107-coone | coord-inesa | inesp-quadr | qualc-tende | tendi-zero
     Cap.

3003 | qualcuna 3004 III| di fatto semplice, atto a qualificare alcuni stati, che si danno 3005 I| effetti ? E quando si fossero qualificati come effetti, non avremmo 3006 IV| logico-verbali, può rendersi con un qualificativo di positività, e negando 3007 Pre| esistenza un primo umano, qualificato dai suoi modi speciali che 3008 V| domina la mobilità e la qualitatività degli stati, l’eterogeneità 3009 | qualvolta 3010 | quand’ 3011 | quant’ 3012 Pre| altrettanto mutevoli quanto le quantificazioni delle teorie e delle altre 3013 V| appunto come tale influiscequantitativamente nel calcolo, ma non è in 3014 V| per la sua omogeneità e quantitatività, si assoggetti a misura 3015 | quaranta 3016 III| anche se ogni mattina la quarta arteria offriva un determinato 3017 | quid 3018 IV| interessata delle relazioni quotidiane. In secondo luogo, il pragmatismo 3019 V| coscienza una funzione di azione racchiuda al tempo stesso la denuncia 3020 IV| che di «idola mentis», e racchiudendo la preconcezione un duplice 3021 V| centro, raccogliendoli e racchiudendoli sotto un’unica denominazione. 3022 I| raggruppare in classi che racchiuderebbero nella schematicità di un 3023 I| essa, su di lei calino per racchiuderla ad unità. Sente tuttavia 3024 I| appariscente o il più diffuso, racchiuderlo nella chiarezza inconfondibile 3025 V| stesso? I dati, che vengono racchiusi sotto il termine comprensivo 3026 V| atti a un unico centro, raccogliendoli e racchiudendoli sotto un’ 3027 II| pluralità sensibile, non si raccogliessero lasciandosi sottendere dal 3028 I| via via questi fatti, di raccostarli l’uno all’altro, di riunirli 3029 V| sarebbe la solidificazione radiante, è da assumersi come una 3030 I| soltanto ciò che deve essere radiato, non il come e il se della 3031 II| direttiva nella quale si debbono radunare gli sviluppi precedenti 3032 Pre| mia almeno non riesce a raffigurarsi questo cambiamento se non 3033 V| immagine tradizionale del tempo raffigurato con una linea retta, conviene 3034 V| propria imprevedibilità. Le raffigurazioni simboliche, cui Bergson 3035 IV| problema della conoscenza e rafforza la concezione dualistica 3036 III| deve trovare le strade per raggiungerli. Quel che si vuol dimostrare 3037 I| definirla sia, soprattutto, per raggiungerne le fonti. Stabilire l’origine, 3038 Pre| in funzione di un fine da raggiungersi, senza che ci sia qualcosa 3039 Pre| e quantitativi di queste raggiungono un’intensità di perfezione 3040 I| sensibile di questo. Una volta raggiuntala, l’adatterà ancora a quei 3041 III| la percezione è immagine raggruppata attorno ad altra immagine 3042 III| possibilità di connettere in ragnatele di rapporti uno o più di 3043 III| contrappone l’una all’altra le due ramificazioni biologiche, quella che utilizza 3044 Pre| estremi senza fine o con il ramo ascendente proiettato all’ 3045 V| indipendente e al tempo stesso rapportabile con lo spirito, da cui si 3046 III| certo rispetto si limita a rapportare sensazioni, mentre, sotto 3047 Pre| ed è l’univoco e omogeneo rapportarsi attraverso il tempo della 3048 Pre| discernibile, onde venga rapportato al divenire stesso, sia 3049 III| tutte le possibili realtà rappresentabili corrispondenti alla lineetta 3050 III| dignità di puri e sufficienti rappresentanti di tutto l’oggetto. Tale 3051 Pre| cose umane, e non vuol più rappresentarle solo come dei diversi, ma 3052 IV| parlare di Nulla significa rappresentarselo, e la coscienza si rappresentazioni 3053 V| di terzo fattore, se non rappresentassero la vittoria della prima 3054 II| anche se la sua ricchezza è rappresentata da una moneta il cui corso 3055 Pre| dell’uomo debbono pure esser rappresentate -omogenee od eterogenee 3056 Pre| quale però è di fatto una rappresentazione-zero o tendente allo zero, ma 3057 Pre| contingenti nei confronti delle rappresentazioni-conseguenze, le teorie, che si rifacciano 3058 V| anzitutto lo ha imposto e di cui rappresenterebbe l’unica soluzione possibile.~ ~ 3059 V| il presente e il futuro rappresentino non un’identità in tre istanti 3060 I| geometrico di cui soltanto la ratio avrebbe dovuto riconoscere ./. 3061 IV| così, sullo stesso piano, ravvicinandole o addirittura unendole, 3062 IV| designati, consenta sia di ravvicinarli e confonderli, sia di trasformare 3063 III| soddisfatto di una freddezza di raziocinio e di una sete di interpretare, 3064 I| elemento fideistico, che un razionalista, quale Spinoza ad esempio, 3065 I| particolare ad empiristi razionalisti kantisti, dipendono dal 3066 V| esistere come sfumatura e come reagente e sull’attuale e sul futuro; 3067 III| intendimento, ammesso dai realisti e dai relativisti dell’intelligibile, 3068 IV| tentativo di interpretare realisticamente l’universo psicofisico, 3069 V| comune alle gnoseologie realistiche, attribuendo a un modo del 3070 III| trascendentale e l’attributo realistico. Non sono né l’una né l’ 3071 Pre| funzionale o ciò che essa realizza o ciò a cui tende ecc., 3072 III| tutti ugualmente possibili e realizzabili, fra cui bisogna operare 3073 III| realizzato e l’atto che si vien realizzando. La sua verità non dipende 3074 III| contrario, ci accingiamo a realizzare l’azione e a tradurla in 3075 Pre| fatto purché e non appena si realizzasse a condizione il tempo; e 3076 III| possibilità che troviamo realizzate quando rivolgiamo lo sguardo 3077 III| cavallo fra l’atto che si è realizzato e l’atto che si vien realizzando. 3078 IV| orientamento all’azione, reca in sé implicita la nozione 3079 III| terminologia e interpretazioni recano lo stampo di Kant. L’intelligenza 3080 II| quindi dall’intuizione, che è recettiva: ma, in secondo luogo, in 3081 II| intellettivo – l’uno essendo recettivo, l’altro spontaneo -, ossia 3082 III| strutture le quali sempre recheranno il marchio del principio 3083 I| empirica ed intellettiva, recherebbe ./. un sussidio di prove 3084 II| sistema di forze, ma ne recida quella per la cui azione 3085 I| inconoscibilità dell’uno, recide senz’altro il problema, 3086 I| intrinseche e inscindibili – e da recidere parimenti ogni tentativo 3087 IV| che non sia in grado di reggere quando si proceda al problema 3088 III| linguaggio le cui colonne reggitrici sono appunto costituite 3089 I| sistemazione, uno sforzo di registrazione, con cui si è trascelto, 3090 I| poiché in un mondo in cui regni solo un nastro dotato di 3091 V| fiducia, è in ./. verità un regno d’ombre, i cui componenti 3092 III| determinismo e la successione regolare che regna in esse ./. allorché 3093 III| cui più percezioni entrino regolarmente in rapporto l’una con l’ 3094 I| kantismo – per cui le cose sono regolate dalla coscienza. L’empirismo, 3095 III| schematico canone che ne regoli la successione, e senza, 3096 Pre| questione che non è solo dei «regressisti» ma anche dei «progressisti» 3097 Pre| principio-presupposto di una regressività o involuzione o degenerazione 3098 II| espungere. Peraltro sono state reinserite da noi più avanti al punto 3099 III| delle cose, non tanto perché relativista, quanto perché già dai suoi 3100 III| ammesso dai realisti e dai relativisti dell’intelligibile, e di 3101 I| descrizione e di precisazione relativistiche dei rapporti intercorrenti. 3102 I| ancora, la proporzione relatività-durata, relatività-reale biologico, 3103 V| sotto rapporti, vale a dire relazionalmente, appunto perché la condizione 3104 II| ordinare, di disporre, di relazionare, di manipolare, infine, 3105 III| ridurre le immagini a parti relazionate di uno strumento artificiale 3106 III| salvati da questo pericolo relegando la percezione in un limbo 3107 IV| di svalutare la natura, relegandola al termine estremo di un’ 3108 I| trascura quelle domande, relegandole in una regione in cui non 3109 III| una coscienza, pretende relegarla in un confine donde può 3110 II| conoscenza e della conseguente relegazione dell’essere in un mondo 3111 V| ma la cui ineffabilità la relegherebbe nella sfera dell’incomunicabile 3112 II| Il dubbio richiede ante rem non solo l’attività dubitante, 3113 III| che è pura gnoseologia, rendendo lecito il trapasso sia a 3114 V| definizione del soggetto, ma si renderanno entrambe complementari di 3115 II| che l’intelligenza e ne renderebbe i dati definibili secondo 3116 V| riconoscere, la sua vis repellendi, un impulso a negare, a 3117 III| interesse, l’attrazione o la repulsione, atti a suscitare e ad avviare 3118 III| bisogni o in una delle sue repulsioni: sotto tale aspetto la percezione 3119 I| ragione per la conoscenza e reputa che queste si esercitino 3120 III| Ora - afferma Bergsonreputare atti disinteressati le operazioni 3121 III| percezione e intendimento son reputati tre differenti aspetti della 3122 II| ciò che non presenta il requisito necessario: e non si può 3123 II| liberarsi completamente dai residui del razionalismo, e, perciò, 3124 II| funzionale dell’atto conoscitivo respinge l’adeguazione della rappresentazione 3125 III| sempre pronta a lasciarsi respingere qualora inadeguata alla 3126 II| unificazione coinvolge l’unità, ma restandole subordinata come a condizione 3127 IV| altrimenti sarebbe destinato a restar confuso e inspiegabile. 