Novelle

  1      1|     Zelinda nun potiede averla. In ugni mò, voglioloso di accontentarla
  2      1|            vedeva carico gremito d’ugni sorta di fiori e di piante,
  3      1|            mensa apparecchiata con ugni ben di Dio.~ ~Loro, che
  4      1|           lo prometto, che sarò in ugni modo vostra sposa fida e
  5      1|           delle zampe gli ridicono ugni cosa: e allora l’Orco cerca
  6      2|         brave, ché lei la volevano ugni sempre dappertutto a rilevare
  7      2|        ammazzare la Caterina.~ ~In ugni mo’ del male ne volse fare;
  8      2|        dello Stato.~ ~Il currieri, ugni tanto, dalla città del Regno
  9      2|          che lui la menasse via in ugni mo’.~ ~Dice il currieri:~ ~–
 10      2|      compare a dar mance, regali d’ugni sorta, e comandò un bel
 11      3|    mettetemela in cammera.~ ~Quand’ugni cosa fu ammannita, la Caterina
 12      3|           su’ parola era sacra per ugni persona, e che bisognava
 13      4|          arrapinava a tutto potere ugni  a trovar qualche cosa
 14      4|          nun badava a dir le sue a ugni persona e in ugni logo.
 15      4|            sue a ugni persona e in ugni logo. Dunque lui la chiamò
 16      4|      ricevessi con garbo, lui in t’ugni mo’ steva tutto tremolante
 17      4|          gli ha saputo che te ridi ugni sempre, e tieni sderto il
 18      4|          subbito di cammera.~ ~In ’ugni mo’, fu rotto il diaccio,
 19      4|       ndugio gli avrebbe conceduto ugni cosa.~ ~Passò del tempo
 20      4|           diede sull’apparecchiare ugni cosa per il viaggio; e prima
 21      4|         brutte parole, voleva in t’ugni mo’ che lo menassero in
 22      4|     parlasse più con lui, occupava ugni sempre tutta la brigata
 23      4|            bene, ’gli [35] avea in ugni mo’ sempre dell’aschero
 24      5|          gli strapazzi, pareva che ugni giorno la bellezza gli s’
 25      5|           piano di sopra scegliete ugni sempre la robba peggio fra
 26      5|           Infrattanto la Caterina, ugni sempre più bella da quel
 27      6|      allora pentita e rimutata: in ugni mo’ quest’idea gli era vienuta
 28      6|     rimanessi con del sospetto, in ugni mo’ s’addimostrò contenta:
 29      6|          meco, ma col patto che te ugni sempre m’ubbidisca.~ ~Alla
 30      6|      balziculi dientro al core: in ugni mo’, siccome il Re nun gli
 31      6|            su’ cammera si mettiede ugni cosa addosso: ma, poera
 32      6|          deliberazione di tienerla ugni sempre con seco attaccata
 33      6|      forastieri guardorno ben bene ugni cosa, fecian del chiasso
 34      6|   oppuramente un Genio maligno. In ugni mo’ quel Re del coraggio
 35      6|      trovorno il medesimo deserto; ugni cosa solingola; nun sapevano
 36      6|            vergognosa, e voleva in ugni mo’ scappare e niscondersi.~ ~
 37      6|        dall’Ostessa e gli racconta ugni cosa della sua figliola,
 38      6|            che fu di disseparare a ugni patto i duannamorati,
 39      6|          Bell’Ostessina libberi da ugni paura regnorno per di molto
 40      7|           un tovagliolino di filo; ugni volta che tu lo spieghi,
 41      7|       Questa ’gli è una scatolina; ugni volta che tu l’apri, dientro
 42      7|         Questo ’gli è un organino; ugni volta che tu ti metti a
 43      7|         aprirla e serrarla, [56] e ugni volta c’era dientro una
 44      7|          Il carcerieri infrattanto ugni giorno trovava il pan nero
 45      7|            il solito desinare e in ugni mo’ campate bene tavìa?
