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Novelle
1 1| Zelinda nun potiede averla. In ugni mò, voglioloso di accontentarla 2 1| vedeva carico gremito d’ugni sorta di fiori e di piante, 3 1| mensa apparecchiata con ugni ben di Dio.~ ~Loro, che 4 1| lo prometto, che sarò in ugni modo vostra sposa fida e 5 1| delle zampe gli ridicono ugni cosa: e allora l’Orco cerca 6 2| brave, ché lei la volevano ugni sempre dappertutto a rilevare 7 2| ammazzare la Caterina.~ ~In ugni mo’ del male ne volse fare; 8 2| dello Stato.~ ~Il currieri, ugni tanto, dalla città del Regno 9 2| che lui la menasse via in ugni mo’.~ ~Dice il currieri:~ ~– 10 2| compare a dar mance, regali d’ugni sorta, e comandò un bel 11 3| mettetemela in cammera.~ ~Quand’ugni cosa fu ammannita, la Caterina 12 3| su’ parola era sacra per ugni persona, e che bisognava 13 4| arrapinava a tutto potere ugni dì a trovar qualche cosa 14 4| nun badava a dir le sue a ugni persona e in ugni logo. 15 4| sue a ugni persona e in ugni logo. Dunque lui la chiamò 16 4| ricevessi con garbo, lui in t’ugni mo’ steva tutto tremolante 17 4| gli ha saputo che te ridi ugni sempre, e tieni sderto il 18 4| subbito di cammera.~ ~In ’ugni mo’, fu rotto il diaccio, 19 4| ndugio gli avrebbe conceduto ugni cosa.~ ~Passò del tempo 20 4| diede sull’apparecchiare ugni cosa per il viaggio; e prima 21 4| brutte parole, voleva in t’ugni mo’ che lo menassero in 22 4| parlasse più con lui, occupava ugni sempre tutta la brigata 23 4| bene, ’gli [35] avea in ugni mo’ sempre dell’aschero 24 5| gli strapazzi, pareva che ugni giorno la bellezza gli s’ 25 5| piano di sopra scegliete ugni sempre la robba peggio fra 26 5| Infrattanto la Caterina, ugni sempre più bella da quel 27 6| allora pentita e rimutata: in ugni mo’ quest’idea gli era vienuta 28 6| rimanessi con del sospetto, in ugni mo’ s’addimostrò contenta: 29 6| meco, ma col patto che te ugni sempre m’ubbidisca.~ ~Alla 30 6| balziculi dientro al core: in ugni mo’, siccome il Re nun gli 31 6| su’ cammera si mettiede ugni cosa addosso: ma, poera 32 6| deliberazione di tienerla ugni sempre con seco attaccata 33 6| forastieri guardorno ben bene ugni cosa, fecian del chiasso 34 6| oppuramente un Genio maligno. In ugni mo’ quel Re del coraggio 35 6| trovorno il medesimo deserto; ugni cosa solingola; nun sapevano 36 6| vergognosa, e voleva in ugni mo’ scappare e niscondersi.~ ~ 37 6| dall’Ostessa e gli racconta ugni cosa della sua figliola, 38 6| che fu di disseparare a ugni patto i dua ’nnamorati, 39 6| Bell’Ostessina libberi da ugni paura regnorno per di molto 40 7| un tovagliolino di filo; ugni volta che tu lo spieghi, 41 7| Questa ’gli è una scatolina; ugni volta che tu l’apri, dientro 42 7| Questo ’gli è un organino; ugni volta che tu ti metti a 43 7| aprirla e serrarla, [56] e ugni volta c’era dientro una 44 7| Il carcerieri infrattanto ugni giorno trovava il pan nero 45 7| il solito desinare e in ugni mo’ campate bene tavìa? 