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Novelle
1 1| viva, ma ci veddano un gran palazzo da signori illuminato e 2 1| uscirno a piedi fori del palazzo zitti zitti, e si mettiedano 3 2| assassini, in scambio del palazzo che gli aveva promesso il 4 2| amichi.~ ~E subbito corre al palazzo e domanda cento sbirri: 5 3| mortaio in braccio e corre al palazzo del Re; e dapprima le guardie 6 3| soltanto di stare nel su’ palazzo; e però deccoglielo qui, 7 3| sorte di casa e si avvia al palazzo del Re.~ ~Le guardie la 8 3| casa di tu’ pa’. Piglia nel palazzo la cosa che più ti garba, 9 3| con meco la cosa che nel palazzo avessi più cara e fussi 10 3| le paci e ritornorno al palazzo; addove, se son vivi sempre, 11 4| me che v’addomandano al palazzo, nun vi fracchienete a farmelo 12 4| verso la città; e arrivo al palazzo del Re, le guardie lo menorono 13 4| Giovanna la fu al portone del palazzo reale riscontrò le sentinelle 14 4| vita scelta che menava nel palazzo, lei però ragazza avvezza 15 4| serrata tra le mura d’un palazzo e d’una città; e però disse 16 4| e partirno in branco dal palazzo; e per dimolti giorni girandolorno [ 17 4| cucina era la cucina del palazzo reale. In nel mumento gli 18 4| vienire a desinare nel mi’ palazzo: ci sarà una bona compagnia 19 4| furia giù per le scale del palazzo, e a casa; addove arrivate 20 4| via a braccio insino al palazzo e lo messan subito dientro 21 4| vestuario da dottore viense al palazzo reale e disse che l’annunziassino 22 5| Caterina, la menò al su’ palazzo, addove camporno allegri 23 6| e la menò con seco in un palazzo luccichente e incantato, 24 6| sta da gran signora in un palazzo d’una Fata, che gli vole 25 6| de’ be’ fiori?” sotto il palazzo della Fata. Il servitore 26 6| figliola, che sta in nel palazzo della Fata, e’ nun si pole 27 6| andessi a venderle sotto il palazzo della Fata a bociare: “Chi 28 6| vicina, e in nel passare dal palazzo della Fata vedde la Bell’ 29 6| diede ordine di andare al palazzo della Fata, e che cercassin 30 6| serrate le finestre del palazzo, comanda che dientro ci 31 6| principi: finalmente, perché il palazzo nun lo ritrovino, trasficura 32 6| le medesime strade e il palazzo della Bell’Ostessina: lui 33 6| essere la chiave di qualche palazzo incantato, fece deliberazione 34 6| e badava a ricercare il palazzo della Bell’Ostessina; lui 35 6| arrivorno alla porta di un palazzo; ma picchia e ripicchia, 36 6| le scale, e abbeneché il palazzo apparissi tutto pieno di 37 6| il Re lo capì che quel palazzo doveva essere un palazzo 38 6| palazzo doveva essere un palazzo incantato; e a dire il vero, 39 6| s’ha da rinfrucolare il palazzo. Di certo, questo mazzo 40 6| e addio! e siccome nel palazzo incantato nun ci mancava 41 6| grande, sposa del Re in un palazzo incantato.~ ~L’Ostessa in 42 6| finalmente ritrovo la strada del palazzo incantato, sicché nun fu 43 6| proprio a corte; anco dal palazzo incantato lui poteva dare 44 6| giorni deccoti capita al palazzo incantato un’ambasciata 45 6| i bambini e nuscita dal palazzo assieme con gli ambasciatori, 46 7| la sala de’ conviti nel palazzo reale.~ ~Il ragazzotto si 47 8| mezzogiorno all’orologio del palazzo, e la terra principiò a 48 8| che tra un po’ vieniva al palazzo con le lingue del Mago. 49 8| Mago s’avviò in verso il palazzo reale: ma quando fu al portone, 50 9| ripigliarmi e mi rimenerà al palazzo reale in Egitto.