 46      7|      daccapo dal Re a raccontargli ugni cosa; e il Re scese giù
 47      7|              Organino, presto: che ugni persona balli alla tavola
 48      7|            il giorno e il Re seppe ugni cosa dalla su’ figliola,
 49      8|         filo e per segno gli disse ugni cosa. Scrama la donna a
 50      8|       teste compariva da del tempo ugni  in nel giardino reale
 51      8|     raccomandarsi l’anima a Dio, a ugni mumento aspettando l’apparita
 52      8|          con poca fatica finito: a ugni modo la parola reale c’era,
 53      8|     bandita con tre grandi conviti ugni otto giorni, e all’ultimo
 54      8|            daddoli e voleva che in ugni mo’ il cane fusse scacciato
 55      8|           solaio, e rompe e guasta ugni cosa; e po’ via a gambe
 56      8|          addenta la tovaglia, tira ugni cosa sul solaio, sfragella
 57      8|     ricognoscere se ci andevano; e ugni volta che la prova via via
 58      8|        mumento che lui fu partito, ugni giorno guardavano la boccetta
 59      8|         voglioloso di ricercarvi a ugni patto il fratello, dice
 60      8|         disperazioni e si voleva a ugni mo’ segar la gola, abbeneché
 61      9|           la tirorno su; poi fatto ugni cosa, il vecchio calò il
 62      9|         barchettino, e di mangiare ugni ben di Dio; c’era anco un
 63      9|            di sapermi accomidare a ugni cosa. Mi faccian, via, la
 64      9|       cariche di grappoli maturi d’ugni sorta, e frutteti con alberi
 65      9|      trovava imbandita, con vini d’ugni qualità e nun ci mancava
 66      9|            viaggio di cento giorni ugni quarantina; [79] sicché
 67      9|       padrone spotico del palazzo, ugni giorno ’gli andeva a visitarne
 68     10|           insomma tutte scimmie in ugni logo del palazzo; sicché
 69     10|         come sarebb’ita finire; in ugni mo’, siccome si sentiva
 70     10|     assieme.~ ~Vienuta la mattina, ugni cosa era ammannita in nella
 71     10|      contadini, cavalli e bestie d’ugni sorta; e doppo pochi giorni,
 72     11|          stoffa di quella sorta; a ugni mo’ chiama il su’ servitore
 73     11|    capricciosa la su’ figliola; in ugni mo’, siccome lui se n’era
 74     11|                Oh! i’ ho pensato a ugni cosa, nun vi dubitate. Bisogna
 75     11|           zucca secca, e quando fu ugni cosa pronta, lei lo mettiede
 76     11|         invito cavaglieri e dame d’ugni paese, anco di lontano.~ ~–
 77     11|           era; signore e signori d’ugni qualità e ballavano a più
 78     11|         occhi. Lui voleva sapere a ugni mo’ come la si chiamava,
 79     11|        reali, e  sòni e balli da ugni lato; il figliolo del Re
 80     11|            disse ieri a sera.~ ~In ugni mo’, per quanto lui pregassi,
 81     11|       propio che mi volete morto a ugni modo, ché non vi garba accontentarmi,
 82     11|         sposa.~ ~Si preparò dunque ugni cosa per le nozze e invitorno
 83     12|     dispiacenti lui e la moglie, e ugni sera s’arraccomandavano
 84     12|      questo: Che tu serbi sempre a ugni patto il tu’ onore e la
 85     12|            lo faceva rintronare da ugni parte. A quel rumore Bell’-
 86     12|               Quand’ebbano fissato ugni cosa e che lo sposalizio
 87     12|           madre: – vo’ tu guastare ugni cosa con codesti daddoli?
 88     12|        e-fatta, quando te ripetevi ugni sempre:~ ~ ~ ~Se accosì
 89     13|         del Re andeva spesse volte ugni giorno a parlargli, perché
 90     13|             Dice la Regina:~ ~– In ugni mo’, vi potete almanco provare
 91     13|       mettiede ’n capo di scoprire ugni cosa; perché lui ragionava ’
 92     14|           ridere, sicché lui steva ugni sempre serio da far cascare
 93     14|            stando in nel giardino, ugni volta che toccava i limoni,
 94     15|          questo un bel mortaio, in ugni mo’ c’è un mancamento.~ ~
 95     15|      voglio vedere e cognoscere in ugni mo’? Vo’ gli avete però
 96     15|         nun sarà contento di te. A ugni bon fine tu m’ha’ da lassare
 97     15|      proibita di dar sentenzie. In ugni mo’, i’ mi posso anco provare
 98     16|            perso il bastimento con ugni mercanzia e no’ siamo in
 99     16|           palazzo, addove trovorno ugni cosa ammannita, e, salite
100     16|          ma di sposarlo gli diceva ugni sempre di no.~ ~Doppo diversi
101     16|          alla tu’ sorella, e metti ugni cosa in un baule stasera
102     16|           mattina, volse partire a ugni mo’, e il su’ babbo la ricondusse
103     16|         disse che questa voleva in ugni mo’ arritornare presto al
104     17|           locanda la nominavano in ugni paese tanto per la ricchezza
105     17|            su’ legittima sposa: in ugni mo’, volse Ruberto sapere
106     17|               La Bella Giuditta in ugni mo’ nun restò punto persuasa
107     17|           di levarsela di torno in ugni mo’, nel mentre che quella
