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Alfabetica [« »] giornata 3 giornate 2 giorni 152 giorno 276 giostra 15 giostratori 1 giostre 5 | Frequenza [« »] 285 male 283 figliola 277 però 276 giorno 276 gran 275 questa 271 vi | Gherardo Nerucci Sessanta novelle popolari montalesi Concordanze giorno |
Novelle
1 1| rosa.~ ~Quel pover’uomo, il giorno doppo, quando fu a male 2 1| Ma ’gli accadde che un giorno il Mostro chiamò la Zelinda 3 1| avere viaggiato tutto un giorno così a caso, in sull’abbuiare 4 2| Ora ’gli accadette un giorno che quando il calzolaio 5 2| passarci le su’ ore.~ ~Dice un giorno il signore:~ ~– Sapete, 6 2| consentimento.~ ~Arrivato che fu il giorno delle nozze, eccoti, viene 7 2| stracchi.~ ~Doppo del tempo, un giorno ’gli apparisce in nella 8 2| amichi e i regali, e il giorno del battesimo i’ sarò pronto 9 3| su’ sola ricchezza.~ ~Un giorno, zappa zappa, dà col ferro 10 3| gnuda né vestita, né di giorno né di notte, né a piedi 11 3| secondo la su’ volontà. Nè di giorno né di notte, perché a mala 12 3| pareva un mantrice.~ ~A giorno il Re si sveglia, e gli 13 4| ma tutto fu invano.~ ~Un giorno il Re in nel discorrere 14 4| una città; e però disse un giorno alla Principessa:~ ~– E 15 4| mentre ’gli accadette, che un giorno nell’assettare la cammera 16 4| sapere che in quel medesimo giorno il Re della città tieneva 17 4| vino.~ ~Quando viense il giorno del convito, la Principessa, 18 4| esser malata per qualche giorno e doppo si rappattumò col 19 5| strapazzi, pareva che ugni giorno la bellezza gli s’accrescessi ’ 20 5| sempre più bella da quel giorno che era stata a visitare 21 5| sciaurate birbone.~ ~Il giorno dello sposalizio la Caterina 22 6| dunque d’ubbidire, e il giorno doppo ’gli andette in cammera 23 6| comandamenti.~ ~’Gli accadé che un giorno, lei standosene in sulla 24 6| disperazione. Che ti fa? Un giorno piglia in su’ compagnia 25 6| la su’ mamma, e a lei dal giorno che il Re ’gli era sortito 26 6| dell’Ostessa; e fatto il giorno doppo raunare il Consiglio, 27 7| badare alle pecore.~ ~Un giorno un agnello del branco cascò 28 7| che nel mi’ letto. Ma è giorno. I’ devo andarmene a giostroni 29 7| carcerieri infrattanto ugni giorno trovava il pan nero e l’ 30 7| toccarla, e quando viense giorno il Re diede ordine di rimetterlo 31 7| addio.~ ~Quando viense il giorno e il Re seppe ugni cosa 32 8| dimolto tempo.~ ~Un bel giorno il pescatore con le su’ 33 8| un pezzo.~ ~Deccoti, il giorno doppo il pescatore ritorna 34 8| sorte un corpo umano al giorno; e che in quella medesima 35 8| aveva visto che in quel giorno c’eran du’ corpi da farne 36 8| Quando fa a mala pena giorno il giovane si levò, aperse 37 8| dientro e lì aspettarci il giorno.~ ~La grotta era piena di 38 8| che lui fu partito, ugni giorno guardavano la boccetta dell’ 39 8| mai la s’inturbassi, e un giorno, pur troppo! l’acqua la 40 9| quel modo solingolo.~ ~Un giorno che ti fa? Chiama i Ministri 41 9| sulla sera del quarantesimo giorno dice il ragazzo:~ ~– Domani 42 9| secche in uno stanzino.