3128 V| il vizio, che continua a restare tale, ma soltanto dimostrare 3129 I| strano che si pretendesse di restaurare un’unità originaria, biologica, 3130 V| che essa fornisce, non si restringe a una traccia del fondo 3131 IV| valore, ma che inoltre, restringendosi costantemente l’orizzonte 3132 Pre| omogeneità, sia pure in costante restringimento, entro il quale ogni componente, 3133 V| quando le premesse prime non restringono la differenziazione a semplici 3134 III| numero di incertezze, di reticenze, di accettazioni non completamente 3135 II| occhio può spaziare solo sul reticolato di quelle vie, non è in 3136 III| attraverso alla memoria, pronte a retrocedere subito nel passato per lasciar 3137 IV| sottopone ad esigenze di retrospezione e di attesa, da cui trae 3138 I| passa fra i punti di due rette correnti parallele all’infinito, 3139 IV| apportare, per dir così, delle rettifiche, che, quantunque operino 3140 III| ragionamento che vorrebbe essere rettilineo ed esatto, si arriva a dimostrare 3141 III| ricostruibile secondo un processo reversibile per cui la coscienza può 3142 Pre| rapporti esplicitatori, nella riaccensione di altrettante luci gettate 3143 II| squilibrio gnoseologico che si riassetterà in Descartes soltanto con 3144 IV| premessa di unità sostanziale o ributtare qualunque presupposizione 3145 I| dati di fatto o addirittura ributtati quali questioni da risolversi 3146 IV| tutto, corre il pericolo di ricadere nel medesimo vizio di origine, 3147 III| come un solido geometrico e ricalca la struttura dell’oggetto 3148 I| un’immagine di un colore ricalcata su un’altra immagine sottostante 3149 III| stesso, inutile, ma come ricalco elaborato e manipolato, 3150 III| semplicemente date, ma sono ricavabili e giustificabili. Se tale 3151 II| teologici. Ora, che cosa può ricavarsi dall’esperienza cartesiana, 3152 III| accorgere che tutte le note ricavate dal nostro filosofo si raggruppano 3153 III| cui non si può dire che ricavi dalle sensazioni ciò che 3154 Pre| presupposto dalle quali ricaviamo altrettante teorie o concezioni 3155 V| interiorità questi siano ricchi. Ma motivo di ben altre 3156 I| plasmato gli strumenti, sia ricercando in profondo ciò che ha determinato 3157 IV| vista puramente pragmatico e ricercandosi sino a qual punto una concezione 3158 II| in tal modo Descartes a ricercarvi i criteri della logica e 3159 Pre| attività teorizzatrice o ricercatrice della verità. Se anche questo 3160 I| una propria normatività, ricercherebbe condizioni a se stessa inerenti, 3161 II| fatto cognitivo. Che egli ricerchi e rinvenga un’unica formula, 3162 Pre| quella legalità della storia riceva, a sua volta, la liceità 3163 I| concezioni di cui parliamo, ricevendo dalla prima alcunché di 3164 I| ogni costituente, e che le riceverà, qualsivogliano esse siano, 3165 III| coscienza. Tuttavia non può non riceverne quanto di positivo e di 3166 IV| Che se maggiore sviluppo ricevesse il problema degli idoli 3167 III| istanti An e di luoghi B n ricevo una serie di percezioni, 3168 V| trasformarsi, sulla forza ricevuta da un impulso primitivo, 3169 I| risuona di tempo in tempo, richiamandoci a un senso specifico, che 3170 Pre| questo scaturisce, è lecito richiamarle tutte alla memoria, farle 3171 I| diversi punti di vista vien richiamata l’attenzione: il primo può 3172 II| stesso deve sottostare. Si richiamerà più oltre l’osservazione 3173 III| essenzialmente speculativa.~ ~Ma richiamiamo l’immagine, che Bergson 3174 IV| orientarsi in un duplice senso, richiedendosi ad essa in primo luogo la 3175 IV| non darsi pseudo-problemi, richiedenti meno una ricerca di soluzione 3176 III| attività volontaria, sembra richiedere per i suoi atti l’intervento 3177 I| rapporto e che, come tale, richiederebbe la previa conoscenza dei 3178 II| l’invasione reciproca, da richiederla pure, non traendo ognuna 3179 III| allora, che dovrebbero richiedersi a sostegno dell’interpretazione 3180 II| del fatto della cognizione richiedeva l’ulteriore intervento dell’ 3181 III| non possono limitarsi alle richieste della contemplazione e della 3182 I| premesse: apertasi su di sé, si richiude in se stessa. Ci ritroviamo 3183 II| si vede costretto: a) a richiudersi entro una barriera di soggettività 3184 V| identità personale e a cui si ricollega la comprensione della realtà 3185 IV| altro io o lo stesso io ha ricollegato A e B, enunciando ./. un 3186 I| perdono di valore una volta ricondotte al sentimento immediato, 3187 IV| fra il soggetto e le cose riconducendo queste a quello, non resta 3188 IV| un giudizio affermativo, riconducendolo poi al confronto con la 3189 I| uno dipende dall’altro, e riconducendosi entrambi al terzo, postulano 3190 V| piano della metafisica. Riconduciamo l’enunciato ./. di questo 3191 V| deducibile dalle antecedenti e riconducibile ad esse, consente la formula: 3192 III| sono definibili in quanto riconducibili a un numero relativamente 3193 IV| intellettivi e al tempo stesso di ricondurli entrambi a un unico denominatore, 3194 II| eliminazione della rottura, ci si ricondurrà ancora al cerchio, ma riducendo 3195 II| molteplice e le categorie, riconoscendo alla propria unità – e, 3196 II| coincidono, si è costretti a riconoscer ./. l’ineluttabilità della 3197 III| associazione. Altri trattatisti riconosceranno l’utilità di tale concezione 3198 II| filosofie che non vogliono riconoscerle una autonomia in quanto 3199 II| mezzi di cui si è valsa per riconoscersi, una volta che il pensiero 3200 III| intelligibili, ha dovuto riconoscervi due caratteri particolari 3201 Pre| soltanto descrittorio e riconoscitivo. Ma questo problema e la 3202 II| nuovo, se, cioè, una volta riconosciute da una parte inaccettabili 3203 I| psichici. Ora, una volta riconosciuti, per quel che riguarda l’ 3204 IV| negante è una coscienza che ricorda e che nel ricordo trova 3205 IV| attendere la rappresentazione ricordando, prima ancora di giungere 3206 IV| risolvere i due termini, ricorriamo a quanto la coscienza coglie 3207 III| contrario, una volta che si sia ricostituita tale unità e si siano riguardati 3208 IV| significa ricostituire e se la ricostituzione non differisce dall’ordine, 3209 Pre| valido, e non è tenuto a ricostruirne una esso stesso. Che poi 3210 V| molteplice, mentre, quando ricostruisce il movimento, ne può fare 3211 V| si giustappone l’altra, ricostruita dall’intelligenza, che retrospettivamente 3212 V| istantaneo all’istantaneo, ricostruito attraverso gli schemi intellettivi 3213 III| deformazione, però, questa continua ricreazione che la coscienza fa della 3214 II| critica una filosofia che ridà autonomia al problema della 3215 IV| prerappresentazione, in cui si ridesta il bisogno e se ne attende 3216 V| ma la nostra attenzione è ridestata dalla necessità di ricorrere 3217 IV| a soddisfare il bisogno ridestato. La percezione isolata dunque 3218 V| che le ultime conclusioni ridonano alla filosofia l’ufficio 3219 Pre| presenzialità del vivere, che è un ridonar vita al passato onde esso 3220 III| percezione e, al tempo stesso, ridonare alla percezione quel valore 3221 Pre| ricostituire con autocoscienza e ridotare di autocoscienza, tramite 3222 I| può esservi racchiuso, e riducendola a solo termine espressivo 3223 IV| coesistenza distinta. Non riducendosi il problema gnoseologico 3224 I| di un nuovo indirizzo.~ ~ Riducete il complesso dei principi 3225 II| avvertire che il suo compito si riduceva a togliere i viluppi, orditi 3226 II| sintetica, si sforza di ridurla ad una interpretazione semplice, 3227 II| anche il sommo, significa ridurne la natura all’essenza e 3228 IV| negativi dunque non soltanto si ridurranno a dei relativi, ma trapasseranno 3229 III| conquiste del Bergson si ridurrebbero a due: alla costruzione 3230 III| annullamento totale, affermati dai riduttori dell’intelligibile. Per 3231 V| che, quando l’intendimento rielabora nelle proprie forme ciò 3232 V| pensiero vede nel sistema la rielaborazione e diversa utilizzazione 3233 III| e che, accettandoli, li riempia di significato. Prendiamoli, 3234 III| motivo fondamentale che riempie di determinate sfumature 3235 I| creargli una forma già nota, riempiendola però di un contenuto nuovissimo. 3236 III| esista la materia che deve riempirlo, dovrebbero significare 3237 IV| trattava di coonestarlo e di riempirne quindi la capienza di una 3238 III| corrispondenti alla lineetta purché riempisse lo schema della frazione 3239 I| sfogarsi in nuove pagine, che, riempite di vecchie dottrine, tolgono 3240 V| omogenea, le cui variazioni rientrando nelle cosiddette leggi del 3241 III| tener calcolo in quanto rientrano in una teoria generale dell’ 3242 III| conseguenza di questo suo rientrarvi, subordinerebbe la realtà 3243 III| memoria, pronti ad essere riesumati, come atti presenti, ogniqualvolta 3244 III| riproduce, rappresenta e rievoca, e, rievocando, rappresenta 3245 III| rappresenta e rievoca, e, rievocando, rappresenta di nuovo: in 3246 V| negli esempi che valgono a rievocarla all’immaginazione ma soprattutto 3247 Pre| storiografia nel presente e si rifà allo storiografo del passato 3248 V| genesi. Ma, qualora ci si rifaccia agli immediati antecedenti 3249 Pre| rappresentazioni-conseguenze, le teorie, che si rifacciano a siffatto modo di pensare 3250 V| frazionamento. D’altra parte, se mi rifaccio all’immagine dello spostamento, 3251 Pre| situazioni o condizioni. Rifacendosi a quest’immagine di cui 3252 III| carattere che ci si deve rifare se si vuol intendere a fondo 3253 III| definita in altro modo, se non riferendola alla medesima legge di azione. 