100-colpi | colse-grana | granc-pausa | pazie-scrol | scros-zuavi
     Parte, Cap.

2001 2, 8| formidabile di tonfi di grancassa e di grida da far tremare 2002 1, 3| spirito bastante a dilettarmi grandemente. La lessi e la rilessi finchè 2003 3, 9| si beavano in uno dei più grandiosi spettacoli della natura.~ ~ 2004 3, 9| ancora trattenuti a quel grandioso spettacolo, se un turbine 2005 1, 2| que' due zelanti cagnozzi granducali, ad averli lasciati fare, 2006 1, 2| governo, rivestiva sotto il granducato, una carica pubblica di 2007 1, 3| va al mulino col sacco di grano.~ ~Quando incominciò a dare 2008 3, 10| nevose che tra la nebbia grassa chiudevano intorno la scena.~ ~ 2009 3, 10| non potrebbi aver cosa più grata~ ~Che star seco alla mensa 2010 3, 9| raddoppiargli la nostra gratitudine e la nostra stima.~ ~Montati 2011 3, 9| superbo e terribile amico. Grato all'ospite magnanimo, dirò 2012 2, 6| lentamente gli si mise dietro grattandosi, sbatacchiando gli orecchi 2013 1, 5| stralunamenti d'occhi e rabbiose grattature di capo.~ ~Vittorio Emanuele 2014 1, 1| ad assistere mia madre, gravemente ammalata. In questo giorno 2015 1, 3| compromesso co' i' governo. Colpa gravissima per quei beoti, alla quale, 2016 1, 2| o per molto poco, rischi gravissimi altri parenti, molti cari 2017 1, 2| accostarsi senza correre rischio gravissimo d'esservi sbacchiati e ridotti 2018 Pre | sembrargli un compito troppo gravoso, e tale da mancargli le 2019 3, 9| saluto, signoredisse.~ ~— Grazie. Chi sei?~ ~— Sono un impiegato 2020 1, 2| divise era eguale per tutti i gregari dell'inscindibile impero, 2021 3, 9| albero; e insieme con le greggie si videro scendere dalla 2022 3, 9| vive spensierata sul suo grembo insidioso.~ ~E come è triste 2023 1, 4| in pioggia dalle finestre gremite di donne, di bambini, di 2024 1, 5| gioconda degli studenti che gremivano il locale.~ ~Prima di tornare 2025 3, 11| sedio, il viso adorno, il greve, il truono, il vertudioso, 2026 2, 6| per averlo provocato coi gridi di poco fa, lo fece voltare 2027 2, 6| Tigrino bon'anima, sulla gronda del padule. La cucina e 2028 1, 2| tirò su di peso lerci e grondanti, mentre dalla spalletta 2029 1, 1| Monterotondo della Maremma Grossetana presso Massa Marittima. 2030 1, 3| che per la forma e per la grossezza mi sembravano più adatti. 2031 1, 5| lievi. Imbacuccato in abiti grossolani più lunghi e più larghi 2032 3, 10| secondo il loro spirito grottesco. Cappelli a cilindro del 2033 1, 1| sventolano al sole, vedo gruppi fantastici di donne e di 2034 1, 3| rimproverava di non esser buono a guadagnare il pane alla sua famiglia 2035 1, 5| lamentarmi. Conoscevo quello che guadagnava mio padre a quei tempi, 2036 1, 2| osservata in casa, gli scarsi guadagni di mio padre erano affatto 2037 1, 2| alla cagna che cominciò a guaire, non fui più padrone di 2038 1, 3| mentre tenuta alta dai guanciali, incominciava serenamente 2039 2, 6| che n'ha guarite tante.... Guardala com'è bella questa boccettina 2040 3, 9| Il mio compagno ed io ci guardammo in viso, e fu tutto fissato.~ ~ 2041 1, 2| sarebbero poi fermati a guardarla:~ ~Non mi snudare senza 2042 3, 10| secondo la ricchezza del guardaroba dei vecchi di casa o secondo 2043 1, 3| vita per i miei genitori. Guardati di traverso da quel burbero 2044 2, 7| passò dinanzi a noi che lo guardavamo stupefatti:~ ~— Altri tempi, 2045 1, 2| alla caserma della Gran Guardia. La sentinella gli si era 2046 1, 3| quello che era. Mi accostai guardingo alle prime case, scansai 2047 2, 6| è tanto brava e che n'ha guarite tante.... Guardala com'è 2048 3, 10| il partito che tu l'hai guastato.~ ~Brutta vecchiaccia, guarda 2049 1, 2| biscotti trovai un anacio guasto, e, appena sentitone il 2050 2, 6| quasi cieco e pieno di guidaleschi puzzolenti; e la sua nipotina 2051 1, 2| Motta nel Comune di Cerreto Guidi a Giovanni e la piccola 2052 1, 2| padrone di me. Lasciai il guinzaglio, un velo fitto mi cascò 2053 Pre | sfoggiava, traspariva un guizzo di quella mestizia che foggiò 2054 1, 4| nel tegame, a qualunque gustoso intingolo, ma queste uova 2055 1, 1| tiriamo innanzi. Me ne guardi Iddio! Per grazia sua e per volontà 2056 2, 7| sentir lui, io, con le mie idee, gli faccio compassione, « 2057 1, 1| Quale disastro per la idillica poesia di quei luoghi! Disastro 2058 1, 5| sentimenti che mi hanno portato a idolatrare l'ingegno e la finezza d' 2059 1, 1| flato e senza sangue.~ ~L'igiene, per fortuna, non aveva 2060 3, 9| magnano di Bronte, mastro Ignazio l'avaro.~ ~Costui, arricchito 2061 Pre | muor di fame e in vista ilare e franco~ ~trattien la folla.~ ~ ~ ~ 2062 1, 3| tutti le novelle del Grossi Ildegonda, la Fuggitiva ed altre che 2063 1, 5| altro fattarello che serve a illuminarne l'originalità.~ ~Beppe Dell' 2064 3, 9| sterminata landa delle lave nude, illuminate in pieno dalla luna. Non 2065 1, 2| oggi quei volti generosi illuminati dalla luce delle loro aspirazioni 2066 3, 9| calda e abbagliante che illuminava tutta l'ampia distesa delle 2067 1, 5| furono poche lievi. Imbacuccato in abiti grossolani più 2068 1, 4| alla piazzetta di Vinci imbandierata e risuonante di grida festose, 2069 1, 4| per le vie profusamente imbandierate e seminate di fiori che 2070 1, 2| Ma arrivato al punto d'imbarco sulla darsena, in compagnia 2071 1, 2| sbagliato. Il Folliot si imbarcò ratto ratto, e, incolume 2072 1, 2| dalla piazza del Voltone imboccava nel Borgo Reale, e piangevo 2073 2, 8| un avviso minaccioso all'imbocco di tutte le strade della 2074 2, 8| marci e di fatte di vacca. Imbrancato con quei giovinottacci, 2075 3, 10| sfacciataggine di posar la scure per imbrattar fogli di carta colla penna. 2076 1, 2| mangiavo cammin facendo, imbrodolandomi d'acqua salata il povero 2077 2, 7| si accorge che tutti lo imbrogliano.~ ~E fosse almeno finita 2078 1, 5| dovevo provarlo quando, imbrogliato dalla soggezione e impastoiato 2079 1, 1| star fermo in terra e che imbrogliavo il vetturale, un pecoraio 2080 1, 5| imprudente dimostrazione. Verso l'imbrunire incominciarono a formarsi 2081 3, 9| non esser troppo pagana; imita il biblico esempio e rendici 2082 1, 3| tramonti superbi, di sereni immacolati e di lunghe e monotone piogge 2083 3, 9| il meriggio di un sereno immacolato, la gran vela dell'Etna 2084 1, 3| e trafelato dalla corsa, immaginandomi d'avere alle calcagna tutti 2085 1, 2| pericoli che non quelli dell'immaginario veleno.~ ~Dalle stesse cause, 2086 2, 8| immaginare I~ ~— No, non so immaginarmi proprio nulla. Che è accaduto?~ ~— 2087 1, 2| quale ho accennato è facile immaginarsi tutti gli altri.~ ~Per conto 2088 1, 2| favole e gli uomini che ho immaginato sono tutti pieni di dolore, 2089 1, 3| rappresentavo vive quelle scene alla immaginazione. Questi boschi ora sono 2090 3, 9| abbronzati Sicani, gli atavi immaginosi di Dionisio e di Gelone, 2091 3, 9| muntagna scassau!~ ~Una immane ferita aveva squarciato 2092 1, 4| straniera vede sicura e imminente la sua liberazione è qualche 2093 3, 10| brandivano, annunziatore di imminenti dissapori domestici, un 2094 2, 6| sgambare nel fango, ora immobile presso al cane che s'era 2095 1, 4| traballante, due seggiole impagliate, un tavolino tinto di verde, 2096 1, 2| nel quale eravamo rimasti impaniati tutti e due. Un robusto 2097 1, 2| nostra partenza da Livorno e imparai qualche cosa. Come dolcemente 2098 1, 3| finchè non l'ebbi quasi tutta imparata a memoria. E forse quella 2099 1, 4| incapacità per quello che doveva impartirci era tale che non di rado 2100 1, 5| imbrogliato dalla soggezione e impastoiato dal gran desiderio di far 2101 2, 7| freddo. Due campagnuoli impastranati a un tavolino, il piccolo 2102 1, 2| sangue rappreso e senza impaurirsi di fantasmi crivellati nel 2103 1, 2| rancore per l'inattesa e impavida resistenza incontrata sotto 2104 3, 9| bene di te. Ma questo non impedirà agli uomini di cingerti 2105 1, 5| mostrare il loro sdegno e per impedire agli sciagurati austriacanti 2106 1, 2| sue spalle, in modo da non impedirgli la libertà delle braccia, 2107 1, 2| capitato fra noi, senza impensierirsi del puzzo di sangue rappreso 2108 1, 2| genitori ne erano seriamente impensieriti. Ma non v'era rimedio, 2109 2, 6| finestra quando il maltempo imperversava o su quella panchetta quando 2110 3, 11| si aprì larga, perenne, impetuosa. Donna di forti passioni 2111 2, 7| riga, col panciotto tutto impiastrato di medaglie. C'è una commemorazione 2112 2, 7| solito panciotto e col solito impiastro d'argento e di fiocchi alla 2113 1, 4| delle sue lezioni erano impiegate a parlarci larvatamente 2114 3, 9| tuo Sindaco che ha degli impiegati così valorosi da lavorare 2115 1, 5| di vedere, sognando, non impieghi e quattrini come sognano 2116 1, 1| vedessero.