Novelle

  1      2|       occhi della Caterina quella madre sciaurata la strascicorno
  2      5|           quanto si pole dire: la madre però voleva più bene alla
  3      5|          viensano stabilite, e la madre e la Bratta nun ebban l’
  4      6|         ti fa? Corre dalla Regina madre del Re e gli scopre tatto.~ ~
  5      6|         Regina,  c’era pure su’ madre l’Ostessa, e tutte e dua
  6      6|     poteva fare.~ ~Quella maligna madre, per isfogare la rabbia
  7     11|       fare Zuccaccia.~ ~Scrama la madre:~ ~– Oh! che vo’ che ti
  8     11|           la piglierò com’è.~ ~La madre dunque scese in cucina e
  9     12|  giuccarella, – gli arrispose su’ madre: – vo’ tu guastare ugni
 10     12|     arrabbiava; sicché dunque su’ madre era quasimente disperata;
 11     12|       avete risposto.~ ~Scrama la madre inviperita:~ ~– Figliola
 12     14|           Corte e su’ padre e su’ madre a vederla, e quando tocco
 13     17|          riposi: sicché dunque la madre resta con quella figliola
 14     17| annunziargli il matrimonio di su’ madre con Ruberto, e che lei doveva
 15     17|         comandamento della vostra madre vo’ siete alla fine de’
 16     17|         accomodarla con la vostra madre? Lei vole in ugni mo’ le
 17     17|        142] della Maria.~ ~Quella madre disamorata e barbara subbito
 18     17|     dibandonarla, seguiva fin su’ madre nelle spasseggiate, perché
 19     17|    scoprire per la temenza di su’ madre, che la ricercassi e mandassi
 20     17|       imprumesse della Regina su’ madre, Alessandro montò a cavallo
 21     17|    Figuratevi la rabbia di quella madre sciaurata e infame! Che
 22     17|        far morire i figlioli e la madre insenza una giusta ragione
 23     17|          incontro su’ padre e su’ madre, abbeneché pur loro con
 24     17|           innocenti assieme colla madre furno bruciate vive nel
 25     17|         servizio colla Regina su’ madre. E  ci stevo bene e nun
 26     17|        volsuto morta in ugni mo’, madre sciaurata! Ma Iddio nun
 27     18|           le trecce e tira su tu’ madre.” E la Prezzemolina gli
 28     18|           le trecce e tira su tu’ madre.~ ~E quando l’ebbe tirata
 29     18|          le treccie e tira su tu’ madre.~ ~Lei si pensò che fusse
 30     18|           le trecce e tira su tu’ madre.~ ~Ficurarsi, che sconfondimento
 31     18|           le trecce e tira su tu’ madre.~ ~Ma la Prezzemolina, prima
 32     18|           le trecce e tira su tu’ madre.~ ~Arrisponde il letto:~ ~–
 33     18|           lasserà,~ ~E quando su’ madre lo bacerà~ ~Di te si scorderà.~ ~ ~ ~
 34     18|           lassasse baciare da su’ madre; e lei ’gli era mezzo disperata
 35     18|    Giannino si riscoté, vedde su’ madre, gli rendette i baci, e ’
 36     18|           lasserà,~ ~E quando su’ madre lo bacerà~ ~Di te si scorderà;~ ~ ~ ~[
 37     19|         Menichino per isvagar su’ madre ’gli aveva nell’idea di
 38     22|         con la Regina vecchia su’ madre, e questa che qui ’gli aveva
 39     26|   principiorno a rimbrontolare la madre, e gli dissano:~ ~– Madre,
 40     26|         madre, e gli dissano:~ ~– Madre, noi nun si pole più andare
 41     26|     isdegnati contro di lui.~ ~La madre, che è tenera pe’ su figlioli
 42     26|   incattiviti a bono dissano alla madre:~ ~– Per l’addietro lui
 43     26|         invito a’ fratelli e alla madre d’Angiolino, e tutti si
 44     27|           su’ palazzo disse a su’ madre quel che gli era intravvienuto,
 45     27|      impiccio, – gli arrispose la madre.~ ~Al quarto giorno il Re
 46     27|     bambini alla presenzia di su’ madre:~ ~– Guardate, mamma, che
 47     28|         palazzo, lui corse da su’ madre e gli arraccontò del guerrieri
 48     28|           su’ favella:~ Carissima madre, mi pare una donzella.~ ~ ~ ~
 49     28|           donzella.~ ~ ~ ~Dice la madre:~ ~– Portala in nella stanza
 50     28|         omo.~ ~Il Re torna da su’ madre:~ ~– Mamma, lei brancica
 51     28|           su’ favella:~ Carissima madre, mi pare una donzella.~ ~ ~ ~
 52     28|           donzella.~ ~ ~ ~Dice la madre:~ ~– Portala giù ’n giardino.
 53     28|     orecchio. Il Re torna da su’ ’madre:~ ~– Ha fatto com’un omo.