3254 IV| rapporto e di trascendere, riferendosi ad alcunché di assoluto 3255 I| certi aspetti dei quesiti riferentisi alla metafisica, sotto altri 3256 Pre| intendiamo comunemente quando ci riferiamo a certe nostre abitudini, 3257 III| in esse per ciò che si riferisce all’azione, Bergson non 3258 III| contraddizione con l’altra. Mi riferisco, in particolar modo, alla 3259 Pre| con cui l’oggetto cui si riferiscono è da tutte assunto insieme 3260 I| si direbbe che tutte la rifiutino grazie a una sicurezza intima 3261 Pre| dalle forze del tempo; il rifiuto di ridurre l’indagine su 3262 III| una parte.~ ~ Sinora, o riflessioni di ordine teorico o il tentativo 3263 V| costruzioni intellettuali e se, riflettendo sull’organico mediante le 3264 III| comportamento del corpo può riflettersi o in un arresto o in una 3265 IV| a tutte le posizioni di riforma del pensiero, di cui costituisce 3266 Pre| unità e che dal tutto si rifranga sulle parti o sia soltanto 3267 I| sensoriale, percepita, e rifrangentesi negli schemi intellettivi, 3268 V| natura profonda, che si è rifratta e disegnata come un’ombra 3269 V| assoluto, la cui acquisizione rifugge dall’argomentazione discorsiva 3270 V| principio di causalità senza rifugiarsi nella causa finale, significa 3271 V| bandiscono la libera creazione, rigettano l’indeterminazione, l’una 3272 II| negazione contraddizione, vien rigettato ogni passaggio logico di 3273 Avv| versione a stampa a volte le righe del testo non si susseguono 3274 V| serbatane in enti intelligibili rigidi e immutabili, appare un 3275 III| alla sua finalità. Priva di rigidità e, forse, anche di rigida 3276 III| psicologica, e condotte con ordine rigorosamente logico, consentano di allacciare 3277 IV| costitutivo di una teoria che riguardando quella conoscenza che si 3278 V| spiegazioni, sia quella riguardante il secondo punto, in quanto 3279 III| particolarmente quelli riguardanti la funzione cognitiva ./. 3280 II| che in modo alcuno possono riguardare l’azione.~ ~ Il circoscrivere 3281 III| ricostituita tale unità e si siano riguardati la percezione e il ricordo 3282 III| forse che anche Kant non riguardò alla percezione come a un 3283 III| contrazione alla prassi e uno di rilassamento e di abbandono all’annientamento 3284 III| argomenti in base ai quali si rilevano i caratteri che manifesta 3285 III| di instaurare un numero rilevante di catene di vario tipo 3286 Pre| conseguenze sino all’ultima, a rilevarne tutti i canoni metodici 3287 V| volontaristica e vitale. Ciò che è da rilevarsi è la sua funzione autocosciente 3288 Pre| ciascuno di questi aspetti rilevati trovi la sua ragione in 3289 I| Bergson, convinto di aver rilevato il vizio d’origine di cui 3290 IV| al lampo che illumini e rilevi un particolare di una scena 3291 Pre| predicati a soggetti anche dei rilievi dati a questo o a quell’ 3292 IV| identica natura, mentre poi si rimanda alla sistemazione ultimata 3293 III| azione il cui compimento vien rimandato nel tempo e affidato a modi 3294 I| conoscenza e conosciuto potevano rimaner sdoppiati in due atti distinti, 3295 III| stesso sia accettabile.~ ~ Rimango, tuttavia, convinto che 3296 III| rapporti».~ ~ Bergson con ciò rimarrebbe aderente alla tradizione 3297 I| che il filone fondamentale rimase vivo in tutte in virtù di 3298 II| o assurdità, molte, che rimasero incognite, troveranno la 3299 IV| caratterizzato sia dal fatto di rimettere a un futuro indefinito la 3300 V| immediato che giustifica e rimpolpa di contenuto concreto l’ 3301 II| modificare la dottrina e rimuoverne il giogo di immutabilità, 3302 III| loro finalità pragmatica, rimuoviamo le incertezze o le discordanze 3303 I| senza posa insoddisfatto e rinascente, e sempre pronto a sfogarsi 3304 V| kantiana ritrova la propria rinascita unitamente al proprio superamento. 3305 IV| per cui in definitiva ci rinchiudiamo in noi stessi e accogliamo 3306 II| la intende Kant quando la rinfaccia come vizio alle posizioni 3307 III| rispondendo a tutte le domande, rinnega la pregiudiziale materialistica, 3308 V| dovuta alla codificazione e rinserramento in formule schematiche di 3309 III| della conoscenza, vi si rinserri, limitando la propria indagine 3310 I| sua sete. Di contro, non rinuncia a costruire una metafisica 3311 V| deriva dal fatto di dover rinunciare ad apprendere la natura 3312 II| questa in particolare e vi si rinvengano i motivi non solo di una 3313 II| caratteristiche che potranno rinvenirsi in altri atti derivanti 3314 II| che la psicologia ./. ha rinvenuto e catalogato nella coscienza 3315 II| l’atto dell’unificazione, rinvia anch’essa all’unificazione, 3316 II| metafisica e l’intera concezione rinviare via via ./. l’uscita dal 3317 I| gli altri si accingono a riordinare, sono da essi assunti immediatamente, 3318 Pre| difesa ogni vivente ricopre e ripara le parti più vitali o più 3319 IV| relativizza la cognizione, ora si ripercuote sulla relazione coscienza-oggetto 3320 Pre| quali enti costantemente si ripetano uguali entro la coltre dell’ 3321 IV| eterno presente, in cui si ripeterebbero indefinitamente stati sempre 3322 III| ed omogenea e di validità ripetuta, che nulla hanno che fare 3323 V| e si ritrovano anche ripetute e che hanno preciso riferimento 3324 V| Affermando questo, Bergson si ripone nel flusso del pensiero 3325 IV| ripresenti il bisogno e si riponga il rapporto di utilità, 3326 Pre| messe e in cui è consentito riporle se non altro grazie all’ 3327 III| barriere della coscienza , riportandosi dall’altro, la nozione di 3328 IV| astrazione dal dato reale e riportarci all’attività del soggetto. 3329 I| quello non fosse costretto a riportarglisi di continuo. Quanto all’ 3330 Pre| esplicitatrici attuali e riportarle in quello stesso rapporto 3331 V| distogliamo lo sguardo da noi per riportarlo sulle cose, su quell’oggetto 3332 II| inserite dopo. Vengono qui riportate in corsivo, e sono da espungere. 3333 III| contrapposizione con essa. Se ci riportiamo a quanto s’è detto sulla 3334 IV| nasce in lui il senso del riposo che è soddisfazione, allora 3335 IV| essere che una parola, che riprendendo i medesimi suoni di quel 3336 III| di tale concezione e la riprenderanno o per dimostrarne la probabilità 3337 Pre| quando si preoccuperà di riprendere in considerazione quella 3338 V| la fatica di Sisifo, di riprendersi e rifarsi, di completarsi 3339 Avv| asterisco, c’è la forma corretta ripresa dal dattiloscritto)~ ~ ./. 3340 Pre| lega la teoria o le teorie riprese dal passato ad altre teorie 3341 IV| contenuto e per affezione; ripresentandosi il dato, si riprodurrebbero 3342 Pre| sono stati immediatamente ripresi da molte se non da tutte 3343 III| individui di una stessa classe riproducono la struttura dei concetti 3344 IV| ripresentandosi il dato, si riprodurrebbero sia l’immagine sia il sentimento 3345 IV| nello stato stesso di entità riproduttiva.~ ~ Nell’un caso si vedrà 3346 Pre| adeguata delle rappresentazioni riproduttive.~ ~Questo secondo comportamento, 3347 Pre| utilizzare i suoi meccanismi riproduttivi o traduttori in modo che 3348 V| e del nuovo, deve essere riproposta la spiegazione di un dato 3349 V| una teoria della vita, che ripudi il principio di causalità 3350 Pre| della nostra teoria deve ripudiare l’uso di storiografie la 3351 IV| semplice fra sé e la realtà, ripudierà dunque la società in tutte 3352 II| non occorra trasferire il ripudio da quelle a questi e ricondurre 3353 II| dovrebbe non esistere, il che ripugna, cioè pecca contro il principio 3354 Pre| direttamente a Kant e di qui risale a Descartes: e ne cercai 3355 V| vivente dell’essere e che risalendone cristallizza l’impalpabile 3356 III| vita, come distaccarsene e risalirla; può, in un certo senso, 3357 II| potere d’assenso, ma si rischia di ridurre il dubbio a conclusione 3358 I| potrebbe attestare di una rischiosa adesione a quel razionalismo 3359 IV| alcunché di altro da ciò che si riscontra nel reale. La facoltà giudicatrice 3360 V| di elementi sufficienti a riscontrare la differenziazione tra 3361 IV| Le due condizioni debbono riscontrarsi parimenti nella negazione, 3362 IV| intendimento, che potrà sempre riscontrarvi una concordanza e un’adesione, 3363 IV| possibile desiderato, ma non riscontrato. La coscienza negante è 3364 II| esistenziale, quando se ne riscontri incompatibile la rivelazione 3365 III| percezioni ad oggetti capaci di risentirne l’influsso: l’esercizio 3366 IV| genesi dell’intelletto, risentono della nuova concezione della 3367 I| mete:~ ~essi, in ogni caso, riserbano in sé il privilegio di un 3368 IV| teoria del conoscere, cui è riserbata come conquista recente la 3369 II| descrittiva che sola può riservarsi allo psicologo, del contenuto 3370 I| che l’introspezione aveva riservato al puro contenuto di coscienza. 