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Novelle
1 1| Che vo’ tu diventar la mi’ sposa?~ ~Ma la ragazza gli rispondeva 2 1| diventerò mai la vostra sposa.~ ~E il Mostro allora si 3 1| nun voglia essere la mi’ sposa.~ ~La Zelinda, abbeneché 4 1| sarò in ugni modo vostra sposa fida e costante, e senza 5 1| acconsentiva a diventare la mi’ sposa. Per tu’ bontà, Zelinda, 6 2| piglia per su’ legittima sposa: ma se mai e’ vi tienesse 7 2| una bella carrozza: alla sposa gli regalò degli anelli 8 2| moglie? Felice lei! che bella sposa!~ ~– Oh! – gli arrispose 9 2| Lo vo’ portare alla sposa nel letto con le mi’ propie 10 5| la Brutta s’accomidò da sposa, e la mamma gli radette 11 5| cavassi ’l velo di capo alla sposa per vederla meglio, e subbito 12 6| se la godeva alla grande, sposa del Re in un palazzo incantato.~ ~ 13 6| troppo bene, che la su’ sposa nun la voleva lassare dibandonata 14 6| doppo grandi preghiere alla sposa, che badassi bene d’esser 15 7| fa, che vi par egli bene, sposa mia, di tienere aperte accosì 16 7| ragazzotto dice:~ ~– Che propio, sposa mia, vi par egli bene che 17 7| il ragazzotto dice:~ ~– Sposa mia, che vi par egli proprio 18 8| apparecchiassi pure a essere sposa di quel ciabattino ’gnorante.~ ~ 19 8| sponda insenza toccare la sposa, e poi la mattina di levata 20 10| vostro piacimento, e quella sposa che mi farà il regalo più 21 10| regno di su’ padre, se la sposa portava al Re il regalo 22 10| pronta a diventare la vostra sposa.~ ~Sicché Giovanni fece 23 10| era scritto che Antonio la sposa l’aveva trovata con il regalo 24 10| curioso di cognoscere la sposa. Scende e fora della porta 25 10| figliolo s’era trascelta quella sposa, bisognò bene che s’accordass’ 26 10| dunque mandò a pigliare la sposa in nella su’ cammera; ma 27 10| bellissima ragazza, vestita da sposa e alla reale, che faceva 28 10| lei:~ ~– Decco la vostra sposa. Agnamo.~ ~Antonio, mezzo 29 10| dal contento, menò giù la sposa dientro la cappella, e tutti 30 10| stiede agli ordini della su’ sposa, e in un mumento tutte le 31 11| lei si cavò l’anello da sposa e lo diede al Re, e doppo 32 11| bisogna bene che tu sia la mi’ sposa.~ ~La ragazza a quel brutto 33 11| ma che per diventare su’ sposa vi ce ne vole un altro intessuto 34 11| ora ha da essere la mi’ sposa.~ ~Si preparò dunque ugni 35 11| viense pure il babbo della sposa; ma lui nun la ricognobbe 36 11| erano a tavola, dice la sposa a su’ padre:~ ~– E lei è 37 11| ritrovarla più.~ ~Dice la sposa:~ ~– Poera ragazza! Lei 38 12| che voi avete da essere la sposa del Re.~ ~Lei a quella nova 39 12| Portogallo a visitare la sposa e a trattare degl’interessi.~ ~ 40 12| disse:~ ~– Addov’è la mi’ sposa?~ ~Dice la Regina:~ ~– Sappia, 41 12| ntralasciare. Lei potrà vederla la sposa, ma per ora nun gli è permesso 42 12| un mese vo a pigliar la sposa. Tu vedessi, come la ti 43 12| accosì, quando tu sai che la sposa i’ l’ho già pattovita.~ ~ 44 12| gli disse di vestirsi da sposa per il giorno doppo, e che 45 12| debite funzioni, e poi la sposa se n’andette in cammera 46 12| in nel vedere che la su’ sposa rassomigliassi tanto a Bell’- 47 12| poi in sulla mana della sposa nun c’era il neo di Bell’- 48 12| Quando poi sentiede che la sposa nun scendeva a desinare 49 12| che la Regina diede alla sposa la bottiglia del vino e 50 12| letto. Gnamo via, bella sposa.