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Novelle
1 1| gennaio, e’ ci fussi una gran fiera, e quel pover’omo 2 1| fiore dal gambo, nascette un gran fracasso e scaturirno valampole 3 1| persona viva, ma ci veddano un gran palazzo da signori illuminato 4 1| Orco si risvegliò con una gran scossa e si diede a bociare:~ ~– 5 1| incatenacciò la porta con gran premuria.~ ~In quel mentre 6 2| sposerei. La sarebbe una gran signora, sapete; perch’i’ 7 2| orci; e accosì, propio per gran miracolo del sommo Iddio, 8 2| assieme. E’ gli ebbe un gran giudizio il calzolaio! perché 9 3| di mancia. Figuratevi la gran passione di quello zappaterra!~ ~ 10 3| gli avea paura di qualche gran gastigo: ma la Caterina 11 3| in nella città ci fu una gran fiera; i contadini, che 12 4| più nella su’ pelle dal gran contento, e per ricompensa 13 4| nove, oh! la serebbe la gran bella cosa!~ ~Dice la Principessa:~ ~– 14 4| pranzo reale, e badava con gran premuria che del sale ci 15 4| vestirno tutte a un modo e con gran lusso, e poi si fecian menare 16 4| Infrattanto Giovanna steva con una gran paura addosso; e quando 17 4| Al Re gli viense una gran rabbia a quel discorso, 18 5| bellezza s’addimostrava pure di gran bontà, loro s’arrapinavano 19 5| saltavano a balziculi dal gran piacere dappertutta la stanza.~ ~ 20 5| gioie legate in oro e di gran valsente, e doppo vestita 21 5| deccoti che l’asino raglia di gran forza; e la Brutta girato 22 6| bella, e però ’gli aveva una gran nomea e tutti correvano 23 6| Ostessa che aspettava con gran bramosia il servitore, gongolò 24 6| Invece lei è viva, sta da gran signora in un palazzo d’ 25 6| i fiori, ’gli ordinò un gran mazzo e lo spargette sopra 26 6| che un pescio smenso, di gran costo, e bisognò che gli 27 6| col su’ compagno, e doppo gran fatica, stracchi, strafelati 28 6| ci steva posato anco un gran mazzo di chiavi; in un canto 29 6| con mobiglie e tappeti di gran lusso, e l’oro e te pietre 30 6| spalancava la bocca con de’ gran sbadigli, quasimente si 31 6| medesima si trovavano in gran ristio, nun sapendo come 32 6| faceva assapere che aveva gran voglia di cognoscerla in 33 7| parentato. Dunque, con gran segretezza il Re spedì delle 34 7| tovagliolino ubbidì con gran stupore del Re, che desinò 35 7| tavola del Re; e sona pure di gran forza.~ ~Che ti vo’ vedere? 36 7| oppuramente, nel soffitto da gran sbalzi che era [59] ubbligato 37 8| acchiappare un pescio di gran bellezza e grossezza, che 38 8| impaurì a bono, e gli parse un gran miracolo, sicché senza manco 39 8| sarà intravvienuta qualche gran disgrazia. Addio.~ ~E via 40 8| il Re, per rimedio di più gran male, s’era obbligato con 41 8| strabalzare, e di repente e con gran fracascio si spalanca una 42 8| sudicio e stralinco, ma di gran furbizia e cattiveria. Lui 43 8| Mago. Dunque nascette un gran battibecco; ma il ciabattino 44 8| Corte, per l’inganno della gran somiglianza, lo sbagliavano 45 8| città, che lo ricevette con gran festa, come un morto risuscitato, 46 8| Corte lo credettano, per la gran somiglianza, il primogenito.~ ~ 47 8| in perdizione? Decco il gran bene, e tu vo’ farmi morire 48 8| scellerato, gli nascette un gran rimorso nel core, si buttò 49 9| mare, deccoti che nasce una gran tempesta con contrasti di 50 9| meno Ferdinando, che a gran fatica col navicare si salvò 51 9| dall’albero e gli viense una gran curiosità di cognoscere, 52 9| sbacchiava dientro la porta d’un gran palazzo e la faceva tutta 53 9| accomido, [80] deccoti un gran fracasso; si spalanca d’ 54 10| de’ giorni, arriva a una gran città e si ferma a un albergo, 55 10| bellissimo palazzo. Doppo un gran pezzo Antonio arrivò a questo 56 10| e tutti