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Alfabetica [« »] furia 24 furie 3 furiosa 1 furno 90 furono 4 furore 2 furori 1 | Frequenza [« »] 92 stato 90 bambini 90 diviato 90 furno 90 nemmanco 90 verso 89 avete | Gherardo Nerucci Sessanta novelle popolari montalesi Concordanze furno |
Novelle
1 1| giardino, e nentrati che furno, nun c’era, com’al solito, 2 1| sederno a mangiare; e quando furno satolli, le medesime statue 3 1| Pomarance; addove arrivati che furno, il Re gli ricevette con 4 2| Doppo vari ragionari e’ furno d’accordo, che il calzolaio [ 5 2| piedi.~ ~Quando [14] poi furno in mezzo a quel bosco, dice 6 2| panni.~ ~Ma quando loro furno per la strada maestra, deccoti 7 2| radunato il tribunale, furno tutti condannati alla morte. 8 3| Re.~ ~Quando i contadini furno lì a petto del Re, lui gli 9 4| compagni; e quando le robbe furno pronte, la Principessa, 10 4| del Regno. Ma quando si furno messi a tavola, nun ci fu 11 6| cattive donne e birbone furno condannate a morire in quella 12 7| figliola del Re, e doppo che furno sdraiati da del tempo, dice 13 8| addosso.~ ~Quand’i ragazzi furno giovanotti grandi, il babbo 14 8| il cane il pane, e l’armi furno unte, tutti diventorno statue 15 9| a rasciuttare, e quando furno rasciutti si rivestì daccapo 16 9| zitti zitti, e quando gli furno vicini s’accorse che a ognuno 17 10| e però quando i ragazzi furno grandi e giovanotti di mitidio, 18 10| Giovanni.~ ~Smontati poi che furno, la scimmia fece capire 19 11| e doppo che le du’ donne furno sole, la ragazza principiò 20 12| Regina. Ma che bugiardi, eh! furno gli Strolaghi! Poera Bell’- 21 12| Ha detto bene, Maestà, furno bugiardi davvero, o meglio 22 12| bussola.~ ~Quando gli sposi furno dientro in cammera soli, 23 13| la vecchia, quando tutti furno iti via, si serrò a chiave 24 16| tutte contente.~ ~E quando furno passati gli otto giorni 25 16| l’Assunta e la Calorina furno messe ritte alla porta in 26 17| Ruberto dal su’ pensieri, e furno tutti inutili i pianti e 27 17| Dunque, arrivati che furno a Genova, andorno subbito 28 17| di Parigi, e sbarcati che furno tutti a terra, la Maria 29 17| locandiera? Che domande furno?~ ~– Volse sapere, – arrispose 30 17| Principessa, e queste tre statue furno di niscosto serrate nella 31 17| innocenti assieme colla madre furno bruciate vive nel mezzo 32 17| Ricercorno tutta la casa e furno trove le lettere di Alessandro 33 18| Prezzemolina e il figliolo del Re furno ritornati nelle su’ persone 34 19| bell’aspettare ’nvano; nun furno capaci di veder nulla; e 35 19| nel botro!~ ~Passate che furno diverse settimane, e ’gli 36 19| qualcosa; [194] e doppo che furno satolli andiedano a letto.~ ~ 37 20| ismessano se nun quando furno satolle. [198] A questo 38 20| tant’anni!~ ~Quando tutti furno a tavola che mangiavano 39 21| vivi.~ ~[209] Quando poi si furno un po’ rimessi, Manfane 40 23| giorno.~ ~Quando le du’ donne furno ite via, Fidati subbito 41 24| si fermorno che quand’e’ furno dimolto lontani; e accosì 42 24| spettacolo, e quando si furno licenziati dalla Corte, 43 25| di desinare.~ ~Quando si furno messi a tavola ed ebban 44 25| figliolo.~ ~Passati che furno dimolti mesi, il Mago disse 45 26| consummorno ugni cosa, e furno obbligati a ritirarsi ’n 46 26| verso la città; ma quando furno arrivi alle porte, la Carolina 47 26| avea compro e per forza gli furno consegne le dodici nerbate, 48 27| bambino e le su’ sorelline e’ furno levate, deccoti comparisce 49 27| a tutto potere; e quando furno alla dispensa, la Regina 50 28| ndreto a casa.~ ~Quando si furno accordati, il Re chiama 51 28| nun ne bevve.~ ~Quando poi furno da ultimo del mangiare, 52 29| niente di questi amori, e ci furno di quelli della Corte, che 53 29| boschetto del giardino, furno visti da un servitore del 54 29| nnamorati gli ebban di catti se furno spinti a un logo deserto, 55 29| su’ destino.~ ~Arrivi che furno, il Capitano dapprima fece 56 30| fargli gli addii.~ ~Quando furno [269] per istrada da un 57 30| E’ pianti e le suppriche furno inutili, ché la vecchia 58 30| quanto lei e aggraziate furno messe in un palazzo co’ 59 31| per valicarlo, e quando furno drento deccoti l’acqua salisce 60 31| 278] vecchino e Pipetta furno menati nel tesoro, e Pipetta 61 33| nuscire di casa: ma propio furno sforzi inutili.~ ~Dice lui:~ ~– 62 34| buzzo lastico.~ ~Quando furno al caffè, che nun bastò 63 37| appartamento.~ ~Soltanto quando furno dilontanati per un pezzo, 64 37| le camicie bell’e cucite furno alla presenzia del figliolo 65 38| tasca a su’ padre, e quando furno alle frutta, lei disse:~ ~– 66 39| di quante Principesse gli furno presentate, a lui nun gliene 67 40| Principessa.~ ~Que’ tre furno ubbligati a sottoporsi alla 68 40| accosì in un battibaleno furno in cammera della Principessa, 69 41| toccherà qualcosa di peggio.~ ~Furno inutili le pruteste e i 70 42| brutto spettacolo, ma nun furno arditi di mettersi in ribillione, 71 46| bon vento, in pochi giorni furno in Spagna dal Re Massimiliano, 72 46| seppellito.~ ~I soldati furno chiamati alla presenzia 73 47| schiassava sempre; ma quando furno al solito bosco, Tonino 74 47| lamentarsi.~ ~Arrivi che furno alla casetta de’ ladri, 75 47| Caterina e il figliolo del Re furno stati per una settimana 76 47| si sviene.~ ~I ladri nun furno a tempo a svignarsela, ma 77 48| quel che gli era successo, furno loro accolti con gran bontà, 78 51| gli ebbano una bambina e furno dimolti allegri di questa 79 51| Caterina:~ ~– Ma i soldati furno più giusti di quel barbaro 80 52| brighe che i su’ fratelli furno partiti, e diviato lo rimettiede 81 53| poteva succedere dieci scudi furno pochi.~ ~L’omo seguitò la 82 54| lapida s’aprì, e quando furno sortiti dal sotterraneo, 83 55| di gran regali, e presto furno a casa della vecchia.~ ~ 84 55| du’ donne, doppo cenato, furno mandate a letto, e al Re 85 55| a nissun patto; ma poi, furno tante le su’ preghiere e 86 55| Sfacciata e i su’ genitori furno contenti! E anco la madre 87 57| l sole, i tre fratelli furno svegli assieme come da una 88 57| parte, ma loro [479] nun furno boni a guarirla di quel 89 59| Fiordinando ritornorno a casa e furno ricevuti con festa e allegria 90 60| addormirsi: ma desti che furno a levata di sole, ’nvece