Novelle

  1      1|            lumi gli condussano in dubelle cammere ammannite,
  2      1|   finestrino una donna, che aveva duzanne di porco sporgenti
  3      1|          Pomarance:~ ~– No’ siemo dumeschini, marito e moglie,
  4      1|        fece rientrar dientro que’ dusmarriti, gli menò in cucina,
  5      1|           senza bucicarsi.~ ~Que’ dusciaurati, gufi tra quella
  6      1|     Cristiani e, se gli trovo, in dubocconi me gli pappo.~ ~
  7      2|          secondo il fissato, e le duragazze si messano a opra
  8      2|          omo con un barbone nero, duocchiacci neri, con una
  9      2|          che ebbano di cenare, le duragazze salirno ’n cammera,
 10      2|        pure il rasoio.~ ~Con que’ dumestieri, tanto la vita
 11      2|         mane.~ ~Figuratevi quelle dupoere donne e che pene
 12      2|         tradito e svergognato per duvolte. Ma ora t’ammazzerò
 13      3|           quella fiera durava per dugiorni.~ ~Ora, e’ successe
 14      4|         dieci ragazze montorno in ducarrozze comide, dissano
 15      5|           quel che feciano queste du’ sciaurate birbone.~ ~Il
 16      5|    Figuratevi che gastigo! Quelle duastiose creporno subbito
 17      6|       badasse bene di portagli le dumane della ragazza morta,
 18      6|    ragione, cercò d’abbonirla con dumoine, e poi gli promettiede
 19      6|           piglia in su’ compagnia duservitori fedeli, e tutti
 20      6|          dientro al camminetto. I duforastieri guardorno ben
 21      6|    vedersi a quel mo’ in faccia a duomini steva mezzo tra l’
 22      6|       mossan più da quel logo per du’ o tre anni, e in quel mentre
 23      6|          quel mentre gli nacquero dubefiglioli masti; una
 24      6|          era sortito a caccia coduservitori nun gli rinuscì
 25      6|   vienirsene in città lei e i su’ dubambini: la Regina gli
 26      6|          raunare il Consiglio, le ducattive donne e birbone
 27      7|          Nun c’è da dire quanto i ducattivi genitori sgridorno
 28      7|         ci metto doppie guardie e dulampioni accesi.~ ~A male
 29      7|       bene star qui a dormire con dulampioni accesi?~ ~E la
 30      8|         che in quel giorno c’eran ducorpi da farne pasto.~ ~
 31      8|       egli mai passati per di qui dugiovani in tutto e per
 32      8|         scimitarra e ammazza que’ dusciaurati.~ ~A male brighe
 33      9|         muro, la bestia tira fori duale strasmisurate, e via
 34     10|      volta ci fu un Re, che aveva dufiglioli nati a un parto;
 35     10|         Subbito saltan fora altre duscimmie, l’aitano a smontar
 36     11|       della balia, e doppo che le dudonne furno sole, la ragazza
 37     11|            e lei passò ’n mezzo a du’ file di signore e signori,
 38     11|          al figliolo del Re altre duzuppettine con gli erbi,
 39     12|                 C’erano nel mondo du’ campagnoli braccianti,
 40     12|            contentezza gli regalò dupomi d’oro.~ ~Dice doppo:~ ~–
 41     12|              Ma lassamo  queste dudonne a battibeccarsi ’
 42     12| ngratitudine.~ ~Ordinò dunque che du’ levatrici stassan sempre
 43     12|           nissuno se n’avvedde, i dupomi d’oro che il Re gli
 44     12|         bambino e comparirno que’ dupomi d’oro che Bell’-e-fatta
 45     13|           Fecero dunque accosì le dudonne, e quand’ebbano in
 46     13|           arrivate a una città le dudonne, s’imbatterno in
 47     13|          frullino.~ ~Un giorno le dudonne arrivorno a una gran
 48     14|          se vi trova vi mangia in dubocconi. Fuggite, fuggite.~ ~
 49     14|        una donna attempatotta con duzanne di qua e di  dalla
 50     14|           si passa insenza dargli dupan di coppia per uno;
 51     15|       accosta per condurre via le dubestie; ma deccoti a un