~ ~In nel 51 9| dientro la porta d’un gran palazzo e la faceva tutta luccicare 52 9| addove nel mezzo steva quel palazzo; lui ci va e picchia forte, 53 9| ricovero. Di chi è questo palazzo? C’è egli modo d’albergarci 54 9| sette gli arrispose: Il palazzo è la nostra abitazione, 55 9| questo accordo rientrano nel palazzo, e quando fu ora di cena 56 9| lassa padrone spotico del palazzo, e bada di guardarcelo bene 57 9| le ragazze alla porta del palazzo e quelle partirno; ma arrive 58 9| restato padrone spotico del palazzo, ugni giorno ’gli andeva 59 9| gironzolava a caso per il palazzo, quando, per su’ disgrazia, 60 9| lo porta addirittura al palazzo de’ sette signoroni mezzo 61 10| dirimpetto c’era un magnifico palazzo signorile. Domanda del padrone 62 10| Giovanni fece ritorno al palazzo e diede al Re la scatolina.~ ~ 63 10| si vedeva un bellissimo palazzo. Doppo un gran pezzo Antonio 64 10| Antonio arrivò a questo palazzo; picchia e gli apre una 65 10| scimmie in ugni logo del palazzo; sicché anco a letto in [ 66 10| bono di trovarsi in quel palazzo con tutte quelle bestie, 67 10| pigliale e ’n sulla porta del palazzo dàlle a chi sta a aspettarle.~ ~ 68 10| Scende e fora della porta del palazzo vede che c’è una magnifica 69 10| venti d’in sul tetto del palazzo. Antonio stiede agli ordini 70 11| Arrivato che fu il servitore al palazzo col vestito, il Re mandò 71 11| Ma come si nusce dal palazzo insenz’esser viste da’ servitori, 72 11| dua le donne sortirno dal palazzo, e diviato, presa una porta 73 11| addove in sulla scalinata del palazzo reale c’era il figliolo 74 11| e tant’era la folla nel palazzo reale, che quasimente nun 75 12| vienire a starvene nel mi’ palazzo?~ ~Arrisponde lei:~ ~– Ma 76 12| nemmanco un dito nel mi’ palazzo. Ma se ’nvece vo’ rimanete 77 12| lui la menò con seco nel palazzo e la mettiede in una cammera 78 12| arrivo il Re e smontò al palazzo della Regina del Portogallo, 79 12| lasciata Bell’-e-fatta al mi’ palazzo, dire’ quasi che ’gli è 80 12| mala pena il Re fu al su’ palazzo, subbito scese a far visita 81 12| arioso, [104] su in cima al palazzo.~ ~Arrispose lei:~ ~– Che! 82 13| la mattina fuggirno dal palazzo e s’avviorno fora di una 83 13| vecchina allegra in nel palazzo e camparla insino a fin 84 13| vecchina la condussan nel palazzo reale, e gli assegnorno 85 13| dunque, la steva lì nel palazzo reale, che nun gli mancava 86 14| affacciato alla finestra del su’ palazzo, e deccoti vieniva per la 87 14| passato ’l giardino c’è il palazzo della Fata, e la Fata quando 88 14| arrivolse addirittura al palazzo, e a terreno c’era la Fata 89 14| Corte questa mi’ sposa al palazzo reale. ’Gli è meglio che 90 14| la portassi con seco al palazzo: la fece salire però in 91 14| spalle, e la portorno al palazzo e la tienevano lì sempre 92 14| va’ via subbito dal mi’ palazzo, e che te nun sia ardita 93 15| Re, che la si presenti al palazzo domani, né digiuna né satolla, 94 15| via delle tu’ mattìe. Ma a palazzo tu ci devi andare, né digiuna 95 15| s’incammina in verso il palazzo reale.