~ ~A giorno, doppo che tutti eran levati 43 9| Vienuto il quarantesimo giorno, doppo culizione, disse 44 9| spotico del palazzo, ugni giorno ’gli andeva a visitarne 45 9| mattina del centunesimo giorno lo chiappò la tentazione 46 10| gli arrispose di sì, e il giorno doppo Giovanni andette a 47 10| giorni di Giovanni.~ ~Un giorno deccoti si ritrova in un 48 10| dice la voce. – Domani a giorno tu troverai sul cassettone 49 10| ci sposeremo.~ ~Quando fu giorno Antonio si levò, e figuratevi 50 11| su i diciassett’anni, un giorno rifrucolando per un vecchio 51 11| lo trovassi.~ ~Bensì un giorno, dopo se’ mesi di viaggio 52 11| le donne arrivorno un bel giorno a una città, addove in sulla 53 11| fatti sua.~ ~Doppo qualche giorno disse il figliolo del Re 54 12| addormì addirittura.~ ~A giorno deccoti per il bosco una 55 12| dunque sapere, che in quel giorno appunto il Re con una comitiva 56 12| intessere il nastro.~ ~Un giorno deccoti che passano di sotto 57 12| quattro o cinque mesi dopo il giorno degli strolaghi.~ ~Ora bisogna 58 12| ci sottometta.~ ~[100] Il giorno doppo dunque tutti gli erano 59 12| vestirsi da sposa per il giorno doppo, e che operassi secondo 60 12| Doppo tre o quattro mesi un giorno al Re gli parse che Bell’- 61 13| aveva tre figliole.~ ~Un giorno le chiamò tutt’assieme e 62 13| lesta com’un frullino.~ ~Un giorno le du’ donne arrivorno a 63 13| andeva spesse volte ugni giorno a parlargli, perché ci si 64 13| soprannome d’Occhi-Marci.~ ~Un giorno la Regina gli disse:~ ~– 65 13| regni vicini e lontani.~ ~Il giorno del banchetto delle nozze 66 14| duro; ma gli accadette un giorno che questo giovanotto era 67 14| abbadò dimolto; ma da quel giorno nun stiede più con la pace 68 14| custodita la ragazza per qualche giorno, e il Principe se n’andiede 69 15| dunque il Re disse un bel giorno alla Regina:~ ~– S’ha da 70 15| l’avevo ditto che un bel giorno tu averesti dovuto arritornare 71 15| arrisponde lei: – ma nun è anco giorno. Dorma, dorma.~ ~Il Re si 72 16| alle faccende di casa.~ ~Un giorno il mercante arriva a casa 73 16| una pianta di rose.~ ~Il giorno doppo il mercante andiede 74 16| anello, e arrivato il settimo giorno tanto piagnette e pregò, 75 16| dimolto intorbidata; sicché il giorno doppo, la mattina, volse 76 16| sta che la Bellindia il giorno doppo si ritrovò a casa 77 17| Giuditta.~ ~La Maria un giorno curiosa di cognoscere, perché 78 17| garba, domani a mala pena è giorno, tu poteresti andartene 79 17| parti. Chi sa? Forse un giorno la mamma si potrà pentite 80 17| loppo.~ ~A male brighe fu giorno deccoti i lavoranti per 81 17| figliolo del Re, perché un giorno, che dalla passione nun 82 17| figliolo unico e che un giorno pol esser anco nostro soprano, 83 17| di niente.~ ~Difatto al giorno fissato tutto era pronto 84 17| medesima.~ ~Vienuto poi giorno chiaro e fatto un po’ di 85 17| 160] Resti accosì, quel giorno lo finirno in spasseggiate 86 17| concludere lo sposalizio; e un giorno che lui per i su’ interessi 87 17| mpiegato paga doppia il giorno della coronazione.~ ~Avete 88 18| ire a bene.~ ~Viense il giorno del parto e la donna parturì 89 18| la tirava ’n vetta.~ ~Un giorno la Catèra dice:~ ~– Pettinami, 90 18| poterebbano abbisognare qualche giorno, perché a soffiarci nel 91 18| assieme anco la notte.