108     17|          pur troppo, sono capaci d’ugni cosa e anco di commetter
109     17|            a tu’ piacimento, c’è d’ugni cosa pronta per te.~ ~Arrisponde
110     17|          vostra madre? Lei vole in ugni mo’ le prove dell’ammazzamento;
111     17|           di più nobile stirpe. In ugni mo’, vieni pure con meco
112     17|      brutto tiro alla figliola; in ugni mo’ stiede zitto e del su’
113     17|         diversi giorni a ammannire ugni cosa, Ruberto di niscosto
114     17|    dubitassi, perché lei voleva in ugni mo’ ricompensarlo a mala
115     17|           del su’ paese nativo; in ugni mo’ la diede per cammeriera
116     17|   disgraziata di quel che sono. In ugni mo’ nun è possibile che
117     17|       padre, ’gli è inutile per me ugni bona ragione. Nun me la
118     17|            saprà pure il resto. In ugni mo’ il pensieri suo primo
119     17|        risposte della Maria; ma in ugni mo’, per salvar la vita
120     17|          le terre istramortito; in ugni mo’, siccome alla su’ moglie
121     17|             151] fine raccontargli ugni cosa.~ ~La Maria a quella
122     17|          parlato chiaro; ma che in ugni mo’, perché il principe
123     17|         dato volta il cervello, in ugni mo’ qualcosa credettan bene
124     17|            co’ su’ figlioli, e per ugni canto ci stevan di sentinella
125     17|      importava più che tanto, e in ugni modo gli era d’allegrezza
126     17|             la circondorno bene da ugni lato perché la sparissi
127     17|           potessi arrivare mai, in ugni mo’ gli steva sempre dimolto
128     17|           della famiglia reale; in ugni mo’ gli parse [156] d’esser
129     17|         farlo svagare; lui pensava ugni sempre alla su’ Felicina,
130     17|         tutto cacciare le bestie d’ugni sorta dientro alle boscaglie.
131     17|      quanto il popolo; poi, quando ugni cosa fu a ordine, una mattina
132     17|    principiò a fuggirsene ’nnanzi, ugni po’ rivoltandosi, quasimente
133     17|           e di qualche animale che ugni tanto mi porta questa bestia
134     17|     figliola e per volerla morta a ugni mo’. Dunque, rimena a Parigi
135     17|           m’avete volsuto morta in ugni mo’, madre sciaurata! Ma
136     17|         viense data a’ soldati e a ugni ’mpiegato paga doppia il
137     17|     minchioni e a dupalmenti. In ugni mo’ nun volsi farmi scorgere
138     18|          un orto tutto serrato con ugni ben di Dio dientro, e con
139     18|          rinfranchito: – v’accordo ugni cosa, purché mi lassate
140     18|    galantomo! – dicevan que’ dua a ugni po’ po’, con questo istando
141     18|           ché la volse con seco in ugni mo’; e quando l’ebbe porta
142     18|           a tu’ piacimento, ché in ugni cosa sarà’ subbito [170]
143     18|          ne diede una romaiolata a ugni cosa: una romaiolata al
144     18|            e finì col ricordarsi d’ugni cosa e della Prezzemolina,
145     19|           il più piccino voleva in ugni mo’ andare col su’ babbo:~ ~–
146     19|         gli era una Fata, e sapeva ugni cosa nel mondo, sicché disse:~ ~–
147     19|       signori e persone ’struite d’ugni lato èn rimasi scorbacchiati
148     19|     ragione, ma ’nnanzi bisogna in ugni mo’ stare a ascoltarmi,
149     19|           nun sie’ di mi’ pari. In ugni mo’ son pronta al comando
150     19|           una ricchezza ’nfinita e ugni contentezza nel mondo, meglio
151     19|        alla presenzia del Mago. In ugni mo’, se il Segreto nun ti
152     19|            vecchia Fata, e ’nsomma ugni cosa che gli era intravvienuta;
153     19|         fatata dalla mi’ potenzia. Ugni volta che la sbatterai per
154     19|            nel mestieri: e dientro ugni cosa stramoggiava; la dovizia
155     19|          spotico in nella casa. In ugni mo’, nun s’ardiva di palesarlo
156     19|    delibberò di portargliela via a ugni patto e accosì servirsene
157     19|          a’ più bravi cavaglieri d’ugni parte, che vienissen pure
158     19|             rinfrustorno tanto per ugni casa e per ugni locanda,
159     19|          tanto per ugni casa e per ugni locanda, che finalmente
160     19|         portarne punti addosso. In ugni mo’, stia lei, la Principessa
161     19|           un mercante di Milano, e ugni bene vi cade per prutezione
162     19|       arrispose la vecchia.~ ~– In ugni mo’ son vienuta qui per
163     19|        addio cavalli, addio tutto! ugni cosa sparito insenza rimedio
164     19|        principia il su’ viaggio, e ugni po’ po’ sospirava la bella
165     19|           mettiedano a far sacco d’ugni robba che trovorno; e siccome
166     20|           Re d’una gran città, che ugni mattina lui voleva all’otto
167     20|          incaponì di risentirle in ugni mo’ dalla su’ propria bocca
168     20|       fratelli aessano a difendere ugni sempre la su’ sorella, e
169     20|        Infrattanto il Re lo rodeva ugni sempre una gran passione.
