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Alfabetica [« »] macolò 2 madonna 3 madonne 1 madre 119 maero 1 maestà 111 maestosamente 1 | Frequenza [« »] 121 sua 120 questi 120 vecchia 119 madre 118 andiede 118 fusse 116 quattrini | Gherardo Nerucci Sessanta novelle popolari montalesi Concordanze madre |
Novelle
1 2| occhi della Caterina quella madre sciaurata la strascicorno 2 5| quanto si pole dire: la madre però voleva più bene alla 3 5| viensano stabilite, e la madre e la Bratta nun ebban l’ 4 6| ti fa? Corre dalla Regina madre del Re e gli scopre tatto.~ ~ 5 6| Regina, lì c’era pure su’ madre l’Ostessa, e tutte e dua 6 6| poteva fare.~ ~Quella maligna madre, per isfogare la rabbia 7 11| fare Zuccaccia.~ ~Scrama la madre:~ ~– Oh! che vo’ che ti 8 11| la piglierò com’è.~ ~La madre dunque scese in cucina e 9 12| giuccarella, – gli arrispose su’ madre: – vo’ tu guastare ugni 10 12| arrabbiava; sicché dunque su’ madre era quasimente disperata; 11 12| avete risposto.~ ~Scrama la madre inviperita:~ ~– Figliola 12 14| Corte e su’ padre e su’ madre a vederla, e quando tocco 13 17| riposi: sicché dunque la madre resta con quella figliola 14 17| annunziargli il matrimonio di su’ madre con Ruberto, e che lei doveva 15 17| comandamento della vostra madre vo’ siete alla fine de’ 16 17| accomodarla con la vostra madre? Lei vole in ugni mo’ le 17 17| 142] della Maria.~ ~Quella madre disamorata e barbara subbito 18 17| dibandonarla, seguiva fin su’ madre nelle spasseggiate, perché 19 17| scoprire per la temenza di su’ madre, che la ricercassi e mandassi 20 17| imprumesse della Regina su’ madre, Alessandro montò a cavallo 21 17| Figuratevi la rabbia di quella madre sciaurata e infame! Che 22 17| far morire i figlioli e la madre insenza una giusta ragione 23 17| incontro su’ padre e su’ madre, abbeneché pur loro con 24 17| innocenti assieme colla madre furno bruciate vive nel 25 17| servizio colla Regina su’ madre. E lì ci stevo bene e nun 26 17| volsuto morta in ugni mo’, madre sciaurata! Ma Iddio nun 27 18| le trecce e tira su tu’ madre.” E la Prezzemolina gli 28 18| le trecce e tira su tu’ madre.~ ~E quando l’ebbe tirata 29 18| le treccie e tira su tu’ madre.~ ~Lei si pensò che fusse 30 18| le trecce e tira su tu’ madre.~ ~Ficurarsi, che sconfondimento 31 18| le trecce e tira su tu’ madre.~ ~Ma la Prezzemolina, prima 32 18| le trecce e tira su tu’ madre.~ ~Arrisponde il letto:~ ~– 33 18| lasserà,~ ~E quando su’ madre lo bacerà~ ~Di te si scorderà.~ ~ ~ ~ 34 18| lassasse baciare da su’ madre; e lei ’gli era mezzo disperata 35 18| Giannino si riscoté, vedde su’ madre, gli rendette i baci, e ’ 36 18| lasserà,~ ~E quando su’ madre lo bacerà~ ~Di te si scorderà;~ ~ ~ ~[ 37 19| Menichino per isvagar su’ madre ’gli aveva nell’idea di 38 22| con la Regina vecchia su’ madre, e questa che qui ’gli aveva 39 26| principiorno a rimbrontolare la madre, e gli dissano:~ ~– Madre, 40 26| madre, e gli dissano:~ ~– Madre, noi nun si pole più andare 41 26| isdegnati contro di lui.~ ~La madre, che è tenera pe’ su figlioli 42 26| incattiviti a bono dissano alla madre:~ ~– Per l’addietro lui 43 26| invito a’ fratelli e alla madre d’Angiolino, e tutti si 44 27| su’ palazzo disse a su’ madre quel che gli era intravvienuto, 45 27| impiccio, – gli arrispose la madre.~ ~Al quarto giorno il Re 46 27| bambini alla presenzia di su’ madre:~ ~– Guardate, mamma, che 47 28| palazzo, lui corse da su’ madre e gli arraccontò del guerrieri 48 28| su’ favella:~ Carissima madre, mi pare una donzella.~ ~ ~ ~ 49 28| donzella.~ ~ ~ ~Dice la madre:~ ~– Portala in nella stanza 50 28| omo.~ ~Il Re torna da su’ madre:~ ~– Mamma, lei brancica 51 28| su’ favella:~ Carissima madre, mi pare una donzella.~ ~ ~ ~ 52 28| donzella.~ ~ ~ ~Dice la madre:~ ~– Portala giù ’n giardino. 53 28| orecchio. Il Re torna da su’ ’madre:~ ~– Ha fatto com’un omo. 54 28| su’ favella:~ Carissima madre, mi pare una donzella.~ ~ ~ ~ 55 28| donzella.~ ~ ~ ~Dice la madre, che vedeva il su’ figliolo 56 28| vita.~ ~Torna il Re da su’ madre:~ ~– Mamma, ’gli ha fatto 57 28| su’ favella:~ Carissima madre, mi pare una donzella.~ ~ ~ [ 58 28| donzella.