~ ~Allora gli accompagnorno 51 12| qualche complimento alla sposa, e ci si prese delle confidenzie; 52 12| codesti daddoli? Tu sie’ la sposa del Re, e le spose dormono 53 12| si rivolta dal lato della sposa per abbracciarla; la brutta 54 12| rideccotelo per abbracciar la sposa; e quella gli fa la medesima 55 12| aperti gli occhi, guarda la sposa e ti vede d’avere accanto 56 12| e-fatta. – Oh! a lei? E la sposa indov’è? Nun mi ci presenta, 57 12| partire in nel mumento la sposa, e tornerò a pigliarla tra 58 12| mese, ne passa dua, e la sposa il Re nun andeva a ricercarla, 59 12| cognobbe, che su’ legittima sposa era Bell’-e-fatta e suo 60 12| allegro il Re gli disse alla sposa:~ ~– Avevi proprio ragione, 61 13| viense pure il Re babbo della sposa; ma lui nun la ricognoscette.~ ~ 62 13| tavola pietanze da sé, e la sposa si mettiede a siedere tra 63 13| finito il desinare, disse la sposa a su’ padre:~ ~– E lei, 64 13| vole bene? – addimandò la sposa.~ ~Dice lui:~ ~– Sicuro, 65 13| signor padre, – scramò la sposa, – perché mi mandò via di 66 14| sarò per sempre la vostra sposa. Menatemi a casa.~ ~Il Principe, 67 14| né la Corte questa mi’ sposa al palazzo reale. ’Gli è 68 14| gli ebbe ’n consegna la sposa del Principe per custodirla 69 14| sopra ci steva affacciata la sposa del Principe; ma la Mora 70 14| pozzo, vede la figura della sposa, e lei però si credé che 71 14| quelle vantazioni redicole la sposa del Principe cominciò a 72 14| alla ragazza:~ ~– Signora sposa, ’gli è ora di pettinarsi.~ ~ 73 14| bene ch’i’ la pettini.~ ~La sposa dunque per accontentarla 74 14| dientro al cervello della sposa, che subbito si trasficura 75 14| di dame a ripigliare la sposa.~ ~Chiama l’oste e gli dice:~ ~– 76 14| Gli dice lui:~ ~– La mi’ sposa!~ ~E quella insenza scomporsi:~ ~– 77 14| che la Mora fussi la su’ sposa, a quel mo’ imbruttita dal 78 14| aspettarlo; e siccome era la su’ sposa oramai, bisognò bene che 79 14| quel che ’gli era prima, la sposa del Principe.~ ~La Regina, 80 14| rivedere la su’ legittima sposa fu quasimente per cascare 81 14| Mora e gli presentano la sposa.~ ~Dice il Principe:~ ~– 82 15| tanto che vi voglio per mi’ sposa. Che ve ne par egli?~ ~– 83 16| che l’avvisava che era sposa anco quell’altra su’ sorella 84 16| di regali per la sorella sposa; e quando la veddano le 85 16| Adesso dunque tu sarai la mi’ sposa e Regina con meco.~ ~La 86 17| promettiede di farla su’ legittima sposa: in ugni mo’, volse Ruberto 87 17| diveniate mi’ legittima sposa. Nun m’importa della ricchezza: 88 17| con la su’ bella e garbata sposa Maria, o Felicina, secondo 89 17| conviense lassare la su’ sposa di già gravida, e la raccomandò 90 18| alla Corte che ho trovo la sposa, e che poi ti vienga a prendere 91 18| che aveva trovo una bella sposa, e che sarebbe andato a 92 18| baci, e ’ntanto della su’ sposa Prezzemolina se n’era bell’ 93 18| voler dar retta alla su’ sposa, e quella gli diceva:~ ~– 94 18| fatto arrammentare la su’ sposa Prezzemolina dibandonata 95 19| mi garbi diventare la tu’ sposa. Te nun sie’ di mi’ pari. 96 19| diventare tu’ legittima sposa, parola di Principessa.~ ~ 97 19| figliola bisogna che sia vostra sposa e voi l’erede del Regno: 98 20| pigliava per su’ legittima sposa, i’ gli are’ partorito tutti 99 20| sarete la mi’ legittima sposa e Regina in sul trono.~ ~ 100 20| lassarla lì la [197] su’ sposa sola in nel palazzo; ma 101 22| figliola per su’ legittima sposa:~ ~– Vadia franco, Maestà. 102 22| Dunque lei dev’essere la mi’ sposa, perch’i’ sono il primo 103 22| Magnano a nun menar via la sposa a piedi; a ugni mo’ la carrozza 104 22| miglia dimolte; e quando la sposa scendé giù di notte, si 105 22| La figliola d’un Re sposa d’un Magnano! Oh, che vergogna!