3371 IV| cui dati non possono venir risolti se non definendoli in funzione 3372 V| rapporto del tutto alla parte, risolvendola al tempo stesso solamente 3373 I| Il punto di vista critico risolveva la questione gnoseologica 3374 II| cognitivo? I termini, in cui lo risolvono e i criteri che gli sovrappongono 3375 I| metafisica, rappresenta la risonanza di quel possesso di realtà 3376 V| post-kantiani: ma, concesso che le risonanze non mancano o per l’intimità 3377 III| d’altro canto, - e qui risorge la nota che è caratteristica 3378 III| impostato secondo termini che rispecchiano quel particolare interesse 3379 Pre| rappresentazioni secondo un ordine che rispetti quello delle fasi e di costituire 3380 Pre| proprietà esclusiva del rispettivo gruppo: a parte il fatto 3381 IV| diverse necessità vitali e rispondano a due differenti affezioni, 3382 II| di natura razionale, non risponde cioè al criterio della norma 3383 III| tale concezione, pur non rispondendo a tutte le domande, rinnega 3384 IV| spiccatamente critico, cui ./. si risponderà più oltre. Fin d’ora tuttavia 3385 III| innatismo, Bergson potrebbe risponderci che abitudine-direzione 3386 III| considerazione autonoma, si dovrà ristabilire un rapporto fra la percezione, 3387 I| riconduce alle conclusioni ristrette dell’opera, cambia di ruolo 3388 I| intendersi, e che, quindi, i dati risultanti da tale applicazione saranno « 3389 V| con quella che finora è risultata l’unica radice della coscienza 3390 III| la divisione e questa non risultava affatto spiegata e superata 3391 III| Bergson, molti insolubili risulteranno essere misteri apparenti. 3392 III| vale a dire per un atto che risulterebbe inutile e ingiustificato 3393 I| caratteristica al tutto e che risuona di tempo in tempo, richiamandoci 3394 IV| consueto la percezione, si risvegliano sia il bisogno che l’affezione 3395 III| indeterminazione – come quelli che non ritagliano la propria struttura e consistenza 3396 Pre| rappresentazioni diverse, se non ritenendolo frutto di un errore della 3397 IV| che non è lecito~ ~ ./. ritenerle entrambe l’una inerente 3398 III| spirituale e al tempo stesso ritenerli incoscienti, perché, non 3399 II| nel senso cioè che non ritengono possibile definire la conoscenza 3400 V| di un termine comune, che ritennero bell’e pronto alla loro 3401 IV| tinge di sé funzioni, sinora ritenute pure, cioè da nulla compenetrate 3402 I| Malcontenti e delusi ci ritireremo, non appena avremo compreso 3403 V| un infrangersi dell’unità ritorna ./. non soltanto nella definizione 3404 IV| dei secoli XVI e XVII, ritornano in Bergson e impongono da 3405 Pre| avrà la liceità anche di ritornare quando si preoccuperà di 3406 V| simpatia appunto perché è ritorno della parte al tutto per 3407 V| psicologici, destinata a ritrarre motivi di insufficienza 3408 III| altre successive, o a ritroso o in avanti. Le seconde, 3409 IV| nel contenuto dell’una si ritrovasse altrettanta realtà e compiutezza 3410 II| cosmogonia evoluzionistica: vi si ritroveranno frequenti i passaggi e i 3411 I| raccostarli l’uno all’altro, di riunirli in una sintesi che, espandendosi 3412 II| della propria esistenza, riunisce il molteplice fenomenico 3413 I| altrettanto vero che soltanto riuscendo a ciò sarà possibile procedere 3414 Pre| rapporto -, nessuna coscienza riuscirebbe a darsene l’immagine e il 3415 I| anche elevare dubbi, ma non riusciremo mai a superarla, muovendo 3416 III| scala di sforzi più o meno riusciti il cui esercizio rappresenta 3417 IV| attenuando, fin quasi a rivalutare i dati della conoscenza 3418 II| James si era accinto a rivedere Kant muovendo dal punto 3419 IV| orientata all’azione e, rivelando nell’atteggiamento interessato 3420 Pre| osservazione di entrambe per rivelarci che dove domina l’intuizione 3421 Pre| il confronto dovesse mai rivelare che uno tra i contraddittori 3422 I| secondari quelli che si rivelarono dotati di una vitalità nuova 3423 III| le è collegata, se per rivelarsi deve attendere che si verifichi 3424 II| spontaneità e l’attività rivelate dal concetto di unificare, 3425 V| in uno dei suoi modi, ma rivelerà l’incapacità che è innata 3426 III| futuro e che quindi non rivelerebbe nessuna assenza di un piano 3427 V| quest’ultima conclusione che rivendica nonostante alcune limitazioni, 3428 V| pragmatico, ci si sforzi di rivendicare una corrispondenza fra le 3429 V| polarità si riconduca una rivendicazione di dignità dei dati intellettivi, 3430 IV| riconosce quale importanza rivesta nel suo sistema la distinzione 3431 V| come una successione, rivestendo lo spazio delle caratteristiche 3432 III| dignità pure che vengono a rivestire le singole modalità, quali 3433 I| della conoscenza e il grado rivestito da questo campo - accanto 3434 IV| ritrovare in sé ogniqualvolta si rivolga all’oggetto, nel senso più 3435 II| esaltazione dell’autocoscienza si rivolgano gli assalti di quanti sono 3436 I| natura di questi, senza rivolgere anzitutto la nostra indagine 3437 V| pensiero sullo psicologismo, rivolgono lo sguardo alla propria 3438 II| pensiero sia verso quella rivoluzione copernicana di cui Kant 3439 IV| negazione presenta tale robustezza da indurre il pensiero a 3440 V| il portavoce di un nuovo romanticismo scorge forse nell’intuizione 3441 Pre| necessariamente in reali, o che rompano l’ineluttabilità della dipendenza 3442 IV| definizione, al fine di rompere il cerchio che appariva 3443 II| realismo più all’impulso di non romperla con la tradizione che all’ 3444 II| cui centro è un asse di rotazione identificantesi con una 3445 V| tutte le cose.~ ~ Ma Bergson rovescia i termini e dall’esistenza, 3446 III| azione, le posizioni vengono rovesciate nell’Evolution, in cui l’ 3447 III| pagine del Matière. È un cono rovesciato la cui punta si immerge 3448 I| stesso in cui crede di aver ruotato o capovolto la direzione 3449 IV| apologo della zappa, cui il ruvido della terra dura e petrosa 3450 IV| non vada a parare nelle sabbie mobili di un dualismo, fondato 3451 I| dell’anima sua su un terreno saldo che non vacilli, mentre 3452 V| nostra coscienza e le altre, salendo dalla psicologia dell’individuo 3453 Pre| proseguire o gradini già saliti da cui salire ad altri.~ ~ 3454 Pre| capillare o che si verifichi saltuariamente e a lunghi tratti di tempo; 3455 IV| relativismo. Se da esso si salva l’esistere di una realtà 3456 III| mentre sembra destinata a non salvaguardarsi da un materialismo, anche 3457 IV| costitutivi, e dall’altro salvaguardi alcune esigenze del senso 3458 II| determinismo teologico oppure la salvaguardia del concetto di libertà 3459 III| materialisti che si son salvati da questo pericolo relegando 3460 | salvo 3461 III| dire esser stato preso di sana pianta da una precedente 3462 V| simpatica può risolvere o sanare. Questa intelligenza, che 3463 II| egli si interessa meno per sancire in una definizione il rapporto 3464 II| di trascendere se stesso, sancisce un rapporto fra la metafisica 3465 I| ce lo faccia guardare in santa pace, così come esploriamo 3466 III| contingente la percezione, sapendo che contingente volta a 3467 II| Conoscere un oggetto vuol dire saperne l’eventuale od attuale rapporto 3468 Pre| contemporanee fornivano succo e sapore superficiali. Anch’io ho 3469 Pre| parola ogni documento che sappia di storiografia. Si aggiunga, 3470 II| conoscenza qualsiasi, ma non sappiamo se e fino a qual punto si 3471 III| di una situazione, non si saprà mai in che modo inquadrare ./. 3472 V| suo superamento, non si saprebbe affermare fino a qual punto 3473 V| attitudine mistica, perché non sapremmo dire quale influenza vi 3474 | saremo 3475 V| cosciente vive in un’atmosfera satura di spazialità, l’intelligenza 3476 III| una sete di interpretare, sazia di se stessa; c’è in lui 3477 Pre| tutte le cose umane, si è sbagliato; si corregga: variano in 3478 III| vittoriosa non si lascia affatto scalfire dalla censura di un ragionamento 3479 I| per esempio, egli tenta di scalzare il parallelismo, la sua 3480 III| elemento in quanto infiniti scambi di interazioni allacciano 3481 I| conoscenza e ci si inganna, scambiando la presenza di uno stesso 3482 III| temporale il cui palpito è scandito dai movimenti e spostamenti 3483 IV| supreme conquiste a tutto scapito delle altre, parimenti proficue ./. 3484 III| dell’universo la mira di scarica delle energie creatrici 3485 I| degli elementi su cui si scaricano le correnti che compongono 3486 Pre| il nocciolo del frutto, scartandone la polpa cui le questioni 3487 III| percezione rappresenta lo scarto fra l’azione necessaria 3488 Pre| cui ora sono le seconde a scatenare la prima, ora è questa a 3489 Pre| questo perché la legislazione scatti assieme al darsi di un tempo, 3490 V| tensione di un muscolo o lo scatto di un centro nervoso. D’ 3491 Pre| tale di dati, che da essa scaturisca sia l’attribuzione come 3492 III| quando addirittura non ne scaturiscono. Ma è altrettanto vero che, 3493 I| ristretta al piano da cui era scaturita. Le nostre, di prima, sono 3494 I| metodo con uno dei vari dati scaturiti dal suo modo di descrivere 3495 I| che cos’è il conoscere. Si scava allora nel profondo di noi 3496 III| della percezione, se non scavalcasse il qualitativo e l’individuale 3497 III| campo del conoscere, ha scavato nelle diverse linee di forza 3498 III| forza e ha raggiunto con lo scavo un fondamento che appartiene 3499 III| dell’azione è libero di scegliere fra diverse sistemazioni, 3500 I| maggiore profondità o si scelgano punti d’indagine trascurati 3501 Pre| quel meccanico che abbiam scelti ad esempio, l’inintelligibile 3502 I| Quantunque da alcuni si scenda a maggiore profondità o 3503 I| sempre più in larghezza e scendendo sempre più in profondità, 3504 V| parole su parole allinea per scendere nella profondità dell’intendimento, 3505 I| tale dignità, al potere di scernere nella molteplicità del conosciuto, 3506 IV| sorgente di ogni attitudine scettica.