Novelle

  1      2|          neri, con una facciaccia propio ispaventosa.~ ~Era un ladro.~ ~
  2      2|     ragazza di nome Caterina, che propio sarebbe quella per lei.
  3      2|     dientro a su’ orci; e accosì, propio per gran miracolo del sommo
  4      2|     Infrattanto quel signore, che propio ’gli era il ladro del buratto,
  5      3|              Bello! – dice lui. – Propio una meraviglia! Ma ci manca
  6      3|          al Re, che nun gli diede propio nulla di mancia. Figuratevi
  7      5|           concredendola che fussi propio la Caterina; ma tutt’a un
  8      6|           solingola; nun sapevano propio quel che si pensare in nel
  9      7|          ragazzotto dice:~ ~– Che propio, sposa mia, vi par egli
 10      9|     frutto fronzoluto, che pareva propio una maraviglia; e Ferdinando
 11      9|         ringrullito, e gli pareva propio d’essere in un mondo novo.
 12      9|         d’un tratto un finestrone propio nel muro, la bestia tira
 13     10|          vedere quello spettacolo propio novo, e al Re gli parse
 14     10|          Scrama il Re:~ ~– Bello! propio bello! che un uccellino
 15     11|           il pensieri, perché lui propio nun voleva daccapo riammogliarsi.~ ~
 16     11|          sicché la ragazza pareva propio una gran zucca che camminava,
 17     11|    Zuccaccia:~ ~– Oh! bene, ci ho propio gusto. E chi era questa
 18     11|        scramava:~ ~– Voi, si vede propio che mi volete morto a ugni
 19     12|     arrivò all’età di vent’anni e propio ’gli era una bellezza maravigliosa,
 20     12|      sicuro. Che! ’gli è una cosa propiompossibile.~ ~Ma l’Ambasciatore
 21     12|           sicché il Re nun sapeva propio che si pensare, e nun volendo
 22     13|        ricognosceva più, e pareva propio la vecchia co’ su’ cento
 23     13|      Regina gli disse:~ ~– Ma che propio vonun sapete far nulla?~ ~
 24     13|       sale, sicché lui nun mangiò propio nulla.~ ~Quando fu finito
 25     14|          che lui finì con credere propio che la Mora fussi la su’
 26     15|           ntra di sé:~ ~– Quest’è propio robba da Re. I’ lo voportare
 27     15|          il contadino.~ ~– ’Gli è propio quel che m’ha ditto anco
 28     15|        andarmene. Di sera sarebbe propio vergogna per lei e per me,
 29     15|         mettere spogliato nel su’ propio letto; poi licenzia i servitori,
 30     15|           Dice il Re:~ ~– Tu siepropio una donna a modo, Grisèlda.
 31     16|        custodito e strigliato, ma propio a garbo. Era  per montare ’
 32     16|      Appartamento di Bellindia.~ ~Propio nun ci mancava nulla; soltanto
 33     17|         subbito se ne invaghì, ma propio a bono; sicché dovendo stare
 34     17|       scramò la ragazza, – i’ son propio contenta di questo divertimento,
 35     17|       disagio del viaggio, apparì propio nella su’ splendente bellezza,
 36     17|            nun c’è caso di sapere propio a bono qual è l’esser vostro,
 37     17|           appassionato nun sapeva propio quel che ci rispondere la
 38     17|           Parigi e la diede nelle propio mani al Re su’ padrone.~ ~
 39     17|       viso e le mani di cera, che propio parevano dubambini vispoli
 40     17|         dal palazzo regio, ed era propio un grande e bello spettacolo;
 41     17|       pure traversassi l’acqua. E propio ero per ispignere il cavallo
 42     17|           credettano fusse di mi’ propio carattere. E i’ son resto
 43     18|           fitto e rigoglioso, che propio ène una meraviglia. Corrite
 44     18|            capelli biondi, ch’era propio una gran bellezza a vederla
 45     19|      regalo questo cane, e il su’ propio nome, tienilo a mente, ’
 46     19|           trovò nel Portogallo, e propio dientro la città reale.~ ~
 47     19|              Il fratello maggiore propio si rodeva dalla rabbia per
 48     19|          pezzi.~ ~Scrama:~ ~– Tò! propio ’gli è questo ’l Segreto
 49     20|           bosco, con una fame che propio nun ne potevan più.~ ~Dice
 50     20|     smarrì per una macchia e avea propio sperso la via a ritornare
 51     20|         mancarmi di parola. Paian propio quelli che m’aveva lei ’
 52     20|           con la ragazza gli eran propio i figlioli del Re, e se
 53     20|       gastigo.~ ~Il Re nun sapeva propio come rigirarla; ma poi lo
 54     21|          Manfane e a Tanfane, che propio gli ebban dicatti di mettersi
 55     22|       nome si chiamava Angiolina; propio una bellezza come un angiolo,
 56     22|        volerne dir male bisognava propio inventarla un’eccezione;
 57     22|     pattovì per il viaggio pareva propio un cassone da biada.~ ~E
 58     22|     mentre s’avvicinava, e pareva propio fatto a posta che il Magnano
 59     22|      moritte a quelle vergogne fu propio un miracolo. Innunistante
 60     22|         diceva [217] bugìe, e che propio lui ’gli era il su’ Magnano.~ ~
 61     24|           battibeccavano, che era propio una disperazione; e tavìa
 62     25|      moglie presa  in Spagna, e propio nun sapeva come accomidar
 63     25|            Che gelosa birbona! Fu propio un gran tradimento il suo.~ ~
 64     27|       sorte, che gli mantierreste propio la ’mprumessa di quelle
 65     27|           ma badate d’addoperarle propio in nel modo che vi comando.
