Novelle

  1      1|         rosa.~ ~Quel pover’uomo, il giorno doppo, quando fu a male
  2      1|              Ma ’gli accadde che un giorno il Mostro chiamò la Zelinda
  3      1|            avere viaggiato tutto un giorno così a caso, in sull’abbuiare
  4      2|               Ora ’gli accadette un giorno che quando il calzolaio
  5      2|      passarci le su’ ore.~ ~Dice un giorno il signore:~ ~– Sapete,
  6      2| consentimento.~ ~Arrivato che fu il giorno delle nozze, eccoti, viene
  7      2|     stracchi.~ ~Doppo del tempo, un giorno ’gli apparisce in nella
  8      2|             amichi e i regali, e il giorno del battesimo i’ sarò pronto
  9      3|            su’ sola ricchezza.~ ~Un giorno, zappa zappa,  col ferro
 10      3|             gnudavestita, né di giorno né di notte, né a piedi
 11      3|       secondo la su’ volontà. Nè di giorno né di notte, perché a mala
 12      3|             pareva un mantrice.~ ~A giorno il Re si sveglia, e gli
 13      4|            ma tutto fu invano.~ ~Un giorno il Re in nel discorrere
 14      4|          una città; e però disse un giorno alla Principessa:~ ~– E
 15      4|       mentre ’gli accadette, che un giorno nell’assettare la cammera
 16      4|         sapere che in quel medesimo giorno il Re della città tieneva
 17      4|            vino.~ ~Quando viense il giorno del convito, la Principessa,
 18      4|            esser malata per qualche giorno e doppo si rappattumò col
 19      5|          strapazzi, pareva che ugni giorno la bellezza gli s’accrescessi ’
 20      5|            sempre più bella da quel giorno che era stata a visitare
 21      5|             sciaurate birbone.~ ~Il giorno dello sposalizio la Caterina
 22      6|             dunque d’ubbidire, e il giorno doppo ’gli andette in cammera
 23      6|  comandamenti.~ ~’Gli accadé che un giorno, lei standosene in sulla
 24      6|         disperazione. Che ti fa? Un giorno piglia in su’ compagnia
 25      6|           la su’ mamma, e a lei dal giorno che il Re ’gli era sortito
 26      6|            dell’Ostessa; e fatto il giorno doppo raunare il Consiglio,
 27      7|            badare alle pecore.~ ~Un giorno un agnello del branco cascò
 28      7|             che nel mi’ letto. Ma è giorno. I’ devo andarmene a giostroni
 29      7|         carcerieri infrattanto ugni giorno trovava il pan nero e l’
 30      7|           toccarla, e quando viense giorno il Re diede ordine di rimetterlo
 31      7|           addio.~ ~Quando viense il giorno e il Re seppe ugni cosa
 32      8|             dimolto tempo.~ ~Un bel giorno il pescatore con le su’
 33      8|             un pezzo.~ ~Deccoti, il giorno doppo il pescatore ritorna
 34      8|             sorte un corpo umano al giorno; e che in quella medesima
 35      8|             aveva visto che in quel giorno c’eran ducorpi da farne
 36      8|               Quando fa a mala pena giorno il giovane si levò, aperse
 37      8|          dientro e  aspettarci il giorno.~ ~La grotta era piena di
 38      8|            che lui fu partito, ugni giorno guardavano la boccetta dell’
 39      8|           mai la s’inturbassi, e un giorno, pur troppo! l’acqua la
 40      9|           quel modo solingolo.~ ~Un giorno che ti fa? Chiama i Ministri
 41      9|         sulla sera del quarantesimo giorno dice il ragazzo:~ ~– Domani
 42      9|         secche in uno stanzino.~ ~A giorno, doppo che tutti eran levati
 43      9|             Vienuto il quarantesimo giorno, doppo culizione, disse
 44      9|           spotico del palazzo, ugni giorno ’gli andeva a visitarne
