Novelle

  1      1|          di rose.~ ~Il poveromo, morto più che mezzo dalla paura,
  2      1|       istravolto e bianco come un morto iscaturito dalla sepoltura,
  3      1|           credeva da un bel pezzo morto, mancò poco che nun cascasse
  4      1|          farlo. Se l’Orco cascava morto, i su’ tesori, e n’ha una
  5      1|       fatta l’Orco cascò in terra morto steccolito.~ ~Allora la
  6      3|           a casa che ’gli era più morto che vivo. Ma la su’ figliola,
  7      6|          finì col crederlo bell’e morto, e doppo del tempo rimesse
  8      8|         accosì:~ ~– Quand’i’ sarò morto, sparato e cotto, che la
  9      8|     ricercarmi, perché io, o sarò morto o mi sarà intravvienuta
 10      8|        Mago infame, sicché l’ebbe morto, perché con quella furia
 11      8|         il Mago nun l’aveva punto morto; bensì il giovane, che tra
 12      8|       porti al Re, e il Mago l’ho morto con le mi’ propie mane.~ ~
 13      8|   arritornare il marito, lo credé morto, e il Re addolorato da questa
 14      8|         mi’ fratello maggiore o è morto, o gli è intravvienuta qualche
 15      8|       addove il primogenito aveva morto il Mago dalle sette teste
 16      8|           con gran festa, come un morto risuscitato, e lo condussan
 17      9|        sole il ragazzo era bell’e morto, che nun ci fu rimedio.~ ~
 18      9|        padre! ti vede il figliolo morto con quella coltellata a
 19      9|         ma finalmente, presano il morto, lo rinvoltorno con de’
 20     10|      siccome si sentiva allaccato morto dal tanto camminare, si
 21     11|         vede propio che mi volete morto a ugni modo, ché non vi
 22     16|         tu mi ritroveresti bell’e morto. E questo gli è un anello
 23     16|          m’averesti dicerto trovo morto. Oh! che nun mi vo’ più
 24     16|   credevano che il Mago gli fusse morto insenz’altro, e accosì finito
 25     16|    capanno delle rose, che pareva morto. La Bellindia disperata
 26     17|           e se lei dal su’ marito morto avessi uto punti figlioli.~ ~
 27     17|        perché aveva paura d’esser morto lui assieme con la ragazza,
 28     17|       messo se la dormiva stracco morto dalla fatica, la Bella Giuditta
 29     17|         diede a credere che fussi morto qualcuno della famiglia
 30     17|     Francia; e da ultimo, essendo morto il Re, [165] gli succedette
 31     18|         quegli strapazzi si credé morto, ma poi gli prese un animo,
 32     18|     sacchetto col prezzemolo, più morto che vivo, reggendosi a mala
 33     18|        più addove Lei era; se era morto, oppuramente vivo. Si steva
 34     19|        uno spulito vedde un ciuco morto che sopra gli stavano tre
 35     19|          viense scramato:~ ~ ~ ~E Morto porta tre!~ ~ ~ ~[181] Dunque
 36     19|              Molle passò Duro~ ~E Morto porta tre.~ ~ ~ ~[182] Alé!
 37     19|           cascò per le terre come morto. Ma fu inutile il piangere:
 38     20|        dire ch’i’ sono o sperso o morto, e che nun torno più. Addio.~ ~
 39     20|          se lui ’gli era sperso o morto.~ ~Arriva doppo dimolti
 40     25|           stizza, e voleva Pietro morto in tutt’i modi.~ ~Pietro
 41     25|           giardino. Badate: i’ ho morto l’uccellino che mi rubbò
 42     27|        appunto il figliolo del Re morto, e ora però comando da padrone
 43     27|           copiedi, rimanette  morto steccolito con la bava alla
 44     29|        stiedero loro con il Re, e morto lui, Germano diviense padrone
 45     31|       casa mia insenza cascar giù morto dalla fame.~ ~A un punto
 46     31|         vecchino: – ma nun ti vomorto.~ ~L’acqua dunque [277]
 47     33|           mai; se tu scendi, siemorto.~ ~Il giovanotto le ringraziò
 48     35|       mancò poco che nun cascassi morto per le terre dal gran dispiacere;
 49     35|     mammalucco, imbecille! Tu ha’ morto tu’ madre!~ ~E  a urlare
 50     36|        che lui il bambino l’aveva morto e butto nell’acqua del mare,
 51     36|     insenza babbo, e sono stracco morto dal girare e i’ ho fame.