~ ~ La fondazione pragmatica 3507 I| uno o ha messo capo allo scetticismo, «non soddisfacendo lo spirito 3508 V| difficilmente potrebbesi sceverare quel che in Bergson è psicologia 3509 Pre| indagine ridotta però allo scheletro della formula sua più semplice. 3510 I| intendo, con questa traccia schematica, giungere a dire che debba 3511 V| rinserramento in formule schematiche di precedenti possessi. 3512 III| scoprire al di sotto nessun schematico canone che ne regoli la 3513 III| intelligenza le percezioni da schematizzare nella rete formale: e allora 3514 II| determinare un criterio, è schiava di norme che la mente umana 3515 III| Bergson non appartiene alla schiera degli ultimi, sia perché 3516 I| conoscenza, se non a patto di schierarsi fra coloro che sentirono 3517 II| immanenza assoluta che si schiude come a unico limite a chi, 3518 III| Così l’intelligenza può schiudersi a una libertà che non è 3519 V| sintesi suprema di quei dati scientifici, i quali, in quanto assunti 3520 V| superamento dell’attitudine scientista si riduca a un’interiorizzazione 3521 I| sotto cui si conosce, si scinde in tre diversi momenti, 3522 II| di elementi sufficienti a scindere nel termine essere l’esistenza 3523 II| le norme, ma a un tempo scinderle l’una dall’altra, onde il 3524 III| nel tempo e neppure uno sciorinare di immagini in una simultaneità; 3525 II| sfera della teoria vengono scisse violentemente, le conseguenze 3526 V| intuito, in un primo tempo scisso e trascendente l’intelletto, 3527 II| molteplicità. L’intuizione, quindi, scompare come facoltà di recezione, 3528 I| ha già, inoltre, alcuni scompartimenti pieni di risultati positivi 3529 Pre| non viene attinta dalla scomposizione originaria del divenire 3530 Pre| divenire umano, deve pur venire scomposto in porzioni perché si colga 3531 IV| ipotesi comporta da un lato la sconfessione dell’identità di spirituale 3532 I| dal materialismo. Tale da scontentare e filosofi e psicologi, 3533 I| profondo che tutto abbatte e sconvolge. C’è chi al campo gnoseologico 3534 III| determinata immagine cagiona lo sconvolgimento di tutto l’assieme delle 3535 V| solo vero, cui le altre scoperte fanno corona e di cui sono 3536 I| regione di cui son già stati scoperti, descritti, giudicati alcuni 3537 I| riduzione lascia sempre allo scoperto dell’indefinito ciò che 3538 Pre| stesso in cui l’attenzione scopre l’eterogeneità reciproca 3539 Pre| proprio da chi è riuscito a scoprirlo guardando non storicamente 3540 Pre| immediatamente palesi o da scoprirsi perché immediatamente celati, 3541 V| al disotto ./. di essa si scorgerà un progresso continuo alla 3542 I| ci induca a pensarlo o a scorgerlo di fronte a noi. La sua 3543 V| loro operazione, libero da scorie, dato esso stesso di riflessione, 3544 III| attraverso cui il futuro scorre verso il passato, in realtà 3545 III| sui quali e lungo i quali scorrerà la sua azione sulle cose. 3546 I| formate in cui senza posa scorresse: fuor di metafora, non poteva 3547 V| durata e per cui il ritmo di scorrimento è tutt’uno con il perenne 3548 I| ultimi decenni del secolo scorso, sembra quasi interporsi 3549 III| anticipato in quanto vi avevamo scorto un punto di contatto con 3550 III| renda statici, discreti e scostabili l’uno dall’altro, ma anche 3551 Pre| intuizione si trasformava in uno scotto che prima o poi si doveva 3552 Pre| relazioni, diari, rapporti scritti, ecc., in una parola ogni 3553 Pre| esso non ho inteso fare uno scritto di storia della filosofia, 3554 III| diverso e discreto e la sua scrittura anteriore non sono attendibili 3555 Pre| scorrere nel tempo; ma chi scrive la storia con questo presupposto 3556 Pre| dipinta con la più minuziosa e scrupolosa delle precisioni e in modo 3557 I| conosce: sarebbe interessante scrutare se per caso non sia il pauroso 3558 Pre| intenzione qui di dar fondo allo sdipanamento degli intrichi che l’entrata 3559 IV| della polarità, e lo risolve sdoppiandolo, facendone cioè una unità 3560 Pre| rapporto di ragione, si sdoppiano, per così dire, in due classi 3561 I| conosciuto potevano rimaner sdoppiati in due atti distinti, vissuti 3562 I| sicurezza intima che elude o sdrammatizza il problema. «Saggio sui 3563 | sebbene 3564 IV| tempo di dover evitare le secche di quella contrapposizione, 3565 IV| ostacolo al pensiero ./. dei secoli XVI e XVII, ritornano in 3566 V| fenomeni soggettivi o qualità secondarie, dall’altro la visione di 3567 I| fine di trarne mezzi per sedare dubbi e portare argomenti 3568 III| determinato atto; se tracciamo un segmento che, toccando il perimetro, 3569 Avv| stata fatta anche senza segnalazione per non appesantire inutilmente 3570 V| posizioni intermedie, che segnano l’indefinito complesso di 3571 I| attenersi alle direttive segnate dalla metodica soddisfi 3572 III| ricorrere ad altri processi segnati dall’intendimento stesso, 3573 III| trasformistico o biologico fa velo al segreto travaglio di non spegnere 3574 IV| loro trattazione, che ne segua l’origine, più di quanto 3575 V| orientarsi attraverso i seguenti punti: costituzione e dignità 3576 III| preceduta o di quelle che la seguiranno. Le immagini della classe 3577 III| applicarsi su di esse per seguirne le movenze e le forme, raggiunge, 3578 Pre| teorie che l’han preceduta o seguita sono aspetti o componenti. 3579 Pre| che li hanno preceduti e seguiti, ma, negli stessi loro concetti 3580 III| elaborato e manipolato, selezionato, passato al crivello dell’ 3581 III| che l’organismo non solo selezioni degli oggetti, intagli cioè 3582 III| psicologico è trasceso, sembrando allora la definizione mediare 3583 II| accecato da quella che gli era sembrata unna conquista innovatrice, 3584 V| una e dell’altra polarità, sembrerebbero assumere la funzione di 3585 I| sensoriale o intellettiva, sembriamo seguire una traccia che 3586 II| aveva con ciò gettato il seme dei tormenti e degli estremismi 3587 V| quelle specie di ragioni seminali, che agiscono nello slancio. 3588 V| materia in individualità semoventi, i due impulsi fondamentali, 3589 Pre| né della storiografia, ma semplifica e ripete, così come fanno 3590 IV| concependole, le giudica, sentendole affettivamente. Per deduzione 3591 III| contrasto, quando, battendo il sentiero della pura gnoseologia, 3592 I| semplice realtà è impulso sentimentale e profondo che tutto abbatte 3593 V| oscuramente e confusamente sentiremmo esserci nella nostra intimità. 3594 V| attingeremo allora la durata e ci sentiremo, non in quanto identità 3595 I| schierarsi fra coloro che sentirono di poter risolvere il primo 3596 II| esistere non richiede per sentirsi di conoscere. Kant ha introdotto 3597 III| con giusto processo non si sentono di chiudere gli occhi su 3598 II| Cartesio non ha completo sentore di quel che significhi e 3599 II| dia a se stessa – non può separarsi la sensazione immediata 3600 IV| privativa o differenziatrice o separatrice a ciò che di sua natura 3601 III| fondo certi problemi ormai sepolti, in apparenza, come quello 3602 I| riveste l’aspetto di una sequenza di problemi di indagine 3603 V| cristallizza l’impalpabile traccia serbatane in enti intelligibili rigidi 3604 III| sé e affianca ai grandi serbatoi d’energia e ai meccanismi 3605 III| omogeneità di metodo e con sereno disinteresse al risultato, 3606 IV| razionale.~ ~ Perché di fatto la serrata analisi condotta sull’essenza 3607 I| indimostrata, ma è rimasto serrato ne suo ripiegamento su se 3608 III| discrezione che la percettività serrava in sé solo di diritto. E 3609 II| generale della conoscenza, servendosi di essa come dell’unico 3610 III| attorno a cui simili a serventi o a sussidiari si raggruppano 3611 IV| che le forme, di cui ci serviamo quando vogliamo conoscere 3612 V| che l’intelligenza – per servirci dell’espressione di Bergson – 3613 V| cosciente o incosciente, - mi servo qui di aggettivi che il 3614 II| rischi: non ultimo quello di sfiorare soltanto l’effettiva consistenza 3615 I| l’intero suo svolgimento sfoci in un giudizio sul rapporto 3616 I| per l’eternità, la doveva sfogare in un metodo che lasciasse 3617 I| rinascente, e sempre pronto a sfogarsi in nuove pagine, che, riempite 3618 I| non c’è dramma. Eppure si sfogli il primo lavoro, e si troverà 3619 III| gruppo di indeterminati, sforzandosi di ridurre ad esso tutto 3620 Pre| conto quando con la mente ci sforziamo di dare interpretazione 3621 II| maniera di esso, qualcosa sfugga al dubbio stesso: la ragione 3622 III| non gli sarebbe potuto sfuggire che tale estensione avrebbe 3623 IV| intimo profondo, non può sfuggirsi se non alla condizione di 3624 III| configurazione dai contorni sfumati, tali da poter facilmente 3625 Pre| umano, e per le altre se ne sganci, per comportarsi esclusivamente 3626 III| particolare quella di uno sganciamento del campo gnoseologico [[ 3627 Pre| e quella di essere degli sganciati dal realizzarsi della condizione ./. 