46 7| daccapo dal Re a raccontargli ugni cosa; e il Re scese giù 47 7| Organino, presto: che ugni persona balli alla tavola 48 7| il giorno e il Re seppe ugni cosa dalla su’ figliola, 49 8| filo e per segno gli disse ugni cosa. Scrama la donna a 50 8| teste compariva da del tempo ugni dì in nel giardino reale 51 8| raccomandarsi l’anima a Dio, a ugni mumento aspettando l’apparita 52 8| con poca fatica finito: a ugni modo la parola reale c’era, 53 8| bandita con tre grandi conviti ugni otto giorni, e all’ultimo 54 8| daddoli e voleva che in ugni mo’ il cane fusse scacciato 55 8| solaio, e rompe e guasta ugni cosa; e po’ via a gambe 56 8| addenta la tovaglia, tira ugni cosa sul solaio, sfragella 57 8| ricognoscere se ci andevano; e ugni volta che la prova via via 58 8| mumento che lui fu partito, ugni giorno guardavano la boccetta 59 8| voglioloso di ricercarvi a ugni patto il fratello, dice 60 8| disperazioni e si voleva a ugni mo’ segar la gola, abbeneché 61 9| la tirorno su; poi fatto ugni cosa, il vecchio calò il 62 9| barchettino, e di mangiare ugni ben di Dio; c’era anco un 63 9| di sapermi accomidare a ugni cosa. Mi faccian, via, la 64 9| cariche di grappoli maturi d’ugni sorta, e frutteti con alberi 65 9| trovava imbandita, con vini d’ugni qualità e nun ci mancava 66 9| viaggio di cento giorni ugni quarantina; [79] sicché 67 9| padrone spotico del palazzo, ugni giorno ’gli andeva a visitarne 68 10| insomma tutte scimmie in ugni logo del palazzo; sicché 69 10| come sarebb’ita finire; in ugni mo’, siccome si sentiva 70 10| assieme.~ ~Vienuta la mattina, ugni cosa era ammannita in nella 71 10| contadini, cavalli e bestie d’ugni sorta; e doppo pochi giorni, 72 11| stoffa di quella sorta; a ugni mo’ chiama il su’ servitore 73 11| capricciosa la su’ figliola; in ugni mo’, siccome lui se n’era 74 11| Oh! i’ ho pensato a ugni cosa, nun vi dubitate. Bisogna 75 11| zucca secca, e quando fu ugni cosa pronta, lei lo mettiede 76 11| invito cavaglieri e dame d’ugni paese, anco di lontano.~ ~– 77 11| era; signore e signori d’ugni qualità e ballavano a più 78 11| occhi. Lui voleva sapere a ugni mo’ come la si chiamava, 79 11| reali, e lì sòni e balli da ugni lato; il figliolo del Re 80 11| disse ieri a sera.~ ~In ugni mo’, per quanto lui pregassi, 81 11| propio che mi volete morto a ugni modo, ché non vi garba accontentarmi, 82 11| sposa.~ ~Si preparò dunque ugni cosa per le nozze e invitorno 83 12| dispiacenti lui e la moglie, e ugni sera s’arraccomandavano 84 12| questo: Che tu serbi sempre a ugni patto il tu’ onore e la 85 12| lo faceva rintronare da ugni parte. A quel rumore Bell’- 86 12| Quand’ebbano fissato ugni cosa e che lo sposalizio 87 12| madre: – vo’ tu guastare ugni cosa con codesti daddoli? 88 12| e-fatta, quando te ripetevi ugni sempre:~ ~ ~ ~Se accosì 89 13| del Re andeva spesse volte ugni giorno a parlargli, perché 90 13| Dice la Regina:~ ~– In ugni mo’, vi potete almanco provare 91 13| mettiede ’n capo di scoprire ugni cosa; perché lui ragionava ’ 92 14| ridere, sicché lui steva ugni sempre serio da far cascare 93 14| stando in nel giardino, ugni volta che toccava i limoni, 94 15| questo un bel mortaio, in ugni mo’ c’è un mancamento.~ ~ 95 15| voglio vedere e cognoscere in ugni mo’? Vo’ gli avete però 96 15| nun sarà contento di te. A ugni bon fine tu m’ha’ da lassare 97 15| proibita di dar sentenzie. In ugni mo’, i’ mi posso anco provare 98 16| perso il bastimento con ugni mercanzia e no’ siamo in 99 16| palazzo, addove trovorno ugni cosa ammannita, e, salite 100 16| ma di sposarlo gli diceva ugni sempre di no.