 66     27|         tutto splendente, che era propio una maraviglia.~ ~I bambini
 67     27| apparecchiata, che nun ci mancava propio nulla, e da Re; e all’ora
 68     27|        bambini a desinare, perché propio assomigliavano a quelli
 69     28|     disperato davvero, perché lui propio credeva che Fanta-Ghirò
 70     29|        ebbe da caricarlo di robba propio bona e avvistata ve la metté
 71     29|           bosco? E poi, no’ siemo propio per un deserto salvatico.~ ~
 72     29|         Germano:~ ~– Deccoli, son propio i mi’ posti; e la capanna
 73     29|           arrestarla, e gli parse propio di scorgere tutta l’effigie
 74     30|     vacchina linda e garbosa, che propio a vederla soltanto faceva
 75     30|          quel mo’ e peloso fitto, propio come l’hanno le pecore,
 76     30|           alle persone con garbo: propio un gran piacere a carezzarlo!~ ~
 77     30|          modo. Come si fa a dirlo propio come ’gli era quella camicia?
 78     31|           Re, che gli domandò, se propio lui credeva di poterla guarire
 79     31|          della guarigione; pareva propio che l’autore fussi stato
 80     32|      filata e ammatassata che era propio uno ’ncanto.~ ~Che! l’Assunta
 81     33|            un nuscire di casa: ma propio furno sforzi inutili.~ ~
 82     33|          domanda del figliolo, fu propio un miracolo: ’gli era inutile
 83     33|        non ismettevan mai; pareva propio che il mondo rovinassi.~ ~
 84     33|         di ragazze d’una bellezza propio di paradiso, che te lo pigliorno
 85     34|      voglia di lavorare; ’gli era propio un briganzone scioperato
 86     34|        piacimento nun ti mancherà propio nulla.~ ~Giorgio credeva
 87     34|           deccolo qui, che ’gli è propio bono per contentarci d’ugni
 88     34|    mangiare e bere, vole dire che propio loro aveano il buzzo lastico.~ ~
 89     34|          padrone nun s’accorgette propio di nulla; poi riviense a
 90     35|          moneta d’avanzo! Si vede propio che te mi vo’ rovinar con
 91     35|           poero a me! – scrama. – Propio tu nun ne fa’ una a garbo!~ ~
 92     35|      voglia di cacare.~ ~– Ma che propio siescemo insenza rimedio? –
 93     36|     robusto e virtudioso, che era propio una meraviglia.~ ~Aveva
 94     37|   luccichenti; in somma la pareva propio viva.~ ~Il contadino, in
 95     37|      filare, e loro ci si messano propio d’impegno.~ ~Ma la poera
 96     38|      mancava nulla e pareva [322] propio il Palazzo reale.~ ~Vienuta
 97     39|           a diciottanni, lei era propio una ragazza ammodo, aducata,
 98     39|           tra di loro si vogliano propio bene; son più rare de’ cani
 99     39|        socera gli diceva qualcosa propio da arrivarla.~ ~Dunque,
100     39|   inciamponi finalmente giugnette propio alla palazzina in dove abitava
101     39|         Uliva.~ ~– Se lei mi vole propio bene, mi deve imprumettere
102     40|        che girandolava, e di cose propio maravigliose nun gli era
103     40|       Principe:~ ~– Ma che ’gli è propio vero? Allora la compero
104     40|      mettergli d’accordo.~ ~Il Re propio aveva perso il capo, perché
105     40|     Capoccia disse:~ ~– I’ volevo propio questo comandamento dal
106     41|         nella stalla e si niscose propio tramezzo al fieno nella
107     41|             Scrama l’Orco:~ ~– Ma propio? Vieni, vieni pure, ti do ’
108     42|           bambine:~ ~– V’ha detto propio accosìl babbo? E voandate