 45      9|             mattina del centunesimo giorno lo chiappò la tentazione
 46     10|           gli arrispose di sì, e il giorno doppo Giovanni andette a
 47     10|            giorni di Giovanni.~ ~Un giorno deccoti si ritrova in un
 48     10|            dice la voce. – Domani a giorno tu troverai sul cassettone
 49     10|           ci sposeremo.~ ~Quando fu giorno Antonio si levò, e figuratevi
 50     11|            su i diciassettanni, un giorno rifrucolando per un vecchio
 51     11|             lo trovassi.~ ~Bensì un giorno, dopo se’ mesi di viaggio
 52     11|           le donne arrivorno un bel giorno a una città, addove in sulla
 53     11|          fatti sua.~ ~Doppo qualche giorno disse il figliolo del Re
 54     12|            addormì addirittura.~ ~A giorno deccoti per il bosco una
 55     12|          dunque sapere, che in quel giorno appunto il Re con una comitiva
 56     12|           intessere il nastro.~ ~Un giorno deccoti che passano di sotto
 57     12|       quattro o cinque mesi dopo il giorno degli strolaghi.~ ~Ora bisogna
 58     12|           ci sottometta.~ ~[100] Il giorno doppo dunque tutti gli erano
 59     12|            vestirsi da sposa per il giorno doppo, e che operassi secondo
 60     12|         Doppo tre o quattro mesi un giorno al Re gli parse che Bell’-
 61     13|            aveva tre figliole.~ ~Un giorno le chiamò tutt’assieme e
 62     13|         lesta com’un frullino.~ ~Un giorno le dudonne arrivorno a
 63     13|            andeva spesse volte ugni giorno a parlargli, perché ci si
 64     13|      soprannome d’Occhi-Marci.~ ~Un giorno la Regina gli disse:~ ~–
 65     13|        regni vicini e lontani.~ ~Il giorno del banchetto delle nozze
 66     14|           duro; ma gli accadette un giorno che questo giovanotto era
 67     14|          abbadò dimolto; ma da quel giorno nun stiede più con la pace
 68     14|    custodita la ragazza per qualche giorno, e il Principe se n’andiede
 69     15|           dunque il Re disse un bel giorno alla Regina:~ ~– S’ha da
 70     15|            l’avevo ditto che un bel giorno tu averesti dovuto arritornare
 71     15|     arrisponde lei: – ma nun è anco giorno. Dorma, dorma.~ ~Il Re si
 72     16|         alle faccende di casa.~ ~Un giorno il mercante arriva a casa
 73     16|            una pianta di rose.~ ~Il giorno doppo il mercante andiede
 74     16|       anello, e arrivato il settimo giorno tanto piagnette e pregò,
 75     16|      dimolto intorbidata; sicché il giorno doppo, la mattina, volse
 76     16|             sta che la Bellindia il giorno doppo si ritrovò a casa
 77     17|             Giuditta.~ ~La Maria un giorno curiosa di cognoscere, perché
 78     17|         garba, domani a mala pena è giorno, tu poteresti andartene
 79     17|             parti. Chi sa? Forse un giorno la mamma si potrà pentite
 80     17|           loppo.~ ~A male brighe fu giorno deccoti i lavoranti per
 81     17|          figliolo del Re, perché un giorno, che dalla passione nun
 82     17|             figliolo unico e che un giorno pol esser anco nostro soprano,
 83     17|             di niente.~ ~Difatto al giorno fissato tutto era pronto
 84     17|             medesima.~ ~Vienuto poi giorno chiaro e fatto un po’ di
 85     17|             160] Resti accosì, quel giorno lo finirno in spasseggiate
 86     17|      concludere lo sposalizio; e un giorno che lui per i su’ interessi
 87     17|             mpiegato paga doppia il giorno della coronazione.~ ~Avete