~ ~Doppo diversi 101 16| alla tu’ sorella, e metti ugni cosa in un baule stasera 102 16| mattina, volse partire a ugni mo’, e il su’ babbo la ricondusse 103 16| disse che questa voleva in ugni mo’ arritornare presto al 104 17| locanda la nominavano in ugni paese tanto per la ricchezza 105 17| su’ legittima sposa: in ugni mo’, volse Ruberto sapere 106 17| La Bella Giuditta in ugni mo’ nun restò punto persuasa 107 17| di levarsela di torno in ugni mo’, nel mentre che quella 108 17| pur troppo, sono capaci d’ugni cosa e anco di commetter 109 17| a tu’ piacimento, c’è d’ugni cosa pronta per te.~ ~Arrisponde 110 17| vostra madre? Lei vole in ugni mo’ le prove dell’ammazzamento; 111 17| di più nobile stirpe. In ugni mo’, vieni pure con meco 112 17| brutto tiro alla figliola; in ugni mo’ stiede zitto e del su’ 113 17| diversi giorni a ammannire ugni cosa, Ruberto di niscosto 114 17| dubitassi, perché lei voleva in ugni mo’ ricompensarlo a mala 115 17| del su’ paese nativo; in ugni mo’ la diede per cammeriera 116 17| disgraziata di quel che sono. In ugni mo’ nun è possibile che 117 17| padre, ’gli è inutile per me ugni bona ragione. Nun me la 118 17| saprà pure il resto. In ugni mo’ il pensieri suo primo 119 17| risposte della Maria; ma in ugni mo’, per salvar la vita 120 17| le terre istramortito; in ugni mo’, siccome alla su’ moglie 121 17| 151] fine raccontargli ugni cosa.~ ~La Maria a quella 122 17| parlato chiaro; ma che in ugni mo’, perché il principe 123 17| dato volta il cervello, in ugni mo’ qualcosa credettan bene 124 17| co’ su’ figlioli, e per ugni canto ci stevan di sentinella 125 17| importava più che tanto, e in ugni modo gli era d’allegrezza 126 17| la circondorno bene da ugni lato perché la sparissi 127 17| potessi arrivare mai, in ugni mo’ gli steva sempre dimolto 128 17| della famiglia reale; in ugni mo’ gli parse [156] d’esser 129 17| farlo svagare; lui pensava ugni sempre alla su’ Felicina, 130 17| tutto cacciare le bestie d’ugni sorta dientro alle boscaglie. 131 17| quanto il popolo; poi, quando ugni cosa fu a ordine, una mattina 132 17| principiò a fuggirsene ’nnanzi, ugni po’ rivoltandosi, quasimente 133 17| e di qualche animale che ugni tanto mi porta questa bestia 134 17| figliola e per volerla morta a ugni mo’. Dunque, rimena a Parigi 135 17| m’avete volsuto morta in ugni mo’, madre sciaurata! Ma 136 17| viense data a’ soldati e a ugni ’mpiegato paga doppia il 137 17| minchioni e a du’ palmenti. In ugni mo’ nun volsi farmi scorgere 138 18| un orto tutto serrato con ugni ben di Dio dientro, e con 139 18| rinfranchito: – v’accordo ugni cosa, purché mi lassate 140 18| galantomo! – dicevan que’ dua a ugni po’ po’, con questo istando 141 18| ché la volse con seco in ugni mo’; e quando l’ebbe porta 142 18| a tu’ piacimento, ché in ugni cosa sarà’ subbito [170] 143 18| ne diede una romaiolata a ugni cosa: una romaiolata al 144 18| e finì col ricordarsi d’ugni cosa e della Prezzemolina, 145 19| il più piccino voleva in ugni mo’ andare col su’ babbo:~ ~– 146 19| gli era una Fata, e sapeva ugni cosa nel mondo, sicché disse:~ ~– 147 19| signori e persone ’struite d’ugni lato èn rimasi scorbacchiati 148 19| ragione, ma ’nnanzi bisogna in ugni mo’ stare a ascoltarmi, 149 19| nun sie’ di mi’ pari. In ugni mo’ son pronta al comando 150 19| una ricchezza ’nfinita e ugni contentezza nel mondo, meglio 151 19| alla presenzia del Mago. In ugni mo’, se il Segreto nun ti 152 19| vecchia Fata, e ’nsomma ugni cosa che gli era intravvienuta; 153 19| fatata dalla mi’ potenzia. Ugni volta che la sbatterai per 154 19| nel mestieri: e dientro ugni cosa stramoggiava; la dovizia 155 19| spotico in nella casa. In ugni mo’, nun s’ardiva di palesarlo 156 19| delibberò di portargliela via a ugni patto e accosì servirsene 157 19| a’ più bravi cavaglieri d’ugni parte, che vienissen pure 158 19| rinfrustorno tanto per ugni casa e per ugni locanda, 159 19| tanto per ugni casa e per ugni locanda, che finalmente 160 19| portarne punti addosso. In ugni mo’, stia lei, la Principessa 161 19| un mercante di Milano, e ugni bene vi cade per prutezione 162 19| arrispose la vecchia.