Novelle

  1      1|         sorelle l’astiavano a morte, abbeneché il su’ babbo, tutt’all’incontrario,
  2      1|          Marietta; ma di que’ tempi, abbeneché s’accanasse a ricercarla
  3      1|           ognuno parlava a passione, abbeneché diversa, restò fissato che
  4      1|             mi’ sposa.~ ~La Zelinda, abbeneché in fondo nun si trovassi
  5      1|              fece protesto, che lui, abbeneché dimolto obbligato alla Zelinda
  6      2|              ella, di bona famiglia, abbeneché povera. Ma è di garbo.~ ~
  7      2|          insino alla strada maestra, abbeneché stasse sempre in sospetto
  8      4|      mancanza, oppuramente Giovanna; abbeneché più credessi [25] Giovanna,
  9      4|             d’esser  in berlina, e abbeneché il Re lo ricevessi con garbo,
 10      4|            fora chiare e spiccicate, abbeneché po’ ’n fondo quella domanda
 11      4|          notizia che la c’era; però, abbeneché dimolto bella, scalza, scarruffata
 12      4|             Re gli diede poca retta, abbeneché il coco si mostrassi di
 13      4|              Giovanna era col Re; ma abbeneché lei parlasse più con lui,
 14      4|              Giovanna la piagneva.~ ~Abbeneché il Re a Giovanna gli volessi
 15      5|               si piegò a ubbidire, e abbeneché sospirassi e le lagrime
 16      6|            ho porto insin i panni.~ ~Abbeneché l’Ostessa rimanessi con
 17      6|            salire su per le scale, e abbeneché il palazzo apparissi tutto
 18      6|       supplizio e la Bell’Ostessina, abbeneché con dolore, oramai steva
 19      7|           diedano a quel dio, e poi, abbeneché fusse notte buia, lo scacciorno
 20      8|           gli faceva punti figlioli, abbeneché maritata da dimolto tempo.~ ~
 21      8|              disdire, e gli bisognò, abbeneché con dispiacere, ordinare
 22      8|           ardimento di contraddirla, abbeneché stesse di mal animo. Insomma,
 23      8|              ugni mo’ segar la gola, abbeneché glielo impedissano a forza
 24      9|        guardare in che logo lui era, abbeneché fusse mezzo sbalordito per
 25     10|           bussola.~ ~A dire il vero, abbeneché Antonio nun fusse punto
 26     10|              sentimento di sposarmi, abbeneché i’ fussi sotto la figura
 27     12|             dientro in cammera soli, abbeneché il Re avessi sonno, c’era
 28     14|                 Nun aver paura, ché, abbeneché tu ti meriti anco la morte,
 29     15|     aggradisco e l’accetto; ma però, abbeneché sia questo un bel mortaio,
 30     16|           isfogare la su’ ambizione, abbeneché loro stessano quasi sempre
 31     17|            di più ’gli è giovane.”~ ~Abbeneché in nel ristrigner la mano
 32     17|          vero di trovare un rimedio, abbeneché per lui pericoloso, si lassò
 33     17|              d’essere una contadina, abbeneché in panni rozzi: dalla faccia
 34     17| impedirgliela a Ruberto la partenza, abbeneché si disperassi e piagnessi
 35     17|              sia e non lo vole dire, abbeneché, per la pura verità, lei
 36     17|         vedere quel che era stato, e abbeneché dapprima nun glielo volessan
 37     17|            era avvienuto, e che lei, abbeneché tante volte addomandata
 38     17|             tutto quanto il Regno.~ ~Abbeneché in nel ricevere questa lettera
 39     17|      incontro su’ padre e su’ madre, abbeneché pur loro con indosso i panni
 40     17|        pensierosa giù ’n sul piatto, abbeneché poco si cibassi, e disse:~ ~–
 41     17|             stata propizia. Io pure, abbeneché figliolo di Re, i’ ho avuto
 42     17|           morte della mi’ persona, e abbeneché i’ nun volessi a nissun
 43     17|            Felicina in quella donna, abbeneché la su’ storia pur troppo
 44     19|         punto lunga la spasseggiata, abbeneché la gli durasse dimolti giorni:
 45     19|              disse la Principessa, – abbeneché nun mi garbi diventare la
 46     20|            su’ sorella, e che forse, abbeneché poeri a quel mo’, potevan
 47     20|              sbranato dagli animali, abbeneché aessi detto a ugni mumento
 48     22|          garbava. Ma questa ragazza, abbeneché aducata e bella a quel mo’, ’
 49     22|           di’ di’, finalmente il Re, abbeneché con gran dolore, volse che
 50     22|         marito, perché lui ’n fondo, abbeneché si mostrassi rustico in
 51     22|             tanto su, e ubbidisci.~ ~Abbeneché all’Angiolina questo passo
 52     23|           appetito del su’ fratello, abbeneché vedessi che lui pativa.~ ~
 53     23|              fuss’in quelle miserie, abbeneché gli avessi fatto del male,
 54     29|       salvatico.~ ~Dice Germano:~ ~– Abbeneché da tanto tempo, e tavìa
 55     31|            arracomando a Sua Maestà, abbeneché lui sia stato un po’ scapestrato
