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Alfabetica [« »] obbligò 1 obbligorno 1 occasione 2 occhi 145 occhi-marci 2 occhiacci 3 occhiali 1 | Frequenza [« »] 148 mane 147 meglio 147 tutte 145 occhi 144 modo 142 a' 142 siccome | Gherardo Nerucci Sessanta novelle popolari montalesi Concordanze occhi |
Novelle
1 2| coda di cavallo, e ’n sugli occhi della Caterina quella madre 2 3| Caterina, e gli mette sotto gli occhi il mortaio:~ ~– Guarda, 3 3| Regina e con le lagrime agli occhi gli raccontò la su [22] 4 3| lenzola rustiche. Apre gli occhi, guarda, e il tetto della 5 4| persona. Che sarà? Ficca gli occhi dientro e vede una cucina, 6 4| ginocchioni e con le lagrime agli occhi giurava che era innocente; 7 4| furba, gli leggeva in negli occhi, e steva in guardia; anzi, 8 5| un pruno fitto in negli occhi.~ ~Dice la Brutta:~ ~– Vo’ 9 5| bon po’ e da tappargli gli occhi.~ ~’Gli andiede in sulle 10 6| gli era un pruno in negli occhi e nun pativa di vedersela 11 6| Dunque, tieni bene gli occhi spalancati.~ ~E dettogli 12 6| finalmente soccallati gli occhi, in nel vedersi a quel mo’ 13 7| da sé sincerare co’ su’ occhi della cosa e mettere a esame 14 7| sincerarsi co’ su’ propri occhi, e quando seppe della scatolina 15 8| Principessa arrivolse gli occhi in verso del giovane, e 16 8| inganno; dunque, starò con gli occhi aperti.~ ~Intanto accese 17 9| abbassati a un tratto gli occhi in verso il mare, apparì 18 9| dientro quando buttò gli occhi su Ferdinando si mettiede 19 10| si sveglia, spalanca gli occhi e nun vede nissuno, perché 20 11| divorava proprio con gli occhi. Lui voleva sapere a ugni 21 11| figliolo del Re poi gli occhi gli aveva sempre rivoltati 22 11| sopra pensieri e con gli occhi svoltati sempre a vedere 23 12| alba poi, il Re, aperti gli occhi, guarda la sposa e ti vede 24 13| stanza, e con le lagrime agli occhi andiede a trovare la su’ 25 13| pareva che ’gli avessi gli occhi cisposi, e’ gli messane 26 13| Ma ora, con questi mi’ occhi i’ lavoro male, e le mane 27 13| modo?~ ~Arrispose con gli occhi bassi la ragazza e gli raccontò 28 14| lui con la lesina cava gli occhi a [114] chi l’accosta; poi 29 14| e le setole?~ ~Alza gli occhi lui e subbito bocia al Principe:~ ~– 30 14| Ciabattino, via, cavagli gli occhi.~ ~E il ciabattino:~ ~– 31 15| giudichi da sé, co’ su’ occhi.~ ~Scramò il Re:~ ~– Brava! 32 15| desta daccapo, alza gli occhi e vede la luce [127] attraverso ’ 33 16| voltando il mercante a caso gli occhi vedde in fondo a un viale 34 17| perché lei ’gli aveva du’ occhi come stelle, e le gote fiorite 35 17| diviato il su’ core, i su’ occhi e i su’ panni. Bada di nun 36 17| il vostro core, i vostr’occhi e i vostri panni alla Bella 37 17| riporto per segno il core, gli occhi e i panni di voi, per me ’ 38 17| crudele portagli il core e gli occhi dell’agnello, con fargli 39 17| ebbe cavato il core e gli occhi all’animale, e avuto i panni 40 17| che si stropicciava gli occhi e che s’era levata.