 52     36|          il Re di Spagna ’gli era morto e che su’ erede alla corona
 53     38|           e il su’ marito gli era morto da un pezzo, e lei era rimasa
 54     38|            Sicché Gianni, stracco morto e allaccato tra la fatica
 55     39|           comparse; lo credettano morto addirittura.~ ~Dice la donna:~ ~–
 56     39|           I’ credevo che te fussi morto. Addove siestato tuttala
 57     40|           quest’ora ’gli è bell’e morto da un pezzo. I’ t’avvertisco
 58     40|          han creduto che te fussi morto seppellito in quella buca.~ ~
 59     41|           Sua Maestà, lei mi vole morto. Questo poi ’gli è ’mpossibile
 60     41|          con l’idea che lui fusse morto in ugni mo’, [347] ’gl’inventorno
 61     41|     Orlandino, – per una cassa da morto. È sbasito ’n casa del Re
 62     41|           della vista d’Orlandino morto e seppellito. Nun dubitate,
 63     42|         lo sai? ’Gli è lei che ha morto la tu’ donna. Lei fu che
 64     42|           peccato commesso d’aver morto la mi’ mamma. Dunque al
 65     43|        Libberami, bambino, i’ son morto!~ ~E il bambino gli arrispondeva:~ ~–
 66     44|         possuto nescire altro che morto. La mattina va sempre la
 67     44|           prenderti concredendoti morto: il palazzo e’ sarà del
 68     44|           assolutamente lui fusse morto come tutti gli altri stati
 69     44|           culo cascò per le terre morto stecchito, e così finirno
 70     45|        per nun essere bastonato o morto.~ ~Doppo un bel pezzo di
 71     45| disgraziato di Paolino assieme al morto.~ ~Paolino ’n quella sepoltura
 72     45|          le ricchezze del Vescovo morto.~ ~Doppo un po’ di contrasto
 73     46|        mesi, credettano che fusse morto addirittura.~ ~Il Re Massimiliano
 74     46|        tornato? No’ ti si credeva morto.~ ~Dice Gugliermo:~ ~– I’
 75     46|      dientro la macchia e che sia morto, e per prova voglio che
 76     46|            l Re tra gli urli:~ ~– Morto Gugliermo! Morto anco lui!
 77     46|        urli:~ ~– Morto Gugliermo! Morto anco lui! Ah! dicerto ’gli
 78     46|        Andreino. Ah! se nun fusse morto, nun mi troverei ’n questo ’
 79     46|     sapessi che loro nun l’avevan morto Andreino, oppure che lui
 80     47|           ladri con un giovanotto morto ’n sulle spalle; lo portano
 81     47|          ladri tra’ morti nun era morto, bensì pieno d’ammacchi
 82     47|         babbo non l’ho più. Lui è morto.~ ~’Gli accadde che i ladri
 83     48|          d’avere doppo ch’i’ sarò morto un figliolo che séguiti
 84     48|         quest’ora lui sarà bell’e morto, e anco a me e’ m’è tocca
 85     48|         No, che nun sono per anco morto, e hoe di bone speranze
 86     49|        XLIX~ ~ ~ ~ ~La Manetta di morto~ ~(Raccontata dalla Luisa
 87     49|       dispensa c’è una Manetta di morto, e i’ voglio che te la mangi.~ ~–
 88     49|            mangiata la Manetta di morto, le sono legnate da comunione
 89     49|        trangugiarsi la Manetta di morto nun se la sentiva, e in
 90     49|           più trova la Manetta di morto, dientro la dispensa? È
 91     49|    dispensa e’ c’è una Manetta di morto e i’ ’ntendo che te la mangi.~ ~
 92     49|         lo stombaco la Manetta di morto e la paura di buscarne ’
 93     49|       dispensa c’è una Manetta di morto, e i’ vo’ che te la mangi
 94     49|        sul capo, sicché lui cascò morto stecchito a gambe all’eria.~ ~
 95     51|           quache disgrazia? Che è morto il babbo?~ ~– No, sta bene.~ ~–
 96     51|          avvedde del su’ figliolo morto dientro un lago di sangue!
 97     51|          scambio trovò il bambino morto e la Caterina scappata,
 98     52|           una bara con dientro un morto e che tutti sbergolando
 99     52|         tutti codesti spregi a un morto? Mi pare una ’nfamità sprofumata.
100     52|         subbito, che i debiti del morto gli pago io e menatelo a
101     52|        bone ricevute libberò quel morto da que’ malestrosi, e quando
102     52|         altro che l’anima di quel morto da lui libberato dalle mane
103     52|           si rimediava: ma lui ha morto tanta gente, e quella nun
104     52|          successe; e Peppe, doppo mortol Re su’ padre, ereditò
105     53|       facevi del chiasso, vo’ eri morto di sicuro. Qui, se capita
106     53|           e dicerto lui dev’esser morto. Ma ’nfrattanto alla donna
107     54|         il Signore! I’ ti credevo morto dalla burrasca di ieri a
108     54|           lui fusse stato preso e morto da’ ladri.~ ~Menico a simile
109     54|       addove sia Gigiuccio vivo o morto.~ ~Dunque Menico andiede
110     54|         Bisogna fingere che lui è morto di suo e portarlo a seppellire
111     54|      qualcuno che lo ricucissi il morto, e con simile idea cercò
112     54|       donne rinvoltorno Gigiuccio morto in de’ lenzoli caldi e sparsano
113     54|         di certi punti messi a un morto del tempo addietro.~ ~–
114     54|         addove vo’ ricucisti quel morto. Cercatela, e se la trovate,
115     54|      sotterraneo e portato via il morto, e almanaccava di farne
116     55|          che qualcuno gliel’aveva morto.~ ~Ma sincerato il Re nella
117     56|           una cantina. Non rimané morto per miracolo, bensì pieno
118     56|     spettacolo del Principe mezzo morto e penzolente per le mane
119     57|           di catti di nun rimaner morto, e brindellon brindelloni
120     59|            nsenza fermarsi, mezzo morto per lo strapazzo, nun ismontò
121     59|           si sdraiò lungo disteso morto di sonno.~ ~Il ministro,
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