109     42|        dispetto di su’ madre, che propio si rodeva dalla rabbia e
110     42|            gli era appunto il su’ propio marito; nunistante stiede
111     42|        scrivere tante bugie? Pare propiompossibile.~ ~E ’nsenza
112     43|      quello e non gli apparecchiò propio nulla. Disperato il bambino
113     46|     innargentate, che risplendeva propio com’un sole, e addove spasseggiava
114     46|        de’ regnanti dell’Isola, e propio sulla facciata del palazzo
115     46|            da un lato del salone, propio ’n vetta, per una gradinata
116     46|        finì con persuadergli, che propio su’ padre l’aveva ingiustamente
117     46|           quell’altro:~ ~– Se lui propio c’imprumette che nun ci
118     46|           gli domandò:~ ~– Ma che propio vo’ l’avete ammazzato il
119     46|       terra; quella d’Andreino fu propio un’entrata trionfale.~ ~
120     47|          verso la città reale: ma propio ’n sul confino dei bosco
121     47|           La cosa dunque successe propio accosì, e la colonna l’ebbe
122     47|           nissun modo; ma si vede propio che l’ora del minchione
123     48|          aiuto; ma l’isola pareva propio un deserto, abbeneché nun
124     48|     tradimenti.~ ~Dice il Re:~ ~– Propio me ne rincresce, caro mio;
125     48|  arritrovò a una buca che restava propio sul pelo del mare.~ ~’Nsenza
126     49|          Tognarone:~ ~– Ma ’gli è propio vero? Te nun le di’ le bugie?~ ~–
127     49|      malizioso, dice:~ ~– Che sia propio vero? Già te le bugie nun
128     49|         vobene! Tene sie’ stata propio fedele e una bona ricompensa
129     49|          un altro diascoleto, che propio nun sapeva racchetarla la
130     50|          co’ un diamante ’n dito, propio una maraviglia.~ ~Dice la
131     50| camberiera:~ ~– Padrona, che vole propio perderla una fortuna accosì?
132     51|        Dunque Caterina vieniva su propio per bene e in nel crescere
133     51|          burla:~ ~– Per isvagarmi propio, i’ arebisogno d’una che
134     52|         scaruffato e sudicio, che propio nun mostrava più l’effigie
135     53|           nun si fermò che al su’ propio paese.~ ~E qui rimané in
136     54|           lontano siccome stevano propio le cose.~ ~Soltantol calzolaio
137     55|           lui nun glienimportava propio nulla.~ ~Ora bisogna sapere
138     55|      meglio doppo un pilastro era propio fora di sé per lo stupore;
139     55|          altro, e se la rubbavano propio.~ ~A un simile spettacolo
140     55|          rio, e alla seconda casa propio e’ ci abita la balia che
141     55|      molto annoiato: e’ nun c’era propio nulla che lo divertissi,
142     55|           pol essere, s’i’ l’ebbi propio io per regalo? ’Gli è dicerto
143     56|      Caterina:~ ~– E come! ’Gli è propio il mi’ piacere. Ma lei che ’
144     57|           successo e nun sapevano propio che pesci pigliarsi per
145     59|       urlassano per chiamarsi, fu propio inutile e nun gli rinuscì
146     59|           insino a un salone, che propio pareva un incanto.~ ~Dal
147     59|            Fiordinando non sapeva propio quel che si pensare d’un
148     59|         s’addormirno in sull’erba propio come sassi.~ ~Di  a un
149     59|           di Fiordinando appioppo propio per bene.~ ~Di  a un po’
150     59|   giostratori, ma no sotto il su’ propio nome. E ’n quella città
151     60|            Dice:~ ~– Ma che posso propio dilontanarmi al sicuro che
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