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Alfabetica [« »] eppoi 6 eppure 5 equilibrandosi 1 era 182 eran 3 erano 57 eravamo 8 | Frequenza [« »] 203 l' 191 d' 184 più 182 era 177 al 169 alla 145 mio | Renato Fucini Foglie al vento Concordanze era |
Parte, Cap.
1 Pre | giornali, di taccuini dove c'era un po' di tutto: sonetti 2 Pre | suo bagaglio letterario era lì in quella cassa; dai 3 Pre | alle quali aveva assistito. Era un modo più facile e più 4 Pre | portò alla tomba, non gli era bastato l'animo nemmeno 5 Pre | penna, ogni menoma cosa era avvivata dalla colorita 6 Pre | quello che il lettore si era figurato scorrendo gli allegri 7 1, 1| lasciava passare una ed era inesorabile. Sante, sacrosante 8 1, 1| sebbene simbolicamente, era già segnata la distanza 9 1, 1| a Firenze, dove egli si era ritirato a vivere oscuro 10 1, 1| si trovava un pianoforte, era riunita parte della famiglia 11 1, 1| un male improvviso. Non era nulla. Toccato da quella 12 1, 1| all'esercito di quello che era allora il più potente impero 13 1, 1| bombardamento di Livorno, se n'era sparsa sommessamente per 14 1, 1| spiegò tutto.~ ~Livorno era vinta, un'orda di trentamila 15 1, 1| quella ingorda canaglia era dentro a sgozzare e a sventrare 16 1, 2| bisnonno, Giuseppe Fucini, era da giovane addetto al basso 17 1, 2| maestro; ma ormai il metodo era quello, il trasgredirvi 18 1, 2| quale, perchè veramente era buono, avrei voluto tanto 19 1, 2| espugnazione di Livorno, era rimasto negli Austriaci 20 1, 2| quella forte popolazione, ed era pericoloso per ogni livornese, 21 1, 2| essi il mio povero babbo era stato costretto a scappare 22 1, 2| spasimava su quei morti era più forte della sua voce 23 1, 2| Ma il colore delle divise era eguale per tutti i gregari 24 1, 2| giorni erano quelli!~ ~E com'era bella e ricca a quei tempi 25 1, 2| commuovermi e ad esaltarmi era così acuta da rasentare 26 1, 2| seriamente impensieriti. Ma non v'era rimedio, nè di persuasione 27 1, 2| debolezza, ma questa debolezza era invincibile dalla mia volontà. 28 1, 2| serbava di laboratorio, v'era il garzone che schiacciava 29 1, 2| esilio con noi dalla Maremma era venuta a Livorno una brava 30 1, 2| dalla povera «Spagnuola» che era più forte di me, e molestato 31 1, 2| sveltezza nel nuoto, che era davvero superiore alla mia 32 1, 2| polpo.~ ~L'occasione mi si era presentata: anch'io, come 33 1, 2| erano risate, la tragedia era una farsa, e invece del 34 1, 2| toccò una baiata perchè dove era cascato il bambino v'erano 35 1, 2| spalletta di sopra, dove era affacciata gente, venivano 36 1, 2| non sapevo in verità se c'era fonda due palmi o due metri.~ ~ 37 1, 2| colori della nostra bandiera, era passato dinanzi alla caserma 38 1, 2| Guardia. La sentinella gli si era avventata addosso, gli aveva 39 1, 2| Per conto dell'Austria, era allora Governatore di Livorno 40 1, 2| colpito a morte.~ ~Ma il morto era l'Inghirami. Il giovanotto, 41 1, 2| sfrattare da Livorno dove era venuto a stabilirsi presso 42 1, 2| per la sola ragione che era un bellissimo giovane, alto, 43 1, 2| molta gente dietro, che si era scaricata dalla platea nel 44 1, 2| aveva allora in Livorno, v'era la famiglia Guerrazzi. Credo 45 1, 2| lo conobbi allora perchè era in esilio a Bastia nell' 46 1, 2| ragione~ ~……~ ~A quei giorni era così: tutto quello che, 47 1, 2| mare aperto e dove l'acqua era molto profonda. Il mare 48 1, 2| molto profonda. Il mare era alquanto mosso, ma, per 49 1, 2| tornammo alla scogliera era tardi. Il mare vi si frangeva 50 1, 2| frangeva furiosamente, e non era possibile accostarsi senza 51 1, 2| correndo lungo la ripa, era venuto prudentemente ad 52 1, 3| accolse con gradimento perchè era donna ed era buona. Al burbero 53 1, 3| gradimento perchè era donna ed era buona. Al burbero nonno 54 1, 3| patrimonio comune, il quale era a quel tempo oberato dal 55 1, 3| Povera nonna Nena, quanto era buona per tutti, e specialmente 56 1, 3| e senza rimpianto perchè era stanca di così lunga vita 57 1, 3| bambine e per divertir loro, era capace di prendere una di 58 1, 3| miei scherzi, fra i quali c'era la pretesa che ella dovesse 59 1, 3| già da undici anni Roma era diventata capitale d'Italia.