~ ~Che seme di odio implacabile fu gettato quel giorno nel 2117 3, 10| volontà, irritate dalle implacabili e pericolose discordie dei 2118 1, 2| correggermi. Anch'io mi imponevo di reagire contro la mia 2119 1, 5| soppressione avrà dovuto imporre al suo linguaggio abituale; 2120 1, 1| fresche alla mente; ma non importanti per me che come dolci e 2121 1, 2| ne importa a me e non ne importi a voi. Ognuno è figlio delle 2122 1, 1| scarsa di latte, e per l'impossibilità di trovarmi una buona balia, 2123 2, 6| visioni del vecchio cacciatore impotente. A lui non rimanevano ormai 2124 1, 2| più innanzi ho detto della impressionabilità del mio animo di bambino, 2125 1, 1| l'invasione austriaca, gl'imprigionamenti, gli esili e in qualche 2126 2, 8| in faccia caricandolo d'improperi, la farmacia aveva dovuto 2127 3, 9| era stata così rapida e improvvisa, che non vi era stato il 2128 1, 4| bandiera tricolore sventolò improvvisamente a una finestra della mia 2129 3, 10| ripresenta come Ambasciatore e improvvisando due ottave ringrazia gli 2130 3, 11| che non sa leggere, ma sa improvvisare ottave.... Donna di circa 2131 2, 8| vecchio e arguto buontempone, improvvisatore fortunato di burle, una 2132 3, 11| ma nella lotta con altri improvvisatori la molla dell'estro le scattava 2133 3, 11| fra bellissime ottave, improvvisava la madre sventurata all' 2134 3, 9| un accendersi di fiammate improvvise prodotte dai castagni che 2135 3, 11| un suo verso, al marito improvvisò la prima ottava quando in 2136 1, 2| finto sul ceffo, ma ebbe l'imprudenza di farsi vedere per le vie 2137 3, 11| dove incomincia la regione inabitata fra il Libro Aperto e lo 2138 1, 2| fluente e lunghi capelli inanellati, ci guardava seduto in disparte 2139 1, 2| sfogo del rancore per l'inattesa e impavida resistenza incontrata 2140 1, 4| attoniti a quell'assalto inatteso, se le prendevano tutte 2141 1, 2| umiliazioni e di prepotenze inaudite compiute da cotesti vandali 2142 2, 7| celebrare, c'è un monumento da inaugurarsi? Lui non v'è caso che manchi. 2143 1, 5| mi piacevano; il vino m'incaloriva, i poncini, peggio che mai; 2144 3, 9| Erano turbe di fuggenti che, incalzate alle spalle da fiumane di 2145 2, 7| mortale delle sue parole, mi incalzava di: — Ma ne conviene?! Mi 2146 3, 9| di metri cubi di materie incandescenti a distruggere le selve di 2147 3, 9| fermati nella fuga da un incantesimo.~ ~Per mia disgrazia non 2148 2, 8| quell'innocente creatura incapace di far del male perfino 2149 1, 4| insegnamento in genere e la sua incapacità per quello che doveva impartirci 2150 3, 9| nella quale è sviluppata e incassata, la gita è deliziosa. Mare, 2151 1, 4| scrivere un lungo periodo senza incastrarci spropositi di grammatica, 2152 1, 4| se rovina può chiamarsi l'incertezza de' miei primi passi negli 2153 1, 2| tanto a fondo da restarvi inchiodate per tutta la vita.~ ~Questa 2154 1, 2| ferma dinanzi mentre tingo d'inchiostro queste pagine bianche.~ ~ 2155 1, 3| trovai in un vecchio armadio, inciampai anche in uno sgualcito quaderno 2156 1, 2| per tutta la vita. Questa incipiente passione sfogavo allora 2157 1, 5| guardando dal mio stretto incognito la folla rumorosamente gioconda 2158 3, 10| Giubbino e Drusiana i quali si incolpano a vicenda della cattiva 2159 3, 10| irrequieto il lampo d'un ingegno incolto ma vivace. Sta modestamente 2160 1, 2| imbarcò ratto ratto, e, incolume e sano, se ne tornò a casa 2161 1, 1| occhi.~ ~La sera innanzi che incominciasse il bombardamento di Livorno, 2162 1, 1| stagione e della solitudine, incomincio a vergare questi ricordi 2163 3, 9| monte che in fondo alla incomparabile strada Stesicoroetnea guarda, 2164 1, 4| donna, suppliva; ma la sua incompetenza in simili materie, benchè 2165 Pre | mano e la penna obbedivano inconsapevoli. Tali sono le pagine dei 2166 1, 5| molto girato inutilmente, incontrammo il mio cugino Davide Gei 2167 1, 3| rispetto dei nemici i quali, incontrandomi, mi salutavano rispettosi 2168 1, 1| accennò, forse pensando di incontrare il gusto del nonno, alla 2169 1, 2| inattesa e impavida resistenza incontrata sotto le mura della forte 2170 1, 5| giovani cospiratori s'erano incontrati e s'erano intesi a Campiglia 2171 1, 3| ogni monte di ghiaia che incontravo lungo la via mi fermavo 2172 1, 2| sopportavo. Forse presentendo incosciamente che più tardi sarei diventato 2173 2, 8| Medico condotto era stato incriminato per aver medicato un ferito 2174 2, 7| sconosciuto, vidi il vecchio incrociare le braccia sul marmo del 2175 1, 4| d'aver costruito su basi incrollabili non era che una bolla di 2176 3, 9| e sempre tormentati dall'incubo della mancata ascensione, 2177 2, 6| Damiano. Le gambe e gli occhi indeboliti dalla vecchiaia l'avevano 2178 1, 2| debole organismo. E più mi indebolivo e più questi terrori diventavano 2179 3, 9| tumulto di sensazioni acute e indefinibili. E tutta quella scena ci 2180 1, 4| sereno e a qualche cosa d'indefinito ma di grande che il campano 2181 Pre | sua indole lasciandogli un indelebile solco nell'anima.~ ~Anche 2182 3, 9| sempre calda.~ ~Con un tempo indiavolato rampicammo sulla cresta 2183 1, 2| qualcuno dei colleghi o indifferenti o arrabbiati, per amor del 2184 3, 10| amanti, li vede partire con indifferenza, ma si turba di nuovo e 2185 1, 1| cacciatore e di alpinista indipendente me le ebbero fortificate. 2186 1, 4| commettere atti di così grave indisciplina.~ ~A quel tempo avevo per 2187 3, 9| processo, a cercarti, indiscreti, la fede di nascita, fra 2188 2, 8| si divertì e rise; poi s'indispettì e brontolò; e, da ultimo, 2189 1, 2| giorni fasciato, zoppo e indolito.~ ~Passata questa, me ne 2190 3, 10| tre nerboruti giovanotti, indossavano la seta che sopra ho rammentato. 2191 1, 5| finalmente la sera che fui indotto a pagare il noviziato. Trascinato 2192 Pre | conoscono e non è facile indovinare. Anche ad uno scrittore 2193 3, 9| nere, e per questa volta indurite, al colle sovrastante, guardano 2194 3, 11| amorosamente stimolandola, la indusse a cantare sul tema doloroso. 2195 Pre | dei Primi Ricordi finora inediti che qui si pubblicano e 2196 2, 6| l'avevano costretto all'inerzia dopo tanti anni di quella 2197 1, 1| lasciava passare una ed era inesorabile. Sante, sacrosante lezioni 2198 1, 4| canonico Rossi, con la sua inesperienza, m'aveva, conciato per il 2199 1, 1| disperazioni di un guidatore inesperto il quale, conducendo mia 2200 1, 2| ebbi da esse in eredità una inestinguibile avversione per gli esosi 2201 1, 4| cattedra, poichè la sua inettitudine all'insegnamento in genere 2202 1, 2| tempo l'occasione.~ ~Per una inezia, per una innocente puerilità, 2203 3, 9| sue strade 100 lampioni? Infamia a Pedara se non ne pianta 2204 1, 1| Quanta desolazione; quante infamie e quante vendette!~ ~Anche 2205 Pre | doloroso quadro di quegli anni infelici, ci comparisce dinanzi un 2206 1, 4| peccare di vanità, sentivo inferiore, non dirò alle mie forze 2207 1, 4| maestri erano buona gente, ma inferiori al loro compito, tranne 2208 1, 2| gii odiosi croati i quali infestavano le vie della patriottica 2209 1, 2| minacciose e pericolosissime. Infine con mio padre e col mio 2210 3, 9| Sicilia intiera, il mare infinito, le isole minori da Malta 2211 1, 1| fiaccole, intorno a un albero infiorato.~ ~Sento voci che cantano 2212 1, 2| di sbadigliare o d'essere infreddato per ingannare i vicini sulla 2213 1, 1| frastuono d'una burrasca infuocata o il silenzioso fioccare 2214 3, 9| ampia distesa delle correnti infuocate. Su in alto i due coni sempre 2215 3, 10| ritorno....~ ~ ~Poi volgendosi infuriato a sua moglie, che è comparsa 2216 1, 1| un inno del '48; se non m'inganno, quello che incomincia con 2217 3, 10| calze bianche, le aveva ingegnosamente sostituite con due fasce 2218 Pre | Renatèo col giubbileo»; nell'ingenuo racconto delle sofferenze 2219 1, 2| di rigate sulle mani e di inginocchiature prolungate sui mattoni duri 2220 2, 8| sorpresi a minacciarsi e a ingiuriarsi atrocemente per un cane 2221 3, 9| proseguiremo per la Casa degli Inglesi e per il cono centrale. —~ ~ 2222 3, 9| ti verrà il capriccio di ingoiarci nelle tue viscere, come 2223 1, 1| silenzio diceva che quella ingorda canaglia era dentro a sgozzare 2224 1, 1| misera sorte toccata, per l'ingordigia, a quella timida bestiolina.~ ~ 2225 1, 2| Quelle erano giuste e me le ingozzai pentendomi, invece di risentirmi; 2226 2, 8| della signora Umiltà, ebbe a ingozzarsi, in fretta e in furia, un 2227 1, 1| al somaro e feci il mio ingresso solenne in paese, reggendomi 2228 3, 9| come affluenti minori a ingrossare il fiume che, da una larga 2229 1, 2| il tempo passava, il mare ingrossava sempre, nessuno poteva darci 2230 1, 4| silenzio e i miei sospiri ingrossavano a vista d'occhio via via 2231 3, 9| noi, ormai bastantemente iniziati nei misteri del vulcanismo, 2232 3, 9| largo col fuoco, ti sei innalzata a tanta altezza. Noi non 2233 1, 5| di dire che molti si sono innalzati sulla folla dei mediocri, 2234 1, 4| cantare, con un garbo che innamorava, cavatine e romanze da salotto 2235 1, 1| cominciò a svilupparsi in me, innato e fecondo, il sentimento 2236 3, 9| Era l'ombra di Pindaro inneggiante alla nevosa colonna del 2237 3, 9| a prenderne un pugno per innescare gli sterpi preparati. Accostatomi, 2238 1, 4| risuonante di grida festose, di inni patriottici, e di alte acclamazioni 2239 3, 9| temere di noi. Siamo due innocui vagabondi che non racconteremo 2240 1, 1| terrore alla vista di quell'innocuo animaluzzo che mandò uno 2241 2, 8| amico del popolo! l'inno! l'innooo!!! —~ ~L'automobile si mosse 2242 2, 8| entusiasmo.