170     20|         lui nusciva, si pole dire, ugni giorno la mattina [199]
171     20|            abbeneché aessi detto a ugni mumento che per lui ’gli
172     20|       fratelli, i’ son disposta ad ugni cosa. Del coraggio a me
173     20|        dalla paura che si scopriss’ugni cosa), la ragazza tirò dalla
174     21|    combutta, insenza divisioni, ma ugni cosa assieme.~ ~Un giorno
175     21|          per le città ce n’è stati ugni sempre, sicché uno gli disse
176     21|          quando veddano Zufilo che ugni sempre rivieniva dalla città
177     21|           gli arraccontò alla bona ugni cosa, sicché quelli, disperati
178     22|            marito, e però invitava ugni giorno i giovani Principi
179     22|            via la sposa a piedi; a ugni mo’ la carrozza che lui
180     22|          su’ parte.~ ~Che vita! In ugni mo’ col praticarlo e campare
181     22|            rubbava a man salva; ma ugni sempre nel sortire deccoti
182     22|      fargli una simile dimanda. In ugni mo’, mi lassi parlar chiaro.
183     22|            mi sbeffa e mi maladice ugni volta che lui mi riscontra.~ ~
184     23|          seco. Fidati voleva stare ugni sempre con Nun-ti-Fidare,
185     23|           sicché Fidati ’gli era a ugni mumento addreto, e il su’
186     23|       finita finita; la si strugge ugni ; e’ medichi per lei nun
187     23|            gli parse ammattito: in ugni mo’ per la bramosia di provare
188     23|          ugnere tutta la Regina; e ugni sempre più che lui la ugneva
189     25|            quel che si fare, ma in ugni mo’ voleva sortire di ,
190     25|         lui contentava que’ dua in ugni cosa, e gli tieneva per
191     25|           te nun le sai dire.~ ~In ugni mo’ Pietro nun era contento
192     25|           chi ne vole e capita qui ugni mattina. Lui dicerto sarà
193     25|          governava tanto bene, che ugni persona ’gli era contenta.~ ~
194     26|          in poco tempo consummorno ugni cosa, e furno obbligati
195     26|          redicolo.~ ~In un mumento ugni cosa fu portata e pronti
196     26|            una di bon peso.~ ~– In ugni mo’, – disse il Re, quando
197     27|            si sentiva dimolto bene ugni cosa che loro dicevano.~ ~
198     27|          Guà! sarà anco accosì! In ugni mo’ i’ ci ho fede in quel
199     27|            e, come si sa, i mugnai ugni tanto s’affacciano per vedere
200     27|          quando l’ebbano girato in ugni parte, disse la bambina
201     27|           mensa riccamente piena d’ugni ben di Dio apparse in un
202     27|        voialtri! E se m’ubbidirete ugni sempre, sarà ben per voi.~ ~–
203     27|             ch’i’ me n’arricorderò ugni sempre. Anzi, fra tre o
204     28|          rammenta cose da donne.~ ~Ugni cosa ammannita, montan dunque
205     28|           l’armi com’un omo. Ma in ugni mo’:~ ~ ~ ~Fanta-Ghirò,
206     28|             sono avvezza a lavarmi ugni giorno, e ora ’gli è un
207     29|         stagione.~ ~Adelame pigliò ugni cosa e andiede dalla padrona,
208     29|           basto, che poi ripienò d’ugni ben di Dio, e ci aggiunse
209     29|             limoni primaticci, e d’ugni cosa un po’?~ ~A quel bocìo
210     29|            mandò [261] soldati per ugni logo dello Stato a cercarne,
211     29|            tanto lui gli voleva in ugni mo’ ammazzati.~ ~Dunque
212     29|        balle del carbone a vendere ugni cosa al paesuccio; arrivo
213     29|            gli è il pensieri mio d’ugni mumento, – arrispose Germano; –
214     29|   imprumessa lei me la mantierrà a ugni patto.~ ~Al Re gli parse
215     30|      quando gli parse d’aver preso ugni cosa, scendé giù alla vasca
216     30|        Pecora ’gli aveva vinto; in ugni mo’ il Re disse a su’ madre:~ ~–
217     30|           giorno e notte, un punto ugni minuto, filo per filo, che
218     30|          camicia a garbo, e badava ugni tanto a chiamar su’ madre
219     30|          gastigo troppo giusto. In ugni mo’ nun ti dibandono come
220     30|    innegarlo sarebbe una bugia. In ugni mo’, giacché ’gli è qui,