~ ~Il giorno doppo eccoti la Catèra:~ ~– 92 19| camminare sempre tutto il giorno, e finalmente stracco e 93 19| a poero come prima.~ ~Un giorno dunque che Menichino se 94 19| Deccoti finalmente che il giorno della giostra viense, e 95 19| sappiate che anco il secondo giorno della giostra ’gli accadé 96 19| lui si presentava il terzo giorno l’arrestassino con le bone 97 19| bocca.~ ~E difatto un bel giorno Menichino disse che andeva 98 19| passo tanto tempo da quel giorno, che vo’ mi compatirete 99 20| Re, i’ fare’ pane in un giorno solo quanto ne mangia la 100 20| Eremita.~ ~Quest’Eremita un giorno spasseggiava per la su’ 101 20| nusciva, si pole dire, ugni giorno la mattina [199] presto 102 20| idea di aspettar lassù il giorno. Ma in nell’assettarsi per 103 20| Alla mattina, quando fa giorno, il Re s’alzò da letto per 104 21| ugni cosa assieme.~ ~Un giorno Manfane e Tanfane, che volevano 105 21| spuntava, e al lume del giorno loro ritrovorno la strada 106 21| essere come quello dell’altro giorno. Ate anco cresciuto la chiesta! 107 21| del miele sopraffino, e il giorno doppo a bruzzolo via! in 108 22| marito, e però invitava ugni giorno i giovani Principi de’ paesi 109 22| presentarsi al palazzo; ma un giorno deccoti un Magnano forastiero, 110 22| Viense finalmente il giorno delle nozze e le feciano 111 22| dunque il Magnano disse un giorno all’Angiolina:~ ~– Sai, 112 22| Finalmente viense il giorno del parto, e con gran dolori 113 23| e che si sperdessi.~ ~Un giorno questi du’ fratelli dovevano 114 23| perché comincia a spuntare ’l giorno.~ ~Quando le du’ donne furno 115 23| reale dell’Ungheria, e un giorno che steva sieduto in un 116 23| quasimente di stucco, e il giorno doppo arritornò al solito 117 23| nulla.~ ~Ci viense il terzo giorno Nun-ti-Fidare nel viale, 118 24| dappertutto de’ malcontenti.~ ~Un giorno questi du’ viaggiatori sentiedan 119 25| lui nun la trovava.~ ~Un giorno che Pietro rivieniva da 120 25| paura e dal correre.~ ~A giorno poi, che spuntava il sole, 121 25| dimolti mesi, il Mago disse un giorno a Pietro:~ ~– Sai, Pietro, 122 25| com’a su’ figliolo, e un giorno gli disse:~ ~– Senti, nescire 123 25| belle munete; e siccome il giorno doppo la tempesta ’gli accadette 124 25| fu diverso tempo, dice un giorno Pietro alla su’ moglie, 125 25| del Governatore, che il giorno doppo menata in piazza tramezzo 126 26| che le notti, ma tutto ’l giorno.~ ~Quegli altri du’ fratelli 127 26| passava per di là.~ ~Un giorno che nun avevan più nulla 128 26| premiato di cinque lire al giorno Angiolino e la su’ moglie, 129 27| andeva accosì a spasso un giorno fora della città e capitò 130 27| I’ tornerò fra qualche giorno a pigliarvi e vi menerò 131 27| comparisce la vecchia:~ ~– Bon giorno, bambini. Siete vo’ contenti? 132 27| arrispose la madre.~ ~Al quarto giorno il Re arritornò a far visita 133 27| su’ figlioli; e da quel giorno.~ ~ ~ ~Se ne stettano e 134 28| quella rossa, guerra.~ ~Un giorno le ragazze rientrano dientro 135 28| sono avvezza a lavarmi ugni giorno, e ora ’gli è un pezzo che 136 28| ambasciata, e infrattanto il giorno doppo in sul mezzodì il 137 29| rinusciva farla pulita; ma un giorno che si trovorno assieme 138 29| avuta ’n mano la lettera, il giorno doppo la diede ’n piazza 139 29| cammina cammina, viensano a giorno alla spiaggia del mare.