~ ~– In ugni mo’ son vienuta qui per 163 19| addio cavalli, addio tutto! ugni cosa sparito insenza rimedio 164 19| principia il su’ viaggio, e ugni po’ po’ sospirava la bella 165 19| mettiedano a far sacco d’ugni robba che trovorno; e siccome 166 20| Re d’una gran città, che ugni mattina lui voleva all’otto 167 20| incaponì di risentirle in ugni mo’ dalla su’ propria bocca 168 20| fratelli aessano a difendere ugni sempre la su’ sorella, e 169 20| Infrattanto il Re lo rodeva ugni sempre una gran passione. 170 20| lui nusciva, si pole dire, ugni giorno la mattina [199] 171 20| abbeneché aessi detto a ugni mumento che per lui ’gli 172 20| fratelli, i’ son disposta ad ugni cosa. Del coraggio a me 173 20| dalla paura che si scopriss’ugni cosa), la ragazza tirò dalla 174 21| combutta, insenza divisioni, ma ugni cosa assieme.~ ~Un giorno 175 21| per le città ce n’è stati ugni sempre, sicché uno gli disse 176 21| quando veddano Zufilo che ugni sempre rivieniva dalla città 177 21| gli arraccontò alla bona ugni cosa, sicché quelli, disperati 178 22| marito, e però invitava ugni giorno i giovani Principi 179 22| via la sposa a piedi; a ugni mo’ la carrozza che lui 180 22| su’ parte.~ ~Che vita! In ugni mo’ col praticarlo e campare 181 22| rubbava a man salva; ma ugni sempre nel sortire deccoti 182 22| fargli una simile dimanda. In ugni mo’, mi lassi parlar chiaro. 183 22| mi sbeffa e mi maladice ugni volta che lui mi riscontra.~ ~ 184 23| seco. Fidati voleva stare ugni sempre con Nun-ti-Fidare, 185 23| sicché Fidati ’gli era a ugni mumento addreto, e il su’ 186 23| finita finita; la si strugge ugni dì; e’ medichi per lei nun 187 23| gli parse ammattito: in ugni mo’ per la bramosia di provare 188 23| ugnere tutta la Regina; e ugni sempre più che lui la ugneva 189 25| quel che si fare, ma in ugni mo’ voleva sortire di lì, 190 25| lui contentava que’ dua in ugni cosa, e gli tieneva per 191 25| te nun le sai dire.~ ~In ugni mo’ Pietro nun era contento 192 25| chi ne vole e capita qui ugni mattina. Lui dicerto sarà 193 25| governava tanto bene, che ugni persona ’gli era contenta.~ ~ 194 26| in poco tempo consummorno ugni cosa, e furno obbligati 195 26| redicolo.~ ~In un mumento ugni cosa fu portata e pronti 196 26| una di bon peso.~ ~– In ugni mo’, – disse il Re, quando 197 27| si sentiva dimolto bene ugni cosa che loro dicevano.~ ~ 198 27| Guà! sarà anco accosì! In ugni mo’ i’ ci ho fede in quel 199 27| e, come si sa, i mugnai ugni tanto s’affacciano per vedere 200 27| quando l’ebbano girato in ugni parte, disse la bambina 201 27| mensa riccamente piena d’ugni ben di Dio apparse in un 202 27| voialtri! E se m’ubbidirete ugni sempre, sarà ben per voi.~ ~– 203 27| ch’i’ me n’arricorderò ugni sempre. Anzi, fra tre o 204 28| rammenta cose da donne.~ ~Ugni cosa ammannita, montan dunque 205 28| l’armi com’un omo. Ma in ugni mo’:~ ~ ~ ~Fanta-Ghirò, 206 28| sono avvezza a lavarmi ugni giorno, e ora ’gli è un 207 29| stagione.