221     31|             divertimenti, sciali d’ugni sorta, sicché presto gli
222     31|         istrada piagnendo scramava ugni tanto:~ ~– Oh! i’ avessi
223     32|          mamma, mi volete male! In ugni mo’, io con la Rosina nun
224     32|            pensieri, e per istrada ugni tanto scramava:~ ~– Vacchine
225     32|        astio al prossimo? Si trova ugni sempre chi ci aita. Son
226     33|           voglia di fuggir via. In ugni mo’, nun ène cosa assicurata.~ ~
227     33|         lassarlo il giovanotto; ma ugni supprica, ugni ragione che
228     33|      giovanotto; ma ugni supprica, ugni ragione che portava nun
229     33|         raggricciato da’ patimenti ugni tanto scramava:~ ~– Mi sta
230     33|          con tre fabbri che bucano ugni temerario con un chiodo
231     33|            questo è un unguento, e ugni volta che un de’ fabbri
232     33|           rinuscì di passare.~ ~In ugni mo’, il giovanotto, spinto
233     33|           passava tra le delizie d’ugni sorta insenza che lui se
234     34|      propio bono per contentarci d’ugni cosa. Lassatemelo provare.~ ~
235     34|         pan di panetto, pietanze d’ugni sorta, frutta e pasticci,
236     34|     lussuosi, li vestuari puliti d’ugni sorta.~ ~Dice:~ ~– Com’è
237     34|           dovere il mi’ regalo; in ugni mo’, per questa volta ti
238     35|             Che vi garba comperare ugni cosa?~ ~– Sì, – dice il
239     35|         ne’ sacchi e ne’ pianeri d’ugni cosa, prosciutti, salami,
240     35|           di bon vino, e insomma d’ugni ben di Dio.~ ~In su ’l più
241     36|                  Un Re ’gli andeva ugni sempre a caccia, e una volta
242     36|             e fatto che gli ebbano ugni cosa, come costuma in simili
243     36|             304] brighe nata.~ ~In ugni mo’ poi, doppo un pezzo,
244     36|            tocca, tocca, e rinusce ugni sempre a quel mo’, come
245     36|         vestiva Sua Maestà e steva ugni sempre al su’ lato.~ ~Ma
246     36|         perché il Re se lo tieneva ugni mumento d’attorno e si confidava
247     37|             E gl’imparò i lavori d’ugni sorta, a tienere ravviato
248     37|        diviense di molto capace in ugni cosa, e anco in nel leggere
249     37|        catinelle e cascan troni da ugni lato, e i’ ero per qui a
250     37|           concludette nulla; steva ugni sempre a piagnere la su’
251     37|            te anco canzonare?~ ~In ugni mo’ la noce l’aperse e dientro
252     37|        canzonare?~ ~La nocciòla in ugni mo’ la prendette e a male
253     37|          ne mancorno a far prove d’ugni sorta; e  a lavarsi, a
254     38|            a casa e nun s’ha pane: ugni cosa è bona in tempo di
255     38|         esso per mandar giù meglio ugni cosa.~ ~Dice Gianni:~ ~–
256     38|             e ’nsomma gli scoperse ugni cosa.~ ~Dice il Pesciolino:~ ~–
257     38|         che paese del Regno; ma in ugni mo’ lo lassorno salire per
258     38|          diede ordine di ammannire ugni cosa per le nozze della
259     38|           servitori, e ’nsomma per ugni spesa giornaliera; e accosì
260     38|         comprano cenci e rottami d’ugni sorta. In nel sentirlo urlare
261     39|       iscombussolo gli aspettavano ugni mumento di [325] vederselo
262     39|           per istrada e parlarci d’ugni cosa.~ ~Oramai tutti gli
263     39|            all’Uliva di scrivergli ugni giorno per il corrieri,
264     39|            il corrieri, perché lui ugni giorno gradiva di sapere
265     39|           modo fissato il currieri ugni giorno con una lettera dell’
266     39|           a quella disgrazia.~ ~In ugni mo’, che questo era un tradimento
267     39|          piedi a fatica e pareva a ugni passo che dovessi  cascar
268     39|           nel voltar gli occhi per ugni verso a un tratto gli parse
269     39|            via via che lei diceva, ugni tanto scramava:~ ~– Tirate270     40|         sono cento scudi tondi per ugni chicco, e ’nsenza tara.~ ~