~ ~Cominciorno 41 17| lato che lo tiravano gli occhi, che oramai nun vedevano 42 17| voleva vedere co’ su’ propri occhi; poi consegnò la lettera 43 17| poco per volta riaperse gli occhi e ripigliò il su’ colore, 44 17| perché la sparissi agli occhi del popolo, e lesti la ficcorno 45 17| con de’ cenni e con gli occhi, perché io pure traversassi 46 17| quando la Maria confisse gli occhi addosso a quel cavaglieri ’ 47 17| ho da creder più, a mi’ occhi e al mi’ core, ovvero a’ 48 17| nebbia che tu ha’ negli occhi. Questa davvero è la tu’ 49 18| Regina con le lagrime agli occhi: ma lui nun ci fu versi 50 19| la visiera giù ’n sugli occhi, e disfida ognuno a contrastar 51 20| bella e garbosina, con gli occhi neri e co’ su’ capelli neri! 52 22| discorso l’Angiolina aperse gli occhi e sobbalzò allo ’mprovviso, 53 23| si fa a far rinascere gli occhi a uno che se gli è cavi?~ ~ 54 23| buchi addove c’era gli occhi, e gli occhi arritornan 55 23| addove c’era gli occhi, e gli occhi arritornan subbito al su’ 56 23| buchi addove s’era cavo gli occhi, e gli occhi ritornorno 57 23| era cavo gli occhi, e gli occhi ritornorno sani e intieri 58 23| ricuperare la vista degli occhi e avere questo tocco [222] 59 23| come fare arritornar gli occhi a chi nun gli aveva più?~ ~– 60 24| ricchezza che cavava gli occhi soltanto a guardarla; poi 61 25| d’oro e folti; e po’ du’ occhi neri e brillantini e come 62 25| comparisce un Mago, con du’ occhi che gli schizzavan foco, 63 25| ragione e gli tralucevano gli occhi dalla stizza, e voleva Pietro 64 25| e si trovan davanti agli occhi quel brutto spettacolo.~ ~ 65 28| Fanta-Ghirò, persona bella,~ Du’ occhi neri, dientro la su’ favella:~ 66 28| Fanta-Ghirò, persona bella,~ Du’ occhi neri, dientro la su’ favella:~ 67 28| Fanta-Ghirò, persona bella,~ Du’ occhi neri, dientro la su’ favella:~ 68 28| Fanta-Ghirò, persona bella,~ Du’ occhi neri, dientro la su’ favella:~ 69 28| Fanta-Ghirò, persona bella,~ Du’ occhi neri, dientro la su’ favella:~ 70 28| passione, in nel girar gli occhi vedde il foglio e lo lesse; 71 29| battere il capo.~ ~Alza gli occhi l’Eremita a quello parole 72 29| finalmente soccallò gli occhi e guardava ben bene Germano, 73 30| disse con le lagrime agli occhi quella disgraziata di sposa.~ ~ 74 30| quasimente il lume degli occhi; ma il cucito pareva un 75 32| figliolo del Re, e vòlti gli occhi addove si partiva un gran 76 33| guardava con le lagrime agli occhi sospirando, sicché il ragazzo 77 33| lei la divorava con gli occhi; ma per su’ disgrazia nun 78 33| mondo e m’è sparita dagli occhi, perché volsi cognoscerla 79 34| credete nemmanco a’ vostr’occhi. Ma i’ v’invito voi e il 80 35| capre e gli leva a tutte gli occhi, e po’ di quest’occhi se 81 35| gli occhi, e po’ di quest’occhi se ne piena una tascata; 82 35| principia a tirar di quegli occhi di capra in nel grugno alle 83 35| Mattarugiolo, – i’ ho levo gli occhi alle capre e me ne son pienato 84 36| giardinieri in nel voltar gli occhi vedde quel ragazzo fermo 85 36| nun ne feciano, ma con gli occhi parlavan più meglio che 86 37| su’ corna, il pelo e gli occhi luccichenti; in somma la 87 37| potevano scoprire con gli occhi.~ ~Dice il figliolo del 88 38| una bellezza da levar gli occhi a guardarla soltanto.~ ~ 89 39| quando in nell’alzar gli occhi gli parse di vedere tra 90 39| volentieri; la guardava con occhi malucani, e del mangiare 91 39| accomido, in nel voltar gli occhi per ugni verso a un tratto 92 39| deccola dinanzi a’ vostr’occhi, Maestà.~ ~– Dunque vo’ 93 40| mumento si scoté e aperse gli occhi; al secondo chicco rinviolì, 94 40| buca, che a svoltar gli occhi per l’insù si durava fatica 95 42| n’accorge da sé co’ su’ occhi.