~ ~Adelame pigliò ugni cosa e andiede dalla padrona, 208 29| basto, che poi ripienò d’ugni ben di Dio, e ci aggiunse 209 29| limoni primaticci, e d’ugni cosa un po’?~ ~A quel bocìo 210 29| mandò [261] soldati per ugni logo dello Stato a cercarne, 211 29| tanto lui gli voleva in ugni mo’ ammazzati.~ ~Dunque 212 29| balle del carbone a vendere ugni cosa al paesuccio; arrivo 213 29| gli è il pensieri mio d’ugni mumento, – arrispose Germano; – 214 29| imprumessa lei me la mantierrà a ugni patto.~ ~Al Re gli parse 215 30| quando gli parse d’aver preso ugni cosa, scendé giù alla vasca 216 30| Pecora ’gli aveva vinto; in ugni mo’ il Re disse a su’ madre:~ ~– 217 30| giorno e notte, un punto ugni minuto, filo per filo, che 218 30| camicia a garbo, e badava ugni tanto a chiamar su’ madre 219 30| gastigo troppo giusto. In ugni mo’ nun ti dibandono come 220 30| innegarlo sarebbe una bugia. In ugni mo’, giacché ’gli è qui, 221 31| divertimenti, sciali d’ugni sorta, sicché presto gli 222 31| istrada piagnendo scramava ugni tanto:~ ~– Oh! i’ avessi 223 32| mamma, mi volete male! In ugni mo’, io con la Rosina nun 224 32| pensieri, e per istrada ugni tanto scramava:~ ~– Vacchine 225 32| astio al prossimo? Si trova ugni sempre chi ci aita. Son 226 33| voglia di fuggir via. In ugni mo’, nun ène cosa assicurata.~ ~ 227 33| lassarlo il giovanotto; ma ugni supprica, ugni ragione che 228 33| giovanotto; ma ugni supprica, ugni ragione che portava nun 229 33| raggricciato da’ patimenti ugni tanto scramava:~ ~– Mi sta 230 33| con tre fabbri che bucano ugni temerario con un chiodo 231 33| questo è un unguento, e ugni volta che un de’ fabbri 232 33| rinuscì di passare.~ ~In ugni mo’, il giovanotto, spinto 233 33| passava tra le delizie d’ugni sorta insenza che lui se 234 34| propio bono per contentarci d’ugni cosa. Lassatemelo provare.~ ~ 235 34| pan di panetto, pietanze d’ugni sorta, frutta e pasticci, 236 34| lussuosi, li vestuari puliti d’ugni sorta.~ ~Dice:~ ~– Com’è 237 34| dovere il mi’ regalo; in ugni mo’, per questa volta ti 238 35| Che vi garba comperare ugni cosa?~ ~– Sì, – dice il 239 35| ne’ sacchi e ne’ pianeri d’ugni cosa, prosciutti, salami, 240 35| di bon vino, e insomma d’ugni ben di Dio.~ ~In su ’l più 241 36| Un Re ’gli andeva ugni sempre a caccia, e una volta 242 36| e fatto che gli ebbano ugni cosa, come costuma in simili 243 36| 304] brighe nata.~ ~In ugni mo’ poi, doppo un pezzo, 244 36| tocca, tocca, e rinusce ugni sempre a quel mo’, come 245 36| vestiva Sua Maestà e steva ugni sempre al su’ lato.~ ~Ma 246 36| perché il Re se lo tieneva ugni mumento d’attorno e si confidava 247 37| E gl’imparò i lavori d’ugni sorta, a tienere ravviato 248 37| diviense di molto capace in ugni cosa, e anco in nel leggere 249 37| catinelle e cascan troni da ugni lato, e i’ ero per qui a 250 37| concludette nulla; steva ugni sempre a piagnere la su’ 251 37| te anco canzonare?~ ~In ugni mo’ la noce l’aperse e dientro 252 37| canzonare?~ ~La nocciòla in ugni mo’ la prendette e a male 253 37| ne mancorno a far prove d’ugni sorta; e lì a lavarsi, a 254 38| a casa e nun s’ha pane: ugni cosa è bona in tempo di 255 38| esso per mandar giù meglio ugni cosa.~ ~Dice Gianni:~ ~– 256 38| e ’nsomma gli scoperse ugni cosa.~ ~Dice il Pesciolino:~ ~– 257 38| che paese del Regno; ma in ugni mo’ lo lassorno salire per 258 38| diede ordine di ammannire ugni cosa per le nozze della 259 38| servitori, e ’nsomma per ugni spesa giornaliera; e accosì 260 38| comprano cenci e rottami d’ugni sorta. In nel sentirlo urlare 261 39| iscombussolo gli aspettavano ugni mumento di [325] vederselo 262 39| per istrada e parlarci d’ugni cosa.