271     40|         cammera e un letto, addove ugni notte una Fata gli tieneva
272     40|        quasimente smenticato.~ ~In ugni mo’ anco il bene stare viene
273     40|        lassassi al tu’ destino. In ugni mo’ per compassione della
274     41|           Il mi’ padrone è il Re e ugni mattina scende a riguardare
275     41|        Orco mi mangia di sicuro.~ ~Ugni ragione e ugni pianto nun
276     41|           sicuro.~ ~Ugni ragione e ugni pianto nun gli valse a Orlandino
277     41|           che te mi trovi per qui, ugni cosa ti rinusce, abbeneché
278     41|          il puzzo di cristiano. In ugni mo’ se n’andette doppo a
279     41|        idea che lui fusse morto in ugni mo’, [347] ’gl’inventorno
280     42|        campagne queste bambine lui ugni giorno le mandava a scola
281     42|          del marito se la mangiava ugni sempre, epperò, aveva il
282     42|      qualcosa, de’ regali?~ ~– Sì, ugni tanto la mamma ci  i fichi-secchi
283     42|         fossi mia, i’ ve gli dareugni  i fichi-secchi, e po’
284     42|         vecchi c’eran de’ fessi in ugni parte.~ ~La maestra in nel
285     42|            andate su’ ’n cambera e ugni giorno pisciateci addove
286     42|             e per istrada scramava ugni tanto:~ ~– Lo vedi, se ’
287     42|      aspetta la tu’ sorte, e pensa ugni sempre al tu’ peccato. Addio.~ ~–
288     42|      imprumesso, andeva a trovarla ugni mattina all’undici e a ragionar
289     42|            nonna mi viene a vedere ugni giorno.~ ~Dice il Re:~ ~–
290     42|           il su’ figliolo volse in ugni mo’ la Rosina e la sposò
291     42|         alla Corte, con ordine che ugni tanto tempo un postiglione
292     42|           mangiare né da bere, e a ugni mumento s’aspettava di morire
293     43|         avevi questa disgrazia. In ugni mo’ per aitarti te e tu’
294     43|             ti  un tovagliolo, e ugni volta che te dirai: Tovagliolo,
295     43|           rimedio perché te riabbi ugni cosa da quel ladro d’oste
296     43| gragnolavano insenza misericordia: ugni cosa rotto, il cassettone,
297     45|       nell’orto.~ ~A quel bocìo da ugni parte viensan, chi co’ forconi,
298     45|         per levarselo di torno; in ugni mo’ nun lo tradirno, e nuscito
299     46|         cortese di questo paese, e ugni cosa ’gli è suo.~ ~Domanda
300     46|           e principiò a girare per ugni verso, e tanto girò che
301     46|    Andreino dientro l’Armenia, per ugni parte lui domandava che
302     46|           grossi navigli. In [376] ugni mo’, un bon cacciatore nun
303     46|             cominciò a girarlo per ugni verso, e doppo trascorsi
304     46|           bell’e apparecchiata con ugni sorta di bevande e di pietanze
305     46|         dipinti; e ne’ loggiati da ugni lato s’aprivano duarchi
306     46|           sì, ve lo ’mprumetto con ugni spergiuro, ch’i’ nun vi
307     46|        lieta accoglienza, e quando ugni cosa fa ammannita per il
308     47|           cavavano dal su’ lavoro, ugni sempre  accannite con
309     47|          da mangiare, e badare che ugni cosa sia ben addesata per
310     47|            nostro cognoscente, che ugni tanto porta una cesta di
311     47|             accanita a ammannire ugni cosa. Dunque vienite, perché
312     47|            e piagnere, e voleva in ugni mo’ arritornare a casa sua;
313     47|          Che ne vo’ tu fare? Vendi ugni cosa, che addove te vieni
314     47|         per dargli retta, vendiede ugni su’ possesso, la casa, la
315     47|            prendette il su’ posto, ugni sempre attenta che que’
316     47|       ordine e chi gli aspettava a ugni ora di notte e di giorno.~ ~
317     47|            palla di gallonzoli; in ugni mo’ arrispose franco:~ ~–
318     47|          sentinelle, i servitori e ugni persona dormivano alloppiati
319     47|           furia a buttare all’eria ugni cosa, sicché in nel frucandolare
320     48|            Lui voleva andarsene in ugni modo a vedere Costantinopoli;
321     48|            principiò a guardare da ugni lato se ma’ ci fosse persona