~ ~ 60 1, 3| intitolato La Betulia liberata.~ ~Era roba un po' oscena, ma dettata 61 1, 3| più lunga di quello che era. Mi accostai guardingo alle 62 1, 3| subito capire che non c'era tempo da perdere. Metto 63 1, 3| uno solo che per tirarmi era obbligato ad alzare il capo 64 1, 3| consesso, che il dottor Fucini era un compromesso co' i' governo. 65 1, 3| condotta medica di Vinci, che era rimasta vacante per la morte 66 1, 4| benissimo. La mia cameruccia era a tetto, con due sottili 67 1, 4| quella di fuori; la mobilia era poca e molto semplice: un 68 1, 4| a letto e discendendone, era un lusso che io non avrei 69 1, 4| stamberghe dove andavo a scuola era anche peggio, nonostante 70 1, 4| sabato desiderato, e quello era per me un giorno di vero 71 1, 4| Il numero delle pietanze era giusto, ma troppo piccole 72 1, 4| quello che doveva impartirci era tale che non di rado ci 73 1, 4| fischiare la larga cinghia che s'era tolta dai calzoni ed io 74 1, 4| su basi incrollabili non era che una bolla di sapone 75 1, 4| supera la fantasia umana. Era un delirio, era una febbre, 76 1, 4| fantasia umana. Era un delirio, era una febbre, era un'ossessione 77 1, 4| delirio, era una febbre, era un'ossessione che portava 78 1, 4| liberatori d'Italia. Tutto era pagato per i nuovi e cari 79 1, 4| sigari, liquori; ogni casa era aperta per essi e in ogni 80 1, 4| maggior numero di liberali), era quella mattina in grande 81 1, 4| qual parte, che il Granduca era scappato, che Firenze era 82 1, 4| era scappato, che Firenze era in festa, e che la rivoluzione 83 1, 4| che la rivoluzione toscana era compiuta, una bandiera tricolore 84 1, 4| mio oste, Bista di Baldo, era un codino e clericale della 85 1, 4| fino a chiusura di bottega, era uno sfogo brutale delle 86 1, 4| frutto del nulla che m'era stato insegnato nelle altre 87 1, 4| di queste facoltà l'esame era della stessa importanza 88 1, 4| nome del Cuppari che allora era l'anima di quella facoltà. 89 1, 4| bambini miei, che cosa era la vita dello studente universitario 90 1, 4| discordia là dove, da secoli, era il regno della concordia 91 1, 5| un innamorato. Pioveva ed era freddo; la città era silenziosa 92 1, 5| ed era freddo; la città era silenziosa e deserta, eppure 93 1, 5| piovoso.~ ~Il mio entusiasmo era silenzioso. Tutt'e due fradici 94 1, 5| cameraccia stretta stretta v'era un lettone grande grande 95 1, 5| peste perchè nell'estate v'era troppo caldo, nell'inverno 96 1, 5| ebbi poi ad accorgermi, era il loro re, il loro imperatore, 97 1, 5| imperatore, il loro Dio. Egli era un bell'uomo per l'alta 98 1, 5| cuore.~ ~Ho detto che egli era il re, l'imperatore, il 99 1, 5| Dio dei popolani di Pisa. Era vero. Cedendo al fascino 100 1, 5| quella voce. La popolazione era in fermento; gli scolari 101 1, 5| gli ammalati, credo io, era lì radunata, con le mani 102 1, 5| nostre scolte che il ballo era incominciato, tutti, in 103 1, 5| mezz'ora dopo la piazzetta era tornata deserta e tutto 104 1, 5| rumore dell'avvenimento s'era allontanato silenziosamente 105 1, 5| trovato troppo taciturno. Ed era vero. Non essendo libero 106 1, 5| troppo alta. Il mio guscio era rozzo, ma dentro avevo già 107 1, 5| su quello che di meglio era arrivato a Pisa dalla Toscana 108 2, 6| una nipotina, Teresa, che era la sua ultima e sola consolazione.~ ~ 109 2, 6| sulle spalle, la caccia non era più per lui, povero Damiano. 110 2, 6| abbandoni. —~ ~Ma il dottore era ormai troppo lontano; e 111 2, 6| panchetta quando il tempo era buono, Damiano passava le 112 2, 6| quella misera creatura, era a caccia là in fondo, nel 113 2, 6| immobile presso al cane che s'era fermato a puntare. E lo 114 2, 6| lunghi quando il padule era vuoto di animali e di cacciatori; 115 2, 6| la ripa. Il barchino, sì, era proprio quello di Bobo, 116 2, 6| Bobo, ma il guidatore non era lui! Era, invece, Beppe 117 2, 6| il guidatore non era lui! Era, invece, Beppe di Salceto. 118 2, 6| riconobbero dalla voce quando era sempre lontano, perchè cantava.~ ~— 119 2, 7| da lunghi anni abituato, era pronto a salutarlo e a posare 120 2, 7| persona e la voce, il Caffè era quasi deserto. Pioveva ed 121 2, 7| quasi deserto. Pioveva ed era freddo. Due campagnuoli 122 2, 7| signori in quella casa, era un inno del Quarantotto. 