 II| facoltà di assenso o di giudizio, ma, oltre al fatto che 18 III| mancano pagine, in cui il giudizio della funzionalità della 19 III| è racchiusa l’ipotesi di giudizio sulla dignità della conoscenza; 20 III| di differenziazione o un giudizio di priorità dell’una sfera 21 III| di un comune criterio di giudizio che è presente nel momento 22 III| gnoseologiche e direttamente del giudizio e della valutazione che ./. 23 III| conoscenza. Ma l’aderire nel giudizio ai confronti e riferimenti 24 III| Che se poi si passa al giudizio, è facile osservare come 25 III| distinti: e l’unità del giudizio, e a maggior ragione del 26 III| tale aspetto, concetto, giudizio, matematica e logica si 27 III| negli stati o di classe o di giudizio o di rapporto non ha voluto 28 III| in sé della classe, del giudizio, della quantificazione, 29 III| libertà assoluta.~ ~ Il giudizio ultimo, perciò sulla conoscenza, 30 IV| nella formulazione di un giudizio gnoseologico, e che quindi 31 IV| pragmatico dà luogo soltanto a un giudizio di esistenza, il passaggio 32 IV| esistenza, il passaggio a un giudizio di essenza non può ricercarsi 33 IV| esplicazione e definizione del giudizio negativo si palesa il valore 34 IV| forma logica, concede il giudizio.~ ~Il processo metodico, 35 IV| applicato ad una delle forme del giudizio, alla negativa, tende a 36 IV| esplicazioni riguardo al giudizio negativo non possono essere 37 IV| intendimento voglia procedere a un giudizio di negazione.~ ~ Accettando 38 IV| sintetica, insomma due forme di giudizio, atte entrambe a creare 39 IV| l’esame di un qualunque giudizio affermativo «A è B» e quello 40 IV| e quello di un qualunque giudizio negativo «A non è B» mi 41 IV| affermiamo, noi enunciamo un giudizio, che è creatore di idee. 42 IV| di idee. Ma il rapporto giudizio affermativo-entità concettuale 43 IV| di quanti per definire il giudizio negativo e per farne un 44 IV| esplicare l’operazione del giudizio, il beneficio che con ciò 45 IV| affermazione. Per spiegare il giudizio negativo dobbiamo dunque 46 IV| A e B, enunciando ./. un giudizio positivo errato, o che si 47 IV| la possibilità di un tale giudizio.~ ~La negazione quindi è 48 IV| connaturalità fra le due forme di giudizio, in quanto l’una è rivolta 49 IV| l’altra si applica ad un giudizio reale o virtuale sulla cosa. 50 IV| enunciabile, vale a dire un giudizio affermativo, riconducendolo 51 IV| proposizione che giudica un giudizio, ma che al tempo stesso 52 IV| in quanto resta ferma al giudizio né si applica all’oggetto. 53 IV| applica all’oggetto. Il giudizio negativo è un atteggiamento, 54 IV| fronte alla cosa e ad un giudizio sulla cosa: crea qualcosa 55 IV| crea qualcosa rispetto al giudizio, e quindi in certo modo 56 IV| quanto, se l’oggetto del giudizio resta definito rispetto 57 IV| detto di una cosa in un giudizio, ma non è in grado di dire 58 IV| far posto a un ulteriore giudizio che dovrà essere affermativo, 59 IV| sulla negazione (II): «Un giudizio negativo è dunque un giudizio 60 IV| giudizio negativo è dunque un giudizio indicante che è opportuno 61 IV| opportuno sostituire a un giudizio affermativo un altro giudizio 62 IV| giudizio affermativo un altro giudizio affermativo, non essendo 63 IV| natura di questo secondo giudizio, qualche volta perché la 64 IV| a pronunciarsi su di un giudizio sull’oggetto, giudizio che 65 IV| un giudizio sull’oggetto, giudizio che si dà o si presuppone 66 IV| si presuppone dato. Tale giudizio primitivo tuttavia appunto 67 IV| di regola si applica il giudizio, porge delle attualità e 68 IV| da cui trascorrere a un giudizio negativo non può non contenere 69 IV| procederà a giudicare il giudizio, a correggere cioè, negandola, 70 IV| coscienza investe pure il giudizio affermativo, perché, se 71 IV| nuovo punto di vista quel giudizio che le antecede e che può 72 IV| mentale, che informa il giudizio di affermazione e lo sottopone 73 IV| concretizza appunto in un giudizio di relatività che colpisce 74 IV| essendo per definizione il giudizio di un giudizio, non può 75 IV| definizione il giudizio di un giudizio, non può perdere il contatto 76 IV| prescinde dall’enunciare quel giudizio affermativo corrispondente 77 IV| e la dignità logica del giudizio di negazione la ritrova 78 IV| piano teorico compie il giudizio di negazione, tendendo a 79 IV| erige qui a criterio di giudizio, come da altra parte interviene 80 V| arricchisce, rispetto al possibile giudizio di confronto, di una relazionalità 81 V| nelle sue opere, valendo il giudizio sui diversi sistemi della