 52     15|        che si potrebb’egli parlar duparole alla Regina?~ ~Arrisponde
 53     16|    tremare; e il Mago scrama, con duocchiacci invetriati che
 54     16|       Bellindia.~ ~Passorno altri dumesi, e decco un’altra
 55     17|  incantato; perché lei ’gli aveva duocchi come stelle, e le
 56     17|          brighe lo vedde solo con ducavalli vienir da lontano,
 57     17|           il su’ mese, diede fora dubemaschi assieme, e gli
 58     17|        nvece di dire del parto di dubellissimi maschiotti,
 59     17|    annunziò d’aver messo al mondo dubrutti e fieri mostri,
 60     17|         si sgomentassi e che que’ dumostri su’ figlioli gliel’
 61     17|     brutta notizia e bugiarda de’ dumostri; sicché la Bella
 62     17|      pareva giusto di vedere que’ dufiglioli sortiti del su’
 63     17|        tanto la Principessa che i dufiglioli gli bruciassin
 64     17|           e anco avean fabbricato du’ fantoccini rifasciati e
 65     17|         cera, che propio parevano dubambini vispoli e vivi,
 66     17|        mare accosì di notte e con dubambini al petto?~ ~E tavìa
 67     17|         terra, pigliò con seco le ducreature ’nnocenti e tutta
 68     17|      carne umana e dal pianto de’ dubambini, apparse nel botro,
 69     17|       vostra poera moglie e delle ducreature innocenti.~ ~–
 70     17|   arricordi che tu ci ha’ scritto duvolte che loro dovevano
 71     17|     Felicina, poeranfelice! e i dubambini sono a quest’ora
 72     17|            dite. Anzi, quando per duvolte ebbi da voi la brutta
 73     17|       pareva che la Felicina e le ducreature nun eran morte,
 74     17|          che lei mi parturì [162] dufiglioli in quel mentre
 75     17|           un’ignota. Insomma, per duvolte scrisse che i su’
 76     17|       ammazzassino assieme con le ducreature parturite, perché
 77     17|           barba de’ minchioni e a dupalmenti. In ugni mo’ nun
 78     18|           bisognerà squartarla in dupezzi?~ ~E il contadino:~ ~–
 79     18|    Ficuratevi lo sgomento di que’ dugenitori disperati! Ma
 80     18|           sconfondimento per que’ dupoeri giovaninnamorati!
 81     18|        gambacce tu l’arriverai in dusalti. Oh! birboni, me
 82     18|          l’Orco deva rieto a que’ dusciaurati, la cassetta
 83     18|       acqua a più non posso.~ ~In dusalti l’Orco viense in
 84     18|           fatata, e fece apparire dubepiccioni, un mastio
 85     18|           prato; e poi si diventò dubepesci in mezzo a un
 86     18|    sentire questi ragionamenti de’dupiccioni, il poero Principe
 87     19|        Milano, che aveva moglie e dufiglioli: lui preferiva
 88     19|   discorso di Menichino! Sgretolò dufila di denti, ché la gramola
 89     19|     questo si metté d’accordo con du’ birbaccioni di sicari,
 90     19|           stanotte al tu’ ritorno dusicari compri dal tu’ fratello
 91     19|           mano la verga fatata in dupezzi.~ ~Scrama:~ ~– Tò!
 92     20|        gli vorre’ fare a un parto dubambini con una collana
 93     20|           partorito tutti assieme dubambini con la collana
 94     20|         Passato che fu del tempo, dumesi, via! la Regina ’gli
 95     20|           fu il su’ mese, partorì dubebambini con la collana
 96     20|      creature e ci messanonvece ducani e una cagna, e poi
 97     20|         quel mo’, col partorirgli ducani e una cagna.~ ~Quando
 98     20|      palazzo?~ ~– Che! i’ ho anco dufratelli, che mi voglian
 99     20|              Che volete! I’ avevo dufratelli e mi viense la
100     20|         ma quasimente. Èn diventi dubelle statue di marmo e
101     20|       entrata del prato ci stanno duleoni feroci a far la guardia,
102     21|           se ne venderà il coio a dusoldil pelo.~ ~Ammazzan
103     21|           urla che ti urlo:~ ~– Dubelle coia, chi le vole?