 88     18|             ire a bene.~ ~Viense il giorno del parto e la donna parturì
 89     18|            la tirava ’n vetta.~ ~Un giorno la Catèra dice:~ ~– Pettinami,
 90     18|     poterebbano abbisognare qualche giorno, perché a soffiarci nel
 91     18|         assieme anco la notte.~ ~Il giorno doppo eccoti la Catèra:~ ~–
 92     19|           camminare sempre tutto il giorno, e finalmente stracco e
 93     19|            a poero come prima.~ ~Un giorno dunque che Menichino se
 94     19|           Deccoti finalmente che il giorno della giostra viense, e
 95     19|        sappiate che anco il secondo giorno della giostra ’gli accadé
 96     19|          lui si presentava il terzo giorno l’arrestassino con le bone
 97     19|           bocca.~ ~E difatto un bel giorno Menichino disse che andeva
 98     19|           passo tanto tempo da quel giorno, che vo’ mi compatirete
 99     20|             Re, i’ fare’ pane in un giorno solo quanto ne mangia la
100     20|         Eremita.~ ~Quest’Eremita un giorno spasseggiava per la su’
101     20|         nusciva, si pole dire, ugni giorno la mattina [199] presto
102     20|           idea di aspettar lassù il giorno. Ma in nell’assettarsi per
103     20|             Alla mattina, quando fa giorno, il Re s’alzò da letto per
104     21|             ugni cosa assieme.~ ~Un giorno Manfane e Tanfane, che volevano
105     21|             spuntava, e al lume del giorno loro ritrovorno la strada
106     21|       essere come quello dell’altro giorno. Ate anco cresciuto la chiesta!
107     21|          del miele sopraffino, e il giorno doppo a bruzzolo via! in
108     22|        marito, e però invitava ugni giorno i giovani Principi de’ paesi
109     22|       presentarsi al palazzo; ma un giorno deccoti un Magnano forastiero,
110     22|                Viense finalmente il giorno delle nozze e le feciano
111     22|          dunque il Magnano disse un giorno all’Angiolina:~ ~– Sai,
112     22|                Finalmente viense il giorno del parto, e con gran dolori
113     23|            e che si sperdessi.~ ~Un giorno questi dufratelli dovevano
114     23|       perché comincia a spuntarel giorno.~ ~Quando le dudonne furno
115     23|           reale dell’Ungheria, e un giorno che steva sieduto in un
116     23|          quasimente di stucco, e il giorno doppo arritornò al solito
117     23|         nulla.~ ~Ci viense il terzo giorno Nun-ti-Fidare nel viale,
118     24|   dappertutto de’ malcontenti.~ ~Un giorno questi duviaggiatori sentiedan
119     25|            lui nun la trovava.~ ~Un giorno che Pietro rivieniva da
120     25|            paura e dal correre.~ ~A giorno poi, che spuntava il sole,
121     25|      dimolti mesi, il Mago disse un giorno a Pietro:~ ~– Sai, Pietro,
122     25|            com’a su’ figliolo, e un giorno gli disse:~ ~– Senti, nescire
123     25|          belle munete; e siccome il giorno doppo la tempesta ’gli accadette
124     25|           fu diverso tempo, dice un giorno Pietro alla su’ moglie,
125     25|             del Governatore, che il giorno doppo menata in piazza tramezzo
126     26|           che le notti, ma tutto ’l giorno.~ ~Quegli altri dufratelli
127     26|             passava per di .~ ~Un giorno che nun avevan più nulla
128     26|          premiato di cinque lire al giorno Angiolino e la su’ moglie,
129     27|           andeva accosì a spasso un giorno fora della città e capitò
130     27|              I’ tornerò fra qualche giorno a pigliarvi e vi menerò
131     27|      comparisce la vecchia:~ ~– Bon giorno, bambini. Siete vocontenti?