 54     28|           su’ favella:~ Carissima madre, mi pare una donzella.~ ~ ~ ~
 55     28|           donzella.~ ~ ~ ~Dice la madre, che vedeva il su’ figliolo
 56     28|        vita.~ ~Torna il Re da su’ madre:~ ~– Mamma, ’gli ha fatto
 57     28|           su’ favella:~ Carissima madre, mi pare una donzella.~ ~ ~ [
 58     28|      donzella.~ ~ ~ [251] Dice la madre:~ ~– Tu m’ha l’aria d’un
 59     28|     campare.~ ~Il Re torna da su’ madre, che principiò a gridarlo
 60     28|           su’ favella:~ Carissima madre, mi pare una donzella.~ ~ ~ ~
 61     28|           donzella.~ ~ ~ ~Dice la madre:~ ~– Dunque fa’ anco questa
 62     28|  allegrezza. Corre diviato da su’ madre:~ ~– Mamma, mamma! Vedete,
 63     28|       aspettar la risposta di su’ madre, ma fatta attaccare la carrozza,
 64     30|       insenza nemmanco cercar su’ madre per fargli gli addii.~ ~
 65     30|         palazzino a ritrovare su’ madre:~ ~– Mamma, mamma! guardate
 66     30|        più a nulla; la Regina su’ madre badava a consolarlo, ma
 67     30|          dunque fece a mo’ di su’ madre. Collo di Pecora con du’
 68     30|        ugni mo’ il Re disse a su’ madre:~ ~– La mi’ sposa sarebbe
 69     30|          ugni tanto a chiamar su’ madre che vieniss’a aitarla, e
 70     30|      mezzanotte gli apparisce su’ madre e dice:~ ~– Mattarella,
 71     30|           gli andette rieto a su’ madre, che a quel mo’ di notte
 72     30|       gola riviense assieme a su’ madre nel palazzo.~ ~La mattina
 73     32|    sorellastra, mamma.~ ~Dice su’ madre:~ ~– Guai la gente ’gli
 74     32|     accontentare l’Assunta la su’ madre gli domandò:~ ~– Ma che
 75     32|           canapa da filare.~ ~Su’ madre dunque la contentò, e l’
 76     32|       canapa in un batuffolo, su’ madre ’gli era dimolto impermalita
 77     32|        Rosina, lei andette da su’ madre e gli disse:~ ~– Mamma,
 78     32|           contadino laggiù.~ ~Su’ madre dunque per contentarla chiamò
 79     32|           allegra e mezza no; su’ madre e l’Assunta rimaseno in
 80     32|           di contadini.~ ~Dice la madre:~ ~– Ma che vole, Maestà?
 81     33|          in pensieri; massime su’ madre spesso lo guardava con le
 82     33|          a questa su’ prutesta la madre nun si racconsolava punto;
 83     33|    arritornare a casa fatta a su’ madre e a su’ padre, e volse andare
 84     35|       imbecille! Tu ha’ morto tu’ madre!~ ~E  a urlare e a strapparsi
 85     37|           sposa?~ ~Arrisponde su’ madre:~ ~– Il modo c’è. Dammi
 86     37|          il figliolo del Re a su’ madre:~ ~– Il lino, sì, ’gli è
 87     37|          che nun era allora. Cara madre, la scelta i’ l’ho fatta;
 88     38|          per limosina.~ ~Dice su’ madre:~ ~– Che! questo è ’mpossibile. ’
 89     38|     regalo del su’ zio.~ ~Dice la madre:~ ~– Oh! se io degli zii ’
 90     39|       dirgli di no assoluto a su’ madre, il Re volse ubbidire al
 91     39|           confondette più con su’ madre scontrosa, e soltanto s’
 92     39|          era un tradimento di su’ madre nun gli viense ponto in
 93     39|         che piagnevano, e più su’ madre finta.~ ~Lei gli disse:~ ~–
 94     39|         caccia.~ ~Quando però su’ madre lo vedde a quel mo’ ammannito
 95     39|         il Re alle ragioni di su’ madre nun gli diede retta, e diviato
 96     39|          palazzo, e la Regina mi’ madre la pagherò io secondo il
 97     42|          Lei fu che l’ammazzò su’ madre con lo sbacchiargli ’l coperchio
 98     42|      figliolo maggiore, sicché la madre gli disse:~ ~– Ora ’gli
 99     42|         partito.~ ~Dice lui a su’ madre:~ ~– Io delle ragazze n’
100     42|           sposò a dispetto di su’ madre, che propio si rodeva dalla
101     42|    convento per ragionare con su’ madre:~ ~– Oh! che sietornato! –
102     43|          mo’ per aitarti te e tu’ madre i’ ho un altro regalo. Ma
103     46|          uno [380] spicchio a su’ madre, perché la mangiassi; e
104     46|           occhi del padre e della madre con l’acqua vera della Regina
105     46|           accecare per insino tu’ madre, scambio di guarir me, come
106     55|     oramai da pigliar donna, e la madre badava a dirgli sempre:~ ~–
107     55|          sposa a mi’ modo?~ ~E la madre a dargli addosso e a pintare
108     55|    annoiato disse un giorno a su’ madre:~ ~– Oh! sapete voi quel
109     55|        donne in un salotto da su’ madre.~ ~La signora, tutta stizzita
110     55|       bambino di latte.~ ~– Poera madre! – disse il Re: – e allora
111     55|         peso su ’n salotto da su’ madre; sicché la signora e’ gridava
112     55|            e tanto pregò, che su’ madre, per liberarsi da quello
113     55|           su’ Palazzo reale.~ ~La madre, che era più mesi che l’
114     55|         arrivi a casa, subbito la madre domandò:~ ~– Dunque, caro
115     55|          tanto per contentare su’ madre, una mattina andiede a trovarla
116     55|         furno contenti! E anco la madre del Re ’gli era matta dall’
117     56|          una volta un padre e una madre con tre figliole grandi
118     59|     uggioso e appassionato.~ ~Su’ madre se n’addiede subbito, e
119     59|     mutoli nel palazzo.~ ~Dice la madre:~ ~– Tornaci a cena, e quando
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