~ ~— L'inno! l'innoooo! —~ ~ ~ 2243 3, 9| capovolto, tanto fitti sono gli innumerevoli coni vulcanici, i figli 2244 1, 2| solita nostra spasseggiata inoltrandoci al largo per due o trecento 2245 1, 2| di baionette luccicanti, inoltrandosi dalla piazza del Voltone 2246 3, 9| Io che mi accingevo ad inoltrarmi fra quei pericoli, guardavo 2247 3, 9| all'uscio, partimmo a notte inoltrata con un lume di luna ora 2248 2, 7| Pochi giorni dopo, essendo inoltrato l'autunno, sentii desiderio, 2249 3, 9| sgorgava lento e maestoso a inondare le pendici sottostanti, 2250 1, 3| cessate dopo il suo lungo e inoperoso ritiro in campagna, e potette 2251 1, 2| faccende. La cosa passò inosservata ai monelli della via finchè 2252 3, 10| pioggia. Il poeta, che quasi inosservato è stato sempre dietro ad 2253 2, 6| colpo di tosse, per non fare inquietare il nonno che le aveva proibito 2254 1, 2| cataletto giaceva fredda e insanguinata la speranza di una madre 2255 3, 10| perchè ha promesso, a sua insaputa, la minore delle figlie 2256 1, 2| per tutti i gregari dell'inscindibile impero, e il pugnale vendicatore 2257 1, 2| Pediani, la quale aveva l'insegna, se bene ricordo, di Mercurio, 2258 1, 4| la sua inettitudine all'insegnamento in genere e la sua incapacità 2259 1, 4| mise con grande impegno a insegnarmi, con la sicurezza d'allevare 2260 1, 5| avevano che un grido, il grido insegnatoci da Garibaldi repubblicano: « 2261 1, 3| usava a quei tempi, non m'insegnò che un po' di latino e un 2262 1, 1| diventò il mio compagno inseparabile, mangiando accanto a me 2263 3, 9| spensierata sul suo grembo insidioso.~ ~E come è triste il pensare 2264 3, 9| dell'Etna, protuberanze così insignificanti, che darebbero appena nell' 2265 1, 2| si mettevano dietro a noi insistenti e petulanti, dovevo tenerla 2266 1, 3| addosso in nessun modo; ma le insistenze di mia madre e le minacce 2267 Pre | Pagine tutte soffuse da una insita malinconia, dovuta alla 2268 1, 4| a sbraciare il fuoco con insolita energia, quando uno di costoro, 2269 1, 4| attimo quando, un giorno, insospettito, prese ad esaminarmi ed 2270 1, 2| sculaccioni di stasera, tu' ma' s'insudicia tutte le mane».~ ~E così 2271 2, 8| gambe, rincorso, contuso e insudiciato a forza di sassi, di pino, 2272 3, 10| lavoro come d'una bambocciata insulsa per passare il tempo, e 2273 3, 11| alle otto gli è preso un insulto, e ora c'è il prete che 2274 Pre | pubblicano e paiono modello insuperabile di semplicità, di scioltezza 2275 3, 10| contrabbando, ha saputo serbare intatto il decoro del suo grado.~ ~ 2276 2, 8| compagnia così allegra e intelligente; ma costretto dalle grida 2277 1, 4| in simili materie, benchè intelligentissima e, per quei tempi, bastantemente 2278 3, 9| a parlare. Le guide, non intendendo noi il suo dialetto, ci 2279 1, 2| città, me ne stavo tutto intento alla fruttifera occupazione, 2280 Pre | le forze per assolverlo interamente.~ ~Renato l'aveva preveduto; 2281 1, 5| Parlava rozzo e a sbalzi, intercalando circa dieci bestemmie fra 2282 3, 9| sebbene contro il loro interesse, facevano le stesse riflessioni 2283 1, 1| precisi. La salute e gli interessi mi vanno bene; tutto il 2284 Pre | quasi a dettatura d'un io interiore a cui la mano e la penna 2285 3, 10| stato sempre dietro ad ogni interlocutore rammentando, dando il tono 2286 3, 9| con esplosioni violente e intermittenti l'uno, e con getto continuo 2287 1, 2| farmacia.~ ~In una stanza interna, che serbava di laboratorio, 2288 3, 9| dialetto, ci facevano da interpreti, raccontandoci quello che 2289 2, 7| accorato i nostri occhi che lo interrogavano.~ ~— Io lo so che cosa ha 2290 2, 7| dando a noi un'occhiata di interrogazione e di sgomento.~ ~— Signor 2291 3, 10| afferrandole la mano la interrompe:~ ~Metto alla sposa mia 2292 1, 2| retrostanza della farmacia; ma fu interrotta bruscamente quando il garzone, 2293 Pre | altre righe che rimasero interrotte. Ma, pur senza obbligarsi 2294 Pre | vecchiezza, ma rimangano interrotti dopo i begli anni di Pisa, — 2295 2, 8| Hanno fatto benone! — interruppe il signor Giuseppe — e, 2296 2, 7| vociate in pieno coro, con interruzioni di grandi risate e di evviva!~ ~ 2297 3, 9| Approfittando di un breve intervallo di calma, ci trovammo tutti 2298 3, 10| coniugali.~ ~Le ragazze intervengono sollecite a sedare. Giubbino 2299 3, 9| altro vino, fingendo d'aver inteso a quel modo. A brontolare 2300 3, 9| nostri piedi la Sicilia intiera, il mare infinito, le isole 2301 2, 8| guardacaccia che gli aveva intimato di legare la cagna e d'andarsene. 2302 1, 2| della celebrità, dopo quelle intime del mio cuore, credendo 2303 1, 5| reale con la quale ebbi intimità molti anni dopo.~ ~Pare 2304 1, 4| tegame, a qualunque gustoso intingolo, ma queste uova dovevano 2305 3, 9| quasi cullati in un sogno, intirizziti dal freddo e sbalorditi 2306 1, 4| sospinto mi ribellavo con intolleranza forse troppo vivace contro 2307 3, 9| aveva cantato qualche nenia intonata con la malinconia delle 2308 2, 7| musicale gazzarra quando, all'intonazione di un canto lento e solenne, 2309 1, 4| sètte non erano entrate a intorbidare precocemente la serenità 2310 1, 2| sulle mie povere manucce intorpidite dal freddo e gonfie di geloni. 2311 1, 3| gonnellone nel quale quasi intrampolavo, mi butto a una fuga così 2312 3, 9| per l'ascensione che avrei intrapreso nella notte seguente.~ ~ 2313 3, 9| ricche selve di castagni intravedute alla scarsa luce della luna 2314 1, 2| del fatto ed elogi alla intrepidezza dei salvatori. Esaltandomi 2315 2, 6| respingendo da l'odioso intruglio, si raccomandava, quasi 2316 1, 2| origine delle lacrime che mi inumidiscono gli occhi.~ ~Strani misteri 2317 2, 8| vigna della Chiocciola è inutile che mandi a vendemmiarci. 2318 3, 10| quattro giovanotti, sono invaghiti di Zaira.~ ~Tutti si fanno 2319 3, 9| cervelli si affaticavano invano, spossati sotto un tumulto 2320 1, 2| anche sugli inermi appena gl'invasori furono entrati in Livorno, 2321 2, 6| vecchio anche lui.... è invecchiato anche il signor Giacinto! —~ ~ 2322 3, 9| prodotte dai castagni che investiti dall'alito della fornace, 2323 1, 4| agi e di mollezze, non mai invidia per chi gode in abbondanza 2324 2, 8| concordia e una pace che tutti c'invidiavano e che è stata segnalata 2325 1, 2| ma questa debolezza era invincibile dalla mia volontà. I terrori 2326 1, 4| disputa nella quale Don Loia inviperito, sosteneva d'aver detto 2327 1, 5| stuzzicare la sua facondia, invitandolo a parlare di politica e 2328 3, 10| E Giubbino che simili inviti non se li fa mai ripetere 2329 3, 10| signorotto della Serra, al cui invito risposi, senza porre tempo 2330 1, 2| maggiori attrattive per invogliarci alla solita nostra spasseggiata 2331 Pre | sua simpatia, in modo da invogliarlo ad arrivare fino in fondo, 2332 3, 10| la parola data. Drusiana invogliata dei quattrini del vecchio 2333 1, 1| definitivamente le cose della involuzione, uno sgangherato trabiccolo 2334 1, 5| silenzioso. Tutt'e due fradici e inzaccherati, mia madre ed io, giravamo 2335 1, 3| contemplando la campagna, mi inzuppai fino al midollo delle ossa 2336 3, 10| quella povera seta già tutta inzuppata di pioggia. Il poeta, che 2337 1, 5| subito! Se no, sculaccioni a iosa e a letto senza cena! — 2338 3, 10| a dispetto dei genitori irragionevoli. E Zaira è la prima che, 2339 1, 2| della scena diventava così irrefrenabile il mio orgasmo che mio padre 2340 3, 10| buoni e sorridenti brilla irrequieto il lampo d'un ingegno incolto 2341 1, 3| semplicità, è ora ridotta irriconoscibile.~ ~Anche i romanzi del Grossi 2342 2, 7| tempi, signoridisse, irridendo quella sua passeggiera debolezza. — 2343 3, 10| della mano a loro volontà, irritate dalle implacabili e pericolose 2344 3, 10| mano di Gioiosa. Giubbino irritato dall'impudenza del vecchio 2345 3, 9| intiera, il mare infinito, le isole minori da Malta allo Stromboli, 2346 1, 2| tardi sarei diventato un ispettore delle scuole e che i regolamenti 2347 3, 10| verso la cinquantina, con ispida barba brinata, ne' cui occhi 2348 3, 11| eccitamento, si drizzava ispirata e cantava; ma la sua voce 2349 3, 11| ma con un volger d'occhio ispirato, quale non l'aveva madama 2350 1, 5| so a chi venisse la buona ispirazione d'avvisare Beppe Dell'Omodarme, 2351 1, 3| anni, oscillando nelle mie ispirazioni fra la Gerusalemme e la 2352 1, 4| bastantemente colta ed istruita, paralizzava la sua buona 2353 | it 2354 1, 5| causa dell'indipendenza italiana, fu chiamato, per suggerimento 2355 1, 5| 1859, erano toscane e non italiane, cioè lire di 84 centesimi 2356 1, 1| parole:~ ~Giovani ardenti~ ~D'italico amore....~ ~ ~Ad un tratto 2357 1, 2| interna, che serbava di laboratorio, v'era il garzone che schiacciava 2358 1, 2| teatro, alla vecchia Arena Labronica, dove con quattro crazie 2359 1, 3| riposo andando a portare le lacere tende in quel pittoresco 2360 3, 11| nei quali brillava già la lacrima dei moribondi, incominciava 2361 3, 11| festa?~ ~Ora vedo le pietre lacrimare.