104     21|        belle coia, chi le vole? A dusoldi pelo pelo.~ ~E deccoti
105     22|          Re e il Principe  come duallocchi; sicché doppo
106     23|                 C’erano una volta dufratelli, uno bono e uno
107     23|     sperdessi.~ ~Un giorno questi dufratelli dovevano andar
108     23|           però Nun-ti-Fidare fece dubepani per sé e Fidati
109     23|           rumiccìo di piedi e po’ dudonne che discorrevan forte
110     23|          a capire le parole delle dudonne.~ ~Dice una:~ ~–
111     23|   spuntarel giorno.~ ~Quando le dudonne furno ite via, Fidati
112     23|    annunziorno la presenzia delle dudonne; sicché Nun-ti-Fidare
113     23|          tra l’ugne!~ ~Diviato le duStreghe andorno alla quercia,
114     24|   malcontenti.~ ~Un giorno questi duviaggiatori sentiedan dire
115     24|      Regno nun avrà eredi.~ ~Que’ duviaggiatori rimaseno isbalorditi
116     25|      parevan d’oro e folti; e po’ duocchi neri e brillantini
117     25|          lungo stradone, arrivi a duvie, siccomera dimolto
118     25|           comparisce un Mago, con duocchi che gli schizzavan
119     25|         Pietro nun se lo fece dir duvolte, e sceso giù in nel
120     25|           lui regalava per insino dupaoli a testa; sicché ne
121     25|         nentrò nell’albergo, e le dudonne gli manifestorno
122     25|     camberieri, ovverosia, quelle dudonne travestite a quel
123     25|     Governatore. Che allegrìa con dumogli, e tutte pane e cacio
124     25|   figliola del Governatore piglia dupistole e va alla porta
125     25|          tanti discorsi vicino a’ dusposi, e con du’ pistolettate
126     25|        vicino a’ du’ sposi, e con du’ pistolettate nel capo ammazza
127     26|          l giorno.~ ~Quegli altri dufratelli principiorno a
128     27|    bambino con i capelli d’oro, e dubambine anco loro con i
129     27|         letto e subbito chiamorno dubalie per assisterla. E
130     27|           poi, una doppo l’altra, dubambine cocapelli parimente
131     27|        braccio e d’accordo con le dubalie gli mettiede dientro
132     27|        del latte e ’n casa c’ènno ducapre. Guà! si ralleveranno
133     27|      bambini nun se lo fecian dir duvolte e a salti andettano
134     27|     Subbito mandano a chiamare le dubalie, e loro bisognò che
135     28|      Fanta-Ghirò, persona bella,~ Duocchi neri, dientro la
136     28|      Fanta-Ghirò, persona bella,~ Duocchi neri, dientro la
137     28|      Fanta-Ghirò, persona bella,~ Duocchi neri, dientro la
138     28|      Fanta-Ghirò, persona bella,~ Duocchi neri, dientro la
139     28|      Fanta-Ghirò, persona bella,~ Duocchi neri, dientro la
140     28|   concrusione fu la pace tra que’ duRe e lo sposalizio di Fanta-Ghirò
141     29|           mettergli la soma, e un duceste, una di qua e una
142     29|           questa notte; no’ siemo dusmarriti e nun si sa in
143     29|             Rimasero sbalorditi i duamanti e come di sasso
144     29|        per i contorni. Erano que’ dupoeri genitori disperati
145     29|               I’ sono figliolo di duboscaioli, ma il nome di
146     29|       foglie, e quando vedde que’ dusoldati si sconturbò tutta,
147     30|        madre. Collo di Pecora con ducamberiere giovani quanto
148     30|      essere la sposa del Re.~ ~Le ducamberiere nun facevan
149     30|       termine de’ se’ mesi quelle dubestie parevano quasimente
150     30|        bestie parevano quasimente du’ vitellini.~ ~Ma Collo di
151     30|          stanza per il lavoro. Le ducamberiere ci si mettiedano
152     30|        Collo di Pecora con le su’ ducamberiere le rimenorno
153     30|    rimenorno al su’ palazzo.~ ~Le ducamberiere a male brighe
154     31|        altri dua gli avevo dati a du’ altri vecchini, e con quest’
155     31|  bruciamento della ragazza, e con duparole la gli viense fora
156     32|         gli ate a dare in scambio dulibbre di canapa, e se
157     32|     rincarato ’l compito. E’ n’ho dulibbre da filare di questa
158     32|           fastello dell’erba e le dulibbre di canapa bell’e
159     33|            abbeneché quegli altri dufabbri accaniti gli sforacchiassino
160     34|           Comandi!” e appariranno duomini pronti a servirti.