322     48|        ricevette il forastieri con ugni [398] sorta di bone accoglienze,
323     48|      addeva con comido a ammannire ugni cosa per la su’ intrapresa,
324     48|            di stiavo.~ ~Lui diceva ugni tanto alla su’ moglie:~ ~–
325     48|      montare ’n sul bastimento con ugni cosa sua, e doppo pochi
326     48|           Subbito si spargette per ugni lato che c’era questo personaggio
327     48|    Costantinopoli; sicché Giuseppe ugni po’ po’ si sentiva intenerire
328     49|          campellava alla meglio, e ugni volta che gli abbisognava
329     49|            da desinare, e tienessi ugni cosa in ordine.~ ~Dice:~ ~–
330     49|            nun se la sentiva, e in ugni mo’ la paura delle legnate
331     49|       vecchi soli mi rincresce; in ugni mo’, se loro nun hanno accezione,
332     49|            dientro c’ènno tesori d’ugni sorta, e anco l’unguento
333     49|         ritornarsene a casa sua in ugni mo’.~ ~Doppo mangiorno a
334     49|              Tognarone ponzava: in ugni mo’ sortì dall’uscio e s’
335     49|            cassone; e la Tieresina ugni volta sbergolava:~ ~– ’Gnorante!
336     49|         ritorno i’ averò ammannito ugni cosa.~ ~Tognarone dunque
337     49|         abitava Tognarone, presano ugni cosa, e accosì le diventorno
338     50|        forestiero. Lui dunque salò ugni cosa, e quando l’ebbano
339     50|                Ma la sera e’ viene ugni sempre il Re e nun se ne
340     50|           sbeffarlo e i su’ amichi ugni po’ po’ gli domandavano:~ ~–
341     50|         Che bestia? – bociavano da ugni parte smascellandosi dalle
342     51|            gentilina e educata per ugni lato e una brava e bellissima
343     51|        imprumettiede di sposarla a ugni patto; ma prima volse sentire
344     51|          diventerà la mi’ moglie a ugni patto, e nun vomancargli
345     51|    Caterina in una villa lontana e ugni tanto andeva a trovarla
346     51|             ma il pensieri l’aveva ugni mumento al su’ sposo e al
347     51|       accosì passò diverso tempo e ugni tanto que’ tre tutt’assieme
348     52|           n regola, sarà saldato d’ugni suo avere.~ ~Ficurarsi!
349     52|            tutta la notte la passò ugni sempre in nel sospetto d’
350     52|         servizio Peppe praticava a ugni mumento con la bella figliola
351     52|        parola i’ te la mantiengo a ugni patto, basta che te mi siei
352     52|           I’ vo’ essergli fedele a ugni patto, – barbottava tra
353     52|      perché la borsa gliene deva a ugni frucata e ’nsin quanto lui
354     52|            nun si raccontare, e in ugni mo’ vogliolosa che qualcuno
355     52|            e poi il su’ core steva ugni sempre laggiù dalla figliola
356     52|            cristiano.~ ~A Peppe in ugni mo’ nun gli parse una persona ’
357     52|          pace e s’arrapinavano che ugni cosa gli andessi accosì
358     52|           famoso capace di guarire ugni malattia.~ ~La gente principiò
359     53|           s’ammazza e gli si rubba ugni cosa, e la listessa sorte
360     53|        Dice l’omo:~ ~– Sarà; ma in ugni mo’ lassatemi ch’i’ vadia
361     54|         vedde uno stanzone gremo d’ugni ben di Dio.~ ~’Nsenza trattienersi
362     54|          Gaspera; ma siccome, loro ugni giorno e’ si mettevano sempre
363     54|            a male brighe che seppe ugni cosa ’gli andette di posta
364     54|          che aveva visto e sentuto ugni cosa, lui pure, doppo partiti
365     54|           imprudenzia di svesciare ugni cosa:~ ~– Già – disse –
366     54|           a ricucire Gigiuccio; in ugni mo’ il calzolaio nun era
367     54|        rifruga ne mettiede uno per ugni porta di tutto il viciname,
368     54|            poesia all’improvviso e ugni tanto si ’sponeva al pubblico
369     55|          la signora rimbrontola me ugni sempre e mi strapazza s’
370     55|           era una festa da ballo e ugni sorta di divertimenti, anco
371     55|          per omo! Guà! successe in ugni mo’ quel che doveva succedere!
