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Cap.
1 1 | sforzo di fantasia di chi non c'era mai stato; laddove le 2 1 | i pesci dell'Evangelio. C'erano molti che si facevano 3 1 | volendo parere sdegnata. Ma c'era tanta soavità d'accento 4 1 | quante angosce mortali! Se c'è giustizia in terra, il 5 2 | il farmi annunziare. Non c'è premura; è una visita senza 6 2 | quelle parole dell'amico.~ ~- C'è dunque da aiutare a qualche 7 2 | replicò il Passano. - Ma c'è una condizione di cose 8 2 | correva sempre, quando c'era da muoversi; quando poi 9 2 | caro al padrone.~ ~- Che c'è? - chiese don Garcìa.~ ~- 10 2 | Genova lontano un miglio. C'è la mano di messer Filippino, 11 2 | fiori più delicati, poco c'era voluto a trarne da tutti 12 2 | qualche annetto di fortuna, e c'era da farsi foderar d'oro 13 2 | Volevo dire piuttosto che vi c'imbrogliate parecchio.~ ~- 14 2 | La vedo brutta.~ ~- Che c'è? - disse il Passano, levando 15 2 | a San Lorenzo; dovunque c'è un Fiesco, sarà un invito 16 3 | Roccabertino; sicchè, non c'era più molto da dirne, e 17 3 | vivezza della luce. E non solo c'erano lumi in tavola, ma 18 4 | ritornando, con tutto quello che c'è stato di mezzo. Sarà l' 19 4 | colle di Carignano.~ ~- Che c'è'? - disse Juana, turbata 20 4 | brontolando verso l'uscio:~ ~- Che c'è? - disse il Fiesco. - Hanno 21 4 | anche a ragionare d'inezie c'è il modo di andar nel sublime, 22 4 | in soccorso di Pisa. Ma c'è qualcun altro che vorrebbe 23 6 | d'alcioni alla rupe! Non c'era pericolo tuttavia che 24 6 | suoi porticati, tanto che c'entrava qualche volta anche 25 6 | al refugium peccatorum. C'è appunto di là, ai primi 26 6 | Juana, a quella parete. C'è uno scaffale di noce, con 27 6 | ottavo delle sue Metamorfosi. C'è l'episodio di Filemone 28 6 | disse Fior d'oro. - Non c'è altro di spiacevole che 29 6 | per domare quel cervello c'era voluto il cuore. Ond' 30 6 | tanto volentieri. Ma che c'è? Visite ancora? Non ci 31 7 | rimontassi a cavallo. Che bisogno c'era di mandarmi un corriere 32 7 | dopo che tu eri partito. Ma c'è un modo di saper tutto; - 33 7 | segno. Messer Filippino c'entrò, mezzo per consuetudine, 34 8 | povera Haiti; dove infine non c'era verso di ottenere alcuna 35 8 | colla maestà del regno. Non c'era ancor l'oro a botti; 36 8 | era ancor l'oro a botti; c'era un mondo da sfruttare; 37 8 | figliuola Giovanna, non c'era più ragione di rispettar 38 8 | scopritori, ad altri governatori? C'era per tutte queste faccende 39 8 | che da quella parte non c'era niente a sperare. Passavano 40 9 | ha voluto così, e non c'è stato verso di fargli cambiar 41 9 | di Stato, specie ora che c'è una Giunta degli Scarichi, 42 9 | giovarmi, se pure volessero. C'è la Giunta degli Scarichi, 43 9 | frati, e monache e soldati. C'è un'altra querela in campo, 44 9 | laggiù, non regnano qui, e c'è poco da sperarne, anzi 45 10| essere a Siviglia, poichè c'è ancora da toccar Cordova, 46 10| paggio alla Corte! E non c'è altri in casa? nè uomini, 47 10| se è lecito domandarlo? C'è un segreto anche qui? Una 48 10| Dite bene; ma la nube non c'è.~ ~- Il segreto, dunque? 49 10| dev'essere un brav'uomo. Ma c'è qui tra noi una donna, 50 10| turbato un pochino.~ ~Ma c'era tanta asseveranza in 51 11| superbi e così ostinati! Non c'era dunque verso di tirarli 52 11| il virtuoso Ximenes?