Parola
1855
abbia
abbiamo
abbondanza
accade
accennò
accorsi
accucciato
acque
acuti
addio
addomesticato
adulto
affare
affitto
agente
agitato
agitazione
alberi
alderotti
allegri
altezza
alti
altrettanto
alza
alzato
amanti
amara
ambiente
andai
andarsene
angolo
antica
antico
aperta
appennino
appoggiandosi
aprile
ardore
armato
arme
armi
arnese
arno
arrabbiati
arrestati
arrivammo
arte
aspettava
assai
attenzione
automobile
autunno
averne
avessi
avevamo
avuta
bacchetta
ballare
barca
barzacchini
bassa
basta
bastantemente
bastonate
battuto
belle
belpasso
benchè
benedetta
benissimo
bestia
bestiali
borgate
borgo
bravi
brevi
bruna
brutale
burle
calato
calda
calde
calma
calore
cameruccia
campane
candidato
canne
cantando
cantare
cantato
canzoni
capace
capire
capitò
cappellano
carezze
carico
caro
carrozza
carta
caserma
cattedra
cattiva
causa
cause
ce
cencio
certa
cervelli
chiamare
chiamata
chiamava
chiuse
ciascuno
cinquantina
cioè
circolo
co
colonna
combattere
compassione
conforto
confusi
conoscere
conosco
contagio
continuava
continuo
coro
correre
correvano
coscienza
costume
costumi
credeva
credevo
crògnoli
cucina
cuori
dammi
darmi
darsi
debole
delirio
deserto
desinare
detta
dì
difficoltà
dintorni
direbbe
direzione
diritti
diritto
disastro
discesa
disegno
disgrazia
disperato
dispongono
diventarono
diventati
diventato
dolce
dolorose
domenica
don
dramma
dubbio
duri
duro
ebbero
edifizio
educazione
eguale
energia
energicamente
enorme
entrare
entusiasmi
episodi
eran
eroe
eroismo
eruttive
evviva
faccio
facevo
facile
facilmente
fai
fango
farne
fascino
fatica
fatte
fede
ferita
ferite
fermo
feroce
ferro
fiaccole
fiatare
fibra
fichi
figli
figlie
figliuolo
fila
filo
fine
finisce
finito
fluente
folto
fortunati
fortunato
forze
fossero
fosso
francesco
franco
fratelli
fremiti
fresche
fuga
fuggenti
fuggire
fumare
funghi
gamba
gasparo
gelide
generazione
geniale
gesto
gigante
ginocchia
gioconda
giornale
giornata
gita
giuliani
giungere
giusti
glielo
gliene
gonfie
grandine
gridando
guardato
guardavano
guerrazzi
idioti
ieri
illuminazione
immaginare
immediatamente
impaziente
impazienza
impiego
importanza
imprecazioni
imprudente
incendio
incominciava
incoscientemente
indipendenza
infuocato
ingegno
interno
intesi
inverno
l.
labbra
lampi
lampo
lasciarla
lasciava
legge
leggende
leggevo
lettere
lettore
lettuccio
linguaggio
lungarni
lusso
maddalena
mancava
mangiare
manoscritto
mantelli
mantenimento
medici
menava
mensa
mensile
mento
merito
mestizia
metto
mezz'
minori
misura
modesto
molta
momenti
montagnola
morire
morti
mostra
mostrare
mostro
moto
napoli
nascita
naso
necessità
neri
niente
notizie
nudo
numero
nuvola
nuvole
nuvoli
occhiata
odio
odore
oltre
ombra
onesta
orecchi
originale
origine
ospiti
paesi
pagare
paiono
palco
palermo
pallido
panchetta
paolo
parere
parevano
parlando
partenza
partimmo
partire
passeggiata
passeggiate
passioni
patrimonio
pena
pendio
pensa
penso
perdita
perduti
pericoloso
pesca
peso
pianoforte
pianta
pianti
piccina
piccoli
pietà
pietre
pittoresca
poggi
ponce
popolari
possa
poté
potendo
potente
poter
poveri
precoce
prendila
presenti
presero
processione
profonda
profondo
prologo
proprie
pur
quindici
raccontava
ragazzo
rammento
ramo
resistenza
resta
resto
rettorica
ribrezzo
rigido
ripa
riso
ristrettezze
roba
rughe
s.
salvare
salvi
saranno
sarebbero
scegliere
schioppettate
scopo
scrissi
scritto
sculaccioni
scusa
secco
seco
seggiole
segni
seguente
seguitava
semi
semplici
semplicità
senno
sentì
sentirmi
serate
serio
seta
sfogare
sgomento
sicura
signora
silenzioso
sol
solamente
soldato
sonetti
sorridente
sospetto
spalancata
spalancati
spartaco
spasso
spensierata
spesa
spese
speso
spirito
sta
staccò
stesse
stretta
strilli
studiare
suoni
svenuto
tabacco
taddeini
tantochè
tasca
tasse
tavola
tenendo
terreno
toccò
tollera
tomba
tommaseo
tonfi
tornava
tornerà
tortolini
tranne
tranquilla
trattava
tremante
tremare
trionfo
tronchi
trovammo
trovarmi
trovata
trovo
umane
urli
ussero
vagabondi
vai
valente
valle
vanno
veduto
veleno
vena
vengono
venisse
vennero
verde
vergogna
vernacolo
vesuvio
viaggio
vicina
villa
vissuto
vittime
vivace
volesse
vomitare
vorrei
vuole
vuoto