~ ~ 140 29| capanna, e quando poi fu giorno, Adelame e l’Adelasia dovettano 141 29| mandava anco solo.~ ~Dice un giorno Germano:~ ~– Babbo, perché 142 29| vendere nel paesuccio.~ ~Un giorno Germano col ciuco carico 143 29| s’era annoiato lì, e un giorno disse al Re:~ ~– Senta, 144 29| e quando fu Maggiore, un giorno il Re lo fa chiamare e gli 145 30| inutile, sicché finalmente un giorno sgomenta per il su’ unico 146 30| con l’arco della stiena, giorno e notte, un punto ugni minuto, 147 30| alla mezzanotte dell’ultimo giorno fissato dal Re.~ ~Dice~ ~– 148 32| gli è rinusco ’n tutto ’l giorno badare alle vacche, segargli 149 32| stoppa.~ ~Doppo qualche giorno che l’Assunta nun si poteva 150 32| vedeva di notte quanto di giorno; e lei arraccontò tutto 151 32| meno.~ ~Dunque un [285] giorno il coco era tutto acciaccinato 152 33| sospirando, sicché il ragazzo un giorno gli domandò:~ ~– Melo dite, 153 33| un giovanotto fatto, un giorno ’gli andiede a trovare i 154 33| libertà, sicché gli disse un giorno:~ ~– Senti, i’ vo’ restar 155 33| e steva con lei notte e giorno, e il tempo gli passava 156 34| con il fattore andette il giorno doppo a casa del su’ contadino 157 34| per quelle campagne, e un giorno fece capo alla villa di 158 34| ricavarci un onore smenso. Al giorno fissato la gente pianava 159 34| pesti, e urli che pareva il giorno del giudizio; il padrone 160 35| rovescia le su’ cose.~ ~Un giorno il Mattarugiolo va dal Savio; 161 35| Ma domani a male brighe giorno tu l’arai il tu’ avere! 162 36| divertiva a ruzzare; un giorno che giocavano a nocino lui 163 36| era un destino. Sicché un giorno disse il Re a Fiorindo:~ ~– 164 37| accomidò su una sieda e da quel giorno si mettiede a aducare per 165 37| qualche disgrazia.~ ~Ma il giorno che viense il figliolo del 166 37| malinconico; sicché gli disse un giorno:~ ~– Mandala via quella 167 37| dovessi andar via come quel giorno, che te ne scorderesti di 168 37| acclamò come Regina; e da quel giorno la sposa e il figliolo del 169 38| chiamavano Gianni.~ ~Dice un giorno la su’ mamma a Gianni:~ ~– 170 38| Ora, e’ successe che un giorno Gianni ’gli era dientro 171 38| Regno un bando:~ ~– Che a un giorno fissato s’adunassino in 172 38| disaudito.~ ~Dunque il giorno dell’adunanza ci viense 173 38| mo’, poero grullo!~ ~Un giorno dunque che Gianni era fora, 174 39| inutile, perché l’Ebreo un giorno e’ la trovò l’Uliva in sull’ 175 39| finalmente gli disse un giorno:~ ~– Senta, mamma, gli è 176 39| Uliva di scrivergli ugni giorno per il corrieri, perché 177 39| corrieri, perché lui ugni giorno gradiva di sapere le su’ 178 39| fissato il currieri ugni giorno con una lettera dell’Uliva 179 39| sapendo come divagarsi, un giorno prendette lo stioppo per 180 40| e’ si fa cento miglia al giorno.~ ~A questa nova scrama 181 40| tieneva compagnia.~ ~Il giorno lo passava il Principe framezzo 182 41| conviense cercar di pane.~ ~Un giorno che arrivò in una gran città, 183 41| ci rinusco.~ ~Dunque, un giorno che questo servitore dovette 184 41| scappò addirittura.~ ~A giorno all’Orco gli parse d’aver 185 41| Orco.