3628 I| dottrine evoluzionistiche per sgombrarle dall’ombra meccanicistica, 3629 Pre| storiografiche che da questi sgorgano, ad eterogenei in successione, 3630 V| criterio metodologico non muta, che la presupposizione, ./. 3631 | siccome 3632 I| onde questo possa avviarsi sicuramente al suo scopo, che è la contemplazione 3633 III| completamente entusiastiche e sicure che troviamo nei pochi periodi 3634 IV| degli aspetti più vivi e più sicuri di tutta la dottrina e che 3635 III| interiori che si danno con un sigillo di soggettività, come quelli 3636 III| deve riempirlo, dovrebbero significare che forma e rapporto costituiscono 3637 II| principio della costanza nelle significazioni del pensiero» non sarà altra 3638 II| atteggiamento della riflessione significherà abbandonare la prassi che 3639 III| cui l’intelligibilità è signora e ordinatrice. Possiamo, 3640 II| alla pura speculazione, è signore di sé ed è atto a servirsi 3641 III| parlare né di deduzione né di sillogismi. E neppure si può trovare 3642 III| della individualità umana, simboleggiato dallo schema geometrico, ./. 3643 V| intendimento a considerarle meri simboli di una variazione omogenea, 3644 V| hanno la facoltà di offrire simbolicamente la presunta realtà di una 3645 V| imprevedibilità. Le raffigurazioni simboliche, cui Bergson ricorre, non 3646 V| qualcosa di statico – a simiglianza della parola, simbolo e 3647 III| un altro in virtù di una similarità o di un’uguaglianza che 3648 III| nervoso; con un’immagine di similitudine potremmo paragonare il corpo 3649 III| concomitanti caratteri formali che simmetricamente rispondono alle profonde 3650 V| introdurre le apprensioni simpatiche dell’intuito nella sfera 3651 V| universalità umana dell’atto simpatico lasciano supporre in lui 3652 V| di ciò con cui l’intuito simpatizza, e allora contravviene alle 3653 Pre| varie si sovrappongono alla sincerità dell’indagine. Leggevo tempo 3654 I| in modo caratteristico il singolare stato di solitudine e di 3655 I| dagli oggetti e dai metodi singolari e dalle loro determinazioni 3656 I| molteplicità e quantità divengono sinonimi e condizioni permanenti 3657 II| sensibilità, cioè passività. E la sinopsi a priori di tale molteplicità 3658 V| dotato di tale struttura sintattica, da rendere impossibile 3659 I| dirla con Kant – di giudizi sintetici apriori. Qualcosa, quindi, 3660 II| unitari e irriducibili, sintetizzatori del molteplice delle rappresentazioni 3661 III| condizioni che accompagnano e si sintonizzano alla coscienza. D’altra 3662 Pre| imperfezione, prende l’andamento sinusoidale di determinazioni quantitative 3663 Pre| questi due modi, o come una sinusoide indefinita; di qui, s’intende, 3664 V| a compiere la fatica di Sisifo, di riprendersi e rifarsi, 3665 III| modo con cui tali dati si sistemano nella coscienza una volta 3666 III| spostare degli oggetti e di sistemarli nell’armonia di un piano; 3667 I| coordinarsi in esse, perché già sistemata nello spazio e nel tempo.~ ~ 3668 III| alla modificazione e la cui sistematicità consisterebbe nella facoltà 3669 I| le ultime e invalicabili sistematrici del campo del conoscere, 3670 I| offerte, sono situati o situabili in un rapporto spaziale 3671 IV| sotto un’unica formula e di situare da un sol punto di vista 3672 I| possibilità offerte, sono situati o situabili in un rapporto 3673 Pre| qualificazione, senza tuttavia slegarlo dall’organismo dell’unità 3674 V| diminuzione di realtà [[o]] e* di smarrimento di vitalità, così qui la 3675 V| esistente di tradurvisi senza smarrire la propria essenza, senza 3676 V| chiarezza e distinzione, ma smarrisce quel che è specifico dei 3677 II| siano corpi destinati a smaterializzarsi in ombre a causa di una 3678 I| sufficiente ./. indicare e smuovere. Nell’esatto senso, tuttavia, 3679 I| dottrine, tolgono o aggiungono, smussano o acuiscono, precisano o 3680 I| conseguenza senza dubbio snaturata» che si impone alla coscienza. 3681 V| risolvere la prima questione, si snodano via via le successive spiegazioni, 3682 III| punti di vista entro la snodatura organica di un ragionamento 3683 V| contemplazione di un oggetto, che si snoderà ./. via via nelle successive 3684 IV| linguaggio, pel suo finalismo sociale-pragmatico, di moltiplicarsi indefinitamente 3685 I| della psicologia, della sociologia e dell’economia, e agli 3686 IV| solo siano due e perciò soddisfacciano due diverse necessità vitali 3687 I| capo allo scetticismo, «non soddisfacendo lo spirito su nessuno dei 3688 IV| mezzi dell’altro, atti a soddisfarle. Ma la coscienza ha la capacità 3689 II| delle condizioni che debbono soddisfarlo, e perciò non partecipa 3690 II| solamente quando fosse stata soddisfatta l’opposizione della definizione 3691 III| e non quella, ma restano soddisfatte dalla proprietà che debbono 3692 V| parzializzare la metafisica, soffermandosi al fenomenismo di ciò che 3693 III| proposito dell’istinto. Non ci soffermeremo sui vari ragionamenti che 3694 Pre| sta a me giudicare.~ ~Mi soffermerò solo a rilevare che cosa 3695 V| al cui contatto sente un soffio di morte, la morte dovuta 3696 V| cristallizzarsi e per cristallizzarsi soffoca il movimento, spezza i legami, 3697 I| due istanze che sembravano soffocarla. Chi è vissuto nel secolo 3698 V| elidendo così la concezione che soffocava la dualità nell’immanenza. 3699 V| intuizione si ./. fa l’alone soffuso, la corona digradante del 3700 III| metafisica, è facile cadere in sofismi la cui giustificazione sta 3701 Pre| un tutto definito, almeno soggettivamente, da due estremi, entro i 3702 III| banale impossibilità del soggetto-corpo di uscir di se stesso per 3703 III| nuclei sostantivo-attributo, soggetto-predicato, predicato-complementi, 3704 V| relazionalità, la quale a sua volta soggiace alle presupposte esigenze 3705 V| sia permesso alla vita di sognare o di darsi al bel tempo, 3706 V| pensato che consistesse in sogni o fantasie o produzioni 3707 III| suoi stati evanescenti e di sogno in dati attuali, come quelli 3708 III| percezione e l’intelligenza sole offriranno materia per una 3709 II| relazionale, l’evidenza dei soli fattori soggettivi si giustappone 3710 III| orientata all’azione, rendersi solidale ./. col sistema nervoso 3711 V| l’intelligenza sarebbe la solidificazione radiante, è da assumersi 3712 III| qualcosa che non ha né sensosoliditàvalidità da solo, ma 3713 I| caratteristico il singolare stato di solitudine e di dissolvimento in cui 3714 IV| contenuto i problemi da essa sollevati, ma ritiene che la presenza 3715 V| storia del pensiero già aveva sollevato, dall’altro a contrapporre 3716 I| mondo, indaga quali problemi sollevino gli elementi di cui ci si 3717 Pre| questo problema e la sua solubilità qui non ci interessano.~ ~ 3718 I| una molteplicità di vie solutive; sia pure la conoscenza 3719 III| condizioni di particolari organi somatici e lo stato del fatto cognitivo 3720 III| sue - «questa conoscenza somigli meno a una cosa posseduta 3721 I| già formato e completo, si somiglierebbero senza alcuna differenziazione 3722 III| quali l’azione istintiva e sonnambolica, in cui l’assenza di un 3723 III| l’incoscienza degli stati sonnambolici è tale per la completa adeguazione 3724 I| qualunque sua utilità. Infatti, soppesata nel suo valore assoluto, 3725 III| ogni oggetto componente sopporta. È certo che la libertà 3726 III| della specie, dall’altro sopprime qualsiasi rapporto di libertà 3727 I| che tuttavia è impossibile sopprimere. Il razionalismo, invece, 3728 IV| attenuarsi o addirittura sopprimersi in seguito a una determinata 3729 III| come una facoltà che non sopraggiunge, ma inerisce alla natura 3730 V| indirizzi. Ed esteriori e sopraggiunte sono le altre caratterizzazioni: 3731 III| contemplazione, induce sia a soprassedere alla relazione, misconoscendola 3732 IV| nega, occorre che in essa sorga un’attesa e che in virtù 3733 II| conosce, e dall’altro lo sorregga e lo completi nella sua 3734 IV| risultati, possono sì dirsi sorretti ancora dalla medesima contrapposizione, 3735 III| tutto il reale è costretto a sospendersi ad essa e, quindi, ai suoi 3736 Pre| tempo a favore non di una sospensione o interruzione del nesso 3737 III| infinitamente molteplice sospesa in un’estensione indefinitamente 3738 I| caso non sia il pauroso sospetto di quest’ultima possibilità 3739 III| nel campo gnoseologico la sospingevano, ipotesi sempre pronta a 3740 III| sono appunto costituite dai sostantivi, dagli aggettivi, ./. dai 3741 III| naturalmente a cogliere i nuclei sostantivo-attributo, soggetto-predicato, predicato-complementi, 3742 III| alle profonde proprietà sostanziali.