~ ~Oramai tutti gli 263 39| all’Uliva di scrivergli ugni giorno per il corrieri, 264 39| il corrieri, perché lui ugni giorno gradiva di sapere 265 39| modo fissato il currieri ugni giorno con una lettera dell’ 266 39| a quella disgrazia.~ ~In ugni mo’, che questo era un tradimento 267 39| piedi a fatica e pareva a ugni passo che dovessi lì cascar 268 39| nel voltar gli occhi per ugni verso a un tratto gli parse 269 39| via via che lei diceva, ugni tanto scramava:~ ~– Tirate ’ 270 40| sono cento scudi tondi per ugni chicco, e ’nsenza tara.~ ~ 271 40| cammera e un letto, addove ugni notte una Fata gli tieneva 272 40| quasimente smenticato.~ ~In ugni mo’ anco il bene stare viene 273 40| lassassi al tu’ destino. In ugni mo’ per compassione della 274 41| Il mi’ padrone è il Re e ugni mattina scende a riguardare 275 41| Orco mi mangia di sicuro.~ ~Ugni ragione e ugni pianto nun 276 41| sicuro.~ ~Ugni ragione e ugni pianto nun gli valse a Orlandino 277 41| che te mi trovi per qui, ugni cosa ti rinusce, abbeneché 278 41| il puzzo di cristiano. In ugni mo’ se n’andette doppo a 279 41| idea che lui fusse morto in ugni mo’, [347] ’gl’inventorno 280 42| campagne queste bambine lui ugni giorno le mandava a scola 281 42| del marito se la mangiava ugni sempre, epperò, aveva il 282 42| qualcosa, de’ regali?~ ~– Sì, ugni tanto la mamma ci dà i fichi-secchi 283 42| fossi mia, i’ ve gli dare’ ugni dì i fichi-secchi, e po’ 284 42| vecchi c’eran de’ fessi in ugni parte.~ ~La maestra in nel 285 42| andate su’ ’n cambera e ugni giorno pisciateci addove 286 42| e per istrada scramava ugni tanto:~ ~– Lo vedi, se ’ 287 42| aspetta la tu’ sorte, e pensa ugni sempre al tu’ peccato. Addio.~ ~– 288 42| imprumesso, andeva a trovarla ugni mattina all’undici e a ragionar 289 42| nonna mi viene a vedere ugni giorno.~ ~Dice il Re:~ ~– 290 42| il su’ figliolo volse in ugni mo’ la Rosina e la sposò 291 42| alla Corte, con ordine che ugni tanto tempo un postiglione 292 42| mangiare né da bere, e a ugni mumento s’aspettava di morire 293 43| avevi questa disgrazia. In ugni mo’ per aitarti te e tu’ 294 43| ti dò un tovagliolo, e ugni volta che te dirai: Tovagliolo, 295 43| rimedio perché te riabbi ugni cosa da quel ladro d’oste 296 43| gragnolavano insenza misericordia: ugni cosa rotto, il cassettone, 297 45| nell’orto.~ ~A quel bocìo da ugni parte viensan, chi co’ forconi, 298 45| per levarselo di torno; in ugni mo’ nun lo tradirno, e nuscito 299 46| cortese di questo paese, e ugni cosa ’gli è suo.~ ~Domanda 300 46| e principiò a girare per ugni verso, e tanto girò che 301 46| Andreino dientro l’Armenia, per ugni parte lui domandava che 302 46| grossi navigli. In [376] ugni mo’, un bon cacciatore nun 303 46| cominciò a girarlo per ugni verso, e doppo trascorsi 304 46| bell’e apparecchiata con ugni sorta di bevande e di pietanze 305 46| dipinti; e ne’ loggiati da ugni lato s’aprivano du’ archi 306 46| sì, ve lo ’mprumetto con ugni spergiuro, ch’i’ nun vi 307 46| lieta accoglienza, e quando ugni cosa fa ammannita per il 308 47| cavavano dal su’ lavoro, ugni sempre lì accannite con 309 47| da mangiare, e badare che ugni cosa sia ben addesata per 310 47| nostro cognoscente, che ugni tanto porta una cesta di 311 47| lì accanita a ammannire ugni cosa. Dunque vienite, perché 312 47| e piagnere, e voleva in ugni mo’ arritornare a casa sua; 313 47| Che ne vo’ tu fare? Vendi ugni cosa, che addove te vieni 314 47| per dargli retta, vendiede ugni su’ possesso, la casa, la 315 47| prendette il su’ posto, ugni sempre attenta che que’ 316 47| ordine e chi gli aspettava a ugni ora di notte e di giorno.