partono con un gran séguito di scimmie, e doppo 57 11| che maniera scansare il gran peccato d’essere la moglie 58 11| ragazza pareva propio una gran zucca che camminava, e la 59 11| voleva che la commettess’un gran peccato. Bisognava che addiventassi 60 13| du’ donne arrivorno a una gran città e per istrada riscontrorno 61 14| mattina il Principe con un gran séguito di carrozze, di 62 15| ma presto, perch’i’ n’ho gran bisogno in nel mumento, 63 16| giardino e in fondo ci vede un gran palazzo tutto pieno di lumi. 64 16| le scale e entra in una gran sala; ma il palazzo pareva 65 16| vedde in fondo a un viale un gran capanno fatto di belle piante 66 16| Tutt’a un tratto si sente un gran fracasso, e comparisce un 67 16| lei mangiava, deccoti un gran fracasso, sicché la poera 68 16| babbo.~ ~Gli feciano una gran festa in sulle prime; ma 69 16| si fece lo sposalizio con gran feste; ma l’Assunta e la 70 17| Bella Giuditta per la su’ gran bellezza, e lei era però 71 17| barbara subbito gli prese con gran bramosìa, e corse ’n cucina, 72 17| tutto addolorato e con un gran odio nel core arritornato 73 17| possan descrivere i su’ gran patimenti.~ ~Lassamola però 74 17| quel momento si sentiede un gran rumore di cavalli, e capitò 75 17| bassa stirpe, [145] e ho una gran pena al core di cognoscere 76 17| una parte scommosso dalla gran passione, e da un’altra 77 17| più giovani, che voleva un gran bene al Principe e steva 78 17| Cavaglieri, che la guardavano con gran curiosità e bisbigliavano 79 17| quel mo’ disperato per la gran passione amorosa, delibberorno 80 17| e quando il messo, con gran treno reale, arrivò al Porto 81 17| su’ moglie gli voleva un gran bene, con lei nun ce la 82 17| viensano bruciate da quel gran foco, e il popolo bociava 83 17| pianta frondosa, e stiede in gran sospetto finché fu buio, 84 17| salvatica.~ ~Smarrita dalla gran paura la Maria ravvolse 85 17| una fattorìa del Re, con gran boschi fitti all’intorno, 86 17| finalmente lo veddan vienire di gran carriera, però insenza preda 87 17| cognoscenza del mondo e con una gran miseria addosso; e quando 88 17| nsenza panni addosso per la gran miseria.~ ~Dice il Principe:~ ~– 89 17| amara?~ ~Qui successe un gran miracolo, perché tutt’a 90 17| fianco; e lei ordinò un gran desinare a’ poveri di Parigi 91 17| Avete da sapere che a questo gran trionfo anco io mi trovavo 92 18| prezzemolo, gli prese una gran passione e principiò a berciare 93 18| biondi, ch’era propio una gran bellezza a vederla con quegli 94 18| spargano e nasce subbito una gran siepe addove cascano.~ ~ 95 18| si feciano le nozze con gran feste, giostre e desinari, 96 19| fiume, addove si vedeva una gran cascata d’acqua che picchiava 97 19| provarti a vedere ’l Mago. È un gran risico che te disfidi, e 98 19| staffieri e vestuari da gran signore.~ ~E di repente 99 19| abitasseno con seco in un gran palazzo che lui aveva fatto 100 19| animo cattivo, e fingeva un gran bene al su’ fratello, e 101 19| scoprire d’addove vieniva la gran ricchezza di Menichino, 102 19| splendenti e un traino da gran signore, e doppo lassato 103 19| la Principessa e co’ più gran Baroni del Regno, chi sieduto 104 19| e siccome principiava un gran brusio per la sala, il Re 105 19| tutti d’avere a ridosso di gran disgrazie. La mi’ figliola 106 20| era una volta un Re d’una gran città, che ugni mattina 107 20| sturborno, perché avevano una gran [196] paura per via del 108 20| le terre istramortito dal gran dolore; ma rivienuto in 109 20| lo rodeva ugni sempre una gran passione. Poer’omo! Lui 110 20| n punto nasceranno de’ gran rumori e comparirà una scala 111 21| pelo pelo.