~ ~Ora vedo le pietre stare 2362 1, 2| lasciare nelle mie memorie una lacuna troppo larga di mio padre, 2363 1, 1| ardimentosi e spavaldi, e delle lagrime e delle grida d'addio che 2364 1, 2| scritta che si legge sulla lama della spada che l'eroe par 2365 1, 5| centesimo di debito e senza lamentarmi. Conoscevo quello che guadagnava 2366 3, 10| anche gli altri, con una lamentosa cantilena accompagnata all' 2367 1, 5| di Michelangiolo. Ma il lampeggiare dei suoi occhi e il vigore 2368 3, 9| piuttosto che avere un lampione o una campana, di meno del 2369 3, 9| pianta sulle sue strade 100 lampioni? Infamia a Pedara se non 2370 3, 10| aveva una corta gonnella di lana con la balza a strisce colorate, 2371 1, 2| Appena arrivo , spicco un lancio, e giù nell'acqua accanto 2372 3, 9| davanti a noi la sterminata landa delle lave nude, illuminate 2373 1, 5| nelle piccole città, dai larici di Susa ai fichi d'India 2374 1, 4| erano impiegate a parlarci larvatamente e a mezza voce d'un suo 2375 3, 11| vederla?~ ~— No, no, priore. Lasciamola morire in pace. Intorno 2376 Pre | primamente la sua indole lasciandogli un indelebile solco nell' 2377 2, 8| il tempo di vederlo e di lasciargli andare due bòtte alla lesta, 2378 1, 5| ballare in casa vostra? Lasciateli sfogare la bile che hanno 2379 1, 4| aveva detto a mio padre: — Lasciatemi andare, dottore, perchè 2380 1, 2| cagnozzi granducali, ad averli lasciati fare, gli avrebbero dato 2381 3, 9| montagna si trovi in una latitudine tanto più meridionale, perchè 2382 2, 6| accucciava accanto, da un lato, a russare; dall'altro, 2383 2, 6| distanza da lui, con fiochi latrati, perchè l'aspettasse.~ ~ 2384 1, 4| m'avrebbero portato alla laurea; quelli dell'Agraria che 2385 1, 5| dei quali molto ricchi e lautamente provvisti, senza far un 2386 1, 3| Ne vennero di fuori con laute e meritate ricompense, e 2387 1, 4| tavolino tinto di verde, un lavamani di legno, una catinella 2388 1, 4| ghiaccio del brocchetto per lavarmi e poi quello del calamaio 2389 1, 2| voluto anco l'umido!~ ~«E lavati le cianche, sai bimbo, ' 2390 1, 5| proprio urgente comparve, e lavorando di braccia come se nuotasse 2391 3, 9| affaticano per niente e i popoli lavorano per il fuoco».~ ~Spuntava 2392 3, 9| impiegati così valorosi da lavorare anche la notte. Agguantati 2393 1, 5| cinque parole; e, parlando, lavorava di bracci e di mani con 2394 1, 2| disparte ora ridendo ai nostri lazzi, ora facendoci ammirare 2395 1, 2| della sua bacchetta, di leccio sulle mie povere manucce 2396 1, 4| insegnato; per gli studj legali sentivo ribrezzo; le scienze 2397 2, 8| che gli aveva intimato di legare la cagna e d'andarsene. 2398 1, 2| tenevano ammanettato e legato a una colonna Gesù Cristo. 2399 1, 2| padre, la cui solenne e leggendaria, figura mi sta ferma dinanzi 2400 1, 3| nessuno.~ ~In ogni modo, la leggerezza propria di tutti i bambini 2401 3, 10| accertare chi ha la pazienza di leggermi, ammirando la rustica leggiadria 2402 1, 1| tenerezza.~ ~O giovani che mi leggete, non vi dirò: commovetevi 2403 3, 10| ritrovato~ ~Di vaghe donne e di leggiadri amori,~ ~E gioirò se, dopo 2404 Pre | perciò le sue pagine si leggono con desiderio e non stancano, 2405 1, 4| mettermi in una bottega di legnaiuolo o di fabbro. E tutto finiva 2406 1, 1| meravigliose della canzone di Legnano....~ ~Molte piccole cose 2407 1, 2| ammollavo ogni tanto qualche legnata la quale lasciava nella 2408 1, 2| occhi e incominciai a menar legnate furibonde intorno. Di questa 2409 3, 10| luogo immediatamente la legnatura n. 2.~ ~Segue una breve 2410 3, 10| ballando a passi di polca assai lenta sonata dal violino come 2411 3, 9| che serpeggiando colavano lenti giù per le valli. Poco sopra 2412 1, 2| tenere il capo sotto le lenzuola, dove respirando aria viziata 2413 3, 9| Montagna e fuggire al piano le lepri e i conigli che il fuoco 2414 1, 2| giovanotto ci tirò su di peso lerci e grondanti, mentre dalla 2415 1, 3| dilettarmi grandemente. La lessi e la rilessi finchè non 2416 1, 4| desinare una minestra, un lesso e un piatto d'erba; a cena: 2417 2, 8| lasciargli andare due bòtte alla lesta, più al rumore che alle 2418 2, 8| piovono da tutte le parti. Un letichìo, un urlìo, una cagnara continua 2419 Pre | argomento a una conferenza, letta con plauso e non mai finora 2420 1, 3| il gusto delle bellezze letterarie; contemplando la campagna, 2421 Pre | Tutto il suo bagaglio letterario era in quella cassa; 2422 1, 4| lunghe, rannicchiato nel mio letticciuolo sul quale avevo anche disteso 2423 1, 5| stretta stretta v'era un lettone grande grande per dormirci 2424 1, 3| ineffabili.~ ~Le mie prime letture furono i due poeti epici, 2425 3, 10| ricompensa a tanto amore,~ ~Vo' levare il mio cor dalle catene.~ ~ 2426 1, 1| mia madre e la mia che si levava argentina sopra il frastuono 2427 1, 2| con gli sputi in faccia, o liberaloni d'oggi che credete d'esser 2428 1, 2| schiacciava dei semi di ricino per liberarli dal guscio e farne olio.~ ~ 2429 1, 1| e facilmente ottenni di liberarlo dalla morte e di prenderlo 2430 1, 3| ottave, intitolato La Betulia liberata.~ ~Era roba un po' oscena, 2431 1, 4| lassù il loro saluto ai liberatori d'Italia. Tutto era pagato 2432 1, 4| sicura e imminente la sua liberazione è qualche cosa che supera 2433 1, 4| allora non portavano che alla licenza cioè a un titolo accademico 2434 1, 2| riconoscenti per le ore liete che i suoi scritti hanno 2435 1, 5| difficoltà non furono poche lievi. Imbacuccato in abiti grossolani 2436 3, 9| rigagnoli di fuoco dal suolo lievitato, e serpeggiando venivano 2437 1, 4| tutta la sua sorveglianza si limitava a domandare, di quando in 2438 3, 9| di meno del vile Comune limitrofo.~ ~Accostandoci a Niccolosi 2439 3, 10| nastri, di fiori finti e di limoni e d'arance vere, comparvero 2440 1, 3| mio padre il quale, alla liquidazione dei conti, essendo morto 2441 2, 7| quel bell'impiego di cento liracce il mese, schiavo d'un sindaco 2442 1, 2| cose andarono abbastanza lisce per me e per i miei genitori; 2443 1, 1| modo che, dilettandomi e litigando con chi me ne avesse fatto 2444 3, 10| ragazza preferita, e di qui litigi di Giubbino con la moglie 2445 3, 9| lui ne portava sei; due litri di vino, ne portava quattro. 2446 3, 9| una parola dalle labbra livide e tremanti.~ ~Accendemmo 2447 1, 2| di senno o morto dai gran lividi che avevo in tutto il corpo 2448 1, 5| studenti che gremivano il locale.~ ~Prima di tornare al nostro 2449 3, 9| mescola con quello della locomotiva.~ ~Bella, deliziosa Catania! 2450 3, 9| diversamente. Dirò a sua lode che, nel fare il conto, 2451 1, 4| per farmi del bene! Dunque lodiamo il canonico Rossi, il segretario 2452 1, 2| Firenze, in una nicchia del loggiato degli Uffizi, sul fianco 2453 3, 10| soltanto aveva al berretto di lontra spelacchiata una penna di 2454 3, 11| sempre fluente, ma nella lotta con altri improvvisatori 2455 1, 5| comprare cartelle di qualche lotteria con premio di cento e anche 2456 1, 2| corteggio, irto di baionette luccicanti, inoltrandosi dalla piazza 2457 2, 7| ogni tanto, eran tremiti e lucciconi di lui, e pianti dei più 2458 3, 9| confrontare il suo fuoco di lucciola con le fiamme delle tue 2459 1, 1| mani o ranocchi, o serpi o lucertole che acchiappavo e portavo 2460 1, 1| accoppiati con quelli più lucidi dopo la restaurazione del 2461 1, 5| impiego sufficientemente lucroso nell'amministrazione delle 2462 3, 9| lontana, l'aspetto di un paese lunare capovolto, tanto fitti sono 2463 1, 2| degli Uffizi, sul fianco del Lungarno.~ ~La vedo sempre la maschia 2464 1, 4| trattoria con un appetito da lupi e sentendo che un uovo solo 2465 1, 1| mi raccontò di un giovane lupo da lui addomesticato a Bolgheri. « 2466 1, 2| fragorose e apostrofi non troppo lusinghiere per il mio valore:~ ~«Ah 2467 3, 9| lieta per la sua piana lussureggiante di vigneti e d'aranci; gaia 2468 1, 4| che egli, con gli occhi lustri di tenerezza, mi accompagnava 2469 1, 5| avvenimento che aveva messo nel lutto tutta l'Italia. Non so se 2470 1, 4| che star ad ascoltare dei maccheronici belati in prosa e in versi, 2471 3, 11| partorì due volte alla macchia, perse il marito ancora 2472 2, 8| Gli s'era alzato in un macchione di marruche e d'ontani così 2473 3, 9| giovine vulcano avventare macigni al cielo che denso di vapori 2474 3, 11| ispirato, quale non l'aveva madama De Sade, lo giurerei, per 2475 3, 9| tutta la sua sfolgorante maestà. Il mio compagno ed io ci 2476 3, 9| splendida per le sue vie; maestosa per il suo monte che in 2477 3, 9| basso, sgorgava lento e maestoso a inondare le pendici sottostanti, 2478 1, 2| mosso, ma, per questo, ebbe maggiori attrattive per invogliarci 2479 1, 3| Anzi su di me si sfogava maggiormente il cattivo animo di quell' 2480 3, 9| amico. Grato all'ospite magnanimo, dirò alle genti un gran 2481 1, 3| disse in consiglio uno dei magnati di quel consesso, che il 2482 2, 7| attenzione sulla persona alta e magra, sul volto sempre giovane 2483 1, 1| quei giorni ero pallido, magrolino e malaticcio. Tanto che 2484 1, 4| catinella e un brocchetto di maiolica. Niente altro. Una tenda 2485 3, 10| ramo fronzuto d'alloro, il majo, adorno di nastri, di fiori 2486 Pre | dai primi accenni di quel malaccio che lo portò alla tomba, 2487 2, 8| scosceso, scivolò e cadde così malamente che, battendo coi cani del 2488 2, 7| ombrello?... Prenderà un malanno, signor Licurgo. —~ ~La 2489 2, 8| ontani così folto da dargli a malapena il tempo di vederlo e di 2490 1, 1| per la cura delle febbri malariche.~ ~Sento dire che appena 2491 1, 4| sorta, per gli stanchi e pei malati.