~ ~Arrivo che fu il 96 15| Arrivo che fu il fattore al palazzo reale, s’accosta a un cammerieri 97 15| ritorno dal tribunale al su’ palazzo, chiamò Grisèlda e gli disse:~ ~– 98 15| t’è più cara dientro al palazzo reale, ma fora! Ché qui 99 15| la padrona, che sortì dal palazzo e poi andiede fora della 100 15| nun è la su’ cammera del palazzo reale, sicché addimanda 101 15| cosa che più mi garbava nel palazzo? Siccome la cosa che più 102 15| leviamoci e torniamo al palazzo, e da qui ’nnanzi i’ ti 103 15| se n’andiedano diviato al palazzo reale, e la Regina deva 104 16| in fondo ci vede un gran palazzo tutto pieno di lumi. Il 105 16| pensò allora d’andare al palazzo per domandare in che logo 106 16| in una gran sala; ma il palazzo pareva proprio disabitato. 107 16| eran le maraviglie in quel palazzo, perché al mercante gli 108 16| servito di tutto punto nel mi’ palazzo, tu ha’ l’ardire anco di 109 16| la Bellindia e la menò al palazzo, addove trovorno ugni cosa 110 16| Rimasta solingola nel palazzo la Bellindia la cominciò 111 16| Infrattanto piglia in nel palazzo quel che più ti garba di 112 16| babbo la ricondusse al palazzo e ce la lassò al solito 113 16| mo’ arritornare presto al palazzo per rivedere il su’ Mago, 114 16| Quando la Bellindia arrivò al palazzo, né a desinare né a cena 115 17| Baroni e i Ministri al su’ palazzo, e quando lui gli ebbe alla 116 17| cavallo e salito che fu nel palazzo, subbito domanda quel che 117 17| si mosse la cavalcata dal palazzo regio, ed era propio un 118 18| ci posso menare al [174] palazzo del mi’ babbo. Bisogna che 119 18| quando Giannino rientrò nel palazzo, nacque un chiasso e una 120 18| lui saliva le scale del palazzo; e sul pianerottolo gli 121 18| la portorno ’n trionfo al palazzo, addove si feciano le nozze 122 19| subbito s’appresentò al palazzo e chiese l’udienza; e quando 123 19| ti tocca, torna pure al palazzo, ch’i’ son pronta a ricompensarti 124 19| Montagna; te trovera’ un palazzo e devi picchiare all’uscio: 125 19| lasserò sortire dal mi’ palazzo sano e salvo, perché te 126 19| presenzia del Mago, sortì dal palazzo e, scesa la Montagna del 127 19| Milano, i sua nel solito palazzo non ci stevan più; su’ padre ’ 128 19| abitasseno con seco in un gran palazzo che lui aveva fatto apparire 129 19| accosì il padrone spotico del palazzo e di tutto.~ ~Ora, siccome 130 19| maniera. Vienite stanotte al palazzo e vo’ l’ammazzerete a letto 131 19| bruzzolo sortì co’ cani dal palazzo e si scordò della su’ verga ’ 132 19| distrutto con lei. Addio palazzo, addio cavalli, addio tutto! 133 20| servitore fu ritorno al palazzo, in quel mentre che lui 134 20| 197] su’ sposa sola in nel palazzo; ma lui, prima di partire, 135 20| viva a piè della scala del palazzo con solo la faccia scoperta, 136 20| I’ farò comparire un bel palazzo tutt’ammannito per darci 137 20| lampaneggio subbito appare il palazzo, ma ricco con tanti lumi, 138 20| sicché quando arrivieniva al palazzo ’gli era tanto stracco, 139 20| viense per l’appunto al palazzo de’ su’ figlioli. Lui però 140 20| a desinar con lui al su’ palazzo reale, almanco tra una settimana. 141 20| Che vo’ andate, Menga, al palazzo, quando i giovanotti én 142 20| diviata se n’andette a quel palazzo ’n mezzo al bosco e picchiò 143 20| state sola in questo bel palazzo?~ ~– Che! i’ ho anco du’ 144 20| la veddano torba in nel palazzo, sicché il fratello più 145 20| per insino al portone del palazzo.~ ~Il Re poi scese giù a 146 22| Principi ce ne capitò uno al palazzo regio, che a volerne dir 147 22| ardire di presentarsi al palazzo; ma un giorno deccoti un 148 22| nimo s’è ardito d’andare al palazzo con codesta intenzione. 