~ ~E Orlandino:~ ~– Un giorno dell’anno, ma nun so quando, – 186 41| torni?~ ~E Orlandino:~ ~– Un giorno dell’anno, ma nun so quando, – 187 41| E quell’altro:~ ~– Un giorno dell’anno, ma nun so quando, – 188 41| Risponde Orlandino:~ ~– Un giorno dell’anno, ma nun so quando, – 189 42| queste bambine lui ugni giorno le mandava a scola per imparar 190 42| discorsi, finalmente un giorno scramò:~ ~– Oh! finiamola. 191 42| andate su’ ’n cambera e ugni giorno pisciateci addove penzolano 192 42| 351] bambina svegliata a giorno e con una fame da lupi, 193 42| poi ritrovar la strada a giorno, come difatto successe, 194 42| meglio e te sia perdonata un giorno o l’altro da chi pole. Intanto 195 42| ragionar con seco; quando un giorno a levata di sole comincia 196 42| nonna mi viene a vedere ugni giorno.~ ~Dice il Re:~ ~– Che nun 197 42| subbito la sparì.~ ~Dunque il giorno dopo riviense il Re per 198 42| da dire, ma quando un bel giorno la Rosina partorì du’ maschi, 199 42| pena e dalla fame; ma un giorno deccoti comincia a tirare 200 42| di quelle lavandaie.~ ~Un giorno domanda la Rosina:~ ~– Che 201 42| perbene le du’ creature, e il giorno dell’udienza fece che loro 202 43| cognato un fattore.~ ~Dice un giorno al su’ bambino:~ ~– Va’ 203 43| ricognoscenzia.~ ~Difatto nel giorno fissato i parenti viensano 204 43| della donna; ma sona mezzo giorno, sona il tocco, ci mancava 205 44| mondo in cerca di pane. Un giorno si fermò a una fattoria 206 44| pentola di quattrini, e un giorno capitò a una bottega di 207 45| della sepoltura, che già era giorno quasimente, da un orefice 208 46| Andreino; e quando poi fu giorno chiaro e che Andreino ’gli 209 46| delle domande:~ ~– In che giorno ci vienisti qui la prima 210 47| più piccola Caterina.~ ~Un giorno che loro stavano ’n sulla 211 47| nome è Tonino.~ ~Dunque, il giorno doppo, comparisce [387] 212 47| è da dormire; sveglia di giorno e sveglia di notte e sempre 213 47| straforo in nell’ore di giorno che aveva un po’ di riposo.~ ~ 214 47| a ugni ora di notte e di giorno.~ ~Una sera che la Caterina 215 47| doppo camminato tutto quel giorno, a sera il vecchio arrivò 216 47| da gran signore, e un bel giorno che spasseggiava per la 217 48| contento, sicché un bel giorno che il figliolo gli disse, 218 48| ripensò che già faceva giorno, e che nun era prudente ’ 219 48| trovargli tutti vivi: lui, dal giorno che era partito da Turino 220 48| c’ènno sempre, perché dal giorno che lui partì la su’ cambera 221 48| desinare nel su’ albergo il giorno doppo; e difatto all’ora 222 48| letto e tutto, siccome il giorno che Giuseppe la dibandonò 223 49| legna secche nel bosco.~ ~Un giorno dunque che lui col su’ corbello 224 49| chiuse a catenaccio.~ ~Il giorno doppo, quasimente nun gli 225 49| catenaccio.~ ~Daccapo il giorno doppo Tognarone con un viso 226 49| foco ’nsenza discrizione giorno e notte, sicché la Manetta, 227 50| nun lo ricognoscessi.~ ~Il giorno doppo il giovanotto si travestì 228 50| nel su’ dito.~ ~Il secondo giorno il Carbonaio finto, con 229 50| gnudo.~ ~Deccoci al terzo giorno, che il Carbonaio daccapo 230 51| innamorarsene fora di ragione, e un giorno che nun ne poteva più gli 231 51| mi’ Maestro?