Novelle

 1      4|          lui si presentassi alla Corte del Re.~ ~Il contadino rimase
 2      4|  oppuramente mandatemi subbito a corte la vostra figliola, ch’i’
 3      4|        che ti par egli, andare a corte in codest’arnese? Oh! che
 4      4|   ricerchi per mettermi in nella corte?~ ~E senza aspettar risposte,
 5      4|        se n’andiede diviato alla corte del Re.~ ~Quando Giovanna
 6      4|         che Giovanna steva nella corte del Re, quando gli nascette
 7      4|      vera e propria damigella di corte. Gnamo! che ve ne pare,
 8      4|    schiarì tanto, [28] che nella corte ognuno cercava la su’ compagnia:
 9      4|  annoiava per le cirimonie della corte e la si sentiva oppressa
10      4|        il Re della città tieneva corte bandita, con grande invito
11      4|        poi si fecian menare alla corte, addove il Re le aspettava
12      6|     verso la Bell’Ostessina.~ ~A corte, in nel cercare, gli avevano
13      6|         che lui stasse proprio a corte; anco dal palazzo incantato
14      8|          preparino tre giorni di corte bandita con tre grandi conviti
15      8|         Mago.~ ~In quel mentre a Corte la mensa era ammannita e
16      8|          che la Principessa e la Corte, per l’inganno della gran
17      8|          che la Principessa e la Corte lo credettano, per la gran
18      8|       gli nominò impiegati della Corte con dimolti quattrini e
19      9|     Chiama i Ministri e tutta la Corte, e gli dice:~ ~– I’ m’annoio
20     10|         in su di questo punto in Corte contrastavan dimolto, il
21     10|        essere rincitrullito, e a Corte dicevan chiaro:~ ~– Di certo,
22     12|       del Portogallo, e tutta la Corte scese giù a riscontrarlo.~ ~
23     12|      mezzo a dodici damigelle di Corte, vestite alla reale. Lei
24     12|  cirimonia.~ ~All’ora fissata la Corte steva ’n cappella e si fece
25     12|       ordine che il medico della Corte vadia a vedere Bell’-e-fatta.~ ~
26     13|         Re, la Regina e tutta la Corte rimasano sbalorditi, che
27     14|     cavalli, né servitori, né la Corte questa mi’ sposa al palazzo
28     14|         lui andiede con tutta la Corte e su’ padre e su’ madre
29     14|          con la creatura.~ ~Alla Corte questo gli pareva un capriccio,
30     17|          fussi una signora della Corte. Tutti erano incantati della
31     17|         sé: “Ma che diranno alla Corte e nel popolo tutto s’i’
32     17|         a quel che diranno nella Corte e in tutto quanto il popolo
33     17|        corsano ’n furia tutta la Corte e i servitori, e presano
34     17|     schiarimento a’ Baroni della Corte, che di quel caso strano
35     17|       Voialtri signori di questa Corte già lo sapete quel che ’
36     17|        penseranno il popolo e la Corte in nel vedere il Principe
37     17|      amoroso, che il popolo e la Corte tutta nun ci troveranno
38     17|         presentassi davanti alla Corte; e lei viense colla tremarella,
39     17|         Re e i Baroni e tutta la Corte rimasano male alle risposte
40     17|         con la Regina e tutta la Corte s’erano contentati di fare ’
41     17|        lettera si pensassin alla Corte di Parigi che al principe
42     17|   corsane i servitori e tutta la Corte de’ Baroni, e a forza d’
43     17|         case parate a lutto e la Corte vestiva di bruno, e si diede
44     17|     genitori d’Alessandro, della Corte e di tutto quanto il popolo;
45     17|          scritto falso, che alla Corte credettano fusse di mi’
46     17|         bella notizia a tutta la Corte e alla città; e, quando
47     18|        che lo faccia sapere alla Corte che ho trovo la sposa, e
48     18|         per la su’ città.~ ~Alla Corte, quando Giannino rientrò
49     18|       osteria assieme a tutta la Corte e con la carrozza e i cavalli
50     18| attaccorno i cavalli, e tutta la Corte andette a pigliare la Prezzemolina
51     19|          vienissen pure alla su’ Corte a combattere sul campo,
52     19|         lei, la Principessa e la Corte a sentire la mi’ storia,
53     20|         solo quanto ne mangia la Corte in un anno. Mi garba tanto
54     20|       vorre’ ’mbriacare tutta la Corte.~ ~Ma la più piccina, che ’
55     20|          col dargli il vinaio di Corte per marito.~ ~Finalmente
56     20|    gliele mettiede a servirla ’n Corte per su’ propria compagnia.