149 22| glieli custodissi, s’avviò al palazzo regio e chiedette udienza 150 22| ritrovò, scambio che in un palazzo da Re, io una casuccia dreto 151 22| quando lei arritornò al palazzo si sentette trattar male 152 22| partorisca qui dientro al palazzo.~ ~– Sarà tutto per su’ 153 22| accomidata in una cammera del palazzo regio, e quel che lei chiedeva 154 23| gran signore; poi cerca del palazzo del Re e gli chiede udienza.~ ~ 155 24| 224] presentano al su’ palazzo e subbito gli fecian passare 156 24| innanzi a girare per tutto il palazzo, pieno d’oro, di pietre 157 25| esser mi’ sposa!~ ~Arriva al palazzo, posa lo stioppo in un cantuccio 158 25| Pietro doppo se n’andiede al palazzo, perché ’gli era l’ora di 159 25| pure la parola, ma fora del palazzo e del Regno; qui nun ci 160 25| ntanto con meco al mi’ palazzo.~ ~Vanno dunque al palazzo, 161 25| palazzo.~ ~Vanno dunque al palazzo, e ci steva la Maga, moglie 162 25| gozzo.~ ~E difatti andati al palazzo tutt’addua subbito apersano 163 25| per i su’ versi.~ ~In nel palazzo gli eran rimasi il coco 164 25| gli era capitata insin nel palazzo la su’ prima moglie.~ ~– 165 25| svegliorno impauriti in nel palazzo e corsano a vedere in cammera 166 26| arrivo al primo ’ngresso del palazzo reale, riscontrò lì la prima 167 26| Sorte dunque Angiolino dal palazzo e si mette a girare per 168 27| pigliarvi e vi menerò al palazzo con meco, e accosì vo’ sarete 169 27| Arrivo che fu il Re al palazzo va sa dalla su’ mamma:~ ~– 170 27| la carrozza, la menò al palazzo e gli diede l’anello di 171 27| gora che passava a piè del Palazzo; doppo riviense in cammera 172 27| butti in nella gora del Palazzo reale.~ ~Questa gora finiva 173 27| Che volete voi? Un bel palazzo?~ ~– Sì sì, un bel palazzo, 174 27| palazzo?~ ~– Sì sì, un bel palazzo, e che nun ci manchi dientro 175 27| Comandi.~ ~– Comando un bel palazzo ’n questo logo, – arrispose 176 27| tratto deccoti apparisce un palazzo tutto splendente, che era 177 27| vorrà nentrare in questo palazzo. Fategli bon’accoglienza 178 27| al bosco quel bellissimo palazzo, addove gli erano alloggiati 179 27| bambini.~ ~Dice:~ ~– Oh! che palazzo è ma’ questo? Chi lo pol 180 27| lo menorno a visitare il palazzo e tutte le ricchezze e le 181 27| venghiate a desinare al mi’ palazzo. Intendo di rendervi la 182 27| sera il Re vienuto al su’ palazzo disse a su’ madre quel che 183 27| però assapere che in nel palazzo c’era riapparsa la vecchina 184 27| nuscirno fora e arrivorno al palazzo del Re.~ ~Subbito nentri 185 27| Subbito nentri in nel palazzo, il Re menò i bambini alla 186 27| per tutte le stanze del palazzo. Allora si che i bambini 187 28| ma che lui la rimeni al palazzo, se la Principessa rammenta 188 28| donna, e la ’nvitò al su’ palazzo per parlar meglio delle 189 28| Quando dunque questo Re fu al palazzo, lui corse da su’ madre 190 28| la menò via con seco al palazzo nel su’ Regno, e quando 191 29| Adelame in nel praticare il Palazzo vedde spesso l’Adelasia, 192 29| Antonio fu in sulla piazza del Palazzo reale, lì sì che sbergolava, 193 29| lo Stato e abita in quel palazzo.~ ~Dice Antonio:~ ~– Come? 194 29| Antonio:~ ~– Come? In quel palazzo con tutte quelle finestre 195 29| nella su’ città dinanzi al Palazzo reale.~ ~Il Coco del Re 196 29| inferma, che voleva vienire al Palazzo reale a presentare da sé 197 29| sapere che infrattanto al Palazzo reale gli eran iti a portar 198 29| arriva in sulla piazza del Palazzo reale, che appunto il Re 199 29| Adelame e l’Adelasia in nel Palazzo reale per una scala segreta 200 30| carrozza per menare la sposa al palazzo.