~ ~ La fondazione consueta 3743 V| soggetto né attraverso un sostanzialismo formale, che i singoli stati, 3744 V| una giustapposizione di soste, non il farsi di un superamento 3745 IV| nuova proposizione che la sostenibilità di un dualismo cosmico postula 3746 III| le definizioni, si viene sostituendo una metodica, sempre più 3747 I| al giudizio di essenza sostituiamo un giudizio di relazione, 3748 Pre| principi delle teorie che la sostituiranno nel tempo; è tenuta, invece, 3749 Pre| fornire materia d’indagine, e sostituiscano cronache, relazioni, diari, 3750 I| proseguimento al limite, avendo sostituito all’indagine morfologica 3751 IV| proposizione «A non è B» sostituivano l’altra «A è non B», non 3752 III| più sotto le spoglie di un sostituto dell’«Io penso», atto a 3753 V| costituitasi su distinzioni e sostituzioni: qui fatti simultanei ed 3754 V| conosciuto e che ad essa si sottenda una forma volontaristica 3755 IV| immutabile ad un reale, per sottenderlo come denominatore comune 3756 Pre| ammette nessun appiglio di sotterranea e indiretta giustificazione 3757 Pre| essenziale o appariscente o sotterraneamente profonda identità delle 3758 V| nell’intuizione vincoli sotterranei con l’intuito intellettuale 3759 IV| Bergson - si insinua con sottigliezza e tenacia nella speculazione 3760 I| lisce, nonostante questo sottile scivolare di campo in campo, 3761 III| percezione vi ritrova e sottolinea [[e*]] in funzione di una 3762 III| esiste una sistemazione, e sottolineando al tempo stesso l’impossibilità 3763 IV| cioè un’acquisizione non sottomessa ad alcuna finalità estranea, 3764 II| manifestarsi e le leggi cui sottomettersi, non sarà difficile ammettere 3765 II| si erige ad autonomo. Si sottopongano i criteri o le forme o i 3766 III| definizione della coscienza il sottoporci l’equazione ./. coscienza-scelta 3767 I| limitazione. L’esigenza, cui è sottoposta la teoria del conoscere, 3768 Pre| tempo, debbono ritenersi sottoposte tutte le cose umane che 3769 I| snaturamento non appena vengano sottoposti all’elaborazione dell’intendimento 3770 III| conclusioni che la realtà sottoscrive in pieno: neanche il processo 3771 II| effetti che delle condizioni, sottostando alle quali il «Cogito» presenta 3772 V| tale, a tutte le leggi cui sottostanno le cose che poniamo nello 3773 I| ricalcata su un’altra immagine sottostante di colore diverso. D’altra 3774 V| motivo di evoluzione – e sottraendole bruscamente ad ogni tentativo 3775 V| nel tempo assoluto, sia sottraendosi a tutti gli schemi, che 3776 V| attuale la pura durata, sottraentesi alle categorie dell’uno 3777 V| compenetrantisi a vicenda, sottraentisi quindi alle definitorie 3778 II| rapporto e che, come tale, si sottragga alle esigenze di molteplice 3779 I| vale a dire proveremo a sottrarci alla loro influenza. Questo 3780 III| è una legge d’azione, si sottrarranno alla luminosità, propria 3781 I| evidente: se e come ci si sia sottratti non è il momento ora di 3782 III| in genere possono trarsi, soverchiano quel che è pura gnoseologia, 3783 Pre| precedente e alla successiva, sovraggiungendo alla descrizione di ciascuna 3784 V| quale influenza vi abbia il sovraggiungersi esteriore di interessi momentaneamente 3785 I| abdicando alle prerogative sovrane di quel fattore d’indagine 3786 Pre| fa dell’intuizione vero e sovrano strumento di conoscenza, 3787 III| l’autonomia allo stato, sovraordinandogli una finalità di natura diversa 3788 II| fondare l’autocoscienza e a sovraordinarla nella scala gerarchica dei 3789 III| L’intelligenza, quindi, sovraordinata com’è alla fabbricazione, 3790 I| una descrizione. Nulla è sovraordinato ai mezzi che il pensiero 3791 II| soggettività dell’essere si sovrapponga alla soggettività del conoscere.~ ~ 3792 I| non voglia aggiungere o sovrapporre alla materia della nostra 3793 IV| gerarchia del subordinato e del sovrapposto. Il fatto che la rappresentazione 3794 IV| finalità dell’utile che già sovrastava alla loro genesi. Di qui 3795 V| soggettività è origine una sovrastruttura, togliamola e vediamo se 3796 I| si costruiscono saranno sovrastrutture, abilmente erette da una 3797 III| vuol sostituire una nozione sovvertitrice, in virtù della quale il 3798 Pre| intero oggetto deve venir spaccata nelle porzioni che lo compongono, 3799 III| fornito dalla percezione, ma spalanca la fessura aperta dalla 3800 V| del suo attuarsi in uno sparpagliamento di direzioni molteplici 3801 V| che dal passato sempre più sparpagliato e vagante tende a premere 3802 II| organizzando la pluralità sparsa e disordinata in concetti, 3803 Pre| rappresentazione che guida l’analisi a spartire oggettivamente e adeguatamente 3804 IV| solamente, questa volta spassionato, ossia immediato, potrebbe 3805 V| reciproco di luoghi, vuol dire spazializzare l’universo, facendone un 3806 V| differenzino non tanto «spazialmente», quanto qualitativamente, 3807 V| nozione è quindi un ibrido spazio-temporale, che è ricco di intima contraddizione, 3808 II| quella soggetta alle forme spazio-temporali. L’una, la prima, consente 3809 III| dalla meditazione, di figure specchiate di altre immagini, vale 3810 III| esperienza delle conoscenze specializzate, le conoscenze dei rapporti. 3811 I| opera di Bergson sembra specificamente dedicata alla questione, 3812 Pre| aspetti caratterizzano e specificano, e, quindi, con la nota 3813 V| si vuole determinarla e specificarla.~ ~ Infatti allo stesso 3814 IV| non essendo d’altra parte specificata la natura di questo secondo 3815 V| conoscere e dalla parte più specificatamente metafisica. Non si può seguire 3816 IV| due e attraverso la varia specificazione di entrambi, si sono dovute 3817 Pre| altrettante teorie o concezioni specifiche della storia grazie alle 3818 Pre| loro spunti originari e specifici, attingendo le prime qualcosa 3819 II| trascendentale, rivelano che la specularità del pensiero è applicabile ./. 3820 I| senso comune e con le varie speculazioni, via via che ci si impadronisce 3821 III| espandendosi fino a raggiungere e a spegnersi in una superficie circolare 3822 I| sussistere in lui sia che spenda fatica per convalidarle 3823 III| momenti in cui il bisogno spento non richiede loro l’esplicazione 3824 IV| atteggiamento di attesa e di speranza.~ ~ Supponiamo ora che i 3825 V| riconosciuta attuabile e sperimentabile, ma la cui ineffabilità 3826 I| speculativa, che può dirsi spesa per il pensiero in sé e 3827 V| molteplice, si sale allo spessore profondo del passato conservantesi 3828 IV| dovrà essere attrice dello spettacolo cui assiste. Se la coscienza, 3829 IV| dell’indifferenza dello spettatore disinteressato, ma sarà 3830 III| tutti gli atti del tipo, ha spezzato una unità, quell’unità in 3831 V| portando al limite quello spezzettamento che per la coscienza è una 3832 IV| interrogativi, di senso spiccatamente critico, cui ./. si risponderà 3833 III| un determinato colore che spiccava in un particolar modo rispetto 3834 IV| contenuto di coscienza non è spiegabile se non gli si contrappone 3835 V| materia si orienta, non può spiegarsi se non con due diversi momenti 3836 IV| contrapposizione, ma non possono essere spiegati se non da quell’attribuzione 3837 V| i presupposti con cui si spiegava il condizionamento della 3838 V| considerazione generale, che spinga il pensiero a quei termini 3839 I| della sfera psichica, ./. spingendo tuttavia al massimo il dualismo 3840 Pre| contemporanee a Bergson e spingevano le radici nel moto continuo 3841 III| materiali, è occasione e spinta alla conoscenza. Ma, qualora 3842 I| eliminazione non aprisse un qualche spiraglio per una facoltà di conoscere, 3843 V| sostituire quella di una spirale a triplice dimensione, la 3844 V| forse è indotto dal motivo spiritualistico, da cui questa è accompagnata. 3845 IV| terra dura e petrosa ridona splendore e lucentezza.~ ~ Il dualismo 3846 III| percezione, con la conseguenza di spogliarsi di ogni valore. Quella dipendenza 3847 I| proposizione psicologica si era spogliata del suo abito di pura e 3848 Pre| degli insetti, sia pure spogliato fin che si voglia di ogni 3849 I| costruirle un canale dalle sponde ben delineate e geometricamente 3850 II| quando essa conosce, agisce spontaneamente, ma qualcosa si sottrae 3851 III| la cui intelligibilità [[sporga]] sgorga* dall’unità in 3852 III| quegli intelligibili, a spostarli, a variarli, a coordinarli 3853 I| ad averla semplicemente spostata.~ ~ Ad ogni modo, tutta 3854 V| dibattersi, per aver solo spostato, non mutato, il primo presupposto: 3855 IV| farne un atto intellettivo, spostavano la negazione dalla copula 3856 Pre| all’altra delle quali si sposterà poi l’attenzione, e con 3857 IV| nostre stesse profondità si sprigionano e una nuova realtà e una 3858 IV| sufficientemente almeno per sprigionare un valore dalla propria 3859 III| organi di senso, e che si squaderna da istante ad istante in 3860 III| sé di quanto le si vien squadernando davanti: e le traduzioni 3861 Pre| Infatti, che di un prodotto squisitamente umano come la concezione 3862 I| ritrovamento di un punto stabile che ne permettesse di oltrepassare 3863 V| di un possibile rapporto, stabilendone le condizioni e le finalità? 