123 2, 7| di chi restava quando lui era in prigione o in esilio; 124 2, 7| all'ultima! E mio padre era con lui; e noi altri a casa 125 2, 7| Prima, all'uscio di casa era una processione di quelli 126 2, 7| smettere perchè con lui non era possibile discorrere d'altro 127 2, 7| altro tavoleggiante, che era seduto giù in fondo, come 128 2, 8| in un Comune dove prima era una concordia e una pace 129 2, 8| ribellione a mano armata c'era anche il suo figliuolo, 130 2, 8| moglie, la signora Umiltà, era a letto con la febbre, il 131 2, 8| dovuto chiuderla perchè non c'era chi mettere al banco, e 132 2, 8| mettere al banco, e lui era corso disperato a chiedere 133 2, 8| notizia che il signor Giuseppe era davvero in buoni rapporti 134 2, 8| da ultimo, fece dire che era fuori e non aprì più a nessuno.~ ~ 135 2, 8| ammazzare un fagiano che era ormai diventato come la 136 2, 8| perchè tutti dicevano che c'era e nessuno l'aveva ancora 137 2, 8| che nel bosco di Carraia era stato visto un fagiano, 138 2, 8| fagiano nel bosco di Carraia era una rarità, non era una 139 2, 8| Carraia era una rarità, non era una cosa impossibile perchè 140 2, 8| atrocemente per un cane che era stato avvelenato, s'erano 141 2, 8| generalità. Il Medico condotto era stato incriminato per aver 142 2, 8| con quei giovinottacci, c'era (nessuno sa formarsene una 143 2, 8| formarsene una ragione) c'era, pur troppo, il Marzi segretario!~ ~ ~ ~ 144 2, 8| senza ammazzarlo. Gli s'era alzato in un macchione di 145 3, 9| ogni colata, giù in basso, era un accendersi di fiammate 146 3, 9| tanta distruzione. Ma tutto era silenzio, tutto era tetra 147 3, 9| tutto era silenzio, tutto era tetra malinconia lassù lontano 148 3, 9| fumaiole sotto la montagnola: era proprio in quel punto che 149 3, 9| temporale lontano.~ ~L'eruzione era scoppiata fra la Montagnola 150 3, 9| Niccolosi. E questa corsa era stata così rapida e improvvisa, 151 3, 9| e improvvisa, che non vi era stato il tempo di salvare 152 3, 9| che pochi giorni fa si era trovata in mezzo a quel 153 3, 9| portava quattro. E di tutto era così. Alle nostre osservazioni: 154 3, 9| davanti a quell'originale, non era possibile far diversamente. 155 3, 9| dormire in un covo che si era fatto, dentro una caverna 156 3, 9| pendio, in fondo al quale era più agitato e profondo quel 157 3, 9| esser balestrati fra le lave era sparito; ma sempre col medesimo 158 3, 9| consiglio.~ ~Tornare indietro era un sacrifizio troppo forte 159 3, 9| dell'Etna; andare innanzi era imprudente e forse impossibile. 160 3, 9| Mosca. Ebbene, quel dipinto era riprodotto dal gruppo delle 161 3, 9| cupa mestizia di quei volti era viva negli animi nostri.~ ~ 162 3, 9| benissimo che una eruzione era vicina a scoppiare dai nostri 163 3, 9| poteva reggersi in piedi.~ ~Era un cercatore di funghi venuto 164 3, 9| nè cibo, nè fiammiferi, s'era rannicchiato sopra quella 165 3, 9| raccomandandosi ai suoi santi, era rimasto, non sapeva se addormentato 166 3, 9| la favola dei giganti.~ ~Era l'ombra di Pindaro inneggiante 167 3, 9| canti di ringraziamento; era la voce di Geova che per 168 3, 9| sete della nostra vanità era sazia; i nostri calcagni 169 3, 10| al paese. La truccatura era a volontà di ciascuno, e 170 3, 10| piazzetta, il giovanotto che era alla loro testa si fermò 171 3, 10| gli attori.~ ~Il pubblico era rappresentato da un centinaio 172 3, 10| quale, sentendo che Gioiosa era stata da Giubbino accordata 173 3, 11| fine l'aprii per curiosità. Era d'un giovanotto che scriveva 174 3, 11| appresi da altri, nè mai si era accorta del Nume che le 175 3, 11| montagne.~ ~La sua vena era sempre fluente, ma nella 176 3, 11| michelangiolesca, e là dove compariva era il terrore dei suoi avversari 177 3, 11| avversari con la sola presenza, era la loro strage appena avventate 178 3, 11| costumi, che il suo amore era il canto, la sua pace quella 179 3, 11| cantava; ma la sua voce era fioca, il calore di quell' 180 3, 11| il calore di quell'anima era ravvivato da una vampa di 181 3, 11| andare a salutarla. La via era faticosa e mal sicura per 182 3, 11| andassi, dicendomi che s'era un po' riavuta. Salii a