132     27|     arrispose la madre.~ ~Al quarto giorno il Re arritornò a far visita
133     27|             su’ figlioli; e da quel giorno.~ ~ ~ ~Se ne stettano e
134     28|          quella rossa, guerra.~ ~Un giorno le ragazze rientrano dientro
135     28|         sono avvezza a lavarmi ugni giorno, e ora ’gli è un pezzo che
136     28|        ambasciata, e infrattanto il giorno doppo in sul mezzodì il
137     29|       rinusciva farla pulita; ma un giorno che si trovorno assieme
138     29|        avuta ’n mano la lettera, il giorno doppo la diede ’n piazza
139     29|         cammina cammina, viensano a giorno alla spiaggia del mare.~ ~
140     29|            capanna, e quando poi fu giorno, Adelame e l’Adelasia dovettano
141     29|        mandava anco solo.~ ~Dice un giorno Germano:~ ~– Babbo, perché
142     29|         vendere nel paesuccio.~ ~Un giorno Germano col ciuco carico
143     29|             s’era annoiato , e un giorno disse al Re:~ ~– Senta,
144     29|            e quando fu Maggiore, un giorno il Re lo fa chiamare e gli
145     30|       inutile, sicché finalmente un giorno sgomenta per il su’ unico
146     30|            con l’arco della stiena, giorno e notte, un punto ugni minuto,
147     30|         alla mezzanotte dell’ultimo giorno fissato dal Re.~ ~Dice~ ~–
148     32|           gli è rinusco ’n tutto ’l giorno badare alle vacche, segargli
149     32|             stoppa.~ ~Doppo qualche giorno che l’Assunta nun si poteva
150     32|           vedeva di notte quanto di giorno; e lei arraccontò tutto
151     32|             meno.~ ~Dunque un [285] giorno il coco era tutto acciaccinato
152     33|    sospirando, sicché il ragazzo un giorno gli domandò:~ ~– Melo dite,
153     33|             un giovanotto fatto, un giorno ’gli andiede a trovare i
154     33|        libertà, sicché gli disse un giorno:~ ~– Senti, i’ vorestar
155     33|             e steva con lei notte e giorno, e il tempo gli passava
156     34|           con il fattore andette il giorno doppo a casa del su’ contadino
157     34|           per quelle campagne, e un giorno fece capo alla villa di
158     34|       ricavarci un onore smenso. Al giorno fissato la gente pianava
159     34|         pesti, e urli che pareva il giorno del giudizio; il padrone
160     35|          rovescia le su’ cose.~ ~Un giorno il Mattarugiolo va dal Savio;
161     35|             Ma domani a male brighe giorno tu l’arai il tu’ avere!
162     36|             divertiva a ruzzare; un giorno che giocavano a nocino lui
163     36|           era un destino. Sicché un giorno disse il Re a Fiorindo:~ ~–
164     37|     accomidò su una sieda e da quel giorno si mettiede a aducare per
165     37|          qualche disgrazia.~ ~Ma il giorno che viense il figliolo del
166     37|    malinconico; sicché gli disse un giorno:~ ~– Mandala via quella
167     37|         dovessi andar via come quel giorno, che te ne scorderesti di
168     37|      acclamò come Regina; e da quel giorno la sposa e il figliolo del
169     38|        chiamavano Gianni.~ ~Dice un giorno la su’ mamma a Gianni:~ ~–
170     38|             Ora, e’ successe che un giorno Gianni ’gli era dientro
171     38|        Regno un bando:~ ~– Che a un giorno fissato s’adunassino in
172     38|              disaudito.~ ~Dunque il giorno dell’adunanza ci viense
173     38|             mo’, poero grullo!~ ~Un giorno dunque che Gianni era fora,
174     39|          inutile, perché l’Ebreo un giorno e’ la trovò l’Uliva in sull’
175     39|             finalmente gli disse un giorno:~ ~– Senta, mamma, gli è
176     39|            Uliva di scrivergli ugni giorno per il corrieri, perché
177     39|           corrieri, perché lui ugni giorno gradiva di sapere le su’
178     39|            fissato il currieri ugni giorno con una lettera dell’Uliva
179     39|          sapendo come divagarsi, un giorno prendette lo stioppo per
180     40|            e’ si fa cento miglia al giorno.~ ~A questa nova scrama
181     40|             tieneva compagnia.~ ~Il giorno lo passava il Principe framezzo
182     41|      conviense cercar di pane.~ ~Un giorno che arrivò in una gran città,
183     41|            ci rinusco.~ ~Dunque, un giorno che questo servitore dovette
184     41|             scappò addirittura.~ ~A giorno all’Orco gli parse d’aver
185     41|         Orco.~ ~E Orlandino:~ ~– Un giorno dell’anno, ma nun so quando, –
186     41|        torni?~ ~E Orlandino:~ ~– Un giorno dell’anno, ma nun so quando, –
187     41|               E quell’altro:~ ~– Un giorno dell’anno, ma nun so quando, –
188     41|          Risponde Orlandino:~ ~– Un giorno dell’anno, ma nun so quando, –
189     42|             queste bambine lui ugni giorno le mandava a scola per imparar
190     42|             discorsi, finalmente un giorno scramò:~ ~– Oh! finiamola.
