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Alfabetica [« »] mangiando 2 mangiano 1 mangiar 3 mangiare 81 mangiarecce 1 mangiarla 2 mangiarlo 3 | Frequenza [« »] 82 menichino 82 sera 81 anni 81 mangiare 81 oro 81 robba 79 addosso | Gherardo Nerucci Sessanta novelle popolari montalesi Concordanze mangiare |
Novelle
1 1| complimenti si sederno a mangiare; e quando furno satolli, 2 1| beccare, e le cofacce a mangiare al cavallo, e loro staranno 3 2| la mensa, principiorno a mangiare, ma alla Caterina la fame 4 4| quadro.~ ~E vienuta l’ora del mangiare e discorrere assieme, Giovanna 5 5| Caterina. – Nun sono avvezza a mangiare altro.~ ~Ma il gatto Mammone 6 5| bono.~ ~Ma se lei volse mangiare, bisognò che [41] s’accontentassi 7 6| figliola, a dargli poco da mangiare e a strapazzarla in tutti 8 7| deccoti il carcerieri col mangiare; pan nero, e, a mandarlo 9 7| tutti i mi’ compagni da mangiare e da bere, anco meglio che 10 7| tavola.~ ~Finito che ebban di mangiare, disse il Re al ragazzotto:~ ~– 11 8| e prima che comincino a mangiare butta all’eria la mensa, 12 9| ceste piene di robbe da mangiare e da bere, e un materassino 13 9| robba del barchettino, e di mangiare ugni ben di Dio; c’era anco 14 9| sgabelli per siedere, e il mangiare e bere è appunto per [77] 15 9| biscottini, e robbe bone da mangiare e da bere, e un mazzo di 16 9| strapuntino, c’è lo sgabello, e da mangiare e da bere anco per te. La 17 13| insenza sale io nun la posso mangiare.~ ~– Dunque lei al sale 18 14| cena? Oh! che vi garberebbe mangiare anco un cristiano?~ ~E l’ 19 14| arrotarsi i denti per poi mangiare quello sfacciato. Oh! ’gli 20 14| a arrotarsi i denti per mangiare quel cristiano: lui però 21 16| a siedere e principiò a mangiare con dimolto appetito. E 22 17| dall’aschero si sentiva mangiare ’l core, perché il Principe 23 17| Baroni; gli avean portato da mangiare e da bere e delle manate 24 18| trovava nulla di bono da mangiare, e nun c’era versi che gli 25 18| gli ène pregna e nun pole mangiare che prezzemolo. Ma s’ène 26 18| Corrite là a bruzzolo, che del mangiare vo’ n’arete a corbelli.~ ~[ 27 18| cose bone e trascelte per mangiare.~ ~Ma quando la bambina 28 18| te saperessi fartelo da mangiare?~ ~– Io no, – gli arrispose 29 18| addove sono le robbe da mangiare e le legne per cocerle?~ ~ 30 20| mettersi giù a sedere per mangiare. A farla corta, que’ tre 31 20| si dà un pane per uno a mangiare; ma quando l’han mangio, 32 22| cucina, lì ce lo trovi da mangiare; piglia quel che c’è di 33 24| Quand’ebban finito di mangiare e che gli eran satolli, 34 25| tavola ed ebban comincio a mangiare e arrivorno alle frutta, 35 26| nun avevan più nulla da mangiare, disse accosì alla Carolina 36 27| nulla, e da Re; e all’ora di mangiare i bambini invitorno il Re 37 27| in dispensa, qualcosa da mangiare ci sarà.~ ~I bambini nun 38 28| poi furno da ultimo del mangiare, dice lei:~ ~– S’ha da fare 39 29| nentrar nissuno, e anco da mangiare e tutto quello che bramava 40 30| facevan altro che dargli da mangiare di boni bocconi a’ su’ cani, 41 32| Mamma, i’ ho voglia di mangiare i gallonzoli. Mandate la 42 33| No più palazzo, no più mangiare né bere, e me tu non mi 43 34| su’ figlioli dategli da mangiare.~ ~Giorgio infrattanto in 44 34| fame! Dateci qualcosa da mangiare.~ ~Dice Giorgio:~ ~– Aspettate 45 34| non creporno dal troppo mangiare e bere, vole dire che propio 46 35| da ultimo si mettiedano a mangiare e a bere, perché gli avevan 47 35| trombonata.~ ~E si rimettono a mangiare.~ ~Di lì a un po’ dice il 48 35| radunorno nella tovaglia il mangiare, il bere e i quattrini, 49 36| morta, perché i’ me lo vo’ mangiare.~ ~Il servitore rimanette 50 36| aitarvi? I’ mi contento del mangiare.~ ~Al giardinieri gli era 51 36| Vieni pure, qui da mangiare nun ce ne manca. Figurati! 52 37| punto e gli coceva anco da mangiare, e quando una volta gli 53 38| e la gente nun aveva da mangiare, sicché ne morivano de’ 54 38| sai? Ma perché mi volevi mangiare?~ ~Dice Gianni:~ ~– No’ 55 38| aveva fame, si mettiede a mangiare il pane assieme a’ su’ figlioli, 56 39| potiede insenza coglierle mangiare dimolte pera, e quando fu 57 39| con occhi malucani, e del mangiare gliene dava a spizzico, 58 41| aiti, i’ mi contento del mangiare. Sono un poero ragazzo, 59 41| ritornassi ’n nel ristio di farsi mangiare tutt’un boccone.~ ~Per su’ 60 42| poi gli diede robbe da mangiare, e i ferri e del filo perché 61 42| giorni all’undici, e del mangiare e del lavoro nun te ne mancherà. 62 42| bambini con delle robbe da mangiare e da bere per undici mesi, 63 42| quasimente non aveva più né da mangiare né da bere, e a ugni mumento 64 43| Mettetemi in una cambera e da mangiare nun cade che me l’ammannite. 65 43| tovagliolo che apparecchia da mangiare a mi’ volontà, e un bastone 66 47| quartieri ravviato, di farci da mangiare, e badare che ugni cosa 67 47| ravviato, d’ammannire da mangiare e stare sveglia la notte 68 47| custodite, ci ammannisca da mangiare, e apra l’uscio quando no’ 69 48| sprofondo, gli diedano da mangiare [400] per cinque giorni 70 49| brutto, lo so da mene: da mangiare tavìa e da starsene da signore 71 49| ci metti dientro?~ ~– Da mangiare, de’ vestiti e qualche altro 72 50| il giovanotto principiò a mangiare, s’accorgé che la [416] 73 52| bocca pieno di robbe da mangiare e da bere. La Lieprina s’ 74 53| ordine espresso di nun la mangiare altro che il giorno doppo 75 55| Per chi lo fate da mangiare?~ ~Arrispose quella:~ ~– 76 56| Caterina:~ ~– S’i’ lo potessi mangiare un po’ di quello stracotto! 77 57| pure della bona robba da mangiare! I bottegai si vedevano 78 58| cambera e dua le porga a mangiare all’Imperatrice; quell’altra 79 58| che mi diede tre mela da mangiare, dua per la moglie e una 80 58| di riposo e qualcosa da mangiare, e bramo trovare uno che 81 59| una poltrona comida per mangiare, quando sentette di repente