~ ~Il secondo giorno daccapo dimanda il Maestro:~ ~– 232 51| mi’ Maestro?~ ~Il terzo giorno ripicchia con la listessa 233 51| Caterina, e quando la vedde un giorno alla finestra, subbito la 234 51| cominciava a spuntare ’l giorno e la Caterina per nun farsi 235 51| a caccia si riscontrò un giorno con quel Maestro, che per 236 51| ebbano cacciato tutto il giorno, stracchi e co’ una fame 237 52| t’averò dientro ’l core giorno e notte. Va’ pure al tu’ 238 52| stare alle mosse, e un bel giorno a quattr’occhi gli palesò 239 52| lo rivestì di novo e il giorno doppo tutti assieme partirno 240 53| creatura da nascere; sicché un giorno disse alla moglie:~ ~– Rosina, 241 53| la mangiare altro che il giorno doppo del tu’ arrivo nel 242 53| tutti e’ casi, aspettò ’l giorno su d’una sieda, e quando 243 53| noi. E poi si viaggia di giorno e domani no’ si piglia per 244 53| scampanio nun essendo festa quel giorno; e avviatosi ’n verso casa, 245 53| mangiassi a desinare ’l giorno doppo il mi’ arrivo. Dunque, 246 54| fratelli poeri andevano un giorno per uno al bosco a far legna, 247 54| Gaspera; ma siccome, loro ugni giorno e’ si mettevano sempre più 248 54| arritornare al bosco anco di giorno e ribrezzarsi co’ un’altra 249 55| ultimo annoiato disse un giorno a su’ madre:~ ~– Oh! sapete 250 55| smenso da principi, e un giorno il Re chiamò il camberieri 251 55| la Vergognosa riviense a giorno dalla festa lui nun ne seppe 252 55| persuadere, e la mattina doppo a giorno si messano ’n cammino e 253 55| com’un ghiro.~ ~Quando fu giorno, e che si destorno, dice 254 55| d’occhio insecchiva ugni giorno; i [460] medichi nun sapevan 255 55| matta dall’allegrezza.~ ~Il giorno doppo seguì lo sposalizio 256 56| con il su’ traffico ogni giorno, si pole dire, che i quattrini 257 56| cognosciuta. Di lì a qualche giorno il figliolo del Re si scontra 258 56| le voglie del mondo.~ ~Un giorno la sentiede un grand’odore 259 56| tutto il resto del vino.~ ~A giorno il cantinieri scionnato 260 56| sposò il Principe; ma il giorno delle nozze lui a tavola 261 57| meglio ridormire ’nsino a giorno e poi s’anderà per il nostro 262 57| arritornò più; sicché, quasi a giorno, e che la conversazione ’ 263 57| girandolare per i paesi un giorno s’arriscontrò co’ su’ fratelli 264 57| 477] aspettarla ’nsino a giorno solo ’n mezzo del salone; 265 58| simile disgrazia, che un giorno si mettiede a letto malato 266 58| signore che gli disse:~ ~– Bon giorno, Sire! Che forse nun sta 267 58| finì i su’ tredici anni, un giorno scrama a un tratto la su’ 268 58| fatti sua.~ ~Di lì a qualche giorno al figliolo dell’Imperatore 269 58| steva sempre in temenza del giorno che gli finivano i su’ 18 270 58| difatto alla vigilia di quel giorno tremendo, in quel mentre 271 58| tutta quanta la notte.~ ~A giorno si levorno per far culizione 272 58| noia.~ ~Ora successe che ’l giorno di San Giuseppe tutti gli 273 59| sempre al su’ comando.~ ~Il giorno doppo a culizione Fiordinando 274 59| compagno sperso nel bosco ’l giorno innanzi; ma nun gli rinuscì, 275 59| nella Regina.~ ~Il secondo giorno dice l’oste:~ ~– Oggi come 276 59| prato for di porta l’ultimo giorno, Fiordinando, che già si