~ ~Il 27 aprile, con la 2492 1, 1| ero pallido, magrolino e malaticcio. Tanto che mio padre, nelle 2493 3, 11| Nei giorni scorsi è stata malazzata, lo so, ma ieri stava bene; 2494 1, 1| mettermi su contro quel malcapitato animaluccio, ma per toccare 2495 1, 4| quei tempi, prima che la maledetta politica, perduto il puro 2496 1, 5| un migliaio d'amici. Le maledette divisioni politiche non 2497 1, 2| di altri monelli, a far malestri che meritavano le sottili 2498 1, 3| anche a me non mancavano mali trattamenti e disprezzo 2499 2, 6| guardando col pensiero la malinconica distesa del padule, dalla 2500 3, 11| disegnare e conversando malinconicamente dell'accaduto.~ ~Dopo poco 2501 3, 11| un po' riavuta. Salii a malincuore ed entrato in una cameruccia 2502 3, 9| infinito, le isole minori da Malta allo Stromboli, e le catene 2503 2, 6| presso una finestra quando il maltempo imperversava o su quella 2504 3, 10| a nessuna. E nella furia maltratta anche Astutillo, che comparisce 2505 1, 2| carneficine consumate per brutale malvagità anche sugli inermi appena 2506 1, 5| le carte della mia povera mamma, minuziosa e precisa fino 2507 2, 8| chetato battendogli una gran manata sulla spalla, prese coraggio 2508 3, 10| Giubbino avendo calzon corti e mancando di lunghe calze bianche, 2509 1, 1| trattava di dovermi punire per mancanze che sapessero di cuore cattivo, 2510 3, 10| della promessa e badi di non mancare. — Così mi mandava a dire 2511 Pre | troppo gravoso, e tale da mancargli le forze per assolverlo 2512 3, 9| tormentati dall'incubo della mancata ascensione, primo e quasi 2513 1, 3| dolore. E anche a me non mancavano mali trattamenti e disprezzo 2514 2, 7| inaugurarsi? Lui non v'è caso che manchi. Eccotelo , a petto in 2515 1, 2| semi di zucca salati, o una manciatella d'arselline che mangiavo 2516 Pre | scrivere, ma forse gliene mancò la voglia, o non gli parve 2517 3, 9| cominciò sul crepuscolo a mandar bagliori di fiamme e a mostrare 2518 3, 9| luce del sole pareva non mandasse altro che fumo, cominciò 2519 3, 9| remote della Terra.~ ~L'ombra mandata dalla, gigantesca piramide, 2520 1, 4| piuttosto che uomini, angeli mandati da Dio per ripulire l'Italia 2521 2, 8| Chiocciola è inutile che mandi a vendemmiarci. Dieci grappoli 2522 1, 2| del mio vecchio cuore ti mando un saluto colmo di lontane 2523 2, 7| cantavano, al ronzìo di mandolini e di chitarre, l'inno di 2524 3, 9| si cacciavano innanzi le mandrie, coi loro vecchi sul dorso, 2525 1, 2| ma' s'insudicia tutte le mane».~ ~E così di seguito, altre 2526 1, 4| un rompicollo temerario e manesco. Niente affatto. Una sola 2527 2, 7| chiamavano emigrati! Eppoi le mangerie di chi restava quando lui 2528 1, 1| mio compagno inseparabile, mangiando accanto a me le briciole 2529 1, 3| continui per quel pane che mangiavano, conducevano giorni di sospiri 2530 1, 2| manciatella d'arselline che mangiavo cammin facendo, imbrodolandomi 2531 1, 2| io diventassi un precoce maniaco.~ ~Cito una serie di esempi 2532 1, 1| lunghe persecuzioni d'ogni maniera e dovendo da ultimo emigrare 2533 2, 8| acclamazioni, di fiori e di manifesti che venivano giù a bracciate 2534 Pre | dell'Acqua Passata.~ ~È manifesto che, non sentendosi più 2535 2, 6| menava a portata delle sue manine gelide e scarne. Bobo, il 2536 1, 2| tanti che di lui conservo manoscritti.~ ~Il pittore Giuseppe Baldini, 2537 2, 7| E ora tocca a me a dover mantener tutti, con quel bell'impiego 2538 3, 10| pagliaccio col dar parole e non mantenerle, e che se non vorranno fare 2539 1, 3| egli aveva tanto speso per mantenerlo agli studi e per dargli 2540 1, 4| compagni dei quali mi premeva mantenermi la benevolenza e la stima.~ ~ 2541 1, 2| leccio sulle mie povere manucce intorpidite dal freddo e 2542 2, 8| accompagnati da amici e da manutengoli supplicanti, capitarono 2543 1, 2| Tunisi, dall'Algeria, dal Mar Nero e dall'estremo Oriente 2544 1, 3| predilezione! Morì a 94 anni di marasma senile, senza dolori e senza 2545 3, 10| quel che desta piacevole maraviglia, d'una castigatezza e d' 2546 1, 2| lamento delle marce funebri maravigliosamente suonate da quelle bande 2547 1, 2| spasimoso il lamento delle marce funebri maravigliosamente 2548 2, 8| sassi, di pino, di funghi marci e di fatte di vacca. Imbrancato 2549 3, 11| Aperto e lo Scaffaiolo. Maritata a venti anni ad un Bernardi 2550 1, 3| sette delle quali allora già maritate e due maschi) dovesse vivere 2551 3, 10| mi raccontavano dei loro mariti lontani alla Maremma, tenendo 2552 1, 2| tra Fauglia e Rosignano Marittimo, al suo figliuolo maggiore 2553 2, 8| questi scarpatori, a questa marmaglia d'ogni classe e d'ogni mestiere, 2554 2, 8| alzato in un macchione di marruche e d'ontani così folto da 2555 1, 4| Montebello, per Solferino e S. Martino, cessarono, convertendosi 2556 1, 2| Redentore simboleggiante un martire italiano:~ ~Toglimi, o padre, 2557 1, 5| vederla. Benedetti voi tutti, martiri ed eroi che deste sangue 2558 1, 4| dall'aspetto spavaldo e marziale, che ai liberali parevano, 2559 1, 5| poveri ricordi. Oggi è il 29 Marzo del 1911; fra un mese e 2560 1, 2| estate, lungo il mare fra il Marzocco e il Calambrone, con bagni 2561 Pre | allegria fosse quasi una maschera che gli piacesse apporre 2562 1, 2| a nessuno, credo che si mascherasse un po' mettendosi qualche 2563 1, 3| allora già maritate e due maschi) dovesse vivere a carico 2564 2, 8| medesimo bosco due fagiani (maschio e femmina) e che gli aveva 2565 1, 1| Maremma Grossetana presso Massa Marittima. Mio padre, giovane 2566 1, 3| alle sue passioni di buona massaia nella piccola e nuda casetta 2567 1, 1| da un barroccio carico di masserizie, trasportava la mia sconfortata 2568 1, 2| in un basso fondo irto di massi caduti dalla collina corrosa 2569 1, 2| commettere un peccato dei più massicci contro i più alti canoni 2570 3, 10| dissapori domestici, un massiccio randello per uno.~ ~Preceduti 2571 3, 11| piace. —~ ~Sedetti sopra un masso che sbucava di sotto la 2572 3, 9| vecchio magnano di Bronte, mastro Ignazio l'avaro.~ ~Costui, 2573 1, 4| noi siamo poveri; per le matematiche non ero preparato, e, in 2574 3, 10| far della tua pelle un materasso.~ ~DRUSIANA. E io vo' fare 2575 1, 2| poi proibito le punizioni materiali peggio delle pistole corte, 2576 3, 11| Fino al giorno del suo matrimonio aveva sempre cantato versi 2577 3, 11| libero da noie, con una buona mattinata rigida ma asciutta, mi mossi 2578 3, 9| scoppiare dai nostri cervelli di mattoidi. Tornando da Palermo, sotto 2579 1, 2| inginocchiature prolungate sui mattoni duri della stanza, e mi 2580 2, 8| cacciatori di polli e d'uva matura di questi dintorni? —~ ~ 2581 1, 5| più begli anni della mia maturità. E torniamo ai ricordi di 2582 1, 2| ricordo di te, o buon Padre Mauro, che fosti il primo a farmi 2583 1, 5| portone e botte di bastoni, di mazze ferrate e di pali, fatti 2584 2, 6| buttandoli sull'erba, un mazzo d'uccelli e una retata di 2585 1, 2| occhiello della giacchetta un mazzolino di fiori dove erano accozzati, 2586 | medesima 2587 | medesimi 2588 1, 3| tempo. Chiese la condotta medica di Vinci, che era rimasta 2589 2, 8| stato incriminato per aver medicato un ferito senza farne referto; 2590 1, 3| ricordo con viva tenerezza, medicava con amore le ferite; ma 2591 1, 2| chiedendo acqua, medici e medicine. La gente si aggruppa intorno 2592 1, 5| innalzati sulla folla dei mediocri, alcuni sono giunti alla 2593 1, 4| poi un'altra sulla torre medioevale, e il vecchio campano incominciò 2594 3, 9| figlioli prediletti del medioevo, giurerei che quello è uN 2595 1, 4| divoratrice!~ ~Forse egli medita, nel nero core,~ ~Qualche 2596 1, 2| scalo più importante del Mediterraneo. Le vie per e dall'Egitto, 2597 3, 9| un bellissimo quadro del Meissonier o abbia almeno sentito parlare 2598 3, 11| su nella parrocchia del Melo sopra a Cutigliano, in una 2599 2, 7| tutto: e dalle più astruse melodie vagneriane barbaramente 2600 1, 4| anni per me più dolcemente memorabili, e lo dirò a sbalzi e a 2601 1, 2| quei tempi o chi conosce a menadito la storia di quel procelloso 2602 1, 2| sugli occhi e incominciai a menar legnate furibonde intorno. 2603 Pre | sotto la sua penna, ogni menoma cosa era avvivata dalla 2604 2, 7| incoscientemente la solita menzogna:~ ~— Fai un caffè apposta.... 2605 1, 2| che allora pareva una gran meraviglia e che oggi fa di debole 2606 3, 9| trascorrendo fra tante meraviglie di terra, di cielo e di 2607 3, 9| fulgida gemma della mia Italia meravigliosa.~ ~ ~ ~ 2608 1, 1| ci aveva detto le strofe meravigliose della canzone di Legnano....~ ~ 2609 3, 9| gigantesca piramide, spettacolo meraviglioso! dalla base dell'Etna al 2610 1, 2| insegna, se bene ricordo, di Mercurio, e dove conveniva la sera 2611 3, 9| Tornando da Palermo, sotto il meriggio di un sereno immacolato, 2612 1, 3| vennero di fuori con laute e meritate ricompense, e fra questi 2613 1, 5| pochi anni ho messo in un meritato riposo. Conservatela quella 2614 1, 2| monelli, a far malestri che meritavano le sottili frustate che 2615 1, 5| Ma tutto questo me lo meritavo per punizione d'aver messo 2616 1, 2| povera Italia! Come ve li meritereste quei tempi, con la frusta, 2617 2, 8| per un riguardo ai suoi meriti, gliela dirò.