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Alfabetica [« »] dritto 1 drogherie 1 du 250 dua 83 dubbi 2 dubbietà 1 dubbio 9 | Frequenza [« »] 84 bambino 84 insino 84 regno 83 dua 83 piedi 83 quasimente 83 sorte | Gherardo Nerucci Sessanta novelle popolari montalesi Concordanze dua |
Novelle
1 5| brutta, e siccome tutte e dua si rodevan dall’astio contro 2 5| con un passo innanzi e dua addietro s’avviò in verso 3 5| stella poi ’gli era per loro dua un pruno fitto in negli 4 6| patti.~ ~’Gli oran lì que’ dua in sul contrastare, quando 5 6| pole anco ficurare. Que’ dua giovani lì assieme solingoli 6 6| disseparare a ugni patto i dua ’nnamorati, e l’Ostessa 7 6| madre l’Ostessa, e tutte e dua si messano a caricarla d’ 8 7| lei ci perdoni a tutti e dua, perché no’ siemo innamorati 9 7| meglio di perdonare a que’ dua, e che lo sposalizio si 10 8| d’acqua fresca. Lì que’ dua stevano d’attorno al catino 11 8| e cotto il pescio, que’ dua stiedano appuntino a quel 12 8| insennonò il Mago avrà oggi dua invece di me sola da divorare. ’ 13 9| quaggiù.~ ~Si messan tutt’e dua a siedere in sul letto, 14 9| trentanove giorni, e a tutt’e dua, ognuno per la su’ parte, 15 9| arrisicherei no una, ma anco dua delle vite. I’ farò come 16 9| picchia, e deccoti a aprire dua bellissime ragazze; anzi, 17 10| col dubbio, chi mai dei dua gli avess’a succedergli 18 10| quella deciderà chi fra voi dua m’ha da succedere al trono.~ ~ 19 10| Giovanni per aprirle tutt’e dua assieme.~ ~Vienuta la mattina, 20 11| Una sera poi, tutt’e dua le donne sortirno dal palazzo, 21 12| passa un mese, ne passa dua, e la sposa il Re nun andeva 22 14| più bella di quell’altre dua, che pure erano bellissime; 23 14| cammino arrivorno tutti e dua alle porte della città di 24 14| che caschin morti tutt’e dua.~ ~E fu dato ordine di ammazzar 25 15| rifiniva mai, sicché tutti e dua i leticatori se n’andiedano 26 15| ci si pole stare tutt’e dua assieme.~ ~Arrisponde Grisèlda:~ ~– 27 15| contento.~ ~E accosì que’ dua camporno lungo tempo, e~ ~ ~ ~ 28 16| era differente dall’altre dua, perché loro erano tutte 29 16| morte steccolite tutt’e dua.~ ~La Bellindia ’nvece assieme 30 17| dientro al core. Tutti e dua gli eran giovani e si capirno 31 17| a stare in casa con loro dua, la si sconturbò per effetto 32 17| bruzzolo tu ha’ da sellare dua de’ mi’ meglio cavalli e 33 17| mentre gli erano tutt’e dua scesi da cavallo, e la Maria 34 17| Maria e steva in fra le dua: da una parte scommosso 35 17| Si vede che a tutt’a dua la sorte nun è stata propizia. 36 17| quell’altro Michele, tutt’e dua di stirpe reale.~ ~– Ah! 37 18| massaie. Lui, a vedere que’ dua mezzo allocchiti, dice:~ ~– 38 18| galantomo! – dicevan que’ dua a ugni po’ po’, con questo 39 18| per acchiappargli tutti e dua, mi sono spariti, perché 40 18| bambino! Che gli ha’ tu visti dua, che erano assieme, un giovanotto 41 18| se te ha’ visto passare dua assieme per di qui, un giovanotto 42 18| comparire un lago e tutti e dua ci s’attuffano dientro, 43 18| una femmina, che tutti e dua parlavano come cristiani, 44 19| una mazzetta stroncata ’n dua. A quella vista a Menechino 45 21| paragone di quegli altri dua maggiori, che erano dimolto 46 22| dell’Angiolina; e lì loro dua ricognobbano lo sbaglio 47 24| mi’ sposa, e quell’altre dua sono le su’ camberiere che 48 25| qui nun ci vo’ nissun de’ dua.~ ~Doppo pochi giorni lo 49 25| ubbidienza lui contentava que’ dua in ugni cosa, e gli tieneva 50 25| gelosa che [232] te abbi dua scambio d’una moglie. E’ 51 26| l’ho partorito come voi dua. Proviamo a dargli moglie, 52 26| troppo fu assai, che que’ dua nun apparirno ’n sala insino 53 26| addietro lui era solo e ora son dua i poltroni. Sapete un po’ 54 28| montan dunque a cavallo que’ dua e vanno via, e ’l servitore 55 29| guardie e sorprese que’ dua, che nun se l’aspettavano, 56 29| moglie e marito.~ ~Que’ dua allora, tutti ’mpauriti, 57 29| gli fussano riportati que’ dua o morti o vivi, nun gl’importava, 58 29| Maestà, il vero è, che que’ dua son vienuti con noi; ma 59 30| mettere con Collo di Pecora dua delle meglio camberiere 60 31| voi; dunque e’ me ne resta dua. Nun lo vedete ch’i’ son 61 31| tre che n’avevo; gli altri dua gli avevo dati a du’ altri 62 31| Corte! Dice il Re a que’ dua:~ ~– La volete per isposa 63 33| Camminavano svelti que’ dua, e nun si pole dire quanti 64 37| lo ’nsegno io. Trascegli dua tra le più belle camberiere 65 41| che appena sentuti que’ dua riappioppati, sortì pian 66 43| tocco, ci mancava poco alle dua, e ’n cucina ’l foco si 67 43| mentre però batterno le dua all’orologio e il bambino, 68 46| Gugliermo.~ ~A male brighe que’ dua si ricognobbano, si corsano 69 46| secondo figliolo Giovanni! Dua lui n’aveva persi, e nella 70 46| palazzo di cristallo que’ dua sperduti.~ ~Com’era giusto, 71 49| più greve di quegli altri dua, sicché scrama:~ ~– Perziolino! 72 51| mentre che quegli altri dua badavano a dire:~ ~– Te 73 52| e amoroso e quegli altri dua no, e l’idea del Re era 74 52| portamenti nun manca mai.~ ~Que’ dua però a un simile rimprovero 75 52| sposa di quello tra noi dua che avrà la su’ sentenzia, 76 54| steva lì gufato, in verso le dua doppo la mezzanotte, vedde 77 55| Sfacciata, se quell’altre dua nun gradivano di divertirsi.~ ~ 78 57| scramano quegli altri dua, e fissato il ritrovo, ognuno 79 57| Aspettatemi qui voialtri dua, e s’i’ rinusco, pol essere! 80 58| Lei vadia ’n cambera e dua le porga a mangiare all’ 81 58| diede tre mela da mangiare, dua per la moglie e una per 82 59| bianco, sicché al solito que’ dua s’appiopporno in sul prato, 83 60| ci volse del bono a que’ dua a ritrovar la selva; ma