Novelle

 1      1|          giardino, e nentrati che furno, nun c’era, com’al solito,
 2      1|      sederno a mangiare; e quando furno satolli, le medesime statue
 3      1|    Pomarance; addove arrivati che furno, il Re gli ricevette con
 4      2|           Doppo vari ragionari e’ furno d’accordo, che il calzolaio [
 5      2|          piedi.~ ~Quando [14] poi furno in mezzo a quel bosco, dice
 6      2|           panni.~ ~Ma quando loro furno per la strada maestra, deccoti
 7      2|            radunato il tribunale, furno tutti condannati alla morte.
 8      3|          Re.~ ~Quando i contadini furno  a petto del Re, lui gli
 9      4|       compagni; e quando le robbe furno pronte, la Principessa,
10      4|           del Regno. Ma quando si furno messi a tavola, nun ci fu
11      6|           cattive donne e birbone furno condannate a morire in quella
12      7|      figliola del Re, e doppo che furno sdraiati da del tempo, dice
13      8|        addosso.~ ~Quand’i ragazzi furno giovanotti grandi, il babbo
14      8|         il cane il pane, e l’armi furno unte, tutti diventorno statue
15      9|           a rasciuttare, e quando furno rasciutti si rivestì daccapo
16      9|         zitti zitti, e quando gli furno vicini s’accorse che a ognuno
17     10|           e però quando i ragazzi furno grandi e giovanotti di mitidio,
18     10|      Giovanni.~ ~Smontati poi che furno, la scimmia fece capire
19     11|          e doppo che le dudonne furno sole, la ragazza principiò
20     12|      Regina. Ma che bugiardi, eh! furno gli Strolaghi! Poera Bell’-
21     12|            Ha detto bene, Maestà, furno bugiardi davvero, o meglio
22     12|       bussola.~ ~Quando gli sposi furno dientro in cammera soli,
23     13|          la vecchia, quando tutti furno iti via, si serrò a chiave
24     16|        tutte contente.~ ~E quando furno passati gli otto giorni
25     16|           l’Assunta e la Calorina furno messe ritte alla porta in
26     17|       Ruberto dal su’ pensieri, e furno tutti inutili i pianti e
27     17|              Dunque, arrivati che furno a Genova, andorno subbito
28     17|         di Parigi, e sbarcati che furno tutti a terra, la Maria
29     17|           locandiera? Che domande furno?~ ~– Volse sapere, – arrispose
30     17|  Principessa, e queste tre statue furno di niscosto serrate nella
31     17|     innocenti assieme colla madre furno bruciate vive nel mezzo
32     17|        Ricercorno tutta la casa e furno trove le lettere di Alessandro
33     18| Prezzemolina e il figliolo del Re furno ritornati nelle su’ persone
34     19|        bell’aspettarenvano; nun furno capaci di veder nulla; e
35     19|          nel botro!~ ~Passate che furno diverse settimane, e ’gli
36     19|       qualcosa; [194] e doppo che furno satolli andiedano a letto.~ ~
37     20|           ismessano se nun quando furno satolle. [198] A questo
38     20|         tant’anni!~ ~Quando tutti furno a tavola che mangiavano
39     21|       vivi.~ ~[209] Quando poi si furno un po’ rimessi, Manfane
40     23|     giorno.~ ~Quando le dudonne furno ite via, Fidati subbito
41     24|          si fermorno che quand’e’ furno dimolto lontani; e accosì
42     24|           spettacolo, e quando si furno licenziati dalla Corte,
43     25|          di desinare.~ ~Quando si furno messi a tavola ed ebban
44     25|           figliolo.~ ~Passati che furno dimolti mesi, il Mago disse
45     26|          consummorno ugni cosa, e furno obbligati a ritirarsi ’n
46     26|         verso la città; ma quando furno arrivi alle porte, la Carolina
47     26|       avea compro e per forza gli furno consegne le dodici nerbate,
48     27|     bambino e le su’ sorelline e’ furno levate, deccoti comparisce
49     27|          a tutto potere; e quando furno alla dispensa, la Regina
50     28|        ndreto a casa.~ ~Quando si furno accordati, il Re chiama
51     28|        nun ne bevve.~ ~Quando poi furno da ultimo del mangiare,
52     29|      niente di questi amori, e ci furno di quelli della Corte, che
53     29|           boschetto del giardino, furno visti da un servitore del
54     29|   nnamorati gli ebban di catti se furno spinti a un logo deserto,
55     29|         su’ destino.~ ~Arrivi che furno, il Capitano dapprima fece
56     30|        fargli gli addii.~ ~Quando furno [269] per istrada da un
57     30|          E’ pianti e le suppriche furno inutili, ché la vecchia
58     30|           quanto lei e aggraziate furno messe in un palazzo co’
59     31|           per valicarlo, e quando furno drento deccoti l’acqua salisce
60     31|           278] vecchino e Pipetta furno menati nel tesoro, e Pipetta
61     33|        nuscire di casa: ma propio furno sforzi inutili.~ ~Dice lui:~ ~–
62     34|           buzzo lastico.~ ~Quando furno al caffè, che nun bastò
63     37|   appartamento.~ ~Soltanto quando furno dilontanati per un pezzo,
64     37|          le camicie bell’e cucite furno alla presenzia del figliolo
65     38|       tasca a su’ padre, e quando furno alle frutta, lei disse:~ ~–
66     39|         di quante Principesse gli furno presentate, a lui nun gliene
67     40|           Principessa.~ ~Que’ tre furno ubbligati a sottoporsi alla
68     40|          accosì in un battibaleno furno in cammera della Principessa,
69     41|    toccherà qualcosa di peggio.~ ~Furno inutili le pruteste e i
70     42|         brutto spettacolo, ma nun furno arditi di mettersi in ribillione,
71     46|        bon vento, in pochi giorni furno in Spagna dal Re Massimiliano,
72     46|           seppellito.~ ~I soldati furno chiamati alla presenzia
73     47|      schiassava sempre; ma quando furno al solito bosco, Tonino
74     47|          lamentarsi.~ ~Arrivi che furno alla casetta de’ ladri,
75     47|     Caterina e il figliolo del Re furno stati per una settimana
76     47|          si sviene.~ ~I ladri nun furno a tempo a svignarsela, ma
77     48|        quel che gli era successo, furno loro accolti con gran bontà,
78     51|          gli ebbano una bambina e furno dimolti allegri di questa
79     51|        Caterina:~ ~– Ma i soldati furno più giusti di quel barbaro
80     52|         brighe che i su’ fratelli furno partiti, e diviato lo rimettiede
81     53|      poteva succedere dieci scudi furno pochi.~ ~L’omo seguitò la
82     54|           lapida s’aprì, e quando furno sortiti dal sotterraneo,
83     55|          di gran regali, e presto furno a casa della vecchia.~ ~
84     55|          dudonne, doppo cenato, furno mandate a letto, e al Re
85     55|           a nissun patto; ma poi, furno tante le su’ preghiere e
86     55|        Sfacciata e i su’ genitori furno contenti! E anco la madre
87     57|            l sole, i tre fratelli furno svegli assieme come da una
88     57|          parte, ma loro [479] nun furno boni a guarirla di quel
89     59|   Fiordinando ritornorno a casa e furno ricevuti con festa e allegria
90     60|          addormirsi: ma desti che furno a levata di sole, ’nvece
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