~ ~Un vecchio 2618 1, 1| al petto una nidiata di merli che uno della comitiva mi 2619 1, 1| scena, scordando i miei merlotti che con le bocche gialle 2620 1, 4| assoluta fino alla nuova mesata.~ ~Benedetti quei giorni 2621 1, 5| avevano ancora incominciato a mescer veleno negli animi dei cittadini 2622 1, 2| primi beveroni di sapienza mesciutimi, a suon di botte e d'urlacci, 2623 3, 9| sentire, e il loro fumo si mescola con quello della locomotiva.~ ~ 2624 2, 6| poteva o con una bambola messa insieme a forza di stracci, 2625 1, 2| il pugnale faceva la sua mèsse, ed ogni giorno, dal Borgo 2626 2, 8| marmaglia d'ogni classe e d'ogni mestiere, che ha messo lo scompiglio 2627 1, 2| alla scena.~ ~Fin verso la metà del lungo dramma, le cose 2628 1, 4| circa da quel fatto. Tempi e metodi bestiali, soltanto tollerabili 2629 3, 11| che lassù trovai alta un metro circa; ma fidando nella 2630 2, 8| mille ragioni, ma.... si metta nei miei panni, signor Giuseppe, 2631 2, 8| spiacevole; ma se lei non si mette un po' in calma, faremo 2632 3, 10| senza porre tempo in mezzo, mettendomi in cammino.~ ~Quel castello, 2633 1, 2| che si mascherasse un po' mettendosi qualche cosa di finto sul 2634 1, 3| quali correvo rischio di metter mano a certi sassi di cui 2635 1, 2| volta che il tuo maestro ti metterà nuovamente le mani addosso, 2636 1, 1| piovere. Non avendo modo di metterci un riparo, lasciamo piovere 2637 Pre | raccogliere con cura amorosa per metterle vicino agli altri virgulti 2638 3, 10| Giubbino si scaglia per metterli fuor di casa. Gli amanti 2639 1, 3| ad esporre e non volevo mettermela addosso in nessun modo; 2640 1, 5| sulle nostre teste, venne a mettersi in mezzo al tumulto gridando:~ ~— 2641 2, 8| quindicina di giorni, non ci mettesse erba. Fra cacciatori e non 2642 1, 2| processione di cani che si mettevano dietro a noi insistenti 2643 1, 3| Spicchio e Sovigliana, e dove mettevo in scena a far la parte 2644 1, 5| mangiare? Voi bere? Giù, mettiti a sedere e ricordati. Madonna..., 2645 2, 7| i vostri discorsi non si mettono in tavola invece della minestra». 2646 1, 4| parlarci larvatamente e a mezza voce d'un suo romantico 2647 3, 9| Casa del Bosco verso la mezzanotte, avemmo un incontro sgradevole, 2648 3, 11| da vecchia come una Parca michelangiolesca, e dove compariva era 2649 1, 5| rincagnato come quello di Michelangiolo. Ma il lampeggiare dei suoi 2650 1, 3| invasione fu così violenta e micidiale che i medici del paese non 2651 1, 4| nonostante il soccorso d'un microscopico scaldino al quale, a turno, 2652 Pre | riso che non passa alla midolla~ ~e mi sento simile al saltimbanco~ ~ 2653 1, 3| campagna, mi inzuppai fino al midollo delle ossa di quel sentimento 2654 1, 4| mattina arrivavano in paese migliaia di quei soldati dai larghi 2655 1, 2| al 1853)~ ~ ~ ~La parte migliore del mio sangue è sangue 2656 1, 1| sopraggiuntami dalle ferite delle mignatte, e arrestata a stento con 2657 | mila 2658 3, 9| sue caverne ventiquattro milioni di metri cubi di materie 2659 2, 7| Quattrini alla «Fratellanza militare» e «Reduci e Casa Savoia» 2660 | mille 2661 3, 11| come per lo scoppio d'una mina, si aprì larga, perenne, 2662 3, 10| spalle ad Astutillo, e la minaccia di lasciarla nubile se non 2663 2, 8| Pretore perchè, sorpresi a minacciarsi e a ingiuriarsi atrocemente 2664 1, 5| più furibondi, e l'affare minacciava di farsi molto grave. Nel 2665 1, 2| filippiche, di imprecazioni, di minaccie e di epigrammi. Ecco il 2666 1, 2| stare così diffidenti e minacciosi con noi. La fiera plebe 2667 3, 10| ed ha le forme, benchè in miniatura, d'una vera e propria commedia 2668 1, 2| fresco nella memoria, tutti i minimi particolari mi sono così 2669 1, 4| dalle lettere e dai seggi ministeriali dello Stato.~ ~Ed eravamo 2670 1, 5| descrivervi tutto questo minutamente, e lo farei divertendomi, 2671 2, 7| evviva!~ ~Durava da qualche minuto la musicale gazzarra quando, 2672 1, 5| della mia povera mamma, minuziosa e precisa fino allo scrupolo, 2673 3, 9| vaneggiamenti, sussulti e miraggi nuovi di leggende lontane 2674 2, 6| Le sentì e fece l'atto di mirarle con lo schioppo quando, 2675 2, 6| lontano.~ ~— Guarda dove miro io col braccio. Hanno tirato 2676 3, 11| povera vecchia stesa sopra un miserabile pagliericcio, che senza 2677 3, 9| facendo lava anche dei miseri nostri corpi, si stava tremanti 2678 3, 11| andarono a trovarla. La miseria qualche volta l'afflisse, 2679 2, 6| mano....~ ~— Dio, Dio di misericordia! — Capì, si alzò rabbrividendo; 2680 Pre | alla consapevolezza delle miserie fra le quali si dibatteva 2681 3, 11| mio album di disegni, mi misi a prendere un ricordo di 2682 2, 8| come se volesse farne un mistero, raccontò sottovoce, d'aver 2683 3, 11| guardato l'orologio per misurare il tempo della gita. Strana 2684 3, 9| nostra, fatata Montagna! Sii mite con noi, ti preghiamo. Noi 2685 1, 4| con quella di fuori; la mobilia era poca e molto semplice: 2686 3, 10| degno di attenzione perchè modellato quasi perfettamente sull' 2687 Pre | qui si pubblicano e paiono modello insuperabile di semplicità, 2688 3, 9| sguinzagliare su quella l'Encelado moderno che, sbuffando e fischiando, 2689 1, 3| medici condotti del paese, fu modestissimo nelle sue pretese sperando, 2690 3, 9| sgorgava, rigando di fuoco la mole oscura torreggiante nel 2691 3, 9| preghiamo. Noi non veniamo a molestarti perchè tu ci racconti la 2692 1, 2| che era più forte di me, e molestato dai cani ai quali ammollavo 2693 3, 11| altri improvvisatori la molla dell'estro le scattava più 2694 1, 2| chiamata allora «Punta del molo», dinanzi al mare aperto 2695 | moltissimi 2696 3, 9| fantasmi che passavano.~ ~Erano moltitudini di abbronzati Sicani, gli 2697 1, 3| immacolati e di lunghe e monotone piogge a me più care di 2698 3, 11| un'ondata di salubre aria montana. E la sua casetta fu, fino 2699 3, 11| poesia che per questi poveri montanari pare sia come un bisogno. 2700 3, 9| Vesuvio, se si toglie l'ultima montata dall'Atrio del Cavallo alla 2701 3, 9| i muli su per le ripide montate.~ ~Cullato sulla sella, 2702 1, 4| vittorie, per Palestro e per Montebello, per Solferino e S. Martino, 2703 1, 3| tamburi, scendeva dal natio Montopoli a vederli passare sulla 2704 1, 2| primi succhi della vita morale, ambiente di cospirazioni, 2705 3, 10| contentarli. Accenna alla moralità della favola, dice, additando 2706 1, 4| dormita di paradiso nel morbido lettuccio della mia tepida 2707 3, 11| brillava già la lacrima dei moribondi, incominciava allora, composta 2708 2, 7| per annuenza al ghiaccio mortale delle sue parole, mi incalzava 2709 1, 4| facoltà di Agraria. Ma ero mortificato. Gli studj della medicina 2710 1, 3| quale non risparmiava loro mortificazioni e rimproveri continui per 2711 3, 9| viscere vino del Chianti e moscato di Siracusa invece di quelle 2712 3, 10| Drusiana, che non vuol mosche sul naso, fa ronzare il 2713 1, 4| io, battendo in ritirata mostrando loro la faccia, arrivai 2714 1, 1| preso nella trappola. Me lo mostrava non per mettermi su contro 2715 3, 9| minacciose come un armento di mostri fermati nella fuga da 2716 1, 5| poi coi suoi intimi, si mostrò un po' deluso, dopo quello 2717 1, 2| Canonico Antonio, quella della Motta nel Comune di Cerreto Guidi 2718 1, 2| bersaglio dei loro sguaiati motteggi. Finchè si trattò di parole, 2719 1, 2| molto, per la guerra che movevano al giacobino i pochi reazionari, 2720 3, 11| assiste. —~ ~Alle otto precise movevo il primo passo da Cutigliano 2721 2, 6| senza fiatare, dava qualche mozzicone di sigaro a Damiano e tirava 2722 3, 10| fino alla consumazione dei mozziconi di randelli di paglia che 2723 3, 9| fuoco.~ ~Avendo io visto un mucchio di paglia sottovento al 2724 1, 1| malinconico dei corvi e al rauco mugghio dei bufali selvaggi.~ ~Quale 2725 1, 3| giuoco del capoccia che va al mulino col sacco di grano.~ ~Quando 2726 3, 9| camminava a fianco del mio mulo. Avvistosi che lo guardavo:~ ~— 2727 3, 9| quello è uN frutto delle gare municipali.~ ~Mascalucia pianta sulle 2728 1, 3| mano immediatamente alla munizione della quale avevo gonfie 2729 3, 9| vecchio grido d'allarme: a muntagna scassau!~ ~Una immane ferita 2730 Pre | simile al saltimbanco~ ~che muor di fame e in vista ilare 2731 1, 2| elemosina al povero Camoens che muore di fame!», detti in un pianto 2732 1, 5| un nuvolo di popolani, ci muovemmo a passo di carica per entrare 2733 1, 2| resistenza incontrata sotto le mura della forte città, ma me 2734 1, 2| spalti del forte di Porta Murata.~ ~Potrei raccontare una 2735 3, 9| tutti, anche se saldi di muscoli, sono in condizione da tollerare 2736 2, 7| Durava da qualche minuto la musicale gazzarra quando, all'intonazione 2737 1, 2| che si deve sgomberare e mutar aria.~ ~ ~ ~ 2738 2, 7| la vedova: eppoi c'è il mutilato.... Insomma, non si finisce 2739 1, 4| cessarono, convertendosi in un muto scoramento, dopo la pace 2740 | n 2741 | n. 2742 1, 1| dal dott. David Fucini, nacqui al tocco di mattina del 2743 1, 1| imparare.~ ~Da Giovanna Nardi e dal dott. David Fucini, 2744 1, 5| poema si può ben capire narrandola; una grande sinfonia di 2745 3, 10| uditori.