~ ~La ragazza volse prima 201 30| coprirmi.~ ~Arrivi però al palazzo nun ci fu versi di tiener 202 30| aggraziate furno messe in un palazzo co’ tre canini e con obbligo 203 30| camberiere le rimenorno al su’ palazzo.~ ~Le du’ camberiere a male 204 30| assieme a su’ madre nel palazzo.~ ~La mattina la Corte tutta 205 31| Accosì Pipetta fu rimenato al palazzo, in dove il vecchino volse 206 32| comando di menarmela al palazzo, e vi manderò una carrozza 207 33| rallevorno con premuria, in nel palazzo degli spassi nun ne mancavano, 208 33| andar fora dal portone del palazzo, e a me mi tocca a rimanere 209 33| sarò qui [288] con voi nel palazzo. Ve lo ’mprumetto dicerto.~ ~ 210 33| finalmente si trovò a un palazzo ben alluminato e con il 211 33| fussano:~ ~– Oh! che sia un palazzo deserto?~ ~Va in verso un 212 33| egli questo? Che sia il palazzo degli ’ncanti? Basta! qui 213 33| mai qualche abitante del palazzo, e però la sera, insenza 214 33| 290] dibandono. No più palazzo, no più mangiare né bere, 215 33| una viottola e ’n fondo un palazzo; quello ’gli è il mi’ palazzo. 216 33| palazzo; quello ’gli è il mi’ palazzo. Se verrai a capo di nentrare 217 33| di gelsumini menava a un palazzo stupendo, addove la prima 218 33| braccia e lo mettiedano in nel palazzo:~ ~– Bravo! bravo! qui nun 219 36| alloggiorno dientro proprio al Palazzo reale, vestiva Sua Maestà 220 36| Stella fusse dilontanata dal palazzo e mandata dal fratello del 221 37| nun trovar pettini nel mi’ palazzo, e che nun ce ne sia da 222 37| freddo; ma quando arrivò al palazzo e il Principe s’accorgette 223 37| la lapida e arritornò al palazzo.~ ~Lei nun n’ebbe bisogno 224 38| legne, e s’accostò a un palazzo e ci vedde al balcone la 225 38| mastio fusse rallevato in nel palazzo, e badava a cercare se mai 226 38| ci volse arritornare al palazzo.~ ~Ma prima andiede al fosso 227 38| con seco, mi fabbrichi un palazzo con un giardino compagni 228 38| un giardino compagni al palazzo e al giardino reale e qui 229 38| finestra, lei vedde un bel palazzo novo e con il su’ giardino 230 38| e pareva [322] propio il Palazzo reale.~ ~Vienuta poi l’ora 231 38| sotto alle finestre del su’ palazzo un rivendugliolo di quegli 232 38| sbrattiamo della robba inutile il palazzo.~ ~Si messano tutt’addua 233 38| lo mandò subbito fora del palazzo e lui riviense poero pigionacolo 234 39| un po’ di carità. Era il palazzo d’un Re, ma tutto all’intorno 235 39| A male brighe in nel palazzo il Re chiama il su’ servitore, [ 236 39| dibandonata. Vieni dientro al mi’ palazzo; c’è la Regina mi’ mamma, 237 39| nissuna, e riviense al su’ palazzo [329] insenza nulla concludere.~ ~ 238 39| arrivarla.~ ~Dunque, se ’n nel palazzo nun c’era l’accordo, almanco 239 39| Domani i’ vo via anco io dal palazzo e mi serro in un convento, 240 39| scusa d’aitarla corse al palazzo, e attaccato un letigio 241 39| bisogna ritornare al mi’ palazzo, e la Regina mi’ madre la 242 39| su’ famiglia arritornò al palazzo, ma della su’ scoperta nun 243 40| ho io a fare? In nel mi’ palazzo di tappeti c’è pieno per 244 40| canocchiale e l’arrivolse in sul palazzo di su’ padre: tutto era 245 40| Poi lo smosse in verso il palazzo di quell’altro Re, e vede 246 40| lo menorno con seco a un palazzo maraviglioso, e con grande 247 40| e le maraviglie del mi’ palazzo! Meriteresti ch’i’ ti lassassi 248 41| porti qui serrato ’nsino al palazzo del Re? Vo’ potete accosì 249 41| anco l’Orco, e arrivo al palazzo, con la scusa che l’Orco 250 42| gli andiede con lui al Palazzo reale e fu messa a tiener 251 42| dall’impiccio nuscì dal palazzo e andette a serrarsi dientro 252 42| sbatacchiare tutti gli usci del palazzo come ismemoriati, e il fratello 253 44| core, i’ ti mando in un bel palazzo.