Novelle

 1      5|        brutta, e siccome tutte e dua si rodevan dall’astio contro
 2      5|           con un passo innanzi e dua addietro s’avviò in verso
 3      5|     stella poi ’gli era per loro dua un pruno fitto in negli
 4      6|       patti.~ ~’Gli oran  que’ dua in sul contrastare, quando
 5      6|         pole anco ficurare. Que’ dua giovani  assieme solingoli
 6      6|       disseparare a ugni patto i duannamorati, e l’Ostessa
 7      6|       madre l’Ostessa, e tutte e dua si messano a caricarla d’
 8      7|         lei ci perdoni a tutti e dua, perché no’ siemo innamorati
 9      7|       meglio di perdonare a que’ dua, e che lo sposalizio si
10      8|          d’acqua fresca.  que’ dua stevano d’attorno al catino
11      8|          e cotto il pescio, que’ dua stiedano appuntino a quel
12      8|      insennonò il Mago avrà oggi dua invece di me sola da divorare. ’
13      9|      quaggiù.~ ~Si messan tutt’e dua a siedere in sul letto,
14      9|    trentanove giorni, e a tutt’e dua, ognuno per la su’ parte,
15      9|     arrisicherei no una, ma anco dua delle vite. I’ farò come
16      9|      picchia, e deccoti a aprire dua bellissime ragazze; anzi,
17     10|          col dubbio, chi mai dei dua gli avess’a succedergli
18     10|      quella deciderà chi fra voi dua m’ha da succedere al trono.~ ~
19     10|      Giovanni per aprirle tutt’e dua assieme.~ ~Vienuta la mattina,
20     11|             Una sera poi, tutt’e dua le donne sortirno dal palazzo,
21     12|          passa un mese, ne passa dua, e la sposa il Re nun andeva
22     14|         più bella di quell’altre dua, che pure erano bellissime;
23     14|        cammino arrivorno tutti e dua alle porte della città di
24     14|         che caschin morti tutt’e dua.~ ~E fu dato ordine di ammazzar
25     15|     rifiniva mai, sicché tutti e dua i leticatori se n’andiedano
26     15|          ci si pole stare tutt’e dua assieme.~ ~Arrisponde Grisèlda:~ ~–
27     15|        contento.~ ~E accosì que’ dua camporno lungo tempo, e~ ~ ~ ~
28     16|        era differente dall’altre dua, perché loro erano tutte
29     16|          morte steccolite tutt’e dua.~ ~La Bellindianvece assieme
30     17|         dientro al core. Tutti e dua gli eran giovani e si capirno
31     17|         a stare in casa con loro dua, la si sconturbò per effetto
32     17|       bruzzolo tu ha’ da sellare dua de’ mi’ meglio cavalli e
33     17|          mentre gli erano tutt’e dua scesi da cavallo, e la Maria
34     17|          Maria e steva in fra le dua: da una parte scommosso
35     17|             Si vede che a tutt’a dua la sorte nun è stata propizia.
36     17|      quell’altro Michele, tutt’e dua di stirpe reale.~ ~– Ah!
37     18|      massaie. Lui, a vedere que’ dua mezzo allocchiti, dice:~ ~–
38     18|        galantomo! – dicevan que’ dua a ugni po’ po’, con questo
39     18|        per acchiappargli tutti e dua, mi sono spariti, perché
40     18|    bambino! Che gli ha’ tu visti dua, che erano assieme, un giovanotto
41     18|          se te ha’ visto passare dua assieme per di qui, un giovanotto
42     18|      comparire un lago e tutti e dua ci s’attuffano dientro,
43     18|         una femmina, che tutti e dua parlavano come cristiani,
44     19|        una mazzetta stroncata ’n dua. A quella vista a Menechino
45     21|         paragone di quegli altri dua maggiori, che erano dimolto
46     22|        dell’Angiolina; e  loro dua ricognobbano lo sbaglio
47     24|         mi’ sposa, e quell’altre dua sono le su’ camberiere che
48     25|        qui nun ci vonissun de’ dua.~ ~Doppo pochi giorni lo
49     25|   ubbidienza lui contentava que’ dua in ugni cosa, e gli tieneva
50     25|         gelosa che [232] te abbi dua scambio d’una moglie. E’
51     26|          l’ho partorito come voi dua. Proviamo a dargli moglie,
52     26|        troppo fu assai, che que’ dua nun apparirno ’n sala insino
53     26|  addietro lui era solo e ora son dua i poltroni. Sapete un po’
54     28|     montan dunque a cavallo que’ dua e vanno via, e ’l servitore
55     29|          guardie e sorprese que’ dua, che nun se l’aspettavano,
56     29|          moglie e marito.~ ~Que’ dua allora, tutti ’mpauriti,
57     29|       gli fussano riportati que’ dua o morti o vivi, nun gl’importava,
58     29|      Maestà, il vero è, che que’ dua son vienuti con noi; ma
59     30|      mettere con Collo di Pecora dua delle meglio camberiere
60     31|       voi; dunque e’ me ne resta dua. Nun lo vedete ch’i’ son
61     31|       tre che n’avevo; gli altri dua gli avevo dati a du’ altri
62     31|         Corte! Dice il Re a que’ dua:~ ~– La volete per isposa
63     33|          Camminavano svelti que’ dua, e nun si pole dire quanti
64     37|         lo ’nsegno io. Trascegli dua tra le più belle camberiere
65     41|          che appena sentuti que’ dua riappioppati, sortì pian
66     43|      tocco, ci mancava poco alle dua, e ’n cucinal foco si
67     43|          mentre però batterno le dua all’orologio e il bambino,
68     46|  Gugliermo.~ ~A male brighe que’ dua si ricognobbano, si corsano
69     46|       secondo figliolo Giovanni! Dua lui n’aveva persi, e nella
70     46|        palazzo di cristallo que’ dua sperduti.~ ~Com’era giusto,
71     49|        più greve di quegli altri dua, sicché scrama:~ ~– Perziolino!
72     51|          mentre che quegli altri dua badavano a dire:~ ~– Te
73     52|         e amoroso e quegli altri dua no, e l’idea del Re era
74     52| portamenti nun manca mai.~ ~Que’ dua però a un simile rimprovero
75     52|          sposa di quello tra noi dua che avrà la su’ sentenzia,
76     54|     steva  gufato, in verso le dua doppo la mezzanotte, vedde
77     55|        Sfacciata, se quell’altre dua nun gradivano di divertirsi.~ ~
78     57|            scramano quegli altri dua, e fissato il ritrovo, ognuno
79     57|         Aspettatemi qui voialtri dua, e s’i’ rinusco, pol essere!
80     58|           Lei vadia ’n cambera e dua le porga a mangiare all’
81     58|      diede tre mela da mangiare, dua per la moglie e una per
82     59|    bianco, sicché al solito que’ dua s’appiopporno in sul prato,
83     60|         ci volse del bono a que’ dua a ritrovar la selva; ma
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