~ ~Un fatto vo' narrar ch'ho ritrovato~ ~Di vaghe 2746 Pre | quali l'arte già esperta del narratore procede spedita e sicura 2747 1, 3| ricordo più per quale ragione nascesse fra me e i monelli miei 2748 3, 11| questa gente, nel 1802, nasceva Beatrice Bugelli, su nella 2749 1, 1| acchiappavo e portavo a casa, nascondendoli alla vista di tutti, — fuori 2750 Pre | piacesse apporre al volto per nasconderne la mestizia, per celarne 2751 1, 3| compagni sbucano dai loro nascondigli, e io sventolando il mio 2752 2, 6| affumicate, sorgeva quasi nascosta dentro una ciuffaia d'ontani 2753 3, 10| alloro, il majo, adorno di nastri, di fiori finti e di limoni 2754 2, 7| tempi non erano neanche nati. Io ero bambino, ma me ne 2755 3, 9| malinconia delle sue lave natie, ora taceva.~ ~Ed io, affaticato 2756 1, 3| loro tamburi, scendeva dal natio Montopoli a vederli passare 2757 1, 1| ultimo emigrare dal luogo natìo, abbandonando la casa paterna, 2758 1, 1| traversata, pericolosa di naufragio, che facemmo, dell'Ombrone 2759 1, 2| provarne le conseguenze con nausee, voglia di vomitare, sudori 2760 1, 2| Oriente erano affollate di navi di tutti i tonnellaggi e 2761 2, 6| allegro e che cantava sempre navigando fra le nebbie del padule, 2762 1, 4| principio di queste gioie nazionali le quali, riaccendendosi 2763 3, 10| giogaie nevose che tra la nebbia grassa chiudevano intorno 2764 2, 6| sempre navigando fra le nebbie del padule, saltò taciturno 2765 3, 9| fantasmi succhiati dalle saghe nebulose del Nord. Tutti rabbuffati 2766 2, 8| mio figlio. Come potrei negarglieli?... —~ ~E sprofondandosi 2767 3, 10| Se per i sposa mi fosse negata~ ~Per me sarebbe l'ultima 2768 3, 9| ad esplosioni violente e nembi di fumo ne proruppe abbondantissima 2769 1, 3| precisione ma, essendo ogni nemico riparato da un tronco d' 2770 3, 9| castagni aveva cantato qualche nenia intonata con la malinconia 2771 Pre | suo disegno di lasciare ai nepoti qualche memoria di , delle 2772 | neppur 2773 Pre | malinconia, dovuta alla nequizia dei tempi, alla povertà 2774 3, 10| madre, le quali erano tre nerboruti giovanotti, indossavano 2775 1, 2| la eccitabilità dei miei nervi e le strampalerie del mio 2776 1, 1| cinque anni, ho ricordo netto come se l'avessi dinanzi 2777 1, 3| gioiosa di burrasche, di nevicate, di tramonti superbi, di 2778 3, 9| Pindaro inneggiante alla nevosa colonna del cielo. Erano 2779 3, 10| vista delle prossime giogaie nevose che tra la nebbia grassa 2780 1, 2| mostra a Firenze, in una nicchia del loggiato degli Uffizi, 2781 1, 1| tenevo strinta al petto una nidiata di merli che uno della comitiva 2782 1, 2| tenessi compagnia a questo suo nipotino; e la mattina, a una certa 2783 | niun 2784 1, 2| il quale, nel porto di Nizza, aveva salvato, da bambino, 2785 1, 3| volontario ad esporre la sua nobile esistenza per serbare ai 2786 1, 3| metodo, cioè a forza di noccolate sulla zucca e di scappellotti 2787 2, 6| Fu breve quel riposo. Un nodo di tosse secca, che sopraggiunse 2788 1, 2| bestie e di cristiani, un nodoso bastone.~ ~Tirato di qua 2789 3, 11| Ieri, finalmente, libero da noie, con una buona mattinata 2790 1, 3| 1855 la nostra piccola e nomade famiglia ebbe finalmente 2791 | nonne 2792 3, 9| dalle saghe nebulose del Nord. Tutti rabbuffati e sconvolti 2793 3, 9| Y rovesciata, diretta da Nord-ovest a Sud-est. Favorita dal 2794 2, 7| di badare al fatto suo. Nossignore! «Un buon cittadino deve 2795 1, 5| patriotticamente, ai tessuti nostrali e specialmente a quelli 2796 3, 9| abbondantissima la lava.~ ~La nota e terribile voce del vulcano 2797 1, 2| potevano sentire le più notabili celebrità di canto e prosa, 2798 1, 3| e sorridenti. Ma bisogna notare che, per misura di sicurezza, 2799 3, 9| Siamo sempre a distanza notevole dalle bocche d'eruzione 2800 Pre | originali — e con varianti notevoli — di quanto il Fucini aveva 2801 2, 7| che aveva letto qualche notiziaccia sul giornale.~ ~Dopo sei 2802 3, 9| erba un canto d'uccello notturno. Anche la luce e i rumori 2803 1, 3| speranza, tornammo a refugiarci novamente a Dianella, ma per poco 2804 2, 6| comprasse un di que' trabiccoli novi che si caricano di dietro.... 2805 1, 4| non poté ammettermi fra i novizi in medicina perchè non avevo 2806 1, 5| fui indotto a pagare il noviziato. Trascinato nel caffè dell' 2807 1, 4| finalmente il piede come novizio nella facoltà di Agraria. 2808 2, 6| lui è dovuto restare alle nozze della figliuola di Gabirro 2809 3, 10| la minaccia di lasciarla nubile se non fa a modo suo; la 2810 1, 3| massaia nella piccola e nuda casetta dove andammo ad 2811 3, 9| sterminata landa delle lave nude, illuminate in pieno dalla 2812 1, 2| ora disegnando i nostri nudi asciutti e abbronzati. Qualche 2813 3, 9| vita. Hai tollerato tante nullità sulla tua groppa, tollera 2814 3, 11| mai si era accorta del Nume che le covava nel core focoso. 2815 Pre | riviste, in periodici e in numeri unici, di cui dovevan trovarsi 2816 1, 2| la 'nzuppa oggi, eh?~ ~«Nun ti bastava 'r fritto, e 2817 1, 2| tutto il male non viene per nuocere, e anche queste ristrettezze 2818 3, 11| a un gruppo di figli, di nuore e di nipoti, vegliava al 2819 1, 5| lavorando di braccia come se nuotasse di spasseggio sulle nostre 2820 1, 2| nel tempo che mio padre nuotava affannato in su e in giù 2821 1, 2| sulla mia sveltezza nel nuoto, che era davvero superiore 2822 1, 1| al latte delle mie varie nutrici, l'ossigeno di quei monti 2823 1, 3| campi e potessi cominciare a nutrirmi sanamente delle prime impressioni 2824 1, 1| governo granducale, mi sento nutrito e forte di tanto d'amor 2825 1, 2| bimbo, l'hai fatta bona la 'nzuppa oggi, eh?~ ~«Nun ti bastava ' 2826 1, 2| guardavo stordito e, quasi per obbedienza mi sarei calmato; ma il 2827 2, 8| tanto trambusto: e io, per obbedire a un mio dovere e per un 2828 Pre | a cui la mano e la penna obbedivano inconsapevoli. Tali sono 2829 1, 4| politica, perduto il puro obbiettivo della indipendenza, venisse 2830 Pre | interrotte. Ma, pur senza obbligarsi a un ordine cronologico, 2831 1, 3| il quale era a quel tempo oberato dal mantenimento di tanta 2832 1, 5| le desolate regioni dell'oblio.~ ~Giacchè mi è capitato 2833 3, 10| Gasparo aveva un paio d'occhiali di legno ricavati con la 2834 1, 4| dicevano bene; mi dava un'occhiataccia quando gliene dicevano male 2835 1, 4| di rado ci accadeva fra occhiate furbesche e risate a stento 2836 1, 2| popolano che teneva all'occhiello della giacchetta un mazzolino 2837 3, 9| le cavalcature e tutto l'occorrente, entrammo per rifocillarci 2838 Pre | scrittore provetto due cose occorrono per riuscirvi: una grande 2839 Pre | mettere in carta i fatterelli occorsigli, i ritratti delle persone 2840 1, 2| autore dell'eccidio rimase occulto.~ ~Mi accorgo che parlando 2841 1, 4| troppa felicità, non me ne occupai, ma so che arrivati in fondo 2842 2, 7| alleggerire di qualche spesa, occupandosi lui di fare scuola ai miei 2843 3, 11| anche ai non Toscani che si occupano di lettere non deve esser 2844 1, 2| e torniamo a Livorno ad occuparci delle mie gesta che saranno 2845 2, 7| Il tavoleggiante andava occuparsi di altri avventori; lui 2846 1, 4| dirò subito.~ ~Mio padre si occupava pochissimo di me e de' miei 2847 1, 2| intento alla fruttifera occupazione, quando sento a poca distanza 2848 1, 2| polizia fu subito in moto e si occupò lungamente per giungere 2849 1, 2| congiura e nelle tenebre gii odiosi croati i quali infestavano 2850 2, 6| contorcendosi e respingendo da l'odioso intruglio, si raccomandava, 2851 3, 11| cavallo generoso fiuta l'odor della polvere, essa, dalla 2852 3, 11| quiete delle sue selve, odorava il fiato dei combattimenti, 2853 2, 6| rossa.... sentila come è odorosa e dolce.... creatura mia! —~ ~ 2854 1, 5| scuole comunali, il quale mi offerse di andare ad allogarmi con 2855 3, 9| rispondeva coi fulmini all'offesa, — creavano la favola dei 2856 1, 5| per sorvegliare una sua officina di carradore. Recatomi al 2857 | Ognuno 2858 1, 4| gli strafalcioni che egli olimpicamente svesciava nel tradurre Cornelio 2859 1, 2| agitarsi in grandi voci e olimpici gesti nel mostrare agli 2860 1, 2| liberarli dal guscio e farne olio.~ ~Piacque a noi bambini 2861 3, 9| boschi d'aranci e selve d'olivi dintorno l'Etna sempre presente 2862 3, 10| pillacchere; e li cuoprono con gli ombrelli e passeggiano e guardano 2863 2, 7| signor Licurgo. Vuole un ombrello?... Prenderà un malanno, 2864 1, 1| naufragio, che facemmo, dell'Ombrone in piena, tutta la mia famiglia 2865 3, 10| rappresentazione è un simpatico ometto verso la cinquantina, con 2866 3, 11| aristocratiche, portandoci un'ondata di salubre aria montana. 2867 2, 6| troppo dolore!... Dio, Dio onnipotente, sia fatta la tua volontà».~ ~ 2868 1, 2| sono, salvo le dovute e onorevoli eccezioni, che accozzaglie 2869 1, 2| persecuzioni e di delitti politici, operava sottilmente ed energicamente 2870 1, 2| celebre in quel genere di operazioni, tanto più che già conoscevo 2871 1, 2| porto franco, l'energica operosità dei suoi cittadini e le 2872 3, 9| precipitosamente giù per l'opposta discesa del monte; ma un 2873 1, 4| dopo secoli di esecrata oppressione straniera vede sicura e 2874 2, 7| dilapidato in bandiere, opuscoli, fucili e sovvenzioni a 2875 1, 3| avevo gonfie le tasche e, Orazio sol contro Toscana tutta, 2876 1, 1| Livorno era vinta, un'orda di trentamila Austriaci 2877 1, 4| non mi sarebbe bastato, ne ordinai due. Il trattore fece qualche 2878 1, 5| specialmente a quelli più ordinari. Ma del benefizio di questa 2879 3, 9| trattava dell'utile suo. Si ordinavano tre bistecche, e lui ne 2880 2, 6| potesse arrivargli.