~ ~Dice Giovannino:~ ~– 254 44| andare a dormire in un bel palazzo?~ ~Dice il fattore:~ ~– 255 44| Perché quello ’gli è un palazzo che ci si sente, e nimo 256 44| cena in nella cucina del palazzo, e a buio Giovannino lo 257 44| concredendoti morto: il palazzo e’ sarà del primo poero 258 44| stati la notte dientro ’l palazzo delle paure.~ ~Apran la 259 46| istupidito fu un maestoso palazzo di cristallo, contornato 260 46| assieme a Gugliermo dientro il palazzo, e anco lui nun si rammentò 261 46| di ritrovare in quel bel palazzo di cristallo que’ dua sperduti.~ ~ 262 46| in fondo un risplendente palazzo; d’attorno c’era una gran 263 46| propio sulla facciata del palazzo ci steva un quadro di belle 264 46| tempo Andreino bucò in nel palazzo, e ripì su per lo scalone 265 46| ch’i’ alberghi ’n questo palazzo delle delizie.~ ~Dunque 266 46| rimbarcarsi.~ ~Di rieto al palazzo ci vedde un amenissimo giardino 267 46| lassata da Andreino nel palazzo dell’Isola del Pianto doppo 268 46| Che ti successe ’n questo palazzo? C’è nulla di novo ’n questa 269 46| ncontrarlo in sul portone del palazzo: lui la prese a braccetto 270 47| e i’ vi menerò nel mi’ palazzo dalla Regina mi’ mamma, 271 47| fresco in sulla terrazza del palazzo, e subbito con un dito ritto 272 47| a aprire il portone del palazzo, addove stavano ad aspettarlo 273 47| dormono come chioppi in nel palazzo e nemmanco le cannonate 274 48| albergo nel su’ medesimo palazzo di quel Re.~ ~Con lo stare 275 48| spiaggia e poi arritornava al palazzo. Accosì gli rinuscì a Giuseppe 276 49| Caterina; ma arrivo dietro a un palazzo, siccome ’gli era stracco 277 49| si [413] fermò rieto al palazzo, poi addoppato a un pagliaio, 278 49| logo per riposarsi, o al palazzo, o al pagliaio o sotto ’ 279 50| arritorna a bociare sotto al palazzo della Marchese, e alla su’ 280 51| subbito nesce e corre al palazzo del Re.~ ~Quando il Re lo 281 51| mancia, riviense al su’ palazzo e subbito si presenta alla 282 51| e gli disse, che nel su’ palazzo una ragazza a quel mo’ nun 283 52| dovette fuggir via dal su’ Palazzo reale e da un Re lontano 284 52| notte buia nentrorno nel palazzo del Re su’ padre; e prima 285 52| quattro Peppe scende al Palazzo reale e salito a udienza 286 52| che loro rimanessano nel palazzo insenza mai pigliar moglie 287 55| locanda c’era un bel [452] palazzo smenso da principi, e un 288 55| disse:~ ~– Di chi è quel palazzo? Chi ci abita dientro?~ ~ 289 55| camberieri:~ ~– Gli è il palazzo d’un mercantone ricco sfondolato 290 55| di farla rientrare in nel palazzo del mercante.~ ~Il Re nun 291 55| strapazza s’i’ m’arristio al palazzo, perché sospetta ch’i’ gliel’ 292 55| ma vo’ avete a menarmi al palazzo del mercante, e si farà 293 55| assieme partirno e viensano al palazzo del mercante, e subbito 294 55| cenasseno e dormissano lì nel palazzo, e il Re lo messano in una 295 55| il Re si licenziorno dal palazzo del mercante, ebbano di 296 55| se vi rinusce menarmi al palazzo del mercante, vo’ n’averete 297 55| e nun si fermorno che al palazzo del mercante. Picchiano 298 55| cavalcavia che riuniva il palazzo del mercante a un palazzo 299 55| palazzo del mercante a un palazzo di fianco, e in trionfo 300 55| gli erano al portone del palazzo del mercante.