 56     32|        accosì lei divierrà brutta.~ ~Abbeneché un po’ a malincore, la matrigna
 57     33|     guardarla.~ ~Anco la sera doppo, abbeneché ci mettessi tutto lo ’ngegno,
 58     33|              accosì valicò il ponte, abbeneché quegli altri dufabbri
 59     34|      figlioli gli eran male avvezzi, abbeneché il podere fosse divento
 60     38|             quello che mi bisogna.~ ~Abbeneché quella donna non fusse tanto
 61     38|         palla d’oro infra le mane; e abbeneché Gianni si fussaccoccolato
 62     39|           bellezze e le su’ maniere, abbeneché monca, e per ostacolargli
 63     39|              popolo nun finirno mai, abbeneché finti.~ ~Il Re, figuratevi
 64     39|             questo mondo?~ ~Ma pure, abbeneché sia facile la proposta d’
 65     39|           Tiratennanzi. E poi?~ ~E abbeneché capissi che si trattava
 66     40|              sforzava di rampicarsi, abbeneché un po’ sfracasciato e sbalordito,
 67     41|            d’in sul letto dell’Orco, abbeneché sia tutto guarnito di campanelli,
 68     41|           qui, ugni cosa ti rinusce, abbeneché dimolto difficile. Piglia
 69     42|              a quel bosco lontano.~ ~Abbeneché con gran dolore il babbo,
 70     42|              pentita del male fatto, abbenechénsenza su’ colpa, perché
 71     42|            Re io ’ntendo d’ubbidire, abbeneché nun sia giusto. Di me fatene
 72     42|            ammazzamento della mamma, abbeneché nun fussi capace di capirlo
 73     43|             l bastone.~ ~Il bambino, abbeneché al buio, se ne accorgette
 74     44|        provassi a rompere l’incanto, abbeneché nun ci credessi punto che
 75     44|              ho mosso manco un pelo, abbeneché sia rimaso quasimente istupidito
 76     46|           fratello che dell’acqua.~ ~Abbeneché al Re gli rincrescessi dirgli
 77     47|          bestia e nuscire dal bosco, abbeneché il Capo-ladro per sincerarsi
 78     48|            nimico al mi’ piacimento, abbeneché te sia ’l maggiore, si farà
 79     48|            pareva propio un deserto, abbeneché nun ci mancassin gli alberi
 80     48|            obbligato a dire di sì, e abbeneché tra lui e la su’ amante
 81     48|              serrava la sepoltura e, abbeneché con dimolta fatica, gli
 82     48|         nascerno tre befiglioli, e abbeneché nun gli mancassi nulla e
 83     48|       rivedere su’ pa’ e i fratelli, abbeneché stessi nel sospetto di nun
 84     49|          portatelo al su’ destino.~ ~Abbeneché con isforzo Tognarone prendette ’
 85     50|          intende; e questa Marchese, abbeneché aggraziatina, ’gli era però
 86     50|                 disse la Marchese, – abbeneché i’ n’ho un gran desìo del
 87     50|              scrama la Marchese, – e abbeneché m’accorga ch’i’ opero male,
 88     51|          disgrazia però, il Maestro, abbeneché attempatotto, a starci assiemo
 89     51|             il gastigo che mi tocca, abbeneché innocente. Oh Dio, Dio!
 90     51|       seguitava:~ ~– Questo Maestro, abbeneché attempatotto e galantomo
 91     51|        diviense su’ sposa legittima, abbeneché alla rifruga per nun dar
 92     52|             tiense ’n fin di vita; e abbeneché si riavessi, nunistante
 93     55|        ragazza che mi garba, sapete? abbeneché la sia sderta e ardita a
 94     55|           cambera: e loro ubbidirno, abbeneché gli parse un po’ buffo un
 95     55|        Eppure successe a quel mo’. E abbeneché vi chiamino la Sfacciata,
 96     56|             la creatura di sicuro.~ ~Abbeneché la Caterina fusse dimolto
 97     56|            quattrini, e la Caterina, abbeneché la stessi ’n sulle sue dapprima
 98     56|           garba d’andarglincontro, abbeneché io al Principe nun gli voglia
 99     57|             s’appioppano come ghiri, abbeneché lo stombaco gli facessi
100     57|          contentarla la Principessa, abbeneché se ne fussinvaghito; ma
101     57|            ha rubbato nient’altro?~ ~Abbeneché con vergogna arrisponde
102     58|        padrone spotico dell’Imperio, abbeneché fussel signore più possente
103     58|            Il giovanotto gli ubbidì, abbeneché gli rincrescessi quel comando
104     58|        sentiede che il su’ fratello, abbeneché tanto scellerato gli era
105     59|            uno di qua e uno di , e abbeneché si cercassen e gli urlassano
106     59|              d’un simile miracolo, e abbeneché fusse curioso di cognoscere
107     59|              gli rinuscì scionnarlo, abbeneché lo chiamassi per il su’
108     60|        quella ficurò d’impermalirsi, abbeneché si struggessi d’avere ’l
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2010. Content in this page is licensed under a Creative Commons License