~ ~E deccoti una gran radunata di popolo a quello 112 22| la brutta novità diede in gran pianti e rimbrontolava [ 113 22| finalmente il Re, abbeneché con gran dolore, volse che la su’ 114 22| Angiolina finì col volergli un gran bene al su’ marito, perché 115 22| iscambio gli addimostrava un gran bene, e anzi la consolava 116 22| giorno del parto, e con gran dolori l’Angiolina stiantò 117 22| tutti i Re del mondo per un gran desinare, e c’era assieme 118 23| piglia a nolo de’ vestuari da gran signore; poi cerca del palazzo 119 23| sa lei che quella è una gran rarità? A che pol esser 120 23| In nella Corte ci fu gran contentezza, e la Regina 121 25| qui nun si pole insenza gran ristii, perché il paese 122 25| gelosa birbona! Fu propio un gran tradimento il suo.~ ~A quel 123 26| ritrovare la Carolina, e feciano gran baldoria e festa, e un bellissimo 124 27| sviense e gli nentrò una gran [241] febbre addosso, sicché 125 27| che avevano la cera del gran signore dipinta sul viso; 126 27| scatolina che quando vi si dà un gran dispiacere.~ ~Accosì i bambini 127 27| la scatolina, che un più gran dispiacere di questo nun 128 27| mettessan foco, e a quel gran calore e fumo la vecchia 129 28| faceva tuppete tappete dalla gran passione:~ ~– ’Nvitala a 130 28| fece le viste d’aprirla con gran premuria, e quando l’ebbe 131 29| robba, e ce n’averei una gran quantità da vendere e da 132 29| lei chi è? Dev’essere un gran signore.~ ~Arrisponde il 133 30| salvaggina; ci aveva lui una gran passione a questo mestieri; 134 30| robba del corredo, e con gran premuria badava di nun lassare 135 30| persone con garbo: propio un gran piacere a carezzarlo!~ ~ 136 30| la Corte tutta steva con gran sfarzo preparata in sala 137 31| bugiardo: la bugia ’gli è un gran defetto e si finisce sempre 138 31| segno sempre di no.~ ~– Gran bugiardo! – scramò il vecchino: – 139 31| il sole, nentrorno in una gran città. In nel discorrire 140 31| perché Pipetta ’gli aveva una gran voglia di licciare con tutte 141 31| nel bosco addove c’era una gran pietra liscia a somiglianza 142 31| mondo a girare in ficura di gran signore; giochi, divertimenti, 143 31| vecchino apparisce vestito da gran signore; ferma le guardie 144 31| giovanotto i’ gli voglio un gran bene, e però glielo arracomando 145 32| morì la moglie giovane, gran disgrazia! gli era rimasa 146 32| occhi addove si partiva un gran chiarore, vedde questa ragazza 147 32| acciaccinato per ammannire un gran desinare, perché a Corte 148 33| aspettavano il parto con gran bramosia, secondo il costume 149 33| poeri genitori sentirno un gran dolore, e si sforzorno di 150 33| e di repente nasce una gran burrasca, che l’acqua cascava 151 33| questo nun mi succedeva. Che gran bue i’ sono stato! Essere 152 33| voi?~ ~Dice lui:~ ~– Una gran disgrazia m’è successo. 153 33| giovanotto, spinto dalla gran passione, si fece [291] 154 34| domani, ci aveva fatto un gran debito, un debito di trecento 155 34| Infrattanto il padrone per una gran festa volse fare un invito 156 35| mamma sbatteva i denti dal gran freddo che lei aveva. Lo 157 35| cascassi morto per le terre dal gran dispiacere; dapprima rimanette 158 36| e se lo mangiò tutto con gran rabbia, e scramava:~ ~– 159 37| pochi anni s’era fatta una gran bella ragazza, e lei la 160 37| subbito giù.~ ~L’accolsano con gran cortesia e festa, lo feciano 161 37| il bon viso gli ènno una gran cosa. Quando una ragazza 162 38| anni, regnava ne’ paesi una gran carestia, e la gente nun 163 38| Voglio diventare un gran signore, con di be’ vestiti, 164 38| raccapezzarsi chi fusse quel gran signore e di che paese del 165 39| doppo la battezzorno con gran trionfo e baldorie, e la 166 39| vedere tra gli alberi un gran fabbricato, e [327] andette 167 39| all’intorno serrato da un gran muraglione alto e insenza 168 39| che l’Uliva gli parse una gran bellezza: pensò anco d’urlare 169 39| lui voleva lassarla con gran raccomandazioni in custodia 170 39| quando seppe che l’Uliva con gran trionfo aveva parturito 171 39| stiede zitta, e soltanto con gran premuria lo menò in cammera, 172 40| male o d’avere almanco di gran dispiaceri.