~ ~ ~ [251] Dice la madre:~ ~– Tu m’ha l’aria d’un 59 28| campare.~ ~Il Re torna da su’ madre, che principiò a gridarlo 60 28| su’ favella:~ Carissima madre, mi pare una donzella.~ ~ ~ ~ 61 28| donzella.~ ~ ~ ~Dice la madre:~ ~– Dunque fa’ anco questa 62 28| allegrezza. Corre diviato da su’ madre:~ ~– Mamma, mamma! Vedete, 63 28| aspettar la risposta di su’ madre, ma fatta attaccare la carrozza, 64 30| insenza nemmanco cercar su’ madre per fargli gli addii.~ ~ 65 30| palazzino a ritrovare su’ madre:~ ~– Mamma, mamma! guardate 66 30| più a nulla; la Regina su’ madre badava a consolarlo, ma 67 30| dunque fece a mo’ di su’ madre. Collo di Pecora con du’ 68 30| ugni mo’ il Re disse a su’ madre:~ ~– La mi’ sposa sarebbe 69 30| ugni tanto a chiamar su’ madre che vieniss’a aitarla, e 70 30| mezzanotte gli apparisce su’ madre e dice:~ ~– Mattarella, 71 30| gli andette rieto a su’ madre, che a quel mo’ di notte 72 30| gola riviense assieme a su’ madre nel palazzo.~ ~La mattina 73 32| sorellastra, mamma.~ ~Dice su’ madre:~ ~– Guai la gente ’gli 74 32| accontentare l’Assunta la su’ madre gli domandò:~ ~– Ma che 75 32| canapa da filare.~ ~Su’ madre dunque la contentò, e l’ 76 32| canapa in un batuffolo, su’ madre ’gli era dimolto impermalita 77 32| Rosina, lei andette da su’ madre e gli disse:~ ~– Mamma, 78 32| contadino laggiù.~ ~Su’ madre dunque per contentarla chiamò 79 32| allegra e mezza no; su’ madre e l’Assunta rimaseno in 80 32| di contadini.~ ~Dice la madre:~ ~– Ma che vole, Maestà? 81 33| in pensieri; massime su’ madre spesso lo guardava con le 82 33| a questa su’ prutesta la madre nun si racconsolava punto; 83 33| arritornare a casa fatta a su’ madre e a su’ padre, e volse andare 84 35| imbecille! Tu ha’ morto tu’ madre!~ ~E lì a urlare e a strapparsi 85 37| sposa?~ ~Arrisponde su’ madre:~ ~– Il modo c’è. Dammi 86 37| il figliolo del Re a su’ madre:~ ~– Il lino, sì, ’gli è 87 37| che nun era allora. Cara madre, la scelta i’ l’ho fatta; 88 38| per limosina.~ ~Dice su’ madre:~ ~– Che! questo è ’mpossibile. ’ 89 38| regalo del su’ zio.~ ~Dice la madre:~ ~– Oh! se io degli zii ’ 90 39| dirgli di no assoluto a su’ madre, il Re volse ubbidire al 91 39| confondette più con su’ madre scontrosa, e soltanto s’ 92 39| era un tradimento di su’ madre nun gli viense ponto in 93 39| che piagnevano, e più su’ madre finta.~ ~Lei gli disse:~ ~– 94 39| caccia.~ ~Quando però su’ madre lo vedde a quel mo’ ammannito 95 39| il Re alle ragioni di su’ madre nun gli diede retta, e diviato 96 39| palazzo, e la Regina mi’ madre la pagherò io secondo il 97 42| Lei fu che l’ammazzò su’ madre con lo sbacchiargli ’l coperchio 98 42| figliolo maggiore, sicché la madre gli disse:~ ~– Ora ’gli 99 42| partito.~ ~Dice lui a su’ madre:~ ~– Io delle ragazze n’ 100 42| sposò a dispetto di su’ madre, che propio si rodeva dalla 101 42| convento per ragionare con su’ madre:~ ~– Oh! che sie’ tornato! – 102 43| mo’ per aitarti te e tu’ madre i’ ho un altro regalo. Ma 103 46| uno [380] spicchio a su’ madre, perché la mangiassi; e 104 46| occhi del padre e della madre con l’acqua vera della Regina 105 46| accecare per insino tu’ madre, scambio di guarir me, come 106 55| oramai da pigliar donna, e la madre badava a dirgli sempre:~ ~– 107 55| sposa a mi’ modo?~ ~E la madre a dargli addosso e a pintare 108 55| annoiato disse un giorno a su’ madre:~ ~– Oh! sapete voi quel 109 55| donne in un salotto da su’ madre.~ ~La signora, tutta stizzita 110 55| bambino di latte.~ ~– Poera madre! – disse il Re: – e allora 111 55| peso su ’n salotto da su’ madre; sicché la signora e’ gridava 112 55| e tanto pregò, che su’ madre, per liberarsi da quello 113 55| su’ Palazzo reale.~ ~La madre, che era più mesi che l’ 114 55| arrivi a casa, subbito la madre domandò:~ ~– Dunque, caro 115 55| tanto per contentare su’ madre, una mattina andiede a trovarla 116 55| furno contenti! E anco la madre del Re ’gli era matta dall’ 117 56| una volta un padre e una madre con tre figliole grandi 118 59| uggioso e appassionato.~ ~Su’ madre se n’addiede subbito, e 119 59| mutoli nel palazzo.~ ~Dice la madre:~ ~– Tornaci a cena, e quando