~ ~— Gli ordini qualche cosa, dottore, a 2881 1, 2| anima e per il mio debole organismo. E più mi indebolivo e più 2882 3, 10| non aveva più luogo. Gli organizzatori non avendo potuto raccogliere 2883 1, 2| così irrefrenabile il mio orgasmo che mio padre si alzò mi 2884 1, 2| Mar Nero e dall'estremo Oriente erano affollate di navi 2885 1, 5| che serve a illuminarne l'originalità.~ ~Beppe Dell'Omodarme, 2886 1, 1| incominciava a spuntare all'orizzonte l'epica luce della seconda 2887 3, 9| campi uniformi, ora sull'orlo di precipizi neri e profondi.~ ~ 2888 3, 10| pare una giovane onesta.~ ~Ornata e bella e pien di leggiadria.~ ~ 2889 3, 11| Cutigliano e avevo guardato l'orologio per misurare il tempo della 2890 3, 9| Torre del Filosofo alla orrenda Valle del Bove, e da quella 2891 3, 9| che ci precedevano; e di orridi campi di antiche lave e 2892 3, 9| innanzi compresi da un sacro orrore, avvicinandoci alla cima.~ ~ 2893 3, 9| i quali dagli scogli di Ortigia, — guardando attoniti il 2894 1, 2| nelle domeniche estive, un'orzata da una crazia quando mia 2895 1, 3| liberata.~ ~Era roba un po' oscena, ma dettata con molta facilità 2896 1, 3| avevo circa undici anni, oscillando nelle mie ispirazioni fra 2897 1, 1| si era ritirato a vivere oscuro e dimenticato, dando lezioni 2898 3, 9| terribile amico. Grato all'ospite magnanimo, dirò alle genti 2899 1, 3| inzuppai fino al midollo delle ossa di quel sentimento della 2900 1, 1| Bolgheri. «Anche a quel tempoosservai — sebbene simbolicamente, 2901 3, 10| in piazza ad aspettare, osservando.~ ~Tutti coloro che dovevano 2902 3, 11| tutti mi fecero cerchio osservandomi disegnare e conversando 2903 1, 5| centesimi sessantuno! Ma, v'è da osservare che le prime lire 850, dall' 2904 1, 2| cuore, un po' artista, molto osservatore e un tantino politicante 2905 1, 4| Il trattore fece qualche osservazione, ma poi mi contentò. Arrivati 2906 1, 4| era una febbre, era un'ossessione che portava tutti ad abbracciarsi, 2907 2, 8| le pulci del pelo e gli ossi delle spazzature.~ ~E veramente, 2908 1, 1| delle mie varie nutrici, l'ossigeno di quei monti selvosi e 2909 1, 4| Bisogna sapere che il mio oste, Bista di Baldo, era un 2910 1, 4| che avessi sulle dita l'osteologia in specie, e in genere le 2911 1, 5| Cristo, altro non adora che l'osteria per fabbricare dello sterco 2912 1, 3| suo contegno apertamente ostile e i suoi rimproveri aspri 2913 1, 1| quei fatti e avendone egli ottanta di età, sedeva solo a tavola 2914 2, 6| sola consolazione.~ ~Con ottantaquattro inverni sulle spalle, la 2915 1, 3| qualche promessa avuta, di ottenere in compenso la condotta 2916 1, 3| la morte del titolare, l'ottenne senza contrasto, e nell' 2917 1, 1| raccomandai e facilmente ottenni di liberarlo dalla morte 2918 2, 7| pellegrinaggio alla tomba del tale. A ottobre: alla tomba del tal altro. 2919 1, 5| sul mare, nei boschi, nei paduli e sui monti.~ ~Sulla misura 2920 3, 9| funghi venuto lassù da un paesello presso Acireale; aveva contato 2921 1, 3| monelli miei coetanei di quel paesetto, una antipatia e un antagonismo 2922 3, 9| povero Giona non esser troppo pagana; imita il biblico esempio 2923 1, 2| rischio, molti anni dopo, di pagar salati con la propria pelle 2924 1, 4| liberatori d'Italia. Tutto era pagato per i nuovi e cari arrivati: 2925 2, 7| mostra.~ ~E con tutte queste pagliacciate: ora bisogna fargli ripulire 2926 3, 11| stesa sopra un miserabile pagliericcio, che senza aprire gli occhi, 2927 1, 2| così: tutto quello che, o palese o recondito, non contenesse 2928 1, 4| e ragazzi! —~ ~La prima palettata fu sua, eppoi giù un diluvio 2929 1, 5| bastoni, di mazze ferrate e di pali, fatti capitare nelle nostre 2930 2, 8| dentro, schioppettate a palla, e a veccioni come a cani 2931 1, 1| baci che tutti mi davano, palleggiandomi e strappandomi l'uno dalle 2932 2, 6| polvere e il sacchetto dei pallini che ti parevano sempre pochi 2933 1, 1| lampo di speranza brillò sul pallore di quelle facce desolate. 2934 3, 9| fichi d'India, con le sue palme e con tutta la sua vegetazione 2935 1, 4| sospirare affannoso come se una palpitazione di cuore mi soffocasse, 2936 1, 1| delle sterminate bassure palustri fra i poggi e il mare, ha 2937 1, 3| serbare ai fichi le loro pance triviali.~ ~Fallita a mio 2938 2, 7| stesso che predicare alle panche.~ ~M'avrebbe potuto alleggerire 2939 2, 7| quella fontana e quelle panchine di pietra.~ ~Il signor Licurgo 2940 3, 9| affondati nei lapilli fino alla pancia; nessuno della cavalcata 2941 1, 1| che la febbre, la gialla e panciuta, regina delle sterminate 2942 3, 10| fondo fra la Croce della Pania e i monti di Pisa. Il campanile 2943 1, 5| somma mensile di cinque paoli (Lire it. 2,80!) chiesta 2944 1, 1| presto e solidamente.~ ~Le pappe agliosamente antielmintiche 2945 1, 2| lontano accaduto magari nella Papuasia poteva dare un barlume di 2946 1, 4| e a fare una dormita di paradiso nel morbido lettuccio della 2947 3, 9| Spallanzani che chiamò il Vesuvio, paragonandolo con l'Etna, un vulcano da 2948 1, 4| bastantemente colta ed istruita, paralizzava la sua buona volontà.~ ~ 2949 3, 11| bella da vecchia come una Parca michelangiolesca, e dove 2950 1, 2| Fucini, amico nostro e non parente, il quale, accortosi del 2951 1, 4| a tetto, con due sottili pareti esterne attraverso alle 2952 3, 9| al nostro, partitosi da Parigi per la conquista della Santa 2953 3, 10| principio, perchè si vergogna, parla del suo lavoro come d'una 2954 2, 8| stata segnalata perfino in Parlamento! Ma poi, domando io: questo 2955 1, 1| tutto tacque. Mia madre, parlandomi all'orecchio, fra un bacio 2956 1, 4| casa e i miei genitori, a parlar loro del mio benessere di 2957 1, 4| lezioni erano impiegate a parlarci larvatamente e a mezza voce 2958 2, 6| E il vecchio seguitava a parlargli supplichevole da lontano, 2959 2, 6| tenerezza, incominciò a parlarle, con voce rotta dal pianto:~ ~— 2960 1, 3| e mi accennò che voleva parlarmi. Mi accostai sollecito, 2961 2, 8| tutto finito e che non se ne parlasse più.~ ~— Tutt'altro, signor 2962 1, 5| riscaldai e parlai..., Pare che parlassi assai bene perchè mi sentii 2963 2, 6| nonno non lo vedeva. Allora parlavano.~ ~— Sono sempre fermi?~ ~— 2964 2, 8| spalla, prese coraggio e parlò:~ ~— Non c'è dubbio, signor 2965 3, 11| Beatrice Bugelli, su nella parrocchia del Melo sopra a Cutigliano, 2966 1, 4| fiamme nel cuore giovanile io partecipassi a tanta gioia non occorre 2967 1, 1| di fucili e di mio padre partente volontario per i campi lombardi 2968 1, 5| vincessi! —~ .. Mia madre partì la mattina di poi. Rimasto 2969 1, 3| diritto i miei sassi come se partissero da una carabina di precisione 2970 3, 10| comparsa allora:~ ~Lo so il partito che tu l'hai guastato.~ ~ 2971 3, 9| caso consimile al nostro, partitosi da Parigi per la conquista 2972 3, 10| Gioiosa acconsente e tutti partono, ossia ritornano al loro 2973 3, 11| troncarono i suoi castagni; partorì due volte alla macchia, 2974 1, 5| impazienza di tanti giovani parvero secoli, e finalmente, avuto 2975 3, 10| sonata dal violino come passagallo.~ ~Finito il prologo, si 2976 1, 1| quattro stagioni estive che passammo a Campiglia, mi menava spesso 2977 1, 4| Facevano tappa in Empoli passandovi le ore calde, e verso il 2978 3, 9| Io no, signore; ma ne passano molte, e molti le hanno 2979 1, 5| illuminazione dell'interno. Passarono alcuni quarti d'ora che 2980 1, 2| Piacque a noi bambini quel passatempo e ci mettemmo ad aiutarlo. 2981 1, 2| davvero.~ ~Un'altra volta, passeggiando per le vie della città, 2982 3, 10| cuoprono con gli ombrelli e passeggiano e guardano sgomente quella 2983 2, 7| disse, irridendo quella sua passeggiera debolezza. — Sono un poeta.... 2984 3, 11| Piteglio tornerà gelato.~ ~Passerà i mesi e gli anni e le stagioni~ ~ 2985 3, 11| gli anni e le stagioni~ ~E passeranno a noi queste afflizioni;~ ~ 2986 1, 2| Clasio, le favole e i sonetti pastorali; e tanto ero innamorato 2987 3, 11| una Beatrice, moglie d'un pastore, che bada anch'essa le pecore, 2988 1, 4| sebbene rinvoltato nel mio pastranaccio e tutto abbottonato e col 2989 1, 1| natìo, abbandonando la casa paterna, i comodi di una piccola 2990 3, 10| lo rimanda, dopo un'amara paternale, con questi versi:~ ~Dartela 2991 1, 1| esili e in qualche luogo le paterne fucilazioni dei più caldi 2992 Pre | racconto delle sofferenze patite a Empoli quando gelava nella 2993 1, 5| vestirmi, davo la preferenza, patriotticamente, ai tessuti nostrali e specialmente 2994 1, 2| luce delle loro aspirazioni patriottiche, quando un fatto lontano 2995 1, 4| di grida festose, di inni patriottici, e di alte acclamazioni 2996 1, 2| contenesse un significato patriottico, perdeva quattro quinti 2997 1, 4| Austriaci che passavano in pattuglie arcigne e taciturne nel 2998 3, 9| cominciammo a sentire la voce paurosa delle bocche d'eruzione 2999 3, 9| si sa quando, di racconti paurosi ripensati nelle notti insonni 3000 3, 10| n. 2.~ ~Segue una breve pausa e un uomo fuori della compagnia


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