~ ~Ma il Principe 173 41| giorno che arrivò in una gran città, vedde certe stalle 174 41| campamento sarebbe per me una gran sorte.~ ~Al capo-stallieri 175 41| dell’Orco e il Re n’ebbe gran contentezza; ma a’ servitori 176 41| dimolti quattrini, e fecian gran trionfo e allegrezza a dispetto 177 42| lontano.~ ~Abbeneché con gran dolore il babbo, quand’ebban 178 42| del mi’ delitto, per quel gran peccato della mamma ch’i’ 179 42| lei arrispose, – i’ ho un gran delitto addosso. La matrigna 180 42| comincia una canizza e un gran rumore per la macchia, sicché 181 42| più grande gli voleva un gran bene alla Rosina, più che 182 42| gli conviense fingere una gran contentezza per questo sposalizio; 183 42| la città e il Regno dal gran dispiacere s’èn’ vestiti 184 42| le terre svienuto dalla gran pena e ci volse del bono 185 42| sicché dunque il Re dalla gran passione nun volse più ritornarsene 186 42| false.~ ~Doppo, il Re con gran treno e grandi allegrie 187 42| guardie, e ammucchiata una gran, catasta di stipa ’n sulla 188 42| fratello del Re gli ebban di gran regali, e al popolo fu dato 189 43| Tovagliolo, apparecchia da gran signore.~ ~Insomma quella 190 43| bambino con la su’ mamma in gran trionfo e allegria~ ~ ~ ~ 191 44| e doppo aver fatto una gran buca, trovò tre pentole 192 44| scendere per le scale, e con gran fatica portò le tre pentole 193 44| bottega di legnaioli in una gran città.~ ~I legnaioli gli 194 45| discosto ci facevano una gran fiera, lui pigliò con seco 195 45| qualche ora si riscoté con un gran dolo di corpo, e ’n camicia 196 45| di catti di nescire con gran fatica dal bottino, saltare 197 45| ma Paolino ’gli aveva una gran paura che i ladri lo lassassino 198 45| poi urlando tutti per la gran paura scapporno, che pareva 199 46| Massimiliano steva accosì in gran dolore per aver perso Gugliermo 200 46| nella Corte stiedano in gran dolore per dimolto tempo: 201 46| lato.~ ~Dunque Andreino con gran fatica e gran ristio ripì 202 46| Andreino con gran fatica e gran ristio ripì su quell’alta 203 46| palazzo; d’attorno c’era una gran quantità di fabbriche e 204 46| rivienirsene a galla, e con su’ gran maraviglia s’accorgette 205 46| Spagna, ha dormito con suo gran contento in questo letto 206 46| in nel leticare e per la gran rabbia della birbonata lui 207 46| soldati, e gli fece di gran feste per aver uto più giudizio 208 46| E ’n quel mentre dalla gran tenerezza cascò giù svienuta: 209 47| giovanotto, ben vestito com’un gran signore, e si mettiede a 210 47| morta dalle fatiche e dal gran piagnere, la Tieresa s’addormì 211 47| lo piglia ’n braccio con gran fatica e lo porta ’n sul 212 47| dirla stietta, lui aveva una gran paura; ma finalmente tirato 213 47| esser la su’ sposa per il gran coraggio di rinsanichirlo 214 47| di più lui si travestì da gran signore, e un bel giorno 215 47| di catene e di pietre di gran prezzo, e dientro alla colonna 216 48| quando di repente nascé una gran burrasca; il bastimento 217 48| alla tomba, che era una gran caverna sotterranea serrata 218 48| furno loro accolti con gran bontà, e per comandamento 219 48| a pigione.