Novelle

 1      4|            nsenza indugio mandò un servitore al babbo della Giovanna
 2      4|          che son qua io.~ ~[27] Il servitore stiede  come isbalordito
 3      6|           alla gente lei chiama un servitore, che gli pareva di poterci
 4      6|           A quel brutto comando il servitore restò di sasso, come an
 5      6|       vestì de’ meglio panni e col servitore s’avviò al bosco del poggio
 6      6|           loro due camminavano, il servitore steva col broncio e come
 7      6|            folto del bosco. Qui il servitore si buttò in ginocchioni
 8      6|          nel sentire le parole del servitore, gli si diacciò tutto il
 9      6|           invenzione di lui; ma il servitore giurò che pur troppo ’gli
10      6|          su’ comandamento.~ ~Ma il servitore gli arrispose:~ ~– Ma vi
11      6|         agnellini nati da poco. Al servitore gli nascette il pensamento
12      6|         accosì l’averai.~ ~Dice il servitore:~ ~– E come volete voi campar
13      6|      soltanto, e diede la robba al servitore, perché la riportass’a casa,
14      6|     aspettava con gran bramosia il servitore, gongolò dall’allegrezza
15      6|       addove sono?~ ~Arrisponde il servitore:~ ~– Che volete voi, signora
16      6|    addimostrò contenta: e diede al servitore ordine chiaro di starsene
17      6|     ripensava a quelle mane che il servitore nun gli aveva portate doppo
18      6|      accresceva il sospetto che il servitore fuss’un bel bugiardo e nun
19      6|          veleno; e po’ chiamato un servitore gli disse che doveva fingersi
20      6|          il palazzo della Fata. Il servitore nun intese a sordo e fece
21      6|           le diede a quel medesimo servitore, che in ficura di pasticciere ’
22      6|           mettiede dientro col su’ servitore e cominciorno a salire su
23      6|          corpo, disse il Re al su’ servitore:~ ~– Piglia un lume che
24      6|          andato in verso quella il servitore col lume, il Re ci provò
25      6|       rimaseno di sasso il Re e il servitore, e impauriti a bono, perché
26      6|            diede a disperarsi e il servitore badava a tirarlo via da
27     11|           a ugni mo’ chiama il su’ servitore fidato e gli dice:~ ~– Tonino!
28     11|           tu nun torni senza.~ ~Il servitore credette che al su’ padrone
29     11|         mesi di viaggio invano, il servitore nentra in una città tutta
30     11|        Figuratevi l’allegrezza del servitore!~ ~[88] Dunque gli danno
31     11|           Re.~ ~Arrivato che fu il servitore al palazzo col vestito,
32     11|             diede ordine al solito servitore di mettersi in viaggio,
33     11|             se costa un tesoro; il servitore in sul mumento si mettiede
34     11|           festa da ballo, e per un servitore gliela mandò su in cammera.~ ~
35     17|     Giuditta chiama subbito un su’ servitore di locanda, detto Carluccio,
36     17|           menare in un bosco da un servitore per essere ammazzata. Io
37     20|          ma fresche; sicché il su’ servitore andeva per le strade a girare
38     20|     straduccia for di mano, questo servitore sentette delle ragazze che
39     20|           sulla testa.~ ~Quando il servitore fu ritorno al palazzo, in
40     20|    incuriosito a bono gli disse al servitore:~ ~– Vammi a chiama subbito
41     20|       accosì.~ ~Poi doppo mandò il servitore che gli menassi la sorella
42     20|           di bocca a udita del mi’ servitore. Via, su, dite pure alla
43     24|   licenziati dalla Corte, disse il servitore al su’ padrone:~ ~– Maestà,
44     27|         nissun lato; finalmente un servitore disse che l’aveva vista
45     28|           il Re chiama il su’ fido servitore e gli comanda di montare
46     28|         que’ dua e vanno via, e ’l servitore gli steva accanto alla Principessa.
47     28|        casa, a casa! – sbergolò il servitore. – Vo’ avete ricordato cose
48     28|           La mezzana a cavallo col servitore alle costole, quando vedde
49     28|       volse provare anco lei, e al servitore gli diede i medesimi comandamenti.~ ~
50     28|     Fanta-Ghirò chiama il su’ fido servitore, che monti a cavallo e porti
51     28| Fanta-Ghirò prima di morire.”~ ~Il servitore se n’andette di carriera
52     29|        giardino, furno visti da un servitore del Re, che lesto diviato
53     29|           raunata mandò subbito un servitore a sentire quel che era successo.~ ~
54     29|            era successo.~ ~Dice il servitore:~ ~– Maestà, ’gli è un giovanotto
55     29|            vo’ [263] parlare.~ ~Il servitore ubbidiente va e chiama Germano
56     33|         uno stioppo, de’ cani e un servitore per accompagnarmi, e vo’
57     33|            lo stioppo, i cani e il servitore, e il giovanotto tutt’i
58     33|          dicerto.~ ~Accosì, con un servitore fido che gli messano per
59     33|   accompagnato dappertutto dal su’ servitore; lui voleva piena libertà,
60     33|       pensieri de’ fatti mia.~ ~Il servitore, ubbidiente a’ comandi de’
61     36|           n’andiede assieme al su’ servitore che per insino a  l’aveva
62     36|        mare vicino, disse il Re al servitore:~ ~– To’, piglia questo
63     36|           me lo vomangiare.~ ~Il servitore rimanette nel bosco, e doppo
64     36|        comparisce intra i piedi al servitore un agnello, sicché subbito
65     36|            gli era stato messo dal servitore, deccoti principiorno a
66     36|          capitò in nelle mani d’un servitore che la diede al Re.~ ~Dice
67     37|        piglia la sposa con seco un servitore e va a trovare Testa di
68     39|           frutta, e comandò al su’ servitore d’andare a pigliarne qualcuna.
69     39|           a pigliarne qualcuna. Il servitore ubbidiente scese giù nel
70     39|          malestroso il Re e il su’ servitore perdettan dimolte nottate
71     39|        palazzo il Re chiama il su’ servitore, [328] e assieme sortirno
72     41|       Dunque, un giorno che questo servitore dovette andare alla presenzia
73     41|       credette a queste parole del servitore bugiardo, e chiamato Orlandino
74     52|          per carità e s’offerì per servitore tanto per nun campare alle
75     57|      Quando a un tratto deccoti un servitore che gli domanda con mal
76     57|         che me lo riporti.~ ~Fa ’l servitore:~ ~– Ma che oggetto! La
77     57|           randoli tra le mani e ’l servitore sbergolò:~ ~– Se te nun
78     57|          scambio apparse il solito servitore, che dice:~ ~– Ohé! che
79     57|              bocia con superbial servitore. – La Principessa nun ha
80     57|          di  a un po’ deccotil servitore che gli domanda:~ ~– O rustico,
81     57|           però i’ aspetto.~ ~Fa ’l servitore:~ ~– Ma che oggetto? Che ’
82     60|   camberiera, subbito disse al su’ servitore fidato:~ ~– I’ vo a Bologna,
83     60|         brighe partito Anselmo, il servitore con la scusa di una spasseggiata
84     60|        rispondere, supplicare quel servitore a nun esser tanto barbaro;
85     60|            sparì com’un fumo, e ’l servitore rimase a mo’ d’un allocco,
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