191     42|        andate su’ ’n cambera e ugni giorno pisciateci addove penzolano
192     42|            351] bambina svegliata a giorno e con una fame da lupi,
193     42|            poi ritrovar la strada a giorno, come difatto successe,
194     42|        meglio e te sia perdonata un giorno o l’altro da chi pole. Intanto
195     42|        ragionar con seco; quando un giorno a levata di sole comincia
196     42|        nonna mi viene a vedere ugni giorno.~ ~Dice il Re:~ ~– Che nun
197     42|       subbito la sparì.~ ~Dunque il giorno dopo riviense il Re per
198     42|           da dire, ma quando un bel giorno la Rosina partorì dumaschi,
199     42|            pena e dalla fame; ma un giorno deccoti comincia a tirare
200     42|           di quelle lavandaie.~ ~Un giorno domanda la Rosina:~ ~– Che
201     42|       perbene le ducreature, e il giorno dell’udienza fece che loro
202     43|       cognato un fattore.~ ~Dice un giorno al su’ bambino:~ ~– Va’
203     43|       ricognoscenzia.~ ~Difatto nel giorno fissato i parenti viensano
204     43|          della donna; ma sona mezzo giorno, sona il tocco, ci mancava
205     44|          mondo in cerca di pane. Un giorno si fermò a una fattoria
206     44|          pentola di quattrini, e un giorno capitò a una bottega di
207     45|        della sepoltura, che già era giorno quasimente, da un orefice
208     46|           Andreino; e quando poi fu giorno chiaro e che Andreino ’gli
209     46|           delle domande:~ ~– In che giorno ci vienisti qui la prima
210     47|          più piccola Caterina.~ ~Un giorno che loro stavano ’n sulla
211     47|         nome è Tonino.~ ~Dunque, il giorno doppo, comparisce [387]
212     47|            è da dormire; sveglia di giorno e sveglia di notte e sempre
213     47|             straforo in nell’ore di giorno che aveva un po’ di riposo.~ ~
214     47|            a ugni ora di notte e di giorno.~ ~Una sera che la Caterina
215     47|          doppo camminato tutto quel giorno, a sera il vecchio arrivò
216     47|           da gran signore, e un bel giorno che spasseggiava per la
217     48|             contento, sicché un bel giorno che il figliolo gli disse,
218     48|              ripensò che già faceva giorno, e che nun era prudente ’
219     48|      trovargli tutti vivi: lui, dal giorno che era partito da Turino
220     48|           c’ènno sempre, perché dal giorno che lui partì la su’ cambera
221     48|         desinare nel su’ albergo il giorno doppo; e difatto all’ora
222     48|           letto e tutto, siccome il giorno che Giuseppe la dibandonò
223     49|        legna secche nel bosco.~ ~Un giorno dunque che lui col su’ corbello
224     49|           chiuse a catenaccio.~ ~Il giorno doppo, quasimente nun gli
225     49|            catenaccio.~ ~Daccapo il giorno doppo Tognarone con un viso
226     49|            foconsenza discrizione giorno e notte, sicché la Manetta,
227     50|          nun lo ricognoscessi.~ ~Il giorno doppo il giovanotto si travestì
228     50|          nel su’ dito.~ ~Il secondo giorno il Carbonaio finto, con
229     50|           gnudo.~ ~Deccoci al terzo giorno, che il Carbonaio daccapo
230     51| innamorarsene fora di ragione, e un giorno che nun ne poteva più gli
231     51|           mi’ Maestro?~ ~Il secondo giorno daccapo dimanda il Maestro:~ ~–
232     51|             mi’ Maestro?~ ~Il terzo giorno ripicchia con la listessa
233     51|      Caterina, e quando la vedde un giorno alla finestra, subbito la