372     55|          dubiti, ch’i’ gli riporto ugni cosa.~ ~Si levano, e doppo
373     55|          vista d’occhio insecchiva ugni giorno; i [460] medichi
374     55|         buggianchìo di carrozze da ugni parte s’ammonticchiorno
375     55|          Re:~ ~– Via, si schiarirà ugni cosa più tardi. Ora la musica
376     55|            giusto, e vo’ riaverete ugni cosa dalle mi’ propie mane,
377     56|           i dottori, doppo provato ugni sorta di medicine, siccome
378     56|            nulla. S’è smenticato d’ugni cosa. E poi, ti sto io mallevadore
379     56|            ti sto io mallevadore a ugni brutto caso. Dammi retta,
380     57|     sognavo che avevo una borsa, e ugni volta che ci mettevo la
381     57|          nimo mi vedeva, sicché in ugni bottega entravo a pigliare
382     57|           mezzano la bottiglia con ugni sorta di vini e liquori,
383     57|            conversazioni, feste, e ugni sera c’era sempre un gran
384     57|      brillantine e a lusingarlo in ugni mo’.~ ~Il giovanotto stiede
385     57|            nsenza che lo vedessano ugni cosa che gli capitava sotto
386     57|       mammalucchi gli avevan perso ugni loro ricchezza! Poeri, meschini
387     57|            guadagna il campamento. Ugni male ha ’l su’ rimedio.
388     57|            naso che gli cresceva a ugni ficonsino a che nun fu
389     57|         poi chiamorno i dottori da ugni parte, ma loro [479] nun
390     57|      levare porri, natte, tumori d’ugni sorta e con guarigione sicura;
391     57|      meglio se lei è ’nnocente. In ugni mo’ tocca a me a ’nterrogarla;
392     57|           bottiglia bona a buttare ugni sorta di vini e di liquori,
393     57|         figliola che buttassi fora ugni cosa, se bramava arritornare
394     57|  fabbricare un bel palazzo pieno d’ugni comodo e d’ugni ben di Dio,
395     57|            pieno d’ugni comodo e d’ugni ben di Dio, e  ci stiedano
396     58|      Adelasio e su di lui riposava ugni su’ speranza, sicché quando ’
397     58|         più possente del mondo, in ugni mo’ se ne steva sempre afflitto
398     58|          gli dispiaceva di vederlo ugni sempre pensieroso e afflitto.
399     58|            nun si pole scansare. A ugni mo’, sarà quel che piace
400     58|          su’ cinquecento compagni, ugni cosa fermato con giuro e [
401     58|      terminato che fu il battesimo ugni cosa sparì di repente e ’
402     59|           mai di cambera, ma steva ugni sempre a leggere e studiare;
403     59|         perle e diamanti; insomma, ugni cosa una meraviglia da cavar
404     59|            quasimente noia e steva ugni sempre imbroncito, uggioso
405     59|           visitare le cose rare, e ugni doppo pranzo passeggia con
406     59|         brodo della minestra.~ ~In ugni mo’, arrivi al prato for
407     59|            n’erano [497] arrivi da ugni parte del mondo, con gran
408     60|         paragone della ragazza: in ugni mo’, lui per la bramosia
409     60|           mi si pole ammazzare. In ugni mo’ la tu’ bonantenzione
410     60|       deccomi pronta a servirti in ugni cosa. Che la passione per
411     60|        attraverso; se ne dissano d’ugni colore e da ultimo la camberiera
412     60|        smense che s’arritrovano in ugni stanza.~ ~Arrisponde Anselmo:~ ~–
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