~ ~Insomma si scoprirno 96 44| come ’mpalati e con gli occhi fissi ’n verso Giovannino 97 46| malattia perse la vista degli occhi, e per via di questa disgrazia 98 46| dell’acqua per guarire gli occhi mia. I’ aspetterò il tu’ 99 46| che doveva guarirgli gli occhi; ma per consolarlo si profferte 100 46| acqua che guarirà i vostr’occhi ammalati. Nun abbiate temenza: 101 46| di repente la vista degli occhi. Scrama:~ ~– Oh! poer’a 102 46| con arte da ingannar gli occhi, vi si trovava un mosaico 103 46| l’acqua che rendeva agli occhi la vista.~ ~I fratelli a 104 46| riacquisterà la vista degli occhi accosì.~ ~Ma fu tutto inutile; 105 46| avendo loro bagnato gli occhi del padre e della madre 106 46| della Regina Marmotta, gli occhi a que’ du’ vecchi gli arritornorno 107 46| male brighe soccallati gli occhi, disse:~ ~– Chi pole essere 108 46| per guarire dal male degli occhi il babbo, ora corre l’anno, 109 47| giovanotto soccallò gli occhi dapprima e alla fine rinsanichito 110 47| insospettì, e strignendo gli occhi cognobbe bene che quel signore 111 48| sentire un rumiccìo; leva gli occhi ’ncuriosito, e da uno sprofondo 112 48| vienivano le lagrime agli occhi.~ ~Finito il desinare, in 113 49| du’ donne soccallano gli occhi e adagino adagino tornano ’ 114 49| disubbidite, i’ vi cavo gli occhi con le mi’ mane.~ ~Dice 115 49| avessi visto co’ su’ propi occhi; lui mogio mogio badava 116 50| subbito gli sbatte negli occhi il luccichio del diamante, 117 50| pietra preziosa da cavar gli occhi soltanto a guardarla.~ ~ 118 51| gnuda?~ ~La Caterina con gli occhi bassi per la vergogna gli 119 51| cominciò a stralunare gli occhi e a divincolarsi ’n sulla 120 52| e un bel giorno a quattr’occhi gli palesò pane pane che 121 52| giudici gli metté sotto agli occhi la potenzia della corona 122 52| vedere la malata a quattr’occhi per confessarla insenza 123 53| sincerarmi co’ mi’ propi occhi. E lei, sor padrone, nun 124 53| All’omo gli s’avvelorno gli occhi dalla rabbia e steva per 125 54| che il lavoro lo faccia a occhi bendati. Se ti garba e te 126 54| meni.~ ~Menico tappò gli occhi del calzolaio co’ una pezzola 127 55| in sulle spine, con gli occhi stralunati e la voce tremolente; 128 55| svegliò, e avendo aperti gli occhi vedde luccicare le fessure 129 55| finge di dormire, ma con gli occhi soccallati sbirciava di 130 55| aspettare, ma poi viense con gli occhi bassi, tutta rossa ’nfiammita 131 55| perch’i’ l’ho visto co’ mi’ occhi quel che loro sanno fare 132 56| la lingua mutola, né gli occhi fermi.~ ~S’arrivolse ’n 133 57| veh! e’ gli s’apersano gli occhi in sul tradimento della 134 57| maggiore gli viense vòlto gli occhi in su e vede che ’n vetta 135 58| lo riscosse, e alzati gli occhi si vedde davanti un bel 136 58| gli apparse davanti gli occhi un brutto mostro, che gli 137 59| meraviglia da cavar gli occhi a guardarla fissa.~ ~Ma 138 59| tentennoni fece aprire gli occhi anco al su’ ministro; e 139 59| fine gli si serrorno gli occhi e diacé accanto di Fiordinando 140 60| di debiti per insino agli occhi.~ ~Vistosi dunque al perso, 141 60| proverbio: Lontan dagli occhi lontan dal core; e poi le 142 60| maravigliosa bellezza, con du’ occhi simili a’ raggi del sole, 143 60| d’annoiata, e svolti gli occhi di qua e di là vedde Petronio 144 60| Anselmo perse ’l lume degli occhi a quel racconto, e fuggì ’ 145 60| specie di bestiaccia, e a occhi serri volse ficurarsi nell’