~ ~ 317 47| palla di gallonzoli; in ugni mo’ arrispose franco:~ ~– 318 47| sentinelle, i servitori e ugni persona dormivano alloppiati 319 47| furia a buttare all’eria ugni cosa, sicché in nel frucandolare 320 48| Lui voleva andarsene in ugni modo a vedere Costantinopoli; 321 48| principiò a guardare da ugni lato se ma’ ci fosse persona 322 48| ricevette il forastieri con ugni [398] sorta di bone accoglienze, 323 48| addeva con comido a ammannire ugni cosa per la su’ intrapresa, 324 48| di stiavo.~ ~Lui diceva ugni tanto alla su’ moglie:~ ~– 325 48| montare ’n sul bastimento con ugni cosa sua, e doppo pochi 326 48| Subbito si spargette per ugni lato che c’era questo personaggio 327 48| Costantinopoli; sicché Giuseppe ugni po’ po’ si sentiva intenerire 328 49| campellava alla meglio, e ugni volta che gli abbisognava 329 49| da desinare, e tienessi ugni cosa in ordine.~ ~Dice:~ ~– 330 49| nun se la sentiva, e in ugni mo’ la paura delle legnate 331 49| vecchi soli mi rincresce; in ugni mo’, se loro nun hanno accezione, 332 49| dientro c’ènno tesori d’ugni sorta, e anco l’unguento 333 49| ritornarsene a casa sua in ugni mo’.~ ~Doppo mangiorno a 334 49| Tognarone ponzava: in ugni mo’ sortì dall’uscio e s’ 335 49| cassone; e la Tieresina ugni volta sbergolava:~ ~– ’Gnorante! 336 49| ritorno i’ averò ammannito ugni cosa.~ ~Tognarone dunque 337 49| abitava Tognarone, presano ugni cosa, e accosì le diventorno 338 50| forestiero. Lui dunque salò ugni cosa, e quando l’ebbano 339 50| Ma la sera e’ viene ugni sempre il Re e nun se ne 340 50| sbeffarlo e i su’ amichi ugni po’ po’ gli domandavano:~ ~– 341 50| Che bestia? – bociavano da ugni parte smascellandosi dalle 342 51| gentilina e educata per ugni lato e una brava e bellissima 343 51| imprumettiede di sposarla a ugni patto; ma prima volse sentire 344 51| diventerà la mi’ moglie a ugni patto, e nun vo’ mancargli 345 51| Caterina in una villa lontana e ugni tanto andeva a trovarla 346 51| ma il pensieri l’aveva ugni mumento al su’ sposo e al 347 51| accosì passò diverso tempo e ugni tanto que’ tre tutt’assieme 348 52| n regola, sarà saldato d’ugni suo avere.~ ~Ficurarsi! 349 52| tutta la notte la passò ugni sempre in nel sospetto d’ 350 52| servizio Peppe praticava a ugni mumento con la bella figliola 351 52| parola i’ te la mantiengo a ugni patto, basta che te mi siei 352 52| I’ vo’ essergli fedele a ugni patto, – barbottava tra 353 52| perché la borsa gliene deva a ugni frucata e ’nsin quanto lui 354 52| nun si raccontare, e in ugni mo’ vogliolosa che qualcuno 355 52| e poi il su’ core steva ugni sempre laggiù dalla figliola 356 52| cristiano.~ ~A Peppe in ugni mo’ nun gli parse una persona ’ 357 52| pace e s’arrapinavano che ugni cosa gli andessi accosì 358 52| famoso capace di guarire ugni malattia.~ ~La gente principiò 359 53| s’ammazza e gli si rubba ugni cosa, e la listessa sorte 360 53| Dice l’omo:~ ~– Sarà; ma in ugni mo’ lassatemi ch’i’ vadia 361 54| vedde uno stanzone gremo d’ugni ben di Dio.