~ ~Lì aprì una gran bottega d’orefice e gioiellieri, 220 48| ricognobbano, s’abbracciorno e gran trionfi da nun si dire; 221 49| della prigione la tieneva in gran pensieri. Che fa? Piglia 222 49| tuttaddua dimolto male, con gran disubbidienza, e ch’i’ l’ 223 49| nun capiva più ’n sé dal gran contento, e ’nsenza accorgersene, 224 49| prendette a Tognarone una gran rabbia! Pareva ammattito. ’ 225 50| abbeneché i’ n’ho un gran desìo del diamante.~ ~– 226 50| ritrova?~ ~– Te sie’ una gran tentatora, – scrama la Marchese, – 227 50| che siano ’nvitati i più gran signori del Regno per più 228 50| nteresso.~ ~Nascette una gran discussione e la Marchese 229 51| una Regina che avevano una gran brama che gli nascessi una 230 51| Caterina sperse il cervello dal gran dolore e se ne fuggitte 231 52| figlioli avean tutti una gran smania di pigliare moglie. 232 52| albergo principale di una gran città.~ ~L’albergatore pure 233 52| tempo addietro viense un gran signore con dimolti quattrini, 234 52| Dice uno:~ ~– ’Gli è il più gran birbone del mondo. Da signore, 235 52| e da’ servitori, co’ un gran spintone buttorno il povero 236 52| sponde un bel pezzo con gran dolore della sposa, che 237 52| camminare a piedi, e, con gran fatica per lo strapazzo 238 53| rimané in nel sentire un gran scampanio nun essendo festa 239 54| nascette a un tratto una gran burrasca di pioggia, di 240 54| fermorno, e avevano addosso de’ gran fagotti e sacchi pienati 241 54| che ’n tutta la notte dal gran pensieri nun aveva chiuso 242 54| finì con isvesciare in gran segretezza all’Agata quel 243 54| badava a mettere assieme di gran fagotti di munete, vestuari, 244 54| la sera, fu presa da una gran disperazione e corse piagnendo 245 55| Oh! perbacco, i’ ho una gran volontà di cognoscerle e 246 55| del mercante, ebbano di gran regali, e presto furno a 247 55| Ministri d’ammannire con gran lusso il palazzo, e che 248 56| sono bono: ma io ho anco un gran desio che lei mi meni a 249 56| steva più alle mosse dalla gran bramosia di beverne qualche 250 56| figliolo del Re, per una gran festa, volse dare un desinare 251 56| è arrivo di fora via un gran medico bravo, che nun c’ 252 56| collo della fantoccia un gran colpo e gli mozza la testa, 253 56| avessi viva ti vorre’ un gran bene.~ ~ ~ ~A’ su’ lamenti 254 57| dimolti giorni arrivò a una gran città, che ci comandava 255 57| ugni sera c’era sempre un gran concorso di signori e signore 256 57| d’andove gli nasce questa gran ricchezza?~ ~Arrisponde 257 57| trovava; e siccome ’gli era un gran caldo, si levò ’l ferraiolo 258 57| dappertutto che lui era un gran medico bravo a levare porri, 259 57| ultimo la Principessa co’ un gran sospiro disse:~ ~– E’ viense 260 58| bel giovanotto vestito da gran signore che gli disse:~ ~– 261 58| le du’ mela le mangiò con gran gusto, e il simile fece 262 58| Imperatore gli prese una gran smania di dibandonare Roma 263 58| lo stiede a sentire con gran premuria; ma da ultimo gli 264 58| struito, tutti gli volevano un gran bene; soltanto gli dispiaceva 265 58| ricognosciuto, viense accolto con gran feste, e quando morì su’ 266 59| lui portava al palazzo di gran salvaggina bona.~ ~E’ successe 267 59| sellato il cavallo corse a gran carriera al palazzo del 268 59| riposato dal viaggio, con gran premuria si diede a rinfrustare 269 59| ugni parte del mondo, con gran traini e servitori, e con 270 59| arrovesciò tramortita dal gran contento sulla poltrona.~ ~ 271 60| da meno di lei tieneva un gran treno signorile, faceva 272 60| sposalizio e l’Argia viense in gran pompa menata nel palazzo 273 60| disubbidire al Papa insenza un gran gastigo, e da un altro canto 274 60| sorta, perle e diamanti di gran valsuta. Petronio a quella 275 60| è suo. Lei acquista una gran fortuna con poca spesa.~ ~ 276 60| diacere a ciel sereno sopra un gran monte di corna ’n mezzo