161     34|       Comandi! – e sguiscian fora duomoni, ma grandi spropositati,
162     34|        spropositati, che parevano duservitori.~ ~Dice Giorgio,
163     34|          Comandi! – e apparirno i duomoni.~ ~Scrama il padrone:~ ~–
164     34|           Comandi!” sbucorno fora du’ ominacci con un bastone
165     35|             La sorte fece nascere dufratelli, che ’nnanzi che
166     35|         su’ mamma sola. Di questi dufratelli, il maggiore ’
167     35|         si portò con seco anco le duimposte. Figuratevi che
168     36|        nun si pole ridire. Quelle dubone persone l’allevorno
169     36|      sicché bisognò bene che que’ du’ sventurati lo contentassino.~ ~[
170     37|          camberiere e le serrò in du’ cambere disseparate e gli
171     37|          per minuto e’ facevan le ducamberiere; ma la sposa,
172     37|    iscorruccita.~ ~La domenica le ducamberiere con le camicie
173     37|        non aspettò il comando per duvolte, e lesta andiede
174     38|         lei era rimasa vedova con dufiglioli, un mastio più
175     38|        della Principessa arrivò a duanni finiti, il Re che
176     39|       separorno per sempre quelle du’ anime, doppo tanto tempo
177     39|           trionfo aveva parturito dube’ [330] bambini, con
178     41|      scopre, mi mangia diviato in dubocconi.~ ~– Ah! nun aver
179     42|      dalla su’ moglie aveva avute dubambine, e come ’gli è
180     42|          lo fanno scappar di casa dumalanni, la donna cattiva
181     42|  vienresti a star con meco? I’ ho dubambini della tu’ età,
182     42|          giorno la Rosina partorì dumaschi, la vecchia diede
183     42|          tu’ cara Rosina ha fatto dubrutti mostri, e tutti ’
184     42|         vedeva un po’ di sole per du’ finestrine che c’erano,
185     42|       subbito vestiede perbene le ducreature, e il giorno dell’
186     42|       bambini? Di chi sono questi dubiondi?~ ~E i bambini a
187     44|     ntiero che s’attacca a quelle dugambe.~ ~– Butt’io?~ ~E
188     44|          al fattore e al prete le dupentole di monete che gli
189     45|     undici, gli viensanoncontro dubellissime ragazze, e insenza
190     45|        primo pozzo addove c’erano du’ secchioni, i ladri presan
191     46|           perché no’ si riman qui dugiorni per riposarsi. Ma
192     46|       nell’isola com’è successo a du’ altri giovanotti dimolti
193     46|           innanzi che finissano i dugiorni della fermata, ’
194     46|        pavimento, e poi seguivano duloggiati, uno per parte,
195     46|           da ugni lato s’aprivano duarchi di pari ampiezza,
196     46|       dotta, e da quest’archi per du’ maestose scale si montava
197     46|        Marmotta, gli occhi a que’ duvecchi gli arritornorno
198     46|     misericordia.~ ~Chiamò dunque dusoldati e gli disse:~ ~–
199     46|         vole laggiù con seco?~ ~I dufratelli si trovorno dimolto200     46|         bugiardo; sicché  in su dupiedi lo fece arrestare
201     46|   mbroglio. Presto, chiamate que’ dusoldati, ch’i’ senta da
202     46|        prendette per le mane que’ dusoldati, e gli fece di
203     47|       vettura, e detto addio alle dusorelle, se n’andorno per
204     48|      orologio vedde che erano già duore di buio. Doppo s’arrizzò,
205     49|         n’ho ma’ fatti. I’ piglio dulegna secche per riscaldare