~ ~Picchiano 301 55| accompagnò fin giù all’uscio del palazzo, e ’n sul mumento di separarsi, 302 55| rimettiede in strada verso il su’ Palazzo reale.~ ~La madre, che era 303 55| dare una festa da ballo nel palazzo; accosì mi proverò se rinusco 304 55| ammannire con gran lusso il palazzo, e che a su’ nome s’invitassi 305 55| che folla si presentò al palazzo la sera della festa da ballo: 306 55| forastieri riempirno il palazzo in un mumento, e c’era anco 307 55| assoluto alle guardie del palazzo, che ognuno potessi andarsene 308 56| mercante ci steva a confino il palazzo e il giardino reale, sicché ’ 309 56| del Re e arritornarsene al palazzo per farsi medicare, e la 310 56| settimane e in nella cantina del Palazzo reale mutavano ’l vino sicché 311 56| sentiva un pisciolìo sotto al palazzo e nun si sapeva raccapezzare 312 56| avere quell’arrosto del Palazzo reale. S’i’ nun posso assaggiarlo, 313 56| fecian salire le scale del palazzo e lo messano a letto.~ ~ 314 56| sera a buio ’gli andette al Palazzo reale ’n carrozza, e con 315 56| per ubbidienza viense al palazzo e la Regina gli disse:~ ~– ’ 316 57| si deve fabbricare un bel palazzo e godersela con le nostre 317 57| Si pole dire che nel palazzo reale da un anno all’altro 318 57| Dunque la sera si presenta al palazzo vestito con lusso e per 319 57| della festa da ballo in nel palazzo reale per istrolagare in 320 57| vostra di nentrare in nel palazzo del Re? Aresti a essere 321 57| pintano a calci fora del palazzo; sicché lui ’gli ebbe di 322 57| ricchi e si fabbrica ’l palazzo per istarci assieme tutta 323 57| con quell’altro sotto ’l palazzo del Re a sbergolare con 324 57| bociava per le stanze del palazzo e il Re e la Corte corsano 325 57| lo feci discacciare dal palazzo da’ mi’ servitori.~ ~– Ma 326 57| fecian fabbricare un bel palazzo pieno d’ugni comodo e d’ 327 58| Papa che subbito saliss’al palazzo, perché lui voleva che gli 328 58| montagna, e lì c’era ’l palazzo del Padre Cesere, che ci 329 58| Qui arrivo si presentò al palazzo, addove ricognosciuto, viense 330 59| tutt’i giorni lui portava al palazzo di gran salvaggina bona.~ ~ 331 59| espresso di portarlo al palazzo e con l’imbasciata, che 332 59| s’affaccia davanti un bel palazzo signorile, addove in sul 333 59| cognoscere il misterio di quel palazzo, gli fu ’impossibile cavarci 334 59| meglio arritornarsene al palazzo di quella Regina, addove, 335 59| tutti parevano mutoli nel palazzo.~ ~Dice la madre:~ ~– Tornaci 336 59| corse a gran carriera al palazzo del bosco, addove fo ricevuto 337 59| tratto disparì lei e il palazzo, e Fiordinando s’arritrovò 338 60| in gran pompa menata nel palazzo d’Anselmo.~ ~Ma Anselmo 339 60| nel vedere che lì c’era un palazzo tutto d’alabastro, con un 340 60| dice:~ ~– Di chi è questo palazzo?~ ~Fa il mostro:~ ~– ’Gli 341 60| Assieme dunque girorno il palazzo di fondo ’n vetta, e Anselmo 342 60| risolvé di guadagnarsi ’l palazzo anco a quel mo’, sicché 343 60| padrone spotico di questo palazzo e delle ricchezze che ci 344 60| n mezzo alla selva. Il palazzo ’gli era sparito. Gua’! 345 60| eran fuggite via assieme al palazzo ’ncantato.~ ~ ~ ~