234     51|            cominciava a spuntarel giorno e la Caterina per nun farsi
235     51|            a caccia si riscontrò un giorno con quel Maestro, che per
236     51|            ebbano cacciato tutto il giorno, stracchi e co’ una fame
237     52|             t’averò dientrol core giorno e notte. Va’ pure al tu’
238     52|          stare alle mosse, e un bel giorno a quattr’occhi gli palesò
239     52|             lo rivestì di novo e il giorno doppo tutti assieme partirno
240     53|      creatura da nascere; sicché un giorno disse alla moglie:~ ~– Rosina,
241     53|            la mangiare altro che il giorno doppo del tu’ arrivo nel
242     53|           tutti e’ casi, aspettòl giorno su d’una sieda, e quando
243     53|            noi. E poi si viaggia di giorno e domani no’ si piglia per
244     53|    scampanio nun essendo festa quel giorno; e avviatosi ’n verso casa,
245     53|             mangiassi a desinarel giorno doppo il mi’ arrivo. Dunque,
246     54|          fratelli poeri andevano un giorno per uno al bosco a far legna,
247     54|      Gaspera; ma siccome, loro ugni giorno e’ si mettevano sempre più
248     54|        arritornare al bosco anco di giorno e ribrezzarsi co’ un’altra
249     55|            ultimo annoiato disse un giorno a su’ madre:~ ~– Oh! sapete
250     55|            smenso da principi, e un giorno il Re chiamò il camberieri
251     55|            la Vergognosa riviense a giorno dalla festa lui nun ne seppe
252     55|    persuadere, e la mattina doppo a giorno si messano ’n cammino e
253     55|           com’un ghiro.~ ~Quando fu giorno, e che si destorno, dice
254     55|            d’occhio insecchiva ugni giorno; i [460] medichi nun sapevan
255     55|         matta dall’allegrezza.~ ~Il giorno doppo seguì lo sposalizio
256     56|            con il su’ traffico ogni giorno, si pole dire, che i quattrini
257     56|        cognosciuta. Di  a qualche giorno il figliolo del Re si scontra
258     56|           le voglie del mondo.~ ~Un giorno la sentiede un grand’odore
259     56|        tutto il resto del vino.~ ~A giorno il cantinieri scionnato
260     56|            sposò il Principe; ma il giorno delle nozze lui a tavola
261     57|           meglio ridormire ’nsino a giorno e poi s’anderà per il nostro
262     57|      arritornò più; sicché, quasi a giorno, e che la conversazione ’
263     57|          girandolare per i paesi un giorno s’arriscontrò co’ su’ fratelli
264     57|            477] aspettarlansino a giorno solo ’n mezzo del salone;
265     58|            simile disgrazia, che un giorno si mettiede a letto malato
266     58|      signore che gli disse:~ ~– Bon giorno, Sire! Che forse nun sta
267     58|         finì i su’ tredici anni, un giorno scrama a un tratto la su’
268     58|        fatti sua.~ ~Di  a qualche giorno al figliolo dell’Imperatore
269     58|         steva sempre in temenza del giorno che gli finivano i su’ 18
270     58|        difatto alla vigilia di quel giorno tremendo, in quel mentre
271     58|          tutta quanta la notte.~ ~A giorno si levorno per far culizione
272     58|         noia.~ ~Ora successe che ’l giorno di San Giuseppe tutti gli
273     59|         sempre al su’ comando.~ ~Il giorno doppo a culizione Fiordinando
274     59|        compagno sperso nel boscol giorno innanzi; ma nun gli rinuscì,
275     59|          nella Regina.~ ~Il secondo giorno dice l’oste:~ ~– Oggi come
276     59|         prato for di porta l’ultimo giorno, Fiordinando, che già si
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