~ ~- C'è la Giunta degli scarichi; 53 11| esser ben certi che non c'è nulla da sperare. Di nulla 54 11| volpe vecchia, e gioco che c'indovino.~ ~- Io poi son 55 12| Ma la gioventù, quando c'era, attenuava i difetti; 56 12| rispose; - ed io che c'ero, laggiù, debbo ringraziare 57 12| sull'orlo della tavola; - c'è un cumulo di sospetti, 58 13| di nulla.~ ~Anche per lui c'era la nuvoletta nell'aria. 59 13| ritornava a Valladolid; che c'era egli di male?~ ~Sì, sì; 60 13| venuto cogli arcieri; se c'è errore sarà facilmente 61 13| verso il figliuolo.~ ~- Come c'entra donna Beatrice di Bovadilla? - 62 13| cominciate col suo solito zelo. C'è tutto un viluppo di cose, 63 14| da quella parte là non c'è più da sperar nulla per 64 14| raccapricciar di spavento! E c'era intanto da piangere di 65 14| questa mano di scritto. C'è la sostanza; quanto alla 66 14| bisognava adattarsi. In guerra c'è sempre la morte, alla prima 67 14| a sfidarla. Ma ora! Non c'era il pericolo della morte 68 14| pericolo della morte per lui; c'era bensì, a prezzo dell' 69 14| Adelantado. - Sarà difficile.~ ~- C'è Bovadilla; - replicò la 70 15| salire alla Calle Alta; c'era tempo per tutti di andare 71 15| Quanto a visitarle tutte, non c'era impegno che potesse durare 72 15| Ximenes; ma il Ximenes non c'era. Non già perchè lo avesse 73 15| suoi re. -~ ~Neanche qui c'era da replicare; e il virtuoso 74 16| Bovadilla. Negalo, se puoi! C'è qualcheduno che ti vede 75 16| mormorò Beatrice sospirando. - C'è un triste segreto di mezzo, 76 16| Come? - gridò la regina. - C'è altro, che ti preme di 77 16| dal re Cristianissimo, non c'è più mestieri di prove da 78 16| di prove da Genova, non c'è più mestieri di prove da 79 16| ordine in iscritto!~ ~- Non c'è altra difficoltà? - disse 80 17| Domingo; e in verità non c'era bisogno d'insegnargli 81 17| non correndo, volando!~ ~C'era folla, sulla piazzetta 82 17| di clemenza regale. Sì, c'era un po' di tutto questo, 83 17| Come è vero che qui c'è un castigliano per lo scotto.~ ~- 84 17| vorrete. Nella casa di Abner c'è un po' di tutto; perfino 85 17| biancheria da donna.~ ~- C'è tutto, qui, e dell'altro 86 17| da ogni miscela. Capisco, c'è l'odio, che qualche volta 87 18| di quei portici, dove non c'erano neanche più i frati 88 18| gli artifizi di Ferdinando c'erano i nobili castigliani, 89 18| prego, aprite quello stipo; c'è il mio ultimo testamento; 90 18| aspetto tranquillo. Quando non c'era, sentiva d'esser cercata; 91 19| ghibellini e di guelfi. C'erano bianchi e neri tra 92 19| vino del suo paese? E non c'è qualcheduno, nelle nostre 93 19| cascar dalle nuvole.~ ~- Che c'entra Pisa? - diss'egli, 94 19| diss'egli, stupito.~ ~- C'entra sicuro. Il gran delitto 95 19| rendendovi giustizia) non c'eravate se non voi. E ci 96 19| di San Lorenzo, dove non c'è da chieder perdonanza a 97 19| gridato arme in coperta, non c'è più da discorrere; da poppa 98 19| signori morti di fame non c'è altro da aspettarsi.~ ~- 99 19| aspettarsi.~ ~- No, caro, c'è dell'altro! - rispose il 100 19| campo di battaglia. Non c'erano morti; ma i feriti 101 20| del parlargli chiaro non c'era mai stata l'occasione.~ ~- 102 20| curioso, poichè il geloso non c'è, ti lascia libero il campo. -~ ~ 103 20| era più il caso; e quando c'era stato, non lui, Filippino, 104 20| a mostrarsi accorti non c'è nè gusto nè grazia. E se