57     20| rivienuto in sé, mandò ordine in Corte, che la Regina fusse in
58     23|        per l’affatto.~ ~In nella Corte ci fu gran contentezza,
59     23|     viveva da Principe in quella Corte e dicerto nun gli mancava
60     24|        si furno licenziati dalla Corte, disse il servitore al su’
61     27|          chetare, corse tutta la Corte assiem col Re. Tutt’a un
62     29|         ci furno di quelli della Corte, che per invidia, o che
63     29|          diviense credenzieri di Corte, e il Re gli deva un bon
64     30|        presto a noia, e tutta la Corte lo sbeffava per aver preso
65     30|         al tempo della prova, la Corte ’gli era raunata in sala,
66     30|          bell’e cucite. Tutta la Corte steva raunata al solito
67     30|         palazzo.~ ~La mattina la Corte tutta steva con gran sfarzo
68     31| Figuratevi che allegria in nella Corte! Dice il Re a que’ dua:~ ~–
69     31|      viense fora.~ ~Quegli della Corte, aspetta aspetta, finalmente
70     32|          gran desinare, perché a Corte vienivano dimoltinvitati,
71     32|          A quell’urlìo viense la Corte e il figliolo del Re, e
72     37|        la su’ sposa assieme alla Corte, le donne e i cavaglieri
73     37|   domenica dunque c’era tutta la Corte raunata nella sala reale
74     37|         in sul trono, e tutta la Corte l’acclamò come Regina; e
75     38|          buggianchìo in tutta la Corte, perché la Principessa giurava,
76     38|          fissato s’adunassino in Corte tutti i signori e cavaglieri,
77     38|       Gianni pensò d’andare alla Corte, e si mettiede addosso i
78     39|         Uliva rimanette in nella Corte con tutta le servitù.~ ~
79     41|     quegli altri servitori della Corte in nel vedere la bona fortuna
80     41|        che siem vecchi ’n questa Corte, e ci manca poco che lui
81     42|          caccia assieme alla su’ Corte.~ ~Successe che i cani nel [
82     42|        il Re lassò la sposa alla Corte, con ordine che ugni tanto
83     42|      della piazza.~ ~Quando alla Corte gli ebbano questa lettera
84     42|       scambiava le lettere della Corte con quelle sue false.~ ~
85     46|        cognosciuto di que’ della Corte: a un indovino però [372]
86     46|       lui n’aveva persi, e nella Corte stiedano in gran dolore
87     46|     sieduta alla presenzia della Corte, lei principiò a ’nterrogarlo
88     47|        solito bazzicava in nella Corte per de’ servizi, o a [394]
89     47|             Te pratichi in nella Corte, e la cambera della Regina
90     47|         consueto lei andeva alla Corte, quando nun la vedeva nissuno,
91     47|       dormire la grossa in nella Corte, all’infora della Caterina.~ ~
92     47|        quegli addormiti in nella Corte ci fusse sotto qualche ’
93     50|           n carrozza e menarla a Corte per la cirimonia delle nozze.~ ~
94     55|          n grandi allegrezze; la Corte si smosse a rincontrarlo
95     57|         del palazzo e il Re e la Corte corsano a sentire quel che ’
96     57|          mancorno di chiamarlo a Corte, perché lui visitassi la
97     59|            Che mestieri fa’ te a Corte con codesti scarponi?~ ~
98     59|       con festa e allegria dalla Corte e dal popolo.~ ~ ~ ~
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