~ ~ 106 24| una è la Regina, la mi’ sposa, e quell’altre dua sono 107 24| contento con quel tocco di sposa? Una bellezza di sposa, 108 24| di sposa? Una bellezza di sposa, via! Trovatene un’altra, 109 24| Re s’accostava e la su’ sposa principiava a allargar le 110 24| contentezze! Una bellissima sposa, che nun la posso toccare, 111 25| bolla ragazza per esser mi’ sposa!~ ~Arriva al palazzo, posa 112 25| risolto a pigliar donna, e la sposa i’ l’ho bell’e trovata.~ ~ 113 25| figliolo chi era questa sposa, sicché lui glielo disse.~ ~ 114 25| fu notte, Pietro, la su’ sposa e la camberiera s’addormirno 115 27| e gli diede l’anello di sposa. Ma la mamma di lui nun 116 27| nun poteva patire questa sposa, e a mala pena la guardava, 117 27| perché gli tienessin bene la sposa che già era gravida e vicina 118 27| accampamenti, alla Regina sposa gli cominciorno i dolori, 119 27| mettiede dientro al letto della sposa in scambio de’ su’ figlioli, 120 27| riviense in cammera della sposa.~ ~Dice la sposa:~ ~– Oh! 121 27| cammera della sposa.~ ~Dice la sposa:~ ~– Oh! fatemegli vedere 122 27| corpo.~ ~A quella vista la sposa si sviense e gli nentrò 123 30| imprumesse di farla su’ legittima sposa.~ ~A male brighe partito 124 30| la carrozza per menare la sposa al palazzo.~ ~La ragazza 125 30| pezzo, tutt’a un tratto la sposa si tocca il collo e scrama:~ ~– 126 30| no! – grida piagnendo la sposa. – E’ bisogna ch’i’ ripigli 127 30| rinuscì di persuaderla la su’ sposa di smettere quel pensieri. 128 30| vezzo rosso ciondoloni.~ ~La sposa tutt’allegra salta giù, 129 30| occhi quella disgraziata di sposa.~ ~Subbito lei salisce nel 130 30| ita via, – arrispondo la Sposa; – e m’ero scordo del mi’ 131 30| insino a casa del Re, e la sposa dovette rimontare ’n carrozza 132 30| al collo?~ ~Arrisponde la Sposa:~ ~– I’ ho freddo. Me l’ 133 30| disgrazia, sicché al Re la su’ sposa gli viense presto a noia, 134 30| lei ène la mi’ legittima sposa. Come si fa a mandarla via? 135 30| gli aveva da essere la sposa del Re.~ ~Le du’ camberiere 136 30| a su’ madre:~ ~– La mi’ sposa sarebbe sempre Collo di 137 30| che i’ ho io a scerre la sposa per via d’un cane?~ ~– Eh! 138 30| piacimento, quella sarà la tu’ sposa.~ ~Deccotele daccapo quelle 139 30| Collo di Pecora è la mi’ sposa. Ma che ne dite, mamma, 140 30| mamma, ho io a scerre la sposa per via d’una camicia?~ ~ 141 30| grosso gli spariva alla sposa e gli tornava il su’ bel 142 30| feste da nun si dire, e la sposa nun la chiamò più Collo 143 32| altra donna per su’ seconda sposa, e anco da questa seconda 144 32| e anco da questa seconda sposa gli nasce una bambina, piuttosto 145 32| che vo’ diviengate la mi’ sposa. Una simile bellezza nun 146 32| impiccio. Lei ristia che la sposa [284] gli divienga una serpe, 147 37| dover tuo quando te sarà’ sposa. Te ha’ ’nteso.~ ~Avuto 148 37| giorni a pigliar la su’ sposa assieme alla Corte, le donne 149 37| e le carrozze reali; la sposa in quel mentre si preparò 150 37| il corteo a menar via la sposa, lei acciaccinata e ’nfurita 151 37| pezzo, tutt’a un tratto la sposa si sbatté nella testa con 152 37| gli era sempre aperta e la sposa nentrò giù in fretta a cercar 153 37| Sì, mamma, – arrispose la sposa, – e nella furia mi sono 154 37| inutile, perché il pettine la sposa nun lo potiede ritrovare, 155 37| tu l’ha ’uto.~ ~Scrama la sposa disperata:~ ~– Oh! com’i’ 156 37| tienerti. Tu sie’ la su’ sposa. Quel ch’i’ posso fare per 157 37| far altro.~ ~Insomma la sposa dovette a quel mo’ risalire 158 37| intendere a tutti, che lui la sposa la tieneva custodita per 159 37| bruttezza, se è la mi’ legittima sposa?~ ~Arrisponde su’ madre:~ ~– 160 37| d’impegno.