Cap.

 1       Pre|    che il titolo potrebbe far pensare. Noi viviamo in un periodo
 2       Pre| rifacciano a siffatto modo di pensare il rapporto di ragione,
 3       Pre|      uomo. Non possiamo certo pensare che ognuno dei due poteri
 4         I|       pervaso la modalità del pensare e dell’astrarre: allora,
 5         I|       a  ./. dire, non si può pensare e verbalizzare la durata
 6        II|      concretizza l’azione del pensare. Il pensiero, insomma, nell’
 7        II|  coscienza l’attitudine ./. a pensare l’identico in diverse posizioni
 8        II|     Perciò la coscienza potrà pensare, cioè conoscere se stessa,
 9        II|  causa della dipendenza da un pensare che non adegua l’essere.
10        II|       si sa immediatamente di pensare, cioè si sa di esistere
11        II|       deduceva l’esistere dal pensare: la coscienza esiste perché
12        II| esistente, e la coscienza per pensare necessita di esistere, ma
13        II|    che non può dubitare senza pensare. Ma del «Cogito» egli si
14        II|      richiede un processo dal pensare all’essere e dall’essere
15        II|    quella coincidenza del ./. pensare e dell’esistere che attuerebbe
16        II|       con la dipendenza da un pensare che non adegua l’essere;
17        II|  conoscenza si deve pensarlo. Pensare, quindi, non vuol dire conoscere,
18        IV|     complesso morfologico del pensare, può limitasi a una tendenza
19         V|     contrari cui potrebbe far pensare una coincidenza di soggetto ./. 
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