206     49|         medica, e doppo un po’ le dudonne soccallano gli occhi
207     49|          mo’.~ ~Doppo mangiorno a dupalmenti, che della fame
208     49|          Caterina di rimandare le dusorelle a’ su’ genitori;
209     50|         do ’n baratto quest’altri dudiamanti e il di più in
210     50|         Carbonaio s’accontenti di duore sole per dormire con
211     52|   stettano a farselo ripetere per duvolte lo ’nvito, e Peppe
212     52|       addua come succede quando a dugiovani gli si scalda il
213     52|      sposa, che s’era svienuta, i dufratelli traditori la portorno
214     52| Arricòrdati!~ ~La mattina doppo i dufratelli si presentorno
215     52|         custodirla. Infrattanto i dufratelli nun sapevan darsi
216     52|  scopersano i mali portamenti de’ dufratelli maggiori e che
217     52|       intendeva di riffa che que’ dubirboni fussan subbito
218     53|            n sulla crociata delle duvie, la vecchia e la nova, –
219     53|       vecchia in nel mentre che i dugiovanotti allegri e’ nsenza
220     53|         oste:~ ~– È successo, che dugiovanotti che tornavano
221     53|        lui stroncò la cofaccia in dupezzi e cascorno di dientro ’
222     54|       Luisa vedova Ginanni)~ ~ ~ ~Dufratelli poeri andevano
223     54|          quattrini da pienarne le duceste del su’ ciuco, e
224     55|          si  ordine che sellino ducavalli de’ più boni, le
225     55|           rallevata ’n campagna a du’ o tre migliarelle fora
226     55|      contadina, e doppo camminato du’ o tre miglia, a mezzo d’
227     55|      scale a aprire e a menare le dudonne in un salotto da
228     55|            da una cassa prendette du’ candeglieri, gli accese
229     55|      scale, va a aprire e mena le dudonne dientro al salotto
230     55|           da un bel pezzetto e le dudonne, doppo cenato, furno
231     55|            la signora regalò alle dudonne forestiere delle
232     55|     mantiengo la mi’ parola.~ ~Le dudonne, ovverosia la balia
233     56|  ingannatore delle donne.~ ~Delle duragazze sbreccate a quel
234     56|         tagliola e rimanette tra’ duferri, e dal male e per
235     57|          n salotto dal babbo e ’n dusalti arritorno a riportargliela.~ ~
236     57|       mostrargliela e riviengo in dusalti con la risposta.~ ~
237     57|          vo di  ’n salotto e ’n dusalti arritorno col ferraiolo,
238     57|         vetta del muro sporgevano dupiante di fichi brogiotti,
239     57|       tutta la vita.~ ~E accomidi dupianeri disseparati di
240     58|         son bone.~ ~E pigliate le dumela le mangiò con gran
241     58|         battezzarti, e nemmanco i du’ romiti mi’ fratelli, che
242     58|     romiti mi’ fratelli, che sono dusanti. Che vo’ tu che faccia
243     59|           riapparso ’l mostro con dutorce accese e che gli
244     59|    massime che nun potette mai in dunotti cavargli una parola
245     59|       pensare che già aveva perso dugiorni inutili, e che quello
246     59|         testa pesa, tira di tasca duterzette e le mostra al
247     60|           si trattienessi almanco dumesi per certi affari ’
248     60|        maravigliosa bellezza, con duocchi simili a’ raggi del
249     60|           e nuscire, salvo che le dudonne.~ ~In questo mentre
250     60|           lontananza obbligata di duboni mesi, che a lui parseno
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