~ ~Ma la poera sposa nun concludette nulla; steva 161 37| Il sabbato sera piglia la sposa con seco un servitore e 162 37| perdonarla quella poera sposa, sicché lei se n’andiede 163 37| lavoro di quest’altra.~ ~La sposa gli porgé la noce e gli 164 37| giorni quella sia la tu’ sposa.~ ~Deccoti le donne daccapo 165 37| le du’ camberiere; ma la sposa, che! sempre a piagnere 166 37| contento la sputi.~ ~Alla sposa gli conviense andar via 167 37| vedere la camicia della sposa; ma lei gli porgette la 168 37| bella quella sia la tu’ sposa addirittura.~ ~Figuratevi 169 37| dura manco fatica!~ ~Ma la sposa stiede com’un’allocca a 170 37| su’ far altro?~ ~Dice la sposa:~ ~– Ma via! mamma, che 171 37| ringraziarmi.~ ~Dice la sposa:~ ~– Ma sì, vo’ avete ragione: 172 37| avvertenzie?~ ~Scrama la sposa:~ ~– No davvero, mamma! 173 37| ricerca il tu’ pettine.~ ~La sposa non aspettò il comando per 174 37| Ma quando vedde la su’ sposa, rimanette di stucco; scrama:~ ~– 175 37| scelta i’ l’ho fatta; la mi’ sposa è quella che m’incanta con 176 37| Regina; e da quel giorno la sposa e il figliolo del Re se 177 38| s’accordass’a diventare sposa legittima di Gianni pigionacolo; 178 39| egli?~ ~– Le mane a quella sposa della novella, – arrispose 179 39| alla bozza nel bosco, e la sposa con le su’ mane rinsanichite 180 39| inginocchi lì per amore alla mi’ sposa.~ ~Scrama la Regina incattivita:~ ~– 181 40| fratelli, del mi’ babbo e della sposa.~ ~La Capoccia però delle 182 40| gli disse:~ ~– In sulla sposa nun ci contar più, perché 183 42| Dunque il Re lassò la sposa alla Corte, con ordine che 184 42| Pigliatela con voi questa sposa co’ bambini e custoditela, 185 46| resta anco [375] te, che una sposa cortese, vaga ed amorosa 186 47| diventare mi’ legittima sposa, i la menerei con meco e 187 47| Gnamo! Chi vol esser la mi’ sposa? Decidetevi ’n tra di voi, 188 47| Caterina doveva esser la su’ sposa per il gran coraggio di 189 48| figliola per su’ legittima sposa come ricompensa del benefizio 190 48| divienisse la su’ legittima sposa.~ ~Difatto Giuseppe doppo 191 50| La tu’ ragazza ’gli è sposa ’mprumessa d’un Re.~ ~– 192 50| quando appunto domani i’ vo’ sposa?~ ~Dice la camberiera:~ ~– 193 50| a discorrire con la su’ sposa e gli portò in regalo una 194 50| mattina doppo a pigliar la sposa ’n carrozza e menarla a 195 50| volse più altrimenti per su’ sposa; e lei si niscondé ’n casa 196 51| vo’ che diventi la mi’ sposa. Che dite, mamma, il babbo 197 51| nsomma la diviense su’ sposa legittima, abbeneché alla 198 51| diede le su’ ’struzioni alla sposa per fargli assapere le su’ 199 51| la mi’ figliola, la mi’ sposa.~ ~– Sì, sì, son io, – arrispose 200 52| divierrai la mi’ legittima sposa a male brighe i’ ho finito 201 52| di nun esser veduti dalla sposa e da’ servitori, co’ un 202 52| pezzo con gran dolore della sposa, che s’era svienuta, i du’ 203 52| annunciare dissano alla sposa:~ ~– Bada bene di stare 204 52| Principessa, e pole diventare sposa di quello tra noi dua che 205 52| supplizio; ma Peppe e la sposa lo supplicorno tanto di 206 52| contento a lato della su’ cara sposa.~ ~ ~ ~ 207 55| pesca una simile perla di sposa a mi’ modo?~ ~E la madre 208 55| figliola, che per essere sposa è volsuta ire alla città 209 56| gli perdono, e sarò la su’ sposa fedele per insin che campo.~ ~ 210 57| che lei divienga la mi’ sposa, insennonò i’ nun gli do 211 57| acconsente a essere la mi’ sposa, il ferraiolo diventa suo.~ ~– 212 58| che lui morissi trovò una sposa di su’ piacimento, e nun 213 60| dilontanarmi al sicuro che la mi’ sposa nun mi farà le fusa torte?~ ~–