~ ~’Nsenza trattienersi 362 54| Gaspera; ma siccome, loro ugni giorno e’ si mettevano sempre 363 54| a male brighe che seppe ugni cosa ’gli andette di posta 364 54| che aveva visto e sentuto ugni cosa, lui pure, doppo partiti 365 54| imprudenzia di svesciare ugni cosa:~ ~– Già – disse – 366 54| a ricucire Gigiuccio; in ugni mo’ il calzolaio nun era 367 54| rifruga ne mettiede uno per ugni porta di tutto il viciname, 368 54| poesia all’improvviso e ugni tanto si ’sponeva al pubblico 369 55| la signora rimbrontola me ugni sempre e mi strapazza s’ 370 55| era una festa da ballo e ugni sorta di divertimenti, anco 371 55| per omo! Guà! successe in ugni mo’ quel che doveva succedere! 372 55| dubiti, ch’i’ gli riporto ugni cosa.~ ~Si levano, e doppo 373 55| vista d’occhio insecchiva ugni giorno; i [460] medichi 374 55| buggianchìo di carrozze da ugni parte s’ammonticchiorno 375 55| Re:~ ~– Via, si schiarirà ugni cosa più tardi. Ora la musica 376 55| giusto, e vo’ riaverete ugni cosa dalle mi’ propie mane, 377 56| i dottori, doppo provato ugni sorta di medicine, siccome 378 56| nulla. S’è smenticato d’ugni cosa. E poi, ti sto io mallevadore 379 56| ti sto io mallevadore a ugni brutto caso. Dammi retta, 380 57| sognavo che avevo una borsa, e ugni volta che ci mettevo la 381 57| nimo mi vedeva, sicché in ugni bottega entravo a pigliare 382 57| mezzano la bottiglia con ugni sorta di vini e liquori, 383 57| conversazioni, feste, e ugni sera c’era sempre un gran 384 57| brillantine e a lusingarlo in ugni mo’.~ ~Il giovanotto stiede 385 57| nsenza che lo vedessano ugni cosa che gli capitava sotto 386 57| mammalucchi gli avevan perso ugni loro ricchezza! Poeri, meschini 387 57| guadagna il campamento. Ugni male ha ’l su’ rimedio. 388 57| naso che gli cresceva a ugni fico ’nsino a che nun fu 389 57| poi chiamorno i dottori da ugni parte, ma loro [479] nun 390 57| levare porri, natte, tumori d’ugni sorta e con guarigione sicura; 391 57| meglio se lei è ’nnocente. In ugni mo’ tocca a me a ’nterrogarla; 392 57| bottiglia bona a buttare ugni sorta di vini e di liquori, 393 57| figliola che buttassi fora ugni cosa, se bramava arritornare 394 57| fabbricare un bel palazzo pieno d’ugni comodo e d’ugni ben di Dio, 395 57| pieno d’ugni comodo e d’ugni ben di Dio, e lì ci stiedano 396 58| Adelasio e su di lui riposava ugni su’ speranza, sicché quando ’ 397 58| più possente del mondo, in ugni mo’ se ne steva sempre afflitto 398 58| gli dispiaceva di vederlo ugni sempre pensieroso e afflitto. 399 58| nun si pole scansare. A ugni mo’, sarà quel che piace 400 58| su’ cinquecento compagni, ugni cosa fermato con giuro e [ 401 58| terminato che fu il battesimo ugni cosa sparì di repente e ’ 402 59| mai di cambera, ma steva ugni sempre a leggere e studiare; 403 59| perle e diamanti; insomma, ugni cosa una meraviglia da cavar 404 59| quasimente noia e steva ugni sempre imbroncito, uggioso 405 59| visitare le cose rare, e ugni doppo pranzo passeggia con 406 59| brodo della minestra.~ ~In ugni mo’, arrivi al prato for 407 59| n’erano [497] arrivi da ugni parte del mondo, con gran 408 60| paragone della ragazza: in ugni mo’, lui per la bramosia 409 60| mi si pole ammazzare. In ugni mo’ la tu’ bona ’ntenzione 410 60| deccomi pronta a servirti in ugni cosa. Che la passione per 411 60| attraverso; se ne dissano d’ugni colore e da ultimo la camberiera 412 60| smense che s’arritrovano in ugni stanza.~ ~Arrisponde Anselmo:~ ~–