3864 III| deducibile dal suo antecedente e stabilendosi una immutabile proporzionalità 3865 I| nella concezione del mondo, stabiliamo il posto occupato dalla 3866 V| rapporto, fra di essi si stabilirà una relazione di indeterminazione 3867 I| svolgimento indipendente, stabilirebbe una propria normatività, 3868 II| siffatta polarità. Ma si stabilisca, al contrario, che la legge 3869 IV| relazione che io o altri stabilissimo, senza preoccuparci di enunciare 3870 II| in quanto non si limita a stabilizzare il gioco che le forme compiono 3871 Pre| il concetto di storia è stabilmente connotato dalla concezione 3872 IV| animato dalla volontà di staccarsi nettamente dall’ambiente 3873 V| delle tendenze intrinseche. Staccatasi dal flusso dello spirito, 3874 III| il dato dei sensi appare staccato dalle cose e accerchiato 3875 I| dottrina ha abbandonato lo stadio dell’indifferenziato e si 3876 III| interpretazioni recano lo stampo di Kant. L’intelligenza 3877 | stan 3878 IV| e al ragionamento, e la stanca sfiducia nei poteri dell’ 3879 I| tale problematica per la stanchezza di una corrente che credesse 3880 | stando 3881 | starebbe 3882 | starebbero 3883 Pre| suo tutto se, dopo fasi di stasi in cui l’ambiente circostante 3884 Pre| componenti, il diveniente e lo staticamente identico, non sono né formalmente 3885 | stavano 3886 Pre| variazioni teoretiche si stendano costantemente identici il 3887 III| a questa direttamente si stende, ./. ma anche in quello 3888 IV| dividere «crea» un mezzo da stendersi e svolgersi al di sotto 3889 IV| cui l’intelligenza stessa stenta a rendersi conto; il che 3890 | stia 3891 Pre| funzionale: alle varie teorie storiche non resta che determinare 3892 Pre| con ciò, la necessaria storicità dell’umano, perché, essi 3893 Pre| determinazioni, ossia con le varie storie dei vari enti ciascuno dei 3894 I| accorgeva delle caratteristiche strane che lo individuavano: ./. 3895 III| carattere più interessante e più straordinario dell’intelligenza, un carattere 3896 Pre| più è difficile quanto più stratificazioni varie si sovrappongono alla 3897 I| traggono; in virtù della stretta relazione fra la particolare 3898 II| ripetizione fra rappresentazioni strette in rapporto a costituire 3899 III| necessità delle cose. Ma la vita stringe ad unità gruppi di immagini 3900 II| cui consta il conosciuto, stringendo, fra i due, legami di necessità, 3901 I| meccanicismo deve di necessità stroncare, senza togliere alla dottrina 3902 IV| avevano costituito i principi strutturali. Ma mentre la via precedente 3903 Pre| vista del loro interiore strutturarsi, mentre l’altro atteggiamento, 3904 Pre| presenta immediatamente ./. strutturato e organizzato in modo che 3905 I| ricostruzione, o che, infine, studia le facoltà possedute dalla 3906 III| ciascuna nel suo campo, studiano, esplorano, definiscono 3907 III| problema delle percezioni come stuolo di immagini che non son 3908 Pre| sé che appare tanto più stupefacente quando si pensa che lo scorpione 3909 Pre| e viceversa. Ma ciò che stupisce in Bergson è l’appello fatto 3910 III| caratteristiche non solo non suscita stupore, dal momento che già dovevamo 3911 I| possibilità ad aprire la stura ai suddetti tentativi. Un 3912 V| materia, e agendo su di essa e subendone l’azione, riveste forme 3913 V| delle relatività,se non subentrasse una correzione [[e]] a* 3914 II| criterio, cui in seguito subentrerà la proposizione che dona 3915 IV| tal fatta da consentirne e subirne l’applicazione. Insomma, 3916 II| secondo l’elaborazione che subisce da parte delle categorie. 3917 II| ineluttabile deformazione subita nell’atto.~ ~ Si neghino 3918 III| inintelligibile, sia a definirla subordinandola a una delle leggi che regolano 3919 I| non poteva trarsi se non subordinandosi alle condizioni raggiunte 3920 III| organi che li compongono e subordinatamente solo ai rapporti che ogni 3921 III| di questo suo rientrarvi, subordinerebbe la realtà del tutto alle 3922 III| pare che i vari stati si succedano l’uno all’altro in una discontinuità 3923 Pre| confronti di quel che gli succederà, non appena quest’ulteriore 3924 IV| passivamente al continuo succedere delle cose: una tale intelligenza 3925 Pre| rappresentazioni esplicitatrici si sian succedute nel tempo, tutte egualmente 3926 V| forme e riportano nuovi successi. Che cosa resta allora a 3927 IV| nuovo ritrovamento, che successori e continuatori raccolgono 3928 IV| di Bergson in ./. linee succinte può ridursi a pochi punti 3929 Pre| contemporanee fornivano succo e sapore superficiali. Anch’ 3930 Pre| del rapporto funzionale suddetto una legge o un sistema di 3931 V| poi ogni punto una tappa, suddividerò l’atto semplice del moto 3932 III| dello psichico dovrebbe suddividersi in due sfere, l’una delle 3933 I| o potranno queste venir suddivise in due gruppi, di cui si 3934 V| conseguenza infinitamente suddivisibile. Potrò allora segnare su 3935 I| un universo molteplice e suddiviso, fornito dai sensi; un impulso 3936 I| in assoluto, versa il suo sudore nel campo della logica, 3937 IV| che l’intendimento adegua sufficientemente almeno per sprigionare un 3938 IV| universo, ricevono un’ulteriore suffragazione dall’indagine sulla meccanica 3939 V| metodica, non può non attendere suffragio da una facoltà apprensiva 3940 V| che il sistema accetta e suggerisce - della struttura e della 3941 Pre| dello scorpione. È noto il suicidio dello scorpione: di fronte 3942 | sum 3943 III| parole del dato stesso che si suol denominare cosciente. Si 3944 II| psichico di esso, quello che suole denominarsi cosciente, soddisfa 3945 Pre| assoluto, o che è esso pure superabile e si come uno stato ultimo 3946 II| estraneità e a un tempo di superabilità, se il compito di quella 3947 V| con cui il mobile agisce superando l’intervallo.~ ~ L’intervallo 3948 I| non dovevano, se non altro superficialmente, allontanarsi troppo da 3949 Pre| riguarda questa soluzione è ./. superflua. Ammettiamo quindi la realtà 3950 III| rigettare momentaneamente il superfluo». Con ciò diviene un impulso 3951 I| e per ottenere che essa superi se stessa». L’invito a una 3952 I| sistemi inferiori ai sistemi superiori del complesso sensorio-motore, 3953 III| uno schermo che accetta supinamente immagini o come un aggeggio 3954 II| esistenziale, e con ciò suppongono di soffocare ogni sua portata 3955 IV| attesa e di speranza.~ ~ Supponiamo ora che i dati da percepire 3956 I| e non fallisce certo per supposizioni o disquisizioni o interpretazioni 3957 III| ipotetico quadro di concetti supposti, può seguire la china della 3958 III| il secondo è posticcio e supposto. L’obiezione ha il suo peso 3959 III| ragione e condizionamento supremi in un criterio irriducibile, 3960 V| via di sintesi in questo surcosciente creativo e cangiante, eternamente 3961 Pre| nell’esame delle cose ha suscitati.~ ~Sembra, anzitutto, che 3962 III| intelligenza al linguaggio non susciti a sua volta ostacoli; resta 3963 III| catena in cui immagine si sussegue a immagine secondo un criterio 3964 III| cui simili a serventi o a sussidiari si raggruppano i restanti 3965 I| qualcosa di indiretto e ./. di sussidiario; secondo l’altro, si ergeva 3966 III| percezione e coscienza, pur sussistendo di per sé, o dalla rievocazione 3967 IV| che porta alle cose, non sussisterà sola, coesistendole una 3968 III| duplice modalità pragmatica sussisteranno due modi di conoscenza: 3969 III| ambiente psicologico, non sussistesse un legame o vincolo, non 3970 I| apriori. Qualcosa, quindi, sussisteva di indipendente dall’esperienza 3971 III| intelligibile, e di una sua svalorizzazione e ./. di un suo annullamento 3972 IV| esigenza di avvilire e di svalutare la natura, relegandola al 3973 Pre| dettare nessun giudizio di svalutazione su teorie che dicano qualcosa 3974 IV| che si presenterebbero e svanirebbero così come sono venuti. La 3975 IV| della ./. indagine critica svelare, con la dimostrazione da 3976 III| finisce per prevalere e svilupparsi agli occhi del vivente la 3977 III| assunto indipendentemente e sviluppato agli estremi limiti. Attenendosi 3978 I| partano da lei stessa e si sviluppino lungo i suoi stessi sentieri 3979 I| quadro in cui la prima si svolge e si attua. Ma tale sete 3980 V| premesse e sugli ulteriori svolgimenti sia dato giustificare una 3981 V| mutazioni ancora qualitative si svolgono ancora in un tempo, nel 3982 I| proseguimento di nozioni già svolte. Contrasterebbe, in verità 3983 IV| reale o intellettiva, e svuotando di contenuto i problemi 3984 V| intuito ad intelligibile, la svuotano di qualsiasi luminosità 3985 IV| a Bergson si impone di svuotarla di ogni contenuto teorico 3986 V| nelle* sue formule del tempo t, ma alla condizione di un 3987 V| movimento, spezza i legami, taglia e separa e astrae nel bisogno 3988 Pre| cognitiva è artificiale e falsa, tant’è vero che se non si procede 3989 | tanta 3990 III| scienza, per trovarsi poi più tardi alle prese con uno choc 3991 III| certo numero di sensazioni tattili e olfattive: la percepisco 3992 | te 3993 III| nella struttura del suo telaio di rapporti, invece di soffermarsi 3994 IV| la meccanicistica e la teleologica, entrambe insufficienti 3995 III| biologica, che costituiscono il tema dell’Evolution Creatrice, 3996 V| sfumature e gradazioni da far temere che la gradualità confini 3997 I| riposta nell’intima cella d’un tempio in cui non v’è iniziato 3998 V| natura comporta durata e temporalità. La noumenicità kantiana 3999 IV| insinua con sottigliezza e tenacia nella speculazione filosofica, 4000 IV| il giudizio di negazione, tendendo a correggere una posizione 4001 III| quale pure è una facoltà tendenzialmente rivolta all’azione e destinata 4002 V| delle cose: ma mentre questa tenderà a distendersi per manco 4003 I| termini: il pensiero che tendeva a dischiudersi e a fuoruscire


Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2010. Content in this page is licensed under a Creative Commons License