Cap.

 1       Pre|           diritto di farlo, che non è vero che ogni attività, che sia
 2       Pre|               dell’umano dal tempo, è vero che si  il presupposto
 3       Pre|               umane, ma è altrettanto vero che tale presupposto lo
 4       Pre|            chiamiamo dati di fatto. È vero che, sempre ./. per quel
 5       Pre|               teorie; ma è ugualmente vero che, o in congruenza coi
 6       Pre|           artificiale e falsa, tant’è vero che se non si procede a
 7       Pre|              operazioni: perché, se è vero che l’oggetto in parola,
 8       Pre|            qualificate, è altrettanto vero che, quando la coscienza
 9       Pre|              Si dirà ancora che non è vero che la seconda applicazione
10       Pre|               posseduto e presente; è vero che questo materiale è preda
11       Pre|        caratterizza, ma è altrettanto vero che il pensiero ha a sua
12       Pre|  dichiarazione che fa dell’intuizione vero e sovrano strumento di conoscenza,
13       Pre|             storico, e il bisogno del vero e del reale, che anima ogni
14         I|       costruzione, questo è tanto più vero per ciò che riguarda la
15         I|             campo del conoscere, se è vero che si disinteressò completamente
16         I|               è la contemplazione del vero, ma piuttosto ci limitiamo
17         I|              loro influenza. Questo è vero; come è altrettanto vero
18         I|              vero; come è altrettanto vero che soltanto riuscendo a
19         I|             aderire immediatamente al vero, e in quanto nell’atto per
20         I|    dichiarazione è privilegiata, se è vero che nasce da un confronto
21         I|    psicologico a quello universale. È vero che quando si è trattato
22         I|    contrapposti dei medesimi fatti; è vero che dall’inettitudine della
23         I|             apparsa tanto evidente; è vero, infatti, che si è tentato
24        II|             di non accettar nulla per vero senza averlo prima riconosciuto
25        II|       condizioni della funzione, se è vero che tanto i dati di quel
26        II|         relativismo bergsoniano, se è vero che il termine riguarda
27        II|           possesso disinteressato del vero. Il relativismo, per conseguenza,
28       III|             generale ed universale. È vero che, nell’atto di determinare
29       III|            dubitare del suo valore; è vero che a un motivo fondamentale
30       III|      accostarlo per altri sentieri; è vero che si vuole o mutare o
31       III|        scaturiscono. Ma è altrettanto vero che, a fianco, cogliamo
32       III|             ammetterlo; è altrettanto vero che il suo occhio ebbe l’
33       III|           mondo, ma possa anche esser vero e fedele specchio del mondo;
34       III|     relatività della conoscenza, se è vero che l’intelligenza non dipende
35       III|            concetto, si stabilisce, è vero, fra le due facoltà una
36       III|              si dia un discorso, se è vero che il bambino è portato
37       III|        effetto e la causa. Occorre, è vero, apportare correzioni a
38       III|           dirette alla conoscenza del vero, siano valide o non, ma
39       III|          gnoseologico, è possibile, è vero, da un lato inferire l’esistenza
40        IV|          realtà si identificano, se è vero che è impossibile concepire
41        IV|               conoscenza. Si muove, è vero, da un trascendentalismo
42        IV|          condizionalità al tipo di un vero e proprio contatto fra ciò
43        IV|               via all’apprensione del vero. L’idolo per eccellenza ./. 
44        IV|            dato l’oggetto, non è meno vero che il reale deve essere
45        IV|              è B» = «che A è B, non è vero».~ ~D’altra parte, se negando
46        IV|             affermativo, perché, se è vero che una differenza assoluta
47        IV|           affermazione, è altrettanto vero che mai si darebbe una proposizione
48        IV|         stessa e al suo compito, se è vero che conoscere significa
49        IV|           nelle cose, il secondo se è vero che la conoscenza percettiva
50        IV|             dire dell’apprensione del vero. Il materialismo e l’idealismo,
51         V|             la facoltà di adeguare il vero.~ ~ Cogliamo qui qualcosa
52         V|             la deficienza rilevata. È vero che dovunque si parla di
53         V|              realtà, ma è altrettanto vero che sempre si dichiara la
54         V|             nervoso. D’altra parte, è vero che Bergson ammette una
55         V|            conoscere tutto e tutto il vero e, date le premesse, in
56         V|               dimostra essere il solo vero, cui le altre scoperte fanno
57         V|          Bergson nell’orizzonte di un vero creazionismo non significa
58         V|               ma filosofica. Perché è vero che le ultime conclusioni
59         V|    risoluzione profonda della vita. È vero che]]~ ~se per metafisica
60         V| esclusivamente psicologica. Ed è pure vero che, considerato sotto tale
61         V|           primo principio, l’assoluto vero, la legge universalmente
62         V|               speculazione, non è men vero che la prima preoccupazione
63         V|            oggetto, che non cessa – è vero – di organizzarsi in durata,
64         V|            vogliamo cogliere il senso vero e primo dell’intuizione
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2010. Content in this page is licensed under a Creative Commons License